Danceland n. 8 - 2020

Page 1

n° 08/2020 free - gratis

NOVEMBRE 2020

the nightlife magazine

FESTIVALS Amsterdam Dance Event Midance Top 100 DJs

NEWS SILB Sónar Top 100 Influencer

REVIEWS Kylie Minogue Ministry Of Sound Tomorrowland

CHARLOTTE DE WITTE TECHNO QUEEN



L’EDITORIALE

SOMMARIO

Detassare i proventi SIAE peR fronteggiare La crisi

[03] L’EDITORIALE / SOMMARIO [04] BREAKING NEWS DAL MONDO DELLA DANCE [06-07] COVER STORY: CHARLOTTE DE WITTE: TECHNO QUEEN [10-11] NEWS [14] FACE TO FACE: CAMELIA [16] Pitch Up [19] THE LABELS: releaseS in progress [22] MALE ARTIST: LUCA FABBRI [23] FEMALE ARTIST: ELA MINUS [26-27] NIGHTLIFE: LOCALI, ONE-NIGHT, FESTIVAL [30] TOP CLUB ITALY: MAURIZIO PASCA (SILB) [33] TOP CLUB WORLDWIDE: THE SHOW MUST GO ON [36-37] Festivals Around The World [40] MIDANCE AREA: MARCIA VERSO IL 2021 [43-44-47] FOCUS: RENATO TANCHIS, ALEX NOCERA, STEFANO PAIN [48-49] previewS: IEMBI TOP 100 INFLUENCER CHART 2020 [52-53] REPORTAGES: ADE 2020, TOP 100 DJ MAG [56] SPECIALE HYPER HYPER: LEANDRO DA SILVA [57] R12 NEWS: ADO WOODZ [60-61] INTERVISTE: COCO, ELLENBEAT [63] LA CONTROCOPERTINA [64] Agua Do Mar [66] SINDACATO DEL SUONO: SPOTIFY NEWS [67] Innovazione: CH’AB [68-69] Dance Directory [71] BEAT&GREEN: MASSIMO TRODINI [72-73] Plugware BY GIANNI BINI [77] Approfondimenti: GIOVI [78] STAGE & INDIES: MEI 2020 [81] Di tutto un pop [82] La Consolle Imbruttita [84-85] Amazing News [87] HH MUSIC TALK: FRANCHINO [90-93] REVIEWS: SINGOLI & EP / ALBUM / COMPILATION

Quella degli autori è una categoria fondamentale. Ci sono diversi modi per sostenerla. Riconoscendole una somma di denaro da erogarsi direttamente, in conto corrente, come si sta già facendo per molte altre categorie in difficoltà. E non solo. Esentare da qualsiasi forma di tassazione, diretta e/o indiretta, sui proventi derivanti dai diritti d’autore a loro spettanti, la categoria degli autori oggi sarebbe possibile. La SIAE sta dando vita a una ripartizione straordinaria dei proventi del diritto d’autore per poter sostenere i propri Associati in questo momento di estrema difficoltà economica. La stessa cosa la stanno facendo gli artisti interpreti ed esecutori, attori e musicisti, attraverso le loro società di collecting. Non stiamo parlando di soldi pubblici ma di soldi degli autori e degli artisti stessi, derivati dall’intenso sfruttamento che gli utilizzatori stanno facendo delle loro opere, che emozionano, distraggono, accompagnano e intrattengono proprio in momenti di crisi. È vero che alcuni autori e artisti hanno potuto nel tempo mettere da parte somme importanti. Tuttavia, la maggior parte è in difficoltà. Intanto la SIAE ha sottoscritto da giorni con Banca Monte dei Paschi di Siena un’operazione di finanziamento di 85 milioni di euro con durata 4 anni, assistita da garanzia SACE, nell’ambito del programma Garanzia Italia. Il rilascio della garanzia è stato processato digitalmente e in breve tempo. Il supporto di BMps consentirà alla società di fronteggiare l’emergenza epidemiologica Covid-19 e di proseguire il suo impegno a tutela e sostegno dell’opera intellettuale di autori ed editori in Italia. “Abbiamo davvero apprezzato la rapidità ed efficienza di intervento di Banca Mps e SACE in un momento in cui la nostra Società è ancor di più impegnata in prima linea a garantire sostegno a tutti gli autori ed editori fortemente colpiti dall’emergenza sanitaria in corso”, ha detto Gaetano Blandini Direttore Generale di SIAE. La redazione di Danceland

DANCELAND

Numero 08 (56) – ottobre 2020 Supplemento a Stadio5 - Edizioni SBM Via Domodossola, 21 - Milano Tel/fax 02.36563906 - www.stadio5.com www.dancelandmag.com facebook.com/dancelandmag twitter.com/dancelandmag instagram.com/dancelandmag issuu.com/danceland e-mail: info@dancelandmag.com danceland.mag@gmail.com

Direttore responsabile: Luigi Sada coordinamento editoriale: Daniele Spadaro e Dan Mc Sword caporedattore: Riccardo Sada collaboratori: Eugenio Tovini, Gianni Bini, Semi Trabelsi, Manolo Di Gioia, Francesco Ciro Rossi, Serena Raso, Feliciano Musillo, Gianni Bragante, Lorenzo Passerella, Paolo Aliberti grafica: DDN Ltd foto di copertina di Marie Wynants Don’t Print It - Danceland Save The Planet Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011 Questo numero è stato chiuso domenica 21 novembre 2020 alle 16,34

| 03 |


breaking News

“Nightmares” è il nuovo album di Luca Guerrieri

le notizie del mondo dance

“Wonderland”, show di Moratto su RDE

Su #RDE – Radio Diffusione Europea in AM 1584 Khz (scarica la app sul tuo cellulare e Fire tv stick o Smart tv Android) ecco “Wonderland”, il programma radiofonico di Elvio Moratto e Maurizio Testi, il mercoledì e il venerdì alle 20 (e sabato in replica alle 16) e su Fire TV Stick il venerdì alle 13,30 e alle 19,15 in replica. Da ormai tre anni è la radio che porta la voce di Trieste, questa, e non solo, e trasmette sulle onde medie. Una scelta rivolta verso un ampio target di ascoltatori, che attraverso le frequenze 819 e 1584 kHz, permette di offrire tutti i nostri programmi. In breve tempo RDE è ascoltata con sempre maggiore consenso in tutto il nord est d’Italia in Emilia Romagna, nelle Marche e non solo. http://www.radiodiffusioneeuropea.net/

Il nuovo album del dj producer toscano Luca Guerrieri si chiama “Nightmares” ed è disponibile su Spotify e sugli altri portali musicali. Interamente strumentale, è un viaggio musicale elettronico decisamente personale attraverso il difficile periodo che stiamo vivendo. Tra pandemia e impossibilità di vivere insieme l’energia della musica, gli artisti come Guerrieri non possono smettere di creare dando vita a sonorità che non possono essere serene. Perché la musica, ogni tipo di musica, è sempre meglio del silenzio. Tra arpeggi di synth e pianoforte e ritmi spesso spezzati, c’è una notevole energia, in ogni traccia. L’energia della musica di Guerrieri si avverte nell’aria. https://open.spotify.com/ artist/0kSI1cgEztfBxr2QUYlU7c

venerdì 27 novembre è il “Dua Lipa day”

La regina del pop internazionale si sdoppia in due importanti appuntamenti. Il 27 novembre esce in una nuova versione speciale, l’album pop dell’anno, “Future Nostalgia”, con in più il ce, per la prima volta disponibile, di “Club Future Nostalgia”, la versione tutta remixata da The Blessed Madonna. In questa nuova edizione sarà contenuto anche in più “Levitating” col feat di DaBaby. Per Dua Lipa, doppio appuntamento per il 27 novembre: terrà anche uno show in live streamin dal suo Studio 2054 per una serata di musica, divertimento, performance, teatro, ballo e molto altro su LIVENow. Lo show sarà un’esperienza unica – realtà e fantasia che esplodono all’unisono per realizzare uno spettacolo live multi-dimensionale, parte della serie American Express UNSTAGED. https://dualipa.com/studio2054

“Midance Compilation 2020” su Royal Supreme

È la selezione pubblicata dall’etichetta Royal Supreme, su distribuzione Just Entertainment, che celebra i 18 anni dell’evento italiano legato al b2b della musica elettronica. “Midance Compilation 2020” conta su una tracklist da favola che mette insieme elegantemente Gareth Emery e Ferry Corsten, Jaques Le noir e Deeprog, Markus Schulz e Bismark, sino ad arrivare ad ANGEMI e a tantissimi altri. Pensata dallo staff organizzatore di Midance, è stata mixata dalla promessa Future Mind. Che dice: “Lavorare su una compilation per Midance è stata un’esperienza importantissima, essendo questo un evento unico in Italia”. https://backl.ink/143304134

“Dimmi che”, Bob Balera remixato dai Daturay

Il singolo prodotto da Claudio Corradini (Mango, Battiato, Righeira) e remixato dai mitici Datura è una bellissima traccia di musica electro dance disponibile nelle versioni radio edit ed extended e anticipa l’EP disponibile dal 20 novembre su tutte le piattaforme streaming e download dal titolo “Dimmi Che …e altre”. Quel momento purtroppo comune in molti rapporti di coppia in cui la fiducia viene a mancare, crescono la gelosia e la solitudine fino all’inevitabile rottura. Allo stesso tempo per un umano sentimento di malinconia alberga la speranza che quanto vissuto insieme possa non cadere nell’oblio. Qui Ciro Pagano e Stefano Mazzavillani hanno dato il massimo. www.bobbalera.it

| 04 |



c over s tory

di Dan Mc Sword - Foto OffBrandProject

Fine anno si avvicina, tempo di consuntivi ma mai come adesso tempo di guardare avanti e cercare di capire come il settore dell’intrattenimento serale e notturno possa risorgere. Per i consuntivi, la Top 100 di DJ Mag ha emesso le sue sentenze, forte di una community di 1.300.000 votanti che hanno espresso le loro preferenze. David Guetta è il numero uno della chart tradizionale, Charlotte de Witte svetta nella top 100 Alternative, dove house e techno la fanno da padroni. Per il 2021 il francese e la belga non mancheranno di fare la loro parte per riportare l’elettronica al centro del villaggio. E tutti gli altri?

CHARLOTTE DE WITTE TECHNO QUEEN | 06 |


c over s tory di Dan Mc Sword - Foto OffBrandProject

TOP 100 DJS POLL Alla Top 100 di quest’anno dedichiamo un ampio spazi in altre pagine di questo numero di Danceland. Non resta che lasciare spazio alle parole di Charlotte de Witte, prima nella classifica alternativa davanti a Carl Cox e a Claptone e alla quale dedichiamo la nostra copertina e la foto di apertura di questa nostra cover story. “In un anno che è stato per tutti noi il più alienante in assoluto, ho sentito come non mai il bisogno di ognuno di noi stare connessi e uniti grazie alla musica – ha spiegato sui social la de Witte – Senza club, senza festival, voglio davvero ringraziare chiunque mi abbia seguito nelle mie dirette streaming e abbia supportato le mie release. La musica ha ancora tanto potere da sprigionare e avremo modo di provarlo stando tutti insieme. Più forti che mai”. Mentre nella Top 100 tradizionale gli italiani sono presenti in minima parte e i migliori si sono collocati al 39esimo posto, nella Top 100 alternativa i nostri connazionali hanno saputo farsi onore con una presenza più massiccia: Deborah De Luca (14esima), Marco Carola (16), Tale Of Us (21), Meduza (22), Enrico Sangiuliano (54), Joseph Capriati (73), Sam Paganini (84) i dj nostrani presenti in chart. QUALE FUTURO PER CLUB E FESTIVAL? A parte alcune anomalie – Messico e Taiwan per citarne un paio, ma non sono molti di più – il mondo dei club e dei festival è fermo da mesi e sarà già un miracolo se in estate si potrà ripartire. Quando arriverà il vaccino, ci vorranno mesi prima che sia distribuito in massa e questo di fatto inibisce alle grandi organizzazioni di pianificare come si deve eventi in grado di radunare decine di migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. Come già scritto a più riprese, sino a quando gli stadi non avranno il pubblico sugli spalti, è impossibile pensare che i festival ed i locali possano tornare a riempirsi. Una realtà inconfutabile, a prescindere da chi voglia ascrivere alle discoteche la colpa della seconda ondata della pandemia. E non serve nemmeno prendersela troppo con la trasmissione televisiva Report di Rai 3 e il suo giornalismo a tesi per la puntata nella quale i locali sardi hanno rivestito il ruolo degli untori: per molti, per quasi tutti le discoteche sono da sempre un capro espiatorio, dai tempi delle stragi del sabato sera. Giusto quindi tutelare la propria onorabilità, insistendo sempre più sull’impatto occupazione e culturale che il settore sa generare. Per approfondire l’argomento, rimandiamo i nostri lettori all’intervista a Maurizio Pasca, il Presidente del Sindacato Italiano dei Locali da Ballo a pagina 30 di questo numero di Danceland.

www.charlottedewittemusic.com https://djmag.com/top100djs https://clubtoclub.it/

TEMPI REALI, TEMPI DIGITALI In attesa che discoteche e festival ritrovino la loro ragion d’essere, è doveroso continuare a reinventarsi. Tomorrowland lo ha capito meglio di chiunque altro e dopo l’evento estivo Around The World, torna per il Veglione con un nuovo appuntamento che si svolgerà in streaming dalle 20 alle 3 del 31 dicembre, un orario che varrà in tutto il mondo, in base ai rispettivi fusi orari. 25 artisti presenti, all’interno di un nuovo villaggio digitale, NAOZ. I presupposti per ripetere il successo della scorsa estate, quando Tomorrowland Around The World radunò 1 milione e 300mila persone in modalità pay-perview, ci sono tutti. In attesa della grande novità digitale 2021, ovvero la discesa di campo di Sensorium Galaxy, della quale scriviamo nel dettaglio a pagina 33 di questo numero del nostro magazine.

L’ESEMPIO VIRTUOSO DI CLUB TO CLUB In Italia si sta ancora faticando a comprendere il concetto: per fortuna le dirette dai balconi sono quasi del tutto sparite, complice anche l’individualismo cronico dei nostri connazionali e l’incapacità di andare oltre Facebook, che ha più volte ribadito la sua attitudine a bloccare le dirette per motivi che non è opportuno ribadire in queste pagine, ma che non mancheremo di approfondire nei prossimi numeri del nostro mensile. In un panorama nostrano abbastanza arretrato, per fortuna esistono esempi virtuosi come Club To Club (nella foto) che ad inizio novembre ha saputo allestire un’edizione digitale di qualità, con ottimi riscontri in termini di visualizzazioni e contenuti. Un esempio tricolore che infonde speranza per l’anno che verrà. | 07 |


| 08 |


ADV MUSIC PROMO


N EWS FACILE, IL NUOVO ALBUM DI BOOSTA

Si intitola “Facile” il nuovo album composto, arrangiato e suonato interamente da Davide Boosta Di Leo, tastierista e co-fondatore dei Subsonica, uscito lo scorso venerdì 30 ottobre per Warner Music Italy. Un disco che ha nel suo DNA la predisposizione ad accompagnare gli stati d’animo, perché Boosta, per primo, l’ha composto facendo ricordo al proprio. “L’ascoltatore, come sempre dovrebbe essere, ne farà l’uso che preferisce – racconta Davide Boosta Dileo – La musica è importante. Forse non accenderà più rivoluzioni culturali e sociali come succedeva nel secolo scorso, ma rimane uno degli strumenti più potenti di comunicazione. Con gli altri. Con sé stessi”. Un album figlio delle ispirazioni e delle suggestioni scaturite durante i mesi di lockdown. Foto di Davide D’Ambra. https://www.davidedileo.com

LA STORIA DEL BURNING MAN IN UN LIBRO

Si intitola “Built to Burn: Tales of the Desert Carnies of Burning Man”, il libro firmato da Tony “Coyote” Perez che racconta la genesi e lo sviluppo di quello che è diventato nei pochi anni un vero e proprio fenomeno culturale. Tutto nacque quando Perez arrivò a San Francisco: dopo una decina d’anni vissuti come cantante e sassofonista, nel 1996 iniziò a concepire e a costruire il Burning Man: divenne presto il Sovraintendente di Black Rock City, nel deserto del Nevada, seguendo passo dopo passo la creazione di qualcosa che non esisteva se non nella sua testa e che ha davvero preso forma “in the middle of nowhere”. “Built To Burn” è il primo libro pubblicato da Burning Man Project, disponibile sia in modalità digitale che cartacea; a dicembre arriverà anche in formato audiobook. https://burningman.org

DAVID GUETTA VINCE GLI MTV EMAS

David Guetta ricorderà molto a lungo il secondo week-end di novembre di quest’anno. Il dj e producer francese ha infatti festeggiato il suo 53esimo compleanno come meglio non potrebbe: sabato 7 è stato nominato numero uno nella Top 100 della rivista DJ Mag, della quale scriviamo approfonditamente a pagina 53 di questo numero di Danceland. Domenica 8 il bis, con la vittoria agli European Music Awards di MTV. Guetta si è aggiudicato gli EMAs nella categoria Best Electronic, battendo gli altri dj e producer in nomination, ovvero Calvin Harris, Kygo, Marshmello, Martin Garrix e Chainsmokers. Guetta si è anche esibito da Budapest (sede dei Music Awards dell’anno prossimo), presentando insieme a Sia il loro ultimo singolo “Let’s Love”. Anche gli EMAs sino sono svolti in modalità digitale. https://www.mtvema.com

| 10 |


NEWS LOCO DICE E LA JUVENTUS ICON COLLECTION

Il dj e produttore Loco Dice non è nuovo ad incursioni nel mondo della moda, in particolare nel cosiddetto ambito dello streetwear, così come è nota la sua grande passione per la sua squadra del cuore, la Juventus. Due fattori che uniti hanno dato vita alla nuova Icon Collection della Juventus, che ha proprio in Loco Dice il suo ambasciatore principale; una nuova linea di capi street nella quale musica e lifestyle si uniscono attraverso un approccio innovativo che si ispira agli anni novanta e che sono stati il tema principale anche della prima Icon Collection. Ogni capo, per uomo e donna, può essere facilmente mescolato a qualsiasi look per esprimere al meglio ogni personalità. La grafica si ispira alle gloriose divise juventine degli anni Novanta, mentre i colori principali, il bianco e il nero, sono accesi dall’arancione, highlight di questa stagione. https://store.juventus.com

