Corriere della Piana - Inserto Sportivo n.34 Sport Magazine

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Inserto Sport Magazine. Supplemento al n° 34 del Corriere della Piana mensile d’informazione della Piana del Tauro

Giuseppe Tropepe Primi punti mondiali

Calcio: Anno zero

Oppido M.: Ragazzi a cavallo

Foto di Andrea Forloni


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Via Circonvallazione, 254 - TAURIANOVA


Editoriale

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L’anno che verrà Calcio Calabrese: Anno zero

Senza dimenticare Giuseppe Tropepe top rider del Motocross di Luigi Mamone

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ltimi scampoli di un’estate calda e tropicale con il pensiero rivolto ai campionati che devono iniziare e che vedranno le compagini della Piana del Tauro nuovamente ai nastri di partenza. Due su tutte: Palmese e Cittanovese, che hanno lavorato molto bene per consolidare non solo la rosa degli atleti ma soprattutto la compagine societaria. Oltre ad esse - con molta attenzione - si guarderà alla ASD Reggio Calabria: araba fenice risorta dalle ceneri della Reggina grazie a Pratticò e a Fortunato Martino. Certo, ripartire dal semiprofessionismo non era assolutamente preventivabile qualche anno fa. Ma prendiamo - con serenità - quel che Corriere della passa il convento! Anzi Piana consideriamolo grasso Sport Magazine che cola perché l’alSupplemento al ternativa sarebbe stata Corriere della Piana quella di aggiungere N°34, del 31 Agosto 2015 qualche argomento in Direttore Responsabile più ai vecchietti noLuigi Mamone stalgici di una grande Reggio che non c’è più Testi (e che ci domandiamo Federica Mamone se mai vi sia stata) seDeborah Serratore duti ai tavoli dei tanti Emanuele Di Matteo Francesco Di Masi bar del corso del caGianluca Iovine poluogo di Provincia. Gaetano Mamone Nostalgia per qualcosa Emma Ugolini che non c’è sintomatica della equivalente incaFoto pacità di creare qualcoAndrea Forloni sa. Pratticò e Martino Free’s Tanaka Press Deborah Serratore “qualcosa” - e non poca Gianluca Iovine cosa - hanno fatto. Lo Tonino Grillea Grafica e impaginazione Umberto Sirò

stadio che ospitò la serie A e i grandi clubs italiani oltre che talvolta la Nazionale azzurra, si infiammerà di un agonismo che non è certamente minore rispetto a quello dei professionisti della pedata. Anzi per molti aspetti gli amaranto partono come la formazione da battere. Godere dei favori del pronostico può creare aspettative ma anche tensioni. Mister Cozza non fa mistero, nel buon ritiro dell’Uliveto Principessa, di puntare in alto. Ragione per la quale le squadre che giocheranno in trasferta al Granillo respireranno non l’atmosfera dimessa di coloro i quali trascinano stanche energie ma un clima di entusiasmo che - se i risultati verranno - sarà travolgente. Stessa cosa a Palmi, il cui club ha assunto un poliedricità che - nel rispetto delle proporzioni e delle dimensioni societarie - fa paragonare lo spirito non a quello della tante ASD che popolano il mondo dello sport, ma alla mentalità a tutto tondo dei grossi clubs spagnoli - dove il calcio è uno degli sport, magari il principale, ma non il solo - e dove si lavora anche nel sociale. La Palmese sotto questo profilo - con la sua scuola calcio vuole essere - “spagnoleggiante” - pensando alla funzione educativa che attraverso lo sport deve essere impartita ai giovani. Vento in poppa anche per la Cittanovese intorno alla quale, gli operatori economici di Cittanova che in fatto di immagine hanno imparato molto bene gli insegnamenti di D’Agostino e del modo con cui cura il suo brand, hanno fatto quadrato. In questo generale coinvolgimento filocalcistico speriamo che nessuno dimentichi di dare una mano a Giuseppe Tropepe che al Mondiale di Motocross - come più estesamente all’interno - lo scorso 23 agosto a Mantova ha strabiliato.


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Giuseppe Tropepe

Foto di Andrea Forloni

di Federica Mamone

L’

Tropepe in volo - Foto di Roberto Masaniello-Grande

MONDIALE MOTOCROSS: Tropepe subito a punti

L’impresa di Giuseppe

impresa è di quelle che resteranno negli annali della storia del motociclismo: andare a punti alla gara d’esordio con una moto, buona certamente ma lontana anni luce dal livello di preparazione dei bolidi dei top rider, i piloti di team ufficiali. Una impresa mai riuscita prima: dai tempi di Ostorero a quelli di Cairoli e se si aggiunge che Giuseppe Tropepe è anche il primo pilota calabrese che abbia mai partecipato a una prova del campionato del mondo motocross, al GP di Lombardia, lo scorso 23 Agosto a Mantova, l’impresa assume i contorni di una unicità e di un eroismo che pone il 17enne polistenese in una icona illuminata dai colori dell’iride dello sport calabrese. Sono anni, infatti che il ragazzo, e con lui, papà Antonio: fotografo e allevatore di Quarter Horse, capace di abbandonare tutto per seguire la carriera del figlio a costo di vivere nel furgone e di dormire in tenda perché spesso i costi superavano di gran lunga le entrate disponibili imponendo - ancor oggi - sacrifici durissimi per l’intera famiglia. Ma tant’è. La classe del bambino messo in sella nell’ormai lontano 2003, a poco più di cinque anni, nelle garettine con i minuscoli LEM organizzate

