Rivista Società Solidale n. 5

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APPUNTAMENTI SOLIDALI ABIO MONDOVÌ IN PIAZZA PER LA 7° GIORNATA NAZIONALE Si è volta nei migliori dei modi a Mondovì la settima Giornata Nazionale Abio. Molte persone sensibili e generose si sono fermate al gazebo dei volontari della Pediatria e hanno acquistato il cestino delle “pere più buone”. Questa Giornata Nazionale per l’occasione sostenuta da Fondazione Coca-Cola è diventata anche il piacevole incontro con tutti gli amici Abio sparsi nel nostro territorio. Perché nei primi 10 anni in cui Abio è presente a Mondovì molta gente ha avuto modo di apprezzare l’opera dei volontari accanto ai bambini in ospedale. Li ha osservati giocare, ridere, coinvolgere i piccoli pazienti e i loro genitori. E soprattutto hanno colto il significato profondo della loro missione che attraverso il gioco si riconduca il bambino ammalato, la sua famiglia, con i medici e gli infermieri curanti, tutti sul grande palcoscenico della fiducia, fuori dalle paure. I proventi della 7° Giornata Nazionale Abio verranno utilizzati per la formazione di nuovi volontari oltre che per l’acquisto di attrezzature ludiche.

SAN BIAGIO MARIA VERGINE I 150 ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA Le celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, avviate in anticipo con la presenza a Miroglio nello scorso autunno del Gruppo rievocativo Storico in abbigliamento garibaldino “A-Storia” di Savona, che hanno allietato fa festa del ringraziamento per i frutti della terra, proseguita a marzo con la festa della bandiera e dell’inno nazionale, celebrata il 25 aprile 2011 alla Cappella di San Marco alla presenza di Autorità civili e religiose, ha avuto la sua naturale conclusione in una serata rievocativa molto partecipata, nella quale i presenti hanno potuto vedere una videoproiezione appositamente elaborata sulla storia della bandiera nazionale dalle origini ai giorni della Repubblica ed assistere alla proiezione di un filmato sulla nascita dell’Inno nazionale. Nella sua semplice genuinità la serata è stata molto apprezzata, al punto che altre realtà vicine, venutene a conoscenza con il passa parola, hanno chiesto di poter replicare la serata presso di loro. Anche le Grotte del Caudano, che cinquant’anni orsono hanno vissuto un importante momento di notorietà legato all’esperienza delle “700 ore in Grotta” condotta da tecnici e studiosi dell’Università di Torino in collaborazione con il CAI UGET, sono state oggetto di una interessante serata che ha visto la presenza a Miroglio del Responsabile Regionale del Gruppo Tutela Ambiente Montano del CAI, Francesco Musso. Più emotivamente coinvolgente e legato alla quotidianità, l’intrattenimento svolto dal dott. Giovanni Comino sulla vita ed il lavoro dei montanari di un tempo lontano, ma sempre presente nella memoria quando non nella stessa quotidianità dei valligiani più stagionati che numerosi sono accorsi ad ascoltare, vedere e rivivere il loro passato, che ha illustrato con grande coinvolgimento, facendone emergere il significato non solo apparente, i più significativi oggetti presenti all’interno del Museo della Montagna e della sua Gente che ha sede a Miroglio. Partendo dagli approfondimenti sul bosco e sul lavoro che da esso scaturiva, ha sviluppato il tema della campagna nei suoi vari aspet-

ti e del lavoro con o per gli animali, per poi giungere alle attività artigianali; ma non solo lavoro era la vita dei nostri avi che cercavano svago in attività che, molto semplicemente, servivano a rasserenare lo spirito e ad accantonare, seppure per brevi momenti, la fatica e la durezza del loro agire. Interessante e commovente l’illustrazione degli ambienti domestici, in particolare quella del luogo di gioia e di dolore, di sofferenza e di amore per la vita: la camera da letto. Un tempo che fu; un tempo che, come recita la scritta sul prospetto di ingresso del Museo, che non dimentica fatiche, sacrifici, speranza, gioie, dolori, pazienza, fantasia, povertà, che hanno scandito la vita, gli affetti ed il lavoro di un passato neppure tanto remoto. Tra cultura e fede la “lectio magistralis” svolta con grande competenza e dovizia di particolari, del Signor Cancelliere della Curia Diocesana di Mondovì, nonché Parroco e Canonico della Cattedrale, Don Beppe Bongiovanni su un medaglione di bronzo di dodici centimetri di diametro, presente sulla prima colonna a sinistra dell’ingresso della Parrocchiale di San Biagio. È la “croce delle indulgenze” collocata in molte chiese nel 1901 come ricordo del Giubileo del 1900 e come benedizione sul nuovo secolo che iniziava, concessa da Papa Leone XIII° su istanza del fondatore dell’Azione Cattolica Italiana, Giovanni Acquaderni. Alberto Verardo

LA FESTA PATRONALE CELEBRATA DALL’ASSOCIAZIONE SAN BIAGIO MARIA VERGINE L’addio all’estate, Miroglio di Frabosa Sottana, lo dà tradizionalmente con l’antica festa patronale del Nome di Maria che si svolge, com’è consuetudine, la seconda domenica di settembre. In questa occasione la Parrocchia e l’Associazione San Biagio e M.V. si integrano totalmente per offrire alla Comunità la possibilità di testimoniare anche esteriormente la fede che ciascuno dei presenti coltiva nel suo animo. Anche quest’anno, alla scadenza prevista, con un giorno di anticipo sul calendario liturgico, le celebrazioni hanno avuto il loro svolgimento. La festa è iniziata con la celebrazione religiosa della santa Messa alla quale è seguita la processione con la cassa lignea della Madonna ed è poi proseguita con i festeggiamenti civili. Grande la partecipazione, in particolare di Residenti e Villeggianti tornati per l’occasione, nonché di mirogliesi che sempre partecipano a questo particolare momento comunitario che trova la sua origine in tempi oramai lontani e che, come festa liturgica, fu promossa da Papa Innocenzo XI con una bolla pontificia, che dispose che tutta la Chiesa celebrasse il Nome di Maria come ringraziamento per l’intercessione avuta per la storica vittoria riportata dai cristiani europei a Vienna, nel 1863, contro i turchi. Un clima mite ha accolto i numerosi fedeli che hanno, prima, gremito la Parrocchiale di San Biagio, e dopo, partecipando alla processione cui ha aderito una rappresentanza della Confraternita di San Bartolomeo di Fabbriche – località dell’entroterra di Voltri nel Comune di Genova – con uno dei suoi Cristi portati a spalla, e l’accompagnamento musicale della Società Filarmonica di Villanova, fondata nel 1882. Prima che la cerimonia si sciogliesse, i portatori del Cristo ligneo (di 105 chilogrammi di peso) della Confraternita, hanno intrattenuto i società solidale N. 5/2011 - 53


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