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vivere la casa secondo natura
Settembre 2014, N°30
Il condominio a 360° Punto di riferimento costante per pubblico, aziende e istituzioni nell’ organizzazione di convegni
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2 - 4 ottobre 2014 | Cittadella Mediterranea della Scienza, Bari Risanamento ed efficienza energetica in edilizia
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FINALMENTE SI TORNA A CRESCERE SECONDO LE PREVISIONI DI EUROCONSTRUCT Euroconstruct è la rete più importante in Europa sulle previsioni di business nelle costruzioni e negli investimenti in infrastrutture Raggruppa ben 19 Paesi dell’area occidentale ed orientale, in grado di fare ricerche in diverse aree specializzate dell’edilizia . L’obiettivo di Euroconstruct è fornire, agli opinion leader nel settore della costruzione e mercati collegati, analisi e previsioni per consentire loro di pianificare in modo efficace gli investimenti Due volte l’anno, Euroconstruct organizza conferenze internazionali di previsioni a breve termine sui principali segmenti di mercato: abitazioni, fabbricati non residenziali, attività di ristrutturazione e ammodernamento, delle infrastrutture, ingegneria civile, componenti edilizi, con focus centrati su dati demografici, privatizzazione, stili di vita, cambiamenti tecnologici, e mutamenti strutturali della della domanda e dell’offerta. Dalle previsione emerse nel corso della 77a Conferenza Euroconstruct di Oslo arrivano segnali di ripresa. Il PIL collettivo europeo, misurato ai tassi di cambio, è cresciuto soltanto dello 0,2 per cento nel 2013, ma la crescita dovrebbe salire a circa il 2 per cento nel biennio 2014-2016 . Francia e Italia purtroppo stanno avendo prospettive più deboli, mentre Polonia e Slovacchia potrebbero, al contrario, crescere di ben il 3,5 per cento l’anno. In ogni caso le previsioni indicano che il calo della produzione edilizia europea ha toccato il fondo lo scorso anno, e ora non può che risalire. Pero la capacità di produzione dell’intero settore nel suo complesso è ancora troppo elevata, pertanto resterà ancora a livelli vicini alla depressione .
editoriale
Segnali di ripresa sono in atto in Portogallo, dove si prevede una crescita media del 2% l’anno per i prossimi tre anni, altrettanto si prevede per Polonia e Irlanda che guidano la crescita degli investimenti in Europa, mentre l’attività edilizia è ancora lenta in Germania, Austria e Svizzera, invece i paesi del Nord e del Mar Baltico contribuiscono a spostare verso l’alto l’asticella nella competizione europea facendo segnare un +3,2%. Con una crescita media del 2%, l’Italia rafforzerà anche le sue prestazioni fino al 2016, mentre la Spagna rimane il problema più serio, infatti Euroconstruct prevede un ulteriore calo dell’ 1% fino al 2016. Vi auguro una piacevole lettura. Almerico Ribera
Casabenessere n.30 Settembre 2014 Iscrizione al Tribunale n.1809 del 10.06.2005
Direttore Editoriale: Giulia Berruti Direttore Responsabile: Marco Poletti Coordinamento editoriale: Marco Poletti Redazione: Elisabetta Lombardi
Casa Editrice e Concessionaria Pubblicità: Studio Berruti Viale Repubblica, 69 - 20851 Lissone (MB) Tel. 039 2458413 Stampa:
Hanno collaborato a questo numero: Alessia Patrucco, Almerico Ribera, Benedetto Colaiemma, Clara Vettori, Claudio Tonin, Elisabetta Lombardi, Marco Argiolas, Nicoletta Ravasio Contatti: giulia@eco-network.it www.eco-network.it
Pubblicità inferiore al 45% Art.2 comma 20/B Legge 662/96. Il materiale redazionale pervenuto alla redazione, in mancanza di sottoscritti accordi, è da intendere gratuito anche se pubblicato e non viene restituito.
cAsabenessere sommario
Pag. 10 Pag. 20 Pag. 21 Pag. 23
ANACI per la città di Bari Gruppo Ranieri: sistemi di copertura tra tradizione ed innovazione Isolare con la canapa Infobuildenergia
Pag. 06 Effetti dell’umidità domestica sulla salute umana Pag. 18 Neopor® di BASF sponsor tecnico del tour “La Casa che Guadagna” Pag. 22 Matching Moment - 80 voglia di Green
Pag. 12 Riqualificazione energetica degli edifici. BASF e LUWOGE: concluso il primo monitoraggio a lungo termine del quartiere Brunk ristrutturato
Pag. 08 Le case sospese tra gli alberi Pag. 16 Per la ferrovia TORINO-CERES, un progetto di risanamento sostenibile nel rispetto del patrimonio architettonico e paesaggistico
Per ricevere ulteriori informazioni riguardo gli articoli e per richiedere i nominativi di enti, aziende e persone citate potete contattarci al numero 039-2458413 o inviare una e-mail a eco-network@eco-network.it
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EFFETTI DELL’UMIDITÀ DOMESTICA SULLA SALUTE UMANA a cura di Marco Argiolas L’elevata umidità presente negli edifici, e particolarmente in quelli destinati ad uso abitativo, rappresenta un problema piuttosto serio oltreché molto diffuso. Frequentemente le abitazioni sono soggette ad azioni di degrado dovute all’umidità. Danni da corrosione, intonaci rigonfiati e pitture sfarinate sono purtroppo all’ordine del giorno in numerosissimi edifici residenziali. Per non parlare poi degli effetti correlati che colpiscono gli arredi. L’umidità eccessiva causa spesso dei danni ai mobili, ed al loro contenuto. Abiti, capi in pelle, scarpe e materassi sono il bersaglio preferito delle muffe domestiche. Nonostante il problema sia estremamente diffuso, sia su edifici vecchi che su quelli di recente costruzione, non è altrettanto diffusa la conoscenza dei correttivi atti ad evitare l’eccesso di umidità. Inoltre non viene ancora percepito lo stretto legame esistente fra le muffe ed i danni alla salute umana.
