Tra territorio e città

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La filiera biomassa energia nel comune di Pistoia

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In tal modo è stato possibile stimare sia l’offerta per unità di superficie (per stabilire la quantità di biomassa estraibile ogni anno da ogni ettaro di superficie forestale), sia l’offerta aggregata (per individuare le superfici effettivamente in produzione anche dal punto di vista della sostenibilità economica dei prelievi)6. Il modello di offerta per unità di superficie è una metodologia che permette di valutare l’offerta di biomassa legnosa di provenienza forestale, per ogni tipologia forestale, dell’offerta media annua ottenibile per unità di superficie. In pratica, si cerca di stimare le capacità di accrescimento di ciascuna tipologia forestale, per le specifiche caratteristiche di giacitura che contraddistinguono le singole unità territoriali (pixel). Per tale operazione risulta indispensabile l’utilizzo dell’Inventario Forestale Toscano (IFT) arricchito dalle tipologie forestali (Mondino G., Bernetti G.; 1998). Il primo passo ha riguardato la stima dell’incremento medio di ogni tipologia forestale, e della corrispondente ripartizione percentuale degli assortimenti di ogni singola specie. Per individuare le superfici realmente in produzione, ovvero, i pixel7 che presentano valori di macchiatico positivo sono stati inoltre calcolati, per ciascun pixel, i costi di produzione degli assortimenti legnosi ricavabili dal taglio di tale unità di superficie. Con l’utilizzo di un modello econometrico su piattaforma G.I.S. raster è stato quindi possibile costruire un modello di offerta basato su: • la produzione media annua ottimale per unità di superficie boschiva; • i costi totali di produzione per quintale di biomassa estratta dai soprassuoli; • i prezzi della biomassa. Il modello di offerta aggregata ha portato alla definizione delle superfici in produzione, grazie alla stima dei costi di produzione dei singoli pixel e dei relativi ricavi. In relazione ai prezzi di vendita degli assortimenti legnosi, incluso il cippato, è quindi possibile individuare, su base cartografica, quali sono le superfici forestali utilizzabili con profitto e con quale margine di guadagno. Le aree in produzione saranno infatti rappresentate dall’insieme di tutti quei pixel che presen-

6   Per lo svolgimento del lavoro di ricerca è stato necessario avvalersi di strumenti GIS per la costruzione di un Sistema Informativo Territoriale. Il SIT può essere definito come un “sistema informatizzato per l’acquisizione, la memorizzazione, il controllo, l’integrazione, l’elaborazione, l’analisi e la rappresentazione di dati che sono spazialmente riferiti alla superficie terrestre. […] si tratta di dati che possono essere raffigurati attraverso una serie di strati differenti, che contengono ognuno informazioni su determinate caratteristiche del territorio”. Esso rappresenta uno strumento fondamentale per ottenere, classificare ed analizzare dati georiferiti (BIOSIT 2003). 7   Le elaborazioni sono state effettuate su base raster. Il pixel è l’unità elementare delle mappe raster.


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