Diario del Monte Vesuvio

Page 43

Vesuvio nel XVIII secolo

Napoli 16 agosto 1774 “Il Vesuvio ha ricominciato in questi giorni a gettare qualche quantità di fuoco dalla sommità, che sembra indicare qualche non lontana eruzione.” (Bologna, Notizie del Mondo, 23 agosto 1774).

Napoli 1 novembre 1774 “Il Vesuvio è in grande effervescenza, e già scorre una Lava non indifferente dalla parte d’Ottajano.” (Bologna, Notizie del Mondo, novembre 1774).

Anno 1776 “Nel canale dell’Arena si aprì una voragine, dalla quale sgorgò fumo, fiamme ed una piccola lava, mantenendosi presso a poco in tale stato per circa anni due. Il cratere proseguì ad eruttare fumo fiamme, diverse lave e quantità sì prodigiosa di pietre infuocate, che nell’elasso di cinque anni, i quali percorsero dal 1 di maggio 1771 fino ad aprile 1776, si formò un promontorio sì grande nel cratere mede-

Conetto interno del Vesuvio nel 1775. Francesco la Marra da Gaetano De Bottis, Istoria dei vari incendi del monte Vesuvio, 1786, Napoli

simo, che occupò quasi tutto l’ampissimo piano dello stesso e un’altitudine tale che lo sormontò per più di 600 palmi. Finalmente nei Canteroni formossi un laghetto di materie vulcaniche il di cui fondo risplendeva a guisa d’argento.” (Gazzetta di Amsterdam, agosto 1776).

Eruzione del 1779 “Dopo lunga siccità d’acqua per lo spazio di mesi cinque e più sofferta in questo anno 1779, per cui terminata l’acqua piovana nelle rispettive cisterne e quella anche delle due fontane pubbliche, si videro i suoi Cittadini quasi perire per la mancanza di acqua, sopravvenne l’orrida eruzione del Vesuvio. Principiò questa dal dì 5 agosto del detto anno 1779. Ad ore 18 di detto giorno si vide dal Vesuvio cader nebbia bituminosa e fetida con fragore orrendo, la quale perchè caliginosa fece oscurare l’aria che impediva la riconoscenza dell’individuo. Questa cadde

401


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.