dalla L.C.S. di Peppe Luciano, Vittorio Cordì e Roberto Siclari apparve subito evidente. Il ragazzino (e come lui - è giusto ricordare - anche Rocco Trovato Mazza: breve fulgida meteora nel panorama della gare internazionali di quad prima che improvvisamente appendesse il casco al chiodo alla vigilia della definitiva consacrazione in maglia azzurra) aveva una qualcosa in più e, soprattutto, papà Antonio - che come tanti genitori forse all’inizio rivedono se stessi nei figli, lo incitava e, step dopo step, pretendeva sempre nuove thules. Soprattutto, per inseguire l’obiettivo della consacrazione agonistica del figlio decideva di trasferirsi al Nord allettato da chimere che parlano di benessere e di sponsor munifici. Ma - si sa - come è solito dire con la saggezza popolare del suo eloquio il promoter stilese del Beach Cross, Rinaldo Tirotta : “la bocca è una ricchezza” e le facili promesse non mantenute costrinsero la Tropepe Family a giornate durissime, per vivere e mantenere fede alla mission: sacrifici che Giuseppe ripagava con risultati e successi sempre più convincenti che anni dopo lo portarono, alla sua prima gara con le 85 sulla sabbia a una doppietta ancora più preziosa perché giunta dopo una notte insonne sul furgone per giungere dal Su-


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Adesso occorre aiutare il campione polistenese a tener desto il sogno di gloria, suo e dell’intera Calabria. Condipodero, Pratticò e Oliverio prendano atto del successo e agiscano di conseguenza

Tropepe in azione - Foto di Andrea Forloni

percross di Genova a Gioiosa Jonica in tempo per le operazioni preliminari. I risultati e le sempre più frequenti notazioni giornalistiche fecero smettere ai soliti benpensanti di paese e a imprenditori di serie C talvolta veramente dilettanti allo sbaraglio per quanto riguarda la cura e la promozione della loro immagine e la comunicazione delle proprie mission aziendali - loro sorrisini di circostanza e quel borioso fare spallucce che è tipico del più becero pressapochismo meridionale, caratterizzato dalla mancanza di fede: “ma che deve fare? Il mondiale motocross ?…bah… non scherziamo….” “ ci dispiace ma il nostro budget è riservato solo al calcio…” E’ duro scrivere queste cose. Ma è la verità. E’ molto più facile che una squadretta di brocchi della peggior terza categoria calcistica trovi supporti economici e i loro dirigenti credito che non un pilota di cross: “testa storta che meglio farebbe a stare coi piedi per terra” oppure, con maggiore truculenza “ Il mondiale… è c…. suo! “ Hainoi questa è la realtà sulla quale a scuotere coscienze codine e per-

beniste è giunto ora il successo di Giuseppe alla sua gara d’esordio per la quale deve ringraziare soprattuto il padre, mamma Maria, la famiglia, recentemente il Sindaco di Polistena Tripodi, e negli ultimi anni Massignani Racing e il Motoclub Maida Off Road che di questo a giusta ragione potrà menare vanto, e pochi altri. Dal nostro versante non possiamo far altro che sollecitare il CONI, il current president, Condipodero, il past president Pratticò, il Presidente della Regione Oliverio, e tutti i Presidenti della Camere di Commercio e delle Associazioni degli Industriali a creare un pool di investitors tutti calabresi per supportare il prosieguo della avventura mondiale di Giuseppe Tropepe. Sono anni che scriviamo che Giuseppe Tropepe, e con lui quando avrà l’età della MX2 anche il vibonese di San Calogero, Emilio Scuteri, sono gli unici che potranno raccogliere il testimone dell’8 volte campione del mondo Tony Cairoli. Altro ragazzo del Sud, di Patti, sulle cui doti una Federazione Motociclistica spesso marcatamente filonordista per non dire talvolta antimeridionale - all’inizio non voleva credere. Come negli ultimi tempi - seppur costretta a prendere atto della supremazia di Scuteri nell’85cc - ha rifiutato fino all’ultimo di credere nelle chanches di Giuseppe supportando altri piloti bravi ma certamente meno talentuosi di Tropepe nel loro ingresso nel circus mondiale. Capacità davanti alle quali il gotha di Viale Tiziano, adesso non potrà più far finta di non sapere, nascondendosi dietro alibi che oggi non reggono più. Ai calabresi - che a migliaia hanno seguito in GV il GP - diciamo: aiutiamo Tropepe a tener desto il suo di riscatto dell’intera Calabria.


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Letterio Loiercio suona la conchiglia che dà il via alla cronoregata

di Deborah Serratore

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uò una tradizione secolare diventare uno “sport”? Sicuro, se dietro questa trasformazione vi è inventiva di Letterio Loiercio, il “campanaro” della Varia di Palmi nonché Presidente del Comitato per il Rilancio del Quartiere Marinella. Il “decano” della cultura marinara palmese, ha visto la sua celebre “Gara della Pitta” (singolare competizione che vede arrembanti giovani provenienti da ogni dove sfidarsi al lancio della foglia di fico d’India in mare) diventare “maggiorenne” (il 18 Agosto si è tenuta la 18ma edizione) ed ha tenuto a battesimo la “neonata” Cronoregata su falanghe, manifestazione assolutamente unica nel suo genere. Essa prende spunto da un antico sistema marinaro per varare le barche dei pescatori in acqua (metodo utilissimo specie in una spiaggia rocciosa come quella della Marinella) facendo scivolare l’imbarcazione su delle assi di legno, denominate appunto “falanghe”, realizzate solitamente in legno di faggio, più impermeabile. Le assi vengono poi unte con del grasso animale, “u sivu”. Il Dott. Loiercio ha appunto trasformato questa usanza marinara in una corsa a cronometro che però non si svolge in mare, bensì lungo un settore del Corso Garibaldi in un

