Chi è sesto volume

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Sindaco. Oltre ai meriti sportivi, veniva ricordato per l’organizzazione di una Eccezionale Edizione dei Festeggiamenti San Michele. Nel 1977 fu l’animatore e l’instancabile organizzatore della Prima Festa Provinciale dell’Amicizia, che si svolse a Maddaloni,nel Villaggio dei Ragazzi. Ho un bel ricordo di lui, lo ammiravo e so che anche lui mi stimava. Tutto ciò che faceva, lo organizzava per bene e nei minimi particolari». (15) Circa la sua esperienza politico amministrativa si riporta un interessante contributo del giovane studioso di materia storica maddalonese dott. Antonio Cembrola: « La figura di Giuseppe Achille Caliendo si inserisce nel panorama maddalonese nella metà degli anni cinquanta, precisamente dal 27 maggio 1956. Non si tratta di un politico di professione, ma di un professore che con la sua attività, didattica e non solo, è arrivato ad interessarsi anche di politica. Negli anni sessanta a dominare la scena politica maddalonese è la Dc, che rappresenta la maggioranza in consiglio comunale fin dal dopoguerra. Ne fanno parte elementi di notevole spessore politico, ma anche intellettuale come ad esempio Elio Rosati, Salvatore Cardillo, e don Salvatore d’Angelo. Dal dicembre 1960 al 1964 si sono avvicendati due amministrazioni Dc: la prima è segnata dalla figura di Luigi Stasi che, eletto il 27 dicembre 1960, si dimetterà, per ragioni personali, il 4 settembre 1962; la seconda, tra il l’ottobre 1962 e il 1964, vedrà il ritorno di Salvatore Cardillo, che già era stato sindaco dal 1956 al 1960. Il 22 novembre 1964 si torna alle urne. Per la Dc maddalonese è un vero trionfo: il partito crociato raggiunge da solo il 47,3% dei voti. Il 27 gennaio 1965 si riunisce il consiglio comunale che dovrà eleggere il nuovo sindaco. La scelta della maggioranza ricadrà proprio su Giuseppe Achille Caliendo. Il periodo amministrativo di Caliendo si contraddistingue per due elementi particolari. Il primo è essenzialmente politico: fu il primo infatti ad operare un’apertura della Dc nei confronti dei partiti della sinistra. Infatti Caliendo chiamerà a far parte della propria giunta Giuseppe Natale consigliere del Partito socialista democratico italiano. Il secondo elemento riguarda i progetti amministrativi portati avanti dall’amministrazione Caliendo e che, essenzialmente, si muovono su due direttrici principali: l’istruzione e l’edilizia popolare. Sul piano dell’istruzione, Caliendo cercò di ampliare la presenza di edifici scolastici sul territorio maddalonese. Vennero costruite: la scuola elementare in via Campolongo, con un finanziamento di lire 225.000.000; la scuola elementare prefabbricata in via Napoli, con una spesa di lire 95.000.000; l’ampliamento della scuola media “Villaggio dei Ragazzi”, con un finanziamento di lire 60. 000.000; la scuola media in via Starza, con un finanziamento di lire 220.000.000; Sul piano dell’urbanistica popolare, l’azione amministrativa fu egualmente assai decisa. Si realizzarono: alloggi popolari in via Cucciarella per più di lire 130.545.095; alloggi per agricoltori in via Napoli per più di lire 92.850.000; alloggi popolari della società GESCAL in via G. Bruno per lire 210.591.845; Anche se con una dispendiosità consistente, elemento da far rabbrividire l’attuale corte dei conti, sostanzialmente non si può non affermare che l’operato di Giuseppe Achille Caliendo fosse non solo adeguato al periodo storico che viveva, ma al tempo stesso indirizzato al miglioramento delle condizioni sociali e culturali di Maddaloni». (16) In questi anni ricoprì, in particolare nel 1970, anche l’incarico di organizzatore dei festeggiamenti patronali in onore di San Michele Arcangelo patrono di Maddaloni. (17) In questo periodo vale la pena ricordare le acrobazie di cui si fece protagonista con don Salvatore d’Angelo per il salvataggio del titolo sportivo della US Maddalonese. (18) Circa il rapporto tra la famiglia Caliendo e quella Angioni, raccogliendo la testimonianza della vedova Angioni, la prof.ssa Ida Santonastaso, si riporta il contributo del nipote omonimo prof. Francesco Angioni: « Della figura dello stimato ed indimenticabile Preside Professor