Numero 16 ottobre 2009

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Anno II - N° 16 www.LaVocedelNordEst.it

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Ottobre 2009

il quotidiano online del triveneto LaVocedelNordEst.it - Quotidiano indipendente di informazione - Reg. Tribunale Trento n. 1352 del 15.02.2008

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■ L’Italia del Nordest: solo capannoni?

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di Giorgio Caneva NordEst - Talvolta mi capita di discutere con amici di altre regioni d’Italia sul tema del Nordest ed, immancabilmente, riaffiorano i soliti luoghi comuni e i soliti pregiudizi di chi non si spiega o non vuole accettare gli innegabili progressi ottenuti dalle nostre regioni negli ultimi decenni. Ad un tale modo di pensare non è estranea una precisa politica culturale che ha avuto il suo massimo impatto nei primi anni ‘90. Chi non ricorda infatti le trasmissioni dell’epoca condotte da Michele Santoro aventi per oggetto l’irrisione nei confronti del Nordest i cui abitanti erano definiti come dei vinti, impauriti, rinunciatari, evasori, senza istruzione, senza rappresentanza politica ecc... E si badi bene: questo avveniva quando già il Nordest italiano era collocato da molti analisti internazionali ai primissimi posti nel mondo (l’Italia era al 40°) e molti specialisti stranieri venivano a studiarne le caratteristiche. Non intendo qui dilungarmi sulla singolarità del modello Nordest: molto ci sarebbe da dire su questo nuovo tipo di capitalismo fortemente competitivo detto anche « di coalizione» come sostengono molti studiosi che lo definiscono brevemente «capitalismo molecolare». Un doveroso approfondimento potrò effettuarlo in altra occasione. A me non piace fare confronti con le altre parti d’Italia che nella sua diversità considero meravigliosa, né intendo arrivare alle conclusioni di Norberto Bobbio secondo il quale «dopo mezzo secolo, «Il Sud è un problema del Sud»; voglio solo evidenziare quella che, a mio parere, è la fondamentale differenza tra Nord e Sud Italia e che si può cosi’ riassumere: mentre il Sud ritiene che la sua situazione sia un problema dello Stato, il Nordest ha sempre sostenuto che la sua passata povertà fosse esclusivamente un suo problema. Ed è per questo che ne è uscito: non solo senza l’aiuto dello Stato ma, fortunatamente, senza che lo Stato se ne accorgesse. Se se ne fosse accorto infatti dubito che il c.d. «miracolo del Nordest» ci sarebbe mai stato: la burocrazia si sarebbe ulteriormente complicata, le tasse si sarebbero ancor più appesantite, i divieti sarebbero aumentati e la politica l’avrebbe fatta da padrona. Segue a pagina 9

ADDIO VECCHIA TV ■ Inceneritori: il dibattito entra nel vivo a NordEst

■ Zortea incontra Zortéa

■ Trento, 50 anni fa nasceva il primo elisoccorso alpino

■ Bellunesi in Francia per non dimenticare

Le Acli trentine sollecitano una seria riflessione, per il governatore trentino Lorenzo Dellai invece è un’opera necessaria P4

L’iniziativa del nostro giornale: organizzare entro il mese di maggio 2010, un viaggio alla scoperta della piccola Comunità brasiliana visitata da Zortea, Lenzi e Zandonai prima della scomparsa P8

Il Nucleo Elicotteri della Provincia autonoma di Trento, è il primo ad aver avviato in ambito nazionale l’attività di elisoccorso in montagna P 6

A Izourt si è tenuta a fine settembre, la celebrazione in ricordo dei lavoratori emigrati P italiani morti sul lavoro

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P3

■ Salute, il vero significato dello stress E’ davvero nocivo? Ecco alcune semplici regole per gestirlo efficacemente e saperlo controllare

P 10 ■ Enogastronomia, viaggio tra le tavole del NordEst

Doppio appuntamento con le ricette dello Chef Alessandro Bettega e il vino di qualità nella cultura veneta e friulana P 11

PULIZIA CAMINI Videoispezioni - Pulizia di camini, stufe a legna, caminetti e stube Posa tubi in acciaio per camini Costruzione canne fumarie

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LaVocedelNordEst.it Ottobre 2009

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Il Mondo in 5’ Obama Nobel per la Pace, le reazioni dal Mondo WASHINGTON (USA) - «Umiltà» e consapevolezza della difficoltà degli impegni presenti e futuri: il presidente americano Barack Obama ha detto che sono questi i due sentimenti in un giorno speciale, segnato da un’inattesa assegnazione del Premio Nobel per la pace. Le ragioni della scelta sono state spiegate dal presidente del comitato del Nobel, Thorbjoern Jagland. «Il dialogo e i negoziati – ha detto Jagland - sono preferiti come strumenti per risolvere anche i conflitti internazionali più complessi; l’idea di un mondo libero dalle armi nucleari ha spinto in modo potente le trattative sul disarmo e la limitazione degli armamenti». Parole e motivazioni, queste, condivise dal Vaticano. «L’attribuzione del Nobel a Obama – ha detto il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi – è salutata con apprezzamento in Vaticano alla luce dell’impegno dimostrato». «Speriamo

Elezioni In Germania e Portogallo BERLINO/LISBONA - La Germania rimane al centrodestra con la Merkel, il Portogallo al centrosinistra con Socrates. Questi i verdetti delle urne. Il partito della Cancelliera, il Cdu alleati con il Csu e Fdp, hanno ottenuto 332 seggi su 622. Grande merito della vittoria va ai liberali che fanno un bel balzo in avanti ottenendo il 14,6% dei voti, il loro miglior risultato in 60 anni. Mai così in difficoltà invece i socialdemocratici della Spd, che ottengono solo il 23% dei suffragi. In Portogallo, i socialisti di Josè Socrates hanno ottenuto il 37% dei voti, in calo rispetto al 45% del 2005.

– ha detto Saeb Erekat, capo-negoaziatore dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) – che Obama sia in grado di raggiungere la pace in Medio Oriente, di riportare Israele ai suoi confini del 1967 e di far sì che vanga creato uno stato palestinese con Gerusalemme capitale». Riconoscimenti importanti giungono anche dall’Italia, con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha elogiato la «visione innovativa e lungimirante» di Obama «dei problemi della pace e della cooperazione internazionale». Carichi di un significato particolare, poi, i giudizi espressi dall’Onu. Secondo il Segretario generale Ban Ki-moon il presidente degli Stati Uniti «incarna un nuovo spirito di dialogo sui più grandi problemi del mondo»; dal disarmo nucleare ai cambiamenti climatici, sempre in una prospettiva di «rinnovato multilateralismo».

Turchia e Armenia più vicine ZURIGO (SVIZZERA) - I ministri degli esteri di Turchia e Armenia firmano a Zurigo i due protocolli d’intesa per aprire la via alla normalizzazione dei rapporti tra due paesi vicini, ma divisi da fratture storiche e politiche da quasi un secolo. L’incontro culmina un processo di riavvicinamento cominciato nel 2005, ma i due protocolli – uno sulla riapertura della frontiera comune e l’altro sullo sviluppo dei legami bilaterali – per diventare effettivi dovranno essere approvati dai rispettivi parlamenti. Nel

1991 la Turchia riconobbe l’indipendenza dell’Armenia dall’Unione Sovietica ma non stabilì relazioni diplomatiche. Uno dei principali motivi di contrasto tra i due paesi è la questione degli eccidi di armeni avvenuti tra il 1915 e il 1917, negli ultimi anni dell’Impero Ottomano sotto il governo dei ‘giovani turchi’, che secondo l’Armenia furono un genocidio pianificato costato la vita a oltre un milione di persone, mentre Ankara respinge questa affermazione.

Flash News

Il Louvre ridarà i cinque frammenti rivendicati dall’Egitto IL CAIRO (EGITTO) - Il francese Nicolas Sarkozy ha detto al collega egiziano Hosni Mubarak che il Louvre ridara’ i cinque frammenti rivendicati dall’Egitto. Sono frammenti di affreschi che in passato erano stati trafugati da ladri di tombe. .............................................................

I tuareg del Mali e del Niger firmano tregua TRIPOLI (LIBIA) - A Sebha, nella Libia meridionale, con la mediazione del leader libico Gheddafi. All’accordo di pace con i gruppi di tuareg ribelli ha contribuito anche il presidente nigerino Mamadou Tandja, che ha offerto l’amnistia ai combattenti che hanno deposto le armi. La rivolta dei ribelli tuareg risale agli anni ‘90 ed e’ ripresa nel 2007 contro i governi limitrofi del Niger e del Mali. .............................................................

Spara nel buio e uccide la donna che deve sposare WASHINGTON (USA) - Uccide a colpi di pistola un intruso in casa ma scopre poi che si trattava della donna che avrebbe dovuto sposare il giorno dopo. Il fatto è accaduto in Florida. John Tabutt ha chiamato il pronto intervento della polizia raccontando di avere ucciso la fidanzata Nancy nella loro casa di Winter Springs. L’uomo aveva sparato per un rumore nel cuore della notte, convinto fosse un criminale. .............................................................

Amputati per la rapina

è rientrato il clown spaziale KOROLYOV (RUSSIA) - La capsula Soyuz russa con a bordo il turista spaziale canadese Guy Laliberté (patron del Cirque du Soleil), un astronauta russo e uno americano è atterrata in Kazakhstan. La capsula è atterrata come previsto nella steppa vicino a Arkalyk, nel nord del paese, alle 6:30 ora italiana. Guy Laliberté, il settimo turista spaziale, ha speso 35 milioni di dollari per festeggiare il suo cinquantesimo compleanno a bordo del Soyuz, Il canadese, primo artista a viaggiare nello spazio, era giunto il 2 ottobre a bordo della stazione spazia-

e-mail redazione@lavocedelnordest.it

MOGADISCIO (SOMALIA) - Tre uomini riconosciuti colpevoli di rapina da un tribunale islamico sono stati sot-

le internazionale (Iss). La missione è durata due settimane. I suoi compagni di viaggio sono il cosmonauta russo Ghennady Padalka e l’astronauta americano Michael Barratt.

toposti all’amputazione di arti in base alla sharia. La sentenza è stata eseguita a Kismayo, città a circa 500 chilometri a sud della capitale Mogadiscio. .............................................................

Zebre finTe e zebre vere fanno il giro del mondo TEL AVIV (ISRAELE) - Il parco zoologico Safari di Ramat Gan (Tel Aviv) intende inviare al più presto al piccolo zoo di Gaza due zebre «autentiche». Ciò dopo aver appreso dalla stampa che i bambini palestinesi sono finora costretti per penuria di risorse ad ammirare solo «zebre contraffatte»: ossia normali asini, dipinti a strisce da un artista locale.

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Nuove rivelazioni su Haider

VIENNA - Ad un anno dalla morte di Haider, 58anni, governatore della Carinzia, (destra estrema), proseguono le rivelazioni sulla sua omosessualità. Un nuovo presunto amante ha detto di avere avuto con lui una lunga relazione, durata fino alla morte. ............................................................. RAZZI CONTRO LA LUNA MOUNTAIN VIEW, California (USA) - Per capire se sulla Luna ci sono riserve idriche, la Nasa ha lanciato due razzi contro un cratere che si trova sulla faccia scura del satellite terrestre, nella speranza di poter rilevare l’eventuale ghiaccio portato alla luce dall’esplosione. I dati raccolti dagli altri strumenti piazzati sul secondo razzo, da un satellite lunare e da alcuni telescopi sulla terra tra qualche giorno potrebbero aiutare a capire se c’è acqua sulla Luna.

Periodico di informazione distribuito a Trento città e centri commerciali, Bolzano Città, Valsugana e Centri commerciali, Primiero e Vanoi, Tesino, Lamon, Sovramonte, Feltrino, Bellunese, Trevigiano e nelle filiali di Banca Sella Nord Est Bovio Calderari. Direttore responsabile Christian Zurlo Editore/Proprietario Vanoi GlocalNews Factory Reg. Tribunale Trento n. 1352 del 15.02.2008 Iscrizione al R.o.c (Registro Operatori di Comunicazione) n° 17361

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Focus Nordest NORDEST – In Trentino la rivoluzione si guarda in tv. Dopo il primo passaggio sperimentale di febbraio, è ormai iniziata la fase definita dello spegnimento, che si concluderà a fine ottobre in Trentino e proseguirà in provincia di Bolzano fino a novembre. Doveva esserci anche il Bellunese con Trentino e Alto Adige, ma alla fine il digitale terrestre a Belluno partirà con il Veneto nel 2010 (si veda al tabella aggiornata della passaggio al digitale). Un passaggio che certamente riserverà anche nuovi problemi. Sono in molti infatti a lamentarsi in Trentino per la qualità non ancora pienamente affidabile del segnale digitale. Entro il 2012 comunque, in tutta Italia, secondo il calendario nazionale approvato con decreto ministeriale del 10 settembre 2008, le trasmissioni televisive avverranno esclusivamente in tecnologia digitale. Si tratta della nuova TV del futuro: a regime, migliore qualità di immagine e suono, molti più canali e programmi visibili gratuitamente e, anche grazie alla collaborazione delle istituzioni locali, la disponibilità di alcuni innovativi servizi di pubblica utilità riguardanti ad esempio il lavoro, i trasporti e il tempo libero. Il digitale in Trentino - La vecchia televisione analogica si è spenta il 15 ottobre nelle valli Giudicarie, apripista, nel processo di transizione dal sistema televisivo analogico che si concluderà, il giorno 27 ottobre, con la città di Trento, la valle dell’Adige, le valli dei Laghi, Cembra, Fiemme, Alta Valsugana e valle di Non. Complessivamente sono 9 le aree che una dopo l’altra vedranno spegnersi la televisione analogica e contemporaneamente accendersi la televisione digitale. Durante queste settimane, la Provincia autonoma di Trento ospita - così come avvenuto lo scorso febbraio in occasione dello switch over di Rai 2 e Rete 4 per Trento, Rovereto e Valle di Non - la task force del ministero che vigila sulle operazioni di spegnimento e riaccensione del segnale da parte delle singole emittenti televisive. Sono infatti proprio le emittenti tv le vere protagoniste dello switch over in Trentino: i tecnici delle singole televisioni sono da mesi occupati a sostituire gli apparecchi di trasmissione nei diversi siti della provincia di Trento che ospi-

