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SERENDIPITY del gruppo Malfinia Atelier (Nicola Barutto, Miguel Garcia Guerra, Gabriele Lombardo, Marco Papa, Giuseppe Petringa Nicolosi, Elena Zakharova)

Serendipity è il progetto dell’ambiente bagno di un concept store che offre prodotti rivolti al mondo del wellness. E’ inserito in un edificio che si sviluppa su sei livelli e dove ogni piano è dedicato a specifici servizi commerciali rivolti alla cura della persona: ristorazione, area benessere, fitness, bio-shop, libreria, green area. Il progetto dell’ambiente bagno è sviluppato all’ultimo piano su un’area di circa 450 mq, ed è pensato come un belvedere a cielo aperto. Il concept si organizza in due ambiti spaziali, dove il primo contiene il secondo. Il primo, di 250 mq, denominato “pelle”, funge da involucro, ed è un contenitore semitrasparente che svolge una duplice funzione; dall’esterno e dall’ultimo piano definisce simbolicamente e percettivamente il “core” di tutto l’edificio, comunicandone la natura di spazio di servizio Wellness; dall’interno invece, da una parte offre uno sguardo allo skyline urbano all’insegna della leggerezza e della luce, dall’altra offre una serie di ambienti che favoriscono un’esperienza emozionale. Il secondo ambito spaziale, di circa 100 mq, denominato “osso”, inquadra propriamente l’area dei servizi. Il target di riferimento è rivolto ad un’utenza che vivendo i tempi veloci della città desideri un ambiente capace di ripristinare un sano equilibrio psicofisico. Il concetto intorno cui ruota il progetto è infatti relativo all’esperienza emozionale di un percorso di ricostruzione del giusto ritmo, di un tempo che sappia rimodulare la frenesia delle attività quotidiane. La volumetria spaziale primaria circoscrive una sinusoide, che all’interno richiama, attraverso la citazione dell’elemento primario dell’acqua con una grande vasca centrale, la fluidità dei percorsi, la cui continuità è favorita da una voluta promiscuità spaziale. All’interno dell’ambiente infatti non esiste una netta separazione degli ambienti per i frequentatori maschi e femmine, che, entrando da ingressi separati, si ritrovano a condividere lo spazio-sosta dei lavabi, volutamente disegnato come momento di rallentamento, incontro, condivisione. A questo scopo la scelta dei lavabi e sanitari

dei bagni è stata orientata ad un disegno che richiami la morbidezza di linee, la serie LFT Spazio di Simas Acqua Space con rubinetteria linea eMote1 di Dornbracht in finitura cromata. Per le placche di comando della cassetta del vaso è stato scelto il modello Sigma80 di Geberit che, attraverso il vetro a specchio s’integra perfettamente nell’ambiente. Il progetto è sostenuto anche dalla scelta dei colori, il verde ed il bianco, evocativi della naturalità ritrovata, ed è esaltato dall’illuminazione, proposta attraverso una modalità di diffusione indiretta, realizzata con pannelli retroilluminati, maschere illuminanti e riflessi, in grado di attivare intensi processi percettivi. Il verde è il colore della “pelle” ed è in “etfe”, denominato anche “copertura a membrana”, un materiale plastico leggero e trasparente che reagisce al colore del cielo mutando il proprio. Il bianco viene espresso sia dal rivestimento dell’osso, in pannelli retroilluminati, caratterizzati da una particolare trasmissione e diffusione della luce, sia dalla scelta della pavimentazione, finitura white serie less linea i di Florim,.

Un edificio su sei livelli, dove il bagno occupa interamente l’ultimo piano, con grandi vetrate sullo sky line della città

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