DIGIMAG 70 - DICEMBRE 2011 / GENNAIO 2012

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non tanto dall’interazione tra l’input dell’utente e l’informazione immagazzinata, ma anche dai difetti del sistema che ostacolano la regolare funzione della matrice trasformazionale e causano la memoria artificiale da generare. In particolare, la gerarchia e la regolarità dell’ordine aritmetico della matrice di trasformazione, così come la solidità del sistema, vengono danneggiate dal rumore, dalla saturazione dei dati, ecc.

costruzione” , mantenendo quindi le caratteristiche dei solidi originali. Le caratteristiche in questione includono il colore, l’orientamento e la triangolazione dei solidi originali. Inoltre, dato che Braid riduce il numero di informazione immagazzinata per ogni solido, le “connessioni tra i margini e le facce perdono importanza”.[16] Di conseguenza, i lati di un solido non sono esplicitamente definiti e le connessioni tra i vertici, i margini e i lati potrebbero rompersi.iii In questo caso , l’orientamento dei lati potrebbe essere troppo ambiguo e dunque gli elementi geometrici di un solido potrebbero essere confusi. Dato che un solido è definito “invalido” a causa della sua struttura, le caratteristiche e i comportamenti non risultano corretti. Questa condizione problematica diventa più evidente e cresce persino quando una semplice trasformazione, come la rotazione, è applicata al solido.[17]

La matrice di trasformazione descrive numericamente un solido digitale come una struttura dati composta da vertici, margini e lati. Come spiega Braid, solo “i vertici e i margini, a differenza dei lati, sono esplicitamente immagazzinati per ogni oggetto” e creati nuovamente in ogni operazione e trasformazione.

L’esistenza del paradosso algoritmico e dell’imprevisto viene alla ribalta, come i risultati inconsistenti e inaspettati descritti sopra derivano dall’uso di un sistema consistente solo apparentemente. La creazione di un modello digitale 3D che può essere

Braid spiega anche che “ogni lato generato dall’intersezione [dei lati originali] giace su un lato originale”. In seguito, le facce di un solido “mostrano tracce della propria

studiato è un passaggio non lineare tra gli incidenti algoritmici e di de/rigenerazione. 44


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