percorso rettilineo di andata e ritorno: “Non siamo venuti dal mare, ma dalla terra” - ribadisce Loiercio - ed è proprio sulle “ciappe” del centro storico palmese che, delle “ciurme” formate da otto uomini ciascuna, devono spingere una piccola imbarcazione, facendola “caminari comu na zzita” sulle falanghe, che vengono poi a mano a mano posizionate sotto la barca per evitare che tocchi terra (ogni errore comporta una penalità). Al suono della conchiglia di Loiercio, che ha dato il via a tante edizioni della Varia, la Cronoregata ha inizio. Tre le ciurme a sfidarsi. I primi a competere per ordine di sorteggio sono i palmesi della ciurma “Arabiensis”, un po’ macchinosi nei movimenti, ma bravi a non far toccare quasi mai terra alla barca. Tocca poi a “Marinai donne e guai, della Corporazione dei Marinai della Varia di Palmi”: guidati dal marinaio-scrittore Arcangelo Badolati partono con maggior piglio ma si perdono in una serie di intoppi che procurano alla ciurma non poche penalità. E’ il turno poi dell’Associazione Turistica Pro Loco di Bagnara: la


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Un momento della gara di falanghe

grande foga degli energici ragazzoni bagnaresi e il loro ritmo sempre fluido e costante consente alla barca di navigare rapidamente sulla “passerella di falanghe”. Alla fine ci sono pochi dubbi: la Cronoregata è vinta da Bagnara con un tempo di 5’ 52” 74. Il Presidente della Pro Loco Bruno Ienco ed i veementi membri della sua ciurma ricevono in premio una nassa originale (realizzata dallo stesso Loiercio), un trofeo della lega navale ed un libro del compianto poeta dialettale Mario Bagalà. Vince invece una parda (strumento per praticare un foro nelle piantagioni di ulivo) e una nassa “Arabiensis”, giunta seconda con 6’ 38” 15; terza classificata la ciurma “Marinai donne e guai”, che vince una nassa in miniatura e un tour della Costa Viola (tempo finale 7’ 34” 05). Diciamoci la verità: più che una vera gara, la prima Cronoregata (che ha avuto anche adesioni da fuori Italia, non accolte, almeno per quest’anno, per ragioni organizzative) è stata una dimostrazione, una “prova generale”, che migliorerà sicuramente nelle edizioni successive. A dispetto dei tempi stringati di preparazione dell’evento e del parere negativo di alcuni scettici, la corsa su falanghe può dirsi riuscita: “Le batterie hanno il polo positivo e quello negativo, ma hanno bisogno anche del negativo per funzionare” - ribadisce il deus-ex-machina della manifestazione “E’ stata una giornata di gioia e di concordia, un concorso di idee che ha visto

Lanciatore di pitta

la collaborazione di molti”. Il “polo positivo” che ha sostenuto il “folle progetto” di Loiercio è costituito dai partecipanti, dal Presidente della Pro Loco Palmi Rocco Deodato, la presentatrice Rosanna Cannizzaro, l’Assessore Antonietta Gagliostro, l’Architetto Vincenzo Iannino, il Comandante Fiorenza della Capitaneria di Porto (delegazione spiaggia di Palmi) e le due bravissime cronometriste. Dopo il successo della sua gara per barche su terraferma, il “custode” della Marinella è tornato alle origini qualche giorno dopo con la “Gara della Pitta”, un classico dell’estate palmese. Anche in questo caso un antico gioco (quello dei bambini di Palmi che si divertivano a lanciare il più lontano possibile le foglie di fico d’India in mare), è diventato uno “sport” solo ed esclusivamente palmese. Le “pitte” vengono tagliate in forma circolare e distribuite ai partecipanti (chiunque può tentare, persino i più piccoli) che a turno, lanciano questo “frisbee naturale” dalla suggestiva scogliera della Motta, a circa 90 metri d’altitudine. Più la forma della pitta è concava, più il getto (che deve essere energico, a “frusta”) ha possibilità di successo. Dopo un centinaio di lanci la diciottesima Gara della Pitta è vinta dal giovane Giuseppe Cosentino, che supera il bravo Vincenzo Trimboli e l’habituè Carmelo Bagnato. Falanga e Pitta. Due oggetti della nostra tradizione che diventano protagonisti di manifestazioni “cultural sportive”. Idee semplici, che hanno successo perché portatori di una novità che viene dalla tradizione: “E’ il nuovo che avanza dal vecchio che insiste e insegna”. E diverte. Proprio come un vero sport.


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Una fase di allenamento

di Emanuele Di Matteo

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Basket: La Viola Reggio Calabria a caccia della A1

Rosee prospettive

essuno lo dice, ma tutti lo sussurrano. In casa Viola si vuole vincere! Vincere il campionato di A2 e giocare il prossimo anno in serie A1. La prima partita del pre-campionato 2015/2016 si è chiusa bene per la totalmente rinnovata squadra di coach Benedetto. Infatti la partita contro l’Upea Capo d’Orlando, squadra che milita nella serie A, è stato un test importantissimo per i giocatori della Viola, i quali partiti un po’ a rilento, forse per il troppo caldo all’interno del Pala-Mazzetto, man mano sono riusciti a prendere confidenza e mostrare al pubblico, che ha letteralmente riempito gli spalti, diverse giocate interessanti. A fine gara coach Benedetto parlando con la stampa ha fatto traspirare fiducia nel futuro, e capacità di crescita della squadra. Insomma le aspettative sono di particolare rilevanza, anche perché la presenza dello sponsor, assente negli anni passati, ha permesso di poter costruire un squadra con forte potenziale di crescita e con una maggiore tranquillità economica. Almeno sulla carta. Nei giorni scorsi inoltre l’allenatore Benedetto aveva rilasciato una dichiarazione fortissima, poi ripresa e rilanciata un po’ da tutti i social

network, con la quale era riuscito a lanciare in maniera entusiasmante la stagione del Basket Calabrese e della Viola, e facendo andare alle stelle - forse involontariamente - le aspettative di vittoria dei tifosi e appassionati della squadra di basket di Reggio Calabria, i quali di continuo ora sognano la meravigliosa vittoria profetizzata dal coach.

