ENERGEO MAGAZINE Anno IV sttembre-ottobre 2011

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Anno IV - settembre/ottobre 2011

L’acqua è un bene prezioso, limitato sulla terra, non accessibile a tutti.
La Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO vuole diffondere e promuovere una moderna e consapevole cultura dell’acqua, risorsa preziosa alla quale è dedicata la settimana ESS 2011.

L’acqua patrimonio umanità SPECIALE ACQUA

indispensabile alla vita dell’

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Anche se la Terra è avvolta per il 70 per cento dall’acqua, solo una piccola quota degli 8 milioni di chilometri cubi di acqua dolce è effettivamente utilizzabile e la pressione congiunta di crescita demografica, aumento dei consumi pro capite e inquinamento stanno rendendo la risorsa idrica un bene sempre più prezioso. E sempre più conteso, come dimostra la moltiplicazione dei conflitti per il controllo dei fiumi in un mondo in cui 1,4 miliardi di persone non ha accesso all’acqua potabile.

L

’ acqua, le sue risorse e le sue proprietà sono oggetto di interesse e dibattito fra scienziati, medici, urbanisti, imprenditori, governi e associazioni transnazionali. La sempre piu’ scarsa disponibilità, l’inquinamento ambientale e lo stato di degrado generale sono un rischio reale per il nostro pianeta. Essendo l’acqua un elemento indispensabile per qualsiasi forma di vita, si rende necessaria una gestione razionale delle attuali risorse idriche del pianeta terra. Non a caso le più antiche civiltà sono nate nei pressi di importanti corsi d’acqua, pensiamo al Nilo in Egitto, il Tigri e L’Eufrate in Mesopotamia, lo Huang Ho in Cina, l’Indo e il Gange in India ove i grandi bacini fluviali determinavano fertilità del suolo agricolo e facilità di trasporti. L’importanza dell’acqua era riconosciuta a tal punto che fin dalle società più antiche l’uomo l’ha identificata come il principale o uno dei principali elementi costitutivi dell’universo, attribuendole un profondo valore simbolico riscontrabile in tutte le grandi religioni. In quelle di origine mediterranea l’acqua rappresenta il simbolo del rinnovamento e quindi della benedizione di Dio, pertanto compare nel rito del battesimo cristiano, nelle abluzioni dell’ebraismo e dell’islam, nonchè nei rituali scintoisti di purificazione di persone o luoghi. Eppure nel nostro Paese manca una moderna cultura dell’acqua, per questo la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO ha sentito l’esigenza di dedicare la settimana ESS 2011 a questa preziosa risorsa. Per dirla con Francesco d’Assisi, l’acqua è “molto utile et humile et pretiosa et casta”, un bene comune che va sempre difeso e, soprattutto, non va sprecato. La qualità dell’acqua potabile nelle città italiane è più che buona, peccato che il 47% della nostra acqua potabile vada perso e che in molte regioni del meridione venga soddisfatto soltanto il 69,9% del fabbisogno idrico della popolazione. L’iniziativa della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO è finalizzata ad accrescere un uso consapevole dell’acqua, nonchè ad evidenziare il valore di un elemento naturale attraverso le implicazioni del suo

stesso peso sociale. Consentendo di far uscire l’acqua dal suo status di bene infinito, da dare per scontato.

I numeri dell’acqua Anche se la superficie terrestre è coperta per il 71% di acqua, questa è costituita per il 97,5% da acqua salata. L’acqua dolce è per il 68,9% contenuta in ghiacciai e nevi perenni, per il 29,9% nel sottosuolo e solo lo 0,3% è localizzata in fiumi e laghi, e quindi potenzialmente disponibile. Tale quantità corrisponde allo 0,008% dell’acqua totale del pianeta: un quantitativo irrisorio distribuito in modo ineguale sulla superficie terrestre. Perciò la principale fonte di vita dell’umanità si sta trasformando in una risorsa stra-

