Ammirare | Collezione Altomani Ciaroni
Tra Marche e
Romagna
testo Sabrina Marin
A Cesena il Palazzo del Ridotto presenta dal 25 giugno una mostra dedicata alle Terre della Pittura tra Marche e Romagna, con dipinti dal ‘400 al ‘700 provenienti dalla collezione Altomani-Ciaroni.
Le Terre della Pittura tra Marche e Romagna, questo il titolo della
mostra che Cesena dedica alla collezione Altomani-Ciaroni, 35 dipinti dal Quattrocento al Settecento che dal 25 giugno al 28 agosto saranno
esposti alla Galleria comunale d’arte di Palazzo del Ridotto. Le ope-
La collezione Altomani - Ciaroni Entrambi romagnoli, Chicca Altomani è nata a Forlì mentre Giancarlo Ciaroni è originario di Cattolica. I coniugi hanno iniziato la loro attività di antiquari a Pesaro, con premesse e passioni da collezionisti: lei di pittura del Seicento e lui di ceramica antica. Agli inizi degli anni Ottanta, dopo aver acquistato qualche dipinto per la propria raccolta, ma anche bronzi e maioliche rinascimentali, nella coppia divenne sempre più crescente l’interesse per l’arte e per le memorie delle proprie terre. Negli anni Ottanta gli Altomani iniziano a frequentare Federico Zeri e dall’evoluzione del rapporto di amicizia col grande conoscitore muta inevitabilmente anche la posizione culturale della galleria pesarese. La collaborazione con Zeri durò diversi anni: gli Altomani ricordano ancora oggi come stare vicino al grande storico dell’Arte fosse di per sé una lezione di storia e di vita.
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re raccontano le vicende di due terre vicine, Marche e Romagna, che hanno visto fiorire nei secoli un’arte andata ben oltre i confini regionali. I due territori confinanti per molti secoli hanno risentito insieme degli influssi delle vicine scuole bolognese, veneziana, romana, permettendo la fioritura di personalità artistiche riuscite ad estendere le loro idee. In mostra dalla Madonna col Bambino del Maestro di Castrocaro a quella di Giovan Francesco da Rimini, da una Vergine appena ritrovata del Cagnacci ad una del Sassoferrato, da un importante modelletto della Pala Bargellini di Ludovico Carracci a due dipinti raffiguranti la Resurrezione recentemente scoperti, uno dell’Albani e l’altro del Pomarancio. Inedite sono anche due Virtù dipinte da Elisabetta Sirani per il Malvasia e due tele incompiute di Simone Cantarini, solo per ricordare alcune delle gemme della
raccolta. Le Terre della Pittura tra Marche e Romagna è una raccolta di soggetti sacri e profani che spaziano dai paesaggi ai ritratti, una ricca antologia di ricordi, luoghi e persone, di storie individuali e collettive che, per più di tre secoli, hanno arricchito questa terra. La mostra è promossa dall’Assessorato ai servizi e istituzioni culturali del Comune di Cesena ed è curata dall’artista e storico dell’arte Massimo Pulini. Le Terre della
Pittura tra Marche e Romagna è il secondo appuntamento delle “Raccolte riservate ai grandi antiquari”, ciclo espositivo inaugurato nel 2010 a Cesena con la mostra “Lo Studiolo di Baratti”, nato dall’intenzione di creare una collana, di mostre e di cataloghi, dedicata a quelli che possono considerarsi veri e propri musei nascosti. “Ritrovare l’opera di un artista, del Trecento o del Settecento, che lavorò nel nostro territorio, acquistarla ad un’asta americana o in un palazzo della campagna inglese, farla studiare da ricercatori storici competenti, che sappiano ricostruirne le tracce e magari ritrovarne l’originale collocazione, è una missione di enorme valore (…)”, sottolinea Pulini. www.cesenacultura.it IN