Il team Viola in allenamento


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Si parte con la nuova stagione di Volley

Il primo Settembre il raduno dei giallorossi della Tonno Callipo Vibo Valentia di Francesco Di Masi

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ualche altro giorno di relax e poi sarà tempo di ritornare a lavorare duro in palestra e sul campo. E’ una Volley Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia rinnovata e sbarazzina quella che si appresta ad accendere i motori in vista della nuova stagione pallavolistica. Martedì primo Settembre scatta ufficialmente la nuova stagione; al Pala Valentia, ore 15:30 il ritrovo degli atleti a disposizione del nuovo coach Vincenzo Mastrangelo, la consegna del materiale e le visite specialistiche con lo staff medico. Tutti convocati dal tecnico di Gioia del Colle ad eccezione di Peter Michalovic; l’opposto slovacco è, infatti, in ritiro con la nazionale slovacca allenata da Alberto Giuliani in vista dei prossimi Europei di Ottobre. Questo l’elenco dei giocatori che saranno presenti al raduno di Martedì prossimo. Alla rosa della prima squadra è stato, altresì, aggregato Ernesto Torchia, libero classe 1998, che parteciperà alla preparazione della prima squadra in vista dell’inizio del campionato di Serie A2 UnipolSai programmato per il 25 Ottobre.

Palleggiatori: Riccardo Pinelli, Raffaele Ferraro; Schiacciatori: Cristian Casoli, Filippo Vedovotto, Antonio De Paola, Giuseppe Feroleto, Francesco Corrado; Centrali: Marcello Forni, Luca Presta, Graziano Maccarone; Liberi: Davide Marra, Simone Sardanelli, Ernesto Torchia.

Primi giorni di lavoro per gli atleti della Tonno Callipo Volley


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La nuova dirigenza dell’ASD Reggio Calabria

di Gianluca Iovine

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Come una Fenice Amaranto

ASD Reggio Calabria sancisce un passaggio doloroso. E la R in campo amaranto diventa un grande pallone di cuoio cucito con ai lati un San Giorgio d’oro. È già iniziata la campagna abbonamenti, la squadra è viva. Per la quarta volta nella sua storia, la squadra di calcio della città dello Stretto muore, ma per rinascere, nella convinzione che frugando tra le sue stesse ceneri, proprio come una fenice, ritrovi il senso profondo della sua storia e gli stimoli per ricominciare a correre, dopo anni incolori, terminati nel

modo peggiore. Quella retrocessione che ha significato il successivo fallimento scotterà a lungo, almeno finchè i ragazzi allenati da Mister Cozza non si dimostreranno in grado di reggere le aspettative dei tifosi amaranto. La sera prima di visitare la squadra in ritiro, incontriamo brevemente la nuova dirigenza della squadra. Dopo gli anni della presidenza di Lillo Foti e il lento consumarsi di una parabola vincente, ora alla guida di quella che pochi anni fa era la realtà di punta del calcio calabro in Italia, c’è Mimmo Praticò, l’uomo del rinnovamento, l’imprenditore che sogna di portare a Reggio la sua idea

Gli amaranto nella fase di preparazione sul campo di Polistena


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La squadra a pranzo al Park Hotel Uliveto Principessa

di calcio sociale. In Municipio il Sindaco di Polistena Michelangelo Tripodi, porta il saluto della città a una squadra molto amata, che si allenerà nella città della Piana. Fa suo l’auspicio di tutti: tornare grandi. Rispetto alla conferenza stampa di Reggio Calabria dei primi di Agosto, alcune certezze sono acquisite. Il Sindaco Falcomatà ha dato la disponibilità dell’impianto Granillo, e questo, anche psicologicamente, può rappresentare molto, per la squadra e per chi verrà a giocare a Reggio da avversario. Con Gabriele Martino direttore sportivo e Salvatore Conti segretario generale, si va completando l’organigramma, e la sensazione è che la rifondazione promossa da Mimmo Praticò La pausa caffè al Park Hotel Uliveto Principessa

passi anche per la qualità e competenza delle persone. Il nuovo nome della squadra sta stretto a tutti, così come la mancanza di veri segnali d’interesse da parte di nuovi soci. Dal 3 Agosto molti passi sono stati fatti, per ridare alla squadra continuità e dignità. Molti pezzi però sono stati persi per strada, tra i tanti amici che il club aveva, come tra i tifosi amaranto, e tra i molti giovani talenti, emigrati altrove. Il ritiro di Cittanova e gli allenamenti di Polistena serviranno a ricreare il legame d’affetto tra i tifosi e la nuova società, mentre a mister Cozza toccherà colmare il gap con gli avversari, già partiti in anticipo per l’avventura della Serie D 2015/2016. Dopo il giro tra i tifosi reggi-


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Ciccio Cozza, Capitano non giocatore

La speranza c’è, ed è una sola: risalire ni, gli ultimi acquisti e il ritiro, si partirà dritti verso l’idea che, ci è parso di capire, Cozza abbia del calcio: concretezza e risultati, senza scordare la bellezza del gioco. Il trainer sogna di utilizzare l’impianto del Sant’Agata e di fare le partitelle di metà settimana in provincia, dove però Hinterreggio e Lupa Castelli Romani dovranno essere guardate come avversarie alla pari, perché molte, troppe cose sono cambiate rispetto a un’estate fa. Il giorno dopo, siamo seduti nel salone del Park Hotel Uliveto Principessa, sede del ritiro. I ragazzi arrivano alla spicciolata. Il Presidente Mimmo Praticò stamattina non c’è. Il mister Ciccio Cozza invece è qui. Una breve telefonata, poi si concede al taccuino. Siamo in piedi, al bancone del bar, l’allenatore degli Amaranto si sforza di essere asciutto nelle risposte per tornare alla squadra. Alle nostre tre domande, risponde di getto, da calciatore vecchia scuola. Si nota in lui molta malinconia e parecchia rabbia per quello che è successo al club e che forse poteva essere evitato.

