Numero 15 settembre 2009

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Anno II - N° 15 www.LaVocedelNordEst.it

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Settembre 2009

il quotidiano online del triveneto LaVocedelNordEst.it - Quotidiano indipendente di informazione - Reg. Tribunale Trento n. 1352 del 15.02.2008

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■ Il mitico Nordest che produce non ha una sua strada per l’Oriente

Da Verona a Monaco viaggiano lunghissimi treni di merci italiane dirette all’est. Così scopri che il made in Italy destinato all’Ungheria o all’Ucraina non passa per Trieste ma per la Germania, con una bella perdita per il paese. di Alessandro Firpo

P7

■ Le Chiese del Triveneto invitano a tutelare l’ambiente

Cristiani di varie confessioni si sono incontrati pregando per la salvaguardia del creato. Il tema di quest’anno era l’aria con la sua ricchezza e i pericoli. P3

■ I Cavalieri di San Marco per la Romania

L’occasione è stata la cerimonia della consacrazione della chiesa grecocattolica nel villaggio di Chilioara nella regione della Transilvania in Romania, a cui ha preso parte attivamente una delegazione dell’Associazione.

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di Pietro Bacchetto

■ Frana di Cancia: le polemiche dopo la tragedia

Il reportage fotografico sul luogo della terribile frana, che ha causato due vittime in Cadore. di Alberto Perer

P8

■ Napolitano elogia i trentini in Abruzzo La visita del Capo dello Stato ai terremotati d’Abruzzo ha registrato la tappa al villaggio che sta nascendo ad Onna, il paese simbolo del terremoto P5 dello scorso aprile.

News crossing

■ Sportello Lavoro

Contratto di lavoro occasionale e accessorio.

I concorsi del mese P 12

Boom di Viaggi fantasma e Vacanze bufala ViviNordEst - Autunno in Triveneto

Nuova

Gli interrogativi sono molti e tutti senza risposta (Ultima Parte) di Renato Cerutti P

costruzioni edili

■ Caorle, perla dell’Adriatico di Giorgio Costeniero

■ Continua la fuga dell’orso Dino a Primiero

10

P 10 P5

P 14

■ A Tavola nel Feltrino: il Fagiolo di Lamon (Belluno) 18/20 Settembre ■ Gran Festa del Desmontegar Primiero (Trento) 24/27 Settembre

■ Oltre il Codice Da Vinci

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Vacanze rovinate: le regole da non dimenticare L’associazione dei consumatori Telefono Blu ha stilato il quarto rapporto «Vacanze difficili» e «Vacanze rovinate»

NORDEST – Ritornando alla realtà, c’è chi può raccontare di tutto un po’. Vacanze da sogno trasformate in bufale, viaggi prenotati con anticipo svaniti nel nulla, overbooking di aerei e navi. Intrappolati in treni afosi e senza condizionatore, o anche in fila in autostrada senza informazioni. Agenzie e tour operator che falliscono, prenotazioni fantasma on line, rumori molesti, alberghi di lusso trasformati in catapecchie, spiagge inquinate con scarichi a mare. Nonostante un avvio di estate sottotono – causa anche il maltempo e una crisi che si fa sentire – i turisti si sono rifatti però da metà luglio in poi con molte località prese d’assalto. E ancora non sono rientrati tutti, a fronte di un settembre con molti vacanzieri. Anche a Nordest, sono molti coloro che preferiscono dimenticarsi di questa estate appena trascorsa. Cerchiamo di capire perché. Vacanze difficili - L’associazione dei consumatori Telefono Blu ha stilato il quarto rapporto «Vacanze difficili» e «Vacanze rovinate» . I dati raccolti dall’Associazione - Si riferiscono al periodo che va dal 1 giugno 7 di settembre. 100 giorni di passione per molti italiani che hanno reclamato ogni tipo di inconveniente. Sono giunte al web e ai centralini 25.200 segnalazioni, pari a circa 137mila turisti consumatori coinvolti con una crescita del 7% rispetto al periodo dello stesso anno. Dato evidenziato dal maggior numero

di viaggiatori e vacanzieri favoriti dai prezzi ridotti e dall’inflazione a zero. I casi di cronaca – Tra i casi più noti, ricordiamo gli episodi che hanno interessato i viaggiatori di Todomondo, Teorema e My Air (low cost graditi ma negativi in questa estate) e non ultima Sky Europe. Senza dimenticare il caos bagagli di Fiumicino, i traghetti con enormi ritardi e disagi, i treni bloccati senza aria condizionata, i bagagli in ritardo in quasi tutti gli scali, i voli con ritardi medi superiori ad un’ora, i pasticci delle code in autostrada. Ma non sono mancatinemmeno i tradizionali pacchetti di adv fantasma: prendi i soldi e scappa, gli overbooking di ogni tipo, gli alberghi con scarafaggi e le spiagge inesistenti. La classifica dei disagi - Al primo posto con il 28% delle segnalazioni pari a quasi 45mila persone, le segnalazioni legate ad un pacchetto viaggi, acquistato on line (nel 20% dei casi truffe online in particolare come agenzie fantasma) o presso una agenzia di viaggi indirizzata sia in Italia ma soprattutto nelle vacanze all’estero. Notevoli i disagi arrecati dai Tour Operator low cost (per le note vicende) che hanno lasciato letteralmente a casa migliaia e migliaia di italiani e per cui sono pronti i ricorsi. In Italia si tratta del 30% delle segnalazioni di questo tipo Seguono i recessi e le disdette a causa di timori, in primo luogo l’influenza suina, ma anche situazioni drammatiche in giro per il mondo con il 20% dei casi (ovvero le sovraprenotazioni) di hotel, residence e case. Le località straniere piu’ segnalate (34% segnalazioni) Mediterraneo, Capitali europee, poi Mar Rosso, Egitto, Caraibi, Maldive. (ovviamente per problemi di viaggio e ricettività), Nord e Sud America. In Italia, hanno la meglio - si fa per dire - i pacchetti verso Sardegna, Calabria, Puglia, Romagna, Toscana. Al secondo posto i disagi con i vettori pari al 24% del totale (aerei navi, treni, autostrade, praticamente 1/5) il che si-

gnifica che a tutt’oggi e in attesa delle nuove ondate di rientri, almeno 33mila italiani (fra coloro che hanno segnalato a Telefono blu) hanno avuto problemi di questo tipo. Voli low cost - Per quanto riguarda i low cost, i problemi più frequenti riguardano: volo annullato o non prenotato, bagagli non consegnati, smarriti o in ritardo, orari saltati con lunghe attese. Treni, Navi e Auto - Per quanto riguarda i treni, problemi con ritardi e aria condizionata. Per le navi: ritardi, mancate partenze, problemi imbarchi . Per le autostrade: lunghe code e file ai caselli. La ricettività carente - Il 22 % (anche questo in crescita ) delle denuncie concerne destinazioni interne per motivi di qualità del servizio ricettività tradizionale alberghi, residence, case in affitto, con annullamenti di prenotazioni, overbooking, rimborsi per maltempo non rispettati, mancanza di contratto, scarsa pulizia problemi rispetto all’alimentazione ed anche rispetto a quanto promesso, cioè la tipica pubblicità non veritiera. L’accoglienza nelle città - Il 13% riguarda la ricettività delle città del turismo del nostro paese (oltre 4000 d’estate) ovvero come ti hanno accolto le città delle vacanze e la qualità delle città, multe, assenza di parcheggi, riciclaggio, rifiuti, informazioni ai turisti, qualità dell’area. Emergenze ambientali - Ancora il 5 % (in lieve calo ) le cosiddette emergenze ambientali (rumori, controllo e sicurez-

za della spiaggia, sporcizia, rifiuti ) in ascesa inquinamenti e problemi mare spiagge con meduse e altro. I Prezzi - Il 4 % delle segnalazioni - in netto calo - riguarda prezzi troppo alti ai ristoranti stabilimenti balneari locali, agriturismo e in altre strutture. Le segnalazioni - Le provenienze delle chiamate: Triveneto 10% (Veneto 7%, Friuli 2%, Trentino Alto Adige 1%), Lombardia al 17%, Lazio 13%, Emilia Romagna 10 % , Piemonte 8% , Campa-

nia 7%, Toscana 6 %, Sicilia, Calabria e Puglia 4%. Le regioni più segnalate per chi fa turismo in Italia (il 67% delle segnalazioni): Sardegna, Puglia, Emilia Romagna 8%, Toscana e Sicilia 6%, Campania, Liguria e Veneto 4%. La conciliazione – Dopo la prima fase, (in cui vengono risolti oltre il 65% dei casi – secondo Telefono blu) è possibile accedere al giudice di pace fino ad importi non superiori ai 2500 euro circa e al giudice unico per importi superiori.

Come tutelarsi dalle truffe • In caso di mancata partenza pretendere il doppio dell’importo; • Conservare sempre il contratto di vendita del «pacchetto turistico» che si è sottoscritto; Conservare i biglietti di viaggio (aerei, treni, navi); • Conservare eventuali talloncini di consegna e trasporto bagagli e il modello in caso di smarrimento dei bagagli. • Sul luogo di vacanza contestare subito alla direzione e al tour operator i disagi; • Chiedere e documentare testimonianze di altri; • Fotografare e filmare i luoghi di vacanza con disagi (Telefono blu li raccoglie dalle mail telblu@tin.it) • Conservare gli scontrini di spese ag-

giuntive; • Al rientro, ricordarsi di preparare raccomandata entro 10 giorni da inviare a chi ci ha venduto il viaggio con tutte le contestazioni e richieste di risarcimento allegando le prove in copia; • Nel caso in cui la controparte non accolga il reclamo, è necessario ricorrere al giudice di pace.

