CONFCOOPERATIVE PER TE Al servizio delle cooperative e dei cooperatori - RAPPORTO ANNUALE 2014 -
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CONFCOOPERATIVE PER TE 2014 PREFAZIONE / 7 NOI E LA COMUNICAZIONE / 9 I DIPARTIMENTI, uffici e attività principali / 10
DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO - REVISIONE - AUDIT – VIGILANZA DIPARTIMENTO ORGANIZZATIVO DIPARTIMENTO POLITICO SINDACALE DIPARTIMENTO POLITICHE PER LO SVILUPPO
STRUTTURE DI SISTEMA E DI SERVIZI / 33 ELABORA FONDOSVILUPPO UNICAA UNICAF ACCREDIA
LE FEDERAZIONI NAZIONALI / 41 FEDERABITAZIONE FEDAGRI FEDERCONSUMO FEDERCOOPESCA FEDERCULTURA FEDERLAVORO FEDERAZIONESANITÀ FEDERSOLIDARIETÀ FEDERCASSE
CONFCOOPERATIVE IN EUROPA / 64
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Legislazione – Credito Rappresentanza - Imprenditrici Imprese cooperative - Giovani - Sviluppo Strumenti - Start up - Fondi strutturali Expo 2015 – Relazioni - Pari opportunità – Sostenibilità - Responsabilità – Prossimità - Network – Dialogo - Workers buyout – Mutua - Credito - Servizi – Persone – Professionalità - Sviluppo - Insieme –
Territori – Valori - Soci – Agroalimentare -
Housing sociale – Disabilità - Assistenza sanitaria -
Donne - Welfare - Integrazione - Mondo
Mutualità - Rete dei servizi - E-commerce – Formazione – Solidarietà –
Lavoro -
Salute – Internazionalizzazione – Pesca –
Cultura – Consumo - CoopUP – Comunità – Energia - Futuro
La nostra nuvola concettuale. Se disponi di una versione elettronica in pdf clicca sui termini sottolineati per approfondimenti. Se disponi di una versione cartacea puoi trovare la versione pdf sul sito http://www.confcooperative.it/ 5
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Il 2014 è stato un anno ricco, di eventi e di emozioni, non solo di problemi e fatiche. La crisi non ci ha tolto fiato, ci ha semmai insegnato a cercare nuovi strumenti per affrontarla. Insieme. Perché solo insieme si ha la capacità di guardare più lontano senza perdere di vista quello che ci sta vicino e unendo le sensibilità per non dimenticare nessuno. In queste pagine leggerete i nostri sforzi, le nostre idee, l’impegno di ogni singola risorsa ad andare avanti, come prima, anzi meglio di prima. Tutto questo per pavimentare una strada che si fa difficile e per questo più sfidante, che richiede le nostre migliori energie e grande tenacia, solidità e coerenza. Non abbiamo lasciato strade intentate e pur con fatica abbiamo tenuto un passo sostenuto, nuovo ma con le radici ben piantate nella nostra storia. La cooperazione non ha scelto la scorciatoia di licenziamenti, abbassamento della qualità o altro. Ha invece mostrato che la scelta di un’economia con al centro la persona, i suoi bisogni e i suoi sogni giusti è percorribile; anche in tempi così turbolenti. Confcooperative c’è e continuerà ad essere al servizio di cooperatori e cooperatrici e di tutti coloro che hanno idee e onestà e responsabilità per metterle in pratica.
Buon 2015! MAURIZIO GARDINI
Presidente Confcooperative
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NOI E LA COMUNICAZIONE
Torna “Confcooperative per te” il prodotto editoriale con il quale riassumiamo l’attività svolta per le nostre associate. Quest’anno scegliamo un modo nuovo per raccontare il lavoro. Confermiamo l’impianto tradizionale che in qualche decina di pagine sintetizza l’attività della Confederazione, dei Dipartimenti e dei Servizi, delle Federazioni e delle Società di Sistema. É stato messo on line il nuovo portale di Confcooperative che in modo innovativo ed essenziale accompagna il navigatore, occasionale o abituale che sia, attraverso tutto ciò che occorre, dalle informazioni ai servizi, tutto in pochi click. Importanti novità anche in casa Italia Cooperativa, il nostro house organ. Da settimanale, cartaceo prima e online poi, è stato trasformato in quotidiano online, ma non solo. Italia Cooperativa ha raddoppiato, perché è diventata agenzia stampa. Un’innovazione importante per una comunicazione tempestiva sia verso che da e per le nostre cooperative, il nostro sistema. È stato messo on line il portale dell’internazionalizzazione, un navigatore on line per le cooperative che volessero intraprendere politiche di internazionalizzazione e di export. A breve sarà on line anche una sezione dedicata all’attività comunitaria che Confcooperative svolge attraverso i suoi uffici di Bruxelles. Il portale azionale, Italia Cooperativa e il portale internazionalizzazione sono stati realizzati da Elabora società di sistema confederale, in collaborazione con l’area comunicazione di Confcooperative. In crescita l’attività su Twitter
con i profili di Confcooperative (3.000 followers) e Italia Cooperativa (700). Attive sui social network Federsolidarietà, FederazioneSanità, Federcoopesca e Fedagri. Novità anche negli aspetti organizzativi. La presidenza di Confcooperative ha rafforzato l’ufficio stampa con l’integrazione della redazione di Italia Cooperativa a cui seguirà presto l’integrazione delle professionalità che si occupano di comunicazione nelle Federazioni, per arrivare alla costituzione di un ufficio stampa confederale centralizzato che possa fare comunicazione in una visione integrata, sempre più necessaria anche alla luce dei fatti di cronaca che niente hanno a che fare con la cooperazione, ma che provocano danni enormi di immagine, per una percezione del tutto distorta che cooperatrici e cooperatori non meritano. I nuovi assetti organizzativi e il passaggio di Italia Cooperativa dal cartaceo all’online rispondono a una tripla esigenza: essere più innovativi, dare di più senza chiedere di più alle cooperative, fare una responsabile economia di scala sui costi.
LA PRESENZA SUI MEDIA
Nel corso del 2014 Confcooperative e le sue Federazioni hanno registrato una presenza maggiore sulla stampa nazionale e locale (Corriere della Sera, Repubblica, Sole 24 Ore, Il Giornale, Qn, Avvenire, Italia Oggi, Rai1, Rai2, Rainews, Giornale Radio Rai, Radio24 e Radio Vaticana). Al ritorno mediatico legato all’azione istituzionale (commento di misure economiche ad esempio.) si registra l’aumento del “racconto” delle storie di cooperative, come richiesto dal presidente Gardini. Far vedere il lavoro delle cooperative è il modo migliore per rappresentare a opinione pubblica e istituzioni cosa sia la cooperazione. Al link http://www.confcooperative.it/LInformazione/ Video-e-audio potrete rivedere/riascoltare alcuni dei principali servizi radiotelevisivi dell’anno. Dal 27 maggio 2004 giorno in cui fu messo on line il portale di Confcooperative di strada ne abbiamo fatta, ma da cooperatori non ci fermiamo su ciò che abbiamo fatto, ma guardiamo avanti, con coraggio, per continuare a rispondere alle sfide dei tempi e alle esigenze dei territori e delle comunità, perché “i cooperatori – come dice il presidente Gardini – con responsabilità si caricano sulle spalle pezzi di paese”. 9
I DIPARTIMENTI Uffici e attivitĂ principali
DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO / REVISIONE / AUDIT / VIGILANZA
lavoro sul Bilancio di Sostenibilità sempre in collaborazione con la PWC. L’ultima parte dell’anno, è stata dedicata alla rivisitazione della previsione per l’anno corrente quale base di partenza spunto per l’elaborazione, del bilancio di previsione del prossimo esercizio. Questa fase, attualmente ancora in corso, assume una particolare importanza con il perdurare della crisi economica in atto che interessa numerose strutture associate ed in considerazione delle necessità conseguenti alla corretta redazione del bilancio di previsione 2015 da sottoporre all’approvazione del Consiglio Nazionale nel prossimo mese di dicembre.
AREA CONTABILE E AMMINISTRATIVA
AREA CONTRIBUZIONE ASSOCIATIVA
Il primo periodo dell’anno è stato dedicato alle operazioni strettamente connesse con la definizione del bilancio consuntivo relativo all’esercizio. Una novità importante è stata l’assunzione di una risorsa per lavorare sul nuovo sistema di contabilità. Pertanto, le verifiche amministrative e contabili eseguite (gennaio/febbraio) sono state tradotte nelle opportune operazioni di integrazione e rettifica. Terminata questa fase, il Servizio Amministrativo ha redatto i vari documenti di bilancio che sono stati vagliati e verificati nella loro correttezza dalla società Pricewaterhouse & Coopers. A seguito di tali verifiche, anche per l’anno 2013, la PWC ha rilasciato la certificazione. Infine, dopo le periodiche, consuete verifiche del Collegio dei revisori dei conti, il bilancio è stato sottoposto all’approvazione degli organi nel periodo compreso tra maggio e giugno. Concentrata l’attività amministrativa sui numerosi impegni legati alla celebrazione delle assemblee di rinnovo cariche delle Federazioni nazionali e regionali da gennaio e protrattasi fino a giugno. Mai mancato il supporto al Collegio dei revisori dei conti nelle periodiche verifiche non tralasciando gli impegni amministrativi legati, in particolare, alle numerose iniziative di carattere organizzativo nonché agli adempimenti civilistici e fiscali per una corretta tenuta della contabilità.