Gli chiediamo che sensazioni ha provato dopo la caduta. Dispiace, perché nessuno se lo sarebbe mai aspettato, quello che è successo alla Reggina. Ma anche questo è parte del mondo del calcio. Ora si riparte, ma con altri obiettivi, cercando di risalire la china. Chissà che ricordi, di quel decennio d’oro vissuto quasi sempre da protagonista… Ogni giornata vissuta è stata particolare. Però, se devo ricordare un solo momento, è quello della prima promozione in A con la Reggina: davvero indimenticabile. Certo, fare la Serie A per anni e poi passare ai Dilettanti fa differenza, anche nell’economia di una città. La domanda sulle personali speranze da allenatore è d’obbligo. La speranza c’è, ed è una sola: risalire. Ci vorrà del tempo, ma riporteremo la città e la squadra nei campionati che meritano di disputare. Francesco Cozza saluta e si allontana in sala ristorante. Inquadra la squadra seduta a pranzo per riflettere insieme sulla giornata di ritiro e sull’esito della sgambata della


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Gli amaranto in allenamento

mattina. Parla con il medico sportivo e la dirigenza perché tutto fili liscio, dal riposo pomeridiano al secondo allenamento del giorno, con la preghiera che a nessuno venga permesso di lasciare il ritiro, senza autorizzazione. Si sorride, anche, perché successi e difficoltà andranno gestiti con la stessa leggerezza La mentalità da vero trainer, il senso di responsabilità di una squadra giovane ma già matura, giustificano l’ambizione. I noi che abbiamo avuto la

fortuna di vedere questi ragazzi destinati a far tornare grande i sogni dello Stretto, abbiamo soprattutto trovato la consapevolezza e il rispetto per un campionato che non sarà facile. Ma l’Associazione Sportiva Dilettantistica Reggio Calabria non è una squadra come tante; sulle note dell’inno Vai Reggina! l’ASD volerà alto, dimenticando una volta per tutte quel triste 14 luglio che rischiava di cancellarla dal calcio. È nel destino della Fenice Amaranto.


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Corsa tonificatrice per i neroverdi palmesi

In attesa del derby con la Reggina

Palmese top, Stadio down

Riparte con ambizioni di vertice “the perfect machine”, nonostante un tonfo in amichevole a Catanzaro Lido di Deborah Serratore

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na squadra quasi al completo alle prese con uno stadio da… completare. E’ questa la situazione del precampionato agostano per la Us Palmese 1912: a fine Luglio il mister Rosario Salerno ha rimesso in funzione la “macchina perfetta” che ha dominato di Eccellenza al ritiro di Pianopoli di fine Luglio dando il via a una otto giorni di preparazione al difficile campionato di Serie D (che vedrà protagoniste, tra le altre, squadre storiche come Siracusa, Messina e soprattutto Reggina). Lo zoccolo duro della squadra è pressoché confermato: dal prode Foderaro a Capitan Cordiano, dal goleador Piemontese al regista Crescibene. Conferme, nuovi arrivi e qualche partenza: con grande dispiacere la società neroverde saluta il fantasista Nicola Mandarano, il trequartista Stefano Vallone, (tre anni a Palmi); il difensore Antonio Tedesco (militerà nel Locri); lo storico beniamino dei tifosi, il portiere Carmine Caputo (che ha firmato con il ReggioMediterranea); e soprattutto il fortissimo centrale di difesa Totò Sinicropi, che per esigenze familiari giocherà a Cittanova. I pezzi mancanti al “congegno perfetto” vengono subito sostituiti con forze fresche: il tecnico

lametino tiene sotto osservazione il lavoro di molti under (indispensabili nella quarta serie nazionale), tra questi sceglierà i più talentuosi: tra i “sorvegliati speciali” gli esterni di centrocampo Carmelo Moio (ex Catona) e

Il Capitano Giovanni Cordiano, con Attilio Angotti


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Salvatore Nania

Armando Citrigno (a Montalto la scorsa stagione), il jolly Ousman Sarr e l’esterno proveniente dall’Hinterreggio Francesco Versace. La “macchina dei record” è stata collaudata in quattro amichevoli: le prime due, giocate al “Ceravolo” di Villa San Giovanni con Sersale (terminato 0-0, dove il collettivo del presidente Carbone ha mostrato una certa pesantezza muscolare) e Villese: in questo “test match” disputato il 19 Agosto - i pianeggini, raggiunti da Spezzano nel secondo tempo dopo il fulmineo vantaggio di Angotti al 5’pt, hanno chiuso poi i conti con un rigore di Crescibene. Qualche giorno dopo al Gullì di Catanzaro Lido Cordiano e compagni hanno subìto la prima sconfitta da molti mesi a questa parte: il 4-2 (pallonetto di Saturno e conclusione rapace di Angotti, che ha fallito anche un penalty le segnature) con gli ionici non ha scoraggiato ma ha spinto Salerno a migliorare le prestazioni dei suoi, soprattutto in difesa: tre gol subiti nel primo quarto d’ora di gioco dimostrano che gli acquisti dell’esperto Davide Martino Taverniti - ex Gioiese classe ’84 - e di Umberto Pizzoleo non bastano. Il reparto, maggiormente rimaneggiato dopo l’inspiegabile “voltafaccia” di Matteo Sorgiovanni (ingaggiato e “fuggito” al Roccella dopo quattro giorni di ritiro) dovrà essere rinforzato con l’innesto di calciatori forti sia nella tecnica che nell’animo: i “big” neroverdi rimasti infatti si sono adeguati alle ridotte possibilità economiche societarie, dimostrando di meritare di indossare la gloriosa maglia di questo ultracentenario club. Uomini veri che sanno migliorarsi: dopo la disfatta di Catanzaro infatti, il 27 Agosto al “San Giorgio” di Palmi