Cerchiamo di spiegare il fenomeno. Il valore ottimale di umidità dell’aria domestica per la salute umana, è pari al 50% di umidità relativa alla temperatura di 20°C. In queste condizioni la proliferazione di quasi tutte le attività biologiche è impedita. Questo non significa che le muffe non ci sono. Le spore, che rappresentano “i semi” delle muffe, sono sempre presenti nell’aria domestica. Se trovano le giuste condizioni di umidità, si sviluppano e si riproducono molto rapidamente. Se invece l’umidità si mantiene bassa, restano in stato di quiescenza, anche per diversi anni, e non danno luogo ad alcuna proliferazione. Il valore minimo di umidità relativa che consente lo sviluppo delle muffe, è pari a circa l’80%. Perciò se manteniamo l’aria domestica abbastanza asciutta, le muffe non si potranno mai sviluppare, perché le spore resteranno tali, senza potersi riprodurre. In ambito domestico, ci sono circa 200 ceppi di muffe che possono colonizzare gli ambienti. Schematicamente possiamo suddividerle in tre classi, a seconda della loro affinità all’umidità. Esistono infatti i colonizzatori primari, che necessitano di valori di umidità dell’80%, quelli secondari (fra l’80 ed il 90%), e quelli terziari (oltre il 90%). I primi si sviluppano anche dove l’umidità non è molto alta, come ad esempio i supporti porosi anche leggermente umidi come il legno, i tessuti ed i materassi, mentre gli ultimi hanno bisogno di acqua liquida in quantità sufficiente, perciò si trovano solo dove esistono importanti quantità di acqua condensativa o infiltrativa come i tetti, le pareti o i pavimenti. Quasi tutti i microrganismi descritti sono tossici, o addirittura pericolosi per la salute umana. La maggior parte delle muffe presenti nelle nostre case, rientra in due sole categorie: lo Stachybotrys Chartarum e l’Aspergillus Niger. Entrambe sono ricomprese nella definizione inglese di “toxic black mould”, che significa “muffe nere tossiche”. 6
L’Aspergillus invece deve il suo nome alla forma che lo caratterizza, che è simile ad un aspersorio (dal latino aspergillum). Questa categoria di muffe è molto diffusa negli ambienti agricoli, ed a differenza dello Stachybotrys che si trova maggiormente nelle superfici, è invece più presente nell’aria. Le malattie correlate prendono il nome di aspergillosi, e sono quasi sempre delle patologie a carico dell’apparato respiratorio. Sono spesso responsabili di allergie, riniti, asma, bronchiti e talvolta hanno persino degli effetti cancerogeni. Inoltre possono contaminare diversi alimenti, soprattutto quelli contenenti amidi, generando dei composti tossici che possono a loro volta creare anche gravi intossicazioni e malattie in caso di ingestione. La proliferazione delle muffe genera delle sostanze acide che hanno la funzione di sciogliere le superfici, dalle quali i microrganismi traggono nutrimento. Infatti vediamo spesso che dove si sono sviluppate le muffe, i materiali aggrediti diventano poi inutilizzabili. Oltre ai danni estetici ed alla distruzione dei materiali domestici, le muffe creano soprattutto seri danni all’organismo. L’Organizzazione Mondiale delle Sanità, ha infatti stabilito che i problemi derivanti da umidità eccessiva nelle abitazioni, interessano fino al 50% degli edifici nei paesi industrializzati, e creano seri danni, in prevalenza legati alla funzione respiratoria degli occupanti. In presenza di altre cause di inquinamento indoor sono inoltre responsabili della “Sindrome da edificio malato”, e sono la causa di numerosi disturbi a questa correlati.
Aspergillus Niger
Stachybotrys Chartarum
Quali sono i correttivi? La proliferazione di muffe tossiche può essere facilmente evitata, creando le giuste condizioni di umidità ambientale domestica. Infatti i valori di umidità relativa del 50%, che sono ottimali per le persone, rendono impossibile lo sviluppo delle muffe. Per mantenere le migliori condizioni possibili, sono ammesse delle variazioni del 10% in più e in meno dell’umidità nelle costruzioni standard, mentre nella bioedilizia lo scarto massimo dev’essere del 5%. Un altro aspetto molto importante riguarda la condensazione che spesso avviene sulle superfici fredde della casa, quasi sempre in corrispondenza dei ponti termici. Se si forma umidità da condensa, in breve tempo questa darà luogo alla formazione di abbondanti proliferazioni biologiche sotto forma di muffa. Non si deve poi sottovalutare la traspirabilità delle pareti, che da sola è in grado di evitare una buona parte dei problemi precedentemente evidenziati. Riassumendo i concetti appena esposti, per impedire i danni derivanti da muffe domestiche, oltre ad evitare l’umidità da fonti infiltrative, si dovrà correggere l’umidità dell’aria interna, tenendola il più possibile vicina al 50% di UR. E’ necessario quindi areare o ventilare frequentemente per eliminare l’eccesso di umidità dell’aria, creando perciò un vero e proprio lavaggio dell’aria. A tal proposito esistono dei semplici apparati che creano una efficace ventilazione, recuperando il calore dall’aria espulsa, fino al 90%. Inoltre si dovrà curare l’isolamento delle pareti, così che non si possa formare la condensa, soprattutto in corrispondenza di punti più freddi, detti anche “ponti termici”. Il riscaldamento non dovrà mai essere né troppo alto e né troppo basso, e si dovrà evitare quanto più possibile il suo funzionamento intermittente. Un ultimo consiglio è quello di rendere le pareti traspiranti, per evitare l’accumulo localizzato di umidità sulle superfici murarie. A questo proposito si suggerisce l’utilizzo di prodotti e di materiali a base di calce naturale, poiché questa ha delle spiccate proprietà antimuffa ed antibatteriche naturali. 7
LE CASE SOSPESE TRA GLI ALBERI a cura di Almerico Ribera
Nel cuore delle colline dell’Ovadese, in una terra disegnata dai vigneti, sorge l’agriturismo La Bella Vite, inserito in un’azienda agricola: Il Rocco di Carpeneto.
palafitte staccate dal livello del terreno: anche il pontile di accesso alle camere dalla strada veicolare è realizzato come una passerella sospesa, percorribile in qualunque condizione del suolo.