L’ufficio contributi è stato ancora una volta una delle aree del Servizio Amministrativo più interessato dall’attività, precedentemente citata, svolta nei primi mesi del 2014. La verifica e l’aggiornamento costante degli incassi ha consentito il regolare svolgimento delle assemblee delle Federazioni nazionali e regionali, procedendo nel contempo all’aggiornamento della base dati contributiva seguendo le scadenze previste dal regolamento dei contributi associativi: dapprima la redazione del ruolo contributivo e la conseguente fase di stampa/ invio delle cartelle contributive poi la gestione dei versamenti e conseguenti ristorni alle strutture territoriali relative. A seguito delle novità introdotte con il nuovo regolamento per la riscossione dei contributi associativi, l’ufficio è stato chiamato molto spesso a supportare la commissione contributi ed il Consiglio di Presidenza nella definizione del ruolo contributivo corrente. Al termine della pausa estiva è terminato l’invio delle seconde rate in scadenza, mentre nello scorso mese di novembre è stato spedito agli enti nazionali morosi il sollecito di versamento del contributo associativo per l’anno 2014.
Avviato in chiusura d’anno anche un innovativo I DIPARTIMENTI - Uffici e attività principali
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AREA PAGHE E CONTRIBUTI
L’ufficio ha assolto pienamente le incombenze derivanti dalla sua attività nel rispetto di quanto previsto dalle disposizioni di legge in materia fiscale e previdenziale supportando, inoltre, la fase di formazione del bilancio consuntivo e preventivo. Ha quindi provveduto alla compilazione ed all’invio per via telematica ai competenti Uffici dell’Erario delle dichiarazioni relativi ai mod. 770 ed al mod. Unico 2014 Ires ed Irap.
GESTIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE ED ADEMPIMENTI NORMATIVI SULLA SICUREZZA
Confcooperative ha proseguito molto attivamente sul fronte della razionalizzazione del patrimonio immobiliare e, sebbene non siano state acquisite nuove proprietà immobiliari, sono proseguiti i processi di ristrutturazione ed adeguamento alle disposizioni in materia di sicurezza degli immobili di proprietà o in locazione. Il processo ancora non del tutto concluso ha interessato prevalentemente i locali adibiti ad archivio che hanno perso tale funzione presa in carico da un gestore esterno degli archivi. Tale fase ha consentito una reale riorganizzazione degli spazi che in tal modo sono stati in parte messi a reddito tramite stipula di regolare contratto di locazione a partire dal mese di settembre. Anche i contigui locali di Via della Conciliazione destinati alla Federazione delle Banche di Credito Cooperativo come sede di rappresentanza sono stati nell’ultima parte dell’anno oggetto di interventi di aggiornamento degli impianti tecnologici. Inoltre, sono stati implementati vari adempimenti scaturiti dalla recente normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro prevista in base ai D.lgs. 81/08 e 106/09 che hanno consentito di adeguare la struttura centrale di Confcooperative e le sue sedi distaccate. Segnaliamo il prezioso e assiduo supporto che la segreteria amministrativa rivolge a tutte le azioni intraprese dai colleghi appartenenti alle aree sopra indicate e, più in generale, dall’intero Servizio Amministrativo.
I DIPARTIMENTI - Uffici e attività principali
SERVIZIO REVISIONE
Prosegue l’impegno della revisione per la crescita delle cooperative aderenti ponendo in essere tutte le misure di assistenza e sostegno. Con uno sforzo organizzativo e richiamando alla necessaria coesione e collaborazione tra la struttura di assistenza e la struttura di controllo, la revisione affronta la sempre più difficile situazione economica che nel 2014 ha visto aumentare notevolmente i problemi di continuità aziendale. Cresce, in quest’ottica, la sensibilità del servizio che è chiamato, da un lato, a revisionare tutte le cooperative aderenti attraverso una attenta programmazione dell’attività complessiva e, dall’altro, ad intensificare il monitoraggio delle procedure in istruttoria presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Numerose le iniziative di formazione e di aggiornamento tecnico/legislativo dei revisori e dei responsabili territoriali che, insieme alla strumentazione di analisi e di approfondimento, garantiscono la professionalità nell’individuazione dei casi di crisi e di difficoltà.
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DIPARTIMENTO ORGANIZZATIVO
In particolare, si sono completati i seguenti progetti di riordino: Calabria, Imperia-Savona, Como-Varese. Sono invece ancora in fase di definizione, elaborazione e progettazione i seguenti piani di riordino territoriale: Sicilia, Marche, Abruzzo, Toscana, Campania e Lazio
SEMPLIFICAZIONE
ANALISI TERRITORIALI
E’ proseguita l’attività già svolta durante l’ultimo trimestre 2013, con l’impegno ad analizzare sotto il profilo organizzativo la situazione delle Confcooperative sul territorio. Il Dipartimento ha potuto contare su una forte sinergia con altri Dipartimenti, Servizi e Società di sistema che hanno consentito di mettere a punto un programma di monitoraggio territoriale teso alla individuazione di criteri e indici economicoorganizzativi. Nell’ambito del monitoraggio territoriale sono stati dedicati i primi mesi del 2014 a incontri specifici con i dirigenti di quelle Unioni territoriali interessate anche dal progetto di riordino.
Attuato un importante lavoro di semplificazione delle procedure riguardanti la gestione della posta in entrata e in uscita e ha curato, di concerto con il Servizio revisioni, la semplificazione dell’attività dell’Ufficio adesioni incentivando il maggiore utilizzo degli applicativi core da parte delle Unioni territoriali e modificando radicalmente le procedure interne confederali per quanto riguarda le immatricolazioni e cancellazioni. In collaborazione con il Dipartimento amministrativo è stata anche avviata la semplificazione delle procedure attinenti la gestione del personale confederale. Sempre congiuntamente al Dipartimento amministrativo, si sono poi create le condizioni per realizzare la prima biblioteca confederale presso il Palazzo della Cooperazione. Si è partiti da un lavoro massiccio di snellimento del materiale cartaceo - prima localizzato in appositi magazzini - per passare successivamente ad una gestione esternalizzata attraverso la procedura di dematerializzazione dei documenti, per poi creare una biblioteca dove sono raccolte le pubblicazioni di interesse per la cooperazione . La biblioteca si implementerà con il contributo che potrà arrivare dagli uffici confederali, dalle federazioni e dal territorio.
FORMAZIONE DIPENDENTI
PROGETTO DI RIORDINO TERRITORIALE
Fa parte delle scelte strategiche della Conferenza organizzativa, ha trovato nel corso del 2014 la sua piena attuazione attraverso un’azione di sensibilizzazione e affiancamento ai territori. I DIPARTIMENTI - Uffici e attività principali
E’ stato realizzato un percorso di formazione rivolto al personale confederale e finalizzato al tema della comunicazione. Attraverso cinque moduli formativi, ciascun modulo di una giornata, sono state affrontate le tematiche attinenti alla comunicazione rivolta all’esterno, alle tecniche e strumenti di comunicazione e alla gestione dei processi di informazione e comunicazione interni all’Associazione. Anche la scelta formativa rientra a pieno titolo tra le strategie individuate dalla Conferenza organizzativa. 13
CAMERA ARBITRALE
La Camera Arbitrale e di Conciliazione della Cooperazione ha proseguito nella sua attività di strumento al servizio del sistema cooperativo per favorire una più celere e bonaria risoluzione stragiudiziale delle controversie tra cooperative e soci Per venire incontro alle istanze che vengono presentate alla Camera, si è proseguito nella attivazione sul territorio delle segreterie decentrate presso le quali si svolgono i procedimenti arbitrali. Attualmente sono attive otto segreterie decentrate (Emilia Romagna, Friuli V.G., Lazio, Liguria, Lombardia, Toscana, Veneto, Puglia). Inoltre, il Consiglio direttivo ha apportato modifiche al Regolamento arbitrale in ragione delle esperienze maturate in questi anni di attività (la Camera opera dal 2006) e per renderlo coerente con l’attuale normativa in materia di arbitrato. La Camera ad oggi ha istruito complessivamente 152 domande di arbitrato. Di queste, 21 domande sono state ricevute nel corso del 2014. Le informazioni essenziali per accedere alla Camera Arbitrale sono contenute nel sito www. cameraarbitraledellacooperazione.it
monitoraggio delle alleanze a livello settoriale e ha affiancato la Presidenza dell’Alleanza nell’attività ordinaria e straordinaria e nella definizione dei gruppi di lavoro che dal 2015 inizieranno a confrontarsi sui temi strategici propedeutici alla unificazione.
STATUTI, REGOLAMENTI E STAGIONE ASSEMBLEARE DELLE FEDERAZIONI
Supporto, in stretta sinergia con il Servizio Legislativo e Legale, le Unioni territoriali nell’armonizzazione degli statuti e dei regolamenti recependo le modifiche apportate dalla Conferenza organizzativa allo Statuto confederale. Analogo lavoro è stato fatto supportando le federazioni nell’adeguamento dei propri statuti portati in approvazione alle loro rispettive assemblee, oltre ad averle affiancate e collaborando alla gestione organizzativa delle assemblee stesse.
ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE
Nell’ambito dell’attività dell’Alleanza l’anno 2014 si è caratterizzato per la costituzione dell’Associazione - Alleanza delle Cooperative Italiane - quale passo intermedio di prima strutturazione verso l’unificazione. Si sono inoltre create le condizioni per l’istituzione di alleanze territoriali nelle regioni Basilicata, Umbria, Molise, Puglia e Campania. Il Dipartimento ha curato, in particolare, il I DIPARTIMENTI - Uffici e attività principali
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DIPARTIMENTO POLITICO SINDACALE
SERVIZIO LEGISLATIVO
Nell’ambito dell’attività legislativa nazionale, il Servizio Legislativo Legale Fiscale ha partecipato attivamente alla redazione dei testi ed alla formulazione di emendamenti su vari provvedimenti. Già nel primo provvedimento del Governo Renzi, il Decreto Legge n. 66/2014 (cd. Decreto Bonus Irpef), su proposta di Confcooperative, sono stati introdotti il divieto di distribuzione degli utili delle cooperative sino alla copertura delle perdite (di cui all’art.3, c.1, della Legge n.28/1999, consentendo la distribuzione ai soci finanziatori); nonché rilevanti precisazioni sulla riduzione del 5 % degli importi dei contratti in essere con le amministrazioni e l’estensione della possibilità di compensare i debiti tributari con i crediti verso la P.A. Durante la preparazione del provvedimento, è stato scongiurato l’inasprimento del regime fiscale delle imprese e cooperative agricole (che hanno comunque subito un limitato aggravio derivante dalla riclassificazione dei comuni montani e parzialmente montani ai fini dell’esenzione IMU: ma è stato comunque assicurato il trattamento favorevole dei terreni posseduti da IAP e l’esenzione delle proprietà collettive).
particolari azioni di finanziamento per le BCC in situazione di inadeguatezza patrimoniale; ed esteso l’ambito di applicazione dell’esenzione dall’accisa sulla benzina all’attività di pesca professionale in acque interne e lagunari. Con il Decreto Legge n.145/2013 (cd. Destinazione Italia), Confcooperative ha anzitutto promosso l’interpretazione autentica dell’articolo 2526, comma 4, c.c., secondo la quale il divieto in esso contenuto si riferisce esclusivamente ai titoli di debito; sono state altresì accolte le proposte di estensione dell’agevolazione tributaria - già prevista in favore dei finanziamenti erogati dal Foncooper - ai finanziamenti erogati direttamente dalle società finanziarie ex “Legge Marcora” e di introduzione di specifiche agevolazioni per le società cooperative costituite da lavoratori dipendenti dell’impresa in crisi (cd. workers buy out). In ultimo, è stata estesa alle imprese ittiche la possibilità di far parte dei Consorzi per l’internazionalizzazione (possibilità riconosciuta alle imprese agricole e agroalimentari). Tra gli ultimi provvedimenti dell’anno, si segnala la liberalizzazione della vendita ed il commercio dei prodotti della pesca esercitata a fini scientifici (proposta di Federcoopesca recepita nella Legge n.161/2014, cd. Legge europea 2013-bis); nonché l’introduzione di misure per favorire l’accesso ai finanziamenti della legge 49/1985 da parte delle cooperative di lavoratori provenienti da aziende confiscate e l’agevolazione agli investimenti nella gestione di patrimoni immobiliari di alloggi sociali (misure queste recepite su proposta di Confcooperative nel Decreto Legge n.133/2014, cosiddetto Sblocca Italia).
Nel successivo Decreto Legge n. 91/2014 (cd. Decreto Competitività), su sollecitazione di Confcooperative, è stato modificato il regime fiscale delle società cooperative di consumo e delle banche di credito cooperativo (consentendo cosi il definitivo adeguamento alle richieste della Commissione UE per la chiusura della procedura di infrazione); introdotta la possibilità di emettere I DIPARTIMENTI - Uffici e attività principali
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STABILITÀ
Sotto altro profilo occorre menzionare l’opera svolta in relazione al D.L.vo Semplificazioni fiscali (D.L.vo 175/2014), primo decreto di attuazione della riforma fiscale, nell’esame del quale è stata scongiurata l’introduzione di un regime fiscale della società tra professionisti svantaggioso per le cooperative tra professionisti (che avrebbe escluso l’applicazione della disciplina sul reddito d’impresa e, dunque, il regime fiscale speciale per le cooperative).
Risposta ad interpello 7 maggio 2014, n. prot. 954-87/2014). Per tutti gli argomenti non citati o non approfonditi in questa sede si rinvia al testo delle Circolari del Servizio.
All’attività appena riepilogata occorre aggiungere quella svolta ad inizio anno (ultimi provvedimenti del Governo Letta), segnalando in particolare l’intervento in materia di tributi locali nel Decreto Legge n.16/2014, con le modifiche di favore per le cooperative agricole (esclusione dei terreni agricoli dalla TASI ed esenzione da TARI per i produttori di rifiuti speciali assimilati agli urbani). Confcooperative ha infine partecipato attivamente a varie ed importanti audizioni parlamentari, come quella sul DEF 2014; sul DDL di Stabilità 2015; sullo Sblocca Italia; sulla Riforma dei Confidi e sulla Riforma del Terzo settore.
Quanto all’attività prestata dal servizio in relazione a procedimenti non legislativi, si segnala anzitutto la chiusura definitiva della procedura di infrazione relativa al regime fiscale delle cooperative (Commissione UE, Comunicazione del 21/11/2014). Hanno trovato altresì definitiva risoluzione le ultime questioni interpretative relative all’imponibilità Ici dei fabbricati rurali ad opera (Agenzia delle Entrate, Nota 6/2/2014, n.17122); nonché i problemi di diritto transitorio legati al “tentativo” di abrogazione del regime Iva delle prestazioni sociali (Agenzia delle Entrate, I DIPARTIMENTI - Uffici e attività principali
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SERVIZIO SINDACALE GIUSLAVORISTICO
Confcooperative ha seguito attivamente e con approccio concreto i nuovi filoni di intervento che, specie con il cambio di governo, si sono venuti sviluppando durante l’anno in materia di lavoro. L’attività di approfondimento ed elaborazione condotta ha riguardato tutte le principali novità normative, tra cui il decreto-legge 34/2014, il JobsAct, la Legge di stabilità nonché gli interventi di rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, contestuali ad una revisione dei criteri per la loro concessione. Tale lavoro è stato utilizzato e condiviso con Alleanza delle Cooperative Italiane nelle occasioni di confronto con il Governo e con il Parlamento.
DECRETO POLETTI
(D.L. 34/2014), primo atto d’intervento del governo Renzi, espresso un giudizio positivo condividendo pienamente l’azione d’emergenza messa in campo per rilanciare subito l’occupazione rispetto ad un impianto normativo modificato nel 2012 con la riforma Fornero (sul contratto a termine operata sia l’eliminazione della causale che l’ammissibilità di più proroghe).
Si ritiene importante richiamare la sentenza TAR Lazio n. 8865/2014, con cui per l’ennesima volta la magistratura ha ribadito la rilevanza dei CCNL sottoscritti da Confcooperative, Legacoop e AGCI quali contratti comparativamente più rappresentativi nelle categorie cooperative. I soli da prendere a riferimento anche per il pagamento della relativa contribuzione. http://www.dottrinalavoro.it/wpcontent/ uploads/2014/10/TARLazioRappresSindacCcnl. pdf Sul costo del lavoro, oltre le novità in termini di parziale riduzione che la legge di stabilità introduce per il futuro, con l’eliminazione della componente lavoro dalla base imponibile IRAP e gli sgravi contributivi per 3 anni sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato, va registrata: • la definitiva conferma del percorso di gradualità riconosciuto dalla legge Fornero ad alcune cooperative (ex D.P.R. 602/1970) in materia di contribuzione ASpI; • l’avvio dei versamenti presso l’INPS del Fondo di solidarietà cui sono tenute a pagare le cooperative sopra i 15 dipendenti sprovviste di ammortizzatori sociali ordinari. Si tratta dello strumento universale con cui si realizza concretamente il superamento degli ammortizzatori in deroga; • l’attuazione delle misure sulla decontribuzione e sulla tassazione agevolata al 10% dei salari di II° livello, comprese le somme erogate ai soci lavoratori a titolo di ristorno; • sulla riduzione del costo del lavoro l’entrata in vigore della riduzione dei premi assicurativi è pari al 14,17%.
JOBSACT
Del progetto di riforma complessiva del mercato del lavoro abbiamo un giudizio complessivo sostanzialmente positivo, anche se per una valutazione di merito sarà necessario attendere i decreti delegati che daranno operatività alle previsioni normative della legge delega http:// www.confcooperative.it/LInformazione/Le-notizie/ jobs-act-22269 I DIPARTIMENTI - Uffici e attività principali
Un capitolo a parte merita il settore agricolo, per cui è diventata praticabile la possibilità di procedere congiuntamente all’assunzione di lavoratori dipendenti per lo svolgimento di prestazioni presso le singole realtà produttive. Un altro importante passaggio è l’avvio dei nuovi 17
incentivi per l’assunzione di giovani lavoratori in agricoltura previsti dal programma #Campolibero. Segnaliamo la conferma della possibilità di richiedere anticipatamente in un’unica soluzione l’indennità ASpI per costituire una nuova cooperativa o associarsi ad una cooperativa già esistente. In termini di semplificazione con apposito emendamento abbiamo ottenuto anche la possibilità di risolvere una crisi aziendale attraverso la formula dei c.d. workers buyout. L’interlocuzione con gli enti previdenziali e assicurativi è proseguita in maniera positiva, registrando in particolare sul fronte INPS l’elaborazione del suo bilancio sociale da (http://www.inps.it/portale/default. aspx?sID=%3b0%3b7205%3b) mentre da parte dell’INAIL il finanziamento di progetti in materia di salute e sicurezza a cura delle imprese per un ammontare di circa 340 milioni di euro (http://www.inail.it/internet/default/ INAILincasodi/Incentiviperlasicurezza/index.html). Le trattative dei rinnovi dei nostri CCNL (il 2014 è il 3° e ultimo anno di vigenza del triennio contrattuale iniziato nel 2012) per molti accordi non sono ancora iniziate (l’agricoltura, l’agroalimentare, i metalmeccanici e la vigilanza scadono a fine 2015) oppure sono ancora in corso (pulizie e multiservizi, consumo e distribuzione, BCC, pesca). Tra i rinnovi del 2014 si segnalano gli edili, i taxi e degli agenti di commercio del settore industria, tutti caratterizzati da aumenti economici assolutamente contenuti alla luce delle significative tendenze deflattive registrate nell’anno. L’accordo più significativo è quello degli edili, negoziato congiuntamente dalla Cooperazione e ANCE che contiene alcuni spunti innovativi con un aumento retributivo molto contenuto - 40€ più 8€ per la previdenza complementare (http://www.confcooperative.it/ LInformazione/Le-notizie/rinnovo-del-contrattoedili-6976). Ci sono poi alcune situazioni che meritano di essere ricordate. 1. Nel settore merci e logistica, il contratto è stato rinnovato il 1° agosto 2013 senza la sigla delle associazioni cooperative, che hanno contestato la scelta di proseguire con un unico tavolo negoziale composto sia da committenti che da fornitori. 2. In particolare, il momento di crisi e l’onerosità di questo contratto nazionale, scaricata peraltro I DIPARTIMENTI - Uffici e attività principali
solo sui fornitori visto che i committenti sono abituati a lavorare in appalto, hanno indotto le associazioni cooperative a non considerare più adeguato alle loro esigenze il tavolo per il contratto unico che ha caratterizzato i precedenti rinnovi. Per le sociali, invece, nonostante il contratto sia scaduto da circa 2 anni (fine 2012), i sindacati non hanno inviato la relativa piattaforma, anche perché le parti sono ancora impegnate nell’attuazione di alcune previsioni del CCNL vigente e proprio da tali lavori emergono per i sindacati indicazioni sul fatto che non ci siano margini praticabili per procedere al rinnovo, anche a causa dei crediti non riscossi dalle cooperative di questo settore. 3. Infine, va ricordata la stipula del CCNL relativo al comparto dello spettacolo, primo nella sua tipologia (http://www.confcooperative. it/LInformazione/Le-notizie/siglato-il-primoccnl-per-le-cooperative-dello-spettacolo-23374). Connesso al fronte contrattuale, è da registrare l’investimento che Confcooperative sta portando avanti per implementare la Mutua Nazionale Cooperazione Salute, nuovo strumento in materia di sanità integrativa. L’obiettivo, come noto, rientrante in un progetto mutualistico più complesso, è quello di massimizzare i benefici per soci e lavoratori erogando servizi sanitari, assistenziali, previdenziali e finanziari in favore delle persone e delle loro famiglie.
