MACELLERIE D’ITALIA
Botteghe storiche
Avesani, salumi e carni equine nel cuore di Verona di Gian Omar Bison
L
a storia della macelleria Avesani inizia nel 1951, quando Giorgio, il maggiore di sette fratelli, venuto a mancare il padre, incominciò a lavorare come bocia (piccolo garzone) in una bottega di carne equina, per provvedere al sostentamento della famiglia. «Avevo undici anni — ricorda GIORGIO AVESANI — e iniziai a lavorare non per scelta, ma per necessità: gh’era fame e no gh’era schei (c’era fame e non c’erano soldi, Ndr)». La
macelleria, funzionante dai primi anni del ‘900, si trovava in Piazzetta Monte, nella medesima location di quella attuale, luogo al tempo ricco di botteghe e attività connesse alla vita e al commercio della adiacente Piazza Erbe, centro dell’allora mercato rionale nel cuore della città di Verona. «Contadini e commercianti arrivavano dalle campagne circostanti per scambiare i propri prodotti, tra i quali anche bestiame e cavalli. In quegli anni la carne
equina veniva considerata carne di bassa macellazione e quindi a basso costo. Ottima per clienti privi di grandi possibilità economiche, ai quali si aggiungevano i consumatori abituati a mangiarla per il suo valore nutrizionale». Negli anni seguenti Giorgio continuò a lavorare in altre macellerie, di proprietà dello zio, prima come dipendente e poi come gestore. Sul volgere degli anni Sessanta, tornato a gestire la medesima macelleria
Giorgio Avesani col figlio Lorenzo e i dipendenti della macelleria equina in Piazzetta Monte a Verona. Giorgio e Lorenzo raccontano con orgoglio come nella loro macelleria sia nato, tra l’altro, un piatto diventato uno dei simboli della cucina veronese, preparato con la carne di un altro equino, il sugo di asino.
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Eurocarni, 3/17