Nel 2012 i proprietari Lidia Carbonetti e Paolo Baretta decidono di completare l’offerta ricettiva dell’antico Casale con la costruzione di due case sospese tra gli alberi, due ‘camere con vigna’, circondate da platani e bagolari, a pochi passi dal vigneto storico della Tenuta.
I volumi ed i piani poggiano quindi su pilastrini tubolari, di acciaio con sezione cava per l’allocazione di tutti i cavidotti impiantistici, che saranno opportunamente nascosti alla vista, quale elemento di miglioramento di questa architettura rispetto alle case sugli alberi progettate in altre realtà ricettive.
Il progetto, piuttosto complesso, è stato affidato all’architetto Paolo Scoglio, di grande esperienza in questo particolarissimo settore, per concepire una proposta che rispecchi lo stile minimal-green voluto dai proprietari, da programmare su una porzione di prato allungata sul fianco del Casale e confinante con una quinta naturale di alberi che costeggiano una roggia. Il prato si stende ai piedi della collina dalla quale degrada il vigneto un paesaggio che imponeva due distinti modi di procedere studiando un’architettura su più livelli, composta da volumi e da piani: due camere gemelle alle quote più alte e due ampie terrazze asimmetrici alle quote inferiori: ognuno di questi livelli costituisce un punto di osservazione suggestivo sui filari delle vite. La mancanza di alberi dimensionalmente idonei alla sospensione delle camere, porta a progettare appoggi puntiformi, che abbracciano comunque il platano e il bagolaro che sono stati ripiantati senza traumi nella messa a dimora. Per l’installazione di una casa sospesa si procede alla costruzione di fondazioni idonee a sostenere sia la casa, sia le terrazze su
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Le terrazze sono letteralmente attraversate di tronchi degli alberi piantumati, al fine di creare nell’ospite l’esperienza unica del ‘sentire’ l’albero, attraverso la vista, il tatto, l’olfatto e l’udito. I parapetti delle terrazze sono anch’essi in linea con l’architettura delle due case sospese. I volumi, ovvero le camere, sono invece realizzate ibridando una struttura a telaio con una struttura portante a scocca lignea di abete a tre strati, che la Committenza ha voluto lasciare a vista all’interno delle camere stesse. Tutti gli impianti, elettrico ed idraulico, passano all’esterno delle pareti perimetrali, in maniera tale da evitare le tracce lineari sulla superficie interna del pannello, per alloggiare i punti luce, i punti presa, quelli di adduzione e quelli di scarico. Il rivestimento esterno di tavole di abete essiccato, distanziate marcandone la fugatura in modo che il disegno dei piani orizzontali coincida con quello dei piani verticali, nascondo il materiale di coibentazione e la membrana di tenuta all’aria e, naturalmente, gli impianti.
La scelta delle pigmentazioni naturali conferisce alle case sospese il carattere che la Committenza desidera: un grigio caldo per tutti gli esterni ed un bianco per gli interni, con vernici all’acqua atossiche e certificate per la zona dei servizi igienici. In copertura, è costituita da una membrana termosaldata in PVC di colore grigio, completata dal lucernario skyview e da lattonerie in zinco-titanio, per dare continuità materica con l’acciaio zincato dei pilastri. Lo zinco-titanio spicca anche nei rivestimenti delle finestre angolari aggettanti, incorniciando il taglio di luce delle cabine. Il volume ricettivo interno è costituito da un unico ambiente, inondato di luce naturale grazie ai tagli delle pareti opache in tutte le direzioni: lo spazio dedicato ai servizi è separabile dal volume primario attraverso una porta-parete scorrevole in legno a tutta altezza. La case sospese tra gli alberi, volumi e piani che sembrano librarsi sulla vigna raggiungibili dal lungo pontile in mezzo al verde, brillano all’imbrunire con luci crepuscolari a led di ultima generazione, in maniera gentile e leggera sottolineando i percorsi e le scale di accesso ai vari livelli, mentre all’interno, pezzi unici di design illuminano le camere arredate con pochi studiatissimi elementi, in coerenza con lo stile sobrio della proprietà. L’energia necessaria al funzionamento delle case sospese tra gli alberi, in classe energetica A, è interamente proveniente da fonti rinnovabili: illuminazione, riscaldamento e raffrescamento sono tutti resi possibili grazie all’energia elettrica generata dall’impianto fotovoltaico della Tenuta. Completate nel giugno 2014, le architetture sono ecosostenibili, reversibili sul paesaggio, energeticamente efficienti per nuovi utenti, eco-turisti: colti, consapevoli ed informati delle eccellenze italiane, in cerca di ‘esperienze’, non più solo di ‘vacanze’, tra Natura, Cultura ed Eno-gastronomia.
FINALMENTE SI TORNA A CRESCERE SECONDO LE PREVISIONI DI EUROCONSTRUCT Polonia e Irlanda guidano la crescita degli investimenti in Europa mentre l’attività edilizia è lenta in Germania, Austria e Svizzera, i paesi del Nord del Mar Baltico portano il alto l’asticella nella competizione europea. In Europa meridionale, la crisi sembra proprio aver toccato il fondo ora. Sono le previsioni emerse nel corso della 77a Conferenza Euroconstruct di Oslo. Segnali di ripresa sono in atto in Portogallo, dove si prevede una crescita media del 2% l’anno per i prossimi tre anni. Con una crescita media del 2%, l’Italia rafforzerà anche le sue prestazioni fino al 2016, mentre la Spagna rimane il problema più serio, infatti Euroconstruct prevede un ulteriore calo del 1% fino al 2016. Sempre più legno nelle costruzioni in Italia. Due immagini del più grande ipermercato di Europa in costruzione: legno per le coperture, e per le pareti divisorie.
alberi&case (www.alberiecase.it) progetta e realizza strutture di bioarchitettura per tutti i contesti paesag-gistici: mo-duli abitativi inseriti nei boschi, nel verde dei campi da golf, nei vigneti più suggestivi, negli angoli più romantici degli hotel e degli agriturismo, negli asili e nelle scuole, nei parchi pubblici e nei giardini privati. Cabine abitative realizzate con tecniche e tecnologie costruttive innovative, che si fondono con la natura e con il paesaggio, studiate su misura, per numerose realizzazioni non solo sugli alberi, ma anche sull’acqua.
