La libertà nel cassetto

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coraggio, ha voluto sapere dove li portavano e ci han detto a Correggio. <Domani vengo a vedere mio padre>, aveva del coraggio…mi ha detto dopo <Domani, se vieni con me, andiamo a Correggio, a parlare col comandante della Brigata nera> e infatti, l’indomani una staffetta aveva già diffuso la voce che io e la Mafalda saremmo andati a Correggio. Dopo San Martino, sulla strada per andare a Correggio, c’è il canale là c’era uno che ci aspettava e in quel mentre zappava, perché bisognava sempre fingere di fare qualche cosa, lui sapeva che due ragazze sarebbero passate <Mo ìndu vani cal do beli ragasi chè?> la Mafalda lo sapeva chi era e ci siamo fermate un attimo e lui le ha detto: <Potete andare, che dei movimenti non ne ho visto, di Brigate nere o di camion, se non ne arriva, per il momento…> e infatti…Io non sono andata dentro in caserma ma la Mafalda sì ed ha parlato col maresciallo. Dopo due o tre giorni li hanno lasciati andare. Li avevano presi come ostaggi perché non avevano mica trovato il figlio Renzo. Lui era del ’25, ma era a casa. Per questo lo cercavano, invece Enrichetto, un altro, era nascosto in un'altra casa ed era uno “sbandato” dell’otto settembre. F Quindi suo fratello dopo un periodo all’Accademia di Modena, fugge dal treno e si rifugia a Gargallo. D Solo quando i partigiani cominciano ad organizzarsi anche in pianura lui viene a casa. F Quali erano le attività svolte dalle staffette? D Portavano messaggi o altro, controllavano che la strada fosse libera, il tutto con la bicicletta. Credo che la bicicletta che mi diede la Mafalda gliel’avesse data Carlo Rabitti. Una volta andai dai Campana a San Faustino, a portare un messaggio del tipo <La riunione è nella tal casa o così>, una sera hanno fatto una cena, poi sono andati a prendere un fucile che teneva il casaro da Fontanesi, dove c’era il caseificio e mi chiesero di partecipare perché non ero conosciuta, ma poi decisero di andare solo gli uomini, anche Gustavo. Hanno circondato la casa, poi chiamato fuori lui e penso che glielo diede. F L’otto settembre lei dov’era? D A prendere il latte dal lattivendolo. A Fontana da Pòun. Le donne venivano a casa dalla Madonna di Fiorano e urlavano e dicevano <La guerra è finita, la guerra è finita> oh che bello! Arrivo a casa, la guerra è finita, poi arrivarono dei giovanotti e andammo a ballare all’acquedotto. C’era un terrazzo e Fedigatti, il custode, disse <Adesso voialtri state qua a ballare ma vedrete che domattina i Tedeschi non sono mica disposti à torel in dal


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