Trento digitalizza il Triveneto

Il ministero dello Sviluppo Economico e Comunicazione ha deliberato i tempi dello switch off. Lo spegnimento è iniziato il 15 ottobre nelle Giudicarie, terminando il 27 ottobre in val di Non e Trento. Tra il 28 ottobre e l’11 novembre anche l’Alto Adige passa completamente alla nuova tv. Veneto e Friuli Venezia Giulia devono attendere il 2010 tano i ripetitori. Un lavoro impegnativo che non ha conosciuto momenti di sosta negli ultimi mesi. Il nuovo segnale digitale sarà visibile nelle zone dove le emittenti decideranno di installare i nuovi ripetitori: Rai e Mediaset hanno confermato l’attuale copertura che supera il 99 per cento del territorio provinciale (una delle più alte in Italia). Bolzano e il digitale - La prima tappa sarà proprio Bolzano con Bassa Atesina, Oltradige e Sarentino. La provincia di Bolzano inoltre, ha un ruolo esemplare in questo processo, in quanto proprio la favorevole base di partenza ha consentito di passare direttamente allo switch off totale senza operazioni di switch over intermedie e limitate a pochi canali. Attualmente i canali già trasmessi in digitale in tutta la Provincia di Bolzano sono quelli della RAI (RAI3 e RAI3Sender Bozen), delle emittenti nazionali di lingua tedesca di Austria (ORF 1 e ORF 2), Germania (Das Erste e ZDF) e Svizzera (SF1 e SF2). Solo in parte del territorio provinciale vengono trasmessi in digitale i canali di RAI, Mediaset, La 7 e Video33. Il passaggio al digitale terrestre in ottobre interesserà tutte le altre

La tv digitale in pillole Cos’é il digitale terrestre, in sigla DTT? La Digital Terrestrial Television, è un innovativo sistema di diffusione del segnale televisivo in formato digitale. Più canali, più qualità, più interattività. Di cosa ho bisogno per vedere la televisione digitale? Nel caso di televisione digitale terrestre di un televisore con sintonizzatore digitale terrestre integrato oppure di un’apparecchiatura di adattamento al tuo televisore in tecnica analogica detta Decoder o Set Top Box, da collegare alla presa d’antenna e al televisore mediante il cavo SCART (lo stesso tipo di cavo usato per collegare il videoregistratore e il decoder satellitare). Che cos’è un decoder? Il decoder è un apparecchio che consente di ricevere il segnale digitale. Devo cambiare il mio televisore? No, è sufficiente aggiungere al televisore analogico l’apposito decoder. Ho bisogno di installare una parabola? La parabola serve solo per la TV via satel-

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lite, mentre per il digitale terrestre bastano le antenne tradizionali. Per ricevere il digitale terrestre devo cambiare la mia antenna terrestre? No, in quanto gli impianti di radioricezione per la televisione digitale terrestre sono identici a quelli usati per la ricezione analogica. Devo cambiare il puntamento della mia antenna? No, in quanto è stato previsto che le nuove reti digitali si avvalgano degli stessi siti di trasmissione della TV analogica. Tuttavia, in alcune zone del territorio, i segnali digitali potrebbero provenire da siti diversi da quelli che irradiano i segnali analogici e potrebbe essere richiesto un diverso orientamento Le emittenti continueranno a trasmettere sui canali attuali? No. Perché sarà adottato, almeno per la banda di trasmissione UHF, un sistema che prevede per ogni bouquet l’uso di una unica frequenza su tutta la regione (tecnicamente

emittenti che attualmente trasmettono in sistema analogico, tra cui i canali RAI, RAS, Mediaset, La7 ed altri. A Belluno si dovrà attendere - In una prima fase, la provincia di Belluno era stata aggregata a quelle di Trento e di Bolzano, all’interno della suddivisione in 16 aree del territorio nazionale. Belluno faceva parte dell’area 4, appunto con il Trentino Alto Adige. Nulla di fatto dunque e Belluno torna a far parte, anche dal punto di vista televisivo, del Veneto staccandosi da Trento e Bolzano. Il problema di Belluno risiede nel fatto che le antenne piazzate sul col Visentin non servono solo per trasmettere il segnale televisivo nel Bellunese ma anche in una larga fascia della pianura veneta. E dunque far partire a ottobre il sistema digitale per Belluno, e nel resto del Veneto soltanto dopo un anno, era molto complicato dal punto di vista tecnico. Il contributo statale - Per facilitare la diffusione della TV digitale, lo Stato eroga un contributo di 50 euro ai cittadini che non ne abbiano già usufruito in passato: • della provincia di Trento e in comuni questa tipologia trasmissiva è denominata SFN). Tuttavia in zone particolari e limitate, laddove questioni di carattere interferenziale lo rendessero indispensabile, è possible che vengano impiegate a titolo eccezionale anche frequenze diverse. A volte il segnale è disturbato e non ricevo nulla per alcuni secondi. Cosa posso fare? Potrebbe trattarsi di un raro fenomeno detto minore impulsivo. In questo caso devi chiamare un tecnico specializzato in impianti di antenna, che possa verificare la presenza di fonti di disturbo ad alta emissione radio (come grossi motori elettrici) e provvedere a un’eventuale schermatura dell’impianto. Alternative al decoder? Esistono in commercio sintonizzatori USB o schede PC che, collegate ad un’antenna, permettono di visualizzare la tv digitale terrestre sul proprio computer e di registrare delle trasmissioni sul proprio PC, ma presto anche su Smartphone o Palmare. Con la televisione digitale posso accedere a servizi di pubblica utilità? Sì, inoltre, con la tecnica digitale, i servizi di utilità saranno visibili contemporanea-

delle province limitrofe (VR, VI) di età pari o superiore a 75 anni (da compiersi entro il 31/12/2009) in regola con il pagamento del canone TV per l’anno in corso • della provincia di Bolzano di età pari o superiore a 65 anni (da compiersi entro il 31/12/2009) e che abbiano dichiarato nel 2008 (redditi 2007) un reddito pari o inferiore a euro 10.000, a decorrere dal 15 settembre 2009. Il contributo statale per i residenti nei comuni di AldinoAldein, Senale -Sanfelice -Unserelie, Anterivo-Altrei, Cortaccia sulla strada del Vino - Kurtatsch an der Weinstraße, Cortina sulla strada del Vino-Kurtinig an der Weinstraße, Egna-Neumarkt, Magrè sulla strada del Vino - Margreid an der Weinstraße, Montagna-Montan, Termeno sulla strada del Vino -Tramin an der Weinstraße, Proves-Proveis, precedentemente coinvolti dal passaggio al digitale della provincia di Trento e per i quali erano stati estesi i requisiti per il contributo statale disposti per quella provincia, dal 15 settembre sarà erogato ai possessori dei requisiti previsti per la provincia di Bolzano. Il contributo consiste in una riduzione

Il Calendario Nazionale della transizione al digitale A partire dal 31 ottobre 2008 tutti i canali televisivi in Sardegna sono trasmessi unicamente in tecnologia digitale. Il resto del territorio nazionale è stato suddiviso in 15 macroregioni o aree tecniche che verranno progressivamente interessate dalla transizione alla televisione digitale tra il 2009 e la fine del 2012. 2008 Area 16 Sardegna 2009 Area 2 Valle d’Aosta Area 1 Piemonte occidentale Area 4 Trentino e Alto Adige Area 12 Lazio - Area 13 Campania I Semestre 2010 Area 3 Piemonte Orientale e Lombardia (inclusa la provincia di Piacenza) II Semestre 2010 Area 5 Emilia Romagna* - Area 6 Veneto* (incluse le province di Mantova e Pordenone) Area 7 Friuli Venezia Giulia Area 8 Liguria I Semestre 2011 Area 10 Marche* Area 11 Abruzzo e Molise* (inclusa la provincia di Foggia) Area 14 Basilicata, Puglia (incluse le province di Cosenza e Crotone) I Semestre 2012 Area 9 Toscana e Umbria (incluse le province di La Spezia e Viterbo) II Semestre 2012 Area 15 Sicilia e Calabria

Il Calendario del Trentino

*Gli Switch off delle Aree 5 e 6 e quelle 10 e 11 sono da considerarsi, rispettivamente, facenti parte di un processo congiunto.

del prezzo complessivo del decoder, Iva inclusa, al netto di ogni eventuale sconto commerciale. L’importo verrà rimborsato al rivenditore. Il contributo inoltre non può essere corrisposto più di una volta per ciascun cliente e non può superare in alcun caso il prezzo di vendita.

L’apparecchiatura necessaria alla

mente ai programmi televisivi ricezione del segnale digitale (mediante suddivisione dello schermo in zone) e saranno molto più funzionali e attraenti del semplice televideo. Inoltre sarà possibile accedere a una serie di servizi interattivi forniti, per esempio dalle Pubbliche Amministrazioni che renderanno disponibili sulla Televisione digitale servizi attualmente accessibili solo da Internet o dal cellulare. A tal fine, è necessario però che il decoder sia interattivo, cioè dotato di un canale di ritorno o canale di interazione utilizdal fornitore di rete di telecomunicazioni. zante la rete telefonica. Un canale basato su modem o ISDN sarà Cos’è un’apparecchiatura interattiva? tariffato a tempo come una normale conE’ un’apparecchiatura dotata di un’uscita versazione telefonica. Per un canale basato verso la rete telefonica, sia mediante mosu ADSL o GSM/GPRS i costi si collochedem V.90 o ISDN sia mediante modem a ranno nella fascia bassa di offerte simili per larga banda (ADSL), oppure di un alloggiacollegamenti di tipo internet. mento per la sistemazione di una carta SIM Posso collegare il decoder alla parabola identica a quella dei cellulari GSM/GPRS. satellitare? Quanto costa l’utilizzo del canale interaAssolutamente no, in quanto sono diversi zione e dei servizi interattivi? sia la banda occupata dal segnale sia il tipo L’utilizzo del canale interattivo dipende di modulazione.


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Dal nostro giornale online

Il Triveneto in 5’

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Inceneritore, le Acli trentine sollecitano una seria riflessione

Nordest - E’ un no unanime all’inceneritore e ai relativi progetti locali, quello che unisce le azioni di una serie di comitati ed associazioni che operano a Trento, Treviso, Silea, Pederobba, Belluno. Da Trento l’ultima presa di posizione del movimento aclista che non è passata

inosservata nel mondo politico locale. Il governatore trentino Lorenzo Dellai, sostiene invece che è un’opera necessaria poiché «il ciclo virtuoso dei rifiuti deve chiudersi con lo smaltimento». «Le Acli trentine – si legge in una nota - sono preoccupate per l’emotività con cui si sta trattando il problema dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

Per questo, dopo una discussione tra i Presidenti di Circolo fatta propria dal Consiglio provinciale del movimento, si propone di non interrompere l’appalto concorso, ma di inserire nel bando di gara la possibilità di offrire una tecnologia che risponda a quattro esigenze». E’ lo stesso presidente del movimento trentino, Arrigo Dalfovo, a precisare quali sono le priorità emerse da un serio dibattito:»la salute dei cittadini; la tutela dell’economia agricola; la tutela dell’economia turistica; l’ottimizzazione dei costi benefici. Agli esperti e alla amministrazioni la scelta del metodo migliore». Intanto, sempre sul fronte trentino, la Lega Nord chiede una moratoria: «Crediamo – scrive il partito - che in tale lasso di tempo sia indispensabile studiare, valutare e sperimentare sul campo altre soluzioni, ad iniziare da quella della raccolta differenziata spinta, che ha dimostrato di essere ampiamente fattibile e di riscuotere successo e dal trattamento dei rifiuti in autoclave a bassa temperatura per ricavarne carburante ed inerti stabilizzati che hanno uno specifico mercato».

Dialetto all’inaugurazione della scuola: Bufera su Muraro TREVISO - «Mi son trevisan e go l’orgoglio de essarlo: qua el diaeto xe a lingua che tuti usa par comunicar, no desmenteghemose che l’Italiano ce xe stato imposto». Così il presidente della Provincia, Leonardo Muraro, continua la sua battaglia e quella di tutta la Lega Nord, in difesa dell’uso del dialetto trevigiano. Davanti alle critiche il presidente della provincia di Treviso, guarda e passa, senza curarsi troppo delle accuse che gli sono piovute addosso dopo che ha tenuto in dialetto il discorso di inaugurazione della sede della Ragioneria di Conegliano, davanti a un migliaio di ragazzi. ............................................................. Gardumi da segretario a vicepresidente Acli TRENTO - Il consiglio provinciale delle Acli trentine, ha eletto Fausto Gardumi (nella foto), per molti anni segretario provinciale delle Acli, a riposo dal primo ottobre, alla vicepresidenza del movimento. Il vicepresidente dimissionario Joseph Valer lo sostituirà nella segreteria organizzativa dell’associazione.

è anche trentino il Nobel per la Letteratura di Herta Mueller ROVERETO - Sorpresa a Stoccolma: il premio Nobel per la letteratura è stato dato alla scrittrice e poetessa tedesca di origine romena Herta Mueller. Tra i suoi libri tradotti in italiano, «Il macello di Ceausescu». Negli ultimi decenni il premio per la letteratura era già andato allo scrittore tedesco Grass nel 1999. Mueller, nata nel 1953, lasciò la Romania nel 1987 con il marito per la Germania. Vive a Berlino. E’ una bella storia quella di Roberto Keller, picco-

lo editore trentino che scopre improvvisamente di aver pubblicato un Nobel. Ha ricevuto la notizia mentre andava in furgone a Pisa, uno dei tanti viaggi per promuovere i suoi libri. Del romanzo ho trovato una copia inglese e l’ha subito voluta. Per i diritti ha pagato 1000 euro. L’editore roveretano Keller ha pubblicato: «Il paese delle prugne verdi» di Herta Müller. Keller spiega di aver scelto la scrittrice per «La qualità letteraria, per la storia forte.