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ANACI PER LA CITTA’ DI BARI L’ANACI (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali ed Immobiliari) nell’intento di voler perseguire le proprie attività, da tempo estese anche alla soluzione dei problemi cittadini perchè la Città di Bari sia fra le più belle e pulite, ha invitato tutti i suoi iscritti affinchè provvedano: - A tener gli edifici amministrati in modo sicuro, decoroso e pulito - Ad un maggior impegno per la raccolta differenziata dei rifiuti - Interventi di disinfestazione per la lotta a ratti e blatte - Interventi per limitare i danni causati dagli escrementi dei colombi - Ad estendere le operazioni di pulizia, a mezzo di servizio di portierato o ditte specializzate, ai marciapiedi antistanti le zone prospicienti gli edifici - Impedire il volantinaggio “selvaggio” In definitiva offrire collaborazione a coloro delegati all’amministrazione della Città ed assicurare ai condomini, rispetto delle norme perchè gli edifici siano luoghi sicuri e civili. Per ultimo, ma certo molto importante, l’impegno di ogni Amministratore di dotare ogni condominio di defibrillatore salvavita. Una sola preghiera all’amatissimo nuovo Sig. Sindaco della Città, quella di voler, possibilmente, riconoscere per questi edifici una attestazione di merito. Geom. Benedetto COLAIEMMA (Presidente ANACI Provincia di Bari)
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Riqualificazione energetica degli edifici. BASF e LUWOGE: concluso il primo monitoraggio a lungo termine del quartiere Brunk ristrutturato Concreti benefici sul piano commerciale, tecnico, economico e ambientale Residenti molto soddisfatti del confort abitativo Ottimi i risultati dell’isolamento termico delle facciate BASF e LUWOGE, società affiliata operante nel settore dell’edilizia residenziale, pubblicheranno a breve i risultati della prima indagine condotta sugli effetti a lungo termine degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici del quartiere residenziale Brunck a Ludwigshafen. L’analisi ha incluso tutti gli aspetti su cui si basa il concetto di sostenibilità. Sono stati valutati dati puramente tecnici, come la condizione degli edifici a distanza di circa un decennio dal termine dei lavori di ristrutturazione, i consumi energetici per il riscaldamento e l’impatto ambientale delle costruzioni ed è stato verificato inoltre, attraverso un sondaggio diretto, anche il benessere abitativo dei residenti. Lo studio è il primo nel suo genere ad adottare questo tipo di analisi integrata. Klaus Ries, responsabile business Styropor®, Neopor® e Styrodur® di BASF per l’Europa, così motiva la scelta di effettuare uno studio così complesso: “Alla luce dell’importanza che riguarda il tema del risparmio energetico, l’isolamento e la ristrutturazione degli edifici residenziali esistenti, era fondamentale per noi esaminare in dettaglio questo quartiere modello.” Il settore dell’edilizia residenziale gioca un ruolo molto importante nel dibattito mondiale sulla sostenibilità, poiché è responsabile di una quota importante dei consumi di energia e risorse e della scelta dei materiali e delle tecnologie da impiegare. Effetti positivi su economia, ecologia, ingegneria e benessere I risultati dell’analisi hanno dimostrato che gli interventi di miglioramento energetico effettuati sugli edifici esistenti e su quelli nuovi, si sono ripagati in un breve periodo di tempo e hanno avuto un impatto finanziario considerevole grazie al risparmio energetico per il riscaldamento. La conseguente riduzione delle emissioni di CO2 è è altrettanto importante. Lo studio ha rilevato che l’80-90 percento dei residenti, oggi, si ritiene soddisfatto o molto soddisfatto dell’ambiente in cui vive. Gli intervistati hanno una visione eccezionalmente positiva della qualità climatica delle proprie abitazioni. Tale qualità è in gran parte apportata dall’isolamento termico. Il sistema a cappotto (ETICS, External thermal insulation composite systems) realizzato con Neopor, l’innovativo materiale isolante in polistirene espandibile con grafite di BASF, ha garantito altissime prestazioni isolanti e con-
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tinua ad avere eccellenti performance anche dopo oltre dieci anni dall’installazione. Lo studio dimostra inoltre, quali sono stati i benefici micro e macroeconomici a lungo termine in ambito immobiliare della ristrutturazione. In particolare, è stato confermato che, se la pianificazione è effettuata in modo corretto, l’efficienza energetica, la qualità dell’urbanistica, il confort ambientale e l’efficienza economica si integrano a vicenda perfettamente. “Con il quartiere Brunck, abbiamo sperimentato molti concetti che dieci anni fa erano assolutamente nuovi, l’idea di ristrutturare un intero quartiere che a quel tempo non era vecchio e il tipo di ristrutturazione, finalizzata al risparmio energetico. Lo studio ci ha fornito dati oggettivi a lungo termine, sul tanto discusso argomento della ristrutturazione finalizzata al risparmio energetico”, afferma Matthias Hensel, direttore amministrativo di LUWOGE. Ulteriori risultati del monitoraggio del quartiere Brunck Valutazione economica: ottimi riscontri LUWOGE Consult, la società di consulenza affiliata e di proprietà di LUWOGE, che opera nel campo dello sviluppo immobiliare, ha elaborato una valutazione economica e alcune importanti osservazioni in merito all’impatto ecologico della ristrutturazione del quartiere. Nella valutazione hanno avuto particolare peso la condizione originale degli edifici prima della ristrutturazione e il livello energetico raggiunto. Le residenze in “classe B”, per esempio, (alloggi con consumo annuo di 5 litri / mq), in cui sono stati fatti interventi di riqualificazione energetica su copertura, pareti e pavimenti, hanno permesso il recupero totale del capitale investito in solo 5-7 anni. I tempi di ritorno del capitale sono stati perfino migliori di quelli delle case in “classe oro” (alloggi con consumo annuo di 1 litro / mq) di nuova realizzazione. Il calcolo ha considerato i prezzi e il livel-
