La signora dei cavalli di Sandro Ottoni

Page 10

2_Ottone_Txt_Layout 1 09.02.2017 10:11 Seite 8

vengo dalla pianura e viaggio da molti giorni lungo l’Atheses e i suoi acquitrini. Intendo raggiungere la Duna, ov’è il mercato migliore per l’ambra. Ma ora non posso più procedere dacché le fitte di un dolore inspiegabile mi tolgono il respiro e il sonno, mi impediscono il passo, un dolore che ho qui nel petto e proprio nei sogni è cominciato. E dunque signora, Oona, mi hanno parlato di voi lassù, al villaggio, dicono che divinate il futuro e curate i mali che ci mandano gli dei. – Sì, sì… Riconosco il vostro accento, un rasna, un etrusco, diciamo noi. – Sì, così ci chiamano i latini, ma noi siamo rasna. Sono nato a Velathri, ma frequento ormai da molti anni queste montagne e vivo a Verunia, dov’è la mia casa e la famiglia. Ma di questo vi dirò dopo, se vi piacerà. Continuerò adesso con il sogno… – No, no, aspettate, beviamo prima del vino, ci darà coraggio per parlare e per ascoltare. «Come ho potuto ficcarmi in un tale pasticcio? Che assurda frase. E continua a venirmi in mente. Mediocre alla fine. Ciccio ciccio nel pasticcio. Gastronomia. Lasagne precotte. Ficcarmi in un tale casino? In un guaio? In un cazzo di guaio? Mah. Detto meglio sarebbe: sono finito in un oscillante inferno di sentimenti, desiderio, progetti insulsi e tentativi falliti di uscirne con il finale previsto e prevedibile del disastro. E dirsi ancora sempre: idiota, come hai potuto?» Rimuginava Mario Lavini, attraversando il ponte Romano, a Merano, un sabato mattina ai primi di luglio 2016, per uscirne alle passeggiate sul Passirio, dette Invernali, che conducono alla rocca di San Zeno. Il furgoncino rosso, appena sfrecciato, piuttosto aggressivo per 8


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.