IL NUOVO DOCUMENTARIO DI TOMORROWLAND

Si intitola ‘Never Stop The Music’, il nuovo documentario di Tomorrowland visibile sul sito e sul canale YouTube del festival belga. Si tratta di un video a metà tra il making of e il dietro le quinte di Tomorrowland Around The World, il festival digitale svoltosi durante l’ultimo fine settimana di luglio e che è stato capace di radunare oltre 1 milione di spettatori in modalità pay-per-view. Il documentario ripercorre tutti gli accadimenti che da inizio anno hanno costretto Tomorrowland ad annullare sia l’edizione invernale che quella estiva causa pandemia; l’organizzazione belga ha allestito un festival al quale hanno partecipato oltre 60 artisti divisi in otto stage. Tanti i dj intervistati in ‘Never Stop The Music’: Armin van Buuren, Charlotte de Witte, Guetta, Paul Kalkbrenner giusto per nominarne alcuni. https://www.tomorrowland.com

TOP 101 PRODUCERS 2020

Oliver Heldens, MEDUZA (nella foto) e Armin van Buuren: questi i primi tre classificati nella chart 2020 Top 101 Producers curata dal sito 1001Tracklist, che da sempre con pazienza più che certosina aggiorna un database unico per quanto riguarda “best free mixes, club + festival livesets with playlist, hot EDM songs, fresh charts, news & more”. In questa classifica gli italiani hanno saputo farsi più che onore: secondo posto per i MEDUZA, nono per Leandro Da Silva, quindicesimo per Giuseppe Ottaviani e cinquattottesimo per EDX. La chart è stata festeggiata e celebrata con un party svoltosi sulla piattaforma gaming di Minecraft, che ha voluto omaggiare l’Amsterdam Dance Event ed ha ambientato il tutto nella città olandese riproducendo location iconiche quali A’DAM Tower, Internationaal Theater Amsterdam, and Amsterdam Centraal Station. https://1001.tl/top101producers2020

| 11 |




FACE to FACE di Riccardo Sada

Camelia Fiorisce dietro al mixer la giovane artista dell’ovest della Francia. Trasferitasi a Montreal, va alla scoperta del mondo della musica elettronica In Francia Camelia ha deciso di concentrarsi sulla produzione musicale, e nel 2019 ha debuttato su Undersonic Records con l’EP Consciousness. Ora è la presentatrice ufficiale del settimanale Rebirth Radio Show su Ibiza Global Radio e Cafe Mambo Ibiza. Ha iniziato a suonare sulla piattaforma Mondonero. Ha pubblicato la sua prima canzone su Rebirth Records, “Drop the mask” caratterizzata da un suono deep house. Ci puoi parlare della tua collaborazione con Ibiza Global Radio? “Sto intraprendendo una formazione Erasmus, un programma di scambio europeo, con l’etichetta Rebirth Records, fondata negli anni 2000 da Daniele Contrini aka Shield. Rebirth collabora da alcuni anni con Ibiza Global Radio. Conduco un programma radiofonico, il Rebirth Radio Show, trasmesso ogni lunedì a mezzanotte e dove presento artisti italiani e internazionali. Mi piace la condivisione con gli artisti”. Produci? “Ho seguito un corso di formazione in produzione musicale per alcuni mesi a Ginevra con Claudio Mordax, dj, produttore, brasiliano, originario di Anàpolis”. Perché vivi a Milano? “Sono originaria di Angers, nell’ovest della Francia, ho vissuto per un anno a Brescia. Ho semplicemente seguito il mio istinto venendo qui; il panorama musicale milanese è ricco di belle sorprese. Ho la curiosità e la voglia di scoprire questa città, mi permette anche di conoscere nuove persone, creare nuovi legami e vivere nuove esperienze”. Com’era la scena musicale di Ibiza prima di Covid e com’è oggi? E come hai riorganizzato la tua vita? “La gente ballava e si divertiva proprio come il resto

del mondo. Probabilmente ora soffre, ma le cose cambiano e si evolvono, troviamo sempre soluzioni, quando amiamo qualcosa. È un’isola che ha un fascino naturale, ha attratto artisti e clubber da tutto il mondo dagli anni ‘60 ad oggi e probabilmente non si fermerà mai. Questa è una situazione di transizione”. Quanta musica elettronica c’è nelle tue produzioni e quanta musica elettronica trova spazio nella tua vita? “Sono sempre stata cullata da jazz, funk, soul. A Montreal, in Canada, dove ho vissuto per 3 anni, ho approfondito i miei gusti musicali. Alcuni dei miei riferimenti sono St Germain, Fred P, Gilles Peterson, Kerri Chandler, Roy Ayers, Lonnie Liston Smith”. Come sopravvivere in questo momento di sovrappopolazione nell’intrattenimento? “La rapida evoluzione della tecnologia ha portato a cambiamenti significativi nelle abitudini e nel comportamento degli altri. Il consumo eccessivo di tutto, musica inclusa, gioca un ruolo importante nella sovrappopolazione dell’intrattenimento, poiché la qualità è stata sostituita dalla quantità. È essenziale avere una buona conoscenza di chi siamo e di cosa facciamo, in modo da essere onesti con il pubblico, solo così le persone ci supportano”. https://linktr.ee/_camelia

| 14 |



P IT C H UP

webradio, il futuro è vostro

Ad oggi, il mondo delle web radio è un mercato sempre più in crescita e, nonostante gli anni di attività, ha ancora molto da dare e dimostrare. In concreto l’unica differenza – e non è una differenza da poco tra una radio come siamo abituati a concepirla (fm, am, satellitare) ed una web radio è data dal fatto che quest’ultima non usa le frequenze radio ordinarie ma trasmette unicamente attraverso il web: una differenza importantissima visto che permette di abbattere il limite geografico della trasmissione ed economico, dato che non bisogna farsi assegnare frequenze radio, ma è sufficiente pagare una licenza al garante per la trasmissione (Siae e SCF, con le rispettive regole e relative caratterizzazioni). Per aprire una web radio basta poco: iscrizione ad un servizio dedicato, la licenza, idee chiare, capacità di organizzare i programmi, e costanza. Burocrazia e documenti a parte, ovviamente. Piuttosto che parlare di una serie di istruzioni tecniche che si possono trovare molto facilmente in rete, è il caso di spostare l’attenzione su che cosa voglia dire davvero dare vita ad una web radio. Tra le varie imprese che si possono scegliere di intraprendere questa è forse quella che può considerarsi al pari di un’attività imprenditoriale vera e propria e come tale esige una serie di operazioni preliminari. Tra le prime bisogna essere coscienti del fatto che una web radio è un’entità che deve essere idealmente attiva 24 ore su 24: anche se negli orari di minor ascolto si può rinunciare tranquillamente ad eventuali programmi

che richiedano l’intervento di speaker, bisogna pensare che non ci devono essere momenti di vuoto o interruzione delle trasmissioni. Con questi presupposti, bisogna studiare la propria fetta di mercato e darsi una direzione artistica che sia identificativa, perseguibile nel tempo, e che possa risultare interessante per una fetta di potenziale pubblico: insieme al target è necessario pensare a quante e a quali eventuali collaborazioni esterne siano possibili e funzionali, fattori che prendono forme diverse a seconda delle scelte di cui sopra. Compiuti questi due passi, è necessario preparare una linea editoriale, ovvero quali siano gli obiettivi da raggiungere in step temporali mensili: pianificazione ideale dei palinsesti, frequenza degli aggiornamenti dei cataloghi, operazioni di promozione ed inserimento di nuovi collaboratori che aiutino nel lavoro e nella promozione del canale. Tutto questo deve essere poi condito con grandi dosi di pazienza e perseveranza: come in tutte le imprese i risultati arriveranno dopo tempo e dopo innumerevoli sforzi. Ma il tempo corre e bisogna mettersi all’opera: non c’è tempo per preoccuparsi troppo perché bisogna prepararsi, si va in onda! E come Danceland non mancheremo di stare sul pezzo, raccontando mese per mese l’evoluzione del progetto Radio House, che vedrà la luce nelle prossime settimane. Pronti a restare sintonizzati? http://www.pitchup.it | 16 |


AMNESIA ADV



01

The Labels releaseS in progress news discografiche e dintorni

I Disco Fries #01 è un duo americano di New York, formato da Nick Ditri e Danny Boselovic. Il duo, sempre assieme ai Giiants, la scorsa estate ha visto il singolo “Believer” (VIP Remix) nelle playlist radio di tutti i continenti! Con i loro singoli, Disco Fries ha raggiunto più volte il #1 Hype Chart con releases su etichette come Cr2, Strictly Rhythm, OneLove e Vicious Recordings. Nel 2018, il loro singolo “U Make Me (Zack Martino & Disco Fries Remix)” ha raggiunto il primo posto nel BPM di SiriusXM. Nel 2019, “Concrete Heart”, la loro collaborazione con Vassy ha raggiunto il #1 sia nella chart dance di Billboard che nella radio dance chart di Base Media, ed è stata l’11a canzone dance più suonata dell’anno in US. La leggenda della musica house, Benny Benassi #02 e il cantante R&B Jeremih presentano “Lovelife”. Per quanto il 2020 sia stato un anno impegnativo, pieno di collaborazioni stellari, tra cui CeCe Rogers, Burak Yeter e BB Team, la capacità di Benny Benassi di mettere mano a una moltitudine di generi continua ad accrescere la stima di produttore da parte di artisti e addetti al music biz. Dal suo brano di debutto Satisfaction che ha raggiunto il primo posto nel mondo, ai Grammy Awards per Bring The Noise di Public Enemy, al remix di Cinema di Skrillex, i riconoscimenti di Benny sono infiniti. Il 18 marzo 2011 usciva “Stars”, brano che segnava il ritorno dei Ti. (Tignino) Pi. (Piparo) Cal. (Callea) e la “seconda vita” di Do It Yourself. Sul trio dei Ti.Pi.Cal. #03, dj e produttori siciliani, che hanno scritto pagine di storia della musica dance a partire dagli anni 90, non c’è molto altro da dire: le loro straordinarie produzioni sono ancora oggi parte integrante della nostra vita, sono la colonna sonora dei nostri giorni. E ora ecco i remix di Addal (che, oltre a vantare remix per star internazionali come Rihanna, Avicii, Sofi Tukker,Tom Walker, Zoë, LP, con 70 milioni di plays, si presenta come uno degli artisti italiani più ascoltati su Soundcloud), Manuel Riva (produttore romeno nominato Best Romanian Act agli MTV Europe Music Award del 2016), DJ Mephisto & Lavrushkin, Salento Guys e Rickysee (inedito team da oltre 2 milioni di streams su Spotify e dai 4 milioni su TikTok) e a chiudere in bellezza, ci sono due coppie di dj, remixer e produttori italiani: Menini & Viani e Jenny Dee & DaBo. Release disponibile su Beatport dal 9 Novembre e su tutti gli altri store dal 13 novembre.

02

03

| 19 |



CANAZEi


MALE ARTIST

di Dan Mc Sword

LUCA FABBRI

Si intitola “Imaginary Landscapes I e II” il nuovo progetto elettronico del maestro Luca Fabbri, in uscita per l’etichetta discografica Ambiotic Records, primi due capitoli ai quali ne seguirà a breve un terzo. Le composizioni di Fabbri si basano su una ricerca sonora che utilizza come matrice la creazione del suono ed il suo successivo inserimento in strutture formali, che si sviluppano a partire dai medesimi elementi sonori, adottando come matrice espressiva gli elementi retorici ed arcaici del canto gregoriano. Che musica ascoltavi da teenager? “Ammesso io sia mai stato teenager, ascoltavo Scarlatti, Bach, Beethoven, Mahler, Pink Floyd, Emerson Lake and Palmer, Deep Purple e contemporaneamente Klaus Shulze, Karl Heinz Stockhausen, Bruno Maderna, Tangerine Dream, Jean-Michel Jarre ma anche gli Yazoo (che amai moltissimo) e il jazz di pianisti quali Erroll Garner, Oscar Petersen e Art Tatum. Ascolti ai quali rimango tutt’ora fedele, accettando da tempo anche la forma canzone”. Come ti sei avvicinato alla musica elettronica? “A 14 anni fui ammesso al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano sia per il corso di pianoforte che per quello di composizione elettronica. Scoprii un mondo fantastico, composto da sintetizzatori e computer con i quali imparai a programmare e mi resi conto che inventare suoni e sonorità era uno dei sogni della mia vita che si realizzavano”.

Come è nato il tuo nuovo progetto Imaginary Landscapes? “È un work in progress destinato a proseguire negli anni e che affronterà in ogni nuovo cd paesaggi differenti. Un progetto nato nel 2017 durante il rifacimento del progetto di casa; il mio studio si trova nella mansarda e sentivo parlare e cantare i due operai al lavoro, in friulano e siciliano. Il ritmo che si creava tra i loro strumenti da lavoro ed altri rumori è confluito nell’album Imaginary Landscape I, realizzato in forma di suite, un unico contenitore che permette un viaggio a volo di uccello. Con Imaginary Landscape II ho scelto di creare brani a sé stanti, per permettere all’ascoltatore di entrare in realtà dove le distanze, pur ridotte, si dilatano in una dimensione evocativa di emozioni ancestrali. Usciranno a dicembre per Ambiotic Records, che ha accolto le mie composizioni e le mie produzioni a braccia aperte. Ed è quasi pronto il terzo capitolo”. Che cosa accomuna la musica classica a quella elettronica? “La musica è una! Quante boiate ci vengono rifilate sia come classica sia come leggera? Esiste la grande musica: un discorso molto lungo”. www.lucafabbri.it http://www.thelastresistance.ch/music/labels/ambioticrecords | 22 |


FEMALE ARTIST

di Dan Mc Sword - foto di Teddy Fitzhugh

ELA MINUS

Si intitola “Acts Of Rebellion”, l’album di debutto di Ela Minus, uscito a fine ottobre sulla sua label Domino: dieci tracce tutte eseguite, prodotte e registrate dall’artista colombiana, che con questo lavoro vuole manifestare tutto il suo desiderio e tutta la sua volontà di combattere e provare a dare il proprio contributo per rendere il mondo migliore di quello attuale. Ela Minus riesce a calibrare al meglio due prospettive non da poco: creare musica dance ma alo stesso tempo realizzare brani che resistano all’usura del tempo e che sappiano raccontare momenti e storie che non vogliono essere dimenticate. Che musica ascoltavi da teenager? “Punk e hardcore: poi sono passata ai Radiohead e da loro a Caribou e Four Tet: così si è compiuto il mio viaggio adolescenziale verso la musica elettronica”. E adesso? “Sempre i succitati artisti, ma anche tanta musica ambient, molto cantautorato e sono sempre alla ricerca di novità. Tutto questo mi ha molto influenzato nella realizzazione del mio album di debutto”. Act Of Rebellion. Perché questo titolo? “Scegliere questo titolo è stata la parte di difficile di tutta la produzione dell’album. Ci ho pensato tanto, ma credo sia stata la scelta migliore. Voglio mandare un messaggio molto chiaro: dobbiamo ridefinire la nostra esistenza, dobbiamo ribellarci a tutto quello che non va, nel mondo attuale ci sono troppe cose che non vanno. E se diventiamo persone migliori, anche il mondo sarà migliore”.

Quando ti sei avvicinata alla musica elettronica? “Abbastanza tardi, avevo quasi vent’anni. Mi ero appena trasferita a Boston negli Stati Uniti dalla Colombia e mi ero iscritta al Berklee College of Music; studiavo jazz ma ho iniziato a frequentare i club della città e anche i party techno. La musica elettronica mi è piaciuta sempre di più, il fatto di produrla mi ha permesso di essere indipendente e decidere tutto da sola!”. Quanto è importante studiare musica per un dj? “Non ne ho idea! Forse per un dj non è così importante studiare musica, imparare a studiare uno strumento, ma forse è diverso se si vuole diventare produttori musicali. Non ci sono trarne regole generali”. Dove preferisci suonare? Nei club o nei festival? “Tutta la vita nei club”. Il tuo rapporto con i social network. “Come ogni cosa, dipende dall’utilizzo che se ne fa. Sono strumenti di comunicazione e come tali vanno considerati”. Che cosa conosci dell’Italia? “Mia mamma ha vissuto in Italia per qualche anno a Brà, in provincia di Cuneo. Ho bellissimi ricordi del vostro paese, si vive, si mangia e si sta veramente bene”. Programmi per il 2021? “Tanto da fare! Il mio album è la partenza di nuovo percorso, non la fine del medesimo; a dicembre inizierò a lavorare al mio secondo album. E ho tante date in programma per l’anno prossimo”. https://elaminus.com https://www.instagram.com/elaminus/ | 23 |




Nightlife

locali | one-night | festival

MUCH MORE MUSIC ACADEMY Il Much More di Matelica (Macerata) diventa accademia per nuovi talenti nel mondo della musica. Nei prossimi mesi la discoteca marchigiana si trasformerà in una scuola con appuntamenti infrasettimanali dedicati a futuri deejay e ad artisti che vogliono imparare a 360° gradi una professione spesso sottovalutata o approcciata in maniera errata. La Much More Music Academy si prefigge l’obiettivo di formare e inserire direttamente nel mondo della musica ogni singolo allievo che prenderà parte ai corsi, il tutto grazie all’indispensabile supporto di artisti di calibro nazionale e internazionale che faranno da tutor e grazie alla partnership con importanti protagonisti del settore che saranno rivelati nelle prossime settimane. A breve sarà altresì rivelata la data degli open day, in modo di permettere agli aspiranti studenti un primo approccio alla materia. Le lezioni partiranno da gennaio 2021. https://muchmoreacademy.com

RADIO HOUSE COMING SOON! Musica elettronica 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 sette: questa la missione di Radio House, che entro la fine dell’anno trasmetterà tramite una sua app e un suo sito internet, così come non mancheranno in un momento successivo diffusioni settimanali in emittenti radiofoniche FM e spazi su canali televisivi del digitale terrestre. Radio House si dedicherà esclusivamente a sonorità clubbing, con particolare attenzione per house e techno in tutte le sue declinazioni, con un palinsesto che per i primi mesi prevedrà musica no-stop senza conduzioni, ma una selezione che sarà divisa in quattro fasce orarie. Nel 2021 Radio House introdurrà playlist e mixati dei dj e dei club di riferimento, spazi per novità discografiche, contenuti dedicati a passato, presente e futuro della musica elettronica, interagendo con la comunità e i fan attraverso le proprie pagine social. https://www.facebook.com/radiohouseofficial

