Valsugana News n. 1/2016 Febbraio

Page 38

VENERE. La Dea della bellezza e le sue imperfezioni

V

enere per i latini, Afrodite per i greci, è associata anche all’amore e alla fertilità. La nascita di Venere, come ogni mito che si rispetti è avvolta nel mistero e gli scrittori ci danno diverse interpretazioni; secondo Omero sarebbe nata dall’unione di Zeus con la ninfa degli oceani Dione. Ma il racconto che tratto dalla Teogonia di Esiodo è quello che nei secoli ha riscosso più successo. Urano, che si identifica quale personificazione del Cielo, ebbe numerosi figli da Madre Terra, nota come Gea, tra cui i mitologici Ciclopi ed i Titani, la cui forza preoccupava il padre, che temendo di essere spodestato, decise di gettare la progenie appena data alla luce, nel Tartaro, le viscere della Terra. Ma le madri non possono accettare che i propri figli vengano trattati in tal conchigliamodo e Gea induce i figli a ribellarsi, forgiò quindi una falce che consegnò al più giovane della discendenza, Crono, che venne evirato proprio mentre stava per unirsi nuovamente alla compagna. Leggenda vuole che i genitali di Urano

La Nascita di Venere

38

V

ALSUGANA NEWS

 di Chiara Paoli

siano caduti in mare, nei dintorni di Cipro; dall’unione dell’acqua con il seme della divinità, si forma una schiuma marina che genera la splendida dea Afrodite, dal greco aphròs, schiuma. La Dea viene rappresentata sin dall’antichità nella statuaria e negli affreschi, ma per quanto concerne le opere d’arte, la “Nascita di Venere” più nota è certamente quella di Botticelli che viene considerata quale canone di bellezza femminile, così come il David di Donatello rappresenta il modello di riferimento maschile. Ma il titolo dell’opera trae in inganno perché questa tela non rappresenta la nascita della divinità, quanto piuttosto il suo approdo sull’isola di Cipro. Venere è posata sulla , in tutta la sua grazia ed è sospinta dal soffio di Zefiro, che assieme al vento Aura o Bora rappresenta il vento della passione, che muove ogni cosa. La posa della Dea deriva dai modelli classici della Venus Pudica, mentre il volto sembra aver preso a modello Simonetta Vespucci, donna morta a soli 23 anni, ma la cui avvenenza ha ispirato artisti

La Venere di Milo e poeti fiorentini. L’opera conservata agli Uffizi di Firenze è nota in tutto il mondo ed il volto di questa giovane donna, è entrata nelle tasche di tutti gli europei attraverso le monete da 10 centesimi. Venere venne data da Zeus in sposa ad Efesto, dio del fuoco e fabbro degli dei, noto per la bruttezza ed il caratteraccio, ma la maliziosa divinità ebbe molti amanti tra gli Dei e tra gli umani. Dall’unione con Marte, dio della guerra nasce Eros, meglio noto come Cupido, mentre dal suo amore per Anchise nasce Enea, fondatore di Roma e reso celebre dall’Eneide. Le premesse della celebre opera mitologica, vedono protagoniste tre divinità, tra cui Venere che si contendono la mela che Eris, Dea della discordia ha riservato per la più bella; il padre degli Dei sceglie come giudice Paride, che viene corrotto da Era che gli concede l’Asia Minore e da Atena che garantisce al giovane saggezza e gloria in battaglia. Prevale però Afrodite, che offre a Paride la più bella fra le umane: Elena, sposa del re di Sparta, Menelao. Elena viene così rapita e scortata a Troia, scatenando la guerra che tutti abbiamo studiato (chi più, chi meno) sui banchi di scuola.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.