La Pesca Mosca e Spinning 5/2012

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Il lavoro del documentarista di pesca è facilmente paragonabile a una torta... e ogni tanto capita pure la ciliegina! Quando, un paio di anni fa, ero stato per la prima volta sul Rio Corubal con l’amico Laurent, decisi che avrei dovuto assolutamente tornare per delle riprese. L’occasione giusta si presentò per girare i due episodi iniziali della mia nuova serie Soul Fishing (ora in onda su Caccia & Pesca). Periodo della spedizione inizio dicembre, secondo Laurent il top per il perca del Nilo... un po’ meno per african pike e tiger. Al mio arrivo i livelli erano perfetti... per una volta il posto giusto al momento giusto! Decidiamo di concentrare i nostri sforzi a nella parte alta, in un braccio del fiume che poche settimane dopo, con il calare dei livelli, sarebbe stato irraggiungibile. Grandi pareti di roccia ed enormi massi con correnti e buche profonde sembrano il generoso dono degli Dei della pesca ai devoti del perca del Nilo. Credo sia stato il terzo o il quarto lancio quello con cui Laurent incannò il primo pesce, a cui ne seguirono più di una decina a testa al giorno! La taglia media era sui 6-7 kg ma ogni giorno avevamo diritto a uno o due pesci sopra i 10 kg con un record di 14 kg. Attacchi duri, salti acrobatici e frizione che canta: sembrava di aver a che fare con pesci di mare, ma in uno dei fiumi più magici in cui abbia avuto la fortuna di pescare. Il risultato finale è stato uno tra i documentari di cui vado più orgoglioso, e una serie di ricordi che ancora affiorano nei miei sogni. Chi volesse cimentarsi con questo viaggio può rivolgersi direttamente a Laurent Durris, proprietario dell’organizzazione di pesca, tramite la mail decouverte.bijagos@free.fr, oppure alla mail mia (boris@skeenariver.com) o di Alessandro.

FOTO BORIS M. SALNICOFF

Boris M. Salnicoff

Tornando alla pesca, subito in prossimità del secondo camp arriviamo a un lungo raschio di acqua bassa costellato di grosse pietre e piccole isole che generano innumerevoli correnti laterali e bracci secondari; l’acqua accelera e la deriva è veloce, per cui mi viene l’idea di montare un piccolo minnow per insidiare i pesci tigre, ma è un persico di taglia che viene a catturarlo a galla in una bollata clamorosa. La fuga è veloce e potente, facendo slalom tra i mille ostacoli che spezzano il flusso; cerco di forzarlo per quanto l’attrezzatura leggera mi consente, ma il pesce mi prende oltre venti metri di filo per volta fino a che mi restituisce l’artificiale con le ancorette deformate e raddrizzate. Lezione imparata: da doma-

FOTO BORIS M. SALNICOFF

ITINERARIO SPINNING 72

FILMANDO SUL CORUBAL


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