I Nostri Cani - dicembre 2014

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Il nobile Wippet e i bracconieri Alcune note sulla storia di un inglese sempre più apprezzato

Alle origini della razza, riconosciuta nel 1900, cuccioli troppo piccoli di Gray. La razza selezionata dai cacciatori di frodo per catturare lepri e conigli. Il carattere meraviglioso e la buona educazione

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a storia dell’Whippet è re relativamente recente se la si confronta con la maggior parte delle razze appartenenti al Gruppo 10 seppur diverse per confor conformazione, taglia e origini, le quali devono la loro evoluzione storica all’aristocrazia, e questo soprattutto per il tipo di caccia legato all’inseguimento a vista. Nei dipinti medioevali, vediamo cani levrieri in vaste radure che inseguono cervi, daini, o altri selvatici, condotti da feudatari a cavallo e servi della gleba che li seguono nelle battute di caccia. Sia nel medioevo che nel rinascimento solo i nobili potevano permettersi questo tipo di caccia e sempre solo i nobili potevano permettersi autorevoli ritratti in sfarzosi palazzi dove splendidi Levrieri posavano al loro fianco con sguardo fiero e portamento eretto quasi

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come se anche nelle loro vene scorresse sangue blu. Ben diversa è la storia dell’Whippet che di aristocratico ha ben poco anzi le sue origini sono del tutto plebee. Probabilmente nel lontano medioevo qualche servo al servizio dei nobili riuscì a sottrarre dei cuccioli di Grey, sicuramente quelli destinati ad essere allontanati perché troppo piccoli e con limitate possibilità di sopravvivenza. Successivi accoppiamenti con terrier e forse anche con Piccoli levrieri italiani portarono ad un risultato incredibilmente funzionale, in quanto questi cani abbaiavano molto poco e proprio grazie alle dimensioni contenute, alla velocità, alla vista acuta ed all’ardore potevano essere utilizzati dai cacciatori di frodo nelle riserve per la caccia al coniglio selvatico, eludendo la sorveglianza delle guardie. Le origini di questa razza sono frutto di infor-

mazioni e notizie non documentate e quindi l’interpretazione segue diverse scuole di pensiero. Ma è nel XIX secolo in coincidenza con la rivoluzione industriale che nel Nord dell’Inghilterra il “cavallino dei poveri” diventa popolare, soprattutto tra i minatori per la caccia alla lepre e al coniglio selvatico. Questi Whippet nei giorni di festa venivano usati in campagna come cani da corsa su piste d’erba, lanciati contemporaneamente in batterie di più soggetti, correvano verso i padroni che alla fine della pista li chiamavano agitando i fazzoletti. I proprietari da buoni inglesi scommettevano sul probabile vincitore ed i guadagni delle vincite servivano per arrotondare oppure per dilapidare la paga appena incassata, ma spesso l’entusiasmo cedeva il posto a vere e proprie risse, ciononostante


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