Neo brevettati a Belluno

............................................................. La montagna crolla ancora: cede la cima del Focobon

recente in Alto Adige e in Trentino. L’anno scorso è successo in val Fiscalina, ma anche le Tofane, come alcuni versanti del Civetta. Emessa un’ordinanza di chiusura dei sentieri pedonali Cai numero 722 e 753 che transitano nella zona sottostante. ......................................................... Matrimonio tamponato e fortunato BELLUNO - Lo sposo perde i fiori dall’auto e frena ma nel corteo è maxi-tamponamento. E’ successo a Borso del Grappa, con cinque vetture coinvolte e qualche colpo di frusta. E il protagonista arriva all’altare in ritardo. E’ accaduto lungo la statale del Rolle, nei pressi della centrale Enel di Arsiè (all’entrata della galleria non illuminata). Il corteo con amici e parenti, con tanto di auto infiocchettate di bianco, era partito da Borso del Grappa, il Comune di origine dello sposo e doveva raggiungere la chiesa di Fonzaso nel Feltrino. Il giovane sposo, però, ha perso per strada i fiori e così ha pensato bene di fermarsi subito per recuperarli. Dietro di lui ha inchiodato subito anche tutto il corteo di amici e parenti. Ma l’ultimo della coda non si è accorto dell’accaduto finendo per tamponare la vettura davanti a lui e come un effetto domino quella vettura ha poi tamponato l’altra fino a quella dello sposo, per un totale di 5 auto ammaccate ma nessun ferito... ............................................................. Gentilinus I, l’imperatore di Treviso in un libro TREVISO – E’ arrivato nelle librerie di tutta Italia in queste settimane, «Gentilini, il sindaco sceriffo», un libro di 192 pagine, che racconta la storia del sindaco più famoso del Nordest. «Sì sono uno Sceriffo e questa definizione mi piace – ha ribadito il politico trevigiano alla presentazione del libro - ma sono anche Gentilinus I, l’imperatore di Treviso che ha creato il Rinascimento della città facendola conoscere in tutto il mondo». .............................................................

Altre notizie in breve dal nostro giornale online www.lavocedelnordest.it ■ Regionali: Berlusconi benedice Galan ma la Lega temporeggia in Veneto

Dopo la sfornata di piloti VDS del 16 giugno, ecco un nuovo gruppo di neo brevettati che hanno ottenuto l’ambito titolo. Due nuove licenze di Volo a Vela (ovvero piloti di aliante) e tre di Pilota Privato di Velivolo. Noemi D’Incà, 22 anni, licenza di pilota privato che è il primo passo per la professione; Riccardo Dal Mas, 23 anni, anche lui con licenza

di pilota privato; Fabio Mitterhofer, licenza di pilota privato; Giorgio Piagnoni e Paola Comin, licenza di volo a vela (aliante). Insomma un altro bel traguardo societario per l’Aeroclub di Belluno. Dal Vicepresidente del sodalizio, Renzo De Salvador, i complimenti per l’esito d’esame dei nuovi piloti.

Nella foto: da sinistra, Nunzio Toldo Istruttore, Riccardo Dal Mas, Dario Laureti Ispettore ENAC, Noemi D’Incà, Vittorio Dal Mas Direttore della Scuola, Fabio Mitterhofer.

BELLUNO – Un frastuono di prima mattina e un boato che si è udito in una zona molto vasta, fino ad arrivare a Falcade, dove il fragore durato qualche secondo, non è passato inosservato. Il rumore provocato dal crollo di una grande porzione di roccia della guglia centrale del gruppo del Focobon sotto Cima Campido. Solo quattro anni fa un altro grande distacco, interessò la guglia di Cima Campido, però in un settore verso la base della parete. Negli ultimi dieci anni, questi distacchi sono notevolmente aumentati, coem confermano anche le Guide alpine: di

■ Olimpiadi Venezia 2020, Confcommercio: «Non c’è Roma che tenga» ■ Elezioni Amministrative, Il 29 novembre si vota a Cles, Nago Torbole, Strembo e Velturno ■ Rally di Bassano: è polemica dopo i 7 feriti e i 3 indagati (I VIDEO) ■ Dellai incontra la Comunità di Valle, ma le perplessità non mancano (IL PUNTO) ■ San Martino - Rolle, Avanza la Funicolare da 38 milioni di euro (COMMENTATE)


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Anno II - N°16 www.LaVocedelNordEst.it

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Il Triveneto in 5’ Il Gruppo Banca Sella lancia Portafoglio in Tasca, con avviso via sms se un titolo diventa più rischioso o se è in scadenza Sarà possibile consultare anche il conto titoli via cellulare o IPhone Un titolo in portafoglio diventa più rischioso o la polizza sta per scadere? La banca ti avverte, direttamente sul telefonino con un sms. A lanciare il nuovo servizio, per consentire ai clienti di tenere sempre sotto controllo i propri investimenti ed avere piena consapevolezza del loro grado di rischio, è il Gruppo Banca Sella. Il servizio di Sella.it prevede l’invio di un «alert» via sms da parte della banca, grazie al quale il cliente sarà tempestivamente informato se una polizza, un fondo o un titolo presente nel suo portafoglio dovesse superare il livello 3 sul cosiddetto Termometro del Rischio, uno strumento messo a punto da diversi anni dal Gruppo Banca Sella per misurare su

una scala da 1 a 6 il livello di rischio di un investimento. Ricevuto l’avviso, dunque, il cliente potrà immediatamente decidere come comportarsi con quel determinato titolo e come tutelare i suoi risparmi. Un altro servizio analogo, sempre via sms, consentirà al cliente di non perdere nemmeno una scadenza importante relativa ai suoi investimenti. Un messaggio della banca sul cellulare, infatti, avvertirà il cliente della prossima scadenza di una polizza, di un titolo obbligazionario, dello stacco di cedole e della valorizzazione del portafoglio titoli, fondi e polizze. Questi nuovi servizi via sms fanno parte di un progetto più ampio sul mobile banking messo a punto dal Gruppo Banca Sella - Portafoglio in Tasca – grazie

VENEZIA - Nuovo attacco del governatore veneto agli altoatesini. “I furbetti bolzanini - scrive in una nota - possono cercare di fare fessi soltanto chi non li conosce bene, e a conoscerli bene siamo noi veneti. Secondo uno studio della Camera di commercio di Bolzano - uno studio comunicato non a caso assai male e confusamente - di fronte ad entrate pro-capite pari a 15.947 euro sono stati calcolati 15.224 euro di spesa. Ma non soddisfatti di poter spendere e spandere a loro piacimento, gli amici di Durnwalder aggiungono che “sia le entrate, sia le uscite superano la media nazionale”. Capito? A Bolzano non solo spendono e spandono,

ma osano anche dircelo in faccia ridendo. Scusate se insisto, ma questa volta lo faccio osservando le gravi sofferenze finanziarie cui sono sottoposti i nostri comuni. A differenza del Veneto la Provincia Autonoma di Bolzano ha la massima autonomia sull’utilizzo del proprio gettito tributario - Irpef, Ires, accisa sugli oli minerali, Iva, imposta sul consumo di energia elettrica - e dunque ogni cittadino della Provincia di Bolzano riceve della Stato 1.143 euro, mentre ogni cittadino del Veneto di euro ne riceve soltanto 282. Ciò nonostante i furbetti bolzanini hanno anche il coraggio di parlare”. C. Raspati

bre 1917 del monte S. Gabriele, in occasione dell’11 esima battaglia dell’Isonzo, dove morirono anche numerosi giovani soldati del Regio Esercito Italiano. A fianco delle truppe schierate e della fanfara militare, il Coro di Gardolo ha eseguito alcuni brani nel cortile della caserma, davanti ad autorità militari e civili regionali. Il giorno successivo sul cimitero militare della Grande Guerra di Wels, il coro ha

eseguito il brano «Sangue Trentino» proprio accanto alle croci a ricordo dei soldati trentini, caduti nella Grande Guerra, arruolati nell’esercito Austro-Ungarico e deceduti nell’ospedale di Wels. Anche la visita alla cittadina di Braunau, sul fiume Inn, nota per aver dato i natali a Hitler, ha dato modo ai coristi di vedere i luoghi, che sono stati teatro di deportazione dei nostri conterranei, come quelli di Lavarone, di Riva, di Ala e della Valsugana.

Emozioni dal coro alpino trentino

Vanoi in festa per i 100 anni di Giovanni Fontana Canal San Bovo (Tn) – Ha compiuto 100 anni sabato 10 ottobre, Giovanni Fontana. Originario di Ronco, nella valle del Vanoi, è stato festeggiato da parenti, amici e ospiti, presso la Casa di riposo di Canal San Bovo. Il terzo centenario in pochi mesi, festeggiato nella stessa Casa. Una vita semplice ma genuina la sua, fatta di stenti e di bei ricordi, di emozioni e avventure che tutti vorrebbero poter vivere in 100 lunghi anni. «Le dalmede» (gli zoccoli in legno di un tempo) e la guerra, il duro lavoro nei campi e una val-

al quale i clienti di tutte le banche del Gruppo d’ora in poi col proprio telefonino o con l’applicativo per IPhone oltre a poter operare sul proprio conto corrente, potranno verificare in qualsiasi momento ovunque si trovano la posizione completa del loro portafoglio, il saldo degli investimenti e della liquidità del conto titoli, il dettaglio degli investimenti e della liquidità con l’evidenza dei conti o dei prodotti e dei valori a questi associati. Portafoglio in Tasca è già operativo per i clienti di tutte le banche del Gruppo: Banca Sella, Banca Sella Nord Est Bovio Calderari, Banca Sella Sud, Banca Patrimoni Sella & C.

Galan e i furbetti bolzanini

le che è cambiata con il suo secolo di vita. Giovanni, è stato festeggiato dalla figlia, dal genero, dai nipoti accompagnati dalle rispettive mogli, dai pronipoti, dal personale e dagli amministratori dell’APSP valle del Vanoi e dal Comune.

AUSTRIA - Una trasferta davvero emozionante, quella che ha visto protagonista il Coro Alpino Trentino di Gardolo in Alta Austria nelle giornate del 11, 12 e 13 settembre . Grazie all’organizzazione ed ai contatti personali del Presidente Onorario del Coro, commendator Mario Eichta, ideatore degli incontri Italo-Austriaci della Pace a ricordo dei caduti e delle vittime civili della Grande Guerra, il Coro è stato ospitato nella caserma dei panzer di Wels in Alta Austria. Il venerdì 11/9 pomeriggio il Coro, sempre tramite il comm. Eichta, ha potuto partecipare ufficialmente ad una suggestiva cerimonia militare a ricordo dei caduti del Reggimento austriaco Hessen, decimato nella battaglia del 12 settem-


Gli Angeli del cielo: ventimila soccorsi in 50 anni Il Nucleo Elicotteri della Provincia autonoma di Trento, uno dei primi costituiti in Italia, è il primo ad aver avviato in ambito nazionale l’attività di elisoccorso alpino

La storia del nucleo - Nei suoi cinquant’anni di attività (il primo elicottero arrivò a Trento il 14 gennaio 1959 ed il primo elisoccorso fu effettuato nell’agosto dello stesso anno), il Nucleo Elicotteri VVf di Trento ha compiuto oltre 20.000 soccorsi. Mai così tante missioni in cinquant’anni di attività e di soccorsi. Il 2008 del Nucleo Elicotteri dei Vigili del Fuoco è stato un anno intenso: 2.411 gli interventi compiuti per un totale di 1.518 ore di volo. L’attività principale, che copre il 62,8 per cento delle missioni, è quella rappresentata dai soccorsi primari (1.153), e secondari (361) richiesti da Trentino Emergenza.

TRENTO - Ogni compleanno richiama alla memoria il «primo giorno», la nascita. E così ha voluto fare anche il governatore trentino Lorenzo Dellai, ricordando i pionieri dell’elisoccorso trentino Riccardo Degasperi, Ilario Stringari (oggi scomparsi) ed Ernesto Zanlucchi, al quale lo stesso presidente renderà nei prossimi giorni una visita personale per manifestare il ringraziamento e l’apprezzamento dell’amministarzione provinciale e di tutta la comunità trentina per l’alto servizio reso in mezzo secolo di attività. In festa ricordando i pionieri - Per celebrare i 50 anni, l’aeroporto «G. Caproni» di Mattarello a Trento, è in festa per i suoi eroi del cielo. Presso il Museo dell’aeronautica «Gianni Caproni» è stata allestita una mostra interattiva dedicata alla storia e all’operatività del Nucleo Elicotteri trentino. Oltre ventimila i soccorsi in montagna effettuati nei suoi cinquant’anni di attività dal Nucleo Eli-

cotteri dei Vigili del fuoco, l’unico servizio di elisoccorso pubblico in Italia; 2.411 le missioni effettuate nel 2008, il 62 per cento delle quali per emergenze sanitarie. Interventi ad alta quota, velocità nel soccorso, compresenza di due eliambulanze per 365 giorni all’anno e volo notturno sono solo alcuni dei punti di forza del nucleo. Volano le novità - Annunciata da Dellai, è che nei prossimi giorni la Provincia formalizzerà la decisione di procedere ad una gara d’appalto per l’acquisto dei due nuovi mezzi. Altra novità è l’entrata in servizio della nuova elisuperficie dell’ospedale «Santa Chiara», per la quale sono state espletate tutte le formalità, procedure autorizzatorie ed effettuati i collaudi. Dellai ha anche anticipato la necessità di un numero unico dell’emergenza, da attivare entro il 2010. La mostra «Search and Rescue» - Ideata e ralizzata dal Museo dell’aeronautica «Gianni Caproni» e dalla Provincia auto-

noma di Trento, rimarrà aperta fino al 14 marzo 2010, si articola su tre spazi, uno espositivo, uno con postazioni interattive a disposizione dei visitatori e uno dedicato specificatamente al pubblico della scuola per l’infanzia e primaria. I mesi più «caldi» - Gli elisoccorritori piloti, tecnici di volo, tecnici dell’elisoccorso del Soccorso alpino, medici anestesisti/rianimatori ed infermieri specializzati - lavorano soprattutto quando gli altri sono in vacanza. Il picco annuale di uscite si registra infatti nei mesi estivi (luglio e agosto, rispettivamente con 148 e 190 missioni per 170 ore di volo complessive), quando maggiore è la presenza di turisti, ma anche nei mesi di settembre e febbraio si superano il centinaio di interventi. I giorni a «bollino rosso» - Quelli del fine settimana sono i giorni a «bollino rosso»: 201 le missioni effettuate di domenica, 172 il sabato, anche se la «cronistoria» dell’attività (da anni diligentemente tenuta aggiornata da Paolo