lo prestazionale delle tecnologie al momento della ristrutturazione. Oggi è possibile ottenere periodi di rientro dell’investimento anche più brevi, grazie a materiali isolanti con una migliore conduttività termica, come ad esempio il Neopor 032 e a costi di costruzione attualmente inferiori. Il confronto tra i consumi per riscaldamento calcolati in fase progettuale per le case da 3, 5 e 7 litri e i consumi medi effettivi negli anni, ha dato risultati complessivamente positivi: i consumi effettivi registrati sono stati costantemente inferiori rispetto alla domanda prevista. 8.300 tonnellate di CO2 risparmiate in 10 anni Adottando dei criteri di analisi simili a quelli utilizzati per calcolare la riduzione dei consumi rispetto a quanto progettualmente pianificato, è stato possibile determinare la riduzione di CO2 ottenuta grazie agli interventi di risparmio energetico per tutto il quartiere Brunck. La riduzione della quantità di CO2 emessa va dal 70 all’86 percento, in base alle diverse tipologie di costruzione. Per quanto riguarda la prestazione complessiva del quartiere Brunck, negli ultimi 10 anni sono state risparmiate circa 8.300 tonnellate di CO2. Un altro dato rilevante è legato al tipo di isolamento principalmente utilizzato: Neopor. L’analisi del ciclo di vita di questo materiale ha dato ottimi risultati: l’energia grigia, ovvero l’energia utilizzata per la produzione, il trasporto e lo smaltimento del prodotto, è stata compensata dopo solo un anno, grazie ai risparmi energetici sul riscaldamento ottenuti dai diversi interventi di isolamento. Eccellenti condizioni del sistema a cappotto in EPS anche dopo 12 anni La verifica tecnica del sistema a cappotto, eseguita da un ispettore accreditato e pubblicamente riconosciuto, ha evidenziato che il sistema a cappotto con Neopor dopo 12 anni dall’installazione, è in 913
condizioni eccellenti, non vi è evidenza di alcun ponte termico e non presenta alcun danneggiamento da attacco biologico o fenomeni di marcescenza o deterioramento. Più confort per i residenti L’università HAWK - Hochschule für angewandte Wissenschaft und Kunst - di Hannover con il prof. Schlegel, ha svolto una valutazione socio-culturale dell’intervento, includendo un’analisi dei benefici della ristrutturazione sul comportamento dei residenti e sulla qualità delle condizioni abitative percepite dagli stessi. Il sondaggio che ha coinvolto 187 persone, ha evidenziato che circa 80 percento degli intervistati è soddisfatto della qualità climatica delle proprie case ristrutturate e solo il 7 percento si sente a disagio. È stato riscontrato inoltre che, relativamente al confort abitativo, le aspettative dei residenti sono aumentate proporzionale all’efficienza energetica degli edifici. Il quartiere Brunck Il quartiere Brunck di Ludwigshafen fu costruito negli anni Trenta dalla società Badische Anilin- und Sodafabrik, predecessore dell’attuale BASF SE di Ludwigshafen, per fornire alloggi ai propri dipendenti. In seguito ai gravi danni subiti durante la seconda guerra mondiale, il quartiere Brunck è stato ricostruito negli anni Cinquanta, oggi conta un totale di circa 500 abitazioni. Nel 1996, LUWOGE, BASF, la città di Ludwigshafen e lo stato federale Renania-Palatinato hanno congiuntamente sviluppato, per il quartiere Brunck, un piano di ristrutturazione integrale. Le abitazioni esistenti sono state ristrutturate ed ampliate con l’aggiunta di nuovi edifici. Il piano comprendeva nuovi edifici di classe A, B e C e delle abitazioni in classe A (3-literhaus), le prime in Germania, ottenute dalla ristrutturazione di vecchi alloggi. Gli interventi eseguiti prevedevano l’isolamento termico della facciata con Neopor, che a quel tempo era appena stato commercializzato. 14
Informazioni su BASF BASF è l’azienda leader mondiale del settore chimico: The Chemical Company. Il suo portafoglio include prodotti chimici, materiali plastici, prodotti ad alte prestazioni e prodotti per la protezione delle colture, oltre a petrolio e gas. Il nostro successo economico è combinato alla protezione ambientale e alla responsabilità sociale. Attraverso la scienza e l’innovazione aiutiamo i nostri clienti di quasi tutti i settori a soddisfare le esigenze correnti e future della società.I nostri prodotti e le nostre soluzioni contribuiscono a conservare le risorse, proteggendo l’alimentazione e migliorando la qualità della vita. Abbiamo riassunto tale contributo nel nostro oggetto sociale: la creazione di una chimica a supporto di un futuro sostenibile. Le vendite di BASF nel 2013 hanno raggiunto all’incirca i 74 miliardi di Euro e, a partire da fine anno, annoverava più di 112.000 dipendenti. Le azioni di BASF sono quotate in borsa a Francoforte (BAS), Londra (BFA) e Zurigo (AN). Per ulteriori informazioni su BASF, visitare il sito Web all’indirizzo www.basf.com.
Informazioni su LUWOGE LUWOGE è una società di edilizia residenziale di proprietà di BASF. LUWOGE fornisce ai dipendenti di BASF e a gran parte della popo-lazione locale un’ampia gamma di abitazioni moderne e attraenti. L’azienda possiede attualmente circa 7.000 immobili a Ludwigshafen e dintorni. LUWOGE supporta progetti sostenibili a favore di un futuro più soddisfacente e decoroso per tutti. Ha ottenuto un grande successo commerciale e svolge un ruolo pionieristico in campo tecnico ed ecologico. Adottando idee e concetti innovativi, utilizzando i prodotti di BASF e agendo in un modo socialmente accettabile, LUWOGE partecipa attivamente a uno sviluppo vitale e sostenibile nel settore edile e immobiliare.
