Meeting e Congressi - Mag Giu 2013

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24-05-2013

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SICILIA

SULLE TRACCE DEI BEATI PAOLI

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con mosaici preziosissimi) per poi rilassarsi nella “profana” e assolutamente mondana Mondello, il “salotto a mare” dei palermitani, uno scrigno profumato di salmastro come un borgo marinaro, ma abbellito da dimore Liberty come un resort aristocratico della Belle Epoque, dove i resti di antiche torri costiere – suggestiva quella del Fico d'India, su una lingua di terra che si allunga nel mare cristallino – raccontano di antiche scorribande piratesche e le morbide spiagge invitano a rallentare i ritmi. Infine, volendo abbracciare con la vista l'intera città, merita una sosta il Monte Pellegrino (definito da Goethe “ il più bel promontorio del mondo”) e, assieme al panorama, visitare Castel Utveggio, edificio Liberty simile a un castello neogotico, e il santuario dedicato alla patrona della città, Santa Rosalia, che visse qui eremita in una grotta, dal cui soffitto sgorga ancora una fonte che, la leggenda vuole, abbia proprietà miracolose.

Regioni d’Italia

modo, preannuncia – con qualche secolo di anticipo – il surrealismo. Tutt'altra atmosfera avvolge Cefalù, splendido borgo marinaro la cui parte più vecchia è costituita da una manciata di case costruite le une addosso alle altre, a formare un diadema che affonda le radici direttamente nel mare; da contraltrare, la parte più mondana della cittadina è invece un dedalo di viette caratteristiche sulle quali si affacciano botteghe di arti antiche, negozi alla moda e invi-

Volendo dare un tocco mistico, misterioso ed esoterico a un evento, si può prevedere un post congress dedicato alla congregazione settaria dei Beati Paoli, personaggi enigmatici che si incontravano segretamente nel Settecento nel quartiere del Capo, ordivano congiure e giustiziavano i signorotti colpevoli di soprusi verso il popolo in veri e propri “tribunali sotterranei” esistenti nel sottosuolo di questo antico rione. Un itinerario avvincente può dispiegarsi, nel tentativo di risolvere un vero e proprio giallo storico (descritto nel romanzo di Luigi Natoli), tra cunicoli, vicoli, strade e chiese, cercando le tracce della setta nella toponomastica delle vie e nel labili indizi che il tessuto urbano non ha cancellato: la misteriosa Chiesa di San Matteo, dove una cassetta raccoglieva le lamentele del popolo; il mercato della Vuccirìa, nei meandri del quali i settari riuscivano sempre a far sparire le proprie tracce; il vicolo degli Orfani, che cela l'ingresso a un passaggio sotterraneo medievale; e ancora la Chiesa dell'Immacolata Concezione, il Bastione della Balata e le Catacombe di Porta d'Ossuna. (www.palermoguide.eu)

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MOSTRI, LEGGENDE E AGAVI Ancora una volta, dal sacro al profano, la meeting industry più curiosa, può passare dai miracoli al grottesco di uno degli edifici più stravaganti della Sicilia, Villa Palagonia a Bagheria. Attraversando distese di agrumi, olivi e vigne, intervallati da fichi d'india e agavi, si arriva in quella che era la località di villeggiatura dei nobili palermitani, Bagheria appunto, che ancora oggi vanta palazzi nobiliari e dimore aristocratiche di gran pregio (una per tutti: la fastosa Villa Gravina di Valguarnera) e tra queste l'eccentrica e scenografica Villa Palagonia, popolata da una sessantina di statue bizzarre quanto mostruose (in origine erano circa duecento), di esseri grotteschi e deformi scolpite nella locale pietra tufacea, in una composizione folle che, in qualche

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