ES-LCA e patrimonio naturale. Life Cicle Analisi ambientale e sociale di un’area protetta

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ES-LCA E PATRIMONIO NATURALE. Life Cycle Analisi ambientale e sociale di un'area protetta

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La più recente politica europea con approccio LCT è la “Circular Economy” (COM (2014) 398) che in ottica di efficienza delle risorse ha come obiettivo generale quello di aumentarne la produttività, creando le condizione per riconoscere il valore aggiunto dei prodotti (in quanto risorse) il più a lungo possibile, ed eliminare i rifiuti. Con la comunicazione “Circular Economy” la Comunità Europea si impegna a favorire lo sviluppo di politiche mirate al superamento delle attuali barriere alla riduzione e riuso dei rifiuti, il supporto di azioni dimostrative, di ricerca e innovazione (H2020) finalizzate alla cooperazione all’interno e tra le differenti catene di valore, lo sviluppo ulteriore di strumenti già esistenti (es: Direttiva Ecodesign), la modernizzazione delle politiche e dei target relativi ai rifiuti, la definizione di un target per l’efficienza delle risorse. Una delle prime politiche in cui il LCT si presenta come elemento portante è la Politica Integrata dei Prodotti – Sviluppo del concetto di ciclo di vita (COM(2003)302). Tale politica è coerente con i contenuti chiave della COM(2001)68 (Libro Verde) che integra le politiche ambientali esistenti per il miglioramento di una vasta gamma di prodotti e servizi nei rispettivi cicli di vita, ponendo l’enfasi sull’industria e sui consumatori dal momento che le principali decisioni sono prese durante la fase di progettazione e al momento dell’acquisto. La COM(2003)302 individua le principali azioni che la CE deve intraprendere per implementare la politica ambientale di prodotto (stabilire le condizioni generali per un miglioramento ambientale continuo e focalizzare l’attenzione su alcuni prodotti) e identifica cinque principi guida: 1) Life Cycle Thinking, 2) collaborazione con il mercato, 3) coinvolgimento delle parti interessate, 4) miglioramento continuo, 5) molteplicità degli strumenti di azione. Questa iniziativa è oggi riconosciuta molto importante perché ha fatto da apri-pista al metodo di analisi del ciclo di vita (LCA – Life Cycle Assessment), basato appunto sul LCT, e perché ha portato allo sviluppo di azioni concrete nei diversi contesti nazionali ed europei, tra cui vale la pena ricordare lo sviluppo del PANGPP – Piano di azione per il Green Public Procurement, il quale definisce obiettivi nazionali, identifica le categorie di beni, servizi e lavori di intervento prioritarie per il controllo degli impatti ambientali e dei volumi di spesa della pubblica amministrazione, e per le quali definire i Criteri Ambientali Minimi (CAM) da utilizzare nelle gare d’appalto.

La strategia europea di Produzione e Consumo Sostenibile e Politica Industriale Sostenibile – COM(2008)397 è basata sulla presa di coscienza che, per ridurre il consumo di risorse e la produzione di emissioni in ambiente, non è sufficiente agire solo a livello di prodotto ma anche sui modelli di consumo, promuovendo il concetto di resa energetica/ambientale e l’accettazione da parte dei consumatori. Questa politica consiste quindi in un pacchetto integrato contenente: – la proposta di estensione della direttiva sulla progettazione ecologica dei prodotti – 2005/32/CE – e di stabilire prescrizioni minime, livelli di riferimento, estensione delle categorie di prodotti, revisione delle modalità stesse (ad oggi la direttiva aggiornata di riferimento è la 2009/125/CE “Quadro per l’elaborazione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all’energia”); – la revisione dei regolamenti Emas; – la comunicazione sul GPP COM(2008)400 “Acquisti pubblici per un ambiente migliore” (classi minime di prestazione per gli enti pubblici). La Direttiva RAEE – Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (2012/19/UE), aggiornamento della vecchia direttiva del 2002 ed oggi attuativa in fase transitoria fino ad agosto 2018, ha come principale obiettivo quello di incentivare i tassi di raccolta di questa tipologia di rifiuti che, specie in relazione ai loro quantitativi globali, contengono quantità rilevanti di materie prime strategiche (ad es. metalli speciali e metalli preziosi, terre rare). La direttiva introduce la responsabilità del produttore come strumento per incoraggiare la progettazione e produzione di AEE che tengano in considerazione e ne facilitino la riparazione, l’eventuale adeguamento al progresso tecnologico, il riutilizzo, lo smontaggio ed il riciclaggio, sottolineando che le specifiche per la progettazione eco-compatibile dovrebbero essere definite nel quadro di applicazione della direttiva 2009/125/CE e dovrebbero tenere conto dell’intero ciclo di vita degli stessi. Numerose altre, recenti o meno, sono le politiche alla cui base vi è un approccio LCT: Direttiva IPPC – Prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento (2008/1/CE) , Ecolabel (Regolamento CE n. 66/2010), Direttiva Quadro sui Rifiuti (2008/98/CE), Roadmap to a Resource Efficient Europe (COM(2011) 571), etc.


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