Peppino Caliendo (così lo denominava affettuosamente mio nonno, di cui era fraterno amico), invece, potremmo discorrere, quasi per ore ed ore… Le famiglie Angioni - Caliendo si può dire che abbiano stretto dal 1945-46 ad oggi, un sodalizio basato sulla stima reciproca, affetto e fiducia. Il nonno ed il Preside si conobbero, per l’appunto, nel dopoguerra, quando, insieme, militavano nell’Associazione cattolica Sant’Agostino, interessandosi alla sezione sportiva, precisamente, alla formazione di una squadra di calcio. Di essa, il Preside Caliendo curava la parte organizzativa ed il nonno, che vi giocava pure, la parte tecnica. Scioltasi la S. Agostino, i due divennero amici inseparabili e nel 1952, nonostante tante iniziali, ben presto, poi, superabili difficoltà, si ritrovarono insieme a dar vita alla Polisportiva Libertas Maddaloni, squadra di Pallacanestro, di cui il nonno fu il fondatore, ideatore ed allenatore; il Preside Caliendo, invece ne curò la parte amministrativa. C’è da dire che, sebbene per pochi mesi, il primo Presidente fu, però, l’allora giovane studente, preside Nunzio Sarracco, che, coerente sin dal primo giorno col nonno, per motivi scolastico- lavorativi, dopo un po’ rifiutò l’onere. Il nonno, allora, senza perdersi di coraggio, per poter realizzare il suo sogno, si rivolse al suo carissimo amico Preside professore Peppino Caliendo, il quale, inizialmente, voleva rifiutare la dirigenza presidenziale della squadra, perché, a sua detta, essendo laureato in materie umanistiche, non aveva profonde conoscenze tecnico-sportive in merito. Il nonno, però, riuscì a convincerlo, dicendogli, che alla fine, avrebbe dovuto soltanto occuparsi di incarichi amministrativi. E così è stato. Il Preside Caliendo, come già ho dichiarato all’inizio, è stato un amico fraterno del nonno e molto vicino alla famiglia Angioni, con cui aveva un grande rapporto d’amicizia. Sono varie le testimonianze di affetto e vicinanza, voglio solo citare alcune fra le più importanti. Il Preside, il primo marzo 1965, in occasione del funerale del mio bisnonno Attilio Angioni (nato a Cagliari il 14-8-1885 e morto a Napoli il 1-3-1965, padre di mio nonno Francesco), in qualità di amico, profondo conoscitore del defunto e di primo cittadino, tessè le sue lodi in un discorso di commiato, durante il corteo funebre a piedi, all’altezza del Cimitero cittadino. Sempre, poi, di sua spontanea volontà, chiese, in occasione della dipartita di mio nonno, di poter scrivere la preghiera- ricordo della pagellina, che fu consegnata a parenti ed amici, in occasione del trigesimo di mio nonno, il 15-7-1979. Inoltre e concludo, il Preside e sua moglie Rosa Raffone, sono stati i testimoni di nozze dei miei zii Luigi Passariello ed Angioni Rita (uniti in matrimonio a Maddaloni il 3-8-1980 nel chiesa Basilica del Corpus Domini) e dei miei genitori ( Attilio e Felicia De Rosa, sposatisi a Napoli, nella chiesa di santa Maria Egiziaca il 9-7-1983.)». (19) Su quest’aspetto di veda in particolare, oltre agli articoli già citati su L’Eco di Caserta, anche l’opuscolo realizzato in occasione del “I° Torneo di Pallacanestro “Francesco Angioni” 3 – 4 – 5 ottobre 1980” edito da «Bazar Santo» ed ancora “50 anni di pallacanestro a Maddaloni” con AA.VV. ed edito nel 2003 dalla Lito-Tipografia DEDI. (20) Giuseppe Caliendo, va aggiunto per la cronaca, dopo i primi tentativi di avvio della Biblioteca Comunale di Maddaloni, dal 1971 al 1974, e l’adozione nel novembre del 1974 del relativo regolamento, nell’aprile del 1975, e fino al 1979, si trovò a far parte del primo comitato di gestione che ebbe come componenti il prof. Antimo d’Alessandro, Assessore alla Pubblica Istruzione, il preside Franco Vittorio Gebbia, il prof. Pietro Vuolo, la prof.ssa Brigida Petrella, il dott. Luca Ugo Tramontano, il dott. Giovanni Di Cerbo, il dott. Pasquale Nappo, il sig. Giovanni De Caro, per l’appunto il Preside Giuseppe Caliendo, il prof. Vincenzo Mario de Lucia, il Direttore Didattico Pietro Butti e il dott. Plinio Salanti. Va detto che dal 1977 a seguito delle dimissioni del prof. Pietro Vuolo sarà nominato componente la signorina Natale Caterina.

Michele Schioppa

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