QUOTIDIANO
Per la ferrovia TORINO-CERES, un progetto di risanamento sostenibile nel rispetto del patrimonio architettonico e paesaggistico a cura di Clara Vettori
Prima
In lavorazione
Febbraio 2014 – La società G.T.T. – Gruppo Torinese Trasporti S.p.A., ha commissionato a Infratrasporti.To un importante intervento di bonifica volto alla sostituzione delle coperture in fibrocemento amianto degli edifici ferroviari e degli edifici bagno delle stazioni ferroviarie di Germagnano, Funghera, Traves, Losa, Pessinetto e Mezzenile, situate in provincia di Torino. Il progetto, terminato a Gennaio 2014, prevedeva la sostituzione dei tetti originari con soluzioni ambientalmente sostenibili e di elevata efficienza energetica inclusa la membrana traspirante ad alte prestazioni DuPont™ Tyvek® realizzata con una speciale tecnologia di DuPont. All’architetto Fabio Bolognesi, direttore dei lavori e coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione per la società Infratrasporti.To, è stato affidato il duplice compito di preservare la valenza storica, artistica e architettonica degli edifici, provvedendo allo stesso tempo alla riqualificazione energetica e sostenibile degli stessi. Partendo dall’eliminazione della faldaleria dei siti ferroviari in amianto, l’architetto ha successivamente deciso di intervenire in modo radicale sull’intero “sistema di copertura,” nel rispetto dei disegni originali. Per proteggere e conservare le caratteristiche architettoniche dei tetti, le azioni di bonifica hanno previsto la riparazione degli elementi decorativi lignei e del tavolato e la sostituzione delle lastre obsolete e degradate con lastre identiche nella forma, nella dimensione e nel colore, ma realizzate in materiali sostenibili e privi di amianto. 16
Dopo Il recupero di elementi originali architettonici al fine di valorizzare il patrimonio artistico e storico degli edifici, insieme alla cura nella selezione di materiali edili altamente ecologici, hanno fatto si che il progetto venisse pienamente approvato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Piemonte. Per rendere gli edifici efficienti a livello energetico inoltre, è stata selezionata la membrana traspirante ad alte prestazioni per edilizia DuPont™ Tyvek®, applicata nella fase precedente alla posa in opera della nuova copertura in lastre in fibrocemento ecologico “alla Francese”. La membrana DuPont™ Tyvek® infatti, è molto facile da installare ed è una soluzione eccellente per applicazioni di coperture inclinate. Impermeabile e traspirante, agisce come barriera
a vento, raggi UV e a infiltrazioni di aria e acqua, proteggendo l’edificio dall’azione degradante di condensa e agenti astmosferici. Assicurando una corretta diffusione dell’umidità, DuPont™ Tyvek® aumenta il comfort degli ambienti interni, riducendo la necessità di riscaldamento o di climatizzazione. La membrana inoltre, è estremamente durevole e resistente ai danneggiamenti, in modo da prolungare negli anni l’efficienza energetica delle costruzioni, e di evitare deterioramenti e danni in fase di applicazione. DuPont™ Tyvek® è caratterizzata da un basso contenuto di additivi, essendo composta principalmente da polietilene ad alta densità (HDPE) riciclabile, senza plasticizzanti. Nella produzione della membrana, non vengono infatti aggiunte sostanze chimiche il cui uso è limitato secondo le Direttive europee, quindi è priva di esalazioni pericolose e la sua applicazione all’interno degli edifici ferroviari della tratta Torino-Ceres persegue gli obiettivi di sostenibilità, basso impatto ambientale e rispetto del contesto paesaggistico che hanno guidato l’intero progetto.
Prima
Durante
Dopo 917
Neopor® di BASF sponsor tecnico del tour “La Casa che Guadagna”
L’iniziativa organizzata da Rete Irene, volta a promuovere la riqualificazione energetica dei condomini Cesano Maderno, 29 maggio 2014. Neopor “il grigio originale”, nato dalla ricerca e l’innovazione di BASF nell’ambito del risparmio energetico e della tutela dell’ambiente, è sponsor tecnico del tour “La casa che guadagna”. Si tratta di un’iniziativa di sensibilizzazione sulle tematiche dell’efficienza energetica promossa da Rete Irene (il primo network di imprese lombarde specializzato in riqualificazione energetica) e Legambiente, nell’ambito del progetto Condomini Efficienti, patrocinato dal Comune di Milano e da ANACI Lombardia. Il tour, che si è inaugurato il 9 maggio in Piazza Castello e che in 22 divere tappe, di cui 12 ad oggi già realizzate, coprirà tutta l’area milanese e parte della Lombardia, ha l’obiettivo di informare i cittadini su come poter risparmiare sui consumi aiutando l’ambiente. 18
Il progetto Condomini Efficienti parte, infatti, da una ricerca effettuata dal Comune di Milano su oltre 200mila abitazioni che si sono recentemente dotate di un certificato energetico, ricerca dalla quale emerge che oltre la metà (52%) risultano in classe energetica G (la peggiore) e il 18% in classe F. In totale quindi il 70% delle case certificate ricade nelle due classi energetiche peggiori, mentre solo lo 0,6% appartiene alla classe A o A+. Il risultato? Un elevatissimo consumo energetico, che costa sia in termini economici che ambientali. Obiettivo della campagna è quello di sensibilizzare i cittadini milanesi rispetto al valore dell’efficienza energetica e di far comprendere e toccare con mano i benefici della riqualificazione e dell’efficientamento.
