50 ANNI CORO 7 LAGHI

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RICORDI DI UN “VETERANO” Non avevo mai cantato in un coro “vero”. La mia unica esperienza canora dell’epoca, era legata alla Corale Santabarbara (che faceva capo alla Parrocchia di Biumo Inferiore) nata nel 1963 e “morta” nel 1965 a causa di pesanti diverbi con l’allora parroco Don Felice Guglielmetti che non vedeva di buon occhio la “miscelanza” di ragazzi e ragazze… anche se utili alle Messe importanti (a quei tempi le corali cantavano solo per Pasqua, per Natale e per altre festività religiose). Dopo quella data, la mia vita aveva continuato su binari di assoluta normalità (almeno tali erano considerati a quei tempi il servizio militare, il lavoro ed il fidanzamento) fino a quando, nel 1968, arriva la svolta. Silvestro, oggi presidente, ma allora solo amico, compagno di oratorio e di basket, mi informa che il coro “7 Laghi” aveva vinto il concorso nazionale (non ricordo quale, fra i tanti trofei che oggi si possono ammirare nella nostra bacheca) e mi invita ad un provino presso la sede di via S. Francesco, in quanto la sezione dei “bassi” doveva essere rimpolpata. Non potevo rifiutare: ero troppo curioso di conoscere una vera realtà corale, e così un lunedì sera mi affaccio timidamente nel locale dove si tenevano (e si tengono tuttora) le prove. Una cosa mi colpi immediatamente: la giovane età del direttore. Mi chiedevo come avesse potuto, un ragazzo della mia età, far vincere al proprio coro un concorso nazionale! Lo avrei capito in seguito: quella sera per me era solo importante superare il provino ed entrare a far parte di quel gruppo di ragazzi consci del risultato raggiunto e pronti ad affrontare nuove ed entusiasmanti sfide canore. Tutto filò liscio: fui accettato e fu “amore a prima vista”... Lino Conti, il direttore di cui sopra, era dotato di una sensibilità musicale fuori dal comune; uno spartito nelle sue mani diventava poesia ed il nome del “7 laghi” cominciava a farsi strada nell’ambiente corale nazionale.

Inutile ricordare i concorsi vinti, i concerti di prestigio, le tournée in Europa e negli Stati Uniti d’America, le amicizie nate, i dolori condivisi: se oggi Varese è conosciuta in qualche città straniera, un po’ di merito va anche al nostro coro che ha sempre entusiasmato anche il pubblico più esigente, con le proprie capacità corali ed interpretative che superavano abbondantemente l’handicap derivante dalla non conoscenza della lingua italiana. Sono passati 50 anni: una vita, ma il coro è sempre vivo, anche se monco del suo pezzo più pregiato. Il NOSTRO maestro si è spento un anno fa, dopo una malattia combattuta strenuamente, ma la SUA creatura continua a distribuire emozioni sotto la sapiente direzione di Giacomo, suo e nostro amico da sempre e dallo stesso Lino designato come suo erede naturale. Di “vecchietti” conosciuti in quella fatidica sera del 1968 non ce ne sono più molti, ma una recente “infornata” di giovani dalle belle speranze, ha ridato vigoria al “7 laghi” che oggi si presenta al suo pubblico con rinnovato entusiasmo e voglia di celebrare altri importanti traguardi canori. Molto ho dato al coro in questi 45 anni di mia frequenza, ma quello che ho ricevuto in cambio in termini d amicizia, soddisfazioni ed emozioni è indescrivibile e tale da far dimenticare la pur naturale e consapevole fatica delle prove (due volte alla settimana per quasi tutti questi anni... ). Non so quanto la voce mi permetterà di dare ancora un valido contributo al coro, ma quando arriverà inesorabile la data del distacco (almeno partecipativo, perché quello affettivo non passerà mai) posso assicurarVi che, dopo quella familiare, questa esperienza sarà, senza ombra di dubbio, la migliore che la vita mi abbia regalato. Antonio Bonina 23


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