Cos’è la progettazione ambientale, come si è evoluta e quali possibili ermeneutiche a fronte della cosiddetta emergenza ambientale? Queste sono le domande che introducono l’opera e le cui risposte si riassumono nel provocatorio neologismo post-ambientale ove la rimozione della qualificazione ‘ambientale’ dal progetto appare come unica e seria opportunità per andare oltre le dispute inconciliabili tra fautori di un progetto interprete dell’uomo e un progetto in difesa della natura. Posizioni entrambe riconducibili a una visione antropocentrica e dualista che assoggetta l’ambiente alla ‘commodificazione’ e alle tecnologie comunque a beneficio del benessere psico-fisico dell’umanità. Da tale azzeramento emerge la visione di un mondo e di un progetto che i lavori qui raccolti attuano nel metodo e nei risultati.