COVER DMM
CORRONO SUPER E DISCOUNT Il largo consumo confezionato nei canali di vendita; quote di mercato in % sul totale
Iper
13,3
11,4
(2.500 - 4.499 mq)
13,8
13,5
Supermercati
38,3
39
Libero servizio
11,9
11,9
Discount
17,7
18,3
Drug
4,3
4,4
E-commerce
0,7
1,5
2019
2020
(sopra 4.500 mq)
Superstore
(fino a 2.500 mq)
Fonte: Nielsen total store
Italia siamo intorno al 2%”. In effetti i dati di Nielsen registrano il balzo dell’online nel totale vendite negozio da una quota dello 0,7% all’1,5% e nel largo consumo dallo 0,8% all’1,9%. «L’e-commerce è cresciuto al di là delle attese per la pandemia – osserva Pugliese - ma non ha spazzato via il commercio al dettaglio come profetizzava qualcuno. Certamente il retail deve lavorare per rendere sostenibili, o almeno non in perdita, attività come le consegne degli ordini online, che solo per Conad sono passate da 9 mila a 100 mila al giorno». «Nel 2020 l’e-commerce ha messo a segno una performance a tre cifre – interviene Santambrogio - ma su una base piccolissima, una nicchia, sotto il 2% delle vendite complessive. Per questo mi preoccupa di più il +20% dei discount che ha un montante di partenza dieci volte più grande dell’ecommerce. E’ vero però che tutte le catene commerciali si sono dotate di una struttura di vendita online, quindi il +115% dell’ecommerce non è solo merito di Amazon Prime (che copre solo alcune città) ma anche dei player tradizionali. L’e-commerce non mi spaventa: i primi 5 affiliati VéGé, che realizzano l’80% del giro d’affari, ne sono attrezzati. E oggi, dopo la prima pandemia con rotture di stock, logistica sbagliata e tempi di attesa elevatissimi, tutti si sono organizzati». Poi Russo conclude: «Di certo, o quasi, c’è che anche nel dopo pandemia la filosofia dello slow cooking non dovrebbe cambiare: si continuerà a cucinare di più in casa. Il 30% degli italiani dichiara che continuerà a farlo. Un po’ perché ha iniziato acquistando tutta l’attrezzatura, un po’ perché si sono appassionati. In particolare i giovani».n DM MAGAZINE 13