Armando Citrigno

(dove si sta svolgendo la seconda fase della preparazione) i giocatori del coriaceo Salerno hanno travolto con un netto 7-1 (doppiette di Angotti e Fabio, e reti di Dascoli, Corsale e Piemontese) la Laureanese del pur bravo Peppe Perna. La condizione fisica sta crescendo, la difesa verrà presto rinforzata. Al club di Carbone &co serve solo la pazienza dei tifosi - che non dovranno aspettarsi un campionato da schiacciasassi come quello dello scorso anno - e la tranquillità dell’ambiente. E’ questo l’unico propulsore che servirà alla “macchina” Palmese per continuare a funzionare. Purtroppo il clima incerto relativo all’“affaire Lopresti”: i lavori sono stati infatti nuovamente bloccati a causa dei numerosi errori riscontrati dalla Lega Nazionale Dilettanti nel progetto redatto dall’Ufficio Tecnico del Comune di Palmi: assenza di tappetini gommosi di sicurezza lungo i muri perimetrali, imprecisa demarcazione del settore ospiti e dell’ingresso per disabili in tribuna. Affinchè la ditta “Ediltecnica Costruzioni s.a.s.” di Antonio Scarpino ultimi il suo già eccellente lavoro è necessaria l’approvazione della terza (!) versione del progetto da parte della LND. Ogni giorno di ritardo sulla prosecuzione dei lavori, allunga i tempi di esilio forzato della neopromossa lontano da Palmi: per le prime giornate di campionato (il cui inizio è fissato il 6 Settembre, ma potrebbe slittare di una settimana) con notevoli conseguenze dal punto di vista finanziario e di immagine. Chi di dovere si affretti a sistemare le cose, per non vedere un solido “progetto di uomini” - la Palmese appunto - messo in pericolo da un “progetto di carta” sbagliato.


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Il Sindaco Giannetta

I cavalieri in marcia

Riuscito happening ippoturistico di Gaetano Mamone

Ragazzi, a cavallo !

Giornata in sella lungo i sentieri aspromontani promossa dal Sindaco Giannetta

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avalieri per le strade di Oppido e, da qui, il 19 Agosto scorso, lungo i sentieri dell’Aspromonte poi, fra ciò che resta di Oppido Antica, in un transito ricco di suggestioni medievali evocate dal rumore degli zoccoli sul battuto davanti l’area di sedime dell’antica cattedrale e lungo l’ideale decumano dell’antica città e infine dopo una prova di abilità nello stadio, passerella finale per cavalli e cavalieri nella grande piazza antistante la Cattedrale, con possibilità - soprattutto per i bimbi - di essere messi per la prima volta in sella. La premiazione che idealmente avrebbe dovuto ricomprendere tutti i 31 fra cavalieri e amazzoni che

hanno partecipato a questo rendez-vous ippico promosso dall’Amministrazione di Oppido il cui Sindaco Mimmo Giannetta si è rivelato anche abile cavaliere in sella ad un bel sauro, ha visto premiati per la prova di abilità nello stadio, un misto fra una gimkana e un dressage, il molochiese Angelo Caruso in sella a Allattal seguito da Tiberio Gagliostro su Guther e Dario Arcudi su Quercia. Premiati il cavaliere più anziano e quello più giovane, rispettivamente Domenico Giannetta, omonimo del Sindaco, in sella a Endry, un superbo frisone e Piero Pratticò su Birillo. Per il binomio “amazzone-cavalla” e “cavallo-cavaliere”: Flavia Tripodi in sella a Iside e Angelo Napoli in sella


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Grande gioia per i bimbi saliti in sella Lo stallone andaluso Ramon

a Ramon. Di grande pregio il parco-cavalli che ha presentato fra gli altri alcuni purosangue arabo, nervosi ed eleganti, possenti frisoni e alteri Andalusi: il più ammirato dei quali è stato Ramon : imponente stallone in tutto simile - a beneficio dei meno esperti - a Tornado, il cavallo nero di Zorro nel film La Maschera di Zorro con Antonio Banderas, Caterina Zeta-Jones e Anthony Hopkins - vincitore insieme al suo cavaliere, Angelo Napoli di Melicucco del premio l riservato al binomio “cavallo- cavaliere”. Non sono mancati gli aficionados della monta americana in sella ai “quarter horse” pezzati: cavalli di taglia media, docili e infaticabili, che ricordano i mustangs dei pellerossa e dell’epopea west dei cow boys ma evocano anche i gaughos della pampa e gli italici butteri della Maremma. Bilancio finale più che positivo e appuntamento ai primi giorni dell’Agosto 2016 per un nuovo rendez-vous equestre ancora più ricco e coinvolgente.