SILS, SINDACATO ITALIANO LAVORATORI DELLO SPETTACOLO Tra le novità più salienti post di lockdown, spicca senza subbio il Sils, acronimo per Sindacato Italiano Lavoratori dello Spettacolo. Il Sils convoglia a sè tutti i professionisti che lavorano all’interno delle discoteche, dei club e negli eventi: deejay, vocalist, performer, musicisti, cantanti, ballerini, animatori, presentatori, organizzatori e addetti alle pubbliche relazioni. La pandemia ha prepotentemente messo in risalto la mancanza di una vera e propria associazione di categoria per una serie di professionisti assai poco considerati tali da gran parte dell’opinione pubblica, nonché ha evidenziato quanto fosse necessaria una rappresentanza sindacale in grado di dialogare, nelle sedi opportune con le Istituzioni. Parliamo di SILS anche nell’intervista ad Alexandra Voice, nostra female artist in questo numero di Danceland. http://www.sils.club/

CLUBBERS, LA COMMUNITY DELLA NIGHTLIFE Clubbers è la prima community italiana per imprenditori della nightlife: un gruppo attivo su Facebook creato ad inizio anno e che vanta più di 1.400 affiliati; un’idea nata da Ale Big Mama, tra i più noti organizzatori italiani di eventi. La sua missione? Quella di fornire i cosiddetti “buoni consigli” agli addetti ai lavori, soprattutto ai più giovani e alle prime armi, che nell’attuale crisi congiunturale del settore hanno pochissimi esempi ai quali fare riferimento. Una sorta di vera e propria scuola on line, dove confrontarsi, esporre le proprie idee e soprattutto ricevere suggerimenti e spunti per migliorare la propria attività. Una community quanto mai utile in questa fase di quarantena prolungata, che ha dato vita a parecchie interviste in diretta, contenuti di vario genere e persino ad un magazine digitale. https://www.facebook.com/groups/ABMClubbers/ | 20 |


nightlife

locali | one-night | festival

WE ARE ENTERTAINMENT We Are Entertainment è un progetto di comunicazione e una community che nasce per sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alla gravissima situazione che sta travolgendo il settore dell’intrattenimento, cercando attraverso soluzioni concrete e sostenibili di far fronte a questa fase di lockdown causata dal COVID-19, in una fase storica nella quale ogni certezza è venuta meno e la pandemia ha messo in ginocchio l’intero pianeta. Ogni settore è stato travolto da una crisi senza precedenti, non ultimo il settore dell’intrattenimento, con quasi 100mila operatori del settore senza ammortizzatori sociali e senza alcuna prospettiva a breve e a medio termine. È giunto quindi il momento di trovare soluzioni concrete e condivise per poter tornare ad esercitare la propria professione: We Are Entertainment è pronta a fare la sua parte. https://www.facebook.com/pg/WEAREENTERTAINMENTITA

LINECHECK MUSIC MEETING AND FESTIVAL Linecheck Music Meeting and Festival, la massima conferenza musicale italiana di respiro internazionale, è tornata dal 17 al 19 novembre 2020 per la sesta speciale edizione in streaming da Milano, Roma, Londra e Parigi. Grazie alla tre giorni di Linecheck, i lavoratori dell’industria musicale e gli appassionati delle sette note hanno potuto approfondire Sound Values, il tema centrale di questa edizione. Oltre ad analizzare il valore artistico, economico e sociale musicale, i meeting virtuali di Linecheck 2020 hanno affrontato anche il ruolo della musica italiana nel panorama internazionale. Le differenti masterclass on line hanno consentito di esplorare nel dettaglio i temi chiave della music industry, dalla critica musicale, al self management, alla gestione del rapporto tra brand e musica. Foto di Chiara Conti https://www.linecheck.it

CLUB 2 CLUB “Il senso dell’utopia, un giorno, verrà riconosciuto tra i sensi umani alla pari con la vista, l’udito, ecc. Nell’attesa di quel giorno tocca alle favole mantenerlo vivo, e servirsene, per scrutare l’universo fantastico”: le parole di Gianni Rodari sono state la miglior introduzione per l’edizione 2020 di Club To Club, svoltosi ad inizio novembre in versione C0C, ovvero CZEROC, sempre e comunque all’insegna dell’indipendenza culturale e della ricerca del punto di equilibrio tra avanguardia e nuovo pop, in sinergia con ContemporaryArt Torino+Piemonte e Audi, official partner del progetto, un rapporto quest’ultimo all’insegna della collaborazione creativa. “C0C è la risposta di Xplosiva al nuovo caos di questi tempi. Lo zero rappresenta il tentativo di dare inizio a una nuova ideazione e produzione artistica” (Sergio Ricciardone, Direttore Artistico del festival). https://clubtoclub.it

MILANO MUSIC WEEK DIGITAL EDITION Sostegno al lavoro ed eventi in digitale, con un palinsesto quotidiano di appuntamenti in streaming tra panel, workshop formativi, incontri, concerti e dj set. Questi i temi principali della quarta edizione della Milano Music Week, svoltasi da lunedì 16 a domenica 22 novembre. Un’edizione giocoforza online, riorganizzata in modalità digitale per adattarsi alla difficile situazione imposta dalla pandemia. Mai come quest’anno la MMW ha rappresentato un momento centrale di condivisione e di confronto, per contribuire alla necessaria ripartenza dell’intero settore e per riportare la musica - in tutte le sue forme e nel migliore dei modi - al pubblico, unico vero destinatario del lavoro di questa importante filiera. Negramaro, Ghemon, Max Pezzali, Edoardo Bennato e Diodato tra i principali ospiti di quest’anno, insieme ad una serie di partner e promotori e ai loro webinar e panel. https://www.milanomusicweek.it | 21 |




t o p c l u b i ta ly il meglio del clubbing italiano

MAURIZIO PASCA (SILB) Parla il Presidente del Sindacato Italiano dei Locali da Ballo in merito a un settore che di fatto ha smesso di lavorare da marzo di Dan Mc Sword

Il 90% delle discoteche italiane è chiuso da inizio marzo. Da metà agosto nessuna discoteca è aperta. Se ne riparlerà l’anno prossimo. “Come SILB siamo molto preoccupati. L’unico aiuto di Stato è per ora il ristoro di aprile (quando molti locali invernali hanno quasi finito la stagione e quelli estivi non hanno ancora inaugurato – ndr) nel frattempo affitti, utenze, tasse sono sempre da pagare. E non si sa ancora quando si riaprirà. Molti locali rischiano seriamente di sparire. Speriamo che questo ristoro sia il primo di una lunga serie”. Che cosa chiede in concreto il SILB? “Il Governo deve intervenire con aiuti concreti e ammortizzatori sociali. Possibile che non si riesca a stanziare niente per il nostro settore? Benissimo gli aiuti alla filiera del cinema, ma anche noi siamo cultura e occupazione, per tacere dell’indotto che abbiamo sempre creato alla ristorazione, al comparto alberghiero, ai trasporti, al turismo in generale. Il ballo abbraccia un target trasversale, non soltanto in termini anagrafici”. Per tacere di chi ancora associa la (mala)movida con le discoteche. “Il concetto di movida è anacronistico, quello di mala movida con il nostro settore non ha niente a che

spartire. Anzi! Noi siamo un presidio che garantisce un divertimento sano, intelligente e consapevole: non ha senso scaricare sulle discoteche il disagio giovanile. Abbiamo visto tutti che cosa è successo ad Halloween, tra piazze e feste abusive”. Che cosa si aspetta nelle prossime settimane? “Siamo consapevoli che l’emergenza sanitaria richiede la massima attenzione, come SILB siamo stati i primi a chiedere ai nostri associati di chiudere i locali prima che diventasse obbligatorio, questo per ribadire una volta di più il nostro estremo senso di responsabilità. Vorremmo capire se sia possibile avere una data indicativa per le riaperture (primavera 2021?) e avere un sostegno economico dalle Istituzioni. Con le discoteche chiuse non perdono il lavoro soltanto dj, vocalist, ballerine, ma anche guardarobiere, parcheggiatori, manutentori, falegnami, operai…” . https://www.silb.it

| 30 |




top club WORLDWIDE il meglio del clubbing mondiale

THE SHOW MUST GO ON

di Dan Mc Sword

I PODCAST DEL BOOTSHAUS Da metà ottobre il Bootshaus di Colonia ha lanciato una serie di Podcast fruibili attraverso tutte le migliori piattaforme e con una serie di contenuti esclusivi tesi a raccontare il cosiddetto dietro le quinte della vita dei dj e dei producer di musica elettronica. Tra gli artisti coinvolti, Steve Aoki, Headzhunters, Felix Jaehn, Sam Feldt, Boris Brejcha; previsti contributi anche di Owner Fabian Thylmann (CEO del Bootshaus) e di Bernd Dicks. CEO del festival Parookaville. Primo club tedesco nella Top 100 Clubs 2020 di DJ Mag e sesto in assoluto, il Bootshaus ha ospitato i set di personaggi quali DJ Snake, Yellow Claw, Tiësto, Armin van Buuren e Deadmau5, così come è solito proporre propri stage in festival quali World Club Dome, Parookaville e New Horizons. Suo anche il primo evento ‘corona-proof’, le scorse settimane alla Lanxess Arena di Colonia. https://www.bootshaus.tv I TOP DJ A BORDO DI SENSORIUM GALAXY David Guetta, Carl Cox, Armin van Buuren (nella foto) e Dimitri Vegas & Like Mile: questi i primissimi nomi che saranno protagonisti in Sensorium Galaxy, una piattaforma digitale che fa riferimento al plutocrate russo Mikhail Prokhorov, già proprietario della squadra NBA dei Brooklyn Nets e dal servizio di streaming Tidal creato da Jay-Z. I dj set si svolgeranno dentro PRISM World, un’apposita sezione di Sensorium Galaxy: l’intera operazione unirà intelligenza artificiale e realtà virtuale e godranno della partnership di The Night League (Ushuaïa e Hï Ibiza) e High Scream, la società che cura show e allestimenti di entrambi i locali della isla. I primi eventi di Sensorium Galaxy si svolgeranno entro i primi sei mesi del 2021, con una serie di autentici effetti speciali che consentiranno al pubblico partecipante di interagire e vivere ogni show con gli occhi e la prospettiva dei dj performanti. https://sensoriumxr.com ON LINE IL SÓNAR+D CCCB 2020 È on line gran parte della programmazione di Sónar+D CCCB 2020, svoltosi a Barcellona il 18 e il 19 settembre scorsi. A disposizione in modalità VOD (video on demand) show e talk tra gli altri di Arca, Max Cooper, Sega Bodega, Morad, Niño de Elche, Holly Herndon, Mat Dryhurst & Richie Hawtin, John Talabot & Desilence e Carles Viarnés & Alba G Corral. Tra gli argomenti trattati, il rapporto tra arte e scienza, il ruolo degli algoritmi, tematiche ambientali e tantissimo altro ancora. Un’ottima iniziativa quella concepita dal Sónar insieme ad altre importanti realtà, un modo intelligente di tenere attiva la propria community, in fervente attesa di ritrovarsi a Barcellona da giovedì 17 a sabato 19 giugno 2021: si prospetta una line up stellare, come si evince dal primo potentissimo nome annunciato: The Chemical Brothers. https://sonarplusd.com | 33 |


SAINT MORITZ



FESTIVALS AROUND THE WORLD di Dan Mc Sword

Festivals Around The World DECIBEL OPEN AIR - ITALIA La quarta edizione di Decibel Open Air, che si sarebbe dovuta svolgere sabato 5 e domenica 6 settembre 2020 al Parco delle Cascine di Firenze, è stata ufficialmente posticipata a sabato 11 e domenica 12 settembre 2021. A breve Decibel Open Air comunicherà i primi artisti per l’anno prossimo, con il dichiarato obbiettivo di confermare quelli già annunciati per quest’anno ed impreziosire ulteriormente la line up, che sarà la più ricca e variegata di sempre. I biglietti per Decibel Open Air sono stati rimborsabili sino a mercoledì 22 luglio 2020 attraverso i canali di vendita ai quali ci si è rivolti, così come restano validi per l’edizione 2021. I ticket per il 2021 sono già disponibili sul sito ufficiale della manifestazione. Appuntamento con Decibel Open Air a sabato 11 e domenica 12 settembre 2021. https://www.decibelopenair.com

11-12 settembre 2021 20-21 marzo 2021

I più importanti EVENTI DAL mondo DELLA MUSICA ELETTRONICA TIME WARP - GERMANIA -

Anche Time Warp non ha potuto sottrarsi all’annullamento dell’edizione 2020, causata come per quasi tutti i festival dalla pandemia che ha impedito lo svolgimento di un’infinità di manifestazioni che hanno la loro essenza nell’assembramento. L’appuntamento è quindi stato fissato per il marzo dell’anno prossimo, come sempre alla Maimarkthalle di Mannheim. Time Warp è uno dei festival di musica elettronica più famosi ed amati al mondo, che dalla Germania si è esteso in tutto il mondo, in particolare nel Nord e nel Sud America. Al momento nel quale scriviamo queste note è ancora confermata l’edizione 2020 di Time Warp Brazil, in calendario a San Paolo dal 13 al 15 novembre prossimi. Incrociamo le dita. In attesa di tutto ciò, si può fare un pensierino alla bicicletta in fibra di carbonio di Time Warp realizzata in limited edition e disponibile sul sito del festival. https://www.time-warp.de/

| 36 |


FESTIVALS AROUND THE WORLD

26-28 marzo 2021

ULTRA MUSIC FESTIVAL

KAPPA FUTURFESTIVAL - ITALIA -

- STATI UNITI -

Quest’anno l’Ultra Music Festival sarebbe dovuto tornare nella sua location storia a Bayfront Park, dopo la parentesi non felicissima del 2019 a Virginia Key. Lo stato d’emergenza decretato a causa della pandemia da Coronavirus ha ovviamente obbligato i rispettivi organizzatori ad annullare Ultra, Miami Music Week e Winter Music Conference; soltanto gli IDMA, gli International Dance Music Awards non sono stati annullati, ancorché circoscritti ad una serie di annunci dei vincitori sui social network. L’Ultra tornerà nel 2021, per la precisione da venerdì 26 a domenica 28 marzo. Al momento in cui scriviamo queste note, ancora confermato invece Ultra Europe, in calendario a Spalato dal 10 al 12 luglio. Una news che ne annunciava la cancellazione è stata subito smentita dagli organizzatori. Vedremo per quanto. Foto di Philippe Wuyts https://ultramusicfestival.com/

TOMORROWLAND

04-05 luglio 2021

16-18 e 23-25 luglio 2021

- BELGIO -

Dopo aver annullato l’edizione invernale in Francia, a metà aprile Tomorrowland ha dovuto comunicare il rinvio della sedicesima edizione del festival che più di tutti riassume l’essenza di che cosa possa significare una manifestazione globale che abbia come epicentro la musica elettronica. Per tornare a Boom, in Belgio, si dovrà aspettare luglio del prossimo anno. Tutto quanto comunicato sia sui canali social sia con un’edizione speciale del quotidiano che viene stampato ogni anno durante entrambi i week-end del Tomorrowland. Nel frattempo sono sempre più attive le sue piattaforme United Throught Music e One World Radio, che venerdì 22 maggio proclamerà la canzone numero della sua Top 1000 tra le tracce che hanno fatto la storia del Tomorrowland. Una storia che riprenderà in tutta la sua potenza dal 2021. https://www.tomorrowland.com/

“Durante le scorse sette settimane, a casa non a caso, abbiamo incessantemente simulato scenari che mantenessero viva la data di inizio luglio, fantasticando in una straordinaria nuova edizione. La verità che la situazione si protrae seria, l’incertezza sulla ripartenza del nostro settore totale! Non ci sono le condizioni per garantire la sicurezza del nostro amato pubblico per tutelare le persone coinvolte nella produzione, per ballare, per nulla!”. Con queste parole il team di Kappa FuturFestival ha comunicato ufficialmente il rinvio dell’edizione di quest’anno al 2021. I biglietti già acquistati restano validi per il 2021 o se si preferisce per il 2022. Si spera comunque di non dover aspettare l’anno prossimo, e con il Kappa ci ritrovi già quest’anno con Futur Beats e Movement. https://www.futurfestival.com/

18-20 giugno 2021

ELECTRIC DAISY CARNIVAL - PORTOGALLO -

Adam Beyer, Armin van Buuren, Artbat, Charlotte de Witte, Cirez D, Dj Tennis, Jamie Jones, Joris Voorn, Loco Dice, Luciano, Paul Kalkbrenner, Richie Hawtin, Solardo, Sven Väth e Tiësto: sono soltanto alcuni tra i principali nomi in cartellone nell’edizione europea 2021 di Electric Daisy Carnival, in programma da venerdì 18 a domenica 20 giugno dell’anno prossimo a Portimão, in Portogallo. Il celeberrimo EDC tornerà in Europa dopo una pausa di qualche anno (si svolse nei dintorni di Londra dal 2013 al 2016) pochi giorni dopo lo svolgimento della sua 25esima edizione statunitense, in calendario a Las Vegas da venerdì 21 a domenica 23 maggio e per la quale i biglietti messi in vendita sono di fatto già esauriti. Bentornato, EDC!. https://portugal.electricdaisycarnival.com

| 37 |




AR E A

Midance 2020 online: edizione più che riuscita Grazie a F.I.P.I. e a Milano Music Week si è svolto

totalmente in rete il noto appuntamento annuale con la musica elettronica. Che ha dato i numeri Una vera maratona online quella che si è svolta lunedì 16 novembre, dalle ore 11 alle 20. Attraverso i canali social di Radio Wow e piattaforme come Facebook, Telegram, YouTube e LinkedIn si è tenuta la 18a edizione di Midance. In occasione della Milano Music Week 2020, in collaborazione con Comune di Milano, Nuova IMAIE, FIMI, SIAE e con il totale supporto di F.I.P.I. - Federazione Internazionale Proprietà Intellettuale, Midance ha fatto breccia nella settimana di concerti, showcase, incontri, workshop che da anni caratterizzano il capoluogo lombardo. Durante l’incontro, coordinato dagli studi avveniristici di Lugano, i partecipanti hanno dibattuto temi come il diritto d’autore, il futuro dell’industria musicale e del settore dell’intrattenimento. Sì è discusso di nuove tecnologie applicate all’intelligenza artificiale, delle implicazioni e delle implementazioni che potrebbero avere nell’industria e negli studi di registrazione e di discoteche e festival in crisi affrontando tutte le problematiche riguardanti la filiera del mercato digitale dell’intrattenimento. Un po’ di numeri. Midance ha prodotto 9 ore di flusso che ha portato a una visione complessiva, tra numerose condivisioni, di 2564 persone che si sono collegate in diretta (numero in crescita grazie alle differite). 4 i collegamenti dall’estero (Brasile, USA, Olanda, Svizzera) mentre sono state 5 le piattaforme utilizzate. Si sono tenuti 4 panel creati ad hoc per un totale di 10 appuntamenti in diretta e ora in differita. Sono intervenuti 31 professionisti. Sono stati consumati 29 giga di dati sfruttando 1 banda paritaria elvetica. Sono stati ufficializzati 5 patrocini. A supporto sono intervenuti 5 main sponsor e 3 media partner.

