Oinos - Vivere di vino - 2019 n.1

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PREMIO SPECIALE DELLA GUIDA VINI D’ITALIA GAMBERO ROSSO PER LA VITIVINICOLTURA SOSTENIBILE

alla cantina

Torrevento DOPO 12 ANNI DI TRE BICCHIERI

fiora bonelli

Torrevento è una delle più importanti realtà del panorama vitivinicolo pugliese con più di 90 anni di storia alle spalle. L’azienda si trova in un monastero del Seicento nella parte più settentrionale della Murgia, nei territori della doc pugliese che prende il nome dal suggestivo “Castel del Monte”, maniero dalla maestosa forma ottagonale voluto dall’Imperatore Federico II di Svevia: visitato da 250mila persone all’anno, di queste ben 25mila giungono a Torrevento per visitare la cantina.

L’ex convento – luogo ideale per la maturazione e affinamento di vini di gran qualità – e i vigneti circostanti furono acquistati dai fratelli Liantonio nel 1948, anno di fondazione dell’azienda. Qui venne trasferita nel Dopoguerra l’attività di trasformazione delle uve già intrapresa sin dal 1913 nella vicina Palo del Colle a seguito di una fortunata ed emozionante storia d’emigrazione in America. Finché nel 1989, con Francesco Liantonio, nasce, dal nome dell’omonima contrada, l’azienda Torrevento con l’obiettivo d’ampliare la superficie vitata e produrre pregiati vini rigorosamente da uve tipiche pugliesi. Oggi gli ettari vitati di proprietà dell’azienda sono 250, cui se ne aggiungono altri 300 in conduzione con una crescita costante dell’esportazione: partiti da un 40% nel 2009, la percentuale nel 2018 è di ben il 77%. La coltivazione della vite si basa sul lavoro simbiotico di uomo e natura per il recupero di varietà autoctone, tra cui Nero di Troia, Bombino Nero, Bombino Bianco, Moscato Reale, Pampanuto e Aglianico. Punto di riferimento per tante aziende del Sud Italia come esempio di ricerca e sviluppo sostenibile, tra gli 11 premi speciali assegnati alle cantine e ai viticoltori dell’anno in occasione della presentazione della nuova “Guida Vini d’Italia 2019” del Gambero Rosso, Torrevento si è aggiudicata l’ambito riconoscimento per la “Vitivinicoltura Sostenibile”. Già dal 1999 questa cantina simbolo del “vigneto Puglia” ottiene la prima certificazione, pioniera tra le aziende vitivinicole italiane nel decidere d’intraprendere il percorso della certificazione volontaria di qualità. Così quest’ambito pre-

Francesco Liantonio

mio suggella un percorso improntato alla sostenibilità iniziato molto tempo prima, un approccio consapevole che si è tradotto fin dall’inizio in azioni concrete: “Da vent’anni la nostra azienda ha intrapreso un percorso di qualità certificata - ISO 9001, BRC, IFS, SA8000, ISO22000, ISO 14001, SEDEX - che ha visto come ultimo step la certificazione rilasciata da Equalitas, attestante la sostenibilità aziendale e di prodotto sotto il profilo ambientale, etico, economico – commenta Francesco Liantonio – perché vivere e lavorare nel Parco Rurale dell’Alta Murgia non solo ci onora e ci permette di rappresentare un terri-

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