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Atleti e giudici 2015

16° Grand Prix Fitness CsenNatural Body 1999/ 2015 di Federica Mamone

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Viva la Naturalità, Viva la Vita

i è svolta sabato 20 Giugno all’Auditorium comunale di Polistena la 3° edizione di CSENatural Body progetto ideato e realizzato da Antonino Sergi, delegato CSEN e responsabile Nazionale del progetto. In collaborazione con l’Asd Body Center di Polistena del Prof. Franco Longo la cui palestra ha il marchio CSEN Natural Body cioè palestre sicure, contro il doping, Ringraziamento speciale al Comune di Polistena a cui va per aver messo a disposizione l’auditorium. Il Gran Prix è iniziato di mattina quando gli atleti si sono riuniti nel laboratorio analisi Cavaliere S.R.L di Cittanova per la pesatura e le analisi anti doping - i cui costo sono stati sostenuti dalla delegazione per non gravere sugli atleti, i quali soddisfatti della serietà del progetto hanno evidenziato: “ e’ la prima volta che una pesatura gara avviene in un laboratorio analisi”. Il successo organizzativo è comunque dello Staff: Emiliano Caputo, preparatore natural convinto e atleta ad alti livelli. Testimonianza vivente che dal doping si può uscire è la presenza di Filippo Rizzo Filippo dalla Sicilia che ha deciso di buttare via il doping per abbracciare la vita e la salute facendo una

testimonianza dal vivo a tutti sull’importanza della pratica Natural. Alessandro Corsi, Mister Universo NBBUI e campione del mondo natural, Maresciallo della Guardia di Finanza, testimonianza vivente che natural si può arrivare ad alti livelli con una buona metodica di allenamento, integrazione e tempo.

Giuseppe Palermo


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Giudici e atleti gara Csenatural Body

Il progetto della CSEN per contrastare la diffusione del doping nel body Building Anna Maria Rocco - Bikini

Un grazie a Nino Pomo, New entry dello staff insieme a sua moglie Grazy. Pomo ha scelto di lasciare le gare per dedicarsi a preparare i ragazzi puliti. Giudici della manifestazione sono stati: Vincenzo Condrò, tre volte campione italiano Juniores; il Carabiniere Matteo Rossi, atleta convinto; giudice di palco Alessandro Crucitta e Girolamo Cannatà alla sicurezza IL Delegato CSEN Sergi, ha inteso porgere un grazie a tutti gli atleti che si sono sottoposti volontariamente all’esame urina e san-

gue, per individuare eventuali valori ormonali alti nel sangue, peraltro tutti negativi. Dal 2016 ci sarà una ulteriore verifica per i sospettati, mandando in un secondo laboratorio - più specializzato per l’individuazione - le varie molecole e squalificando i positivi. Inoltre i controlli visivi ginecomastie, striature sui glutei, e definizioni estreme al limite del natural vengono penalizzate. “Questo è un progetto serio - conclude Sergi - gestito da persone serie per tutelare i giovani e tirarli fuori dalla piaga del doping che sta diventando peggio della droga”. Vincitore assoluto della categoria HP è stato Giuseppe Palermo atleta meraviglioso di qualità, simmetria, proporzioni e morfologia. E’ stato uno spettacolo! Quando ha vinto si è inginocchiato emozionando il pubblico. Prossimo evento di importanza nazionale a Cittanova Sabato 28 Novembre per il The Best CSE Natural.

I Body Builders nel laboratorio “Cavaliere”


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POLISTENA

Gara notturna di Mountain Bike di Francesco Di Masi

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norme successo di pubblico e di partecipanti, ha ottenuto, Domenica 11 Agosto 2015 dalle ore 20,00 alle 23,30 per circa tre ore, la prima gara serale di Mountain Bike valida come singola prova su asfalto, cemento, e gradini con il divieto di uso di pneumatici stradali e che ha visto come scenario il caratteristico centro storico di Polistena. La manifestazione su strada in notturna, valida come seconda prova del trofeo di Mountain Bike, è stata organizzata dall’associazione sportiva dilettantistica “Polistena bike team” del Presidente Pasquale Pronestì, con il patrocinio del Comune di Polistena, prima in Calabria per genere, originalità e luogo si è svolta su un percorso di 1 Km e 400 metri ed ha coinvolto attorno ai valori dello sport su due ruote numerosi atleti di diverse categorie appartenenti a varie società e provenienti da tutta la nostra regione. Il raduno dei partecipanti per i controlli di rito, l’assegnazione dei numeri e il pagamento della quota di partecipazione è avvenuto sul piazzale Trinità di Polistena dalle 19,00 alle 20,30. I concorrenti, secondo il regolamento tutti tesserati CSAIN ciclismo più EPS (Ente di Promozione Sportiva), divisi in due batterie si sono così confrontati: la prima batteria composta dalle categorie - Primavera,

Podio di categoria con Giovanni Riggi, Giuseppe Capogruppo e 3° arrivato Francesco Tramontana

Debuttanti, Super Gentleman (A e B in unica categoria) e Donne sono partiti alle 20,45 percorrendo per 9 giri il suggestivo e caratteristico circuito nel borgo storico cittadino; la seconda batteria composta dalle categorie - Cadetti, Junior, Senior, Veteran e Gentlman sono partiti alle ore 22,00 e hanno percorso per 15 giri, lo stesso circuito abilmente disegnato dagli organizzatori dell’evento. Sono stati premiati i primi tre classificati di ogni categoria e i primi tre team. Il punteggio per i team è stato calcolato assegnando 1 punto per

Podio categoria - 1° Foti Giovanna, 2° Cappelletti Stefania


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Con il n. 14 Cosimo Repaci, con il n. 42 Giuseppe Richichi, con il 76 doppiato Domenico Crociati