I numeri dell’elisoccorso

Le emergenze sanitarie - Il maggior numero di interventi (458) riguarda le emergenze sanitarie (infarti, malori...), seguono gli incidenti stradali (157), gli infortuni in montagna (152), quelli sciistici (131), sul lavoro (79) e sportivi (34), le cadute dall’alto (30), gli incidenti domestici (27). Per ventitrè volte gli elicotteri gialli si sono poi alzati in volo per la ricerca di persone disperse, 22 le missioni che compaiono sotto la voce «deltaplani, aerei, parapendii», 9 per il recupero di salme, altrettante per incidenti su laghi o fiumi, 12 i soccorsi di altro tipo. Le missioni interrotte - Per quanto abituati, ed addestrati, ad operare in ambiente ostile, dovendo fare spesso

Gianordoli, impiegato al Nucleo Elicotteri) svela, un po’ inaspettatamente, che al secondo posto vi è il mercoledì (185 interventi). Le ore centrali della giornata sono quelle dove più frequenti sono le chiamate che arrivano da Trentino Emergenza 118, con qualche differenza nelle varie tipologie di intervento: nella fascia oraria dalle 13 alle 14 si concentra il maggior numero di soccorsi in montagna, nelle prime ore del pomeriggio gli incidenti stradali, a metà mattina ed a metà pomeriggio gli infortuni sul lavoro, a mezzogiorno gli incidenti sciistici. Le tecniche di soccorso - Interessante, non solo da un punto di vista statistico quanto piuttosto operativo, è la suddivisione dei «primari» per tecnica di soccorso: se nella grande maggioranza dei casi, due volte su tre, l’intervento viene effettuato con atterraggio normale dell’elicottero, ben 96 sono stati i recuperi dell’infortunato tramite verricello, tecnica che richiede grande perizia, ad-

i conti con nuvole, vento, ghiaccio e neve, gli elisoccorritori, i piloti in particolare, si trovano talvolta nella necessità di dover interrompere una missione di soccorso per l’avversità delle condizioni meteo, cosa che lo scorso anno si è verificata solo una decina di volte. Anche questo un dato che spiega l’alto livello operativo raggiunto dal Nucleo Elicotteri di Trento. La provenienza degli infortunati - Un ultimo dato significativo è quello relativo alla provenienza degli infortunati: il 56 per cento delle chiamate d’emergenza ha riguardato persone residenti in Trentino, il 30 per cento da fuori provincia, il 14 per cento stranieri.

destramento e precisione. Data la natura dell’elisoccorso in montagna, accade spesso di dover utilizzare il verricello anche per sbarcare i soccorritori (è accaduto 92 volte lo scorso anno). Un’altra tecnica, invero spettacolare quanto delicata, utilizzata per sbarcare i soccorritori o per recuperare un infortunato è l’hovering, con l’elicottero in volo stazionario. Le zone di soccorso - Nel rapporto sull’attività di volo 2008, una tabella è dedicata alle zone di soccorso. Le vallate dove più frequentemente interviene l’elicottero sono, ormai per «tradizione», quelle di Fiemme e Fassa (95 missioni), la Val di Non (91) e la Valsugana (89). Per quanto riguarda, in particolare, i soccorsi primari effettuati in montagna, sono le Dolomiti di Brenta, Marmolada-Sella-Bocche, Lagorai e Cima d’Asta, Adamello e Presanella le montagne dove più frequentemente i due Dauphin del Nucleo Elicotteri dei Vigili del fuoco sono intervenuti per soccorrere alpinisti ed escursionisti.


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Anno II - N°16 pagina a cura di ACSM www.LaVocedelNordEst.it

7 SpA

Gli strumenti di comunicazione di ACSM

2008

BILANCIO SOCIALE

ACSM S.p.A.

▲Homepage del sito di ACSM ►Il Bilancio sociale

Comunicare per interagire con il territorio è l’obiettivo del progetto Comunicazione di Acsm Spa, nato da una serie di incontri con i soggetti locali ascoltando bisogni e richieste della popolazione

L’attività di comunicazione – Comunicare per coinvolgere maggiormente il territorio, monitorando punti forza e di debolezza nell’azione dell’azienda locale. Lo conferma Ivan Fontana (nella foto), responsabile personale e comunicazione di Acsm, che ci spiega nel dettaglio come è nato questo progetto. «Il percorso - precisa Fontana – muove i primi passi nella primavera 2007, da una precisa richiesta del Consiglio di Amministrazione e dell’Assemblea soci, di avviare un dialogo diretto con la comunità. L’obiettivo era quello di comunicare i cambiamenti, le trasformazioni in corso, le attività e l’articolazione stessa del gruppo. Progetti che ovviamente interessano da vicino i cittadini – aggiunge Fontana – ma che molto spesso rischiano di non essere compresi fino in fondo, senza una mirata azione di divulgazione

e condivisione. Lo stesso vale per i dati dell’attività, che devono rendere nota alla popolazione, la situazione economica e gli aspetti salienti del bilancio». Un processo di comunicazione aziendale che è nato nel 2007 con l’obiettivo di creare nuovi canali di dialogo con il territorio. «In una prima fase – spiega ancora Fontana – ci siamo avvalsi anche della collaborazione di alcuni consulenti provenienti dall’università di Padova, che ci hanno aiutato a focalizzare il metodo e il modello più vicino alla nostra situazione aziendale. Per questo, abbiamo avviato proprio nel 2007, una serie di incontri con la comunità. Con loro abbiamo cercato di capire come è vista l’azienda, quale rapporto esiste con i cittadini, ma soprattutto quali sono i punti critici e le difficoltà nella trasmissione dei messaggi alla comunità». L’operazione ascolto - Il percorso individuato prevedeva dapprima una fase di ascolto della cittadinanza in rappresentanza dei diversi segmenti della comunità. L’ascolto è stato fatto attraverso nove incontri che hanno coinvolto nell’ordine: 1. I Sindaci Soci di ACSM S.p.A.; 2. I rappresentanti delle Istituzioni locali; 3. I rappresentanti delle forze economiche locali;

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4. I tecnici delle Istituzioni (Provincia, Comuni ecc); 5. Il personale di ACSM S.p.A.; 6. Il mondo della scuola, della formazione e della gioventù; 7. Il mondo dell’associazionismo; 8. Le minoranze consigliari dei Comuni Soci; 9. I rappresentanti delle associazioni di tutela dell’ambiente. Nel complesso sono state sentite circa 100 persone alle quali è stato chiesto come percepiscono ACSM, quali sono i suoi punti di forza e di debolezza, quali sono le informazioni che vogliono ricevere, gli eventuali dubbi e/o perplessità. Particolare attenzione è stata data agli scenari futuri (a 3 anni), che consistono in una lettura plausibile del futuro dell’azienda. Il documento finale - I dati raccolti durante gli incontri sono stati in seguito sintetizzati dai consulenti incaricati e tradotti in un interessante documento che è stato presentato ai Sindaci Soci e al Consiglio di Amministrazione di Acsm spa, oltre che a tutti i soggetti che hanno partecipato ai vari incontri.Il passo successivo è stato quello di concretizzare quanto era stato precedentemente ipotizzato. Il CdA con la collaborazione dei consulenti, ha quindi steso un preciso piano di comunicazione da attuare progressivamente.

La comunicazione aziendale - «In tal senso – aggiunge il responsabile comunicazione di Acsm – il primo passo è stato quello di avviare una periodica attività di informazione attraverso le testate giornalistiche locali e non solo. Con cadenza regolare, è stata organizzato un ufficio stampa interno che invia comunicati ai media e alle testate regionali e nazionali, in modo tale da valorizzare l’operato dell’azienda. Un esempio concreto è stato certamente il progetto Albero ad idrogeno, che ha permesso al pubblico di conoscere a livello nazionale (su tv e giornali) il progetto Oil free zone e il territorio di Primiero. Il nuovo portale aziendale - Accanto a questa attività, va segnalato inoltre il completo rifacimento con risorse interne, del portale istituzionale di Acsm spa (www.acsmprimiero.com), per permettere al cittadino di essere sempre informato: dall’interruzione di energia elettrica alle iniziative dell’azienda». Il Bilancio sociale – Uno dei documenti che impegna maggiormente la società, è certamente il bilancio sociale. «A giorni – continua Fontana – uscirà con una veste rinnovata anche la terza edizione dedicata al 2008. Un documento di grande importanza per la nostra comunicazione con cadenza annuale, che racconta ciò che è accaduto e quali sono i risultati delle principali attività interne ed esterne. Viene stampato su carta riciclata, per dare il senso dell’importanza che noi diamo all’ambiente». Le altre attività di comunicazione esterna - Oltre al sostegno ad alcuni eventi di grande importanza per il territorio, l’azienda ha realizzato azione mirate di comunicazione nel caso del teleriscaldamento; nella campagna di risparmio energetico; nella sensibilizzazione alle energie rinnovabili. Particolare attenzione è stata dedicata all’idrogeno con il progetto dell’albero di Natale e con la presenza delle vetture Fiat al recente rallye di San Martino. In prima linea nella formazione «Una collaborazione di cui andiamo particolarmente fieri – continua il referente di Acsm per la comunicazione – è quella con l’istituto professionale Enaip di Primiero con cui abbiamo già intrapreso una serie di attività comuni. Sul fronte dei Consigli comunali, è stato avviato un percorso di dialogo con 5 assemblee locali che si concluderà nei prossimi mesi».

I convegni nazionali – L’attività di comunicazione dell’azienda si è concretizzata durante questo ultimo periodo anche nella partecipazione a diversi convegni nazionali ai quali ACSM è stata invitata per presentare la propria peculiare esperienza di attività a in un territorio montano. Di recente a Enna in Sicilia e in Calabria, nell’ambito di eventi organizzati dalle rispettive regioni in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo economico. «Altre iniziative similari a cui abbiamo partecipato come relatori – conclude Fontana – si sono svolte in Valchiavenna organizzata dall’Uncem, come modello organizzativo nell’utilizzo delle proprie risorse naturali e a Riva del Garda con un convegno sul teleriscaldamento con riferimenti al progetto Oil free zone e all’utilizzo delle risorse rinnovabili. L’obiettivo è quello di proseguire su questa strada, intensificando sia le azioni di comunicazione interna che quelle con risvolti diretti sugli interlocutori esterni, migliorando ulteriormente immagine e capacità di dialogo con la comunità».

Sui prossimi numeri: le attività, i progetti e l’organizzazione del gruppo ACSM S.p.A.


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LaVocedelNordEst.it Ottobre 2009

L’iniziativa del nostro Giornale

Zortea incontra Zortéa nel 2010 Brevi

E’ l’iniziativa del nostro giornale che si propone di organizzare entro il mese di maggio 2010, un viaggio alla scoperta della piccola Comunità brasiliana visitata da Zortea, Lenzi e Zandonai prima della scomparsa. Un filo rosso tra le Dolomiti e il Brasile – E’ la voce flebile di Luciana, dalla Prefeitura di Zortéa in Brasile, che risponde dall’altro capo del telefono. Ci parliamo in un portoghese misto allo spagnolo, ma l’importante è poterci comprendere. Lo facciamo immediatamente e lei capisce subito quando faccio il nome di Luigi Zortea. «L’ho

conosciuto certo – replica velocemente – era con i suoi amici ed ha visitato la nostra comunità. E’ stato un grande dispiacere per tutti noi». Come segno di gratitudine – in attesa di poter far colloquiare presto via internet, i sindaci delle due località - dalla Comunità di Zortéa ci fanno avere il tradizionale calendario (nella foto) ricco di colore e in pieno spirito brasiliano. «E’ ancora una bozza – aggiunge Rosanna – ma credo sia un segnale concreto». Molte foto, i simboli dell’agricoltura e la loro voglia di amicizia. Ci segnalano dalla piccola comunità brasiliana, che tra le foto ci sono anche i loro «tre amici». Ed è proprio vero, nel calendario 2010 della Prefettura, si possono notare Luigi Zortea, Giovanni Battista Lenzi e Rino Zandonai in visita ad una stalla prima della tragedia dell’AF447. Con il loro solito sorriso che giunge fino a noi in modo quasi inaspettato.

Sport

ASSEMBLEA U.S. VANOI

Il viaggio nel 2010 – Proprio per questo, riscoprendo quello spirito con cui Luigi Zortea aveva ricercato i suoi lontani antenati (fra tutti quell’Antonio Zortea di cui spesso parlava ndr) il nostro giornale si propone di organizzare una serie di iniziative di scambio e successivamente un viaggio – entro maggio 2010 - in quella piccola Comu-

Organizziamo Insieme

Zortea incontra Zortéa Chi è interessato alla nostra proposta, è disponibile a partecipare al viaggio o intende aiutarci nell’organizzazione delle iniziative di scambio, fino al successivo viaggio in Brasile (a Zortéa e nelle zone circostanti), può contattarci allo: 0439/725106 o inviando una mail a:redazione@lavocedelnordest.it

nità diventata ormai simbolo di quanto è accaduto. L’obiettivo è di riunire chi porta il nome di quella comunità e persone che abbiano voglia di conoscere quelle terre (non solo Zortèa ma anche Piraquara da poco con noi gemellata, Curitiba e le zone circostanti) per riscoprire un angolo di Trentino che è parte del nostro passato. La trasferta è interamente da definire e da organizzare. Per questo, si cercano volontari che abbiano voglia di creare un vero scambio – più che un gemellaggio sulla carta – facendo incontrare giovani via internet, scrivendoci e mettendo in contatto le nostre e le loro associazioni, fino all’incontro dei prossimi mesi - ad un anno dal tragico anniversario - che potrebbe, dal dolore, far sbocciare un fiore.