tegica vitale. Nel mondo, un miliardo e 400 milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile. In media ogni abitante del pianeta consuma oggi il doppio di acqua rispetto all’inizio del 1900, e globalmente, il consumo mondiale di acqua è circa decuplicato solo nell’arco di un secolo. Negli ultimi cinquant’anni la disponibilità d’acqua è diminuita di tre quarti in Africa e di due terzi in Asia. In Africa la disponibilità di acqua potabile, reti fognarie e servizi igienici è ancora molto lontana da uno standard accettabile, soprattutto nelle aree rurali, dove meno del 60% della popolazione dispone di acqua potabile e meno della metà di servizi igienici. Un cittadino nordamericano utilizza 1.700 metri cubi di acqua all’anno; la media in Africa è di 250 metri cubi all’anno. 800 milioni sono le persone

che non hanno un rubinetto in casa e secondo le stime dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale per la Sanità, più di 200 milioni di bambini muoiono ogni anno a seguito del consumo di acqua insalubre e per le cattive condizioni sanitarie che ne derivano. In sintesi, l’88 per cento delle risorse idriche è consumato dall’11 per cento della popolazione mondiale. L’Italia è prima in Europa per il consumo d’acqua e terza nel mondo con 1.200 metri cubi di consumi l’anno pro capite. Più di noi soltanto gli Stati Uniti e il Canada. Rispetto i parametri europei non possiamo che passare per spreconi: gli italiani consumano quasi 8 volte l’acqua usata in Gran Bretagna, dieci volte quella usata dai danesi e tre volte quello che consumano in Irlanda o in Svezia.

Settimana UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile

A come Acqua: un messaggio di speranza

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apita d’imbattersi in una favolosa illustrazione dedicata al tema A come Acqua, titolo della sesta edizione della Settimana UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile, che quest’anno si terrà dal 7 al 13 novembre, dedicata alla fonte primaria di vita del nostro pianeta, l’ACQUA, appunto. E rifletti. Ricordi le parole dello scrittore Erri de Luca: “Le acque hanno volti, e sopra i volti affiorano burrasche, bonacce, correnti…..” L’autore, Carlo Stanga, testimonial della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO (nella foto), ha superato se stesso nella preparazione dell’illustrazione che rappresenta il manifesto della Settimana UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile, utilizzata anche per la copertina di Energeo Magazine (il periodico che ha affiancato la Commissione Nazionale Italiana UNESCO nella raccolta delle proposte sul territorio). L’artista milanese che ha dimostrato di godere, anche in questo caso, dell’aria ispiratrice, come spesso capita quando lavora negli studi di Berlino e Milano (città dove opera regolarmente), ci aiuta a riflettere sugli aspetti legati all’acqua: dai modelli di consumo ai cambiamenti climatici, dall’inquinamento alla gestione integrata del ciclo idrico, dalle pratiche irrigue più innovative al rapporto tra acqua e pace. Guardando bene l’illustrazione troviamo nel tratto sicuro di Carlo Stanga un messaggio di speranza. Una speranza evocata anche da De Luca: “La risorsa idrica, il cosiddetto “oro blu” ne è il protagonista assoluto, il soggetto dominante insieme allegorico e concreto. L’acqua non è solo il liquido primordiale narrato dalla Genesi, o la saliva con cui Dio impasta la creta con cui verrà creato Adamo, ma anche l’abisso dove oggi naufragano le speranze dei clandestini”. L’acqua dunque come elemento universale che accoglie tutto, che abbraccia la vita e la contiene. L’acqua si compenetra alla vita sino a confondersene: non dobbiamo indagare sulle ragioni scientifiche, descriverne gli usi e i consumi, sviscerarne le implicazioni ambientali. Dobbiamo, invece, provare ad individuarne ed avvalorarne le profonde radici culturali e capirne il significato. È questa la nostra speranza. Grazie per aver voluto, ancora una volta, emozionare i lettori di Energeo.

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