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società

10 aprile 2010 • pagina 9

In un mese e mezzo sono attesi circa due milioni di fedeli

E a Torino è il giorno della Sindone restaurata

Il sacro lino sarà visibile nel Duomo fino al 23 maggio. L’ultima ostensione per il giubileo di dieci anni fa di Osvaldo Baldacci

ROMA. Si apre oggi a Torino l’Ostensione della Sindone, cioè la messa in mostra del lenzuolo di lino che secondo la devozione è il sudario che avvolse il corpo di Gesù crocifisso. E nell’occasione, mentre si accende il dibattito tra sostenitori e oppositori dell’autenticità, con una raffica di nuovi studi e pubblicazioni, gli esperti comunque rinnovano la sottolineatura di come le ferite dell’“Uomo della Sindone” coincidano in modo impressionante con quanto riportato dai Vangeli in relazione all’agonia di Gesù. Tutto è pronto per l’evento che durerà fino al 23 maggio, con un momento culminante nella visita del Papa Benedetto XVI il 2 maggio. Il presidente della Commissione diocesana della Sindone Mons. Giuseppe Ghiberti ha affermato che «sono attesi 2 milioni di fedeli». Per questo, «ogni pellegrino potrà fermarsi a guardare la Sindone dai 3 ai 5 minuti, a seconda del flusso di persone». Grande l’impegno sulla sicurezza, anche grazie alla tecnologia: sulla Sindone vigileranno infatti telecamere di ultima generazione, con tanto di sensori antiterrorismo in grado di segnalare eventuali movimenti sospetti. Duecento agenti di polizia e carabinieri arriveranno di rinforzo a Torino per garantire l’ordine durante le visite degli almeno due milioni di pellegrini previsti: sono già più di un milione e 400 mila le persone che si sono prenotate per visitare il lenzuolo utilizzato – secondo la tradizione - per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro, ma si è dovuto estendere gli orari di ingresso e dal 10 aprile la visita potrà essere prenotata, oltre che sul sito internet www.sindone.org, direttamente a Torino; inoltre si potrà comunque entrare nel Duomo anche senza prenotazione, ma in questo caso la Sindone sarà visibile solo da lontano.

Duomo che, arricchito di informazioni rispetto alle precedenti ostensioni, inizia dai Giardini Reali bassi, prosegue attraverso uno dei punti più affascinanti del Polo Reale, la Manica nuova, per sbucare poi sul piazzale del campanile. Nella sala della prelettura saranno proiettate le nuove immagini del Telo ad altissima risoluzione. Diversa anche la collocazione della Penitenzieria, che trova spazio a Palazzo Chiablese, e, tra le altre novità, la presenza di un bookshop al piano terreno del Palazzo della Regione, in piazza Castello.

L’ostensione è la decima in Italia dalla prima del 1578 e la quarta dal 1978, e viene dieci anni dopo quella del 2000, la prima da quando il sacro lino è stato sottoposto, nel 2002, ad un intervento di conservazione che lo ha riportato al suo antico splendore, eliminando anche le toppe che erano state apposte dalle Clarisse di Chambery dopo che la Sindone era stata danneggiata dall’incendio che si sviluppò nel 1532 nella cappella del castello dove era custodita. Un’altra novità di questa ostensione è l’ausilio della tecnologia più avanzata, con la proiezione di immagini tridimensionali, che permettono ai fedeli di vedere la Sindone sempre più da vicino e sempre più nei dettagli, dalle tracce ematiche alla componente corporea. Due degli aspetti principali della Sindone sono infatti la tridimensionalità e la negatività dell’immagine. La tecnologia quindi aiuterà a mettere in evidenza il risultato di una visione tridimensionale, sia per quando riguarda le macchie ematiche sia – cosa più importante – per quanto riguarda l’impronta superficiale derivata dal misterioso ingiallimento del telo. Misteriosa impronta che appunto costituisce il “negativo” dell’immagine, come nel processo fotografico, per cui la tecnologia aiuterà i fedeli a vedere i risultati dell’immagine riportata al positivo. Senza dimenticare la dimensione principale dell’evento, quella religiosa, come ricorda il cardinal Severino Poletto, arcivescovo di Torino, che sottolinea come la Sindone sia esposta per spingere alla preghiera ed evidenzia il tema scelto “’Passio Christi passio hominis”, per sottolineare «il forte collegamento tra l’immagine sindonica, testimonianza della Passione del Signore, e le molteplici sofferenze degli uomini e delle donne di oggi».

Grande è l’impegno sulla sicurezza con tecnologie nuovissime e l’impiego di molti uomini, soprattutto in attesa della visita del Pontefice, il prossimo 2 maggio

Papa Ratzinger è sempre al centro dello scandalo sulla pedofilia che sembra avere proprio il Pontefice come bersaglio. A sinistra, il filosofo Giovanni Reale e papa Wojtyla successo, soprattutto fra i giovani. Ha saputo farsi intendere. Il pensiero teologico e filosofico del Papa è un pensiero forte e aperto. E questo è considerato molto pericoloso dai suoi avversari. L’apertura non significa liquidare tutto. È forte perché mantiene ben fermi alcuni principi e insieme perchè realizza il massimo dell’apertura all’uomodi oggi. E Ratzinger fa tutto questo con la fede che ha, l’intelligenza che ha, la cultura che ha. La durezza di questo attacco fa temere per il futuro della Chiesa? La Chiesa sarà sempre avversata e avrà sempre mari in burrasca da attraversare. Gli altri non hanno la forza culturale della Chiesa: cambiano troppo rapidamente pensieri e mode. E poi Cristo ha detto che non

abbandonerà mai la Chiesa. I pericoli ci saranno certamente, ma chi ha fede sa che Cristo ha promesso: sarò sempre con voi sino alla fine del mondo. Naturalmente io distinguo la Chiesa dalla Curia. Gli errori li fa la Curia, non la Chiesa. Mi scusi, ma lei non ha ancora nominato la parola pedofilia che è la ragione per cui si è scatenata questa polemica... È uno spunto per attaccare il Papa. Ne hanno approfittato e credo che continueranno. Troveranno altri spunti. La pedofilia è un argomento ben scelto perchè colpisce molto e lo scandalo - questo è innegabile è notevole. Il tentativo che stanno facendo è quello di dire che sono tutti pedofili. Ma non è così. E Ratzinger si è mosso molto bene con forza ed apertura.

Massima attenzione è riservata alle esigenze di ammalati, disabili, religiosi e pellegrinaggi diocesani, che per informazioni possono contattare la segreteria dell’ostensione telefonando allo 011.0204721 o inviando una email all’indirizzo accoglienza@sindone.org. Il sito web www.sindone.org è stato completamente rinnovato e offre numerose informazioni oltre che il programma di tutte le iniziative legate all’ostensione, da quelle religiose agli appuntamenti culturali. Novità riguardano anche il percorso di avvicinamento al


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