VANOI - L’assemblea si è tenuta venerdì 25 settembre 2009 presso la sala riunioni della Cassa Rurale valli di Primiero e Vanoi. Dopo il saluto di benvenuto della presidente Lanzani Daniela, e gli adempimenti assembleari, come da statuto si è passati alla trattazione dell’ordine del giorno, la relazione di fine mandato, di fine anno 2008/2009, il conto consuntivo ed il bilancio di previsione 2009/2010 che sono stati approvati all’unanimità. Si è passati poi al punto 4 dell’ordine del giorno che prevedeva il rinnovo delle cariche sociali, è stato eletto il nuovo consiglio di amministrazione,il nuovo presidente Grisotto Simona e la segretaria Orsingher Annamaria. Fra gli interventi assembleari il sindaco Loss Renato e l’assessore allo sport Sperandio Gaspare hanno ringraziato i componenti vecchi e i nuovi della società per il loro impegno. In conclusione emozionante consegna di alcune pergamene di ringraziamento per l’impegno profuso a: Lanzani Daniela presidente uscente, Menguzzo Bruno «per un impegno lungo 29 anni» e a Rattin Carlo, Romagna Annamaria, Ferrari Lorena e Nami Fiorenza, tutti uscenti per fine mandato.

Accordo con Piraquara, ma Loss: «Il gemellaggio con Zortéa si farà» PRIMIERO/VANOI (TN) - Il vicesindaco di Canal San Bovo Renato Loss conferma - dopo le polemiche dei giorni scorsi alla firma con Piraquara - e aggiunge che il gemellaggio con quella comunità non sostituirà la strada seguita da Luigi Zortea con la comunità brasiliana che portava il suo nome. Nella cerimonia di Canal San Bovo – il giorno dopo l’atto ufficiale a Primiero – non erano mancati i malumori da parte di alcuni consiglieri, assenti per il mancato coinvolgimento. Dopo alcuni giorni in altre località del Trentino, a Tonadico, presso la Sala Assembleare della Comunità di Primiero, si è svolto il momento di sottoscrizione dell’Atto Ufficiale di Gemellaggio fra la Comunità di Primiero e la Comunità di Piraquara, nello Stato del Paranà, in

Brasile. La delegazione del Brasile era guidata dal Sindaco di Piraquara. Un momento importante per ricordare, a quattro mesi dalla scomparsa, il Sindaco di Canal San Bovo, Luigi Zortea, il consigliere provinciale Giovanni Battista Lenzi e il direttore della «Trentini nel Mondo» Rino Zandonai e per continuare l’impegno di collaborazione con le popolazioni del Brasile originarie di Primiero. In sala erano presenti anche le mogli di Luigi Zortea e Giovanni Battista Lenzi. I firmatari dell’Atto di Gemellaggio sono la Comunità di Primiero, i Comuni di Primiero, l’Azienda consorziale servizi municipalizzata, l’Ente Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, e il Sindaco del Comune di Piraquara. «Scoprire insieme le cose che ci uniscono – ha detto nel suo

Feltrini e Primierotti sul passo Finestra: C’è voglia di collaborare FELTRE (BL) - Una giornata di festa per il Primiero e il Feltrino, ritrovatisi dove la storia ha scritto pagine importanti per queste terre, grazie ad alcuni appassionati di montagna del CAI SAT delle due zone. In Val Noana erano presenti circa cinquanta persone e hanno raggiunto il passo Finestra percorrendo l’antico sentiero dei Pinteri. Lungo il percorso le guide, con il custode forestale Silvano Doff Sotta. Du-

rante la giornata, sono state illustrate le vicende storiche e le trasformazioni ambientali che hanno interessato la conca di Neva. Sul passo Finestra, dove altri escursionisti provenienti dal rifugio Bruno Boz e anche dalla Val Canzoi attendevano la comitiva, è avvenuto lo scambio di saluti fra le rispettive comunità. Gli intervenuti - Hanno più volte sottolineato il desiderio

.......................................................... intervento Cristiano Trotter, Presidente della Comunità di Primiero – per trovare insieme opportunità nuove.» Il Sindaco di Piraquara ha ricordato l’emigrazione trentina in Brasile, l’importanza di recuperare le radici trentine e ha sottolineato l’importanza della collaborazione per quanto riguarda lo sviluppo della sua terra. Momento simbolico è stata la consegna alla comunità di delle rispettive comunità di lavorare insieme su progetti comuni, di intensificare le occasioni d’incontro per una migliore conoscenza e collaborazione fra le due comunità confinanti, appartenenti a due regioni diverse ma unite da radici comuni. Si è trattato del secondo incontro sul passo Finestra (1766 m), sull’antico valico che collegava Tirolo e Repubblica di Venezia. Il primo incontro si è svolto nel 2007. Allora gli abitanti del Feltrino e di Primiero giunsero sul passo ognuno dalla propria valle. Quest’anno invece l’appuntamento è stato per tutti dal Primiero.

Primiero, da parte della delegazione del Brasile, di una statua della Madonna dell’Assunta che fu portata oltre oceano dai primi emigranti di Primiero. Il Gemellaggio prevede la realizzazione di scambi di informazioni sullo stato attuale e sullo sviluppo socio-economico delle due Comunità, in particolare in ambito agricolo, ambientale, turistico e culturale.

Il 27 dicembre ritorna la SKI SPRINT FIERA DI PRIMIERO - Il centro di Fiera di Primiero ritorna innevato nei giorni di Natale con i campioni dello sci di fondo. Sul circuito cittadino del capoluogo della Valle di Primiero (TN), domenica 27 dicembre torna la «Ski Sprint Primiero Energia», quest’anno alla sua settima edizione. A mettersi in tasca la sesta edizione della «Ski Sprint Primiero Energia» lo scorso anno fu, al maschile, il bergamasco campione del mondo team sprint 2007 Renato Pasini. Al femminile, nel 2008 Sabina Valbusa - già al successo in Valle di Primiero nel 2004 e nel 2005 con Gabriella Paruzzi - calò invece il suo personale «tris» davanti a Veronica Cavallar e alla diciottenne trentina Gaia Vuerich. ........................................................


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Cultura e Società

L’Italia del Nordest: solo capannoni? Segue dalla prima pagina

NORDEST - La crescita delle nostre regioni è stata sorprendente ed entusiasmante ma nulla ha avuto a che fare con i miracoli: il merito deve essere attribuito esclusivamente alla nostra gente trentina, veneta e friulana e alla loro operosità, onestà e propensione al rìschio. Questi e non altri sono stati i fattori che hanno trasformato zone povere da dove i giovani erano costretti ad emigrare in una terra con un tasso di sviluppo unico in Europa e con una disoccupazione praticamente assente. Tutto ciò senza l’aiuto delle Istituzioni: unica eccezione la finanziaria 2007 che, dietro l’encomiabile iniziativa del ministro Rutelli di aiutare il turismo italiano in rapido declino, creò il costosissimo portale www.italia.it (48 milioni di euro solo per il Veneto) zeppo di errori e di omissioni quali ad esempio spiagge venete e friulane collocate in provincia di Foggia e le Dolomiti del tutto ignorate. Detto portale, che ha prodotto non

pochi danni al nostro turismo estero, è stato finalmente oscurato dopo i ricorsi delle regioni Veneto e Lombardia. La trasformazione del Nordest ha lasciato sbigottiti e, più spesso increduli la maggioranza degli abitanti del resto del Paese: ben pochi tuttavia commentatori politici, giornalisti economici o intellettuali hanno cercato di spiegare con un minimo di rigore scientifico e di approfondimento sociologico questo fenomeno. Gran parte di essi hanno optato per la più facile e diffusa teoria secondo la quale gli abitanti del Nordest altro non sono che «bestie da soma» da sfottere in TV ; anche la pretesa onestà, tenacia, laboriosità e rigore morale sarebbero solo il retaggio, ormai dimenticato, della lontana dominazione austriaca. E’ singolare che i «media» ricordino così’ spesso l’influenza di una breve e intermittente occupazione austriaca durata in tutto una sessantina d’anni e quasi mai l’indelebile impronta data alle nostre genti da oltre undici secoli di appartenenza ad uno Stato forte,unitario,laico ed in-

dipendente quale fu la Repubblica Serenissima la cui portata storica fu volutamente ed ingiustamente ridimensionata dopo l’unione al Regno d’Italia. Alcuni spiegano l’innegabile attuale successo economico con una diffusa evasione fiscale e lo considerano non duraturo in quanto non supportato da un analogo progresso culturale; inoltre l’ambiente sarebbe stato irrimediabilmente rovinato e il territorio distrutto. C’è tutta una letteratura contro la gente del Nordest che quasi mai si è dato la pena di rispondere : qualche giornalista ha parlato di «bovina quiete» affermando che i Veneti «continueranno a prendersela sui denti e hanno solo imparato a non dire «ahi». Unica voce fuori dal coro quella di Indro Montanelli che esaltava,dopo il terremoto, il comportamento della popolazione friulana che aveva fornito una rara «lezione di alta coscienza civile». Vorrei chiudere l’argomento citando quanto scrìtto da Guido Ceronetti sulla prima pagina della Stampa di Torino circa alla metà degli anni 90

Da Belluno in Francia per non dimenticare

informa Settembre, che mese è stato? Il report di Gianantonio Taverner per l’associazione centrometeodolomiti di Alberto Perer

IZOURT (FRANCIA) - Si è tenuta a fine settembre,la celebrazione in ricordo dei lavoratori emigrati italiani morti sul lavoro, che ha avuto luogo in Francia ad Izourt e che ha avuto la partecipazione di varie istituzioni del territorio veneto, di associazioni dell’emigrazione veneta, nonché dei familiari dei deceduti. Era il 1939, quando 31 operai, tra cui 29 emigranti italiani di cui parecchi veneti e friulani, morirono in Francia in un cantiere di alta montagna per la costruzione di una diga, sepolti da una bufera di neve. Presenti per la Regione del Veneto l’Assessore ai Flussi Migratori Arch. Oscar De Bona, varie associazioni del mondo dell’emigrazione veneta tra cui l’Ass. Veneziani nel Mondo, organizzatrice dell’evento col supporto della Regione del Veneto e grazie alla collaborazione locale delle associazioni Alliance Franco-Italienne e «Ricorda-

te» di Vicdessos ed Auzat – , l’Ass. Bellunesi nel Mondo, l’Ass. Padovani nel Mondo, l’Ente Vicentini nel Mondo; delegazioni ed associazioni protagoniste del sociale, rappresentanti di istituzioni di varie comunità quali Santa Giustina (BL), Valdastico, Pedemonte, Vicenza Fossalta di Portogruaro, Quero, Lamon, Feltre, la provincia di Venezia. Presente l’A.N.C.I. Veneto- deleg. Emigrazione Veneta, nonché una delegazione friulana rappresentante la cittadinanza di Morsano al Tagliamento e l’Efasce (Ente Friulano Assistenza Sociale Culturale Emigranti). Notevole la presenza della comunità di Quero, presente con, oltre alle rappresentanze comunali, una folta delegazione costituita da Protezione Civile, Alpini di Quero, Pro Loco, Ass. Emigranti di Quero, Comunità Montana Feltrina.

.»Se fossi nato a Treviso sarei uno del Nordest, scrittore del nord-est è anche peggio che padano. Ma che cos’è questo Nordest? A me sembra un brutto posto, pieno di fiumi, dove non si esalta che il lavoro. Non è un Veneto imbruttito, è il nulla». Quando lessi queste parole mi venne la tentazione di invitare l’autore di tali frasi ingiuriose a venire almeno a vedere i luoghi da lui tanto disprezzati ; poi desistetti consapevole che le bellezze incomparabili della nostra terra , dalle Dolomiti alle colline friulane e venete , al mare di Trieste , a Venezia e le sue isole , nonché il patrimonio cul-

FELTRE (BELLUNO) - Prosegue senza sosta l’attività dell’associazione bellunese che è in continua espansione verso il Trevigiano ma anche verso il Trentino Alto Adige, con molte nuove stazioni. Come di consueto ecco il report dedicato al mese di settembre. Sul prossimo numero il bilancio di un anno di intensa attività per il gruppo di lavoro che ha coinvolto molte nuove stazioni e appassionati di questo splendido mondo. Il mese è trascorso all’insegna della normalità con giornate di sole alternate a delle giornate di brutto tempo. Tutto questo grazie all’insistenza di una campana anticiclonica di matrice africana la quale ha garantito un periodo di tempo discreto sulla nostra zona, mentre al sud si sono avute abbondanti piogge e nubifragi . La prima settimana del mese inizia con belle di sole,ma già a metà settimana il tempo diventa instabile con frequenti rovesci.Solo nel fine settimana il tempo migliora decisamente lasciando spazio a giornate di sole. Sotto il profilo termico c’è stata un’altalena per la temperatura minima, mentre la massima è rimasta stazionaria anche se sopra la media.

La seconda settimana c’è il ritorno del bel tempo con belle giornate di sole e clima gradevole. Qualche annuvolamento più consistente arriva verso il fine settimana, ma senza precipitazioni. La temperatura minima è in diminuzione a causa di infiltrazioni fresche da est,mentre la massima resta stazionaria ma sopra la media del periodo favorendo una eccessiva escursione termica giornaliera. La terza settimana ha un’inizio perturbato con abbondanti precipitazioni che,solo nella giornata del 16 si sono avuti consistenti accumuli di pioggia (52mm a S.Martino - 73mm S. Giustina - 57 mm Sospirolo - 101 mm Feltre - 55 mm Belluno) mentre i giorni successivi il tempo migliora lievemente lasciando spazio a qualche sprazzo di sole, ma con l’insidia di qualche breve rovescio. La temperatura a un calo durante le giornate di pioggia per poi aumentare verso il fine settimana. La terza settimana il tempo migliora decisamente con cielo sereno a tratti velato, ma con le prime foschie o locali banchi di nebbia al primo mattino.Solo verso il fine settimana si sono avuti brevi rovesci di pioggia dimenticati subito dal ritorno del sole. La temperatura mi-

turale delle nostre città , non avrebbero fatto mutare atteggiamento a chi merita di essere considerato solo un egocentrico provocatore. Ciò che mi propongo in questo momento è controbattere ai soliti luoghi comuni ormai diventati un vero e proprio teorema , cioè una costruzione squisitamente politica e strumentale ad opera dei «media»,condivisa talvolta anche da giornalisti di origine veneta (v G. A. Stella» Schei «, S. Romano ecc.). (Continua nel prossimo numero)

Aggiornamenti meteo su: www.centrometeodolomiti.it

nima subisce un leggero aumento mentre la massima resta stazionaria. Gli ultimi giorni del mese si concludono con cielo poco nuvoloso a tratti nuvoloso, con temperature in leggera diminuzione. Questo mese, per quanto riguarda la temperatura è stato leggermente sopra la media (+0,5°C) degli ultimi 16 anni addirittura un +1,8°C rispetto all’anno scorso. La media di questo mese è confrontabile con gli anni ’94-’98. Per quanta riguarda le precipitazioni,che si sono concentrate principalmente nella metà del mese, non sono state così abbondanti attestandosi sotto la media (- 17%) restando uno dei mesi meno piovosi degli ultimi 11 anni. Concludendo il mese di settembre è stato tutto sommato nella «normalità».