Temi rispetto ai quali BASF è da sempre in prima linea, attraverso intense attività di ricerca e sviluppo, per la messa a punto di prodotti innovativi dall’elevatissimo standard prestazionale e qualitativo dedicati al settore dell’isolamento termico. Tra i materiali isolanti di ultima generazione, Neopor, il grigio originale, garantisce eccellenti performance termiche, oltre a massima resistenza e durata nel tempo. I prodotti isolanti in Neopor rappresentano pertanto la soluzione ideale per bloccare le perdite di calore e permettono di isolare con un unico materiale tutte le zone critiche dell’edificio. Anche in quelle situazioni in cui è necessario intervenire con isolanti di spessore limitato - quali ad esempio la ristrutturazione di edifici esistenti - è possibile utilizzare lastre in Neopor, ottenendo le stesse prestazioni isolanti. La sponsorizzazione del tour si colloca quindi all’interno della filosofia che da molti anni accompagna Neopor di BASF volta a promuovere prodotti isolanti dall’elevato standard prestazionale e qualitativo, per un isolamento termico di qualità e per un’edilizia sostenibile, che consentano di risparmiare energia e costi senza essere dannosi per la salute e apportando vantaggi per l’ambiente. Ulteriori informazioni sulle caratteristiche di Neopor sono disponibili sul sito www.neopor.it. Indicazioni aggiuntive su Rete Irene e sul tour “La casa che guadagna” sul sito www.reteirene.it Informazioni su NEOPOR Neopor di BASF è il polistirene espandibile di ultima generazione in grado di offrire elevate prestazioni isolanti grazie a minuscole particelle di grafite incapsulate al suo interno che assorbono e riflettono gli infrarossi, neutralizzando così l’effetto dovuto all’irraggiamento del calore che influenza negativamente la conducibilità termica.
Grazie alla grafite, quindi, la capacità isolante del Neopor supera anche del 15% le prestazioni termiche del tradizionale EPS. Informazioni su BASF BASF è la società chimica leader nel mondo: “The Chemical Company”. La sua ampia offerta comprende prodotti chimici, materie plastiche, prodotti di nobilitazione, agrofarmaci e petrolio e gas. BASF unisce ai propri successi economici la tutela dell’ambiente e la responsabilità sociale. Attraverso ricerca scientifica e innovazione aiuta i clienti di ogni settore industriale a soddisfare, oggi e in futuro, i bisogni della società. I prodotti e le soluzioni di sistema BASF contribuiscono alla salvaguardia delle risorse, ad assicurare un’alimentazione sana e a migliorare la qualità della vita. BASF ha riassunto il suo contributo nell’obiettivo strategico: “We create chemistry for a sustainable future”. Nel 2013 BASF ha registrato un fatturato complessivo di 74 miliardi di euro con un organico di oltre 112.000 collaboratori. In Italia BASF è presente con 16 siti, di cui 11 produttivi in cui operano 1.500 collaboratori. BASF è quotata alle Borse di Francoforte (BAS), Londra (BFA) e Zurigo (AN). Ulteriori informazioni sono disponibili su internet all’indirizzo www.basf.com.
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GRUPPO RANIERI: SISTEMI DI COPERTURA TRA TRADIZIONE ED INNOVAZIONE
GRUPPO RANIERI con sede a Bari, con le sue due aziende RANIERI PUGLIASFALTI ed ENERGIAMBIENTE opera con professionalità e competenza nel settore delle impermeabilizzazioni e coibentazioni termiche e nel campo delle energie rinnovabili con le membrane fotovoltaiche. Il servizio offerto parte dal progetto per arrivare all’opera completa. Il lavoro di ricerca e progettazione, eseguito da un team di tecnici ed installatori altamente specializzati, valuta la realizzazione dell’opera sotto tutti gli aspetti progettuali, ambientali, economici e manutentivi per l’individuazione della soluzione più adatta al cliente. Questa attenzione ha reso rapidamente il Gruppo Ranieri punto di riferimento per tutto il Sud Italia.
UN PO’ DI STORIA… RANIERI PUGLIASFALTI fondata nel 1953 negli anni si è evoluta per rispondere alle continue richieste di un settore edile sempre più esigente. Così alla tradizionale impermeabilizzazione con manti bituminosi, si sono aggiunte nuove aree di competenza come: manti sintetici (pvc, poliolefine), massetti alleggeriti, tegole canadesi, pavimenti galleggianti e geomembrane in hdpe. Nel 2007 si è specializzata nella realizzazione di tetti verdi e giardini pensili, a conferma dell’intraprendente spirito aziendale secondo il quale un contributo alla salvaguardia dell’ambiente sia necessario anche nel settore edilizio. Nel 2009, pioniera per quel che riguarda gli impianti fotovoltaici innovativi, nasce ENERGIAMBIENTE, azienda specializzata nell’installazione di impianti fotovoltaici architettonicamente integrati nel manto impermeabile, superando i tradizionali pannelli solari. Fermare l’acqua è la missione che ha da sempre contraddistinto Ranieri Pugliasfalti; con EnergiAmbiente oggi, si aggiunge l’impegno di catturare il sole in modo innovativo e rispettoso dell’ambiente.
Contatti: ufficio tecnico: francesco@grupporanieri.it - amministrazione: amministrazione@grupporanieri.it info: info@grupporanieri.it - internet: www.grupporanieri.it
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ISOLARE CON LA CANAPA a cura di Alessia Patrucco, Nicoletta Ravasio, Claudio Tonin, www.velica.org Le fibre ligno-cellulosiche stanno riscuotendo un interesse crescente come fibre di rinforzo in materiali compositi a matrice polimerica e non solo. Fibre ligno-cellulosiche liberiane (ricavate dal libro di piante), come ad esempio la canapa, il lino, il kenaf e altre fibre vegetali ottenute da foglie (sisal) e da frutto (cocco), possono essere usate come fibre di rinforzo al posto delle fibre di vetro o delle fibre sintetiche, in applicazioni dove sono richieste elevata tenacità, elevato modulo elastico, elevata resistenza all’impatto e bassa densità. Come riportato di seguito, la canapa ad esempio, ha un modulo elastico confrontabile a quello della fibra di vetro ma pesa il 42 % in meno con evidenti vantaggi nelle proprietà specifiche.