Periodico di informazione gratuitamente distribuito a Trento città e centri commerciali, Bolzano Città, Valsugana e Centri commerciali, Primiero e Vanoi, Tesino, Lamon, Sovramonte, Feltrino, Bellunese, Trevigiano e nelle filiali di Banca Sella Nord Est Bovio Calderari. Direttore responsabile Christian Zurlo Editore/Proprietario Vanoi GlocalNews Factory Reg. Tribunale Trento n. 1352 del 15.02.2008 Iscrizione al R.o.c (Registro Operatori di Comunicazione) n° 17361

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Focus Nordest

Le Chiese del Triveneto pregano insieme

Passo Cereda (Trento) - Si è svolta nei giorni scorsi nel Primiero e in serata a Merano, all’insegna di un «rinnovato impegno con l’attenzione per quel bene indispensabile alla vita di tutti che è l’aria», la quarta Giornata per la salvaguardia del creato. In Trentino la Giornata per la salvaguardia del creato è stata celebrata con un’iniziativa congiunta delle diocesi di Trento, Bolzano-Bressanone, Belluno e Como – che erano rappresentate dai rispettivi vescovi: L. Bressan, K. Golser, G. Andrich e D. Coletti – della Chiesa Greco-Ortodossa (con l’Archimandrita A. Fasiolo) e della Comunità Evangelico-Luterana (con il Pastore M. Burgenmeister, assieme nella foto in alto a destra). L’appello dei vescovi italiani – La Commissione per i Problemi sociali e il Lavoro, la Giustizia e la Pace, nonché quella per l’Ecumenismo ed il Dialogo – invitano le comunità cristiane a riflettere «sulla necessità di respirare aria più pulita e sul nostro contributo personale perché ciò avvenga». ▼ L’accoglienza in Val Canali

La mattina a Villa Welsperg - Dopo i discorsi dei rappresentanti del Parco di Paneveggio Pale di San Martino e del direttore del Parco bellunese, oltre che del presidente degli allevatori trentini, la parola è passata ai rappresentanti delle Chiese presenti. La preghiera a passo Cereda - Successivamente, i Vescovi del Triveneto e i rappresentanti delle altre Chiese presenti, hanno visitato la sede del Parco e si sono diretti a passo Cereda. Verso le 12 si è tenuta la celebrazione ecumenica nella Cappella di passo Cereda, seguita dalla camminata verso malga Fossetta con la lettura dell’appello alla responsabilità per il creato. Il messaggio - «La crisi ecologica – scrivono nel Messaggio - è conseguenza del peccato se la rete delle relazioni con il creato appare lacerata e se gli effetti sul cambiamento climatico sono innegabili, se proprio l’aria - così necessaria per la vita - è inquinata da varie emissioni, in particolare da quelle dei cosiddetti gas serra». Di qui l’appello ad «un profondo rinnovamento del nostro modo di vivere e dell’economia, cercando di risparmiare energia con una maggio-

Cristiani di varie Confessioni si sono incontrati pregando per la salvaguardia del creato. Il tema di quest’anno era l’aria con la sua ricchezza e i pericoli. Il ritrovo a Villa Welsperg, la preghiera a passo Cereda e in serata celebrazione a Merano

re sobrietà nei consumi, per esempio nell’uso di automezzi e nel riscaldamento degli edifici, ottimizzando l’uso dell’energia stessa – a partire dalla progettazione degli edifici stessi - e valorizzando le energie pulite e rinnovabili». A tale proposito, il Messaggio ricorda quanto Papa Benedetto disse lo scorso anno a Bressanone, quando ha richiamato ad uno stile di vita più essenziale, come espressione di «una disciplina fatta anche di rinunce, una disciplina del riconoscimento degli altri, ai quali il creato appartiene tanto quanto a noi che più facilmente possiamo disporne; una disciplina della responsabilità nei riguardi del futuro degli altri e del nostro stesso futuro».

▼Il presidente del Parco P. Cordella e i Vescovi con il simbolo della giornata

▼ Il Vescovo di Belluno con il Decano di Primiero


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Un ponte tra Venezia e la Romania

▲ Facciata della chiesa greco cattolica di Chilioara, con il mosaico del Maestro Rino Pastorutti di Spilimbergo I cavalieri di San Marco presenti alla cerimonia. Da sinistra: Gianfranco Trevisan, Giovanni Pomiato, Padre Roberto Giraldo, Presidente Pietro Bacchetto, il Sindaco di Chilioara, il segretario Giuseppe Vianello, Corrado Raspati e, dietro, padre Vasile Alexandru Barbolovici promotore dell’iniziativa

di Pietro Bacchetto* L’occasione è stata la cerimonia della consacrazione della chiesa greco-cattolica nel villaggio di Chilioara nella regione della Transilvania in Romania, a cui ha preso parte attivamente una delegazione dell’Associazione Cavalieri di San Marco. CHILIOARA (ROMANIA) - Tutto nasce alcuni anni fa, quando Padre VASILE ALEXANDRU BARBOLOVICI, responsabile della chiesa greco-cattolica del Triveneto, ha chiesto un aiuto alla associazione Cavalieri di San Marco di Venezia per la erigenda chiesa. Da subito, conosciuto l’oggetto e la motivazione della richiesta, il Consiglio Direttivo dell’Associazione ha deliberato un contributo che, assieme ad altri Enti del Triveneto, ha consentito la realizzazione di una bella chiesa dedicata

alla «Dormizione di Maria» e Sant’Antonio di Padova». Chiesa impreziosita da un’iconostasi realizzata con il contributo dei frati della Basilica del Santo di Padova; dai tre lampadari in vetro di Murano, realizzati, forniti e installati dal cavalier di San Marco Gianpaolo NASON; da un prezioso, artistico mosaico (7 mq.) realizzato dal maestro Rino PASTORUTTI di Spilimbergo. Il 15 agosto c’è stata la consacrazione e i Cavalieri di San Marco hanno avuto il privilegio e l’onore di essere invitati e presenti sul posto con una loro qualificata rappresentanza. Suggestiva la cerimonia, celebrata con rito bizantino e presieduta dall’Arcivescovo greco-cattolico S. E. Virgil BERCEA e dal già Vescovo di Treviso S. E. Andrea Bruno MAZZOCATO (da poco nominato Arcivescovo di Udine). Hanno concelebrato, assieme ai tanti preti locali con i loro paramenti tradizionali, alcuni presbiteri italiani tra i qua-

li: Padre Roberto GIRALDO preside dell’Istituto Universitario studi Ecumenici «San Bernardino» che ha sede nel convento San Francesco della Vigna in Venezia; Padre Renzo POIANA rettore della Basilica del Santo a Padova; Padre Manuel PAGANUZZI cappellano militare dell’Istituto Navale «Morosini» e dell’Arsenale di Venezia; da don Antonio BRESOLIN già Parroco di Granzo nel padovano. Il sagrato, antistante la chiesa, era colmo di gente che, sotto il sole a picco, assisteva con fede al rito. Un sagrato dove aleggiava un’atmosfera di palpabile emozione e spiritualità. Gente semplice ed ospitale che, con grande dignità cerca di affrancarsi da un regime che per tanti anni ha condizionato la vita sociale, culturale, religiosa del paese. Non solo celebrazione religiosa, quindi la Romania ci ha accolti con il suo paesaggio quello da noi visitato: Transilvania, Valacchia, parte della Moldavia,

fatto di colline. Un saliscendi continuo. Un alternarsi di colori sui quali predomina il verde nelle sue tante sfumature. Boschi incontaminati e rigogliosi. Ci ha accolti anche con le sue contraddizioni. Lungo le strade, qualche volta dissestate o sterrate si incontra un rosario di piccoli villaggi fatti di piccole e povere casette, retaggio di un passato non ancora del tutto dimenticato. Banchetti offrono, all’esterno di queste abitazioni, i prodotti dell’orto inserito nella proprietà. I trasporti vengono, per lo più, ancora effettuati con carri trainati da cavalli che inevitabilmente rallentano il traffico motorizzato. Ma la Romania non è solo questo. Ai villaggi si alternano interessanti e belle città, pulite e fiorite, cariche di storia e monumenti che riconducono a un passato di presenze multietniche quali quella dell’Impero romano nei tempi di Traiano. Visitabile e visto il Castro Pretorio, nella zona di Porolissum, l’avamposto romano più avanzato; dai Daci; dagli Ungheresi; dai Sassoni; dagli Austriaci; dai Tedeschi. Città e villaggi nei quali non manca mai la chiesa, si essa Ortodossa, Grecocattolica, cattolica, protestante ed altre, perché la religione è una componente importante nel tessuto sociale del popolo Rumeno. Esistono delle divergenze tra le varie confessioni difficilmente sanabili, perché perseguono percorsi e obiettivi apparentemente diversi, ma la chiesa resta un sicuro punto di riferimento per tanta gente profondamente

religiosa. Siamo stati nella terra del leggendario conte Dracula «l’impalatore». Abbiamo conosciuto la sua storia sicuramente interessante. Così come abbiamo conosciuto la storia di Santo Stefano il Grande, visitando i famosi Monasteri, primo fra tutti e più famoso, quello definito «la cappella Sistina» di Romania, nei cui dipinti, una catechesi murale, interni ed esterni domina l’azzurro. Santo Stefano il Grande ha regnato quarant’anni. Molto abbiamo visto non tutto, naturalmente. La Romania è un territorio esteso quasi quanto l’Italia con soli, si fa per dire, 28 milioni di abitanti. Popolazione dedita soprattutto all’agricoltura e alla pastorizia, da poco ritornata in possesso dei terreni che il passato regime avevo forzatamente espropriato loro. Ma la Romania, grazie anche agli aiuti della Comunità Europea sta avendo un significativo, positivo processo di sviluppo industriale. Il breve tempo di permanenza, obbiettivamente, non consente un’analisi compiuta e conoscitiva su tutti gli aspetti sociali e culturali di una nazione, di un popolo. Va approfondita in ogni caso, la sua conoscenza nel tempo. A noi pellegrini e visitatori per pochi giorni, rimane l’immagine di quel vissuto civile, sociale, di quel sagrato sotto il sole, dal quale emanava fede, spiritualità, voglia di vivere, grande speranza nel futuro. *Presidente Associazione Cavalieri di San Marco – Venezia

▼ Interno della Chiesa, con iconostasi realizzata con il contributo dei frati della Basilica del Santo di Padova e lampadari in vetro di Murano


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Il Triveneto in 5’

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Napolitano elogia i Trentini in Abruzzo

Il plauso di Napolitano per un impegno solidale che rafforza il senso delle istituzioni

Onna - La visita del Capo dello Stato ai terremotati d’Abruzzo ha registrato la tappa al villaggio che sta nascendo ad Onna, il paese simbolo del terremoto dello scorso aprile. E’ qui che il ‘siste-

ma trentino’ sta realizzando su incarico della Croce Rossa Italiana uno dei più grossi insediamenti per dare una sistemazione dignitosa ai terremotati. Ad accogliere Napolitano anche il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai. Da parte del presidente della Repubblica sono giunte parole di apprezzamento per il lavoro svolto dalla protezione civile trentina e dalle centinaia e centinaia di volontari delle diverse organizzazioni convenzionate con la Provincia autonoma di Trento che si sono prodigati per cercare di dare il prima possibile un tetto a chi ha perso tutto a causa del sisma. Napolitano, subito dopo un momento di intensa riflessione ai piedi dell’albero della memoria, ha visitato il nuovo asilo che è stato realizzato - anche in questo caso con impiego della tecnologia del

legno - seguendo il progetto di Giulia, la giovane studentessa di architettura deceduta a seguito del sisma. Proprio sulla soglia di questa che è la prima costruzione pubblica ad essere stata edificata Napolitano è stato accolto da Angela Bove, la madre di Giulia e dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai. E’ stato lo stesso Dellai ad accompagnare poi il presidente Napolitano nella visita di alcune delle casette destinate ai terremotati. Napolitano ha avuto parole di compiacimento per la qualità del lavoro svolto e per la velocità di realizzazione dell’intervento. L’intero villaggio è stato consegnato in questi giorni, a distanza di poche settimane quindi dalla consegna del primo lotto di casette avvenuta il 21 agosto scorso a San Demetrio ne’ Vestini e a Stiffe.