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Cultura e Società Lo stress e i suoi Straordinarie storie di cani e gatti, delle veri significati mie parti

di Giorgio Costeniero

di Prof. Olindo Fameli* TREVISO - «Stress» è forse la parola che ha avuto maggior fortuna fra quelle che il moderno linguaggio ha adottato negli ultimi decenni per esprimere uno stato d’animo di particolare intensità emotiva o per sintetizzare un concetto di immediata percezione. Per quanto la parola, di derivazione inglese, significhi propriamente «forza»o «sforzo», essa ha tuttavia assunto nel linguaggio corrente il significato di «tensione»psico-emotiva, di ansia o di vera angoscia per avvenimenti particolarmente traumatizzanti o dal risultato incerto e comunque sempre sofferti fino alla loro soluzione. Cosi le manifestazioni della vita quotidiana che in genere determinano situazione di «allarme»vengono definite «»stressanti». Anche se talvolta si abusa di questa efficace espressione, è certo che ad essa vadano ricondotte molte forme della patologia che affligge l’uomo de! ventesimo secolo. Non sembra esservi dubbio, ad esempio, che allo stress vada attribuita la responsabilità dell’ulcera gastrica, di molte forme di ipertensione arteriosa e della più diffusa malattia moderna, l’infarto cardiaco. E’ vero che non è sufficiente il solo stress per la comparsa di alcune di queste malattie che riconoscono, come nel caso dell’infarto, anche cause anatomiche chiaramente identificabili, ma è comunque certo che esse ne rappresenta una concausa preminente quando non determinante. Ma è veramente così nocivo lo stress? Se si parte dalle origini della sua comparsa in medicina, si potrebbe considerarlo, entro certi limiti, come evento favorevole. Il suo nome è legato ad un’opera fondamentale del medico canadese Hans Selye che già nel 1963 identificava lo stress con quella che egli definì «sindrome generale di adattamento», espressione con la quale intendeva designare il complesso dei fenomeni biologici che si verificano in un organismo in conseguenza dell’azione prolungata di un agente nocivo di qualsiasi natura, batterica o fisica: quindi le infezioni, i traumi, le ustioni, i raffreddamenti, la fatica, le emozioni. In altre parole egli voleva sottolineare che quando una qualunque causa, non

solo emotiva, ma anche infettiva (influenza, ascessi, polmoniti ecc. o addirittura fisica (colpo di calore, congelamento, ustioni ecc.) colpisce l’organismo umano, questo tende a difendersi inizialmente mettendo in atto una «reazione di allarme»che può essere anche di tipo biologico, cioè organico, oppure psichico. Questa reazione simanifesta con segni di sofferenza generale sia fisica che emotiva che consentiranno al medico di intervenire precocemente. A questa fase, qualora lo stimolo patologico dovesse persistere, fa seguito lo stadio della «resistenza»in cui l’organismo si abitua a sopportare l’agente dannoso, accettandone in qualche modo la convivenza finché non possa essere rigettato o annullato con provvedimenti opportuni. E’ evidente quindi che nelle prime due fasi qualunque elemento stressante può essere rimosso e lo stesso stress può essere considerato un benefico elemento di avvertimento. Se lo stimolo nocivo non cessa di agire in tempo opportuno si giunge ad una terza fase detta dell’»esaurimento»che corrisponde al periodo durante il quale l’organismo cessa di resistere di fronte alla causa che ha determinato la sua reazione. In questa terza fase si può giungere alla manifestazione della malattia se lo stimolo nocivo dovesse prolungare la sua azione per un periodo molto lungo. Quali insegnamenti trarre da queste magistrali intuizioni di Hans Selye? Certamente quello di non considerare sempre e comunque patologica una situazione stressante ma impedirne la sua permanenza fino alle estreme conseguenze cioè fino alla comparsa dei sintomi specifici di malattia. Poiché al giorno d’oggi si tende ad identificare lo stress come fenomeno fegato alle difficoltà ed alla tensione connesse con la logorante vita moderna, il cardiologo Robert Eliot dell’università del Nebraska, suggerisce per combatterlo alcune regole fondamentali: - regola n. 1: non affaticarsi per sciocchezze; - regola n. 2: sono tutte sciocchezze. Se non puoi combatterle od evitarle, disperdile!» Tutto molto semplice! *Cardiologo - Treviso

TREVISO - Perdonate questo momento di intenerimento, di stupito straniamento che da tempo mi urge nel cuore per prendere forma su carta, l’unica soluzione che ho a disposizione per liberarmi dalle mie più uggiose ossessioni emotive. Vi debbo infatti assolutamente parlare di due cani e di una gattina. Cominciamo dai cani: Roccia e Gabibbo, due cani straordinari di Campigo, piccola frazione di Castelfranco Veneto, città dai moltissimi vizi umani, ma ricca anche di qualche altrettanto umana virtù, tra cui svettano proprio quelle manifestate da questi due animali. Eccovene la breve storia. Gabibbo venne travolto un bel dì da un automobile e – come poi appresi – si rifugiò e rimase immobile a lungo, ferito e sofferente, sotto alcune tavole coperte da sterpi discostate dalla strada. Non si seppe dove che molto tempo dopo. Però ci si andava accorgendo – e proprio per questo fu possibile a un certo punto ritrovare Gabibbo – che Roccia, suo amico, spariva di casa a orari regolari, sempre con un panino intatto in bocca, di cui regolarmente, con le buone o con le cattive, riusciva ad impossessarsi; e certamente non per andarselo a mangiare, al che avrebbe provveduto seduta stante, come era aduso. No, si allontanava quatto quatto con quell’appetitoso bocconcino ben saldo tra i suoi denti affilati, distillando saliva e sofferenza per la restrizione che si andava autoimponendo, e andava a sfamare il suo amico Gabibbo con cristiana (non mi viene in mente altra, più pertinente parola!) solidarietà. La storia non è finita perché dovete sa-

pere che Gabibbo, non si sa come, certamente per le cure e l’affetto di Roccia, si riprese e un bel giorno ricomparve dalle parti di casa, orbo di un occhio, piuttosto pesto e claudicante, anzi: decisamente sbarossà, come si dice da queste parti, ma vivo, presente e partecipe come in passato. Dovete ancora sapere che Roccia aveva avuto un padrone, cui era stato devotissimo, che era prematuramente mancato alcuni anni addietro. Ebbene Roccia, ogni mattina che Dio mandava in terra andava al cimitero, puntualmente quando sentiva scricchiolare il cancello, entrava e si accostava alla tomba del suo padrone, si accucciava e si fermava in visita per lungo tempo, tempo lungo e regolare di presenza e di testimonianza. La sua visita era come la storica uscita di casa di Immanuel Kant per la sua giornaliera passeggiata a Konigsberg: talmente puntuale che i suoi concittadini vi regolavano i loro orologi. E Gabibbo? Beh Gabibbo, pur dopo la sua brutta esperienza ma certamente corroborato in fraternità di spirito da Roccia, a conferma che i veri sentimenti sono sempre bilaterali, lo accompagnava al cimitero, in ciò segnalando il fortificarsi della loro amicizia – come avviene tra persone dabbene – anche in virtù della passata condivisione di una sofferenza e insieme tornavano a casa dopo essere stati quasi a guardia della tomba del vecchio padrone. Di una gattina invece vi voglio raccontare del punto più alto di una famiglia di tante femmine, che si aggiravano dalle parti di casa mia e che ogni sera tornavano a casa, tutte quante, e tutte quasi sempre regolarmente incinte, a diversi stadi di gravidanza, ma sempre tutte pregne, del tutto disinteressate ai miei benevoli rimproveri per il lassismo dei

loro costumi e di più di una specifica gattina, di una sola vi voglio raccontare. Non era un animale particolarmente intelligente (dote che si dice sia piuttosto diffusa tra questo genere di felini), neanche particolarmente bella; era piuttosto una gattina buona, buonissima, pietosa, con quei suoi grandi occhi aperti e generosi. Una gattina madre, una madre tout court che ogni pochi mesi partoriva con regolarità 5 o 6 gattini, li partoriva ma poi non era indifferente ad essi, non li considerava semplici creature della natura (o di Dio, come si diceva dei bambini che venivano abbandonati nelle «ruote» degli ospizi di carità appena nati). No, nient’affatto: dopo il parto li curava amorevolmente, li accudiva, li assisteva, li proteggeva, li amava tenerissimamente. Il problema mi si presentava in termini sempre più drammatici quando partoriva. Non sapevo che fare, dove mettere tutti quei gattini, come garantire la sopravvivenza del maggior numero di essi senza peraltro spezzare vincoli familiari e affetti che sentivo – in modo particolare nel caso di quella gattina – profondi, forti, sensibili: nient’affatto dissimili da quelli umani. Poco tempo fa, non sapendo proprio più dove sbattere la testa, fui proprio costretto a cedere alcuni dei suoi bellissimi gattini appena nati a una famiglia amica, per bene, generosa, amante degli animali. Insomma: avevo fatto del mio meglio ed ero tranquillo. Ma, quasi a farmela pagare, a reclamare giustizia, a lanciare verso l’empireo la sua profonda sofferenza, per quattro giorni quattro quella madre ha pianto e si è disperata. Ha pianto e ha cercato. Ha sofferto. Poi, esausta, sfinita, è uscita e si è fatta subito mettere incinta dal primo gatto che ha trovato, un vecchio gatto storpio e malandato. E’ morta qualche mese dopo, nonostante le infinite cure che le sono state prestate, ancora gravida, portando in grembo i suoi adorati gattini, questa volta non nati. La maternità continua ad essere una forza, un’energia prepotente che corre per il mondo; anche, per certi versi, un affascinante mistero. Ce lo dicono apertamente, con la forza e l’evidenza del loro istinto, quasi tutti gli animali. Ce lo dicono ancor di più (quasi tutti) gli esseri umani che aggiungono al loro istinto, i loro sentimenti, la loro cultura, la loro intera antropologia. Eppure io sono sicuro che, almeno per quella gattina, per quell’unica, straordinaria gattina che vi ho narrato non era solo istinto … Non vi maravigli, le storie che avete letto, apparentemente fragili ma che sottendono, come tutte le storie semplici, straordinari insegnamenti …


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Anno II - N°16 www.LaVocedelNordEst.it

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Enogastronomia Un piccolo gioiello del Collio: Carlo di Pradis

di Michele Paiano CLAUZETTO (PN) - Mi presento brevemente: sono goriziano di nascita, friulano per parte di madre (ma un certo nonno napoletano lo sento ancora vivere qualche volta dentro di me) e di padre salentino; vivo a Capriva. Insomma sono sempre vissuto in mezzo a grandi vigneti, di rosso e di bianco e questa nota, questo colore, questi profumi – chissà come? – non mi si sono rimasti impressi solo negli occhi, ma anche un po’ nell’anima. Infatti mi occupo di ristorazione, di gastronomia, di tradizioni culinarie e di vino. Molto di vino. Soprattutto di vino.

