Pietrabuona, Alessandro Merlo - Gaia lavoratti (a cura di)

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Capitolo 1 La conoscenza per il progetto

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Un elemento distintivo dell’edificato è la presenza della piazza

hanno di fatto generato un progressivo spostamento della po-

e del palazzo Pubblico dotato di torre civica.

polazione verso le arterie viarie di maggior traffico con la cre-

Affianca le strutture castellane il sistema delle pievi, sorte in

scita di abitati aperti e in linea.

vicinanza di passi, valichi, lungo strade importanti, nei luoghi di

Nonostante il depauperamento demico, i centri castellani di

devozione e pietà popolare; spazi ecclesiastici ad aula o artico-

antico impianto sono stati interessati da interventi di riordi-

lati in navate, volumi compatti con copertura a capanna o a tre

namento viario e aggiornamento del costruito secondo formule

spioventi. Alla omogenea soluzione tipologica corrispondono

architettoniche intese a fornire caratteri di omogeneità ispirati

variabili iconografiche e decorative legate alla identità del santo

a modelli più propriamente cittadini, od invece a tentare la ri-

o della divinità cui la chiesa è dedicata e significative differenze

proposizione di una non dimenticata facies medievale.

del trattamento dei materiali costruttivi, dal sobrio paramen-

Materiali e documentazione finora prodotti forniscono lo spun-

to in pietra a filaretto corredato di dettagli decorativi sculto-

to per tentare qualche riflessione in vista di possibili processi di

rei o anche da rivestimenti policromi in marmo (bianco/verde

valorizzazione di abitati e sistemi insediativi.

o bianco/grigio) secondo il gusto e le formule più elaborate e

L’analisi storica può essere allora indirizzata alla individuazione

ricche dell’architettura romanica fiorentina, pisana e lucchese.

di elementi di permanenza e di identità/diversità leggibili at-

Castelli e pievi popolano il paesaggio collinare dominato dall’u-

traverso la definizione di sezioni storiche (da intendere) signifi-

livo e dalla vite, mentre vaste macchie boschive occupano i rilie-

cative per il configurarsi degli abitati.

vi più elevati e si incuneano nelle profonde vallate segnate da rii

Nel caso di tessuti insediativi non a carattere monumentale

e torrenti affluenti del torrente Pescia Maggiore.

l’individuazione delle sezioni storiche non può che avvenire per

Se il paesaggio dei castelli e delle pievi ha caratterizzato il terri-

confronti fra i documenti descrittivi e i “documenti materiali”

torio per un lungo arco di tempo, con l’età moderna si è andato

ovvero il costruito.Il costruito inteso come documento fornisce

affermando un significativo mutamento insediativo incentrato

così indizi che interessano il mutamento di tipologie, di ma-

sulla presenza delle cartiere, edifici “industriali” che utilizzava-

teriali e tecniche, il reimpiego dei materiali stessi (dopo eventi

no la forza motrice dell’acqua per azionare magli e “macchine”.

distruttivi bellici o sismici), l’utilizzo di soluzioni di cui si ricono-

Il potenziamento della rete viaria di fondovalle e la specializza-

sce la compatibilità o incompatibilità temporale, la diffusione

zione produttiva, maturata poi nel Settecento e nell’Ottocento,

dei linguaggi (e stilemi) comparabili.


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