Maggio 2016

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apa Francesco ha voluto S. Leopoldo Mandic in Vaticano come testimone - insieme a san Pio da Pietrelcina - del Giubileo straordinario della misericordia. “Padre Leopoldo nella sua vita voleva essere missionario, soprattutto tra i popoli slavi, per ricondurli all’unità. Voleva essere un predicatore e il Signore gli ha chiesto di rinunciare. La sua vita si è svolta nel silenzio di un piccolo confessionale, che neppure il bombardamento del suo convento ha potuto distruggere. Sotto il bombardamento della guerra quel convento è stato distrutto; l’unica cosa rimasta in piedi è il confessionale di padre Leopoldo: quello è il segno di una chiamata che è stato capace di seguire fedelmente ogni giorno!”. (Mons. Fisichella) Questo Santo, padovano di adozione, ha rivelato la sua grande umiltà anche nell’ostensione in Vaticano, ma ci piace ricordare la sua potente intercessione sull’incontro che in quei giorni Papa Francesco ha avuto a Cuba con il Patriarca di Mosca Kirill. Misericordia ed Ecumenismo, queste le due caratteristiche che hanno segnato la vita del Cappuccino e che anche in questa occasione si sono rivelate autentiche. Intanto i Padovani lo aspettavano a “casa”. E il 16 febbraio arriva in Basilica del Santo tra il tributo dei fedeli. Il giorno successivo, tra due ali di folla orante, le spoglie vengono riportate al Santuario a Lui dedicato, passando accanto alla nostra Casa Madre di Padova, che in questo quarto centenario ha inoltre la gioia di ricevere la benedizione di San Leopoldo. Vivere la Misericordia è anche avere la certezza che i Santi camminano sulle nostre vie. La sera stessa il Vescovo Claudio Cipolla apre la Porta Santa del Santuario di San Leopoldo: il fiume di grazia continua incessante. Sr. Marilena

Comunità “Mater Ecclesiae” Molvena

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ra le varie attività che la nostra casa “Mater Ecclesiae” offre alle ospiti e alle suore presenti, c’è il laboratorio di lettura. Si tratta di un incontro settimanale che vede impegnate le nostre operatrici assieme a tutte coloro che sono interessate a conoscere, approfondire e condividere letture piacevoli, curiose e stimolanti. Nel corso dell’anno 2015 sono stati letti alcuni testi tra i quali: Siro e Oceano dell’autore Francesco Vidotto. Si tratta di letture che raccontano, in modo coinvolgente e reale, la vita di una volta, indubbiamente ben diversa da quella dei nostri giorni! Visto l’entusiasmo e l’interesse dei partecipanti, si è pensato di invitare l’autore a proporci dal vivo la sua esperienza di scrittore. Francesco Vidotto, nato a Treviso nel 1976, è cresciuto in una famiglia a stretto contatto con i genitori e i nonni materni, dividendo il suo tempo tra Conegliano e Tai di Cadore. Ha accolto molto volentieri il nostro invito e il 28 novembre del 2015 è venuto nella nostra casa a parlarci di sé, dei suoi libri, della sua passione per le cose del passato!

È stato un bell’incontro aperto a tutti. Alcune ospiti hanno espresso le loro sensazioni e riflessioni in riferimento ai testi letti e si sono commosse perché i racconti erano così vicini al loro vissuto. Dicevano: «Sembra la mia vita! - Anch’io ho vissuto questa povertà anzi miseria, ma ero contenta!» Abbiamo poi vissuto un momento di gioiosa convivialità con tutti i presenti durante il quale è continuato lo scambio di idee e riflessioni. Francesco Vidotto si è reso molto disponibile e interessato ad ascoltare le persone che lo avvicinavano. Un’esperienza assai positiva, possibilmente da ripetersi! 18


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