AF447, La famiglia di Luigi Zortea: «Vogliamo chiarezza»

TRENTO - E’ la famiglia del Sindaco di Canal San Bovo, Luigi Zortea a far sentire la propria voce a tre mesi di distanza dalla sciagura aerea in Brasile, nella quale hanno perso la vita anche altri due trentini (il consigliere provinciale trentino Giovanni Battista Lenzi e il direttore della Trentini nel mondo, Rino Zandonai). Mentre il piccolo Comune di Canal San Bovo si prepara alle elezioni amministrative, che dovranno decidere il successore di Zortea, ad oggi, quella tragedia è ancora avvolta nel mistero più assoluto. Per quale motivo si è inabissato l’Airbus A330, il velivolo Air France partito da Rio de Janeiro diretto a Parigi e precipitato nell’Atlantico nella notte fra il 31 maggio e il primo giugno con 228 passeggeri a bordo, tra cui 10 italiani? La sospensione delle ricerche dei resti dell’aereo, decisa pochi giorni fa dalle autorità francesi, non è certo messaggio di speranza per i tanti familiari delle vittime che ancora attendono di sapere come e perché i loro cari sono morti e, per la maggior parte, che fine hanno fatto i loro corpi. Solo 50 a oggi le vittime recuperate in mare, insieme a circa 640 rottami del velivolo. Nessuna notizia invece, della scatola nera. Sicuro pare solo il fatto che l’aereo non sia esploso in volo, come ribadito dal rapporto ufficiale del Bea, l’organismo governativo francese che conduce l’inchiesta, reso noto lo scorso 2 luglio. Per il resto è tutto da chiarire. Parla Michela Zortea - «Le autorità francesi sostengono che l’aereo si sia disintegrato a causa dell’impatto con l’acqua», spiega Michela Zortea, figlia di Luigi, sindaco di Canal San Bovo (Trento), tra le vittime della sciagura. «Questa tesi però fa a pugni con i relitti trovati - aggiunge - di dimensioni notevoli e recuperati in un’area molto vasta. Se l’aereo si fosse disintegrato per impatto, si sarebbe ridotto in frantumi. I resti invece sono

grandi e persino il timone dell’aereo, ritrovato l’otto giugno, è intatto». Secondo i familiari «l’aereo deve essersi disintegrato in volo. Se non vogliamo usare il termine «esplosione», quanto meno si è «disgregato», continua Michela. «L’ipotesi? Una falla che poi, per depressurizzazione, ha disgregato tutto. Potrebbe aver ceduto qualche elemento strutturale in cabina di pilotaggio. Da lì la morte dei piloti e la tragedia. Altrimenti non si spiega come non sia stato lanciato il mayday». Ci sono stati infatti 24 messaggi automatici di anomalie inviati dall’Airbus, tra le 4.04 e le 4.14, «ma nessun contatto vocale diretto da uomo a uomo dopo le 3.33». C’è poi il mistero dei tubi di Pitot, le sonde di misurazione della velocità. Inizialmente si era fatta strada l’idea che a causare la strage fossero stati modelli di sonde difettosi. Anche per i tecnici del Bea il problema maggiore è stato un’anomalia nella velocità, ma secondo loro «il malfunzionamento dei tubi di Pitot è un elemento dell’incidente, non la causa principale». «Le sonde saranno state una concausa - commenta Michela - ma il problema va cercato in un cedimento fisico, meccanico nell’apparecchio. Anche i controlli sarebbero stati carenti. Pare che, dei vari livelli di verifica previsti prima della partenza, ne siano stati rispettati solo uno o due». La sfiducia dei famigliari di Zortea «Troppe le contraddizioni nelle dichia-

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razioni ufficiali del Bea. Per me hanno dovuto dire ciò che qualcun altro ha voluto che si dicesse. Le ricerche sono state all’insegna della leggerezza sin dal principio. Sono partite verso le 8 e mezza del mattino, dopo cinque ore dall’ultima comunicazione. Un blackout non da poco. Tutti poi si sono concentrati quasi esclusivamente sulla ricerca dei corpi, anziché della scatola nera. Perfetto, ma il sospetto è che abbiano preferito lasciar passare del tempo per poi poter dire, come è accaduto, che ormai si era perso il segnale e che per la scatola nera era tardi. Una volta un’imbarcazione ha captato un debole segnale, ma le autorità hanno subito smentito, senza nemmeno verificare. Chi ci dice che non fosse il segnale giusto?». E ancora: «Quanto ai corpi, chi ci assicura che siano davvero 50 e che non ne sia stato occultato nessuno? E le autopsie? Neppure ai familiari delle vittime brasiliane è stato concesso di entrare nell’istituto dove sono state realizzate. Noi da qui non abbiamo alcun controllo». Che volutamente non siano state fatte tutte le ricerche del caso? Che qualcuno preferisca ormai lasciar divenire impossibile accertare l’accaduto? «Il dubbio c’è - afferma Michela - Se la scatola nera dovesse appurare effettivi problemi strutturali nell’aereo, la situazione per Air France si complicherebbe. Sembra che tengano solo a difendere l’immagine. E non vorrei che l’immagine oggi contasse più di tante vite umane».

Il Triveneto piange la morte di Mike Bongiorno NORDEST - «Non ero nemmeno nato e Mike Bongiorno era già una leggenda nel nostro Paese», scrive il governatore veneto Giancarlo Galan. Bolzano e l’Alto Adige piangono la scomparsa Mike Bongiorno, che nel capoluogo altoatesino ha lasciato un pezzetto significativo della propria vita. L’allora cittadino americano, dopo essere stato catturato dalla Gestapo venne deportato a Bolzano dal carcere milanese di San Vittore, dove trascorse sei mesi.

............................................................. Napolitano benedice le Dolomiti con il dolore nel cuore

Auronzo (Belluno) - Dolomiti in festa ma in Lutto, per la tragedia aerea che ha sconvolto il Bellunese. Napolitano: «Italia inscindibile», Fischi a Durnwalder quando parla in tedesco e rimangono le polemiche sulla sede Unesco. Il presidente Giorgio Napolitano è tornato a parlare di unità nazionale da Auronzo di Cadore, dove si è recato per la proclamazione delle Dolomiti patrimonio dell’umanità. «Ci unisce come è naturale un sentimento di orgoglio - ha detto - perché con le Dolomiti l’Italia raggiunge il primato di 44 siti iscritti nel patrimonio mondiale dell’umanità. Prima delle Dolomiti, le Eolie, e ho la ventura di fare da ponte ideale tra le une e le altre, essendo appena stato a Stromboli. Così ora le Dolomiti e le Eolie sono affiancate a conferma della inscindibilità del nostro patrimonio nazionale dal Nord al Sud». Cerimonia più sobria e senza fasti ad Auronzo di Cadore per le Dolomiti nell’Unesco con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Nella stessa giornata – non senza polemiche - lutto provinciale nel bellunese per le esequie ai 4 soccorritori del Suem morti qualche giorno prima in un incidente aereo. Oltre cinquemila persone hanno accolto in silenzio, nel duomo di Belluno, le bare dei quattro operatori del soccorso del 118. Vittime della caduta dell’elicottero del Suem 118 di Pieve di Cadore, sulle pendici del Monte Cristallo. Le salme di Dario De Felip, Marco Zago, Fabrizio Spaziani e Stefano Dal Forno erano scortate dai fuoristrada del Soccorso Alpino. Al momento di alzare le bare, si è levato un lungo applauso.

............................................................ Al via la rotatoria di Lamon

BELLUNO - Dopo l’apertura ufficiale al traffico della Fenadora - Anzù, proseguono a ritmo serrato i lavori della galleria di Moline. In questi giorni sono iniziati invece i lavori a Lamon, per 1 milione e 200mila euro: nella convenzione da 110 miliardi di lire. Si tratta degli interventi sulla strada del Primiero (saranno costruite nuove gallerie), della Val Senaiga (altro stralcio), di Arina e Col Perer, del passo Valles e del passo Cereda. Proprio nei giorni scorsi, proprio sul passo Cereda, l’assessore Oscar De Bona ha visitato i lavori insieme con consigliere provinciale trentino, Marco Depaoli e con il sindaco di Transacqua, Marino Simoni.

............................................................. E’ veneto il nuovo Commissario del Governo di Trento Francesco Squarcina .............................................................

Impianti, Dopo il salvataggio di Rosalpina si prepara l’autunno caldo di Siati San Martino di Castrozza (Trento) - Fa riflettere il documento congiunto della locale Cassa rurale di Primiero e Vanoi con la Comunità di Valle, per esprimere soddisfazione su un’operazione realizzata sul filo del rasoio (I soci hanno dato il via libera alla sottoscrizione dei 2 milioni di euro per evitare il fallimento) in misura ridotta, con un collegamento via Rolle che brancola ancora nel buio. Chi pagherà poi, al primo inverno senza neve? Sul nostro giornale online pubblichiamo integralmente il Documento, a pochi giorni dal rifinanziamento di Nuova Rosalpina. Ora preoccupano i possibili licenziamenti. Intanto però, a Fiera di Primiero, la patata bollente Siati non avrà vita facile. Nei giorni scorsi, con il sostegno di Cassa Centrale e della locale Cassa rurale, l’assemblea di Nuova Rosalpina - convocata in piena estate -, aveva nominato anche il suo nuovo amministratore unico a tempo determinato, nella figura di Mario Marchesini: ingegnere, già dirigente Enel e presidente di Federmanager dal 2006, fortemente voluto anche dagli ambienti politici trentini. In molti si sono chiesti se forse non sarebbe stato necessario un maggior coinvolgimento dei soci stessi della Cassa rurale (anche dei contrari alla ricapitalizzazione) in un passaggio così delicato per l’economia locale, facendo leva maggiormente sullo spirito cooperativo dell’istituto di credito locale. .............................................................

