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UN MODO DIVERSO
Un’anatra nuotava nell’acqua di uno stagno. Poi uscì, si scrollò e guardò a lungo in alto verso una betulla .
– Ehi tu, là in alto! – gridò.
– Hm – borbottò una voce dall’alto della betulla.
– Sei proprio un gufo? – chiese l’anatra. – Scendi!
– Hm – borbottò il gufo, e sbadigliò. Poi venne giù.
– Perché dici sempre “hm”? Non sei capace di dire altro?
– Certo che sono capace – rispose il gufo, – ma non ne ho voglia perché stavo dormendo.
– Ma come puoi dormire di giorno? – chiese l’anatra.
– Io dormo sempre di giorno – ribatté il gufo.
– Che buffo – disse l’anatra. – È di notte che si dorme.
– Io la notte tengo gli occhi ben aperti e aspetto che passi qualcosa da mangiare – dichiarò il gufo.
Parole
La betulla è un grande albero dalla corteccia chiara.

I due animaletti del racconto hanno entrambi ragione.
Capita anche a te di accorgerti che qualcuno/a fa le cose in un modo diverso dal tuo? Come ti comporti? Confrontati con i tuoi compagni e le tue compagne.
– Sei matto! – disse l’anatra. – Il cibo non ti passa mica davanti. Bisogna nuotare e cercare finché non si trova qualcosa.
– È un modo ridicolo – mormorò il gufo.
L’anatra si arrabbiò: – Non è ridicolo, è normale! – disse furiosa. E andarono avanti così per un bel pezzo.
– Ma perché stiamo litigando? – chiese infine il gufo.
– Perché tu fai tutto in modo sbagliato – rispose l’anatra.
– Non faccio in modo sbagliato, faccio in modo diverso, e si può fare anche in questo modo. Faccio come fanno i gufi.


– E io faccio come fanno le anatre. Hai ragione. Non c’è bisogno di litigare per questo.
Mettiti nei panni dei due protagonisti della storia. Racconta che cosa direbbero. Usa le parole per unire: perché, invece, oppure, quindi.
Il gufo direbbe che ....................................................................................................
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