I Nostri cani - gennaio 2016

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Bianca Tamagnone e i suoi Maltesi

Qualsiasi sia l’attività che svolge, che la faccia per la­ voro o per diletto, l’essere umano sceglie un punto di riferimento da cui partire, un modello cui ispirarsi, da imitare prima e da emulare poi. Molti individuano tali modelli in grandi del passato che hanno primeggiato nel loro campo per la loro parti­ colare abilità e i risultati conseguiti, riconosciuti uni­ versalmente come eccezionali. Pochi, in­ fatti, hanno avuto la fortuna di conoscere personalmente la fonte della propria ispi­ razione e di attingere direttamente dalla loro preziosa esperienza per farne la base del proprio lavoro o della propria pas­ sione. È quello che però è successo a me nella mia attività di cinofilo, di allevatore di Maltesi prima e di esperto giudice di esposizione poi. Ho infatti avuto la fortuna e il grande onore di conoscere Bianca Tamagnone, storica allevatrice di Maltesi con l’affisso Gemma e della cui amicizia ancora oggi mi pregio. Una “nobildonna” della cinofilia, elegante, gentile, estrema­ mente colta e con un amore viscerale verso i cani, non solo i suoi amati maltesi e i cani cosiddetti di razza ma anche quelli che lei delicatamente chiama cani fantasia. Da Bianca Tamagnone ho appreso quasi tutto quello che so sui Maltesi, che lei non solo ha mirabilmente allevato ma che ha giudicato per quarant’anni in giro per il mondo. È quindi un grande onore per me scrivere queste righe su di lei, che è vanto della cinofilia italiana, pietra miliare nella storia della razza, ispirazione per molti al­ levatori e amatori di Maltesi. Prendo pertanto la penna per riportare alla memoria di chi ha dimenticato e per portare a conoscenza di chi non sa, la mi­ rabile attività cinofila della Professoressa Tamagnone. Dopo il primissimo esordio con il Maltese “FLI” nato da Electa Eolo e da Biancaneve il 15 giugno 1947, laurea Campione Italiano “ELECTA PUCCI” alle­ vato da Nadia Colombo, anch’essa nota allevatrice e giudice di Maltesi. “Electa Pucci”, che diverrà poi Campione Francese, Monegasco e Internazionale, è stato da molti visto come il passaggio di te­ stimone da una “grande”, Nadia Colombo, ad un’altra “grande”, Bianca Tamagnone. Nel 1956 venne ratificato dall’ENCI e dalla FCI l’affisso “Gemma” che sarebbe entrato di diritto nella storia della cinofilia mon­ diale. In anni in cui la cinofilia era agli al­ bori e la cultura del cane era ancora allo stato “agreste”, Bianca Tamagnone coi suoi soggetti calcava i ring di tutta Europa che raggiungeva in auto percorrendo media­

nuti. In quegli anni infatti per diventare Campione Italiano occorrevano 4 CAC invece degli attuali 6 ma bi­ sognava vincere il cosiddetto CAC di campionato, che si assegnava solo due volte l’anno e non c’erano a calen­ dario tutte le esposizioni che ci sono oggi, praticamente ogni fine settimana. Tali in­ credibili risultati non passa­ rono di certo inosservati e nella riunione del Consiglio Direttivo ENCI del 16/17 gennaio 1974, la Professoressa Tamagnone fu nominata giudice di esposi­ zione per i Maltesi in considerazione degli alti meriti da lei conseguiti nell’alleva­ mento della razza! Oltre che per la sua fervente attività di allevatrice, espositrice e giudice, la Tamagnone si è distinta anche per la sua fertilissima opera di giornalista. Autrice di numerosissimi articoli sulle più note riviste specializzate dell’ENCI, nel 1965 pubblicò con la casa editrice Nicolosi, il volume “Il Maltese – IL Bolognese – Il Volpino Italiano. Chi, come me, ha avuto la fortuna di leggere questo piccolo libro può comprendere il grande spessore cinotec­ nico, la forte passione e la vasta cultura della Tamagnone. La narrazione è scorre­ vole e semplice senza nulla togliere all’aspetto tecnico tanto da essere apprez­ zata anche dal neofita; il tutto è imprezio­ sito da schede sulla razza, da riproduzioni di opere pittoriche e da fotografie che sono esse stesse delle piccole opere d’arte. Tra il 1977 e il 1979 condusse dall’emit­ tente televisiva Telenord TN4 la trasmis­ sione “Gli Amici di Lassie”. Il 25 marzo 1979 ricevette a Rapallo una targa d’argento. Il 16 agosto 1979 a San Fosco di Camogli, il premio fedeltà del cane. Il 15 settembre 1979 a Celle Ligure venne premiata per la trasmissione sugli hobbies condotta sempre su Telenord TN4. Innumerevoli sono stati i riconoscimenti per la “Bianca dei Miracoli”, come la definì una volta Giorgio Cacciari, tanto che è im­ possibile elencarli tutti! Voglio solo ricordare qui il Distintivo d’oro “Zwerghunde Club Svizzero”, il Premio Internazionale San Rocco 1979, il Life Member del Maltese Club Inglese e dulcis in fundo l’onorificenza di Commendatore conferita, per meriti zoofili, il 27 dicembre 1996 dall’allora Presidente della Repub­ blica, Scalfaro! Quanti cinofili possono vantare un simile palmares? Pochi, pochissimi. Forse solo la professoressa Tamagnone, la “Bianca dei Miracoli”. Armando Ferone

La “Gemma” dell’ENCI

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Bianca Tamagnone con le campionesse Gemma Tirabaci e Gemma Bianca Sono Io

Gentildonna genovese è diventata un riferimento per molti allevatori. Nel palmares tra l’altro 36 campioni internazionali, 39 italiani, 6 mondiali e 1 Europeo mente 5000 km al mese!!! I risultati conseguiti nei lunghi anni della sua attività di allevatrice parlano da se: 36 Campioni Internazionali, 39 Campioni Italiani, 6 Campioni Mondiali, 1 Campio­ nessa Europea, oltre a numerosi campioni esteri. CACIB e BIS furono conseguiti in Austria, Belgio, Francia, Cecoslovacchia, Jugoslavia, Germania Federale, Italia, Berlino Ovest, Lussemburgo, Polonia, Principato di Monaco, Olanda, Spagna, Svizzera, Ungheria. Nel 1976 e 1977 l’allevamento “Gemma” vinse il 1° Premio allevamento ENCI. Nel 1978 e 1980 l’allevamento “Gema” vinse il 2° Premio allevamento ENCI e nel 1978 il 1° Premio d’allevamento Europeo 1978 (Circuito CH­D­F). Sono risultati strabilianti specie se rappor­ tati al periodo storico in cui furono otte­


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