Alessandro Zullo (presidente di F.I.P.I.) e Riccardo Sada (presidente di Midance) ringraziano per la collaborazione: Paolo Aliberti, Zoroty staff, Guido Robustelli, Stefano Mattara, Manuela Doriani, Marco Cavax, Lorenzo Tiezzi, Radio Quisqueya staff, Renato Branchesi, Future Mind, Franco Donato, Piercarlo Borgogelli, Henri Lessing, Luca De Gennaro, Tony Corizia, DJ Thor, Roberto Turatti, Pierfrancesco Di Solfo, Dankann, Corrado Rizza, Fabrice Quagliotti, Luca Guerrieri, Moratto, Goody Music Production, Dirty Channels, Birdee, Rocoe (Body Heat), Fabio Villanis, Carlo Alberto Cavallotti, Dario Khademi, Maxx Monopoli, Hiisak, Mauro Augusto Putti, Roberto Cominardi, Filippo Regis, KAY, Daniele Spadaro.

Official hashtag: #midance2020 #midanceitaly #MMW2020 #milanomusicweek #musiccitymilano #musicworkshere www.midance.it www.facebook.com/midanceitaly

www.facebook.com/events/334790504271470

| 40 |


GUIDA GALATTICA PER PRODUTTORI DEL FUTURO ln concomitanza con la Milano Music Week di quest'anno, r12 è pronta a regalare una vera guida che ti permetterà di scoprire il dietro le quinte del settore della musica e dell'intrattenimento. Si chiama "Guida Galattica per Produttori del Futuro", è stata scritta dal giornalista Riccardo Sada ed è edita da r12 Publishing. st Scarica gratis il PDF dal QR code o dalla pagina info.r12.it/guidagalattica

FREE DOWNLOAD

info.r12.it/guidagalattica



F O C US di Riccardo Sada

Silenzio, parla Tanchis! “Il produttore in studio dovrebbe lavorare pensando alla creatività e alla unicità”. Parola di esperto. Direttamente da una multinazionale Renato Tanchis, strategic marketing in Sony Music che nel suo ruolo collabora con diverse etichette indipendenti, parte subito in quarta quando gli si chiede perché mai non ci siano più dipartimenti dance nelle major. Taglia corto: “La dance non è la parte principale del business di una major in questo momento. Oggi devi spaziare. Ma il lavoro con le indipendenti è tanto, quindi il genere viene oggi superato dalla qualità e dalla unicità. La situazione sta cambiando è cambiata e basta guardare la classifica di Spotify”.

Stiamo tornando al periodo di marzo? “Do la mia visione da strategico. Funziona molto la parte collaborativa che nasce anche dai follower. Non esiste un vero veicolo per promuovere i brani, con le attività che chiudono (club, bar e altro). Uno oggi ascolta la radio, che suona 40-50 brani, Solo che di brani ne escono centinaia, quindi in radio non ci sono sbocchi. Fare musica e soprattutto dance oggi è difficile. Bisogna avere spazi perché le opportunità sono interessanti. Bisogna partire sempre dal prodotto, che deve essere originale, bello. L’artista in questo momento deve capire il cambiamento in atto”. Le radio hanno una programmazione precisa. “Ma sono più libere. Si ascolta tuttavia molto sulle piattaforme online, non solo con Spotify ma anche su YouTube. Fare una collaborazione con un artista che ha molto seguito ti porta a una nuova metodologia di

promozione. Che ti può portare anche al successo. Ma devi avere un brano di una certa portata”. Molti dicono: faccio una campagna su TikTok parte e spacca, ma non è così. O non lo è per ora in Italia. “Ma su una piattaforma simile può partire un brano qualsiasi. Il raggio di azione in cui oggi uno si deve muovere è molto ampio: devi avere una forte presenza sui social ed avere delle capacità di performer. L’idea della madonna è sottintesa”. Il clone dell’ennesimo Meduza o Dynoro va bene? “Forse subito dopo all’inizio, poi stanca; non siamo più nell’era de ‘L’Amour Tourjours’ che bastava una melodia, un riff e un basso in lavare e tutto funzionava. Gli ultimi italiani, che per un pelo hanno raggiunto il successo sono i Meduza, ma anche loro sono partiti dall’estero. Personalmente credo che noi italiani nella dance dobbiamo fare... il sound italiano”. Credi nel pop ma anche molto nella saletta, nei privée, come una volta, dove puoi anche sperimentare. “Solo che oggi non hai il posto dove farlo. L’underground, come anche la trap: non è il frequentare locali o persone ma è uno stile quasi di vita, pensare e sperimentare, cercare il nuovo. Se ti metti a fare techno, perché la fa un altro o la fa Tiësto, sbagli. Devi fare quello che davvero ti va e non quello che pensi vada ”. Cosa manca all’Italia? “Manca un Albertino che suoni il Deejay Time, mancano i locali, le tribù come quelle della BXR. Tutti oggi suonano la stessa roba, mash-up, bootleg e cose che rafforzano hit esistenti. Fare una raffica di collaborazioni, featuring, è come fare un mash-up ma... inedito. DJ Matrix è stato uno dei primi a credere in questo. Però oggi quello che non funziona per la dance non funziona per il pop. La dance è legata poco al movimento, come succede alla trap e all’hip-hop”. Fedez involontariamente fa molto per la dance? “Potrebbe consolidare e rilanciare il valore della dance e quindi non capisco l’attacco di molti addetti ai lavori quando è uscito con ‘Bimbi per Strada’ con il giro di ‘Children’ di Robert Miles”. E Achille Lauro? “Fedez ha fatto una cosa diversa e originale, non una rivisitazione e una propria interpretazione”. | 43 |


F O C US di Riccardo Sada

Alex Nocera, un anno ricco di musica

Vanta la partecipazione ad alcuni importanti festival e tour internazionali e dj set presso rinomati club. Nella sua discografia oltre 300 produzioni e un centinaio di remix Il suo nuovo singolo è “Magau”, in programma per il 13 novembre su Clubwrk Deep. Alex Nocera è uno dei pilastri della scena EDM e la sua musica è sinonimo di qualità. “Magau” nasce quasi per gioco. “Sia io che il mio socio Roy Batty, abbiamo una passione per la techno progressive degli anni ‘90 e ci piaceva l’idea di riproporre quelle atmosfere, quei vocal eterei e quei riff ipnotici”, spiega. “Ci siamo messi a giocherellare in studio dopo aver ascoltato un po’ di dischi dell’epoca e alla fine ne uscita una traccia finita in poche ore”. Come dice il testo: “Benevenuti a Magau, l’isola dove non c’è guerra, armi, violenza… ma solo techno e pace”. Credi che tra artista e produttore debba nascere una alchimia, una sorta di legame e fiducia? “Bisogna essere sulla stessa lunghezza d’onda a livello musicale, l’artista deve cercare un produttore con

è sicuramente più avvantaggiato perché immagazzina suoni, cambiamenti, atmosfere, mode del percorso musicale; la cultura, che si tratti di musica, o altro, non deve mai mancare”. Quanto è importante il dettaglio nella musica? “C’era uno spot che diceva: Sono i dettagli che fanno la differenza! Soprattutto nella musica, aggiungerei io! Scherzi a parte, credo siano molto importanti, soprattutto oggi, dove le canzoni spesso si assomigliano un po’ tutte”. Come mettere in piedi un proprio staff? “Bisogna trovare persone che, prima di tutto condividano gli stessi obbiettivi, ma con cui comunque instaurare un rapporto più profondo. Credo molto nello staff, penso che sia l’arma vincente, ma se si sbagliano gli elementi, può diventare molto pericoloso”.

cui riesca ad instaurare un rapporto profondo, anche personalmente”. Un’esperienza all’estero sarebbe utile per tutti? “Direi di sì se si tratta di un’esperienza da fare per avere una visione più ampia di ciò che accade nel resto del mondo, ma no se invece si pensa che all’estero sia tutto meglio, per me non è cosi”. In Italia ci sono manager specializzati? “Ni, direi più booker specializzati. Spesso vengono confuse le due cose, in Italia abbiamo bravi venditori, ma pochi, pochissimi manager”. È giusto e avvantaggia conoscere il passato? “Credo sia fondamentale. La conoscenza del passato, sia musicalmente ma anche in generale, è indispensabile per sapere cosa fare nel presente e soprattutto essere preparati per il futuro. Un artista che conosce la storia,

Quanto conta il lavoro di squadra? “È fondamentale. Oggi approcciarsi al mercato musicale non può più essere visto in modo individuale, ma aziendale; il nome artista su coi si decide di lavorare deve essere visto come un brand e la musica il prodotto di quel marchio. Quindi serve uno staff in gamba sia per lavorare al meglio il prodotto, sia per promuoverlo”. www.facebook.com/alexnoceradj www.alexnocera.com

| 44 |


Loro dicono che il dj non dimentica il vinile.

Noi crediamo nelle persone professionali che non dimenticano. Aldrin. Trolley in CUMMIS per LP che fanno storia.

CUMMIS è un materiale brevettato ricavato dal riciclo degli scarti di produzione pneumatici. Perchè l’economia circolare è il futuro del Pianeta.

www.royrebel.com



F O C US di Riccardo Sada

Stefano Pain, in studio (E in consolLe) da una vita Ha iniziato a lavorare nei migliori club italiani mosso dall’amore per la musica e con determinazione. Il suo stile? House ed electro progressive Stefano Pain, dj producer italiano che fa ballare il mondo da tempo. Pubblica spesso musica su label come Protocol, Armanda, Sosumi, Revealed e Juicy. La sua “Quake” è uscita su Revealed, la label di Hardwell, mentre “Ram Tam Tam” è stata suonata a lungo dagli Swedish House Mafia. Ci puoi raccontare il tuo ultimo lavoro a livello discografico? “Il mio disco più recente è ‘Just Move’, che ho prodotto con Nicola Zucchi, uscito ad ottobre 2020 susu Tactical Trax. Lo suonano tanti dj

internazionali tra cui Bob Sinclar, Bingo Players, Fedde Le Grande e pure tante radio nazionali e non. E’ una traccia house dalle sonorità old school anni 90. Un riff di piano, un sample vocale, sotto un ritmo incalzante e il gioco è fatto. C’è un po’ di tutto, ecco perché piace sia alle radio sia chi deve far ballare il dancefloor”. Dove finisce la musica e inizia il business? “Spesso viaggiano sullo stesso binario, altre volte dividono artisti da case discografiche o gruppi musicali. Si inizia a produrre musica per passione

, fino a quando non entra in gioco il Dio denaro. Per un artista è bene saper distinguere le due cose e a volte saper rinunciare qualcosa a livello economico per lasciar sfogo all’amore e alla passione per la musica”. Quanto e perché è importante il consenso nell’era dei social? “I social, certo, influenzano il pubblic. Bisogna saper dare il giusto peso ad ogni cosa, senza cadere nella rincorsa di like. Quando un prodotto è valido, con la giusta visibilità, ha il suo naturale successo”. Come e quanto dovremmo ascoltare i giudizi altrui senza condizionare la nostra creatività? “La linea è molto sottile, ad alti livelli. In generale, credo che un artista non debba mai rinunciare alla propria creatività”. Come e dove dovrebbe essere fatta la formazione di un artista? “Ci sono tanti corsi, ma l’affiancamento ad un professionista rimane la soluzione migliore”. Come pensi che il settore della produzione musicale possa evolversi in relazione all’arrivo di nuove tecnologie? “La tecnologia cambia sempre e sta facilitando e migliorando il lavoro e la prestazione di ogni artista. Sono favorevole ad ogni evoluzione”. Pensi che l’intelligenza artificiale (e gli algoritmi) saranno deleteri per la produzione musicale o la supporteranno o addirittura la miglioreranno? “La forza di una macchina non potrà mai sostituire l’emozione naturale, in ogni tipo di lavoro”. È giusto sottolineare l’identità sonora, la riconoscibilità di un artista attraverso il suo suono? “Sicuramente sì, è il suo marchio di fabbrica. Bisogna poi avere il coraggio di sapere osare, proporre, sperimentare, sempre”. www.stefanopain.it | 47 |


P R E V IE W

IEMBI 2020, VINCONO I MEDUZA

È tornata la “Italian Electronic Music Business Influencer”, Top 100 pronta a sfoderare puntualmente i nomi dei professionisti più in evidenza nel comparto dance italiano

La classifica dello scorso anno è stata nuovamente strapazzata da professionisti, rattoppata da passanti, remixata da appassionati. Forse non ci sono guru, gente di spessore e caratura politica, anche quest’anno, tra questi 100 diventati ormai 150. Tuttavia, va bene così. Va bene che i riflettori vengano puntati almeno su chi insiste fortemente, chi presenzia audacemente, chi ci prova i n s i s t e n t e m e n t e, chi ce la fa i n e s o r a b i l m e n t e, chi si rimette in gioco (…) costantemente. E indubbiamente, quello che ha provocato il Covid-19 nel settore dei live si ripercuote oggi sulla chart stessa: rimescolando radicalmente le carte. Molti nomi sono fermi ai box e non per causa propria. La prima posizione certamente, come le successive del resto, può essere giudicata, criticata: ma i Meduza da più di un anno stanno sbancando in Italia e nel resto del mondo dimostrandosi veri profeti anche fuori

patria. E a proposito di confini: entrano in scena da questa edizione gli italiani che sono trasferiti all’estero: godono di diritto di voto ed entrano nell’azzardato e folle ranking. Inoltre, essendoci più musica prodotta negli studi che quella riprodotta dal vivo, si noterà anche la presenza di nuovi protagonisti, che magari hanno sconfinato appartenendo ad altri generi. IMBIC 2020. Una classifica può essere fatta in più modi, lo si è detto più volte: basandosi su dati, statistiche, casistiche, risultati e sondaggi (la matematica non è un’opinione), che sono pura scienza. Tuttavia, una classifica può esser fatta a pelle, di pancia, di getto, con preferenze, simpatia, pesi e misure impari, quindi lontana dai grafici di Excel. Quella stilata da Midance e dal suo staff appartiene alla seconda scena: sono scelte personali in modo che tutti ne facciano una propria. La premessa è la consueta: rosichi pure chi non c’è tanto non cambia nulla, gongolino quelli saliti di posizione, offrano da bere agli amici gli occupanti della Top 3. La classifica segue nella pagina accanto. | 48 |


P R E V IE W

IEMBI 2020, il ranking Italian Electronic Music Business Influencer 1 Meduza, produttori

2 Ale Lippi, giornalista e conduttore radiofonico 3 Luca Pretolesi, produttore 4 Albi Scotti, giornalista 5 Lele Sacchi, Radio Rai 6 Fish, dj e produttore 7 Leandro Da Silva, dj e produttore 8 Pierangelo Mauri, editore 9 Sergio Cerruti, discografico, presidente AFI 10 ANGEMI, dj e produttore 11 Vanni Giorgilli, discografico 12 Congorock, dj 13 Gigi Barocco, produttore 14 Manuela Doriani, Radio Wow 15 Albertino, dj e speaker radiofonico 16 Manuela Bertolo, coreografo, Striscia la Notizia 17 Enrico Sangiuliano, Drumcode 18 Marco Sissa, produttore 19 Stefano Fontana, dj e produttore 20 Marnik, dj e produttori 21 Gigi D’Agostino, dj e produttore 22 Renato Tanchis, dj e discografico 23 Alex Gaudino, dj e produttore 24 Benny Benassi, dj e produttore 25 Filippo Grondona, speaker radiofonico 26 Fabrizio Galassi, giornalista 27 Paul Sears, manager 28 Alberto Gobbi, AGE, manager 29 Jovanotti, dj, produttore e artista 30 Gianluigi De Rosa, discografico 31 Mauro Vai, discografico 32 Merk & Kremont, dj e produttori 33 Franchino, vocalist 34 Federico Piccinini, giornalista 35 Gabry Ponte, dj e produttore 36 Federico Cirillo, Universal Music Italia 37 DJs From Mars, dj e produttori 38 The Cube Guys, dj 39 Claudio Coccoluto, dj 40 Luca Moretti, discografico 41 Ilario Drago, discografico 42 Wlady, dj e produttore 43 Joseph Capriati, dj 44 Marco Mazzi, imprenditore 45 Damir Ivic, Soundwall, giornalista 46 Georgia Mos, dj 47 Giammarco Ibatici, manager 48 Andrea Damante, dj e produttore 49 Alberto Fumagalli, Nameless, AtNight manager 50 Max Bondino, dj e speaker 51 Gianluca Rossi, manager 52 Ludovica Pagani, dj