Fibra
Cellulosa (%)
Allungamento (%)
Densità (kg/dm3)
Carico di rottura (Mpa)
Modulo di elasticità (Gpa)
Umidità (%)
Vetro (5-25µ)
-
-
2.55
2400
73
0
Canapa
78 61 71 43
1.6 1.5 2.4 15.0
1.48 1.17 1.51 1.25
500 - 900 400 - 800 400 220
70 10 - 30 12 6
8 12 08 - 25 10
Juta Cotone Cocco
Proprietà chimico fisiche delle fibre cellulosiche confrontate con le fibre di vetro
I settori d’impiego che non si sono fatti sfuggire le notevoli proprietà delle fibre vegetali sono i trasporti, gli imballaggi, l’edilizia e l’arredamento, che devono rispondere anche a requisiti di facilità di riutilizzo, riciclo e smaltimento finale sostenibile. Nei mezzi di trasporto, i materiali compositi rinforzati con fibre ligno-cellulosiche vengono ormai usati dalle maggiori case automobilistiche per componenti e parti accessorie, ma già si intravedono iniziative basate su nuove filosofie produttive, specialmente per le city car. Un esempio particolarmente accattivante è la Motive Kestrel, auto elettrica con 160 Km di autonomia, interamente costruita con materiali compositi rinforzati con fibre di canapa, frutto dell’impegno di alcune aziende canadesi e del Governo Canadese. Nell’ambito del progetto VeLiCa sulla re-introduzione della canapa in Italia, i ricercatori CNR hanno sviluppato e brevettato materiali isolanti autoportanti costituiti esclusivamente da fibre di canapa tecnica e fibre di lana di scarto, senza impiego di sostanze leganti, totalmente riciclabili a fine vita. La fibra tecnica, non adatta alla tessitura, si ottiene da piante coltivate fino a maturità del seme, dal quale si ottiene olio utilizzabile a fini nutrizionali e/o industriali. Per separarla dagli steli è sufficiente un processo di sfibratura dopo macerazione in campo e non di stigliatura (più impegnativo) come per la fibra tessile. I materiali ottenuti da fibra tecnica di canapa e lana di scarto hanno un comportamento al fuoco di gran lunga superiore a quello dei pannelli di polistirolo rinforzati con fibra di vetro e conducibilità termica confrontabile, in più sono anche isolanti acustici. Inoltre, per applicazioni in rivestimenti esterni visibili i pannelli possono essere migliorati dal punto di vista estetico usando fibre più pulite e/o tingendole prima dell’asciugatura. 21
Matching Moment - 80 voglia di Green a cura di Michele Pacillo Il 22 ottobre, presso lo Sporting club di Monza, nel cuore della Brianza, va in scena “Matching Moment – 80 voglia di green”, una giornata dedicata ad imprenditori e professionisti provenienti da diversi settori, ma tutti accomunati dalla vocazione a fare della sostenibilità una leva strategica per il proprio business. Che provengano dal mondo dell’edilizia, della domotica piuttosto che della mobilità, tutte le realtà partecipanti hanno compreso che adattare il proprio modello di sviluppo e renderlo più green è l’unica strategia per un rilancio economico e un maggior benessere. Orientarsi al green significa infatti aumentare la produttività grazie a una maggiore efficienza nell’uso dell’energia e delle risorse naturali, si-gnifica aprire nuovi mercati per le tecnologie, i beni e i servizi green, significa creare lavoro. I documenti dell’OCSE lo mostrano chiaramente e ogni paese è alla ricerca di politiche in grado di incentivare investimenti e favorire approcci di green growth. L’Italia è ancora indietro rispetto ai partner europei, ma ormai, sotto l’egida di normative sempre più stringenti, anche le nostre imprese ne sono consapevoli (cfr. il testo “Green 3.0” dell’Osservatorio Green Economy della Fondazione ISTUD). Ottimizzare l’uso dell’acqua, risparmiare il suolo nelle produzioni alimentari, sviluppare tecnologie pulite per l’energia e la mobilità, sono tutte azioni che mostrano come l’ambiente stia diventando sempre più un driver importante delle politiche economiche. Proprio in questi settori il nostro paese presenta delle eccellenze che sono riconosciute a livello internazionale e chi adotta un approccio green è più avvantaggiato (una forte domanda di tecnologie verdi, ad esempio, proviene dai mercati emergenti). Anche il rapporto dell’OCSE “Environmental Outlook 2050” ci dice che lo sviluppo sarà possibile solo attraverso la capacità di affrontare le sfide ambientali globali con sistemi innovativi ad elevata competitività. Ma tutto questo non è sufficiente, perché un approccio green per funzionare ha bisogno di un ecosistema adatto a favorirlo: non basta l’azione virtuosa del singolo imprenditore, serve un sistema che integri le forze e le specificità di ogni territorio (pensare globale agire locale): in altri termini la green economy può creare sviluppo e dare nuova occupazione solo se il sistema ragiona come un sistema integrato, con regole chiare, definitive e durature per tutti gli stakeholder coinvolti. Per questo motivo Econetwork e Connecting Managers organizzano, in collaborazione con Planet Life Economy Foundation (membro 22
del Consiglio Nazionale della Green Economy) e InfoBuild Energia, l’incontro “Green Matching”, mirato a creare nuove opportunità di collaborazione, scambi commerciali, innovazione e sviluppare strategie condivise di green growth. Tutte queste realtà aspirano ad un progresso che passi attraverso nuovi modi di produrre e di consumare. Sviluppare strategie green, che limitino l’impatto ambientale di processi e prodotti, permette di incrementare la propria competitività e contribuisce all’affermarsi di un modello di sviluppo che soddisfi i bisogni aziendali senza compromettere quelli di investitori, lavoratori, fornitori, cittadini oggi e anche delle generazioni future. Per maggiori informazioni sull’evento Matching Moment - 80 voglia di Green, potrete visitare il sito www.eco-network.it.
Una giornata dedicata ad aziende e professionisti che operano nel settore della sostenibilitĂ ambientale. Obiettivo:
Fare business Insieme, perchè: Il Mondo del Green è il Futuro. media partner
evento organizzato da
Info: 039/2458413 | giulia@eco-network.it | www.eco-network.it