Monografia Egitto

Page 11

per il suo tempio, è altresì un importante centro commerciale per la produzione di zucchero e per le sue note ed antiche fabbriche di ceramica. Ma, oggi come ieri, Edfu è famosa soprattutto per lo splendido Tempio dedicato al Dio falco Horus. Quello giunto fino ai giorni nostri venne ricostruito in epoca tolemaica, tra il 237 ed il 57 a.C. sul luogo già precedentemente consacrato a questa divinità. A sorprendere è il perfetto stato di conservazione di questo grandioso edificio che rappresenta il prototipo ideale dell’architettura sacra dell’epoca. Probabilmente il suo ottimo stato di conservazione è stato aiutato dal fatto che solo nel 1860 venne liberato dalla sabbia che lo ricopriva fino all’altezza dei capitelli. I bassorilievi del pilone raffigurano il sovrano Neo Dionisio che prende per i capelli i nemici davanti al dio Horus e a sua moglie Hathor. Davanti al portale di ingresso, due grandi falchi di granito nero, ricordano al visitatore il potere del dio Horus. All’interno del cortile, nei rilievi dietro le colonne, è rappresentata la complessa cerimonia che si svolgeva ogni anno

durante la quale la statua di Horus custodita nel santuario veniva posta sulla barca sacra, che una volta caricata su una vera imbarcazione era trasportata sul Nilo verso la città di Dentera, dove il dio si ricongiungeva finalmente con la propria consorte Hathor, la cui statua era analogamente trasportata da un’altra città più a Nord, affinché la coppia divina potesse incontrarsi a metà del percorso. Tutte le pareti del tempio sono coperte di immagini religiose che sottolineano l’intimità del re con gli dei, con le tradizionali scene di offerte e di incontri raccontati da lunghi testi geroglifici. Guerre e amori, dei e dei faraoni, a loro volta considerati divinità. Templi imponenti e città nascoste per millenni lungo il Nilo, in cui le città dei vivi si trovano sempre sulla sponda orientale mentre la terra dei morti occupa normalmente quella occidentale. La navigazione ci conduce fino ad Esna, nell’antichità una delle località più importanti dell’alto Egitto (Tasenet) e successivamente uno dei maggiori centri di fede copta. La città è collegata alla sponda del Nilo da un’importante diga che sbarra il corso del fiume costringendo tutte le imbarcazioni a lunghe soste per accedere alla chiusa e superare il dislivello. Qui lo spettacolo, oltre che dal paesaggio, è arricchito dalle tante barchette degli abitanti locali che, approfittando della sosta forzata, tentano qualche guadagno gettando letteralmente sui turisti una pioggia

EGITTO

11


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.