53 Max Moroldo, Do It Yourself, discografico 54 Daniele Spadaro, giornalista 55 Maxx Monopoli, dj e produttore 56 Fabio De Luca, giornalista 57 Kay, discografico 58 DJ Ross, dj, discografico e produttore 59 Molella, dj 60 Riccardo Lai, Amnesia Milano 61 Lorenzo Tiezzi, giornalista 62 DJ Aladyn, dj 63 Alex Zullo, imprenditore 64 Emilio Lanotte, discografico 65 Fedez, rapper 66 Matteo Esse, discografico 67 Alberto Margheriti, discografico 68 Mario Fargetta, dj e produttore 69 Ale Big Mama, imprenditore 70 Mauro Farina, discografico, Saifam 71 Ale Zuber, imprenditore 72 Claudio Donato, imprenditore 73 Paolo Caputo, promoter 74 DJ Marietto, dj e speaker 75 Dino Brown, dj 76 Mike37, dj e produttore 77 Paolo Sandrini, produttore 78 Micro, promoter 79 Tony Ciotola, manager 80 Steven Basalari, imprenditore 81 Luca De Gennaro, giornalista 82 Franco Donato, imprenditore 83 Claudio Cecchetto, produttore discografico 84 Amerigo Provenzano, dj 85 Marco Zangirolami, produttore 86 Enrico Mutti, manager 87 Pierpaolo Peroni, produttore 88 Davide Ippolito, promoter manager 89 Gianluca Vacchi, dj 90 Michael Corradi, Pioneer DJ 91 Pico Cibelli, Sony Music Italy, discografico 92 Enrico Galli, imprenditore 93 Claudio Biazzetti, Rolling Stones 94 Eugenio Tovini, giornalista 95 Marco Sanseverino, imprenditore 96 Roberto Turatti, produttore 97 Maurizio Clemente, imprenditore 98 Carloalberto Cavallotti, manager 99 Alex Trecarichi, dj e produttore 100 Giorgio Moroder, dj Qui la graduatoria completa con le le restanti 50 posizionI https://www.midance.it/2020/11/13/iembi | 49 |




R E P O R TAG E di Dan Mc Sword - foto di Tom Doms

ADE DIGITAL Milioni di visitatori on line si sono collegati da tutto il mondo per l’edizione 2020 dell’Amsterdam Dance Event, svoltasi giocoforza in modalità digitale

La 25esima edizione dell’Amsterdam Dance Event si è svolta da mercoledì 21 a domenica 25 ottobre: un’edizione ribattezzata ADE Digital, svoltasi esclusivamente in modalità digitale e capace di connettere milioni di visitatori di tutto il mondo, grazie ad una serie di contenuti come sempre all’altezza di un raduno di grande livello come l’ADE. Uno dei momenti clou dell’Amsterdam Dance Event di quest’anno è stato sicuramente rappresentato dalla conversazione on line tra Timbaland, Martin Garrix e David Guetta, con 250mila spettatori collegati. Tra gli altri highlights, il panel dedicato alle prospettive future di artisti, club e festival con James Blake (BBC Radio 1) e il rapporto tra musica e attivisti a cura di Neneh Cherry. Se i succitati contenuti sono stati forniti e sono ancora disponibili on demand, non sono mancate le proposte free-to-air: il documentario Larry’s Garage, le masterclass e il tour negli studi con Bloody Mary, Carista, Carl Cox, Âme’s Frank Wiedeman e Pan-Pot, sempre pronti a dispensare preziosi consigli alle nuove generazioni, in particolare per come strutturare le performance digitali avvalendosi delle novità tecnologiche,

in particolare per quanto riguarda le esperienze audiovisual. In tutto questo TikTok non ha mancato di fare la sua parte, con l’hastag #ADEmoments, arrivando a coinvolgere ben 45 milioni di utenti! Quale il messaggio più importante che l’Amsterdam Dance Event ha lanciato e che si spera venga raccolto anche dagli addetti ai lavori italiani? È chiaro che nessun evento digitale potrà mai sostituire le emozioni di una serata o di un festival dal vivo, ma è altrettanto chiaro che per quelle migliaia, decine di migliaia, centinaia di migliaia che possono partecipare ad un live, esistono M-I-L-I-A-R-D-I di persone impossibilitate a vivere un party o un concerto e che possono gustarselo con il proprio device, magari interagendo con una community sparsa in tutto il mondo. Senza dimenticare che ogni fan base va coltivata quando i suoi componenti sono ancora teenager, in modo da coinvolgersi e portarseli con sé per parecchi anni a venire. Di questo ed altro se ne parlerà ancora, anche e soprattutto durante l’ADE 2021, in calendario da mercoledì 13 a domenica 17 ottobre dell’anno prossimo. https://www.amsterdam-dance-event.nl | 52 |


R E P O R TAG E di Dan Mc Sword - foto Rudgrcom

Top 100 DJs David Guetta si impone nella classifica di DJ Mag, bissando la vittoria ottenuta nel 2011 e confermandosi una volta di più un autentico numero uno assoluto

Sabato 7 novembre 2020 David Guetta è stato incoronato numero uno nella Top 100 DJs poll della rivista DJ Mag, che ogni anno determina i cento dj più amati dalle rispettive fan base: una chart che si determina grazie ai voti della community elettronica raccolti attraverso la pagina Facebook di DJ Mag. Oltre 1 milione e 300mila i voti raccolti, così come i Top DJs Virtual Festival promossi on line dalla rivista inglese questa estate hanno proposto 95 set e raggiunti 8 milioni e 300mila views, raccogliendo 9mila sterline da destinare all’Unicef. Quest’anno la cerimonia del Top 100 si è svolta in modalità esclusivamente digitale senza presenza di pubblico: un’edizione più che speciale dell’Amsterdam Music Festival, spalmato in diverse location della città olandese e che ha proposto le esibizioni di Armin van Buuren, David Guetta, Afrojack, Don Diablo, Vini Vici, Nicky Romero e Avalan, trasmesse attraverso i canali web e social di AMF e DJ Mag, totalizzando 7 milioni di views in 120 nazioni diverse. Guetta ha bissato il successo del 2011, precedendo quest’anno Dimitri Vegas & Like Mike (secondi), Martin Garrix (terzo) e Armin van Buuren (quarto). Per van Buuren si è trattata della ventesima presenza consecutiva nella Top 100, la diciannovesima consecutiva nei primi 5: un primato straordinario. Il quarto posto gli è valsa la nomina di Highest Trance Dj. Altre note di merito per Kerri Chandler, vincitore

del Lifetime Achievement Award, Don Diablo (Highest Future House) e Sherelle (Highest Future Star). Vinai (39esimi), Deborah De Luca (93esima) e Marco Carola (100esimo) gli unici italiani presenti in classifica. “Non sono soltanto gli artisti ad aver portato la musica elettronica a livelli assoluti – parole e musica di David Guetta – per arrivare dove siamo arrivati il merito va suddiviso con chi lavora sul territorio, chi si occupa della sicurezza, i promoter e i tecnici. Risultati straordinari, ma adesso si deve fare molto di più per aiutare un settore che sta vivendo un anno durissimo. Milioni di persone hanno perso il proprio lavoro e i governi di tutto il mondo non hanno capito l’importanza della musica e dell’intrattenimento, che necessitano di aiuti come tutti gli altri. È ora che le istituzioni si diano da fare”. Anche quest’anno la Top 100 DJs si è divisa in due. A fianco di quella tradizionale, è stata stilata la Alternative, dedicata ai dj house e techno. Vincitrice la belga Charlotte de Witte, davanti a Carl Cox e a Claptone. Tanti gli italiani presenti in questa chart: Deborah De Luca (14esima), Marco Carola (16), Tale Of Us (21), Meduza (22), Enrico Sangiuliano (54), Joseph Capriati (73), Sam Paganini (84). Di questa chart scriviamo più diffusamente nella nostra cover story, con tanto di copertina dedicata alla de Witte. https://djmag.com/top100djs | 53 |




LO specialE DI

Leandro Da Silva 9° nella Top 101 Producers Il dj italobrasiliano ai piani alti del ranking ideato da 1001 Tracklists

risultando ancora una volta uno dei più forti produttori della scena dance

Il dj e produttore italobrasiliano Leandro Da Silva è entrato nelle prime 10 posizioni Top 101 Producers, classifica da poco annunciata dalla popolare piattaforma 1001 Tracklists. Leandro Da Silva si è piazzato alla 9a posizione risultando ancora una volta uno dei più competenti, forti e preparati produttori della scena dance internazionale. “Guardo ancora la top ten con l’espressione di colui che si chiede ‘ma che ci faccio qui’”, spiega Leandro Da Silva. “Ancora non mi sembra vero. È il quarto anno che entro in questa classifica: sono stato numero 11, 21 e poi 34. Quest’anno, dopo tanta musica e ottimi supporti, è arrivato questo risultato importante”. Leandro Da Silva ha lavorato duro in studio tutto l’anno: “Le circostanze, ahimè, mi ha aiutato a produrre di più; sono uscite davvero delle belle tracce, poi piaciute ai miei colleghi che le hanno subito suonate. Tuttavia, non pensavo di arrivare così in alto”. Le etichette discografiche sulle quali Leandro Da Silva è uscito hanno fatto un ottimo lavoro. “Voglio però soprattutto ringraziare la mia squadra, la Origami e tutti gli artisti che mi hanno supportato quest’anno”. La Top 101 Producers è una classifica nata da pochi anni. Nonostante ciò, si è ritagliata un’incredibile attenzione. “Si tratta di una graduatoria attendibile, basata sui supporti

ricevuti dagli stessi dj. È fatta dai dj per i dj e incarna davvero un bello spirito”. L’obiettivo principale di Leandro Da Silva è legato alla ripartenza dalla musica e dei suoi live, oggi: “Non vedo l’ora di ricominciare a viaggiare e suonare in giro per il mondo. Mi manca provare in pista quello che esce dal mio studio di Roma. Gli obiettivi sono sempre alti: questo traguardo mi aiuterà ad avere una marcia in più per raggiungerli”. Leandro Da Silva, dj producer italobrasiliano, è entrato al 139° posto della DJ Mag Top 150 nel 2019. Da tre anni è presente nella classifica dei migliori produttori al mondo di 1001 Tracklists (#11 nel 2017, #21 nel 2018, #34 nel 2019) ed è da considerare uno degli artisti di punta della label olandese Spinnin’ Records. Negli ultimi anni ha pubblicato una serie di brani di successo su etichette del calibro di Big Beat (Atlantic Records, Warner Music), Armada e altre. Le sue tracce sono state supportate da nomi come: Pete Tong, Oliver Heldens, Don Diablo, Kryder, Martin Garrix, David Guetta, Afrojack, Bob Sinclar e molti altri. Inoltre, è fondatore e A&R di Black Lizard Records. www.leandrodasilvadj.com www.1001tracklists.com/charts/year/2020/producer.html | 56 |


a cura di r12 Breaking News

Ado Woodz sulla sublabel di Don Diablo

L’ex alunno di r12 atterra sul pianeta Generation Hex con Asco Ado Woodz è un giovane produttore italiano, nato a Erba, in provincia di Como. Con l’amico Asco è uscito su Generation Hex, sottoetichetta di Hexagon di Don Diablo, con il singolo “2night”. Ha iniziato a produrre all’età di quattordici anni, Ado Woodz, e dopo una frequentazione all’accademia r12 e un periodo di sperimentazione con diversi sottogeneri all’interno dell’EDM, ha trovato la sua strada: quella che lo ha portato verso la musica house. “Usi dei suoni un po’ secchi, un po’ legnosi”, gli diceva sempre un amico, ecco il perché di questo stage name. Ado poi è il diminutivo di Dado. E il gioco è fatto. Dopo l’esperienza presso r12, il suo bilancio nei confronti della scuola è più che positivo: “Mi sono trovato molto bene sia per quello che riguarda i corsi che per il rapporto con i professori, sempre preparati e disponibili”. Ado Woodz ha scelto r12 per aumentare quelle che erano le sue “conoscenze base” e portarsi a “un livello superiore”. Tuo zio ha sempre fatto il dj e tuo fratello è un appassionato della musica dance. Sei cresciuto attorno a questo mondo. “Anch’io ho intrapreso la strada del dj mosso dalla passione. È una cosa di famiglia. Poi come produttore mi sono organizzato in modo indipendente sino a creare delle mie relazioni con le realtà discografiche. Mi sono informato, ho capito un po’ come avrei dovuto sottoporre le mie cose ed eccomi qui”. A Don Diablo come sei arrivato? “Tramite una mia conoscenza che abita a Lecco. Sono riuscito ad arrivare a Hexagon e alla sottoetichetta Generation Hex tramite Asco e Red Lizard di Leandro Da Silva. Ora sto trovando davvero la mia identità sonora, la gente comincia a riconoscere il mio suono nella mia immagine. Non mi fermo mai, per quanto riguarda la sperimentazione e non amo tanto i suoni pronti delle sound bank. Quando si smette di sperimentare si finisce con il fare una... non carriera. Il paradosso poi è che

a volte mi sono trovato a usare come reference proprio i miei stessi brani, questo proprio per non discostarmi mai dal mio stile”. Cosa fare, oggi, in questo momento impossibile per i live? “Bisogna andare oltre i video live, che non hanno alcun supporto a meno che uno non sia un big. I piccoli radioshow e le piccole playlist portano ben a poco e sono a volte anche limitanti. Al momento, per il gran numero di produttori che ci sono in giro, mancano dei manager e una selezione maggiore per quello che sono i giovani, i potenziali talenti. C’è poca ricerca anche da parte di molte case discografiche. Il mercato è diventato molto trafficato, intenso, e non ci si può permettere di compiere passi in modo approssimativo”. Nel settore bisogna essere altamente preparati e profilati, quindi? “Assolutamente sì. È giusto che ci siano scuole e punti di formazione in questo comparto. Una

grande gavetta fa la differenza: la crescita e lo sviluppo di un nuovo artista è fondamentale. Oggi il 50 per cento lo fa la scuola e il restante 50 lo devi fare tu, sulla strada, online e anche offline”. Sei partito completamente da zero, in fatto di tua fan base. “Ho iniziato che non riconoscevo quasi neanche una nota, una decina di anni fa. Ma quello che mi ha portato qua è stata la grande passione che avevo per questa per questa musica. E quello che posso aggiungere è che penso che questo sia solo l’inizio. Sono sono molto contento di tutto ciò che mi sta accadendo. Ma ci sono ancora tante cose in sospeso, come i live”. www.r12.it www.instagram.com/adowoodzofficial/ www.beatport.com/artist/ado-woodz/667417

https://fb.watch/1vE22gTL-4/

| 57 |


| 08 |



IN T E RV ie w di Riccardo Sada

CoCo, grazia e acrobazia del canto L’artista del roster BFM Music torna con una collezione di canzoni composte e interpretate in lingua italiana. Senza mai rinunciare al gusto della prosodia e del ritmo “Floridiana” è il nuovo progetto di CoCo. La capacità melodica e le doti di trapezista dei versi fanno di Corrado Migliaro un’unicità del panorama soul urban pop italiano. Nato a Napoli, vissuto a lungo a Londra. Un team di producer (Fedele, Geeno, D-Ross e Startuffo, Dat Boi Dee) e autori (Davide Petrella, Fabio Caterino) per un progetto che è una metafora musicale. La Floridiana è stato il parco della sua gioventù a Napoli: “un luogo pacifico, protetto, ma altrettanto dark. Mistico e misterioso”, spiega l’artista”. La radice di tutte le canzoni è l’autobiografia. “La matrice è l’amore”, aggiunge. “Questa volta ho lavorato al progetto con maggiore serenità e leggerezza perché ho maggiore consapevolezza del mio mestiere e delle mie intenzioni”. Il rap lo affascina. Gli show pure. “Le date del mio ultimo tour di novembre scorso sono tutte saltate ed ovviamente è stata una bella batosta e così tutto è cambiato. Così mi sono concentrato sulla musica come mezzo di comunicazione. Sta sparendo il pezzo dell’estate. Manca la vita vissuta, oggi. Al live non ci ho mai pensato in modo insistente, quando sono in studio mi perdo via nella produzione. Il supporto di chi mi sta attorno poi è fondamentale per capire la direzione verso cui sto andando”. A Napoli la scena è viva? “Molto. Nonostante la mia nascita nella scena locale, poi però mi sono trasferito a Londra. E lì ho portato il mio amore per Pino Daniele. Da Londra mi sono portato via la libertà di espressione e la voglia di rappresentare me stesso al 100 per cento”.

Se diciamo house music? “Fa parte del nostro bagaglio culturale, a Napoli, e ho personalmente seguito tanto il movimento del passato. La house di un tempo è molto… ispirazionale”. Il mondo si muove tra le etichettature. “Ma questa cosa la si combatte facendo solo quello che onestamente ci si sente. Devi avere una tua identità, nell’ntrattenimento”. Parte sempre tutto dalla produzione? “Le mie parole prendono dal suono, dal beat. Tutto deve avere un fattore emotivo, in studio. Parto dalle melodie. Poi parto dal rap. Rosario Castagnola aka D-Ros mi dà una mano a coordinare la produzione. È una squadra che cresce da anni, la mia”. L’album è stato fatto in più studi? “È così. E io devo esserci sempre, dall’inizio alla fine del processo di produzione”. Primo singolo? “’Sbagliare’, il più dance e su cui andremo a investire. Non penso mai a come potrebbe essere percepito invece l’album, che in realtà è un viaggio da riprendere e riascoltare nel tempo”. Brani con testi in inglese? “Ho tante cose nell’hard disk. Oggi poi non ci sono più confini. La sfumatura dell’accento oggi è un plus”. La cassa in 4/4 nel rap è una moda passeggera? “È una tendenza che spesso torna. C’è un appiattimento e quindi oggi siamo a un momento di rottura. Al mondo ci sono troppi fenomeni e pochi talenti”. https://www.facebook.com/officialcoco/ https://isl.lnk.to/Floridiana

| 60 |


IN T E RV ie w di Riccardo Sada

Ellenbeat e l’amore per la radio Residence di Riviera Gang, organizzazione storica in Liguria, la dj sogna di tornare a suonare nei locali. E intanto si dedica alla sua vera e infinita passione Un corso di sound design a Milano nel 2017, la produzione spesso mal digerita e una passione infinita per la radio. Ellenbeat oggi fa quello che ama. Non rinnega il passato e nemmeno ne prende le distanze: solo che è cambiata, maturata, cresciuta e soprattutto libera di spaziare in quello che davvero le piace. La scena underground le calza a pennello anche se un dì si ritrovò dentro a un filone commerciale (con il singolo “Que Guapa”). La cosa le creò un blocco totale dal punto di vista creativo. Da sola, ha eliminato dalla lista un sacco

di locali commerciali. “Per fortuna sono riuscita ad andare avanti e questa estate, nonostante le restrizioni e l’emergenza coronavirus, ho lavorato parecchio”, spiega. E durante il lockdown si è inventata questa serie di interviste via Instagram con una tazza di caffè fumante a fianco. Poi cosa è successo? “Mi sono chiesta: cos’è che facciamo spesso nel nostro quotidiano? Beviamo un caffé. Bene, allora faccio quattro chiacchiere con degli amici ‘famosi’ in diretta Instagram davanti a un caffè. Argomenti quotidiani, come se fossimo al bar. Direi che ha funzionato”. La radio ti permette di fare quello che vuoi? “Sì, Radio Skylab è una radio storica ligure in