ogni partecipante al via, più 1 punto per ogni partecipante che ha concluso la gara, il resto del punteggio è stato calcolato tenendo conto delle classificazioni dei singoli corridori del team secondo il seguente schema: 1° posto: 15 punti; 2° posto:13 punti; 3° posto:11 punti; 4° posto: 9 punti; 5° posto: 7 punti; 6° posto: 6 punti; 7° posto: 5 punti; 8° posto: 4 punti; 9° posto: 3 punti; 10° posto: 2 punti. Al termine delle gare a salire sul podio sono stati il pluripremiato Giuseppe Nucera e l’atleta reggino Cosimo Repaci. Il corridore, membro dell’associazione sportiva dilettantistica “Catona bike”, si è aggiudicato il primo posto nella batteria Senior. Ecco gli ordini di arrivo nelle diverse categorie: la prima piazza della categoria Junior è andata a Giuseppe Nucera, in forza al team “Bike Valle Grecanica”, che si è aggiudicato la seconda vittoria consecutiva nel trofeo di Mountain Bike in notturna, dopo aver trionfato anche a Melito Porto Salvo. Sempre per la categoria Junior, la seconda piazza nel podio finale è stata conquistata da Giovanni Riggi del “Bicittanova club”, mentre il terzo posto è toccato a Domenico Macrì dell’Asd “Barbarello” di Siderno. Ai piedi del podio, invece, si sono fermati Geremia Macrì (Rabike’s) e Giuseppe Capogreco (Team bike Valle Grecanica). Dietro al primo assoluto Cosimo Repaci, si sono piazzati Giuseppe Richichi della “Marco Montoli” e Aldo Parrello della società sportiva “Taurianova cicling team”. Il quarto posto

viene invece conquistato da Antonio Mazzullo della “Mtb Palmi”, mentre il quinto spetta a Eugenio Zangari della “Marco Montoli”, che ha dovuto resistere alla spinta del compagno di squadra Francesco Valastro. Nella categoria Primavera Vincenzo Canale (Cicloturistica 2001) ha trionfato su Marco Pasquale Canale (Cicloturistica 2001), mentre tra le donne, Giovanna Foti (Team Bike Valle Grecanica) ha avuto la meglio su Stefania Cappelleri (Asd Barbarello). Immensa è stata la soddisfazione degli organizzatori della manifestazione che ha visto la Città di Polistena, trasformata, per una intera serata, in un palcoscenico ricco di luci soffuse e di variopinti colori che ha permesso di far conoscere al folto pubblico intervenuto i suggestivi vicoli e i caratteristici luoghi del borgo storico di Polistena a molti sconosciuto. E’ stato uno spettacolo percorrere le stradine illuminate, scendere e salire antiche scale inforcando una bicicletta sotto gli occhi della gente che ha rivitalizzato con atttenta partecipazione un intiero quartiere. ASD POLISTENA BIKE TEAM, entusiasta per la riuscita dell’iniziativa ha dato appuntamento per il prossimo anno, ringraziando l’Amministrazione Comunale per il sostegno e il contributo elargito e al Comando dei Vigili Urbani per il fattivo servizio d’ordine prestato. Alla fine della serata, vincitori e vinti con giovialità e in una serata magica per Polistena, si sono uniti in una mega pizza e birra party.


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Vecchie glorie e speranze del futuro per una serata da incorniciare Le vecchie glorie della Gioiese 81-82 che vinse il campionato di serie D ed approdò in C2

di Emma Ugolini

A Gioia Tauro, su iniziativa del Blog Gioia Sport

Sport e amarcord

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n tuffo nel passato, con lo sguardo proiettato al futuro. Una festa dello sport gioiese organizzata dal portale Gioia Sport portale all’interno della kermesse di sport, cultura e spettacolo “GioiAmo” sotto l’egida della SudTrek, che come ogni anno sbizzarisce la sua fantasia di solidarietà e progresso sociale con i celebri “Diversi Sentieri“. La Kermesse è stata condotta competenza e preparazione da Stefania Scarfò , una collega di CalabriaTV, che ha offerto ad una piazza attenta e numerosa un tocco di qualità con la presentazione di diversi e importanti ospiti. Alla presenza del sindaco della città Giuseppe Pedà sono stati premiati Totò Crucitti, ex calciatore dellaNuova Gioiese (oggi al Rende), - giocatore viola dell’anno 2014/2015 - con la statuetta in ferro realizzata dallo scultore Cosimo Allera. E che - è stato evidenziato da Fernando Rotolo, Antonio Romano e Salvatore Cordiano ha esaltato le gesta di un ragazzo che ha fatto le fortune per la squadra viola con una salvezza in serie D conquistata sul campo lo scorso mese di Maggio. Premiata altresì la campionessa nazionale sui 10 km di corsa campestre Palma De Leo, che viene portata in trionfo nella sua città per la prima volta. La motivazione di Gioia Sport: «Palma De Leo, espressione pura e semplice di una Gioia Tauro bella e vincente».

Altri riconoscimenti sono stati assegnati ad alcune realtà del territorio metaurino: dall’As Basket Gioia Tauro alla Pallavolo Metauria , ai due sodalizi del campionato di Prima categoria: il Real Gioia e la Nuova Gioiese, senza dimenticare la SudTrek per il trekking e la Brigata Metauria per quel che concerne il softair e l’Asd Ideal Gioia, specchio del ciclismo gioiese. Riconoscimento “orgoglio gioiese” anche per il tennista Francesco Rotondo, tesserato per il C.T. Gioia 74 e per Salvatore Caroleo, esponente del C.T. Marines. La ciliegina sulla torta del primo gran galà dello sport è stata rappresentata dalla presenza di una delegazione della Gioiese 81/82, la cosiddetta squadra leggenda che conquistò la serie C2 con Franco Scoglio in panchina: Gianni Scigliano, Michele Sorace, Agostino Rosaclerio, Totò Candido, Raffaele Giacobbe, Pasquale Babuscia, Ernesto Infusino, Peppe Pedullà, i dirigenti Diego Cangemi e Peppino Bruzzìed ed il tifoso “old style” Domenico Previte. Lucciconi infine nel ricordo del padre per Kevin Marulla che ha ricevuto dalla redazione del primo giornale online di Gioia Tauro un riconoscimento alla memoria del compianto Gigi, bomber di caratura nazionale, (al quale SM ha dedicato l’ultima copertina) che ha lasciato il segno in particolare in Calabria con la maglia rossoblù del Cosenza.



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