La Freccia - aprile 2020

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«La Giornata della Terra 2020 è molto più di un giorno. È un momento storico in cui i cittadini del mondo insorgono in un appello unito per la creatività, l’innovazione, l’ambizione e il coraggio di cui abbiamo bisogno per cambiare»

© Daniele Romagnoli

[earthday.org]

Papa Francesco e il presidente di Earth Day Italia, Pierluigi Sassi, incontrano il pubblico del Villaggio per la Terra (2018)

PIERLUIGI SASSI Come sta vivendo questa situazione di emergenza nazionale e mondiale, e quale appello diffonderà in occasione della Giornata della Terra? Il primo pensiero non può che andare alle vittime di questa tragedia globale che soffoca il respiro dei pazienti e dei loro cari, spesso costretti ad assistere a distanza alla loro dipartita. Il Covid-19 ci ha fatto sentire sulla pelle quanto piccolo sia in realtà questo nostro pianeta. Intere generazioni lo hanno vissuto come luogo di conquista, dalle risorse infinite che potevano essere depredate a sazietà. La verità, però, è che siamo un ecosistema fragile nel quale la vita è resa possibile da equilibri delicatissimi, dove anche i microrganismi possono produrre effetti devastanti. Qualche anticipazione sulla maratona online per la Giornata della Terra del 22 aprile? Earth Day è un network mondiale che conta oltre 75mila partner in 193 Paesi. Coinvolgiamo ogni anno più di un miliardo di persone e in questo 50esimo anniversario puntavamo a raddoppiare il numero dei partecipanti. Il coronavirus ci ha spinto a

spostare online gli eventi colossali nei quali erano coinvolti personaggi come Leonardo di Caprio, Sting, Paul McCartney. L’Italia è stata chiamata ad aprire le celebrazioni assieme a papa Francesco, che può considerarsi il più autorevole e noto ambientalista del secolo. Il Pontefice dedica l'udienza del 22 aprile proprio a questo tema. Quindi, grazie al web, la promessa di festeggiare l'Earth Day insieme a lui viene mantenuta. Seguiteci su earthdayitalia.org e villaggioperlaterra.it. Cosa si sente di dire rispetto alla mancata tutela dell’ambiente e delle specie animali che inevitabilmente compromette l’ecosistema e la salute del pianeta? Il cambiamento climatico e lo sfruttamento delle risorse naturali in misura molto superiore alla capacità della Terra di rigenerarle stanno infliggendo ferite profonde al mondo che conosciamo. I nostri figli vivranno una natura molto più povera di bellezza. Migliaia di specie sono già estinte e altre, come la tigre, sono condannate. Il clima sarà sempre più ostile e pericoloso, l’acqua scarseggerà e l’innalzamento dei mari cau-

sato dallo scioglimento dei ghiacciai cancellerà molte delle terre conosciute. Tutto questo non perché manchino alternative, bensì perché pochissimi ricchi devono continuare ad accumulare tanto di quel denaro che non avranno mai la possibilità di spendere. Otto uomini da soli, oggi, hanno la stessa ricchezza della metà più povera del pianeta, quasi quattro miliardi di persone. Ha senso? E sapete perché questo succede? Perché ci facciamo ingannare da finti bisogni e da un inutile desiderio di accumulo. Consumiamo meno e viviamo meglio, è l’unica strada. Dove vorrebbe andare – e perché – appena finirà l’emergenza coronavirus? A Milano. Questa splendida città teneva in piedi l’economia e l’immagine del nostro Paese ed è stata devastata più di ogni altra dalla pandemia. Il mio impegno civile sposterà il suo baricentro verso il meraviglioso capoluogo lombardo, che rappresenta secondo me la migliore icona di un’Italia che non mancherà di rialzarsi. pierluigi.sassi.1 63


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