OF ARCH

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La città di Roma rende omaggio ad uno dei suoi talenti artistici più irrequieti, fecondi ed esplosivi, Mario Schifano (1934-1998), dedicandogli una grande mostra inedita. 'Laboratorio Schifano', così è intitolata, rappresenta infatti una straordinaria e appassionante immersione nel flusso creativo di una delle figure più emblematiche della scena artistica internazionale della seconda metà del XX secolo. Affermatosi intorno ai primi anni Sessanta con i suoi dipinti 'monocromi', prevalentemente realizzati su carta da imballaggio, raffiguranti soggetti tratti dalla natura, dal mondo della comunicazione e delle merci, Schifano si è progressivamente conquistato un ruolo di spicco nella nascente 'pop culture', incarnandone l'espressione più trasgressiva e irriverente, sperimentando tecniche ibride e trasversali, innestando l'immaginario collettivo nella propria visione, lucida e allucinata, della realtà. A partire dagli anni Ottanta, l'artista romano ha concentrato la sua ricerca sulle immagini e sulla loro manipolazione, usando polaroid e fotografie a colori di piccolo formato come laboratorio concettuale per i suoi lavori pittorici, accostando, sovrapponendo, stratificando segni e colori, in una frenetica attività transmediale che metteva in luce e smontava i codici della comunicazione di massa. Nell'ultima fase della sua opera, a partire dagli anni Novanta, Schifano tende a intervenire sempre meno sulle immagini fotografiche, dando vita a nuove creazioni iconiche, realizzate esclusivamente in base alla scelta e al taglio delle inquadrature.

Nella mostra allestita al MACRO vengono presentate al pubblico, per la prima volta, più di duemila immagini realizzate dall'artista, esposte mediante la creazione di un grande labirinto trasparente, nel quale si susseguono, sospese, polaroid, fotografie e fotocopie a colori - spesso dipinte - accanto ad immagini manipolate, tratte da giornali e riviste, e fogli di appunti, per ricostituire idealmente e fisicamente il suo laboratorio creativo. La mostra, curata da Luca Massimo Barbero e Francesca Pola, con l'Archivio Mario Schifano, è accompagnata da un catalogo, edito da Electa Mondadori, in cui è figura anche un'intervista ad Achille Bonito Oliva. (F.M.)

ARCH OF

LABORATORIO SCHIFANO

The City of Rome pays tribute to one of its most explosive, productive and restless artistic talents, Mario Schifano (1934-1998), through an extensive original exhibition. The event has been called 'Laboratorio Schifano' (Schifano's workshop) and can be described as an extraordinary and exciting immersion in the creative flow of one of the most emblematic figures

He immortalized subjects from nature, from the world of communication and merchandise. With time, Schifano progressively commanded an important position in the newborn 'pop culture', in its most transgressive and irreverent expression. He experimented hybrid and transversal techniques, absorbing the collective imagination into his own clear and hallucinated vision of reality.

works; he combined, overlapped and layered signs and colors, in a frantic transmedial activity which exalted and disassembled the codes of mass communication. In the final phase of his work, during the Nineties, Schifano tended to intervene less on the photographic images, with new iconic creations, produced exclusively on the basis of the choice and the cut of the frame. The exhibition organized in MACRO presents more than two thousand images by the artist to the public for the very first time. They have been displayed in a large transparent maze-like structure; polaroid shots, photographs and color photocopies often painted - are presented alongside images that have been manipulated, pictures from newspapers and magazines, sheets of paper with his notes. This type of arrangement produces the ideal physical reconstruction of his creative workshop. The exhibition was organized by Luca Massimo Barbero and Francesca Pola, in conjunction with the Mario Schifano Archives. A catalogue of the exhibition is available, published by Electa Mondadori, and includes an interview with Achille Bonito Oliva. (F.M.) Roma, MACRO, via Reggio Emilia 54. Fino al 6 febbraio 2011/Until February 6th, 2011. 7

on the international artistic scene in the second half of the 20th century. Mario Schifano made his name in the early-Sixties with his 'monochrome' paintings, mostly on cardboard.

Starting in the Eighties, this Romebased creative focused his research on images and their manipulation, using polaroid shots and small color prints as the concept workshop for his pictorial


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