Continua la fuga dell’orso Dino a Primiero

PRIMIERO (Tn) - Nei giorni scorsi, dopo l’avvistamento a Malga Neva l’orso è tornato in Val di Stua, dove è stata posta anche una trappola, per imprigionare l’orso e poterlo così munire di radiocollare per monitorare i suoi spostamenti . L’orso avrebbe girovagato in tutta la valle di Primiero (dal Tognola alla Noana), sbranando pecore e conigli e distruggendo alveari. Sul nostro giornale online gli ultimi aggiornamenti e l’appello di Susanna Gaio affinchè l’animale venga posto in sicurezza, evitando altri danni a pastori e residenti. (Foto di Susanna Gaio)

............................................................ MARCO Depaoli semplifica ma la banda larga fa acqua Amministrazione pubblica e nuove tecnologie sono alla base della mozione per la semplificazione presentata dal consigliere provinciale di Primiero. Ma sia nel Vanoi che nella zona di Mis, l’Adsl è un miraggio con la fibra già posata da tempo. Su iniziativa di Depaoli presentati in Consiglio provinciale anche due disegni di legge su Telelavoro e Sicurezza stradale.

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I nostri giovani... una risorsa nella prevenzione PRIMIERO (Tn) - Venerdì 2 Ottobre ore 20.00 presso le Ex Sieghe di Imèr (Trento) si terrà l’Interclub delle famiglie con problemi alcol correlati nella zona di Primiero e Vanoi. Seguirà rinfresco organizzato dai giovani del Decanato e dal Tavolo delle politiche giovanili di Primiero e Vanoi. .............................................................


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LaVocedelNordEst.it Settembre 2009

pagina a cura di ACSM SpA

Pubblicato il bando per il Teleriscaldamento di Primiero

Il progetto Legno per valorizzare l’ambiente

Acsm S.p.A. è stata incaricata dai Comuni del Comprensorio di Primiero, per predisporre un progetto che sia in grado di razionalizzare l’utilizzo e la gestione della risorsa forestale locale P R I M I E RO (TRENTO) – Con la realizzazione dell’impianto di teleriscaldamento di San Martino di Castrozza tramite la partecipata Ecotermica, Acsm S.p.A. ha posto le basi per la valorizzazione della risorsa locale legno a scopo energetico. La produzione di energia termica mediante la combustione del legno restituisce all’ambiente la medesima quantità di CO2 da questi assorbita nella propria vita, non modificandone il delicato equilibrio. Notevole inoltre sono i risultati ambientali della qualità dell’aria in seguito all’accentramento dei fumi in un unico camino costantemente monitorato e presidiato il quale garantisce bassissime emissioni grazie a moderne tecnologie come sistemi di condensazione fumi e elettrofiltri per il bloccaggio di particelle nocive. L’impiego del cippato quale combustibile evita oggi a San Martino di Castrozza la combustione di circa 3 milioni di litri di gasolio. Il teleriscaldamento verrà presto realizzato anche per il fondovalle di Primiero con notevoli ricadute ambientali positive. L’incarico dei Comuni – ACSM è stata incaricata dai Comuni del Comprensorio di Primiero per predisporre un progetto che sia in grado di razionalizzare l’utilizzo e la gestione della risorsa legno locale. L’obiettivo da raggiungere è la valorizzazione della risorsa legno attraverso il rafforzamento e la crescita delle strutture della filiera (dal bosco al consumatore). Tra i maggiori problemi da affrontare, vanno segnalate la frammentazione, la

fragilità delle attività economiche sul mercato, oltre alla notevole burocrazia che penalizza il settore. Il Piano redatto prevede una serie di risposte ad ogni fattore di criticità emerso proponendo un modello di gestione impostato su criteri di efficienza secondo un modello aziendalistico. L’obiettivo da raggiungere è la valorizzazione della risorsa legno attraverso il rafforzamento e la crescita delle strutture della filiera (dal bosco al consumatore). Il Progetto che ha visto coinvolti assieme ad ACSM S.p.A. anche consulenti dell’Agenzia per lo sviluppo è stato presentato ufficialmente ai sindaci del Primiero – Vanoi in agosto 2007. Semplificazione delle pratiche - In tal senso, si prevede innanzitutto lo snellimento della gestione della risorsa caratterizzata da martellate, piani, aste, autorizzazioni, al fine di renderla più rapida e quindi più rispondente alle richieste e ai tempi dettati dal mercato del legno.

E’ previsto inoltre il superamento della frammentarietà dovuta alla gestione individuale della risorsa da parte di ogni Comune. Il progetto nello specifico prevede che i Comuni creino una sinergia attraverso forme di collaborazione come la gestione associata o la gestione in affidamento previste dalla LP 11/2007. La gestione in affidamento - La migliore soluzione appare la gestione in affidamento, la quale è in grado di garantire una gestione molto più snella ed aziendalistica. Tale modello prevede la gestione della risorsa tramite un contratto di affitto ad un soggetto terzo (anche partecipato dai Comuni o loro società), per esempio una impresa agricola, il quale gestirebbe per conto dei Comuni tutta la filiera del legno reinvestendo i maggiori ricavi nella cura e sviluppo del settore. Accanto a ciò occorre inoltre individuare un sistema più snello di autorizzazioni ai tagli che superi l’odierno criterio delle martellate. L’impresa agri-

ACSM SpA Via A. Guadagnini, 31 38054 FIERA DI PRIMIERO (TN) Telefono: 0439 763 400 www.acsmprimiero.com

PRIMIERO (TRENTO) - Il 6 agosto scorso, è stato dato l’avvio formale alla gara europea per la realizzazione dell’impianto di teleriscaldamento di Primiero. La pubblicazione del bando di gara è avvenuta dopo il positivo superamento dell’iter autorizzativo dell’intero progetto da parte della Provincia conclusasi il 30 giugno scorso. In particolare l’opera è stata preliminarmente esaminata in sede di VIA ; una procedura che mira a verificare la conformità del progetto proposto in relazione alla sua compatibilità ed impatto sull’ambiente, il cui superamento è stato formalizzato dalla Giunta Provinciale con delibera 1366 del 05 giugno 2009. Al parere positivo in tema di impatto ambientale è seguito il via libera del Comitato Tecnico Amministrativo dei Lavori Pubblici e Protezione Civile che si è espresso sulla regolarità tecnico – amministrativa dei progetti ed in particolare dell’articolato bando di gara. Gli elaborati tecnici sono stati infine esaminati dalla Conferenza di Servizi, un organismo temporaneo che racchiude tutti i 22 servizi provinciali ed enti coinvolti nell’opera.

cola potrebbe radunare tutti i Comuni ed essere aperta a soci privati operanti nel settore. L’impresa avrà il compito di gestire l’allestimento dei lotti secondo quanto previsto dai piani di assestamento forestali comunali provvedendo ad una vendita a piazzale del legname secondo un criterio di assortimento. In pratica la Società agricola acquista i lotti “in piedi”dai Comuni per poi provvedere al loro taglio, esbosco trasporto selezione e vendita a piazzale, secondo logiche di mercato. Alla Società possono competere inoltre prime lavorazioni ( scortecciatura, cippatura ecc.) e il delicato compito della promozione e della comunicazione. Si stima che una gestione impostata secondo queste modalità possa condurre ad un incremento del guadagno generale pari a circa il 10% con una progressiva crescita futura.

Il costo dell’opera a base d’asta ammonta ad € 26.828.890 e si è resa pertanto obbligatoria una procedura ad evidenza pubblica a livello europeo. Il bando resterà pubblicato per 60 giorni al termine dei quali la commissione incaricata, esaminate le offerte presentate, procederà ad aggiudicare la gara al soggetto vincitore. Si può quindi prevedere l’inizio dei lavori subito dopo, già nel corso del prossimo inverno. La gara prevede l’individuazione di un socio d’opera che entrerà nella compagine sociale di Ecotermica Primiero S.p.A. e che procederà in via diretta a costruire l’impianto reperendo anche i necessari finanziamenti. L’idea è quindi quella di coinvolgere il soggetto nel rischio di impresa al fine di stimolarlo a realizzare ed avviare la gestione dell’impianto al meglio. Il soggetto ha tutto l’interesse nella buona riuscita dell’operazione poiché al termine dei collaudi dell’impianto sarà tenuto a cedere nuovamente agli altri soci (ACSM ed Ecotermica San Martino) le sue quote di partecipazione nel capitare sociale di Ecotermica Primiero. Il progetto, che prevede la realizzazione di una centrale con caldaie a biomassa con potenza 20 MW e una rete di distribuzione di ca. 30 km ha già visto oltre 600 adesioni. Rimane comunque ancora possibile sottoscrivere i contratti di adesione ed ottenere al proposito informazioni presso l’apposito sportello di ACSM S.p.A. a Fiera di Primiero, in via Guadagnini n. 31 aperto tutti i giorni feriali dalle 08.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.30 o al numero telefonico 0439-763400.

Il piano ha altresì analizzato anche l’indotto locale (boscaioli, segherie) il quale si ritiene possa anche esso incrementare in un effetto a catena che crea un circolo virtuoso del settore. Va sottolineato inoltre, che il piano non prevede la sostituzione dell’imprenditoria privata da parte dell’impresa, ma anzi si punta ad una sua crescita e promozione. Particolare attenzione infine è stata posta anche alla potenziale produzione attesa di cippato mediante l’utilizzo del bosco ceduo presente in valle. Il cippato è altresì importante per l’alimentazione dell’impianto di teleriscaldamento di San Martino di Castrozza di Ecotermica S.p.A. e l’ impianto di imminente realizzazione nel fondovalle del Primiero. Il progetto legno risulta quindi essere un importante documento per lo sviluppo del settore del legno nei territori del Primiero e Vanoi.

Il Mercato – Andamento e prospettive La domanda di prodotti del legno è stata caratterizzata per oltre due decenni da una stagnazione dei consumi. Hanno influito la fine del boom dell’edilizia degli anni ’60 e ’70 e la crescente offerta di prodotti a basso prezzo realizzati con l’impiego di materiali diversi, per lo più di origine chimica e sintetica. Questo ha favorito l’orientamento dei consumatori verso prodotti economici. Negli ultimi anni si assiste tuttavia ad una inversione di tendenza.

Sul lato dell’offerta vi è stata in questi anni un’abbondanza di materia prima, derivata dalle disponibilità di produzione di alcuni vicini Paesi europei (Austria, Slovacchia, Cèchia). Inoltre in successivi periodi, il verificarsi di eventi climatici negativi che hanno interessato i Paesi del Centro e Nord Europa ed hanno portato allo schianto di migliaia di ettari di legname, ha determinato un eccesso di offerta con conseguente caduta del prezzo medio di vendita.

Sui prossimi numeri: le attività, i progetti e l’organizzazione del gruppo ACSM S.p.A.