FM (96.80). Era da tempo che mi chiedevano di collaborare e mai come questo momento mi sembrava l’occasione giusta per iniziare. Da giugno, vado in onda il lunedì dalle 17 alle 19 con Disco Sour, il cocktail a base di musica, programma radiofonico che racconta le novità e le curiosità dal mondo della musica. È un disco aperitivo”. Produzioni in vista? Vai in studio? “Ogni tanto vado in uno studio a Savona. Mi appoggio lì perché sono degli amici, i Maximals, ragazzi molto bravi e conosciuti a livello internazionale grazie alle loro produzioni su Protocol, l’etichetta di Nicky Romero”. Come sei entrata nel giro Red Bull? “Ho iniziato a lavorare con loro nel 2019 facendo dj set durante i loro eventi e party, sino a entrare nel loro roaster ufficiale come dj e a suonare all’evento di Formula 1 durante il Gran Premio di Monza di quest’anno. È molto importante per me fare parte di questa azienda così presente nella scena musicale internazionale”. Ultimamente, cosa stai facendo? “In quanto Sagittario, sono testarda ed inarrestabile. Così accade che mi sveglio la mattina e ho in testa 27mila idee di cose da fare o progetti da sviluppare. Per la stagione nuova e per quest’inverno voglio curare e migliorare molto il programma in radio. Il mio sogno è quello di entrare a lavorare in una radio grande, come Radio Deejay o Radio Montecarlo, una radio nazionale insomma. Sicuramente, sto facendo la classica gavetta. Ma voglio andare avanti: voglio imparare bene questo mestiere ed approfondirlo. Per Disco Sour sono speaker, autrice e mi faccio anche la regia, quindi, mi sto accorgendo di imparare questo mestiere a 360 gradi”. Infine? “Mi prometto di produrre di più. Quest’inverno voglio dedicare più tempo alla produzione di dischi nuovi da fare uscire e di sperare il più presto possibile di tornare a far ballare la gente”. www.youtube.com/watch?v=d0ZrZmd0kyA www.facebook.com/radiodiscosour www.radioskylab.cloud www.mixcloud.com/Radio_Skylab_1976 www.ellenbeat.com | 61 |



LA CONTRO COPERTINA

NOVEMBRE 2020

the nightlife magazine

CULT & CULTURA Agua do Mar rilancia il suo sito Musica & Magia da una crew famosa Attenzione ai bootleg di Giovi

TECH & BIZ L’innovazione techno di Ch’Ab Beat&Green con Massimo Trodini Gianni Bini spiega i monitor da studio

INTRATTENIMENTO La Consolle Imbruttita Marshmello e Cardi B insieme? Stage & Indies sul MEI

Il verbo di Franchino


di Gianni Bragante

Enzo Pianzola, dj per tutte le stagioni

Ha suonato in prestigiose one night con Massimino, Claudio Di Rocco, Stefano Albanese e tanti altri. E ora guarda al futuro DJ e producer da anni, Enzo Pianzola (aka Mr.Trend), ha fatto ballare house music nei migliori locali della Svizzera dall’inizio degli anni 90. Le più importanti e rinomate stazioni sciistiche come Gstad, Saint Moritz, Crans Montana lo hanno visto protagonista per intere stagioni durante le varie tappe di Coppa del Mondo di sci (in inverno) e di golf (in estate). Negli anni haprodotto diverse tracce house considerate dei must tra i dj di tendenza. Ti senti più un dj o un produttore? “Dopo 30 anni in consolle, che devo dirti? Sono due cose diverse anche se attinenti tra loro. Onestamente non mi reputo troppo un tipo da studio. Mi diverte di più vedere la gente ballare”. Dove sei stato, nell’ultimo p e r i o d o (quando i locali erano ancora aperti)? “Ho fatto la spola fra Zurigo e Berna con Le Prive Klub. A Crans Montana ci sono dei l o c a l i n i interessanti per il mio sound come Amadeus Club o lo Zerodix, dove ho fatto degli aftersky interessanti, mentre in Italia abbiamo fatto serate in collaborazione con guest molto importanti della scena house italiana. Milano, Riccione, Alghero sono solo alcune delle location che abbiamo toccato”.

Cosa proponi nelle serate e nei tuoi mixati? “Sono un dj old school e suonerei di tutto. Comunque house, nu funk, nu disco e soulful a 360 gradi”. Quando riapriranno i locali, dove potremo trovarti? “I programmi ci sono ma, passiamo alla prossima domanda, in attesa che il Covid19 tolga il disturbo”. Parliamo di produzioni. Per i tuoi brani inediti, lavori con un team o fai tutto da solo? “Lavoro praticamente da solo per fare melodia, ritmiche e stesura. Collaboro con due amici come Paolo Gavacci e Roberto Carbonero, un vero mago di Logic Pro”. Dove è possibile ascoltare e sentire la tua musica, i tuoi mixtape? “Utilizzo MixCloud per i miei Mixtape anche se non ne faccio molti. L’ultimo lo si può ascoltare anche sul MixCloud di Radio Milano International, un mix di Nu/Funk/Nu Disco/ Soul”. Credi che nell’ormai prossimo 2021 si potrà vivere solo di produzioni? “Vivere di produzioni? A parte i produttori di successo, come è ovvio, credo si possa. Ma solo se hai un catalogo di almeno 1000 tracce sui portali. E questo però non è proprio il mio caso”. https://www.facebook.com/pianzolaenzo | 64 |



MICI

GLI A

DI

a cura di

Discovery Mode per Spotify La piattaforma consentirà ad artisti ed etichette discografiche di segnalare le proprie priorità Spotify tramite la funzione Discovery Mode (modalità di scoperta) usera una preciso contrassegno che potrà influenzare la selezione dei brani creata dal proprio algoritmo. Le etichette saranno inizialmente in grado di esercitare questa influenza attraverso due distinte aree: tracce a riproduzione automatica, che vengono riprodotte dopo che un utente di Spotify ha completato l’ascolto di un album o di una playlist in base al loro utilizzo precedente; e Spotify Radio, per la quale la piattaforma sceglie una selezione radiofonica di canzoni basata su un brano o un artista scelto dall’ascoltatore. In che modo

artisti ed etichette traggono vantaggio dalla nuova funzionalità? Pagano, ovviamente. Ma non nel modo in cui potremmo pensare. Sul suo blog, Spotify chiarisce: “Per garantire che lo strumento sia accessibile agli artisti in qualsiasi fase della loro carriera, non richiediamo alcun budget iniziale. Invece, le etichette o i titolari dei diritti possono accettare o meno di

pagare una royalty”. In poche parole, quando gli artisti e le etichette scelgono di utilizzare la Modalità di Rilevamento per identificare una traccia a cui vorrebbero concedere una priorità (in sessioni di ascolto personalizzate attraverso Radio e Autoplay), accettano di essere pagati a un tasso di royalty inferiore. Spotify non ha quantificato la formula con cui ridurrà i diritti d’autore delle etichette quando i brani consigliati verranno riprodotti nelle sessioni. Una cosa è certa: questo potrebbe essere considerato un nuovo tentativo da parte della piattaforma di ridurre il margine finale che le etichette discografiche mettono in tasca. La nuova possibilità per molti è una specie di payola tecnologica. Sempre dal suo blog, Spotify comunica: “Con questo nuovo esperimento, artisti ed etichette possono identificare la musica prioritaria attraverso un sistema che si integrerà al nostro algoritmo”. Tutto per ora è in fase di test. https://www.r12.it/spotify-consentira-ad-artistied-etichette-discografiche-di-segnalare-le-propriepriorita/

| 66 |


IN N OVAZIO INNOVAZIO N E N E L NSEE T T O R E di Riccardo Sada

Il tocco SPECIALE di Ch’Ab La passione per la musica lo ha portato ad ascoltare musica unica. Sino a frequentare la scena underground internazionale Nel 2009 ha dato il via ai suoi primi live techno suonando sia durante party legali che non. Ospite Dell’ozomatli Show ogni lunedì sera, Ch’Ab è cofondatore del progetto Loungesquatt Organization. Promotore e party maker tra Milano e Berlino, affonda le sue radici techno in suoni mentali, psichedelici, ipnotici e sperimentali. Negli ultimi anni ha suonato al fianco di vari artisti europei e internazionali della scena underground e non, come Len Faki, Gary Beck, Rebekah, Laura Jones, Neverdogs, Chris Liberator, Henry Cullen aka Dave the Drummer, Lawrie Immersion, Rachel Rackitt , Jerome Hill, Rob Stow, Dj Zebedee, Francesco Zappalà, Mad Alba e molti altri. Si è esibito in Italia (dal Dude al Leoncavallo sino al Bolgia e allo Shock), Germania, Inghilterra e Marocco. Le etichette per cui ha lavorato sono tantissime. Puoi raccontare il tuo ultimo lavoro? “Il mio ultimo lavoro, pubblicato su Let’s Techno Records di Riccardo Busnari, è il remix della traccia ‘Detroit 1980’ realizzata da [U.G.O.]. Mi ritengo soddisfatto del risultato grazie, ovviamente, alla versione originale che con l’aiuto del suono anni ’80 mi ha subito ispirato e facilitato”. Bisogna focalizzarsi e capire effettivamente quali sonorità ci colpiscono? “Sì. Spesso sono quelle che ci fanno venir voglia di continuare ad ascoltarle: questa scelta deve essere assolutamente personale anche se costretti ad andare controcorrente con il rischio di essere impopolari ma, almeno, si rimane coerenti. Purtroppo la ‘massa’, la maggior parte delle volte, condiziona sia il mercato che l’ascoltatore creando un danno all’inventiva”. Un’esperienza all’estero sarebbe utile per tutti? “Andare via dall’Italia non è per niente facile se si pensa di vivere solo di musica, senza un aiuto economico il rischio è di fallire come artista compromettendo un’eventuale carriera causando la perdita di autostima. Da casa propria consiglio di creare collaborazioni, se possibile, con artisti di altre nazioni, così facendo, inizierebbero le prime esperienze seppur brevi grazie ai vari “scambi” di serate. Altrimenti se convinti di se stessi, la partenza verso una meta, e alternando la musica ad un lavoro sicuro, potrebbe creare una valida soluzione per un’esperienza lontani da casa. Un’ottima occasione sarebbe quella di trovare o magari scovare un produttore con cui collaborare e/o magari prendere spunto. La sicurezza personale, in termini di mentalità, è fondamentale per crescere sia a casa propria che fuori. Dove ci si può realmente spingere, a livello musicale, in fatto di sperimentazione? “Corretto è sperimentare e provare senza paura per eventuali critiche, creare qualcosa di nuovo e magari controcorrente, come dicevo all’inizio, ma sempre con gusto: i pagliacci sono al circo”.

In Italia ci sono manager specializzati? “Nel mio piccolo non credo di poter giudicare molto il ruolo, visto che personalmente non ne conosco molti, quando si organizzavano serate ho collaborato con alcuni manager esteri e posso dire di aver conosciuto persone serie, quindi credo che lo stesso valga anche da noi”. Sembra assurdo ma potrebbe anche essere dannoso copiare o paragonarsi a qualcuno. “Un eventuale paragone lo devono fare gli altri. La conoscenza è comunque sempre importantissima ma la prima cosa è l’inventiva”. Quanto è importante il dettaglio nella musica? “Moltissimo, come in tutti i campi anche se non sempre si riesce a valorizzarlo”. Come pensi che il settore della produzione musicale possa evolversi in relazione all’arrivo di nuove tecnologie? “È già cambiato da tempo con pregi e difetti. Fin quando dietro alla musica ci sarà una persona che userà la tecnologia come supporto, ben venga, altrimenti ci sono già i loop che non fanno faticare, riuscendo a creare molti dischi che magari diventano hit”. www.chabmuzik.com www.facebook.com/CHABMUZIK2 www.facebook.com/OZOMATLIshow

| 67 |


a cura di Eugenio Tovini

IL GRANDE exploit degli Out Of Sound vs Upward In questo autunno 2020 si sono affacciati nelle nostre club charts dei nuovi alfieri del Made In Italy che si aggiungono a personaggi come Benny Benassi o Meduza che sono ormai autentiche star del genere pop-dance. Se da un lato ritroviamo i vari Double Dee, Gaudino, Picotto, Outwork o Pain & Rossini ritornare in classifica grazie a versioni aggiornate dei loro successi, c’è anche qualcuno che ha trovato il suo spazio rivisitando canzoni create da altri e puntando su arrangiamenti decisamente differenti. E’ il caso della collaborazione tra gli Out Of Sound e Upward che hanno ripreso un brano del 1999 di puro UK Garage come “Sweet Like Chocolate” che i britannici Shanks & Bigfoot avevano portato sulla vetta delle chart britanniche conquistando un disco di platino per le oltre 700.000 copie vendute. Con queste premesse abbiamo deciso, per i lettori di Danceland, di sottolineare gli ideatori di questo fortunato progetto completamente creato in Trentino. Gli Out Of Sound sono un duo formato dal venticinquenne produttore Giacomo Uber e dal ventiquattrenne cantante Mattia Lever. Il primo è un talentuoso autore che nell’ultimo periodo ha firmato brani per artisti come il francese Hugel o il danese Martin Jensen mentre Mattia ha conquistato una buona visibilità vincendo nel 2010, a 14 anni, il talent “Ti Lascio Una Canzone” e partecipando successivamente a “The Voice Of Italy” e al contest “Deejay on Stage”. La loro collaborazione è iniziata nel 2017 e da allora hanno all’attivo otto produzioni tra cui il remake di “Nobody To Love”, il classico dei Sigma, realizzato nel 2018. Per “Sweet Like Chocolate” si è invece creato un inedito connubio con Upward, nickname sotto quale si cela il dj Simone Da Col autore nella scorsa estate, insieme a Flat Bax, del delicato “Stressed Out”. Da questa collaborazione nata all’ombra delle Dolomiti è nata questa traccia acquisita dalla label olandese Armada fondata nel 2003 dal Dj Armin Van Buuren. La produzione è stata curata dalle etichette italiane Ihu e Mind The Floor capitanate da due grandi protagonisti del Made In Italy come Luca Moretti e Vanni Giorgilli che attraversano un ottimo momento potendo contare rispettivamente anche sulle hit “Elektro” della coppia Dynoro&Outwork e “Lalalalalalalalalala” di Mikolas Josef. Da noi contattato in questi giorni, Giacomo Uber ci ha anticipato che sono in cantiere diversi progetti e che molto presto sarà disponibile il follow up di “Sweet Like Chocolate”. www.dancedirecory.it | 68 |


Le classifiche “European Dance Songs” e “Global Dance Songs” sono realizzate dalla società tedesca M.I.S. (contact: subs@mis-charts.de)

| 68 |



a cura di r12 Breaking News

riorganizzaNDOSI nel clubbing Con Massimo Trodini nel Beat&Green online il confronto tra i protagonisti del mondo dell’industria musicale firmato r12 Giovedì 12 novembre 2020 alle 17,30 un nuovo protagonista ha raccontato le sue esperienze durante il Beat&Green online, la serie di incontri con i grandi protagonisti del music business. Ospite di r12, Massimo Trodini, un vero esperto del settore del clubbing, ha approfondito i temi di come ci si possa oggi riorganizzare nel settore in momento così delicato. Club Culture è un’agenzia di management e booking artistico nata nel 2001 come naturale evoluzione dell’esperienza maturata in qualità di dj e promoter da Massimo Trodini e Lorenzo Rumi, entrambi romani. La loro serata Microhouse, di scena al Brancaleone e condotta insieme al dj e producer Donato Dozzy, ha rappresentato un

www.clubculture.it www.facebook.com/ClubCultureAgency/ www.instagram.com/clubcultureagency https://youtu.be/cIIhr9hGHyc Beat&Green online, si tiene a settimane alternate il giovedì, dura mezz’ora ed è la versione fruibile attraverso i device nata appositamente in questo momento di crisi causata dalla pandemia. In piena resilienza, Beat&Green online coinvolge inizialmente molti addetti ai lavori che vivono lontani e che sarebbero stati impossibilitati in passato a partecipare dal vivo all’appuntamento presso la sede r12 di Milano.

