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RACCONTO DEL PASSATO

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1942

un giorno di guerra

Plotone schierato

«Un passo indietro e “avanti march”!». A un ordine militare così strano, come bisognava comportarsi? Facendo solo confusione

S

ono in caserma ormai da qualche mese e sento molto la mancanza del mio paese, la mia casa, i miei amici. In compenso sono fiero della mia nuova vita: servo la Patria, ho fatto amicizia con i miei camerati e la sera si esce in “libera uscita”. C’è una novità per domenica, il Colonnello Comandante verrà a farci visita e ci terrà un discorso. Il nostro Maggiore ha già disposto e comunicato alle “compagnie” che per quella mattina dovremo stare tutti in “piazza d’arme” pronti, allineati, puliti e sbarbati, per le ore 11. Il Maggiore è un istriano isterico, irascibile e temibile. Spesso urla contro tutti, magari per un nonnulla, una cravatta storta. Il Capitano di servizio, a sua volta, per essere tranquillo ordina al “Tenente di picchetto” che vuole tutti in piazza per ore 10. Quest’ultimo avvisa i “Sergenti di giornata” che tutti devono stare, con zaino e moschetto, per le ore 9. I Sergenti conoscono bene quei lavativi dei soldati e dispongono per una sveglia anticipata. Io ricordo che era l’alba quando cominciarono a strillare: “Sveglia, di corsa, pulizia, rifare le brande, di corsa alla colazione....”. Già alle 8 escono i primi reparti, con un gelido venticello che ci costringe a muoverci e saltellare; ciò fa urlare l’Ufficiale. Prima prova di marcia per i plotoni e su

di Tiesse e giù “AVANTI MARCH”. Si perché, l’”AVANTI MARC” è un ordine di esecuzione, questo bisogna saperlo! Prima delle 11 arriva il Maggiore e vuole tutti di fronte al palco, predisposti per il Colonnello che è sta per giungere: “C’è qualcosa che non va dice agli Ufficiali - Sono troppo vicini al palco, fateli spostare un po’ dietro”. Ogni Tenente di propria iniziativa fa compiere uno spostamento indietro al reparto, quel tanto, chi più e chi meno. “Ma non così! - urla il Maggiore - solo un pochino!”. Non è proprio soddisfatto, poi urla: “Tutti fermi, rimettetevi dove eravate prima. Ecco, così, ora ascoltate, fate come io vi dico”. E rivolto a noi, urla: “PLOTONI, UN PASSO INDIETRO, AVANTI MARC”. Dalla lunga linea grigio verde si vedono soldati che fanno un passo indietro e altri un passo avanti. Ma è ancora peggio con i suggerimenti degli Ufficiali e le grida del Maggiore: “Ha detto un passo indietro. No, ha detto un passo avanti”. “BESTIE, HO DETTO UN PASSO INDIETRO, AVANTI MARC”. Irato è il Maggiore, ma la confusione è generale! In breve, bestemmie, ordini, contrordini con quel’ “AVANTI MARC” che completano la buriana. In quel momento all’ingresso della caserma squilla la tromba. Il picchetto armato presenta le armi. Entra l’auto del Sig. COLONNELLO COMANDANTE!

GIOVEDI’ 16 OTTOBRE 2014 ORE 22.00”

Blues party con

Z.Z. KING


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