Città dei Mille

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volontà di lavorare insieme, sottolineando l’importanza di fare squadra e cercando di credere che Turismo Bergamo, l’ente che rappresenta pubblico e privato, debba veramente diventare l’unico luogo di coordinamento del settore turistico dell’intera provincia». Si parla sempre della necessità di portare a Bergamo i milioni di viaggiatori che passano da Orio. Come? «Ci vuole una politica di marketing appropriata con obiettivi specifici, misurabili e realistici, differenziata nel target e con interventi commerciali mirati verso le città di partenza del turista. I turisti quando arrivano hanno già deciso dove andare e cosa fare... d’altronde i voli low cost sono una grande opportunità per i viaggiatori, soprattutto per i giovani, che hanno risorse limitate e devono cercare quindi di spenderle in maniera oculata. E’ ben noto che il turista che viaggia sui voli low cost utilizza internet per prenotare e acquistare i servizi turistici. Quindi è importantissimo potenziare e investire sul sito web, nonché progettare e investire in campagne di webmarketing. Inoltre è vitale essere presenti nella rete e nei forum di discussioni perché anche il passaparola è promozione... ed è gratuito!». Forse in passato è mancato lavoro di squadra tra gli attori in gioco? «C’è stato qualcuno che nei mesi scorsi ha parlato di “polverizzazione degli operatori turistici bergamaschi”, ma non è così. Crediamo che il vero problema fino ad oggi sia stato il non coordinamento e il conseguente dispendio delle poche risorse da parte di chi poteva disporle. Si è scelto in molte situazioni di non consolidare, ma di ripartire sempre da zero, non considerando l’esistente e quanto già sperimentato. Tutto ciò non dovrebbe succedere se si considerassero prioritari gli obiettivi di promozione. Non ha aiutato nemmeno la proliferazione dei tavoli di regia, la confusione fra chi deve occuparsi di promozione e chi invece di commercializzazione. Pensiamo sia chiaro a tutti che con la promozione si fa conoscere il territorio e i suoi prodotti e che con la commercializzazione si vendono gli stessi: penso che alle Istituzioni si debba la definizione, condivisa con gli operatori, delle politiche di sviluppo turistico del territorio e il compito di fornire i supporti necessari per la realizzazione di progetti e iniziative, mentre agli operatori il compito di formulare proposte commerciali spendibili e a condizioni economiche di mercato». Buoni segnali sono arrivati dalla fiera “No Frills”, con un aumento degli espositori. Segno che c’è grande fermento. «Gli alberghi della città a settembre erano pieni e a “No Frills” abbiamo avuto il 40% in più di visitatori accreditati rispetto all’anno scorso. Il Consorzio, in collaborazione con Turismo Bergamo, ha organizzato un post tour per un gruppetto di tour operator stranieri. Abbiamo voluto

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