Nella mia zona, non solo conosco tutti i vignaioli, conosco anche le loro terre, appezzamento per appezzamento, clone per clone, vendemmia per vendemmia, vino per vino. E debbo confessare in tutta confidenza (e un briciolo di rossore) che costruirmi e affinarmi in questa esperienza e nel mio piccolo grumo di competenze è stata per me una esperienza duramente piacevole, faticosamente leggera, ricca sempre di infinite soddisfazioni. Quando mi metto a parlare di vino del Collio con quei viandanti che vado via via incontrando, o rispondo a qualche domanda di chi mi chiede informazioni mi dicono che gesticolo. E’ vero: gesticolo, indico, punto il dito perché, prima ancora di parlare di vino, sento dentro di me impellente la necessità, per prima cosa, di mostrare dov’è la vigna, la sua ubicazione, quanto meno la sua direzione. E una delle direzioni che indico più spesso è il territorio del comune di Pradis, quasi attaccato a Cormons, dove operano molti grandi viticultori, maestri del vino di fama internazionale e da cui escono etichette conosciute in tutto il mondo. L’elenco dei miei amici in quel piccolo fazzoletto di terra sarebbe molto lungo e troppi i ricordi di assaggi, di bevute e di amicizia. E poi è ora di venire al punto, perché ciò di cui volevo parlarvi è di una piccola cantina, di una piccola azienda che già dal nome traspira gentile tenerezza:

«Carlo» – perché Carlo era il nome del padre degli attuali proprietari e conduttori –, l’azienda agricola Carlo di Pradis, di Boris e David Buzzinelli. Boris e David sono due nomi possenti e pienamente adatti ai due forzuti giovanotti – abbondantemente sotto gli ottant’anni in due – che da tre lustri stanno portando avanti un bellissimo lavoro, anche molto originale in un territorio dove, essendoci di tutto e di più dal punto di vista enologico, l’originalità e l’innovazione non sono proprio cosa facilissima, un girar l’angolo, un’ideuzza buttata là. Il fatto è che Boris e David Buzzinelli non sono vigorosi soltanto nel fisico, lo sono altrettanto nella testa, nell’inventiva non meno che nella concretezza. In verità io penso che siano due piccoli geni. Fanno quasi tutto da soli e ogni tanto si avvalgono dell’ aiuto di qualche amico o di qualche vicino. Sono due personaggi decisamente schivi: non parlano molto, si fanno vedere poco in giro, non amano le celebrazioni e i discorsi, se si espongono lo fanno in prima persona, come viticultori, senza farsi scudo dei loro vini. Amano i fatti, sono persone semplici e dirette, cordialissime ma riservate. E ricche di idee, di chiarissime idee. Per me sono soprattutto dei cari amici. L’ingresso della loro azienda è bellissimo, architettonicamente bellissimo. Se deciderete di andarli a trovare sarete accolti infatti da un imponente cancello

di ferro battuto, affiancato da una elegantissima insegna di rame, che riproduce il marchio dell’azienda, e accompagnati da una piccola salita in porfido al porticato della grande cantina da cui si gode una vista di vigne tanto gentile quanto emozionante. Le attrezzature che vedrete sono tecnologicamente avanzatissime – il meglio del meglio – disposte intelligentemente e razionalmente. Perfetta poi la catena delle barriques la cui sola vista farà subito distillare dal vostro palato la prima goccia di curiosità (e di gola). Ma parliamo ora della loro produzione, del risultato del loro lavoro. Producono dei vini bianchi caratteristici della zona come il Friulano (l’ex Tocai, per intenderci) e il Sauvignon, che io reputo i loro cavalli di battaglia. Sono vini di grande eleganza ma, allo stesso tempo, di grande struttura e stoffa, come capita raramente. Sono vini che conservano al meglio la loro impronta di schiettezza e semplicità – come deve essere – che però non esclude affatto una straordinaria complessità sia aromatica che gustativa. In questo risiede la loro sbalorditiva originalità, il risultato della loro fine ricerca, comunque di un lungo lavoro. Mam-

Viaggio all’origine della cultura veneta di Alessandro Firpo PREGANZIOL (TV) - Ombre Rosse. Che nome poliedricamente evocativo per questo gradevolissimo ristorante alle porte di Treviso. Ombre prima di tutto. Mi hanno raccontato della curiosa origine di questo particolare significato del termine, che rimanda alla frescura dell’ombra (quella vera!) del campanile di San Marco. Nel triveneto l’ombra, od ombretta che dir si voglia, è un uso davvero universale. Ma anche in quasi tutto il resto d’Italia (non so se per la diffusione della Lega anche verso il centro-sud o se per il grande piacere di quel calicetto fresco, non so dire) ormai tutti capiscono di che si tratta. E poi rosse, Ombre Rosse. Certo c’è un riferimento a quando il colore rosso – politicamente intendo – era ancora il simbolo del comunismo internazionale, della sinistra antagonista, della lotta delle classi sociali più svantaggiate compattamente unite dietro un grande progetto di liberazione (che sappiamo tutti come poi è andato a finire). Mah!? Io son foresto e dunque nulla so del patron e del suo vissuto, nulla del suo passato e nulla del suo presen-

te, proprio nulla, e non ne sono affatto curioso. Però credo di non sbagliarmi nel ritenere che il suo cuore, qualche decennio or sono, possa aver battuto chiaro e forte in quella direzione. Ma Ombre Rosse è anche il titolo di un film che abbiamo visto e rivisto tutti quanti, vecchi e bambini: un grande John Wayne e un grandissimo, strepitoso, assolutamente indimenticabile (oltre che davvero uno dei primi) «arrivano i nostri» della storia del cinema. E che brivido, tutte le volte, sentire quegli squilli di tromba che arrivano al momento giusto e che lasciano scornati quei bruttissimi e cattivissimi «indiani». Un segno di riscossa dunque, di chi consegue il successo dopo aver rischiato il tutto per tutto. Un bel nome comunque, e basta con le indagini. Il locale è semplice ma caldo e molto accogliente. Tavoli di legno ben distanziati, sedie comode, apparecchiature di carta colorate e vivaci. E calici come si deve, da locale di gran classe! Perciò qui occorre parlare subito della cantina, di questa eccellente cantina, estesa e profonda. La scelta è infinita, le proposte di qualità altrettanto. Vi si trovano tante cose, note e meno note, tutte buonissime. Grandi produttori non meno che piccoli produttori.

Ma sapete perché è particolarmente bello venire a bere un’ombra all’ombra delle fresche frasche di Ombre Rosse? Perché se il patron del locale vi propone un vino, bianco o rosso che sia, fermo o frizzante che sia, non solo avrete la garanzia che si tratta di un ottimo vino, ma avrete anche la certezza che lui lo ha assaggiato, degustato, esaminato e promosso e che solo allora, solo dopo un percorso lungo, critico e austero (non meno che gioioso, s’intende) ve lo proporrà: convintamente e competentemente. Un vero piacere. E poi da Ombre Rosse si mangia davvero bene, molto semplicemente ma davvero bene, in modo curato, serio e appassionato. Figuratevi che il patron e la patronne sono gli unici ristoratori che io ho incontrato nel mio peregrinare per tavole ospitali a mettere la salsa del vitello tonnato sotto e non sopra la carne (di vitello, buonissima e cotta alla perfezione). E volete sapere il perché di questa apparente stramberia? Perché deve essere chiaro a tutti che da Ombre Rosse nessuno è preso in giro. Che è tutto alla luce del sole. Che è tutto en plein air. E scusate se è poco! Tanto più che ve lo dico sorseggiando alla vostra salute una squisita, profumata, freschissima ombretta.

ma mia: quanto devono aver pensato e ripensato, assaggiato e riassaggiato, provato e corretto, quei due per arrivare a un risultato simile! Tanta fatica di certo ma anche – lasciatemelo dire –: beati loro! Producono anche un Merlot che mi sentirei di definire «nuovo», nel senso – scusate il bisticcio – che da il meglio di se solo a piena maturità: si comincia oggi a bere il 2001, non so se mi spiego! Un vino dal colore intenso, ricco ancora dei profumi della gioventù ma con grinta da vendere e una lunga vita davanti a se. Credetemi: sorsi davvero regali. E devo anche doverosamente riferire che tutti i loro vini, non solo hanno un rapporto qualità prezzo davvero eccellente, ma – di più – hanno prezzi davvero senza uguali! Insomma la cantina Carlo di Pradis merita proprio una visita. Nel caso doveste capitarvi, dopo aver fatto rapidamente amicizia – vedrete: ci metterete pochi minuti! – con Boris e David fate però attenzione, molta attenzione. Boris e David sono degli esperti bevitori e non vi lasceranno andar via tanto facilmente e ricordatevi quindi che loro non avranno poi lo svantaggio di dover guidare l’automobile: quello sarà tutto vostro!


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Sportello Lavoro

Contratto di inserimento lavorativo tasso di occupazione femminile sia inferiore almeno del 20% a quello maschile (oppure quello di disoccupazione superiore del 10%) ■ persone affette da grave handicap fisico, mentale o psichico Il contratto può essere stipulato per tutte le attività e per tutti i settori, esclusa la Pubblica Amministrazione.

di Fabio Pizzi Il contratto di inserimento mira a inserire (o reinserire) nel mercato del lavoro alcune categorie di persone attraverso un progetto individuale di adattamento delle competenze professionali del singolo a un determinato contesto lavorativo, che deve garantire l’acquisizione di competenze professionali attraverso la formazione sul lavoro.

Può essere stipulato con: ■ persone di età compresa tra i 18 e i 29 anni ■ disoccupati di lunga durata tra i 29 e i 32 anni ■ lavoratori con più di 50 anni privi del posto di lavoro ■ lavoratori che vogliono riprendere un’attività e che non hanno lavorato per almeno due anni ■ donne di qualsiasi età che risiedono in aree geografiche in cui il

Può essere stipulato da: ■ imprese private, loro gruppi e loro consorzi ■ associazioni professionali, socioculturali e sportive ■ fondazioni ■ enti di ricerca pubblici e privati ■ organizzazioni sindacali e associazioni di categoria Il datore di lavoro, per poter assumere con questo contratto, deve aver mantenuto in servizio almeno il 60% dei lavoratori il cui contratto di inserimento sia scaduto nei 18 mesi precedenti. Il contratto di inserimento è un contratto di lavoro a tempo determinato, che va da 9 a 18 mesi, (fino a 36 mesi per gli assunti con grave handicap fisico, mentale o psichico). Non vanno conteggiati ai fini

della durata i periodi relativi al servizio civile o militare e l’assenza per maternità. Non può essere rinnovato tra le stesse parti (ma si può stipulare un nuovo contratto di inserimento con un diverso datore di lavoro) e le eventuali proroghe devono comunque aversi nei limiti stabiliti (18 o 36). Il contratto di inserimento lavorativo deve avere forma scritta e contenere l’indicazione precisa del progetto individuale di inserimento. In mancanza di progetto di inserimento o di forma scritta il contratto è, infatti, nullo e il lavoratore si intende assunto a tempo indeterminato con decorrenza dalla data di costituzione del rapporto. La definizione del progetto individuale di inserimento deve avvenire

con il consenso del lavoratore e nel rispetto di quanto stabilito dai contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali, oppure all’interno di enti bilaterali. Per ciò che riguarda la retribuzione, al contratto di inserimento si applicano per quanto compatibili le previsioni relative ai contratti di lavoro subordinato a tempo determinato. L’inquadramento del lavoratore assunto non può essere inferiore per più di due livelli rispetto a quello previsto dal contratto nazionale per i lavoratori che svolgono la stessa mansione o funzione. Al datore di lavoro spettano inoltre degli sgravi economici e contributivi per l’assunzione di lavoratori con contratto di inserimento (non per i giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni).

Per saperne di più o avere informazioni più approfondite contatta lo Sportello delle Acli trentine Casa Sociale e del Lavoro. La Casa Sociale e del Lavoro si trova a Trento in via Roma, 57 al II° piano. Tel. 0461 277250 Fax 0461 277278 mail: casaacli@aclitrentine.it

Rubrica a cura di Fabio Pizzi

SELEZIONI E CONCORSI, offerte di lavoro Inviateci le Vostre a: redazione@lavocedelnordest.it

TRENTINO Altri concorsi e opportunità di lavoro su: www.agenzialavoro.tn.it 1 Commerciale Area Servizi Trento Si richiede: Diploma di maturità, uso P.C - Automuniti - Età: 25/40 - Luogo di lavoro: Trento Cv dettagliato a curriculum@temporary.it, Rif. COM Trento .............................................................. 1 STORE MANAGER per la città di TRENTO Contratto a tempo indeterminato, livello di inquadramento e retribuzione in base alle esperienze. Email: job@salespower.it rif.to HPSTORE-TN. .............................................................. 9 AGENTi DI POLIZIA MUNICIPALE rovereto Numero posti: 9 a tempo pieno - Scadenza domanda: 28/10/2009 alle ore 17.00 - concorsi@comune.rovereto. tn.it - Web: www.comune.rovereto. tn.it .............................................................. 1 ASSISTENTE AMMINISTRATIVO Scadenza per la presentazione della domanda: 23/10/2009 alle ore 12.00 COMUNE DI MOENA Tel 0462 573141 .............................................................. 1 CUSTODE FORESTALE POZZA DI FASSA Scadenza domanda: 06/11/2009 alle ore 12.00 - -Comune di Pozza di Fassa Tel: 0462 764758 .............................................................. Addetto area amministrativa

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TRENTO Scadenza domanda: 27/10/2009 alle ore 16.30 - www.unitn.it

VENETO Avviso Pubblico. Manifestazione di interesse per la realizzazione di azioni finalizzate alla promozione della cultura e salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Info: avvisocomunicazionesicurezza@ lavoro.gov.it. Operatore commerciale per l’italia Susegana cpiconegliano@trevisolavora.it .............................................................. Addetto al Marketing/ e/o Stage - laurea in marketing Castelfranco Veneto - cpicastelfranco@trevisolavora.it Fax 0423/495305 .............................................................. Altre su: www.trevisolavora.org/ Richieste presso i centri per l’impiego nel Bellunese: Agordo Telefono +39 (0)437 620 47 cpi.agordo@provincia.belluno.it Belluno Telefono +39 (0)437 943 655 cpi.belluno@provincia.belluno.it Pieve di Cadore Telefono +39(0)435 519 967 cpi.pievecadore@provincia.belluno.it Centro per l’impiego di Feltre Telefono +39(0)439 302 698 cpi.feltre@provincia.belluno.it

La crisi continua, la crisi sta finendo, ed il mercato del lavoro? Qual è ad oggi la situazione riferita all’occupazione? di Fabio Pizzi TRENTO - Affermare che la crisi è ormai giunta alla conclusione significa indubbiamente dire il falso, con buona pace di coloro i quali, pochi in realtà, affermino il contrario. Dati alla mano, leggendo il Rapporto sulle Forze lavoro dell’Istat, i senza lavoro nel nostro Paese erano, a giugno del 2008, il 6,7%, sette decimi di punto in più in confronto all’anno precedente. Tra le regioni, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta presentavano i tassi di occupazione più alti (rispettivamente 70,2%, 68,6% e 67,9%), mentre Campania (42,5%), Sicilia e Calabria (44,1% in entrambi i casi) quelli più bassi. A livello provinciale, spettava a Crotone la ‘maglia nera’ delle province con meno occupati in Italia, appena il 37,3% della popolazione dai 15 ai 64 anni (51,6% degli uomini e 23,2% delle donne). Al Centro-Nord tutte le grandi province presentavano invece nel 2008 tassi di occupazione superiori, come di consue-

tudine, al Sud, ma comunque in netto calo rispetto agli anni scorsi. Ed eccoci a oggi ai veri effetti della crisi sul mercato del lavoro: nel secondo trimestre di quest’anno l’occupazione è diminuita di un ulteriore 1,6% registrando un calo di 378mila unità; è il dato peggiore dal secondo trimestre del 1994. Il 2009 è un anno record anche per il tasso di disoccupazione salito, al 7,4% rispetto al 6,7% di un anno fa. Convertendo le percentuali in persone, il dato è agghiacciante: il numero di chi è in cerca di occupazione è salito ad 1 milione 841 mila (+137 mila), pari al 8,1% in più rispetto al secondo trimestre 2008. A queste informazioni è necessario aggiungere quelle che vengono definite ‘’persone in stato di inattività’’, ovvero coloro che, per svariati motivi, spesso gravi problemi psicologici seguiti allo scoraggiamento od alla frustrazione di non trovare un’occupazione stabile, hanno smesso di cercare lavoro: il loro numero è salito del 3% rispetto al

2008 per un totale di 434 mila, un piccolo esercito che non rientra nel computo dei tassi di disoccupazione ma che è presente a macchia di leopardo in tutta la penisola ed è destinato ad aumentare con il perdurare della crisi. In conclusione, volendo dare un veloce sguardo generale a livello Europeo,dal 2007 ad oggi i disoccupati sono aumentati di 15 milioni ed entro la fine del 2010 questa moltitudine raggiungerà quota 25 milioni. In tre anni si perderanno dunque tanti posti quanti ne sono stati persi in un intero decennio fino ai primi anni Ottanta a causa delle crisi petrolifere. Come sempre, le perdite più pesanti si registrano all’interno dei gruppi già svantaggiati: giovani, basse professionalità, immigrati, minorità etniche, e tra questi, soggetti con contratti temporanei o atipici. Il rischio maggiore è quindi che una gran parte di questa disoccupazione divenga strutturale e che molti dei non occupati entrino in una condizione di mancanza di lavoro per un lungo periodo.