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Anno II - N°15 www.LaVocedelNordEst.it

Economia a NordEst Il mitico Nordest che produce non Banca Sella, Arrivano i ha una sua strada per l’Oriente finanziamenti «verdi» per le famiglie di Alessandro Firpo

di Corrado Raspati

all’industria, dai privati cittadini al mondo dei servizi, dalle Generali alla Fincantieri, dal commercio … al semplice amor proprio. E dovrebbero intervenire e mobilitarsi, senza tentennamenti e sino al conseguimento dello scopo, su tutti i fronti del trasporto: ferroviario, stradale e aereo. Che diamine! Siamo o non siamo in una delle regioni più ricche e avanzate del Paese? I voli per Milano vanno ripresi al più presto, ad ogni costo. Trieste già non brilla per la sua imprenditorialità e io penso che il rischio dell’aggravamento della sua emarginazione dal tessuto industriale e commerciale del Paese sia, prima ancora che reale, già in atto, al più appena dietro l’angolo. La terza corsia dell’autostrada è assolutamente improcrastinabile. Ma è proprio sulla ferrovia che voglio tornare, per proporre un’idea e qualche confronto. Ecco il mio riferimento: Bilbao. Bilbao, la capitale dei Paesi Baschi in Spagna, (mi scuso delle inevitabili semplificazioni) era una brutta città portuale di orribili acciaierie (era definita la Pittsburgh d’Europa) condannata ad una insanabile decadenza. Invece è riuscita a diventare una grande meta turistica europea (con centinaia di migliaia di visitatori ogni anno) perché ha creduto in se stessa e ha chiamato a ridisegnarla e a ridarle vocazione e funzioni, con una operazione di vera intelligenza, alcuni tra i più grandi architetti del mondo. Milioni di persone ogni anno vanno a Bilbao per visitare, ma soprattutto per vedere, le forme straordinarie (e il fantasmagorico titanio che le ricopre) del Guggenheim, disegnato da Frank Gehery, la metropolitana ideata da sir Norman Foster, il famosissimo ponte e l’aeroporto usciti dalla raffinata, leggerissima immaginazione di Santiago Calatrava e i nuovi quartieri in fase di realizzazione prodotti dalla creatività dell’architetta anglo-irachena Zaha Hadid. Ebbene perché a Trieste, che – per di più – è di suo bellissima, una simile operazione non potrebbe riuscire? Anche per ritrovare se stessa e una sua vocazione. Partirei proprio dalla stazione ferroviaria. La chiusura di quella vecchia, subito prima delle rive, incredibilmente terminale, con i binari tronchi che si perdono nel nulla, tristissima, a me parrebbe una scelta pressoché obbligata, finalizzata anche a ridare alla città incommensurabili e infiniti spazi. E poi la nuova stazione dovrebbe essere riaperta sull’altopiano, a Villa Opicina o da quelle parti, in rapido collegamento con Lubjana e la Slovenia e, da lì, a tutto l’est europeo ed extraeuropeo, quale tappa fon-

damentale e decisiva del famoso corridoio 5 (quello – per intenderci – tanto discusso nel lontano Nordovest dai famigerati no TAV), la cui concreta attuazione sarebbe finalmente a portata di mano. E qualcuno di veramente grande potrebbe essere incaricato di progettare quella stazione e, in più, un collegamento rapido e spettacolare con la città. Una cosa indimenticabile, da grande concorso internazionale, da affidare a un Renzo Piano, solo per fare un nome: perché ne faccia un oggetto (o una serie di oggetti) unico e prezioso dell’architettura moderna, un progetto pulito e avveniristico, un faro di cultura, innovazione e visione che centinaia di migliaia di persone ogni anno aggiungerebbero felicemente alla lista dei tanti buoni motivi che già ci sono per andare a dare un’occhiata a Trieste. Parliamo certo di un grande investimento necessario a fare tutto ciò ma, se Bilbao mi dà tanto, parliamo di un investimento pienamente replicabile anche a Trieste, un genere di investimento che ha ormai dimostrato di essere capace di ripagarsi assai rapidamente. Beninteso senza nulla togliere al bellissimo tram Opicina-Trieste e viceversa: un cimelio da difendere ad ogni costo. Ma – per carità – non confondiamo i cimeli con la modernità.

Nasce Sella Ambiente, una linea di finanziamenti per le famiglie che vogliono usufruire degli incentivi statali su risparmio energetico e tutela dell’ambiente. Elettrodomestici a basso consumo, auto meno inquinanti, interventi sulla casa, impianti per l’energia solare e fotovoltaici. Arrivano i finanziamenti «verdi» per le famiglie che vogliono usufruire degli incentivi statali sul risparmio energetico e la tutela dell’ambiente. A lanciarli è il Gruppo Banca Sella, che ha messo a punto una nuova linea di finanziamenti per venire incontro alle esigenze delle famiglie che vogliono cambiare l’auto o i vecchi elettrodomestici, o che stanno progettando interventi nella propria abitazione per ridurre i consumi energetici e quindi l’inquinamento. Per incentivare questo tipo di spese e di investimenti da parte delle famiglie, infatti, la Finanziaria attualmente in vigore ha previsto una serie di sgravi fiscali che vanno dall’acquisto di elettrodomestici a basso consumo alla sostituzione della vecchia automobile con una vettura meno inquinante (Euro 4 o 5), dalla sostituzione della caldaia o degli infissi all’installazione di impianti per l’energia solare, fino alla produzione di energia elettrica ad uso privato per mezzo di impianti fotovoltaici. Accanto agli incentivi statali, dunque, per dare alle famiglie la possibilità di

&C. s.n.c.

NORDEST - «Da Verona a Monaco viaggiano lunghissimi treni di merci italiane dirette all’est. Così scopri che il made in Italy destinato all’Ungheria o all’Ucraina non passa per Trieste ma per la Germania, con una bella perdita per il paese. Una follia? No: la via tedesca costa, e dura meno. Motivo: il nostro sistema ferroviario finisce a Mestre. Dopo, tutto rallenta.» La lunghissima citazione – così come il titolo di questo pezzo, che nell’originale la chiude – sono tratte dal piacevolissimo e, come sempre, intelligente libro di Paolo Rumiz L’Italia in seconda classe, appena ripubblicato nei Traveller da Feltrinelli. Non c’è molto da aggiungere, se mai c’è da allargare il discorso. E vorrei provare a farlo partendo dall’ottica di quello che dovrebbe essere il punto nevralgico, il vero snodo geografico di un tema così cruciale per il nostro paese e per il suo sviluppo economico non meno che sociale: vorrei provare a dire del collo dell’imbuto e, cioè, di Trieste. E, proprio per partire dalla ferrovia, non si può che ripetere con Rumiz che da e in quella direzione «tutto rallenta»: treni locali o, al più, regionali, radi collegamenti veloci, spesso legati anche a coincidenze. Un disastro. A Trieste in treno per affari proprio non ci si può andare. Peggio che andar di notte l’aereo. Si può capire che non ci siano più i voli per Genova e Torino, eroicamente tenuti in piedi per qualche anno dall’Air Vallèe, secondarissima compagnia aerea ubicata (nientemeno!) che ad Aosta. Ma che Trieste (no, dico: la città delle Generali!) non abbia più alcun collegamento con Milano e che tutto, sostanzialmente tutto, debba far capo a due tratte passando da Roma è – non lo so neanch’io – se più incredibile che indecente o viceversa. Resterebbe l’auto ma la situazione, non solo non è migliorata ma – anzi – si è recentemente aggravata: come sempre, perché quanto più si allarga la bocca dell’imbuto, tanto più il collo diventa insufficiente. Da Milano a Venezia l’autostrada è tutta a 3 corsie. Poi c’era l’ingorgo della tangenziale di Mestre che, forse, nel suo snervante disastro codaiolo, aveva il merito di abituarti, di condurti alla rassegnazione, di addestrarti ad altri ritmi di guida, ad altre attenzioni e vigilanze. Poi – finalmente beninteso! – è arrivato l’agognato passante. Ebbene fateci caso: è di solito poco prima o poco dopo Cessalto (il secondo casello della Venezia-Trieste,) in direzione nordest che, di solito, avvengono i più devastanti incidenti della tratta. Le cattive abitudini sono state prese, il collo dell’imbuto (due sole corsie e anche piuttosto strette) si è ridotto, gli incidenti sono più frequenti e più gravi. No, neanche l’auto, oltre che costosissima, è una buona soluzione per cercare di raggiungere Trieste. Questa è la situazione e non si intravedono sbocchi di sorta. Che fare allora, escludendo la bicicletta (che farebbe forse felice il solo Paolo Rumiz)?. In primo luogo tutti gli Enti pubblici della Regione Friuli Venezia Giulia dovrebbero ribellarsi e intervenire al più presto. E dovrebbero anche mobilitare ogni altra possibile risorsa del territorio: dal turismo

pagare questi interventi anche a rate, il Gruppo Banca Sella ha messo a punto Sella Ambiente, un’apposita linea di finanziamenti «su misura» per ciascuna di queste spese. Sella Ambiente comprende quattro prodotti: - Veicoli Ecologici: finanziamento per l’acquisto di un’autovettura Euro 4 o Euro 5, nuova o usata, in sostituzione di autovetture Euro 0,1 o 2 immatricolate prima del 31 dicembre 1999; il finanziamento è valido anche per l’acquisto di ciclomotori o motocicli di categoria Euro 3 o superiore in sostituzione degli stessi di categoria Euro 0 e 1 (durata massima: 72 mesi; importo massimo finanziabile: 25.000 €); - Elettrodomestici a Basso Consumo Energetico: finanziamento per l’acquisto di elettrodomestici di classe A+ o superiori (durata massima: 60 mesi; importo massimo finanziabile: 5.000 €); - Casa Risparmio Energetico: finanziamento per interventi finalizzati al risparmio energetico, come sostituzione vecchie caldaie, installazione impianti solari,ecc…(durata massima: 7 anni con mutuo chirografario, 12 anni con mutuo fondiario; importo massimo finanziabile: 50.000 €); - Casa Impianto Fotovoltaico: finanziamento finalizzato all’installazione di impianti fotovoltaici ad uso privato per la produzione di energia elettrica (durata massima: 15 anni; importo finanziabile: il 100% delle spese da sostenere e costi di progettazione, iva compresa).

