Corriere della Piana - Inserto Speciale n.19 Terrasanta consultorio

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Una celebrazione presieduta da Mons Milito e concelebrata dai sacerdoti pellegrini

diventa desiderio di accogliere Dio, in maniera autentica, perché ogni sosta è scandita dalla Sua Parola. Il Vangelo che parla in un modo nuovo, più intimo, è la vera guida di questo indimenticabile viaggio, che non ha bisogno di conferme storiche e archeologiche, basta sapere che Gesù Cristo ha calpestato la Terra benedetta. E’ “semplicemente” una sperimentazione ed esplorazione della fede e di se stessi, straordinaria, che senza la grazia di Dio, non è possibile. Se solo imparassimo a vivere in parallelo con la Terra Santa… perché ogni chiesa, ogni parrocchia, ogni relazione con l’altro, possono essere Nazareth, Betlemme e Gerusalemme. Quest’ultima, è la città eterna, è una città che va oltre un caffè ristretto in piazza San Pietro a Roma. Ammetto di non avere in mente un’idea definitiva dei luoghi che ho visitato, perché per descriverli, mille racconti non basterebbero, ce ne vorrebbero milioni, ma so che essi sono rimasti nel mio cuore ed hanno migliorato il mio stile di vita. L’AMICIZIA. Il mio viaggio in terra santa si è trasformato in amicizia, con tutti coloro che hanno condiviso con me questo cammico d’agape, quasi indescrivibile, il vescovo, le guide, gli anziani, i giovani, i sacerdoti, la suora, i padri francescani, i bambini incontrati per strada, brava gente, con la quale ho riso e pianto. Con loro abbiamo vissuto momenti di spensieratezza e di allegria fumando narghilè alla tenda di Betlemme o solamente scambiando due chiacchiere, durante la pausa pranzo, incrociandoci nei luoghi dove visse Gesù, e cantando insieme Alleluia in ebraico...Ci siamo raccontati le nostre storie di vite, il dramma di un passato che ha tanta voglia di risorgere nel Suo nome. CONCLUSIONI. Più si scopre Gesù, più suscita amore, conversione e determinatezza, non Lo lasci più andare via. Ed è anche vero che se non avessi fatto questa esperienza nella terra di Gesù, non avrei mai pensato di essere in grado di sfiorarlo, malgrado lo stia cercando con tutta me stessa... Guai a sentirsi arrivati! Non avrei mai pensato che Lui avesse il potere di sconvolgere la mia esistenza. Anche le emozioni e la curiosità hanno ceduto il passo al desiderio di incontrare, sul serio, il Re dei re. Aprire gli occhi con il brano della Resurrezione, Giovanni 20, 1 -9 e chiudere gli occhi con l’esame di coscienza è segno di pienezza e completezza nella nostra umile esistenza. Non mi era mai successo. Terra Santa, un viaggio importante per la nostra vita, per capire che Gesù non ci lascia soli, resta con noi, anche quando scende la sera e la notte, ovunque noi siamo. Grazie.


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