giugno_1-26:erasuperba
06/07/2009
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AMICI PER CASO
di Sir Biss
E
' una giornata calda. Vo
glio proprio godermelo questo pomeriggio di dolce far niente in citta', in attesa che apra il negozio di informatica per comprare una nuova RAM per il mio PC. Prima tappa: gelatino. Poi Villetta Di Negro: ai piedi della cascata si sta da Dio. Penso che in quel punto li' ti sembra di non es
sere in citta', se non fosse per la so
lita moto di grossa cilindrata che fa casino su per via Assarotti. Addi
rittura sento un uccellino che ri
corda tanto la suoneria del mio cellulare. Anzi no, sono due per
che' uno gli risponde, che stra
nezza!. “Ciao”. Ecco li', ci siamo... ora questo qui mi chiede una siga
retta. Mi giro mentre tiro fuori il pacchetto e vedo una famigliola: lui, sulla quarantina, jeans e cami
cia bianca; lei, direi sua coetanea, carina, jeans e camicetta bianca; la bambina, 6/7 anni, jeans e cami
cetta bianca; e un gatto. La cosa particolare e' che tutti e quattro, compreso il gatto, sono biondi con gli occhi verdi. Son tutti vestiti uguali, chissa' forse appartengono a una comunita' religiosa. Lui mi chiede gentilmente, in un italiano
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molto approssimativo, se posso fare loro da guida solo per un paio d’ore, perche' devono partire e il viaggio e' piuttosto lungo. Io ac
cetto, tanto il negozio chiude alle 19,30. “Avete un’idea di cosa vo
lete vedere?” Lui risponde “si', mare con navi galleggianti”. Gal
leggianti??? E come voleva tro
varle... affondate? Mi scappa proprio di chiedergli da dove ven
gono. Lei mi sorride e dice che me lo diranno prima di partire. Le sor
rido anch’io, rendendomi conto che in fondo li trovo simpatici. Mentre scendiamo verso l’Acqua
sola, dove ho l’auto parcheggiata, noto che il gatto li segue come se avesse il guinzaglio, accucciandosi ogni tanto... insomma, faceva il cane. “Mai vista una cosa del ge
nere” penso. Entrando in auto, sara' perche' non e' di primo pelo, lui e lei si guardano e accennano un sorrisino. Io penso tra me “in
tanto pero' siete a piedi e io ci metto la benzina e il parcheggio al porto”. Arriviamo al Terminal Traghetti, sicuro di trovarci qual
che nave, e li vedo interessati alla grande abbuffata di auto nella pan
cia del traghetto. Prevengo la do
manda e spiego che quelli vanno in Sardegna. Occhi con punto inter
rogativo. Questi non conoscono la Sardegna, roba da matti! Mi rendo conto che il tempo passa, cosi' penso che sarebbe un bel ricordo di Genova far ammirare la citta' al tramonto da Spianata Castelletto.