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I molti perché sulla Frana di Cancia

Cancia, Il silenzio dopo la tragedia annunciata? I sensori avrebbero dovuto dare l’allarme, un bacino di contenimento appositamente predisposto ma insufficiente, avrebbe dovuto contenere la portata della frana, le reti metalliche frenarne la forza. Ma nulla ha funzionato e due vite sono state spezzate di Alberto Perer (Centrometeodolomiti.it) BORCA DI CADORE (BELLUNO) «Troppo facile dare la colpa di quanto è accaduto a Borca di Cadore ai violenti nubifragi». E’ il primo commento del governatore veneto Giancarlo Galan, nelle ore immediatamente successive alla tragedia in Cadore del 18 luglio scorso, nella quale ci sono state due vittime. «La frana di Cancia – ha aggiunto Galan

- lì dove hanno perso la vita due persone, è, dicono i tecnici, una frana storica, il che vuol dire che lì c’e’ un disastro in atto da molti anni. Si e fatto più di qualcosa negli anni scorsi per fronteggiare quella minaccia sempre possibile. Si è fatto, ma ciò non è bastato». Le vittime - Le vittime della frana sono madre e figlio. Si chiamavano Adriano Zanetti, 63 anni e Giovanna Belfi (82). Entrambi si trovavano in casa quando la frana di acqua e fango, con un fronte di 60 metri, ha travolto la loro abitazione, facendo crol-

Alcuni scatti del Pelmo: a detta dagli abitanti del luogo, la montagna buona (Caregon del nostro Signor) ripreso dalla Frana. Borca è chiusa da una parte dall’Antelao 3263 m slm (la montagna cattiva) e dall’altra dal Pelmo 3168 m slm

lare il solaio. «La frana di Cancia – ha aggiunto il governatore veneto - purtroppo è attiva in una zona abitata e gia’ questo pone un primo gigantesco interrogativo. La verità, se c’è una sola verità, è che i tempi e i modi dell’intervento pubblico spesso soggiacciono ai tempi, ai vincoli, ai pareri e alle leggi che impongono evidentemente troppi passaggi, troppe lentezze ammesso che i finanziamenti necessari siano sempre disponibili aggiunge Galan - Per mettere in sicurezza la frana si stava facendo quanto era dove-

La parte superiore del canalone

perché non si sia potuta evitare una simile tragedia. I fortissimi temporali di luglio in quella zona, hanno provocato altre frane ad Acquabona di Cortina, a ridosso di Borca di Cadore, ed un’altra che ha lambito la località Chiappuzza di San Vito di Cadore, a dieci chilometri circa da Cortina. Nelle stesse ore un’altra frana si è verificata poi a Passo Tre Croci, nella stessa zona. Il movimento di massi e fango era arrivato persino ad invadere la statale 51 di Alemagna.

Il punto di distacco della frana

Il Monte Pelmo

Salendo, poco sopra l’abitato, incontriamo il primo sensore ora posto sotto sequestro, che avrebbe dovuto almeno far attivare il semaforo di chiusura della strada e avvertendo del pericolo frana. Nella foto sotto, il sensore a monte - circa a metà del canalone non ha rilevato Il primo -lochesmottamento del sensore materiale verso Valle e dunque non ha attivato tutti gli altri dispositivi verso la vallata. In molti si chiedono per quale motivo non abbia funzionato. Anche questa apparecchiatura è stata posta sotto sequestro. saranno le indagini in corso a chiarire quanto realmente avvenuto in quelle tragiche ore.

roso fare, ma i tempi fissati dalle procedure sono stati battuti dal violentissimo evento meteorologico che ha causato la morte di un’anziana signora e di suo figlio gettando cosi’ nel lutto e nel dolore Borca di Cadore e tutti noi. Tecnici e dirigenti della Regione sono giunti a Borca sin dalle prime ore del mattino dopo la frana, allo scopo di valutare cosa sia effettivamente accaduto». Una tragedia annunciata? - Sono anni, anzi secoli (1868) che la zona è considerata ad alto rischio. In molti si chiedono ora

Il sensore a monte

Salendo ancora, si può notare la parte superiore del canalone. Le case in fondo alla Valle sono quelle del paese di Borca di Cadore - Cancia. Purtroppo sono proprio nella direzione del canalone che scende dall’Antelao.

Appena si inizia a salire da Borca incontriamo la casa dove hanno perso la vita 2 persone. La colata è entrata dalla porta d’ingresso dell’abitazione e dalle 2 finestre che si vedono sbarrate. Si possono inoltrre La Tragedia notare dalle foto, le 2 auto coinvolte: una solo marginalmente che si è fermata contro un’albero e la seconda completamente distrutta. I lavori per il riposizionamento delle gabbionate a chiusura del canalone sono durati diverse settimane, nel tentativo di bloccare ulteriori distacchi. Una ulteriore testimonianza dei lavori di arginatura e chiusura a valle. E’ ben visibile il campaI Lavori nile del paese con le case sottostanti. Da qui in su, si può notare la devastazione totale con i mezzi meccanici che ripuliscono il canalone, asportando e demolendo quanto depositato dalla furia del nubifragio. In queste immagini, i lavori nel punto più a monte, nel tentativo di arginare e asportare il materiale e i detriti caduti. Il trasporto è stato effettuato verso valle, nella frazione di Villanova Frazione di Borca di Cadore. Si noti l’altezza dell’inerte depositato. Vi sono sassi che superano abbondantemente 2 - 3mc.


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Cultura e società Una fuggevole visita a Caorle, tra sacro e profano di Giorgio Costeniero CAORLE (VE) - Sono ripassato recentemente, dopo tanto tempo, in questa deliziosa cittadina veneta per uno di quegli appuntamenti d’affari a mezza via cui i randagi come me sono adusi. Ma, una volta tanto, ero in anticipo e ho potuto passeggiare per il centro con la calma che si addice allo scioperato piuttosto che al turista. Il millenario Duomo di Santo Stefano, per iniziare doverosamente dal sacro, è veramente indimenticabile: per la sua forma rigorosa e austera, per le ricchezze artistiche che vi sono conservate, soprattutto per la Pala d’Oro, con le sue fantasmagoriche formelle a sbalzo, vertice assoluto dell’arte bizantina. Di un particolare vorrei ancora dire: dal punto di vista della rappresentazione mi ha molto colpito e mi ha lasciato un senso di mistero quel Cristo in trono collocato tra l’Arcangelo Gabriele e il Profeta Daniele, alla sua destra, e il Battista e Protomartire Santo Stefano, alla sua sinistra, mentre la Vergine orante appare isolata alla destra della composizione. Mistero. Ma è il campanile cilindrico antistante al Duomo che è davvero indimenticabile, unico nella sua forma, massiccio e allo stesso tempo leggero, potente e allo stesso tempo misericordioso, come del resto la divinità che indica con il suo svettare, dito puntato nel cielo, monito di vita e simbolo di trascendenza, forza e speranza, manifestazione di forza e segno di grazia, centro della città terrena e simbolo della città celeste. Una indimenticabile, luminosa frustata di civiltà, di storia, di arte, di spiritualità e di bellezza. Il tempo che ho trascorso li sotto a bocca aperta a fatto arrivare rapidamente l’ora del mio appuntamento e mi sono diretto poco distante, al Ristorante Antica Petronia, dove mi attendeva il mio ospite. Si sa che in simili luoghi di perdizione io sono assai curioso e ancor più disinibito, tant’è che ho fatto rapidamente conoscenza, direi cordiale amicizia con Massimiliano Bertoncello (impeccabile maitre e sommelier) e con suo fratello Marco (grande selezionatore di materie prime e chef di rango).

Tutti i misteri del Codice Da Vinci di Renato Cerutti

(Ultima parte) Naturalmente la conversazione ha preso subito ala sul tema della famosa «asta muta» del pesce che è una vera particolarità di questa città che, come è noto, è anche un grande mercato del pesce. I padroni di casa mi hanno pazientemente e dettagliatamente spiegato le regole di questa originale e complicatissima cerimonia e mi è anche parso, solo per un attimo, di avere inteso, almeno per sommi capi, il complicato meccanismo della procedura di assegnazione delle partite di pesce offerte al mercato, ma non sarei ora in grado – debbo confessarlo – nemmeno di riassumerlo perché – si parva licet – la mia memoria ha ceduto a tanto «oltraggio». Ma torniamo al ristorante. Vi piacerà subito, per la sua atmosfera prima di tutto: semplice, schietta cordiale, senza alcuna venatura di quella inutile pretenziosità che in molti locali infastidisce. E’ tutto coerente: la stretta di mano che ricevete all’ingresso e al commiato, l’arredo, il sorriso con cui il menu vi viene proposto, il servizio attento e preciso, l’equilibrio tra la soddisfazione che provate voi e quella che ne ricavano i patron, …persino il conto. E vi piacerà anche per la sua cucina, che è impostata su due filoni, su due cardini: il territorio e il pesce. Il pesce è sempre perfetto, per qualità, freschezza, varietà e diversità delle preparazioni. Intendiamoci:

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Cicli Bettega di Massimo Bettega

l’Antico Petronia non è luogo (e glie ne sono grato anche per questo) da nouvelle cuisine, tutt’altro. Come ho detto è luogo della tradizione e della cultura del territorio. Mi piace definirlo un luogo classico, assumendo del termine non la sua accezione banalizzante, ma piuttosto quella umanistica, prona di fronte all’antico, alle sue reminiscenze e alle sue vestigia. Ecco: l’Antico Petronia è un posto dove il presente è fatto di storia, di una robusta passione per la tradizione, per la sapienza antica, per la semplicità e la purezza del suo messaggio. L’Antico Petronia è un posto dove venite cullati, accuditi, serviti (e anche sollazzati) con la qualità e con la semplicità di una volta. E’ un luogo per veri gaudenti, non per falsi gaudenti. A questo punto io sono serenamente a posto. Mi sono ripromesso di tornare ancora e ancora a Caorle, e quando lo farò perché i morsi della fame, ovvero gli stimoli della gola, mi attaglieranno lo stomaco e la salivazione, non mancherò di andare a fare due passi (vedrò se prima o dopo: dipenderà dalla gravità di quei morsi) con il naso in su dalle parti di quell’indimenticabile campanile. E quando sarà invece la voglia di rivedere quel campanile che mi riporterà a Caorle, saprò bene dove andare a ristorare il mio animo estaticamente ed esteticamente rapito.