GARANZIA GIOVANI/ POLITICHE ATTIVE
Stipulato un apposito protocollo tra l’Alleanza e il Ministero del Lavoro sul tema al fine di favorire, alla luce delle specificità del sistema cooperativo, sia esperienze di servizio civile, di tirocinio o lavorative presso nostre imprese sia attività di consulenza e tutoraggio per costituire nuove realtà (http://www.garanziagiovani.gov. it/Partnership/Partner/Documents/ProtocolloAlleanza-Cooperative.pdf e anche http://www. confcooperative.it/LInformazione/Le-notizie/ piano-giovani-alleanza-cooperative-sigla-intesacon-ministero-lavoro-6841). Sempre in materia di Garanzia Giovani particolare attenzione va posta all’avvio del bonus occupazionale come formula di incentivazione all’assunzione di giovani NEET riconosciuta dall’INPS. 18
FONCOOP
E’ proseguita con determinazione l’azione del nostro fondo interprofessionale che ha compiuto dieci anni, un traguardo che testimonia la convinzione e l’investimento con cui le cooperative affrontano il tema dello sviluppo e dell’aggiornamento professionale del loro capitale umano (http:// w w w. f o n c o o p. c o o p / d e c e n n a l e / p a g 1 . h t m ) . Qualche numero: 24 Avvisi, il consolidamento del Conto Formativo, il coinvolgimento di oltre 6 mila imprese e di 300 mila lavoratori per un ammontare complessivo di risorse utilizzate pari a circa 140 milioni di euro.
FONDI DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE
Anche i nostri fondi di previdenza complementare continuano la loro azione con buoni risultati sia in termini di iscritti che di patrimonio (fotografia al 30 giugno 2014).
COOPERLAVORO
Iscritti Massa finanziaria raccolta in €
PREVICOOPER
FILCOOP
TOTALE
69.734
31.818
9.849
111.401
787.574.431
608.144.002
90.690.418
1.486.408.851
COOPFORM NAZIONALE
Abbiamo dovuto registrare l’impossibilità di trovare un accordo con i sindacati per il rilancio dell’Ente Bilaterale. Si è scelto con senso di responsabilità di non proseguire ulteriormente procedendo alla liquidazione dell’ente. Rimangono operativi a tutti gli effetti i Coopform regionali che, dotati di autonomia statutaria e patrimoniale, potranno anche provare a implementare le loro attività in un’ottica di maggiore utilità e servizio verso le imprese associate.
I DIPARTIMENTI - Uffici e attività principali
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DIPARTIMENTO POLITICHE PER LO SVILUPPO
L’anno della sua formazione: così può essere rappresentato il lavoro svolto dal dipartimento per dare seguito al dettato della Conferenza Organizzativa 2013 che stabiliva la necessità di strutturare organicamente l’insieme degli uffici riferimento per i Territori e le Federazioni sulle politiche per lo sviluppo e sostenere così l’azione delle cooperative con servizi e strumenti studiati ad hoc. Sussidiarietà e prossimità, interpretazione dei bisogni e risposte professionali ed efficaci: questa la logica che ha mosso la configurazione di strumenti, non più lasciata alla spontaneità dei territori pur nel rispetto della loro autonomia. Sono nate proposte e soluzioni per rafforzare la capacità di rappresentanza dei territori e di impatto delle cooperative. Così, alla tradizionale assistenza politico -sindacale, si affiancano il nuovo Piano Nazionale dei Servizi e la Mutua nazionale: due progetti ombrello che raccolgono esigenze di miglioramento, nel primo caso e offerta di un’alternativa di sistema e di principio, nel secondo. Le Linee Guida del Piano Nazionale dei Servizi sono state approvate lo scorso luglio 2014 dal Consiglio di Presidenza confederale e prevedono: una gestione imprenditoriale della rete servizi su scala nazionale. Il Piano è ispirato da logiche di sussidiarietà, animato dal protagonismo di Territori e Federazioni e coordinato dalla Confederazione. Viene attuato con la collaborazione di Unicaf ed Elabora e del territorio e si arricchisce del patrimonio di esperienze e professionalità esistenti che vengono censite per renderle disponibili al network. I DIPARTIMENTI - Uffici e attività principali
Sono stati definiti dei requisiti standard dei CSA e regole di ingaggio tra società di sistema nazionale e singoli CSA per il funzionamento del Network secondo tre livelli di accesso: identità comune (marchio, immagine, sistema di vigilanza, etc.), centrale di acquisto comune, iniziative unitarie di carattere imprenditoriale. Il Sistema Mutualistico nazionale mette in rete Mutue già esistenti per rispondere alle domande del Welfare Contrattuale - sempre più diffuso - e di quello volontario, relativo non solo alla sanità integrativa ma a tutto il cosiddetto Welfare di Conciliazione. Sul versante della sanità integrativa, in particolare, il progetto mira non solo a dare risposte adeguate ai soci delle Mutue riversando il maggiore valore possibile in prestazioni ma ad erogarle tramite la costituzione di un network sanitario di cooperative svincolate, per statuto, da una logica for profit. Di fronte alla crescente complessità del fare impresa e di vivere la dimensione del territorio ai tempi della globalizzazione, il Dipartimento per lo Sviluppo si sta adoperando per attrezzare le Unioni Territoriali di un’adeguata capacità per rispondere alle sollecitazioni delle cooperative, sia nella gestione che negli adempimenti.
“lavorare lavoro di squadra significa insieme verso una visione
comune e dirigere ogni realizzazione individuale verso un obiettivo organizzato consentendo alle persone di ottenere risultati non comuni”
Dipartimento Sviluppo
L’UFFICIO CREDITO E FINANZA DI SISTEMA
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Ha svolto il ruolo di facilitatore all’accesso agli strumenti finanziari di sistema, da parte delle cooperative, in affiancamento alle Unioni territoriali e ai Centri Servizi. In affiancamento con i diversi soggetti finanziari: COOPERFIDI ITALIA www.cooperfidiitalia.it Affiancamento alle nostre cooperative nell’iter procedurale finalizzato al rilascio delle garanzie da parte di tale intermediario, indirizzando le stesse 20
nell’utilizzo delle Convenzioni più convenienti in essere con le banche. E affiancamento per lo sviluppo dell’operatività del Cooperfidi Italia e di ampliamento della sua base associativa, con riferimento alle nostre cooperative associate. Per questo fine, si è favorita l’individuazione nella nostra Rete sul territorio di figure professionali in grado di recepire i fabbisogni delle cooperative e canalizzare le loro istanze. Concluse apposite convenzioni fra alcuni Consorzi cooperativi di rilevanza nazionale e Cooperfidi Italia, finalizzate al rilascio di garanzie sia a vantaggio delle cooperative associate che dei propri soci (Gruppo CRAI e SIGMA). FONDOSVILUPPO Si è verificata la possibilità di accesso alla Convenzione in essere con Iccrea BancaImpresa, destinata al finanziamento di investimenti, consolidamento del debito e prestiti partecipativi (sostegno di operazioni di aumento di capitale sociale). CFI www.cfi.it Si sono intrattenuti contatti e svolti incontri finalizzati a verificare la possibilità di intervento di tale struttura su progetti di workers buy out o di sviluppo aziendale. In merito ai progetti di workers buy out, nei casi più rilevanti, si sono affiancate alcune cooperative in incontri presso il MISE finalizzati a definire i descritti percorsi.
