Chefchaouen

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Le strade e gli spazi pubblici Le strade sono caratterizzate da un flusso continuo: sono luogo di trasporto, di collegamento, di scambi commerciali e di relazioni colloquiali, in contrasto con i cortili delle case, luoghi di calma e silenzio. Le dimensioni sono molto ridotte, calcolate per la larghezza minima di una bestia da soma caricata. L’andamento delle strade, il più delle volte accidentato data la morfologia del sito, è interrotto, soprattutto in prossimità di incroci, dalla presenza di slarghi utilizzati come luoghi di incontro. È piuttosto difficile orientarsi all’interno della fitta rete di strade dal momento che queste sembrano tutte uguali e pochi sono i segni fisici a cui fare riferimento. Il rumore dell’acqua di molte fontane, i differenti odori, l’aspetto dei grandi portali di legno, il vociare di bambini e commercianti sono importanti segnali di orientamento. Gli assi principali seguono i terrazzamenti naturali delle curve di livello. La direzione degli assi è stata fortemente influenzata anche dalla direzione del flusso dell’acqua che dalla sorgente è stata canalizzata in modo da alimentare tutta la medina. L’andamento delle strade e la differenza delle loro quote determinano anche la posizione dei servizi del quartiere, come le moschee, i forni e le fontane, che sono posti generalmente agli incroci delle strade o comunque in luoghi facilmente accessibili e visibili. Nonostante l’andamento piuttosto tortuoso dei percorsi, è possibile individuare un sistema lineare di collegamento. Questo si legge chiaramente lungo i percorsi commerciali dei súq centrali che da Bab Souk attraversano la medina, passando per il cuore della città collegandolo con Bab Onsar. Un secondo sistema di attraversamento è dato dall’asse che parte da Bab Al Mukaf e raggiunge la piazza centrale, Outa Hammam, centro della vita sociale. Le strade secondarie si dipartono da quelle principali, a volte intersecandole, e si addentrano nella parte residenziale della medina, più silenziosa e priva di botteghe e servizi. Le piazze e gli slarghi All’interno della medina le rare piazze sono situate all’incrocio fra assi di percorrenza principali e costituiscono punti di aggregazione e di scambi. La piazza Uta Hammam, coi suoi 3.000 mq di superficie, è la piazza più grande e antica della medina, occupandone la posizione centrale: da essa si dipartono tutte le arterie principali. Pare che sia stato Mulay Mohamed, ultimo figlio del Mulay Alì Ibn Rachid, ad ordinarne la costruzione nel secolo XVI nello stesso tempo degli hammam, che si trovano a nord-ovest e le danno il nome. In origine era una piazza commerciale, nella quale aveva luogo, due volte a set-

timana, un mercato al quale accorrevano gli abitanti della città e i contadini della regione. Tutti gli elementi importanti della città si trovano nel suo intorno: dalla moschea maggiore alla Kasbah, sede dell’autorità, ai negozi e al funduq. Il suo aspetto attuale è il risultato di un intervento recente: il pavimento di mosaico di pietre e ciottoli, gli alberi frondosi e le caffetterie-ristoranti con tavoli all’aperto. La fontana situata al centro della piazza era originariamente composta da quattro facce ornate di archi semplici e coperta da una piccola cupola, il tutto imbiancato a calce. Durante la sua ultima modifica, la struttura originaria è stata ricoperta da una cornice a forma di cubo e coronata da un padiglione con tegole verdi. Nel quartiere Rif Al Andalus si trova piazza Kenitra, luogo commerciale per eccellenza. Lo spazio visivo è focalizzato verso una fontana a parete, grazie alla pendenza della piazza e alla pavimentazione a raggiera. Piazza Sebanine è il fulcro del quartiere omonimo: dominata dalla presenza della moschea, si apre verso la vista del fiume, con il caratteristico ponte in pietra, e della montagna circostante. Piazza Zaituna, situata nel quartiere di Al Onsar, ha una forte valenza scenografica, grazie alla sua topografia molto accidentata: l’ulivo secolare, posto al centro, è il protagonista della scena e dà il nome alla piazza (saituna significa oliva). Piazza Haouta, recentemente restaurata, presenta una pavimentazione (sarbíia) decorata secondo le regole andaluse di scomposizione del piano per creare motivi geometrici (l’arte di scomposizione geometrica del piano si chiama tser, che letteralmente significa intrecciare). Il ricco motivo decorativo è realizzato in pietra e le figure geometriche che lo compongono sono la tipica stella araba a sei punte (qbachouna) e il decoro a quattro martelli ; le due figure si incastrano reciprocamente in un gioco particolare di pieni e vuoti. Al centro della piazza è situata una fontana a quattro facce, anch’essa ornata da decori in stile andaluso. Diversi altri slarghi sono situati all’interno della medina, a volte generati dall’incrocio fra due strade, a volte da un vuoto creato dalla demolizione di un edificio. In prossimità di essi è spesso situata una fontana dove facile incontrare un gruppo di uomini o anziani che conversano o bambini che giocano. percorsi principali - zancat Percorsi nella medina Passaggi copertiQantra percorsi secondari - zancat Caratteristici nell’architettura di Chefchaouen, il loro ruolo è prima di tutto funzio vicoli ciechi - derb piazze slarghi

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Il quartiere El Jarrazine È il quartiere più recente e occupa lo spazio fra i quartieri Souk e Souika. Le caratteristiche morfologiche sono molto simili a quelle del quartiere di Souika, anche se sono presenti diversi edifici con una struttura più moderna. Al suo interno troviamo plaza Hauta, caratteristica per la presenza della fontana centrale a quattro facce ed una pavimentazione con motivi andalusi.


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