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In questi giorni c’è un richiamo a qualcosa di sacro anche se occulto ed è proprio questo occultismo la leva che, contrariamente alle nostre intenzioni, ci spinge ad interessarci di questioni religiose. Si torna a parlare dei Cavalieri Templari, del Priorato di Sion e dei Misteri della Croce che i Vangeli non hanno potuto o non hanno voluto svelare. Dopo un secolo di ideologie che sembravano promettere tanto e poi si sono rivelate fallimentari: comunismo, nazismo, fascismo, liberismo, capitalismo e non ultima la democrazia occidentale, un ritorno al sacro, un desiderio di verità circa i Misteri della Fede suscita in noi un sentimento rimasto assopito nell’era moderna. Lasciamo pure che qualcuno rimanga stupito di fronte ai misteri di un Cristianesimo vissuto in un’epoca remota: l’ importante è che se ne parli.Rimaniamo pure inorriditi di fronte alla strage dei Catari, la conoscenza degli errori della Storia è utile per evitarne altri. Forse, quando Giovanni Paolo II chiedeva perdono a Dio per gli errori compiuti dalla Chiesa nel corso dei secoli, il suo pensiero volgeva proprio all’olocausto

degli Albigesi e questo fu il grande tormento di un Papa rimasto uomo. Il dualismo cataro in Italia - Nel 1998 due ricercatori universitari italiani: Roberto Volterri, archeologo e Alessandro Piana, oltre ad essersi recati di persona a Rennes-le-Chateau come fecero a suo tempo gli autori del «Santo Graal», hanno fatto ricerche sulla presenza di un supposto dualismo cataro in alcuni luoghi di culto italiani e il risultato è piuttosto interessante: Terribilis est locus iste – Questa iscrizione è tratta dalla Bibbia, dall’episodio del sogno di Giacobbe: «Terribilis est locus iste. Hic domus Dei est et Porta Coeli (Genesi 28,17). La scritta con le prime quattro parole si trova in ben sedici chiese italiane sparse per tutta la penisola! Acquasantiera sorretta da un demone – Una acquasantiera simile a quella di Rennes-le-Chateau si trova nelle seguenti chiese: Santa Luca di Piave (TV), Barbarana diGrado (GO), San Paolo fuori le mura (Roma). La più bella dal punto di vista artistico è proprio quella di Santa Lucia di Piave scolpita dal Beato Granzotto: è di una fattura veramente squisita.

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GRAN FESTA DEL DESMONTEGAR

P R IM IE R O 24 - 27 SETTEMBRE 2 0 0 9

PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE

Giovedì 24 settembre

MOSTRA BOVINA

Mostra-concorso con le migliori bovine delle stalle di Primiero e concorso di cavalli aveglinesi e norici. Animazione con asini e piccoli cavalli per i bambini.

Venerdì 25 settembre - Mattina

GIORNATA DEGLI AGRITUR

Al mattino escursione con istruttore di nordic walking per imparare le basi di questa disciplina sportiva: la meta è la Valle del Lozen (uscita su prenotazione). Al pomeriggio Agritur in Fiera: degustazioni in centro a Fiera di Primiero alla scoperta delle migliori ricette di dolci degli agritur di Primiero con accompagnamento musicale e animazione di Dina la Contadina che racconta ai bambini le storie della Signora Polenta (ore 16.30). Pomeriggio musicale con i Beatrich.

Sabato 26 settembre

EN DI' AL MASO

Facile passeggiata guidata di circa 4 km da Passo Cereda alla Val Canali, dedicata alla scoperta della tradizione contadina di montagna: all' allevamento di bovine, capre e api, la lavorazione del latte, la fienagione, la smielatura, la lavorazione del feltro. Lungo il percorso si succedono degustazioni di prodotti caseari, marmellate, miele, carne fumada e grappe. Uscita su prenotazione obbligatoria. Info presso Apt San Martino Di Castrozza, Primiero e Vanoi - Tel. 0439 62407 - 0439 768867 Alla sera ore 21.00 - Piazza del Municipio a Fiera - Concerto di canti della montagna con il Coro Sass Maor.

Domenica 27 settembre

LA DESMONTEGADA

Sfilata delle mandrie condotte dai diversi proprietari in abbigliamento tradizionale, con l'accompagnamento di bande e gruppi folcloristici. Com' è costume nelle valli di montagna, le vacche sono addobbate con fiori e nastri e nel corso della manifestazione viene premiato il gruppo più coreografico. Pranzo con piatti tipici presso lo stand gastronomico e pomeriggio musicale.

Da giovedì 25 a domenica 27

1. PASSO CEREDA - Colazione 2. TOé - Lavorazione e assaggi del miele z” 3. S-CIAPADE - “Far Zesti” e “Café de Or 4. COLZONCAI - Lavorazione del Latte or 5. DALAIBI - Luganeghe fumade de Sir assaggio di frutti di bosco e e rr se alle a Visit E P PA I DE P I DALA 6. ne lana cotta 7. LASTREDOL - Dimostrazione lavorazio di grappe 8. LASTREDOL DE SOT - degustazione del Parco Casa alla e re most alle Visita PERG L Bosco 9. VILLA WE vetta per na bus con a Welsperg Cered Possibilità di rientro a Passo recupero automobili

Maso En d2ì6aselttem bre

RASSEGNA GASTRONOMICA

Sabato

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Ristoranti e agriturismi aderenti alla Strada dei Formaggi delle Dolomiti presentano i prodotti di Primiero con piatti tradizionali e curiose rivisitazioni nel "Menù della Desmontegada".

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LaVocedelNordEst.it Settembre 2009

Sportello Lavoro Contratto di lavoro occasionale e accessorio DESTINATARI: • disoccupati da circa un anno • casalinghe, studenti, pensionati • disabili e soggetti a comunità di recupero • lavoratori extracomunitari con regolare permesso di soggiorno, nei sei mesi successivi alla perdita del lavoro PUò ESSERE STIPULATO DA: • famiglie • enti senza scopo di lucro • soggetti non imprenditori, se imprenditori, al di fuori della propria attività PUò ESSERE STIPULATO PER:

Le prestazioni di lavoro accessorio sono attività lavorative di natura occasionale svolte da soggetti a rischio di esclusione sociale o, comunque, non ancora entrati nel mercato del lavoro o in procinto di uscirne. Il contratto di lavoro occasionale accessorio ha due finalità: • far emergere il sommerso che ca-

ratterizza alcune prestazioni lavorative, tutelando maggiormente lavoratori che altrimenti opererebbero senza protezione • favorire l’inserimento lavorativo di fasce deboli del mercato del lavoro, aumentando le possibilità di lavoro presso le famiglie e gli enti senza fine di lucro

• piccoli lavori domestici a carattere straordinario, compresa l’assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con handicap • insegnamento privato supplementare • piccoli lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici e monumenti • realizzazione di manifestazioni sociali, sportive, culturali o caritatevoli • collaborazione con enti pubblici e associazioni di volontariato per lo svolgimento di lavori di solidarietà o di emergenza, come quelli dovuti a calamità o eventi naturali improvvisi • vendemmie di breve durata e a

SELEZIONI E CONCORSI TRENTINO ALTO ADIGE • BOLZANO - Concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato di 1 tecnico/A di laboratorio scolastico per l’area disciplinare di chimica/fisica per l’istituto pedagogico «Josef Gasser» in lingua tedesca a Bressanone. .............................................................. • ASSISTENTE AD INDIRIZZO AMMINISTRATIVO/CONTABILE Bandito da: PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO - SERVIZIO PER IL PERSONALE ............................................................. • ASSISTENTE SOCIALE Bandito da: COMPRENSORIO ALTA VALSUGANA ............................................................. • ASSISTENTE TECNICO Bandito da: COMUNE DI LEVICO TERME ............................................................. • COADIUTORE AMMINISTRATIVO Bandito da: COMUNE DI MAZZIN ............................................................. • COLLABORATORE AMMINISTRATIVO Bandito da: COMUNE DI TESERO ............................................................. • COLLABORATORE DI BIBLIOTECA Bandito da: COMUNE DI GRIGNO .............................................................

• DIRETTORE - GRUPPO OMOGENEO TECNICO-INGEGNERISTICO Bandito da: PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO - SERVIZIO PER IL PERSONALE ...................................................... • DIRIGENTE MEDICO - DISCIPLINA RADIOTERAPIA Bandito da: AGENZIA PROVINCIALE PER LA PROTONTERAPIA - PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO ...................................................... • FISIOTERAPISTA Bandito da: AZIENDA PUBBLICA DI SERVIZI ALLA PERSONA SAN GAETANO - PREDAZZO ...................................................... • FUNZIONARIO TECNICO-INFORMATICO Bandito da: COMUNE DI PERGINE VALSUGANA ...................................................... I bandi di concorso e i riferimenti su: www.agenzialavoro.tn.it

BELLUNO BELLUNO - Bando per l’ammissione all’esame per il conseguimento dell’idoneita professionale di trasportatore su strada di merci per conto terzi e di viaggiatori - 4^ sessione - anno 2009. Le domande vanno presentate entro le ore 12,00 di venerdì 18 settembre 2009

Il bando e i documenti integrali su: www.provincia.belluno.it ...................................................... BELLUNO - REGIONE VENETO CONCORSO Concorso pubblico, per titoli ed esami, per un posto di collaboratore professionale sanitario (fisioterapista), presso l’unita’ locale socio sanitaria n. 1 di Belluno. Scadenza : 28/09/2009 ......................................................

carattere saltuario, effettuata da studenti e pensionati La forma del contratto è libera. Il rapporto di lavoro occasionale, anche con più datori di lavoro, non può dar luogo a un reddito superiore a 5.000 euro annui con riferimento al medesimo committente. È prevista una particolare procedura per il pagamento del corrispettivo: i lavoratori sono retribuiti attraverso la consegna di buoni lavoro dal valore nominale fissato da un Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, acquistati in precedenza dai datori di lavoro presso le rivendite autorizzate. Una volta effettuata l’attività e ricevuti i buoni, il lavoratore deve presentarli ai centri autorizzati i quali, rispetto al valore nominale del buono: • trattengono una percentuale (fissata dal suddetto decreto ministeriale) come rimborso spese del servizio prestato • versano i contributi Inps (13%) e

Rubrica a cura di Maddalena Marcolini

Inail (7%) dovuti • pagano il restante importo al lavoratore Il compenso è esente da qualsiasi imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupazione o inoccupazione del lavoratore accessorio.