CREDITO COOPERATIVO Attivi i contatti/collaborazioni quotidiani principalmente a livello di Federcasse nazionale, Federazioni regionali delle BCC e Iccrea BancaImpresa, che hanno interessato lo sviluppo e l’implementazione di tutte le attività descritte in precedenza. In raccordo con Federcasse nazionale, Cooperfidi Italia e Fondosviluppo, l’ufficio ha inoltre collaborato alla definizione della linea finanziaria finalizzata al supporto dello start up di cooperative I DIPARTIMENTI - Uffici e attività principali
giovanili e femminili, costituite in prevalenza da giovani (under 35) e da donne (indipendentemente dall’età); fra tali start-up rientrano anche quelli sorti nell’ambito degli incubatori cooperativi (Progetto CoopUp - http://www.confcooperative.it/ Le-Iniziative/COOPUP). Importante la gestione del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI www.fondidigaranzia. it, anche grazie al responsabile dell’ufficio in qualità di componente del Consiglio di Gestione, procedendo al censimento e all’analisi delle operazioni riguardanti gli enti cooperativi, con la conseguente elaborazione di rapporti periodici, affrontando diverse problematiche nell’utilizzo di tale strumento da parte delle cooperative, attraverso incontri con l’attuale Gestore Mediocredito Centrale e con il Ministero dello Sviluppo Economico - MISE. Presso il Mise in diverse riunioni, sono stati messi a punto provvedimenti attuativi circa il Fondo Centrale di Garanzia per le PMI, e organizzati diversi seminari sul territorio finalizzati all’implementazione dell’utilizzo da parte delle cooperative. Organizzati anche, seminari ed incontri su tematiche del Credito e di finanziamenti agevolati, es. Strumenti finanziari di Sistema, Fondo Centrale di Garanzia per le PMI, Sabatini bis - vedi www. mise.gov.it e Cassa Depositi e Prestiti www.cdp.it e attività di informazione ed aggiornamento circa le principali novità in tema di opportunità finanziarie per le nostre cooperative, attraverso la stesura di circolari esplicative. Promossa la definizione di una Convenzione quadro fra Confcooperative, Banca Etica e Federsolidarietà, finalizzata a sancire fra le parti una collaborazione duratura, con conseguente declinazione – nel 2015 – di accordi su specifiche linee finanziarie. Per l’Alleanza delle Cooperative Italiane, l’ufficio è stato coinvolto, nei lavori di stesura del “Protocollo di impegni – pagamento debiti PA”, del 21/7/2014, promosso dal MEF assieme alle principali Associazioni imprenditoriali e a diversi Enti interessati, finalizzato al completamento del pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione. E assieme all’ABI (www.abi. it) e alle altre Associazioni imprenditoriali, ai lavori di predisposizione e messa a punto di Protocolli di intesa finalizzati a facilitare l’accesso 21
al credito delle Pmi, o su altre tematiche di interesse (Rinnovo Accordo per il credito 2013 al 31/12/2014 – moratoria - Protocollo di intesa per lo sviluppo e la crescita delle imprese a prevalente partecipazione femminile), collaborando alla stesura del Vademecum degli strumenti a sostegno delle cooperative femminili. Infine, nel corso dell’iter legislativo di approvazione di provvedimenti riguardanti il credito ed altre opportunità finanziarie, si sono formulate proposte ed emendamenti, al fine di favorire il pieno utilizzo di tali strumenti da parte delle cooperative.
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INTERNAZIONALIZZAZIONE
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UFFICIO PER LE POLITICHE DI INTERNAZIONALIZZAZIONE E MERCATI
Adottando le linee programmatiche emerse dalla Conferenza Organizzativa del maggio 2013, a partire dal 1 gennaio 2014, all’interno del neo costituito Dipartimento per le Politiche di Sviluppo, Confcooperative ha istituito l’Ufficio per le Politiche di Internazionalizzazione e Mercati quale servizio esclusivamente dedicato ad agevolare e supportare i processi di internazionalizzazione delle cooperative associate, sia nell’ambito delle esportazioni, sia per le opportunità derivanti dai progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo. Tra le principali attività svolte: • Realizzazione e messa on line di un portale internet (www.internazionalizzazione. confcooperative.it) a disposizione delle cooperative che fornisce informazioni su iniziative, strumenti finanziari, progetti condivisi ma anche servizi gratuiti di assistenza personalizzata (l’Esperto risponde e Check Up) per l’internazionalizzazione. Il portale, online dal 12 giugno, in sei mesi è I DIPARTIMENTI - Uffici e attività principali
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stato visitato da oltre 3.000 utenti per quasi 30.000 pagine consultate. Attraverso il sito, infine, è possibile accedere all’account twitter @ConfcoopMercati, creato per condividere in tempo reale news, iniziative, opportunità ed approfondimenti che si ritiene possano essere di supporto all’internazionalizzazione delle Cooperative. Assistenza diretta alle cooperative: nel 2014 abbiamo sostenuto diversi progetti di internazionalizzazione di cooperative in Bulgaria, Singapore, Senegal, Mozambico e Cina e la realizzazione di un progetto di incoming di operatori cinesi per il settore agroalimentare. Corso di formazione per l’Internazionalizzazione delle cooperative: a novembre è partito il primo corso di formazione per l’internazionalizzazione delle cooperative finanziato dal MISE, realizzato dall’ICE e promosso dall’Alleanza delle Cooperative Italiane con l’obiettivo di fornire a direttori, tecnici e soci delle cooperative, strumenti e competenze specifiche per essere competitivi sui mercati internazionali. Maggiori informazioni: http://goo.gl/1CK47i Road Show per l’Internazionalizzazione: nell’ambito della Cabina di Regia per l’Italia Internazionale, Confcooperative, all’interno dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, è tra i promotori del Road Show per l’internazionalizzazione, una serie di incontri itineranti che prevedono una sessione plenaria con l’intervento di esperti che illustrano opportunità e strumenti per accedere ai mercati esteri ed una sessione B2B in cui le imprese possono incontrare specialisti di settore per la messa a punto di un piano di internazionalizzazione personalizzato. Maggiori informazioni: http://st.formazione. ilsole24ore.com/a/roadshowice/index.html EXPO Milano 2015: come è noto, dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, la Città di Milano ospiterà l’Esposizione Universale, un evento straordinario in cui 144 Paesi, 3 Organizzazioni internazionali e 13 Organizzazioni della Società civile, in rappresentanza del 94% della popolazione mondiale, si incontreranno per discutere e presentare le loro best practices relativamente al tema con il quale Milano si è aggiudicata l’Esposizione: “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Confcooperative insieme a Federcasse/Gruppo Bancario ICCREA, 22
ha deciso di essere presente ad EXPO con proprio spazio espositivo all’interno di Cascina Triulza, il Padiglione dedicato all’Economia sociale ed al Terzo settore. Nel corso dei sei mesi, saranno organizzati oltre 20 eventi (circa 4 al mese) di dimensione internazionale e delle settimane dedicate alla valorizzazione di specificità che sono uniche del movimento cooperativo italiano quali, ad esempio, le Cooperative Start Up, le Donne ed i Giovani Cooperatori, le cooperative sociali, le cooperative turistico-culturali, le cooperative agroalimentari, le cooperative socio-sanitarie, le cooperative attive nel settore dell’energia da fonti rinnovabili e nei servizi alle imprese, le cooperative attive nel settore del credito. L’investimento di Confcooperative in EXPO Milano 2015, quindi, è volto a: • promuovere, valorizzare e quindi sensibilizzare l’opinione pubblica italiana ed internazionale circa i principi del movimento cooperativo italiano; • promuovere e valorizzare il modello imprenditoriale cooperativo quale modello distintivo di sviluppo democratico e sostenibile, espressione di un’Economia Sociale di cui il mondo ha sempre più bisogno; • promuovere e valorizzare le peculiarità delle filiere cooperative in termini di valorizzazione del lavoro dell’uomo e del territorio; • offrire alle federazioni nazionali, alle Unioni territoriali ed alle cooperative italiane ed internazionali un luogo di incontro per confrontarsi sui grandi temi della crescita e della dimensione di mercato, creando quelle condizioni per sviluppare nuove sinergie ed opportunità di business; • offrire alle cooperative italiane ed internazionali la possibilità di far parte del dibattito di EXPO Milano 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, temi che sono propri della cooperazione e del suo modo di fare impresa, peculiarità che non sono ancora ben presenti nell’immaginario collettivo; • migliorare il posizionamento del movimento cooperativo italiano nelle dinamiche della rappresentanza internazionale, attraverso nuove forme di sinergie e collaborazioni che scaturiranno dal rapporto di Confcooperative I DIPARTIMENTI - Uffici e attività principali
e Federcasse con le Istituzioni e le Organizzazioni italiane ed internazionali, dinamiche che si auspica potranno trasformarsi in nuove opportunità per le cooperative associate. Per ulteriori informazioni: expo2015@confcooperative.it
RELAZIONI ISTITUZIONALI
La parte iniziale dell’anno si è aperta con la partecipazione alla riunione dei membri di Esmed (Rete Euro - mediterranea dell’Economia Sociale) della quale Confcooperative è socio fondatore. La Rete, composta dalle organizzazioni dell’economia sociale dei paesi UE della sponda nord del Mediterraneo (Francia, Grecia, Italia, Spagna e Portogallo) e da quelle della sponda sud di Algeria, Egitto, Marocco, Tunisia e Turchia, opera per rafforzare la collaborazione tra i soggetti dell’economia sociale delle due sponde del Mediterraneo dei paesi che fanno parte dell’Unione per il Mediterraneo (UpM). L’UpM l’organizzazione internazionale http:// ufmsecretariat.org , istituita nel 2008 che riunisce i 28 stati membri dell’Unione Europea e le nazioni partner che si affacciano sul Mediterraneo con 918.500 imprese e organismi, 8.843.000 occupati e 147.584.500 tra soci e volontari, è ciò che rappresenta l’economia sociale (cooperative, mutue, associazioni e fondazioni) nei paesi dei membri di Esmed. Nel mese di aprile a Varsavia si è svolta l’Assemblea di Cooperatives Europe (www. coopseurope.coop), l’organizzazione europea di rappresentanza del movimento cooperativo, una delle 4 organizzazioni regionali dell’Alleanza Cooperativa Internazionale www.ica.coop A maggio a Bruxelles importante appuntamento con l’Assemblea di Cecop, l’organizzazione ha rinnovato i suoi vertici. Alla Presidenza è stato eletto Luca Dal Pozzo, Vicepresidente di Federsolidarietà www.cecop.coop 23
Nell’ambito della collaborazione con le istituzioni italiane preposte alle attività di internazionalizzazione, va menzionato il Progetto Argentina, realizzato nel quadro delle azioni dell’Intesa Operativa sottoscritta da Confcooperative e Legacoop con il Ministero dello Sviluppo Economico e l’Istituto per il Commercio Estero (attualmente Agenzia ICE).
