Alessandro Speranza e la musica sacra a Napoli nel Settecento

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PASSIONI NAPOLETANE AL PARAGONE

4. Il Passio del VenerdÏ Santo di Gaetano Veneziano La brillante carriera musicale di Gaetano Veneziano a Napoli è stata in parte adombrata dalle indagini storiografiche incentrate su Francesco Provenzale, maestro di Gaetano, e Alessandro Scarlatti, le cui vicende si incrociano con quelle di Veneziano. La formazione del musicista biscegliese avvenne presso il Conservatorio di Santa Maria di Loreto, dove ricoprÏ la carica di primo maestro di cappella sporadicamente dal 1684 al 1685 e, piÚ stabilmente, dal 1695 fino alla sua morte avvenuta il 16 luglio 1716.27 Il passio di Veneziano, autografo non datato, fu composto per il VenerdÏ Santo. La composizione si presenta in diciannove parti staccate, comprendenti otto parti strumentali28 e undici vocali, queste ultime riportate nella Tavola in Appendice 2. Dal raffronto col testo biblico emerge la seguente corrispondenza con le litterae significativae: la C corrisponde al personaggio Testo, affidato a un soprano; la croce indica Christo, per voce di tenore; la S indica la Turba (o Sinagoga, come indicato nella parte manoscritta). 4XHVWœXOWLPD SDUWH SUHYHGH XQ RUJDQLFR DPSLR H DUWLFRODWR XQ SULPR FRUR per due soprani, contralto, tenore e basso; un secondo coro con quattro personaggi solisti, ovvero un soprano nel ruolo di Ancilla, un contralto nel ruolo di Soldato, un tenore per la parte di S. Pietro e un basso per quella di Pilato. Le singole sezioni, in tutto novantanove, prevedono talvolta articolazioni interne con cambi di WHPSR R GL DQGDPHQWR H OœLQVHU]LRQH GL YHQWLWUp UHFLWDWLYL 4XHVWL XOWLPL VRQR SHUORSL DIILGDWL DO 7esto, il cui intervento occupa oltre il 75% della composizione, su un numero complessivo di 1150 PLVXUH /œH[RUGium q DIILGDWR DO 7HVWR FKH DQDORJDPHQWH DL YHUVHWWL GHOOœ(YDQJHOLVWD QRWDWL QHL 3DsVLRQDUL DSUH LO UDFFRQWR FRQ OœLQWRQD]LRQH Š3DVVLR VHFXQGXP -RDQQHPª DFFRPSDJQDWD GDJOL DUFKL H riccamente ornata (esempio VHFRQGR XQ SURFHGLPHQWR IUHTXHQWH QHOOœLQWonazione delle Lezioni del primo Notturno durante il triduo della Settimana Santa.29 /œLPSLHJR GHJOL DUFKL DVVXPH XQ UXROR FRQQRWDQWH QHOOD VFULWWXUD GL 9HQH]LDQR &RPH SHU OH SDrWLWXUH GœRUDWRUL VLQRUD ULQYHQXWH GHO FRPSRVLWRUH 30 nel passio gli archi ricorrono in sezioni strumentali a cornice dei recitativi secchi, compaiono in sezioni in stile concertante, amplificano gli interventi vocali in un serrato gioco dialogico, intervengono a sostegno delle brevi sezioni corali, in media formate da quattro battute. /œRUJDQLFR VWUXPHQWDOH GHO SDVVLR LQ HVDPH SUHYHGH ROWUH DL GXH YLROLQL H DOOD YLROD XQ XOWHULRUH primo e secondo violino di ripieno e una compagine doppia di strumenti per il basso continuo: liuto e viola da gamba, organo e contrabbasso. Tale soluzione rimanda a un modello di policoralità conWUDVVHJQDWR GDOOœLPSLHJR GL XQR R SL cori di ripieno nello spazio performativo. In ambiente napoleWDQR HUD JLj QRWR OœLPSLHJR GL GXH RUFKHVWUH GL YLROLQL LQ ULVSRVWD UHFLSURFD 31 Il passio di Veneziano sembrerebbe allinearsi a questa prassi esecutiva, peraltro già indagata in alcune composizioni sacre di Giovanni Battista Pergolesi.32 Nella fattispecie, si tratterebbe di due ensembles di archi, ognuno con una propria sezione di continuo. Un ulteriore sostegno a questa ipotesi deriverebbe dalla presenza dei due cori in organico. Secondo tale ipotesi alcune scelte compositive di Veneziano, quali la 27

Cfr. DELLœ2LIO-REA, The oratorio production cit. Violino primo e secondo, con rispettivi ripieni; violetta; leuto e viola; contrabbasso; organo. Il passio è stato oggetto di una recente registrazione: Gaetano Veneziano, La Passione secondo Giovanni, CD Glossa 922609, 2016, direttore: Antonio Florio; cantanti: Raffaele Pe (Evangelista), Luca Cervoni (Christus), Marco Bussi (Pilatus), Renato Dolcini (Simon Petrus/Servus I), Valentina Argentieri (Ancilla/Servus II); Ghislieri Choir e Cappella Neapolitana. 29 6XOOœDUJRPHQWR FIU ANTONIO CAROCCIA, )HQDUROL H OH FRPSRVL]LRQL OLWXUJLFKH SHU OD 6HWWLPDQD 6DQWD H SHU Oœ8IILFLR dei Defunti, in Fedele Fenaroli il didatta e il compositore, Atti del Convegno nazionale (Lanciano, 15-16 ottobre 2008), a cura di Gianfranco Miscia, Lucca, Libreria Musicale Italiana, 2011, pp. 225-248; ROBERT L. KENDRICK, Singing Jeremiah. Music and Meaning in Holy Week, Bloomington, Indiana University, 2014, pp. 178-185. 30 Cfr. DELLœ2LIO-REA, The oratorio production cit. 31 Si veda in particolare CLAUDIO BACCIAGALUPPI, Double Ensembles and Cello Continuo in Eighteenth-Century Naples, in Barockmusik. Diskurs zu einem Interpretationsprofil, Freiburg im Breisgau, Rombach Verlag, 2013, pp. 183214: 188-190, 197-199. 32 Si tratta della Messa in Re maggiore, la Messa in Fa maggiore, il Dixit Dominus e il mottetto Sol resplendet. Cfr. BACCIAGALUPPI, Double ensembles cit., pp. 193-197. 28

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