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Ogni fine settimana sul nostro giornale online gli appuntamenti aggiornati per il weekend

LaVocedelNordEst.it Ottobre 2009

Vivinordest TRENTINO ALTO ADIGE 23/10/2009 Transacqua Isola Bar alle ore 22:30 Concerto jazz

di Alessandro Lanzoni pianoforte, Tommaso Cappellato batteria, Gabriele Evengelista contrabbasso ............................................. dal 23/10/09 al 25/10/09 Val di Cembra «Di Vin Ottobre» Percorso enogastronomico attraverso cantine, distillerie, ristoranti e botteghe tipiche ............................................. dal 24/10/2009 al 25/10/2009 Castione di Brentonico (TN) Festa della Castagna .............................................

Segnalate i vostri eventi e le vostre iniziative a: redazione@lavocedelnordest.it

07/11/2009 Fiera di Primiero Il Borgo delle Zucche con laboratori, musica, curiosità ed esposizioni

fino al 31/10/2009 Foiana/Tesimo (BZ) Festa della castagna Keschtnriggl 2009 ............................................. 31/10/2009 Transacqua Isola Bar alle ore 22:30 Concerto Tribal Funk di Paolo Fofo Gennari Voce, Chitarre Paolo e Pedro Pedretti ChitarreVoce, Frank Nastri Percussioni, Ricky Burattini Tastiere ............................................. il 01/11/2009 - Fundres (BZ) Krapfenbetteln

............................................. dal 09/11/2009 al 11/11/2009 Castelrotto (BZ) Festa dei Kastelruther Spatzen

............................................. dal 07/11/2009 al 08/11/2009 Villa Lagarina (TN) Festa del baccalà .............................................

............................................. 8, 15 e 25 /11/2009 Corso «I pomeriggi del Tè» a cura Slow Food Feltrino e Primiero Info: Tel. 388 8444190 .............................................

La Piazza del NordEst

VENETO fino al 25/10/2009 Pederobba (TV) Mostra mercato dei Marroni del Monfenera

............................................. dal 18/10/2009 al 25/10/2009 Caorle (VE) Un Mare di Sapori I Sapori del Veneto ............................................. dal 23/10/2009 al 25/10/2009 Vicenza (VI) 1° Festival nazionale dell’Enoturismo ............................................. il 30/10/2009 Santa Lucia di Piave (TV) Banchetto medievale «Silva Suavis» e Rievocazione Storica dell’Antica Fiera di Santa Lucia .............................................

l’8/11/2009 Feltre (BL) Antica Fiera di San Matteo

FRIULI VENEZIA GIULIA dal 24/10/2009 al 25/10/2009 Venzone (UD) Festa della Zucca ............................................. dal 15/10/2009 al 25/10/2009 San Vito al Tagliamento (PN) Sagra del Pan-Zal ............................................. il 31/10/2009 - Ampezzo (UD) Fiesta da Lis Muars Capodanno Celtico

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«OGNI MESE UNA STORIA » Ottobre ha il sapore di castagne e di foglie gialle Ottobre è il decimo mese dell’anno secondo il calendario gregoriano ed il secondo mese dell’autunno nell’emisfero boreale, della primavera nell’emisfero australe, consta di 31 giorni, si colloca nella seconda metà di un anno civile. Il nome deriva dal latino october, perché era l’ottavo mese del calendario romano, che iniziava con il mese di marzo. L’imperatore Commodo operò una riforma in base alla quale il mese assumeva uno dei suoi titoli, Invictus, ma dopo la sua morte la riforma fu abbandonata. Nel calendario persiano corrispondeva al mese di Mehr (fino al 22) e poi a quello di Aban. Nel calendario rivoluzionario francese ottobre corrispondeva a due mesi: a Vendemmiaio fino al 22/24 ottobre, successivamente a Brumaio. Il mese di brumaio (o brumale; in francese: brumaire) era il secondo mese del calendario rivoluzionario francese e corrispondeva (a seconda dell’anno) al periodo compreso tra il 22/24 ottobre ed il 20/22 novembre nel calendario gregoriano. Era il secondo dei mois d’automne (mesi d’autunno); seguiva

vendemmiaio e precedeva frimaio. Il mese di brumaio deve la sua etimologia «alle nebbie e brume basse che sono (...) la trasudazione della natura da ottobre a novembre», secondo i termini del rapporto presentato alla Convenzione Nazionale il 3 brumaio anno II (24 ottobre 1793) da Fabre d’Églantine, in nome della «commissione incaricata della stesura del calendario». Il brumaio nella Rivoluzione Il nome «brumaio» è diventato celebre per via del 18 brumaio anno VIII, data del colpo di Stato con cui Napoleone rovesciò il Direttorio e si impadronì del potere in Francia (il 9 novembre 1799 secondo il calendario gregoriano). Tale evento, che costituì la premessa alla fondazione del Consolato e quindi dell’Impero, è noto anche tout court come «Brumaio». Molti decenni più tardi il filosofo e scienziato politico Karl Marx scrisse Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte commentando la presa del potere di Napoleone III in Francia, dove, per sminuire con acido humour l’obiettivo raggiunto dal nipote del grande corso, incluse la famosa frase secondo cui Gli eventi storici si presentano due volte, la prima in veste di tragedia, la seconda in guisa di farsa.

Oroscopo di Ottobre ARIETE in questo ottobre 2009 avete iniziato a riprendere il vostro stile di vita: vecchie abitudini, vecchie conoscenze, ma non tiratevi indietro di fronte a svolte che potrebbero essere positive.

Bilancia tante persone sanno apprezzare quello che state facendo e che avete fatto per loro in passato, non trascuratelo perchè potrebbe esservi utile in questo mese e nei prossimi.

Toro sfruttate le occasioni che avete quotidianamente, spesso avete troppo da fare e non vi accorgete di tutto quello che questo ottobre 2009 potrebbe portare con se.

Scorpione

ha notato.

Gemelli uno dei mesi a voi più favorevoli: questo ottobre 2009 porterà con se tante niovità dal punto di vista affettivo, non ne siate turbati e sappiate coglierne i lati positivi.

Sagittario

Vergine qualcosa sta cambiando e ve ne state accorgendo: cercate di essere dinamici ed elastici per non rimanere ancorati su posizioni che spesso si rivelano più questioni di principio che altro.

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Calamaretti ripieni con gamberetti e porcini Ingredienti per 4 persone 12 calamari freschi pezzatura «U 10» 200 gr di code di gambero sgusciate 100 gr porcini un bicchiere di brandy o vino bianco un pugno di pane grattuggiato un po’ di prezzemolo olio d’oliva, un spicchio d’aglio, sale e pepe q.b. In un padellino antiaderente fate rosolare l’aglio precedentemente tritato. Aggiungete i porcini tagliati a pezzetti e i gamberetti. Cuocete tutto per un paio di minuti e fate sfumare con il brandy, quindi fate asciugare bene il liquido e frullate il tutto al cutter. Amalgamate l’impasto con il pane grattuggiato e il prezzemolo tritato fino ad ottenere un impasto morbido. Prendete i calamari, e dopo aver rimosso le teste, pulitene bene l’interno. Farciteli con l’impasto precedentemente preparato e chiudeteli con uno stuzzicadenti. Prendete una teglia e versateci un po’ d’olio facendo soffriggere i calamari. Rosolateli da ambo le parti, sfumate con un bicchiere di vino bianco e quando è evaporato metterci due mestoli di acqua. Cuocete per 20 minuti, poi legate il liquido rimanente con un po’ di farina diluita con dell’acqua. Assaggiare prima di salare e pepare perchè in base alla pesca, il calamaro potrebbe risultare già salato.... Vino consigliato: Muller Thurgau Trentino Tempo di esecuzione: 50 min

Terrina di yogurt con piccoli frutti di Sant’ Orsola e crema alla vaniglia Ingredienti per 4 persone (Per la salsa) 250 gr di panna fresca 3 rossi d’uovo 50 gr di zucchero mezza stecca di vaniglia o mezza boccetta di aroma alla vaniglia (Per la terrina) 2 fogli di colla di pesce (circa 8 gr) 250 gr di yogurt (al gusto preferito) 250 gr di panna montata 50 gr di zucchero a velo un profumo di limone Piccoli frutti a piacere PROCEDIMENTO PER LA SALSA. Sbattete i rossi d’uovo con lo zucchero, mettete in un pentolino la panna con l’aroma di vaniglia e portate a bollore. Aggiungete l’impasto di uova e zucchero e portatelo a 86 gradi continuando a mescolarlo (snon avete un termometro da cucina toglietelo dal fuoco quando inizia a bollire ai bordi). Fate raffreddare per un paio d’ore in frigo. PROCEDIMENTO PER LA TERRINA. Mettete ad ammorbidire la colla di pesce in acqua tiepida per un paio di minuti. Prendete poi un terzo dello yogurt e mettetelo a bollire con lo zucchero e la colla di pesce avendo cura che si sciolga bene. Aggiungete il composto al rimanente dello yogurt e aggiungete il profumo di limone. Ponete a raffreddare in frigo 10 minuti, quindi amalgamatelo dolcemente con metà della panna montata. Mettete tutto negli stampini monoporzione e lasciate riposare in frigo un paio d’ore. è possibile anche usare uno stampo da torta, usando l’accortezza di foderarlo bene con carta forno, altrimenti ne prende il gusto.

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Capricorno un ottobre 2009 davvero frizzante e brioso! Sfruttate questo periodo per divertirvi senza preoccuparvi troppo, avete davvero pochi impegni.

La miglior fantasia in cucina, è il proprio gusto personale

ACquario

Leone usate le vostre conoscenze per emergere, e curate in questo periodo la vostra salute che potrebbe risentire del tanto e fruttuoso lavoro di questo ottobre 2009.

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-Le Ricette del Mese-

questo ottobre 2009 è la ripresa della normalità che vi accompagnerà per un breve periodo, poi noterete di stare riacquistando qualcosa negli affetti che avevate perso.

Cancro qualcosa nelle vostre relazioni coambierà in questo ottobre 2009, e ve ne accorgerete davvero presto. Tante le buone novità che potrebbero esserci nell’ambito del vostro lavoro.

questo ottobre 2009 sarà un mese di svolta in positivo per il vostro lavoro: avete fatto qualcosa di brillante e qualcuno lo

Anno II - N°16 www.LaVocedelNordEst.it

vostra salute.

iniziate in questo ottobre 2009 a guardarvi attorno per riscoprire amici del passato che potrebbero proporvi qualcosa di davvero interessante, curate la

Pesci siete davvero in forma in questo ottobre 2009, e le persone attorno a voi se ne stanno accorgendo. Chiedetevi il perchè di tante nuove attenzioni che talvolta potrebbero rivelarsi più adulatorie che altro.

IL VIDEO DEL MESE Il makeup passa per il Web: da Belluno a New York con ClioMakeUp Cosa succede quando una ragazza nata a Belluno, ma che vive a New York, inizia a condividere su YouTube i suoi segreti di bellezza? Esplode anche in Italia la mania dei tutorial di makeup. Se digitate su YouTube la chiave makeup tutorial avrete qualcosa di più di 100.000 risultati. E fra i canali più in vista ce n’è uno in italiano, che sta facendo davvero impazzire la blogsfera al femminile, quello di ClioMakeUp. Chi è Clio, e come mai è diventata un vero e proprio fenomeno, di YouTube prima e di tutta la Rete poi? Clio ha 26 anni, è nata a Belluno, vive a New York dove ha appena terminato un corso al prestigioso Istituto professionale Make-up Designory – MUD. Il suo intento è insegnare alle ragazze italiane, attraverso delle

FRESCO DI STAMPA Venuto al mondo Margaret Mazzantini

lezioni di trucco molto pratiche, quello che lei impara quotidianamente a scuola (i video puntano a dare insegnamenti che servono nella quotidianeità, ad esempio come sistemare le sopracciglia oppure come truccare gli occhi piccoli per farli sembrare più grandi). Clio è molto carina, simpatica, spigliata e soprattutto chiara nelle spiegazioni e… «speriamo che vi piaccia» come lei conclude sempre i suoi video.

Una mattina Gemma sale su un aereo, trascinandosi dietro un figlio di oggi, Pietro. Destinazione Sarajevo, ad attenderla all’aeroporto, Gojko, poeta bosniaco, amico, fratello, amore mancato, che ai tempi festosi delle Olimpiadi invernali del 1984 traghettò Gemma verso l’amore della sua vita, Diego, il fotografo di pozzanghere. Il romanzo racconta la storia di questo amore, appassionata, imperfetta come gli amori veri. Un romanzo-mondo, di forte impegno etico, spiazzante come un thriller, emblematico come una parabola.



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