Il progetto, si è realizzato con un’iniziativa seminariale e una serie di visite alle cooperative delle due Organizzazioni, per una nutrita delegazione di dirigenti delle principali organizzazioni e imprese cooperative argentine e di una corrispondente presenza di cooperatori e di esponenti delle due Organizzazioni italiane. L’iniziativa, che ha posto le basi per lo sviluppo di relazioni più strutturate tra le imprese e le organizzazioni dei due Paesi, era nata con l’intento di migliorare la conoscenza del mercato argentino da parte delle nostre associate e di mettere in contatto cooperative italiane con cooperative e imprese argentine, oltre ad avere lo scopo di creare nuove e inedite opportunità di collaborazione, favorendo uno scambio di buone prassi e lo sviluppo di opportunità economiche e commerciali. A novembre a Roma, la Conferenza europea dell’Economia Sociale, organizzata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito del Semestre di Presidenza italiana dell’UE. All’evento hanno partecipato oltre 600 tra rappresentanti delle istituzioni nazionali ed europee, del mondo dell’economia sociale e di quello accademico. La nostra Organizzazione ha dato il suo contributo alla realizzazione della Conferenza attraverso la partecipazione dei propri rappresentanti alle sessioni plenarie e nei gruppi di lavoro. Il prodotto dei due giorni di lavoro è raccolto nelle raccomandazioni del documento conclusivo denominato “The Rome Strategy”. http://www.lavoro.gov.it/Priorita/Pages/20140915_ Sviluppo-economia-sociale-in-Europa.aspx I DIPARTIMENTI - Uffici e attività principali
COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO - COOPERMONDO
Assiste le cooperative nei processi di cooperazione internazionale allo sviluppo, favorendo la diffusione delle informazioni e buone pratiche per le Federazioni e le Unioni territoriali, anche attraverso Coopermondo, la ONG del sistema confederale. E’ la struttura promossa da Confcooperative per operare nel campo della cooperazione allo sviluppo. I soci, oltre alla Confederazione, sono: Federcasse, Federcoopesca, le Unioni Regionali del Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Puglia e la Federazione Trentina della Cooperazione.
ATTIVITÀ DI RAPPRESENTANZA
Gli interlocutori sono la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo (DGCS) del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e la Direzione Generale Sviluppo (DG DevCo - EuropeAid) della Commissione dell’Unione Europea. A livello italiano, Coopermondo ha rafforzato l’accreditamento delle cooperative: la legge 125/2014, approvata a fine luglio, riconosce per la prima volta “le imprese cooperative e sociali” tra i soggetti della cooperazione allo sviluppo, ammettendole, sin dal prossimo futuro, a presentare progetti finanziabili dal Ministero. In occasione del Semestre di Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, Coopermondo ha ideato con la DGCS del Ministero degli Esteri e successivamente realizzato, a nome dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, un cartellone di quattro eventi (Roma, Trento, Bari e Padova) per far emergere il contributo e il “ruolo delle 24
cooperative nella cooperazione internazionale”: complessivamente i partecipanti sono stati oltre 650 e la presenza dei principali policy makers nazionali ed internazionali (Ministero degli Esteri, Ministero dell’Economia, Commissione UE, Banca Mondiale, IFAD, ONU, FAO, ICA, ILO) ha dato grande visibilità agli eventi. A livello internazionale Coopermondo ha partecipato al III Summit delle cooperative delle Americhe, durante il quale ha organizzato, in partnership con Cooperatives Europe, un seminario dal titolo “Cooperazione tra America Latina e Europa” a cui hanno partecipato circa 200 persone ed è intervenuta anche la DGCS del Ministero degli Esteri. Link al seminario: http://bit.ly/1qSiLpL
ATTIVITÀ DI SERVIZIO
All’interno della Confederazione, Coopermondo è al servizio di tutte le cooperative che desiderano verificare l’opportunità di utilizzo dei finanziamenti che il Ministero degli Esteri dedica alle imprese che vogliono avviare joint-ventures nei Paesi in via di Sviluppo. Coopermondo ha realizzato un Seminario a febbraio presso il Palazzo della cooperazione e un incontro tecnico presso il MAE a inizio giugno, ma permane la possibilità di organizzare, per ogni cooperativa interessata, incontri su richiesta in modo da approfondirne la funzionalità e le modalità di utilizzo.
SIERRA LEONE - Nel primo semestre i progetti in corso (sviluppo rurale e centro di formazione in acquacoltura) hanno raggiunto gli obiettivi prefissati: in particolare è stato dato il via alla produzione di Tilapia con la messa in opera delle vasche di acquacoltura realizzate. A partire da giugno però una terribile epidemia di Ebola ha colpito il Paese. Insieme alla Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.), co-finanziatrice dei progetti, si è quindi deciso di destinare parte dei fondi previsti ad attività di prevenzione e informazione sull’epidemia: acquistati beni di prima necessità, kit sanitari e materiali informativi per le 350 famiglie delle comunità coinvolte.
PROGETTI
TOGO - Due risorse dedicate (capo progetto e consulente tecnico) si è rafforzata la componente agricola e sono state create 146 nuove cooperative. Le missioni realizzate nel 2014 hanno monitorato l’andamento del processo di accesso ed erogazione del credito nei confronti dei beneficiari locali, consolidato la coesione tra i partner e rafforzato i rapporti con le istituzioni pubbliche e private locali per esplorare possibilità di nuovi interventi. Finora, grazie al sostegno del pool delle 6 BCC partner di Coopermondo, sono stati finanziati 66 progetti per un valore di quasi 950mila euro sul medio-lungo termine. Scarica il report qui www.coopermondo.it/content/ download/1278/9223/version/1/file/rapporto_togo_ sito.pdf I DIPARTIMENTI - Uffici e attività principali
BENIN - A luglio si è concluso il progetto triennale, portato avanti con l’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice, per la lotta contro il traffico, lo sfruttamento ed altre forme di violenza sui minori. Attraverso i corsi di formazione professionale quasi 200 giovani hanno acquisito competenze che garantiranno loro l’indipendenza economica e sociale. Con il sostegno di Coopermondo si sono formati 6 groupements di donne che hanno dato vita allo start up di attività produttive in forma cooperativa. Link al seminario: http://bit.ly/1uJeLmT 25
COMUNICAZIONE
Si è iniziata a strutturare in maniera continuativa l’attività di comunicazione. Coopermondo è ora presente sui principali Social Network (Facebook, Twitter e Google Plus - seguici!) con l’obiettivo di incrementare la visibilità, condividere i risultati dei progetti, aumentare l’accreditamento e il dialogo con gli stakeholder.
I DIPARTIMENTI - Uffici e attività principali
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UFFICIO COOPERATORI
C N
laCOMUNITÀ deiCOOPERATORI
Come indicato in sede di Conferenza Organizzativa, è stato istituito - in seno al Dipartimento delle Politiche per lo Sviluppo l’Ufficio Cooperatori con l’obiettivo di accrescere in modo ordinato e sistemico le politiche, la rappresentanza e i servizi ai Soci Cooperatori e alle loro famiglie. Azioni queste che per Confcooperative sono ancorate nella visione di un rafforzamento del rapporto di mutualità allargata tra i Soci e la propria Cooperativa. L’ufficio si muove seguendo quattro filoni di impegno: • Il sistema mutualistico nazionale • I servizi ai soci (Patronato, Caf, UNICAA, ecc.), • La carta soci • Le cooperative di utenza
LA MUTUA NAZIONALE
Cooperazione Salute è un sistema ispirato dagli intenti e dall’azione della cooperazione: è infatti un welfare sussidiario e non centralista, non in competizione ma complementare al pubblico, rispondente ai grandi bisogni delle persone e delle famiglie e offre soluzioni concrete e a portata di mano, vicine ai territori, non solo per i bisogni delle persone ma anche nella modalità di gestione delle coperture, con front office e servizi per i soci e le cooperative organizzati con strumenti e filosofia di prossimità e in termini sussidiari. A dicembre 2014 gli aderenti (lavoratori e soci lavoratori) sono già 45.000 appartenenti a 560 cooperative sociali, 27 cooperative multi servizi e 27 del settore metalmeccanico cooperativo; e il numero è destinato a raddoppiare nei primi mesi del 2015. I DIPARTIMENTI - Uffici e attività principali
SERVIZI AI SOCI
Il percorso di apertura degli Uffici Cooperatori territoriali sarà gestito dai vari livelli dell’Organizzazione con il Coordinamento dell’Ufficio Cooperatori nazionale, che attiva tutte le procedure di avviamento, registrazione dei collaboratori e percorsi formativi secondo lo schema attuato efficacemente per le strutture già avviate. Uniservus nasce, infatti, nel 2010 con l’obiettivo primario di offrire quell’assistenza che normalmente i nostri soci e le loro famiglie hanno richiesto, fin qui, ad altri organismi, associazioni, enti di patronato e sindacati. Vuole essere, è e sarà, un’offerta di semplificazione e di riservatezza nel trattamento dei dati dei nostri associati.