importante motore del progetto, ospitando in più occasioni il debutto italiano di una nutrita schiera di artisti della scena elettronica mondiale ed una rampa di lancio per l’attività di agenzia su tutto il territorio italiano. Consulenza artistica per club, festival ed aziende, management e consulenza strategica per gli artisti sono i principali campi di attività di un’azienda che rappresenta oggi nomi di riferimento del calibro di Solomun, Claptone, Martin Solveig, Skin, Guy Gerber e Brina Knaussa. | 71 |


di Gianni Bini

Speaker speaker delle mie BRAME Rasch 02 In questo mio articolo passo in rassegna quelle che al momento sono a mio avviso tra la migliori scelte possibili parlando di diffusori per il vostro home/project/ pro studio; non mi piace fare distinzioni perché sugli ascolti non bisognerebbe risparmiare sia che si ascolti in una camerata sia che si lavori in un big studio come il mio. Ad ogni modo i marchi che citerò hanno soluzioni anche più economiche di quelle di cui vi parlerò io (in alcuni casi) e vi invito ad andare al sito dei produttori per valutarle. Inizio molto da un marchio a molti ancora sconosciuto RASCH AUDIO di Simone Fagnani che propone una linea di modelli tutti molto interessanti, in questo articolo mi soffermo sul modello 02 che rappresenta il più piccolo tra tutta la linea; attenzione piccolo non significa sempre “bruttino”, questa coppia di diffusori (sia in versione passiva che attiva) offre una esperienza d’ascolto eccezionale anche se con un cono da 3” , che a mio parere rappresenta una eccellenza in fatto di ascolti piccoli con un dettaglio che

non ho mai ascoltato prima d’oggi in diffusori di pari dimensione. Nel pannello posteriore ci sono dei preset del DSP interno che simulano l’ascolto TV, un ascolto marchiato “Vintage” che è poi il mio preferito ed un ascolto più “linear”. Il tweeter a nastro è un gioiello che da all’ascoltatore tutto il dettaglio possibile e permette di valutare facilmente i propri mix e mastering proprio in un ascolto “piccolo” che poi è anche quello più reale se volgiamo pensare all’utente tradizionale che non ha sistemi particolarmente efficienti. Non c’è mix o mastering che prima non sia ascoltato su questi diffusori, e spesso il balance finale, o la posizione della voce li decido qui. Esteticamente molto gradevoli le 02 possono essere ordinate in varie varianti di colori essendo costruite a mano da SIMOBE una per una. http://www.raschaudio.it/

| 72 |


Amphion two18+sub 25

Sono stato uno dei primi ad averle in Italia e francamente sono fiero del successo che hanno avuto e che stanno ancora avendo in tutto il mondo, vedere un sistema Amphion in uno studio è ormai cosa abbastanza comune sia che per il mix che per il mastering. I diffusori della serie ONE sono del tutto simili in fatto di estetica e componentistica e variano soprattutto nelle dimensioni si parte con il cono da 3 fino al doppio 6”, personalmente mi trovo da dio con le ONE18 che vedete in figura abbinate ai propri sub (SUB 25) uno per ogni diffusore (in pratica un sistema 2.2). una delle sensazioni che mi hanno subito fatto innamorare di questi ascolti è il fatto di non percepire mai dove finisce il sub e comincia il nearfield e viceversa, sensazione che è sempre andata di pari passo con la sensazione di modo e side davvero precisissima e piacevolissima. Questi diffusori sono particolarmente adatti ad ambienti ben trattati in quanto non hanno alcun tipo di regolazione (ad eccezione di un volume sull’amp dei sub) quindi non è possibile intervenire in alcun modo se vogliamo correggere dei difetti di ascolto; tutta la linea è passiva per cui oltre al diffusore bisogna dotarsi del proprio amplificatore,

recentemente Amphion ha introdotto la serie 700 che promette, a quanto mi è dato di sapere, ancora più definizione e precisione d’ascolto. La casa Finlandese consiglia un posizionamento verticale (io le ho subito invece messe sdraiate per la migliore esperienza di ascolto; io le abbino (e lo consiglio vivamente) con i disaccoppiatori DMSD (cari ma assolutamente imprescindibili) per togliere tutte quelle risonanze che possano essere introdotte appoggiandole su un mobile o su stand non propriamente acustici. Il costo varia molto in base al sistema che si vuole ascoltare fino a superare i 10k per un sistema come il mio ma sono soldi spesi bene soprattutto penando che gli ascolti diventano parte di noi e difficilmente li cambieremo. La variante ONE18 più un unico SUB che ho potuto ascoltare recentemente negli studi di Acustica Audio è altrettanto convincente specie in ambienti non grandissimi e sicuramente rappresenta una soluzione molto più economica senza dover scendere a particolari compromessi in termini di resa acustica . Il sito del produttore è molto accurato e vi invito anche in questo caso a fare un giro per capire quale sistema fa al caso vostro in base al vostro ambiente ed al vostro budget. www.amphion.com

Genelec The Ones linea Se invece volete dotarvi di un ascolto bello ma soprattutto non avete una stanza particolarmente trattata, quindi usate per intenderci Sonarworks sul master per correggere in tempo reale eventuali boost o cuts di frequenze non voluti e derivanti appunto dalla non perfetta linearità del vostro ambiente di ascolto allora il mio consiglio ricade sulla linea THE ONE (83xx) di Genelec che viene fornica con un sistema GLM (costituito da una interfaccia ed un microfono) che analizza il vostro ambiente di ascolto, ne traccia un grafico di risposta in frequenza e calcola ed imposta automaticamente una equalizzazione indipendente per ogni diffusore che corregga tutte le eventuali imperfezioni anche di fase! Il sistema offre anche la possibilità di misurare memorizzare ed ottimizzare fino a 10 punti di ascolto diversi da quello classico, in modo da avere in diversi punti della stanza ascolti

sempre ottimizzati richiamando una semplice impostazione ed attendendo un secondo o meno. Genelec è un marchio che non ha certo bisogno di presentazioni ed è presente sul mercato da decenni ormai, a mio avviso ha passato qualche anno in ombra ma adesso con tutti i nuovi diffusori che sono dotati di questa tecnologia DSP rappresentano una scelta quasi obbligata per chi, come dicevamo or ora, non ha un ambiente particolarmente lineare . La tecnologia che sta dietro a questi diffusori è impressionante, tutto si può dire fuorché non siano curati e costruiti a regola d’arte. Si possono abbinare sub mono di diverse dimensioni per diverse esigenze ed anche il SUB entrerà a far parte del proprio sistema dialogante con il asp collegando ogni cassa attraverso il cavo ethernet fornito dalla casa. In pratica abbiamo un ascolto ottimizzato fin anche ottimizzatile e personalizzabile a costi elevati ma non certo impossibili https://www.genelec.com/

Chi è Gianni Bini A oltre 50 anni, dopo averne dedicati quasi esclusivamente 30 a dance e pop, Gianni Bini sente sempre il bisogno di esplorare nuovi ambienti sonori, porsi nuovi traguardi e nuove sfide. Puntuale, come ogni mese, eccolo con le recensioni di hardware e soprattutto software scritte di suo pugno nei modernissimi House Of Glass a Viareggio. https://www.houseofglass.it/ | 73 |





A pprofo ndim enti

di Riccardo Sada

Giovi e i bootleg che portano fortuna La grande particolarità distintiva è sicuramente il suo know how musicale. “continuerò a creare e a reinventarmi per trovare la strada giusta per far conoscere a più persone possibili la mia musica”

Nasce nel settembre dell‘87 a Brescia. Fin da piccolo si innamora della musica sviluppando una forte passione per il mondo dei dj che lo spinge a fare del suo sogno una vera e propria professione. Giovi spazia agilmente con una tecnica invidiabile vari generi musicali. Cosa è successo? Esci su Blanco y Negro? “Sì, il nuovo singolo ‘Weekly’ è da poco stato pubblicato dalla storica etichetta spagnola Blanco y Negro e sono proprio curioso di capire dove potrà arrivare. Pur sapendo il periodo particolarmente complicato credo molto in questa traccia e in questo sound che sto portando avanti oltre che nelle produzioni anche nei remix e bootleg”. Racconta passo per passo com’è nata “Weekly”? “’Weekly’ come le cose migliori è nata un po’ per caso: inizialmente un groove e qualche arrangiamento un po’ old school, poi con Paolo Aliberti il mio produttore utilizzando un generatore vocale tramite una app abbiamo inserito questa

parte vocale che scandisce i giorni della settimana. Il progetto era anche stato accantonato inizialmente ma sapevamo che aveva del potenziale e quindi poi lo abbiamo ripreso e ultimato”. E ora cosa farai? “Continuerò a produrre, fare dirette, live streaming per tenere sempre aggiornate le persone che mi seguono e dare sempre nuovi contenuti inediti”. È vero che segui da un po’ la strada dei bootleg? “Assolutamente si perché sono divertenti da realizzare e non ti nego che se realizzati bene ti portano molta visibilità. Diciamo che è anche un modo alternativo per sperimentare durante le pause fra una produzione e l’altra”. Molti si cimentano nella tecnica dei bootleg e mashup? come distinguersi? “Secondo me prima di tutto il bootleg o il mash-up deve essere a livello armonico corretto, poi il sound fa sicuramente la sua parte. Personalmente faccio bootleg: con Paolo ricerchiamo l’acappella che

ci piacerebbe rivisitare e ci cuciamo sopra il nostro vestito. Il sound è fondamentale perché un dj che produce come me si possa distinguere da un altro. Il mio sound non sicuramente unico ed esclusivo ma coerente con le cose che faccio: se I fondatori e titolari ascolti il mio canale Soundsono i fratelli Giordano cloud dove sono disponibili e Graziano Tittarelli in free download tutti i miei bootleg sentirai una sonorità comune che li unisce tutti”. Come userai questa attuale popolarità con i club chiusi? “Ovviamente la mancanza del pubblico e della console si fa il supporto dell’ufficio sentire ma non mi do per vinto legale Vittorio Costa e e continuo a promuovere la mia Associati musica e a farla conoscere tramite Spotify e Youtube per essere anche in prima linea quando finalmente si tornerà alla normalità è tornerò a suonare e a far ballare la gente”. https://youtu.be/zhf-5PyyK2M https://hypeddit.com/link/e6f0gp https://goo.gl/bkbYfp

ci sarà una sezione dedicata ai professionisti dello spettacolo di materia burocratica e fiscale

| 77 |


di Dan Mc Sword

MEI 2020

Grande successo di pubblico per la 25esima edizione del Meeting delle Etichette Indipendenti, la più grande manifestazione dedicata a questa scena musicale Grande successo per la 25esima edizione del MEI, che ha animato le giornate di venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 ottobre, trasformando Faenza, in provincia di Ravenna, in una vera e propria città della musica con concerti, convegni, mostre e presentazioni letterarie. Il MEI si è svolto nel rispetto delle norme di sicurezza Anti–Covid; i suoi eventi hanno registrato il tutto esaurito nelle piazze e oltre 450mila visualizzazioni streaming sui canali social ufficiali della rassegna, di OaPlus, OaSport e Sport2u.

Tanti gli artisti che sono stati premiati e si sono esibiti al MEI: Piero Pelù, Tosca, Colapescedimartino, Galeffi, Ernia, Leon Faun, Omar Pedrini, Gianni Maroccolo, Edda, Ghigo Renzulli, Santamarya e Porfirio Rubirosa. Sono state consegnate anche le targhe Mei Musicletter, premio nazionale destinato al giornalismo musicale sul web, ideato e organizzato da Luca D’Ambrosio. Sono stati premiati Jacopo Tomatis per Il Giornale Della Musica (miglior sito web), Monica Mazzoli per Going Underground (miglior blog personale) e Davide Iurlano e Simone Fringuelli per Goodfellas (miglior distributore discografico).

“È stato un grande successo, oltre ogni più rosea previsione – afferma Giordano Sangiorgi, patron del MEI – Abbiamo dato un forte segnale di speranza di ripresa e ripartenza a tutto il settore della musica italiana indipendente ed emergente. Il MEI si conferma motore centrale e propulsivo della nuova musica italiana e deve avviare da subito il percorso di Faenza Capitale della Musica con gli Enti del Territorio per una politica unitaria della musica e avviare sin dal mese di ottobre una programmazione per i giovani emergenti. Infine, serve un doveroso e dovuto riconoscimento da parte del MIBACT, dal rinnovamento del FUS e dalla Rai, che dovrebbe finalmente aprire i suoi spazi a questa musica e fare una convenzione con il MEI. Siamo in attesa di una chiamata per il prossimo Festival di Sanremo e il prossimo Primo Maggio per poter dare il nostro contributo”.

Durante i suoi 25 anni di attività il MEI, con le sue edizioni ufficiali insieme alle tante edizioni speciali (a Bari, Roma e in altre città), ha registrato un totale di 1 milione di presenze, la partecipazione di 10mila artisti e band dal vivo, 5mila realtà musicali coinvolte in expo e convegni e 1000 giornalisti (più di 100 dal resto d’Europa) che hanno parlato del MEI contribuendo a renderla la più importante vetrina della nuova e nuovissima musica italiana. Numeri importanti, che ribadiscono il ruolo sempre più centrale del Meeting delle Etichette Indipendenti nel panorama delle rassegne dedicate ad un comparto che mai come in questo periodo storico necessita di vetrine e momenti di confronto come quello faentino http://meiweb.it/ | 78 |




Ci sono nuovi trend, nell’industria musicale, nati durante la quarantena e che sono destinati a restare nel tempo

La crisi rimodella il music business Artisti da Cardi B, Neil Young, Taylor Swift e Melissa Etheridge stanno usando lo stato di emergenza come opportunità per ripensare ai metodi di gestione degli affari. Guardare una clip pop invece che andare a uno show dal vivo. Superstar che ritardano le loro uscite discografiche. Un rave dal terrazzo con il dj di turno. I fan della musica hanno affrontato una serie di delusioni e stranezze negli ultimi mesi a cui l’industria musicale alla fine sarà felice di voltare le spalle. Quando la pandemia svanirà, gli esperimenti testati da artisti, cantautori, etichette discografiche, dj e produttori e verranno analizzati e discussi. Si tratta della svolta del live streaming come formato praticabile o degli artisti che promuovono relazioni più significative (e commerciali) con i fan. La quarantena ha costretto l’industria musicale a pensare in modi veramente nuovi e fare soldi intelligenti da farlo. Ci sono artisti che rompono le cregole dei social media e chiedono ai loro fan di seguirli. Ad aprile, Spotify ha fatto una mossa molto attesa lanciando la funzione “Artist Fundraising Pick”, progettata per aiutare ad alleviare la mancanza di entrate da tour, ha permesso ai fan di donare denaro aggiuntivo agli artisti su Spotify, tramite PayPal.Me e Cash App. La risposta, è giusto dire, è stata alquanto deludente, con una media di soli 77 clic per “scelta”. Nonostante il fallimento del “tipping” su Spotify, la quarantena ha decisamente cambiato le regole e i giochi in termini di artisti che monetizzano direttamente dalle fanbase. Ad esempio, Neil Young guadagna circa 600.000 dollari all’anno direttamente dalla sua e recentemente ha annunciato di averne spesi 20.000 per rimuovere la possibilità ai fan di accedere ai suoi archivi tramite Facebook e Google. Lo ha fatto per motivi politici anti-corporativi, ma il suo allontanamento dal fare affidamento sui giganti dei social media e verso una relazione con i fan paganti non ostacolati da FAANG è una tendenza da tenere d’occhio. Cardi B sembra pensarla in modo simile: ha annunciato

via Instagram di aver lanciato un abbonamento 4,99 dollari al mese su OnlyFans, una piattaforma nota per aiutare le lavoratrici del sesso (...) a offrire contenuti online esclusivi ai membri paganti del pubblico (lo ha fatto anche la ex dj e attrice hardcore Selen con Patreon). La fiducia della artista nel provare un modello di abbonamento diretto ai fan potrebbe essere stata influenzata da un cambiamento culturale causato dal live streaming durante la quarantena. Sono nati modelli di business significativi attraverso

le wecam. Molti artisti cercano una soluzione dove sono e senza un intermediari. Magari personalizzando la propria piattaforma (stile MySpace). Intanto, il live streaming diventa un grande business. Altamente competitivo. Sono esplose moltissime startup, dal fenomeno di Instagram e TikTok in poi: Verzuz, Caffeine e poi piattaforme come Streamyard e similari. I presidente e amministratore delegato di Live Nation, Michael Rapino, ha rivelato che gli esperimenti della sua azienda sul livestreaming durante il blocco hanno portato oltre 67 milioni di fan a pianificare oltre 18.000 show in soli tre mesi. Leggi il resto dell’articolo cliccando qui. | 81 |


La Consolle Imbruttita,

una pagina (di indole satirica) dedicata agli stereotipi del mondo dei dj e dei producer instagram.com/laconsolleimbruttita

| 91 |



AMAZING NEWS

Amazing news around the world

Tchami, album di debutto: “Year Zero”

L’icona elettronica francese Tchami presenta il suo attesissimo album di debutto, “Year Zero”, uscito il 23 ottobre tramite la sua etichetta, la Confession. Il disco più completo del transalpino fino ad oggi, un melange di energia da pista da ballo. Si parte dallo spensierato “Proud” con il cantante dello Zimbabwe Daecolm, un successo che ha collezionato oltre due milioni di stream su Spotify. Altri singoli si presentano sotto forma della gradevole filtro house di “Buenos Aires”, contagiose linee di basso di “Praise” con l’artista georgiana Gunna, profondi groove di “Born Again”, sintetizzatori svolazzanti di “Ghosts” con l’artista HANA e il soul di Los Angeles di “Faith” sostenuto dalla leggendaria voce di Marlena Shaw. C’è anche “Damaged Hearts”, collaborazione con Todd Edwards. https://ffm.to/tchamiyearzero

LE più importanti NEWS DAL mondo DELLA MUSICA ELETTRONICA

Come è andato l’eBook “Faccio After” Il libro realizzato a scopo benefico da Lorenzo Tiezzi e nato per aiutare dj e artisti dell’intrattenimento oggi senza lavoro prosegue la sua inesorabile marcia. “Con orgoglio, dopo la raccolta fondi con l’associazione Mai Più Solo con cui ho collaborato, sono finalmente partiti i bonifici per aiutare qualcuno tra i tantissimi dj in difficoltà”, spiega Tiezzi, che con “Faccio After” ha cercato di aiutare il comparto: “Artisti con la A maiuscola, gente che a volte ha la partita iva, a volte si appoggia a questa o quella cooperativa ma comunque prova a campare o prova a campare la propria famiglia facendo una cosa importante quando la cultura alta”. Sosteniamo tutti “lo show biz nottambulo”www.lorenzotiezzi.it www.alladiscoteca.com

| 84 |


AMAZING NEWS

Su Strakton arriva Eugenio Colombo C’è qualcosa di speciale che gira nell’aria, di martedì, nuovo giorno per le pubblicazioni presso la Strakton House. Questa volta tocca a un produttore e dj non sull’orlo di una crisi di nervi bensì del successo. Si chiama Eugenio Colombo e il suo primo singolo sull’etichetta londinese è “Tribe” e accende la vera festa sui balconi e prossimamente nei club. Percussivo, etnico, radicato in ritmi antichi, il brano è una vera fusione di afro e di house con un chiaro atteggiamento progressista, il che non significa che sia un inno per la sinistra ma che crea un’atmosfera e un viaggio unici. Fuori dallo scorso 10 novembre. https://player.believe.fr/v2/3616550374477

“Guida Galattica per Produttori del Futuro”

L’occasione è stata ghiotta: la Milano Music Week appena lasciata alle spalle. In concomitanza con l’evento di quest’anno, r12 è pronta a regalare una vera guida che ti permetterà di scoprire il dietro le quinte del settore della musica e dell’intrattenimento. Si chiama “Guida Galattica per Produttori del Futuro” ed è edita da r12 Publishing. In momenti delicati e di forte cambiamento, l’industria della musica elettronica deve imparare a fare di necessità virtù. Inizialmente a sopravvivere, poi a vivere e in maniera dignitosa. In modo radicale, ci stiamo addentrando in maniera rivoluzionari a vivere una nuova era. Ed ecco che l’accademia per le professioni della musica elettronica, r12, presenta questa Guida di resistenza personale e professionale utile.

