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Il coraggio di non mollare Angelo Angeli titolare, insieme alla moglie Sabrina Avancini, di ZV Meccanica: “Abbiamo costruito la nostra azienda dal niente, ci siamo indebitati e abbiamo fatto investimenti. Conosciamo bene la fatica e le situazioni difficili”.
QUELLA DI
Angelo Angeli e Sabrina Avancini
ZV Meccanica non è solo la storia di un’azienda, ma è la storia di un sogno che si realizza, portato avanti con passione, coraggio e determinazione. Il sogno è quello di Angelo Angeli e della moglie Sabrina Avancini che nel 2009 decidono di mettersi in gioco e di rilevare l’azienda per cui lavorano come dipendenti, la ZV Meccanica di Arco. Dopo un periodo di trattative, nel 2010 l’impresa, fondata da Vittorio Zanella nel 1997 e operante nella meccanica di precisione, passa alla nuova direzione. Da allora ZV Meccanica non ha mai smesso di crescere, arrivando a contare oggi 29 collabora-
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | APR-MAG 2020
tori e un fatturato di 5milioni di euro. Non ha mai rallentato, almeno fino al 22 marzo 2020 quando, a causa dell’emergenza epidemiologica e al conseguente Dpcm del Governo che imponeva la chiusura di tutte le attività non essenziali, anche ZV Meccanica ha dovuto fermare i macchinari e lasciare spazio ad un malinconico silenzio. “Abbiamo potuto lavorare fino al 25 marzo per concludere le spedizioni – racconta Angeli – poi abbiamo dovuto chiudere, ma abbiamo potuto riaprire in deroga il 14 aprile, perché collaboriamo con aziende ritenute essenziali. Quando devi chiudere non è facile, – prosegue Angeli – ma lo abbiamo accettato nostro malgrado. Si parlava di un paio di settimane. Il momento più duro è stato quando il Governo ha prolungato la quarantena. Allora ci siamo davvero preoccupati. Come imprenditori siamo abituati ad avere sotto controllo la situazione, in questo caso invece non potevamo controllare niente e abbiamo provato un gran senso di impotenza”. Angelo e Sabrina non sono però due persone che si lasciano scoraggiare facilmente, anche nelle situazioni più difficili sono sempre pronti a gestire l’imprevisto, ad accettare gli eventi e a reagire ad essi anche quando il mondo sembra crollarti addosso. “Io e mia moglie siamo un duo coriaceo – racconta Angeli con commozione – tre anni fa abbiamo dovuto affrontare la malattia di nostra figlia minore, Chiara. Abbiamo già fatto esperienza nell’uso di mascherine, guanti e disinfettanti. Speravo di non doverlo rivivere così presto, ma è una situazione a cui siamo già abituati. Abbiamo costruito la nostra azienda dal niente, ci siamo indebitati e abbiamo fatto investimenti. Conosciamo bene la fatica e le situazioni difficili”. Angelo e Sabrina, ai quali quella dote chiamata resilienza, di cui oggi sentiamo tanto parlare, è stata loro duramente imposta dalla vita, anche durante le settimane di chiusura non hanno perso tempo e si sono subito messi all’opera, pensando e progettando. Con loro anche la figlia maggiore, Giulia, entrata in azienda. “Ci siamo subito attivati, – spiega Angeli – per fare il punto sulle nostre risorse. Sono convinto che ogni impresa debba organizzarsi in modo tale da avere già al proprio interno i mezzi e le potenzialità per affrontare gli imprevisti. Abbiamo