CARTA SOCI
Sperimentata attraverso la mutua nazionale deve contenere le più attuali e moderne offerte prestazionali fino alla sua evoluzione a soluzione di pagamento. Deve fornire servizi ma anche identificazione (incluso un ambito territoriale) e permettere acquisti in convenzione, scontistiche e offerte. Sarà la cooperativa la prima candidata a immettere nel sistema i prodotti e servizi di cui dispone, per poterne trarre beneficio diretto.
COOPERATIVA DI UTENZA
E’ stato promosso un progetto per la costituzione di Cooperative di utenza territoriali quali strumenti di acquisto collettivo che spaziano dalle utenze energia ai servizi retail, quali contratti di telefonia fissa e mobile, assicurazioni e altro ancora. E’ stato creato un modello di cooperativa con specifici format di statuto, regolamento, business plan e contrattualistica per gli start up territoriali; nei prossimi mesi se ne prevedono 14. E’ stato un anno che ha visto incrementare le attività di Uniservus e che si è chiuso con: • 65 sportelli CAF presenti sul territorio e 9.300 dichiarazioni fiscali trattate; • 55 sportelli Patronato e con 6.400 contatti. Dati soddisfacenti che confermano la positiva intuizione di offrire servizi alla persona all’interno delle sedi di Confcooperative. Referenti: dusi.cl@confcooperative.it imperatori.m@confcooperative.it 27
COMMISSIONE NAZIONALE DIRIGENTI COOPERATRICI
La Commissione Dirigenti Cooperatrici da quest’anno, lavora in sinergia con il Dipartimento per lo sviluppo di Confcooperative e con tutti gli uffici che ne fanno parte, come previsto dal documento della Conferenza Organizzativa, per la promozione e lo sviluppo di nuova cooperazione e crescita dell’auto imprenditorialità cooperativa.
Abbiamo costruito in sinergia con gli organismi di Parità dell’Alleanza il “Vademecum COOPERATIVE FEMMINILI - Strumenti a sostegno dell’imprenditoria femminile” uno strumento per la conoscenza dei sistemi finanziari e delle possibilità di accesso al credito del mondo cooperativo, una guida dei prodotti finanziari cooperativi disponibili. Abbiamo coinvolto tutti i sistemi finanziari del mondo cooperativo, le banche di riferimento (BCC Unipol Banca Banca Agci) i Fondi Mutualistici (Fondo Sviluppo, Coopfond, General Fond) e Cooperfidi Italia, CFI e altri. Il lavoro sottolinea l’importante relazione con gli organismi di parità dell’Alleanza e quella con gli attori finanziari del nostro sistema, e con gli istituti Nazionali di Credito, l’ABI e il Ministero dello Sviluppo Economico, contribuendo così alla diffusione della conoscenza della Sezione Speciale femminile del Fondo Centrale di Garanzia. La Commissione si è impegnata a divulgarlo presso gli organi Confederali, le Unioni Territoriali, i CSA, le cooperative, i tavoli istituzionali, le stesse Banche, e dare impulso a percorsi formativi sull’accesso e accompagnamento al credito per le imprenditrici cooperative.
COOPERATIVE FEMMINILI Strumenti a sostegno Tra le attività principali abbiamo sostenuto la diffusione di strumenti di conoscenza e approfondimento dei temi legati al credito e alla finanza cooperativa, la Commissione ha infatti contribuito alla stesura di un Protocollo ABI, Protocollo d’Intesa per lo sviluppo e la crescita dell’imprenditorialità e dell’autoimpiego femminili, firmato il 4 giugno 2014 da Confcooperative nella persona del Presidente Maurizio Gardini e dagli altri Presidenti dell’Alleanza delle Cooperative. Il protocollo è finalizzato al supporto dell’imprenditoria femminili, e vi aderiscono le banche che istituiscono un plafond dedicato alle imprese femminili. I DIPARTIMENTI - Uffici e attività principali
dell’imprenditoria femminile
Da Marzo 2014 è partita l’azione di sistema Fon.Coop, “Modelli per la diffusione delle Pari Opportunità nelle imprese cooperative” promossa dalle organizzazioni Pari Opportunità dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, per la crescita e lo sviluppo delle imprese cooperative e l’incremento dell’occupazione femminile. Questo progetto e il lavoro che ne emerge è 28
materia comune per la conoscenza della nostra organizzazione e la condivisione di strumenti per il sostegno delle cooperative e delle imprenditrici.
La Commissione dirigenti cooperatrici, mira a condividere linguaggi e conoscenze per attrezzarci alle “sfide del futuro”, ed essere pronte per il cambiamento, necessario, anche per la rappresentanza politico sindacale, in collaborazione con le nostre Commissioni Regionali.
Si è costituita il 28 ottobre 2014 la 16esima Commissione regionale, Commissione Dirigenti Campania. Il Gruppo delle dirigenti Regioni del Sud della Commissione collabora con il gruppo Regioni Convergenza di Confcooperative sulla Nuova programmazione 2014-2020 per l’occupazione, su innovazione e start up.
I DIPARTIMENTI - Uffici e attività principali
Si prosegue con il progetto F.I.L. Famiglia impresa lavoro per sperimentare welfare aziendale dentro le imprese cooperative e costruire modelli di conciliazione vita/lavoro. Al Tavolo della Consigliera di Parità Nazionale presso il Ministero del Lavoro, abbiamo portato contributi in ottica di genere su Garanzia Giovani, nella costruzione di una Cassetta degli attrezzi, anche in linea con il Dip. Sviluppo, nel confronto con i giovani imprenditori cooperativi, su esperienze comuni e buone prassi. La Commissione, continua dare il suo apporto attraverso le sue rappresentanti al Gruppo Europa Confcooperative. La Coordinatrice Giovanna Zago, il 13 novembre 2014 è stata nuovamente confermata a rappresentare la Confcooperative al Tavolo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali -sulla L. 125. “Azioni Positive per la Realizzazione della Parità Uomo-Donna nel Lavoro”. Il nostro sito per accedere a documenti e approfondimenti sui temi riportati. www.donnecooperazione.confcooperative.it
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GIOVANI IMPRENDITORI COOPERATIVI
e avrà come risultato la costruzione di una rete articolata e dinamica di relazioni tra il gruppo nazionale e i gruppi territoriali e, orizzontalmente, tra i gruppi territoriali stessi. Gli obiettivi sono: • promuovere i valori del movimento cooperativo presso le giovani generazioni e, in generale, presso la società civile; • promuovere la creazione di impresa cooperativa a forte componente giovanile; • favorire l’inserimento lavorativo di giovani all’interno di imprese cooperative; • rafforzare il ruolo dei giovani nelle imprese cooperative, in particolar modo ai livelli dirigenziali, e negli organismi di rappresentanza del mondo cooperativo, a tutti i livelli.
L’attività dei Giovani Imprenditori Cooperativi di Confcooperative (OOP!) si è consolidata – in accordo con le linee determinate dalla Conferenza Organizzativa Il gruppo Giovani Imprenditori Cooperativi di Confcooperative – come da Regolamento approvato dal Consiglio Nazionale del 4 luglio 2012 che ne definisce scopi e caratteristiche – è costituita dagli imprenditori e dai dirigenti under 35 individuati dalle Confcooperative Regionali, dalle Federazioni Nazionali e dagli organismi con analoghe finalità promossi dalle strutture territoriali confederali. Il Gruppo di Coordinamento nazionale (caratterizzato dal logo “OOP!”) si è fatto carico, durante l’anno, di una riflessione sul proprio Regolamento per dare impulso e la giusta valorizzazione ai gruppi giovani cooperatori territoriali, che daranno vita entro il 2016 a un gruppo nazionale rinnovato. Obiettivo è quello di rendere sempre più centrali i territori, che sono prossimi alle cooperative dove i giovani imprenditori cooperativi operano. Il nuovo modello organizzativo sarà quindi ispirato a tre criteri: • rappresentatività dei territori nell’assemblea • trasparenza e democraticità nella determinazione dei ruoli • semplicità ed elasticità nell’attuazione I DIPARTIMENTI - Uffici e attività principali
Il gruppo è presente sui social network e ha iniziato a confrontarsi con le altre associazioni imprenditoriali giovanili (in primis gli “alleati” di Generazioni Legacoop), continuando a farlo con le istituzioni in tutte le occasioni possibili. I Giovani Imprenditori di Confcooperative hanno valorizzato le storie di cooperazione giovanile raccolte nei mesi in diverse occasioni, tra cui la festa dell’Alleanza delle Cooperative Toscana e il Festival della Dottrina Sociale. Alcune “buone pratiche” di cooperazione giovanile sono state valorizzate all’interno del progetto europeo Coopstarter, che punta a creare un “curriculum europeo” per mentor cooperativi che sostengano i processi di creazione di Impresa attraverso il rafforzamento della conoscenza del modello imprenditoriale cooperativo e la fornitura di alcuni strumenti tecnici. Si collabora all’iniziativa promossa da Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, per trasformare ogni azienda sottratta alle mafie in una risorsa in grado di sostenere il Paese. La campagna, denominata Impresa Bene comune, vede unite Unioncamere e InfoCamere, l’Agenzia cooperare con Libera Terra, l’Alleanza delle Cooperative Italiane, tutte le principali associazioni imprenditoriali rappresentate dai loro giovani imprenditori, i sindacati confederali, l’Unione nazionale dei giovani dottori commercialisti, Federcasse-Credito cooperativo, Banca Unipol, Banca Etica, i fondi mutualistici Fondosviluppo e Coopfond, CFI (Cooperazione, Finanza e Impresa) e Cooperfidi Italia.
