Firenze Architettura 2004-1

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5 Ipertesto e collezione di Tutankhamun modello in cartonlegno scala 1:500 6 Pianta e prospetto della facciata principale modello in gesso scala 1:200 7 Vista prospettica della seconda e terza facciata modello in cartnlegno scala 1:500

dalla città, il livello della vita biologica. Si esce sul deserto, il livello della vita spirituale. Il museo, attraverso la grande arte egizia, filtra le vite nella Vita, restituendo contemporaneamente alle vite, Vita. Ai percorsi è dunque affidato un ulteriore ruolo nei confronti dell’esperienza visiva: - di direzione, ma la loro meta implica sempre uno scarto, una deviazione; - di progressione dello sguardo; - di intensificazione dello stesso. L’organizzazione funzionale La complessità del programma museario, relativo agli spazi espositivi della permanente, viene tradotto formalmente nelle cinque “case” corrispondenti

alle aree tematiche. I nove periodi cronologici sono stati invece accorpati in tre grandi periodizzazioni (Antico, Medio, Nuovo Regno) e vanno così a formare i tre livelli delle “case”. Le “case”, organizzate secondo il principio dell’archivio, sono percepibili dal visitatore a colpo d’occhio, e si affacciano sul grande vuoto rappresentativo creato dalla spinta “spirituale” che la diga (della maschera principale) deve contrastare. Una ruolo privilegiato viene offerta al tesoro di Tutankhamon: posto sul prolungamento del grande vuoto è pensato come valvola per registrare l’intera pressione rappresentativa del museo.

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