The Cliff, A LUGANO il locale polifunzionale A Lugano, a picco sul lago, sta nascendo The Cliff. Tra qualche mese ospiterà aperitivi, party, live music, dinner show, mostre d’arte e tanto altro. Chi ha voglia di vivere dal tramonto all’alba con stile, in uno spazio internazionale molto italiano, tra qualche mese potrà sceglierlo, a un’ora di auto da Milano. Alla guida del locale, con una cordata di imprenditori, il viareggino Manuel Dallori, che da sempre (The Beach, Zelo’s Montecarlo, Domina Coral Bay) punta sul lusso accessibile, ovvero per tutti coloro che se lo scelgono. La musica? In console ci saranno star, ma soprattutto nuovi talenti. https://bit.ly/THECLIFF

Remix package da Pain & Rossini

“Hands Up Everybody”, la super hit dei dj producer italiani Pain & Rossini, torna in un nuovo pacchetto di remix pubblicati ancora da Motivo. Il 20 giugno 2020 era uscito il primo remix package, i tre nuovi remix escono il 6 novembre. Sono quello di Gabry Venus, quello di Dan:Ros e la dub di Stefano Pain, Tava (Gianluca Tavani) e Danilo Rossini. Il progetto Pain & Rossini, Stefano Pain & Danilo Rossini, entrambi dj / producer piemontesi, nasce nell’ormai lontano 2005. “Hands Up Everybody” è uno dei loro più grandi successi, supportata tra gli altri da Radio Deejay grazie ad Albertino e da Radio 105 (diventò la sigla ufficiale dello Zoo, il celebre programma di Marco Mazzoli e la sua crew). https://open.spotify.com/album/2imLpEUuWTNRK4nopP H7y5?si=ZJkSlUwDR7WPZUVNoy6-aw

https://info.r12.it/guidagalattica/

| 85 |



H yper Hyper Mu s i c Ta l k

I l verb o di F ranc h in o Musica & Magia è un party pensato per celebrare la lunga carriera del noto artista toscano “Magia EP 006” si apre con il nuovo singolo di 00Zicky e Andrea Barone “Mondo Z”, un pezzo dalla sonorità tech house e dalle influenze afro house che, la voce calda e profonda del cantante rendono magico. “Earth” di Jo Gala è a traccia dalle sonorità techno in cui la melodia trasporta l’ascoltatore in un’immersione nelle profondità dell’animo umano, per poi farlo riemergere con un groove esplosivo. Le release di due artisti da poco entrati a far parte del team Musica & Magia entrano nell’EP: “Apres La Vie’ di Massimiliano Lai, un pezzo techhouse, dal ritmo avvolgente e dalle sonorità calde. Chiude “Let Me Fly”, dal progetto There Was No Time; ritmo serrato e sonorità

tech house, con la voce di Eleonora che completa la magia. Dall’incantesimo iniziale, fino all’ultimo disco, Franchino accompagnerà il pubblico in un viaggio fantastico, in cui parole e suggestioni si fondono nelle note della musica selezionata da 00Zicky, nel ruolo di dj e manager, nelle contaminazioni sonore del musicista e dj Gio Gala, con il supporto del giovane Sandro Pintori. Musica & Magia è un progetto che ha avuto una lunga genesi, ma che si annuncia come un tour memorabile che resterà sempre nei ricordi di chi lo ha vissuto. In Musica & Magia ci sono Franchino, 00Zicky, Jo Gala e Sandro Pintori. A dicembre ufficializzati i nuovi artisti.

LA VOCE più amata del clubbning

Concepito da Franchino & Zicky, Musica & Magia è molto più di un appuntamento con la musica elettronica., è un’occasione unica e imperdibile per immergersi completamente nell’immaginario e nel magico mondo di Franchino che, nelle vesti di cantastorie e cicerone, condurrà il pubblico a vivere una notte di magia ed emozioni. www.beatport.com/label/musica-and-magia/71592 www.metempsicosi.com/franchino/

Nato a Caronia il 17 febbraio 1953, Francesco Principato è un dj italiano, attivo come vocalist ed è noto anche come DJ F.G. o Liquid Sky o Mr. Frank. per tutti è Frankino. Nel 1970 esordisce come dj e speaker alla consolle del Seven Eleven a Montelupo Fiorentino. La stagione seguente incontra all’Imperiale Club di Tirrenia Francesco Farfa, Roby J, Sandro Vibot, Ricky Le Roy, Alex Neri e Alessandro Tognetti. Una notte del 1992 al Tartana di Follonica utilizza voci campionate ed effetti sonori durante la serata rivoluzionando il modo di fare il cantante. Nel 2000, dopo la chiusura del BXR Superclub, nasce a Brescia il progetto Matrix. A settembre 2001, insieme allo staff della Metempsicosi, lavora presso la discoteca Jaiss di Empoli. Partecipa al tour Metempsicosi mondiale e nel 2011 torna al suo ruolo di produttore con il musicista Giovanni Ghisleni, in arte Jo Gala. Franchino ha scritto anche una sorta di libro: “Il Diario di Franchino”.

| 87 |




reviews

di Riccardo Sada

SINGOLI / EP Brittney Bouchard

MEDUZA feat. Dermot Kennedy

Sony Music / Do It Yourself

Paradise

Self Control

Island Records

La cantautrice americana reinterpreta “Self Control”, la hit del cantautore italiano Raf, portata al successo negli States da Laura Branigan nel 1984. Il sucesso torna con un sound slap house cucito ad hoc da un team che promette scintille. Da una parte il dj produttore Steve Forest, autore di innumerevoli bombe pop dance (come “I know you want me” di Pitbull e molte altre); dall’altra i giovani produttori Te Pai, che dopo la vittoria a livello internazionale del “VINAI remix-contest” si Spinnin’/Sony, sono stati reclutati proprio dal produttore friulano, che, riconosciuto il loro enorme talento, li ha coinvolti in una serie di progetti in uscita a breve su major.

Il fenomeno più hot della house internazionale arriva dall’Italia. Hanno vinto la IEMBI 2020 e dopo aver conquistato il mondo con i due singoli precedenti “Lose Control” e “Piece of Your Heart”, tornano con un brano di ampio respiro, dove ad accompagnare i groove c’è la voce di Dermot Kennedy. Artista e songwriter irlandese con un passato da artista di strada, già nominato ai BRIT Awards nel 2020 per il suo album d’esordio “Without Fear”, Kennedy ha debuttato alla n°1 della classifica inglese. Con il suo ritornello trascinante e le atmosfere cariche di energia, il singolo è pronto a contagiare gli ascoltatori di tutto il pianeta con le sue vibrazioni positive.

https://smarturl.it/BBSelfControl

https://umusic.digital/meduzaxdermotkennedy/

Alesso feat. Charlotte Lawrence

HWG feat.HNY Can’t Fool Me d:vision

The End

10:22pm/Astralwerks

La canzone unisce la magistrale e magnetica produzione di Alesso alla voce di Lawrence e rappresenta perfettamente il sound del dj svedese, che rivela la sua indiscutibile sensibilità verso il pop e l’abilità a creare beat che danno dipendenza. La struttura della canzone costruisce, con la sua narrativa, una brillante tensione – la dettagliata storia di un amore tossico, catturato magistralmente dalla voce sognante e dal testo diretto di Lawrence (“Never held my hand so you don’t have to let it go”). “The End” segue il singolo di Alesso “Midnight (feat. Liam Payne)”, uscito ad aprile. Alesso è un anticonformista nel mondo della dance. Osannata da Billboard, la cantautrice di Los Angeles ha ricevuto è stata acclamata dalla critica.

Da Energy Production, la nuova produzione “Can’t Fool Me” firmata HereWeGo si avvale della collaborazione di Alex Vanni, produttore, musicmaker toscano che ha permesso di dare un’impronta nuova ed elegante alle sonorità del progetto. La voce e il testo sono di Beatrice Oreti in arte HNY, giovane cantante italiana dall’impronta vocale originale. Supportatissima da star internazionali (come Diplo, Oliver Heldens, KSHMR, The Chainsmokers, Benny Benassi, Michael Calfan, Wankelmut, Nicky Romero, CID e molti altri), “Can’t Fool Me” è la nuova perla d:vision pronta a diventare un classico dell’etichetta grazie anche a un remix di Low Steppa. https://youtu.be/Q936DQa647E

https://Alesso.lnk.to/TheEnd

| 90 |


reviews

di Dan Mc Sword

SINGOLI / EP KIDNAP

ERIC PRYDZ Nopus

Silence

Ministry Of Sound

Anjunadeep

Eric Prydz torna a furor di popolo anzi a furor di fans con una release che vanta ben cinque anni di gestazione: eseguita per la prima volta all’EDC di Las Vegas, NOPUS prese vita all’interno della traccia Opus, che divenne subito una hit planetaria. Analoga sorte che toccherà a NOPUS, che Prydz si è deciso a pubblicare dopo un lustro, anche perché la sua community non ha mai smesso sui social di chiederne l’uscita. Un lustro che non è trascorso invano e che non ha tolto un milligrammo di freschezza a questa traccia, concepita come tante altre per la sua indiscussa funzionalità durante i live di Prydz, che si conferma sempre più un riferimento mondiale nel variegato universo della musica elettronica.

Nato a Sheffield e formatosi a Londra, l’inglese Kidnap torna su Anjunadeep con il suo nuovo brano ‘Silence’, dopo più che illustri precedenti sia per quanto riguarda le produzioni che i remix. ‘Silence’ cattura l’ascolto sin dall’inizio, merito di una adeguata commistione tra suoni e voce, melodia ed effetti, che non concede un attimo di pausa a chi l’ascolta. Un’ulteriore conferma per un talento che negli anni ha saputo guadagnarsi il pieno rispetto della vecchia guardia britannica (Sasha, Pete Tong, Paul Oakenfold), grazie anche e soprattutto al suo album di debutto ‘Grow’, uno dei più apprezzati in assoluto nel 2019, tornato questa estate al centro delle attenzioni grazie a nuovi remix usciti su Armada Music. https://anjunadeep.com

https://www.instagram.com/ericprydz

LOCO DICE Ya Free

En Couleur

Nuovo EP per l’inarrestabile Loco Dice, che con tre tracce dà subito grande sostanza alla sua nuova etichetta discografica En Couleur. ‘Ya Free’ si apre con gli incessanti beat e i groove carichi il giusto di ‘Don’t Run’, già uscito come singolo lo scorso 9 ottobre: un brano che trasmette da subito l’idea dell’energia che Dice sa infondere alle sue produzioni. Si prosegue con ‘Nasty Train’, che vira più sull’ipnotico, quasi rispolverando una techno di altri tempi, con suoni e voci che sconfinano nell’analogico. Ultima ma non meno importante la traccia che dà il titolo all’intero EP e che si caratterizza per una serie di sfumature decisamente acid. Nel complesso, quasi un viaggio a ritroso nel tempo per proiettarsi con ancor più forza nel futuro. https://www.instagram.com/locodiceofc

SOLOMUN Home NINL

Un ritorno in grande, grandissimo stile per Mladen Solomun, uno dei dj più silenti in questo pesantissimo 2020, avendo scelto di sottrarsi agli streaming e alle dirette sistematiche sui social, a parte un’unica, preziosa eccezione per un suo set in un club in Svizzera. Ovviamente questo break prolungato non ha per niente intaccato la classe eccelsa di uno dei pochi fuoriclasse della console, amato in maniera trasversale come pochi altri. Per quei pochissimi che avessero dubbi al riguardo, niente di meglio che ascoltare il suo nuovo singolo ‘Home’, che anticipa l’attesissimo nuovo album la cui uscita è prevista per la prossima primavera. Un brano accompagnato da un video non fine a se stesso, ma che vuole essere un omaggio a molte iconiche location ormai chiuse da troppo tempo. https://www.instagram.com/solomun

| 91 |


reviews

di Riccardo Sada

ALBUM Woodkid S16 Virgin

Indecent Noise Everything Is Connected Black Hole Recordings

L’attesa è finalmente finita: dopo il progetto di debutto “The Golden Age” (2013) nominato ai GRAMMY, è da oggi disponibile in formato fisico e digitale “S16”, il nuovo album in studio di Woodkid. Appena 48 ore prima dell’uscita del nuovo progetto, Woodkid ha fatto il suo debutto televisivo negli Stati Uniti, nella puntata di mercoledì 14 ottobre, ospite al “Jimmy Kimmel Live”. Sul palco, accompagnato dall’orchestra, ha offerto un’incantevole interpretazione del nuovo brano “Horizons Into Battlegrounds”. “S16” è stato registrato agli Abbey Road Studios di Londra ed in altre località tra cui Berlino, Parigi, Los Angeles ed in Islanda, e vede persino la partecipazione del Suginami Junior Chorus di Tokyo.

L’album racchiude inediti e remix, co-produzioni e collaborazioni con cantanti, tra cui nomi come Noire Lee, Lostly, EverLight, onTune, Diver & Ace e Renegade System. Aleksander ha sicuramente realizzato un lavoro completo e trasversale che sfocia anche nelle lande della hardstyle e della hardcore. Da “Worlds Collide” con Lostly a “Kernel Panic” con EverLight, l’album fa perno su una acidissima colonna sonora che quasi porta dritti al mondo dei rave e delle feste più underground. La situazione si fa uplifting quando c’è una reinterpretazione di “Sunglasses At Night” di Corey Hart e quando si entra nel pieno di pezzi come “Visions Of The Dream” e “Be.Angeled” di Jam & Spoon. “Lekko” è una delle rare e cinematiche pause dell’album.

https://woodkid.lnk.to/S16

https://blackhole.complete.me/connected

Kylie Minogue Disco BMG

Sophie Ellis-Bextor Songs from the Kitchen Disco (Greatest Hits) EBGB’s / Cooking Vinyl

Distribuito da Warner, il nuovo album di Kylie Minogue viene aperto dal singolo “Say Something”. Prodotto dal collaboratore di lunga data Biff Stannard, il singolo dalle tinte disco ha un testo molto intenso per la realtà che stiamo vivendo. Un lavoro questo, totalmente da ballare, che segue l’album “Golden”, pubblicato nel 2018 e finito dritto al #1 delle classifiche inglesi e australiane. Il concept grafico è stato ideato dalla stessa star insieme alla direttrice creativa Kate Moross e alla regista di videoclip Sophie Muller. Per ascoltare il nuovo singolo “Say Something” e scoprire altri dettagli sul nuovo album i fan possono sempre accedere al nuovo sito www.kylie.com. https://kylie.lnk.to/DiscoPR

Una collezione di successi e tributi che hanno fatto da colonna sonora alla cantate durante il lockdown. Il best of, anticipato dal singolo “Crying At The Discotheque”, remake della hit degli Alcazaar, sembra il naturale proseguimento di ‘The Song Diaries’, la raccolta di circa un paio di anni fa dei suoi migliori brani in versione orchestrale. Sono tutti brani editi e non solo, che la ex modella cantava quando era impegnata negli show nei club. Il britannico “Kitchen Disco Tour” previsto per il 2021 è un po’ figlio della crisi, della resilienza e del suo podcast “Spinning Plates”. La cantante porta bene all’Italia: nel 2000 ha cantato ‘Groovejet (If This Ain’t Love)’ di Spiller diventando un’icona delle discoteche e consacrando la carriera del dj veneziano. https://se-b.lnk.to/kitchendisco

| 92 |


reviews

di Dan Mc Sword

COMPILATION AA.VV.

ELLEN ALLIEN

United Through Music

We Are Not Alone I & II BPitch Control

JE | Just Entertainment

Torna puntualissima – come ogni anno – la compilation del festival Tomorrowland, come sempre presentata con un cofanetto luxury da collezione, un triplo cd nel quale si succedono 78 tracce prodotte e suonate dai migliori artisti soliti esibirsi a Tomorrowland, gran parte dei quali protagonisti al festival digitale in programma sabato 25 e domenica 26 luglio e del quale abbiamo riferito con dovizia di particolari nei precedenti numeri di Danceland. Krewella, Claptone, Alok, Netsky, Martin Garrix, Meduza x Becky Hill x Goodboys, Lost Frequencies, Dimitri Vegas & Like Mike, Stephan Bodzin, Yves Deruyter e Bonzai All Stars tra i principali nomi in tracking list. Una raccolta da collezione, come tutte le precedenti. https://www.j-e.com

Una doppia compilation che si prefigge e raggiunge un doppio scopo: dare spazio ai nuovi talenti techno e celebrare i dj e i producer protagonisti del party berlinese WANA (acronimo per We Are Not Alone): una one-night nata nel 2016 e che si è imposta subito come un’elegante novità nel panorama elettronico teutonico. Trentatrè i brani previsti in tutto, le cui release sono spalmate in tre momenti differenti, con la prima della serie uscita lo scorso 11 ottobre. Insieme alla padrona di casa Ellen Allien, in tracking list spiccano i nomi di Introversion, Nocow e Lady Starlight. Una compilation assai utile per chi voglia capire in quale direzione andrà la techno berlinese nei prossimi mesi, in attesa di poter tutti tornare a ballarla nella propria dancefloor favorita. https://www.bpitch.de

MIKE DUNN

PETE TONG

Defected

Ministry Of Sound

House Masters

Con questa compilation, l’etichetta discografica anglosassone Defected è lieta di dare il benvenuto ad una vera e propria leggenda della House, lo statunitense Mike Dunn. 40 brani che costituiscono una vera e propria antologia delle migliori produzioni e dei migliori remix di Dunn, capace per anni e anni di dotarsi di una cifra stilistica ed una coerenza musicale patrimonio di pochissimi producer. Basta scorrere la tracking list e leggere quanti nomi di prestigio vi compaiano: Mousse T, Ron Carroll e Teny City, giusto per nominarne alcuni. Un viaggio musicale di oltre trent’anni che affronta la House e tutte le sue sfumature sin dalle origini e persino dai prodromi. La classica raccolta da collezione che non può mancare nella library dei buongusta.

The Annual

Discoteca, etichetta discografica, persino una divisione dedicata al fitness. Questo e molto altro è il Ministry Of Sound di Londra, che a settembre dell’anno prossimo festeggerà il suo trentesimo anniversario. Un traguardo prestigioso, che il Ministry inizia a celebrare adesso con la compilation The Annual 2021, mixata da Pete Tong: 40 tracce tra le quali spiccano i contributi di HOSH, Eric Prydz e MK. Una raccolta alla quale si aggiungono le re-edit delle Annual I, II, e III firmate sempre da Pete Tong, in questi casi firmate insieme a Boy George. Tre grandi classici disponibili per la prima volta su Apple Music. Viva il Ministry, lunga vita al Ministry. www.ministryofsound.com

https://defected.com

| 93 |





Articles from Danceland n. 8 - 2020