Per saperne di più o avere informazioni più approfondite contatta lo Sportello delle Acli trentine Casa Sociale e del Lavoro. La Casa Sociale e del Lavoro si trova a Trento in via Roma, 57 al II° piano. Tel. 0461 277250 Fax 0461 277278 mail: casaacli@aclitrentine.it

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TREVISO Treviso - Avviso di procedura comparativa/selettiva per il conferimento di un incarico di collaborazione coordinata e continuativa per l’attuazione di progetti formativi rivolti al sostegno di soggetti disabili promossi dal settore politiche sociali, politiche del lavoro e formazione professionale per il periodo di 8 mesi - scadenza:21/09/2009 ...................................................... TREVISO - Avviso pubblico per ricerca candidature(prot. 83125 del 04/08/2009). Rinnovo Commissione Provinciale per la Pianificazione Faunistico – Venatoria (L.R. 50/93). Sospensione dei termini. descrizione:Scarica il bando. data scadenza:18/09/2009 ...................................................... Il bando e i documenti integrali su: www.provincia.treviso.it

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LaVocedelNordEst.it Settembre 2009

Ogni fine settimana sul nostro giornale online gli appuntamenti aggiornati per il weekend

Vivinordest TRENTINO ALTO ADIGE dal 19/09/2009 al 18/10/2009 Ronzo Chienis (TN) Mostra Mercato della Val di Gresta

............................................. dal 19/09/2009 al 03/10/2009 Chiusa (BZ) Törggelen

............................................. dal 24/09/2009 al 27/09/2009 Primiero (Tn) Gran Festa del Desmontegar .............................................

il 03/10/2009 Funes (BZ) Festa dello Speck .............................................

il 10/10/2009 Terento (BZ) Ritorno dall’alpeggio ............................................. il 17/10/2009 Merano (BZ) Festa dell’uva ............................................. dal 24/10/09 al 25/10/09 Castione di Brentonico (TN) Festa della Castagna Il concorso “Castagne e vino: l’abbinamento eccellente” sarà la principale novità per la Festa della Castagna 2009. Informazioni e schede di iscrizione sono disponibili al sito internet www.marronicastione.it

Segnalate i vostri eventi e le vostre iniziative a: redazione@lavocedelnordest.it

VENETO dal 18/09/2009 al 20/09/2009 Lamon (BL) A tavola nel Feltrino: Il Fagiolo ............................................. dal 13/09/2009 al 20/09/2009 Istrana (TV) 32^ Fiera dell’Agricoltura ............................................. dal 11/09/2009 al 21/09/2009 Conetta (VE) Fiera di San Matteo e degustazione paella ............................................. dal 10/09/2009 al 23/09/2009 Villa d’Adige (RO) 26^ Festa Regionale della Polenta

dal 25/09/2009 al 29/09/2009 Nervesa della Battaglia (TV) 31^ Festa dei Funghi ............................................. dal 03/10/2009 al 04/10/2009 Fanzolo (TV) Caseus Veneti: l’eccellenza dei formaggi in mostra

............................................. dal 23/10/2009 al 25/10/2009 Vicenza 1° Festival Nazionale dell’Enoturismo

............................................. FRIULI VENEZIA GIULIA .............................................

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dal 12/09/2009 al 20/09/2009 Enemonzo (UD)

XXXIII Mostra mercato del formaggio e della ricotta di malga

............................................. dal 19/09/2009 al 20/09/2009 Tarcento (UD) Grande Festa della Birra Bavarese ............................................. dal 17/09/2009 al 20/09/2009 Udine Friuli Doc

............................................. il 20/09/2009 Montenars (UD) Festa del Redentore .............................................

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«OGNI MESE UNA STORIA » è Tempo di Vendemmia Settembre è il nono mese dell’anno secondo il calendario gregoriano, conta 30 giorni e si colloca nella seconda metà di un anno civile. I segni zodiacali di settembre sono Vergine e Bilancia (dal 23 settembre), mentre le stagioni sono estate e autunno (dal 22 o 23 settembre), infatti settembre è l’ultimo mese di estate e il primo di autunno. Il nome deriva dal latino september, a sua volta da septem, «sette», perché era il settimo mese del calendario romano, che iniziava con il mese di marzo. Nel 37 l’imperatore Caligola mutò il nome del mese in «Germanico» in onore dell’omonimo padre, ma alla morte dell’imperatore il nome tornò quello originale. Nell’89 il nome fu nuovamente cambiato in «Germanico», questa volta per celebrare una vittoria dell’imperatore Domiziano sui Chatti, ma anche Domiziano fu assassinato e il nome del mese ripristinato. Destino breve ebbe anche la riforma del calendario operata da Commodo, nella quale il mese di settembre prendeva il nome di Amazonius. Nel Calendario rivoluzionario francese l’anno terminava a cavallo del mese di settembre: fino al 16/17 di settembre si era nel mese di Fruttidoro, poi c’erano cinque giorni detti «Sanculottidi», sei negli anni bisestili, infine, dal 22 settembre alla fine del mese si cadeva nel primo mese del calendario rivoluziona-

Il mese per riallacciare vecchi rapporti che potrebbero tornarvi utili per il futuro: qualcosa sta cambiando e in questo settembre 2009 starà a voi se cambierà in meglio o in molto meglio.

rio. Il mese di vendemmiaio (o vendemmiale; in francese: vendémiaire) era il primo mese del calendario rivoluzionario francese e corrispondeva (a seconda dell’anno) al periodo compreso tra il 22/24 settembre ed il 21/23 ottobre nel calendario gregoriano. Era il primo dei mois d’automne (mesi d’autunno); seguiva i Giorni Sanculottidi e precedeva brumaio. Il mese di vendemmiaio deve la sua etimologia «alla vendemmia che avviene da settembre a ottobre», secondo i termini del rapporto presentato alla Convenzione Nazionale il 3 brumaio anno II (24 ottobre 1793) da Fabre d’Églantine, in nome della «commissione incaricata della stesura del calendario».

Bilancia Un settembre 2009 ricco di novità! Fate attenzione a chi vi sta attorno, potrebbe esserci qualcuno che vi ha notati, dategli la giusta attenzione.

Scorpione Questo settembre 2009 è il periodo giusto per dare attenzione ai vostri affetti: non trascurate la vostra famiglia e dedicatevi senza indugi anche alla vostra vita sentimentale.

Sagittario

Gemelli Non adagiatevi troppo sugli allori e cercate di riprendere i vostri ritmi: questo settembre 2009 se preso per il verso giusto, potrebbe portarvi interessanti novità.

Cancro

Un settembre 2009 decisamente più tranquillo rispetto alla vostra estate movimentata! Utilizzate questo mese per riflettere e per riprendere confidenza con la routine quotidiana che vi manca.

Capricorno

Settembre 2009 è il vostro mese! Riprendete contatto con vecchie conoscenze, potrebbero portarvi brillanti novità soprattutto dal punto di vista lavorativo. vostra salute.

Leone Usate la vostra grinta per riprendere al massimo gli impegni che avete tralasciato in agosto: questo settembre 2009 potrebbe essere a voi molto favorevole se saprete coglierne i tanti ma talvolta indecifrabili impulsi positivi.

Vergine Dopo il movimento di agosto questo settembre 2009 è un mese che vi darà l’occasione di restare tranquilli: riflettete su ciò che avete fatto e cercate di non ripetere gli errori del passato.

-La Ricetta del Mese-

Ingredienti per 4 persone:

ARIETE

Toro

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Bracioline di cervo marinato al ginepro con gnocchetti di polenta valsugana, funghi misti e albicocche ripiene alla marmellata din ribes rosso

Oroscopo di Settembre La ripresa del lavoro in questo settembre 2009 vi farà bene: sarà la vostra occasione per rimettere i piedi per terra dopo un’estate passata con la testa fra le nuvole. Siate concreti.

Anno II - N°15 www.LaVocedelNordEst.it

4 belle bracioline di cervo mezzo bicchierino di gin o brandy un paio di bacche di ginepro poco brodo, una noce di burro sale e pepe q.b.

400 gr funghi misti trifolati 500 gr polenta valsugana (mezzo litro d’acqua sale e 120 gr farina polenta) due albicocche tagliate a metà e riempite con la marmellata di ribes rosso

In una padella antiaderente mettere le bracioline precedentemente passate nella farina, salarle e peparle. Aggiungere le bacche di ginepro precedentemente tritate, quando siano ben rosolate, bagnarle con il gin o il brandy stando attenti alla sfiammata. Quando l’alcool è sfumato aggiungere il brodo e far cucinare per 10 minuti a fuoco lento finché non si forma una bella salsa cremosa. A parte fate rosolare i funghi misti con un po’ d’aglio e una foglia d’alloro. Fateli cucinare per 20 minuti circa. Mentre preparate la polenta, guarnite le albicocche. Per la presentazione del piatto, fate dei gnocchi con la polenta e a parte adagiate la braciolina, un cucchiaio di funghi e l’albicocca guarnita al ribes. Vino consigliato: Pinot Nero Tempo di esecuzione: 50 min

La miglior fantasia in cucina, è il proprio gusto personale IL SITO DEL MESE : www.cuddleparty.com

FRESCO DI STAMPA

In America è già «Abbraccio...Mania» È l’antidoto contro l’alienazione, lo stress e la solitudine della nostra era: i party dove perfetti sconosciuti si incontrano per abbracciarsi, accarezzarsi e farsi le coccole. Ma senza alcuna mira di tipo sessuale. I «party a base di coccole» sono nati nel febbraio 2004 dalla mente di Reid Mihalko e Marcia Baczynski, due coach esperti di relazioni interpersonali che vivono tra New York e Los Angeles. «Le nostre feste sono workshop strutturati e sicuri dove si possono abbattere la

Fabio Volo - I miti Mondadori

timidezza e le paure sociali, attraverso la comunicazione, l’intimità e la tenerezza», spiegano i due amici sul sito cuddleparty.com, dove definiscono la loro creazione «un modo per incontrare persone affascinanti in un ambiente rilassante, assolutamente privo di droghe ed alcol».

IL VIDEO DEL MESE

Un posto nel mondo Michele ha un amico, Federico; uno di quegli amici con i quali dividi tutto: l’appartamento, la pizza e la birra, ma anche i sogni e le frustrazioni, le gioie e i dolori, e qualche volta le donne; un giorno Federico decide di mollare tutto e partire. Stanco della vita monotona di provincia, se ne va alla ricerca dell’altra metà di sé. Michele invece resta. Quando torna, dopo cinque anni, Federico è cambiato. Ora è sereno, innamorato di una donna (Sophie) e della vita. Sembra una storia a lieto fine, ma non e così.

Il castello dei Pirenei Jostein Gaarder - Longanesi

Un mese movimentato più delle vostre aspettative: sappiate cogliere gli impulsi positivi e non trascurate voi stessi e la

ACquario

Avete lavorato davvero tanto nei mesi precedenti ed ora potrete tranquillamente concedervi una pausa: utilizzate questo mese di settembre 2009 per riprendere confidenza con voi stessi.

Pesci è ora di tornare alla quotidianità: riprendete i vostri contatti, riallacciate vecchie conoscenze e non mancheranno piacevoli e frizzanti sorprese che non tarderanno a farvi felici.

alessandrobettega@hotmail.it 347/9782326

LE CHIESE DEL NORDEST NEL GIORNO DEL CREATO Sulla nostra web Tv all’indirizzo: www.lavoce.tv la sintesi dei principali interventi delle Chiese del Triveneto

Un uomo e una donna si rivedono nello stesso albergo dove 30 anni prima si erano detti addio. Solrun e Steinn sono entrambi cinquantenni. Nonostante il passare degli anni e il fatto che oggi siano entrambi sposati e con figli, non hanno mai smesso di pensare l’uno all’altra. Dopo la sorpresa dell’incontro, danno vita a un fitto scambio di e-mail nel quale si raccontano, ripercorrendo l’episodio, inspiegabilmente velato di mistero, che aveva messo la parola fine al loro amore. Forse solo il finale del romanzo saprà dare finalmente un senso agli eventi. Un finale sconvolgente, capace di riscrivere tutto.



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