72 7
GOLDMAN SACHS
BMW
8
L’ OREAL
UNILEVER
9
IBM
GOLDMAN SACHS
10
SONY
L’ OREAL
Fonte: Universum, Pan-European Survey fig. 12 Appare evidente una certa variabilità, tra un anno e l’altro, per quanto riguarda la posizione in classifica, mentre le aziende nominate ai primi dieci posti sono quasi le stesse; questi sono segnali di una concorrenza forte, ma anche della volontà delle aziende di rimanere un employer of choice. Da notare l’ uscita della Coca Cola, probabilmente a seguito del deterioramento della sua immagine in relazione ad alcuni gravi problemi di tossicità del prodotto, registratesi in Belgio ma che hanno avuto risonanza europea. Questo è un fatto che evidenzia le correlazioni che intercorrono tra l’ immagine dell’ azienda come produttore e come datore di lavoro, in coerenza col concetto di trasferibilità dell’ immagine. L’identificazione dei concorrenti attuali, va integrata con la previsione di quali potrebbero essere quelli futuri, tenuto conto anche della strategia aziendale. Nella fase di benchmarking, non si deve limitare l’ analisi ai concorrenti diretti dell’ impresa; al contrario, la si deve estendere anche a quelle aziende che mettono in essere le best practices, che non sono concorrenti dirette. Esse sono individuabili anche da ricerche e libri che parlano di employer branding, citando casi aziendali. Si può, inoltre, fare riferimento a classifiche, elaborate per comprendere chi applica le politiche migliori, come quelle elaborate dal Great Place to Work (GPW)58. Il GPW è un istituto che analizza l’ ambiente di lavoro, al fine di determinare le pratiche eccellenti nella gestione del personale, ed elabora dei ranking nazionali, pubblicati dai principali quotidiani. Da notare che questa ricerca è basata solo sull’ ambiente interno, per cui non considera l’ aspetto della comunicazione verso l’ esterno e dell’ immagine presso un target di candidati.
58
www.greatplacetowork.it