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COOPUP
Avviato il progetto che intende dotare il sistema Confcooperative di spazi di contaminazione e sviluppo d’impresa diffusi sul territorio nazionale, visibili e chiaramente riconoscibili, per: • Fare conoscere la forma cooperativa a nuovi potenziali imprenditori e a settori d’impresa non consueti nel movimento cooperativo • Supportare la nascita di nuove cooperative e imprese sociali • Favorire la collaborazione tra nuove idee/ imprese e la cooperazione già strutturata • Sviluppare una nuova narrazione del mondo cooperativo di Confcooperative
• È stato sviluppato il layout grafico e il format di allestimento spazi con la cooperativa di architetti Ines Bajardi • sono stati organizzati incontri con le Confcooperative delle aree metropolitane interessate • è stata realizzata la formazione dei “Junior Angel”, animatori degli spazi, in tre incontri tra giugno e luglio 2014 • è stato realizzato il sito web di CoopUp (www. coopup.net ) CoopUp è presente anche sui social network • sono state messe a punto assieme a Federcasse, Fondosviluppo e Cooperfidi le caratteristiche di finanziamento per le start-up a prevalenza giovanile o femminile. Lo strumento è attivo da ottobre. Il primo spazio CoopUp è stato inaugurato il 6 novembre a Firenze.
Le unioni territoriali di Confcooperative che hanno deciso di adottare il progetto CoopUp avranno la possibilità di ribadire e intensificare la propria presenza sul territorio tramite una modalità innovativa capace di andare oltre ai front-office per la promozione imprenditoriale, facendo allo stesso tempo un’operazione di posizionamento strategico su temi di fondamentale importanza per l’attualità socio-economica del Paese (autoimprenditorialità, creazione di lavoro, lotta alla disoccupazione). Oltre a ciò, il progetto vuole offrire opportunità di ricerca e sviluppo per cooperative esistenti e la possibilità di “nuova” applicazione di competenze per i cooperatori esperti.
I DIPARTIMENTI - Uffici e attività principali
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UFFICIO FONDI STRUTTURALI E SVILUPPO TERRITORIALE
Il lavoro alla definizione della nuova programmazione per le politiche di coesione 20142020 ci ha visti protagonisti, essenzialmente, su due direttrici. Prima direttrice di ordine istituzionale, e quindi per semplificare di lobby, ossia abbiamo seguito attentamente e direttamente la definizione dell’accordo di partenariato 2014-2020, dei programmi operativi nazionali e dei programmi operativi regionali. Questo protagonismo, reso possibile da un lavoro di squadra tra Dipartimento, Elabora, direttori regionali e di federazione, anche in collaborazione con gli altri uffici dell’Alleanza delle cooperative italiane, si è manifestato non solo nelle varie riunioni istituzionali con i Ministeri interessati, ma anche con interlocuzioni formali e non con i principali protagonisti di queste politiche, nonché attraverso la stesura di veri e propri emendamenti e position paper (sostanzialmente come Alleanza delle Cooperative Italiane) ai vari programmi operativi. Il quadro definito (per ora è formalmente chiuso solo l’accordo di partenariato ma sono in via di definizione formale anche i vari Programmi operativi) sembra presentare buone opportunità per lo sviluppo della cooperazione, nelle sue varie forme, per il prossimo futuro, anche se coinvolgimento effettivo del partenariato e capacità di accedere a queste nuove opportunità dipenderanno dalla sensibilità delle autorità di gestione e dall’efficacia del presidio di Confcooperative, sia a livello nazionale che a livello regionale, di queste tematiche. Si è concluso un ciclo di seminari formativi, organizzati in collaborazione con Elabora, sui fondi STRUTTURE DI SISTEMA E DI SERVIZI
strutturali con l’intento di aumentare, da un lato, il livello di conoscenza effettiva delle proposte e delle opportunità legate ai fondi, dall’altro, di rendere un gruppo di dirigenti coeso e pronto ad affrontare in maniera efficace la materia, a beneficio delle cooperative. Seconda direttrice di lavoro, è più di carattere organizzativo interno e contiene alcune sfide anche per il 2015: creare una struttura leggera che possa in maniera sussidiaria supportare i territori sulla materia; creare le competenze opportune per assistere le cooperative nella progettazione relativa a questi fondi/bandi. In ultimo, il dipartimento, partecipando a molte iniziative esterne (ad es. Conferenza internazionale di Roma sull’economia sociale) o interne all’organizzazione, soprattutto organizzate da alcune Federazioni (Scuola di alta formazione per imprenditori sociali di Bertinoro di Federsoldiarietà, Seminario di Federasse, incontri mirati di Fedagri per citarne alcuni), ha comunicato (ed è disponibile a farlo in futuro) le attività svolte, le caratteristiche della nuova programmazione e le sfide e opportunità per le cooperative.
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STRUTTURE DI SISTEMA E DI SERVIZI
ELABORA
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di protagonisti territoriali in tema di servizi, partecipato alla Unità di assistenza tecnica per accelerare e finalizzare gli interventi nei CSA del territorio, ipotizzato soluzioni imprenditoriali per lo sviluppo della rete dei CSA su tutto il territorio nazionale. Si è: • costruita la mappa obiettivo della rete dei servizi alle imprese di Confcooperative; • definiti e condivisi tempi e modalità dei processi di integrazione; • codificate le regole di ingaggio della dimensione di rete secondo un approccio modulare che pone al centro il protagonismo dei territori e delle cooperative; • costituite le prime due nuove società di servizi a livello territoriale come interventi dell’Unità di assistenza tecnica a Verona e nel Lazio. Elabora mette a disposizione le sue professionalità nel Cda delle due società.
NUOVO PIANO INDUSTRIALE
Nel corso dell’anno Elabora ha mantenuto e ampliato la propria gamma di servizi, intensificando le sue attività di servizio al sistema confederale. In un’ottica di miglioramento continuo Elabora, oltre ad erogare i servizi editoriali connessi alla pubblicazione di Italia Cooperativa, a fare da Centro Studi per Confcooperative, a gestire l’infrastruttura tecnologica confederale e le sue applicazioni core, si è concentrata su alcune priorità strategiche, intercettando le necessità evolutive frutto della Conferenza organizzativa. Si tratta in particolare di:
PIANO NAZIONALE DEI SERVIZI
In collaborazione con il Dipartimento Sviluppo e Unicaf, è al centro del processo di progettazione, animazione e condivisione del percorso confederale di riorganizzazione dei servizi alle cooperative. In tale ambito ha realizzato l’impianto del Piano Nazionale dei Servizi, animato il lavoro dei gruppi STRUTTURE DI SISTEMA E DI SERVIZI
Avanzamento nel percorso di riposizionamento strategico attraverso la redazione di un nuovo piano industriale di imminente validazione: il piano punta a determinare un assetto organizzativo coerente con le necessità emerse dalla conferenza organizzativa, in cui sia ancor più decisa la distinzione fra funzioni di natura prevalentemente organizzativa e funzioni di natura prevalentemente imprenditoriale. Un percorso “da prodotto ad utilità” avviato negli ultimi anni che punta a strutturare un’offerta di servizi alle cooperative all’avanguardia e più rispondente rispetto alle loro esigenze di sviluppo.
RIPOSIZIONAMENTO STRATEGICO DELL’OFFERTA TECNOLOGICA / NUOVE PROPOSTE PER LE COOPERATIVE
All’interno del Nuovo Piano Industriale prende specifica valenza strategica l’offerta tecnologica di Elabora (infrastrutture, Sistemi e Applicazioni tecnologiche). Il percorso avviato da qualche anno di sartorializzazione dei servizi, si arricchisce della scelta adottata al termine del 2013 di riorganizzare l’infrastruttura tecnologica 34
confederale attraverso l’adozione di tecnologie cloud computing. Come risultato, nel 2014 è stato strutturato un catalogo di servizi tecnologici alle imprese che presenta caratteristiche di completezza e profondità e che è altamente competitivo anche rispetto alle offerte dei maggiori competitor. Parallelamente è stato avviato un percorso di rafforzamento della strategia commerciale della società attraverso una partnership con T.net finalizzata ad accrescere le possibilità di servizio alle imprese. Sono già una ventina i territori con i quali è in corso una specifica azione promozionale.
cooperatori, progettata una iniziativa che si caratterizza con la formula del “dialogo” e che si sviluppa con la modalità della work session della durata di 3 ore ciascuno. Gliincontri/seminarisonorivoltiaipresidentidiCCI e vertici confederali. Prevedono la partecipazione di un relatore esterno al mondo confederale in dialogo con un giornalista/animatore, oltre a testimonianze da parte del mondo confederale. Il lancio dell’iniziativa “Dialoghi – Confcooperative verso il futuro” è avvenuto il 10 dicembre 2014 e ha avuto come tema gli “Scenari evolutivi della Riforma della Pubblica Amministrazione”.
COORDINAMENTO DELLE AGENZIE FORMATIVE DI CONFCOOPERATIVE
INIZIATIVE SUI FONDI STRUTTURALI E TASK FORCE PER GLI INTERVENTI IN AREE CONVERGENZA
Il coordinamento della rete delle agenzie di formazione si è svolto in continuità con le attività dei gruppi di lavoro sulla formazione, sviluppati nell’ambito dell’Azione di Sistema Confcooperative; in un’azione di coordinamento tra le Agenzie su tematiche di rilevanza per il nuovo scenario della formazione. Si è: • definita una modalità di ricognizione delle strutture di formazione territoriale; • messo a punto un format condiviso sull’identità cooperativa (contenuti, strumenti e modalità) aperto alla acquisizione di buone pratiche; • dato avvio a una riflessione su come potenziare le capacità di lettura/interpretazione dei fabbisogni delle cooperative al fine di far evolvere anche le competenze e l’offerta delle agenzie formative (scuola dei mestieri); • promossa la costruzione di una rete di informazione/scouting opportunità per le agenzie formative che privilegi l’accesso alle progettazione per la programmazione 2014202.
Programmazione 2014-2020. avvio ad una serie di incontri in collaborazione con il Dipartimento Sviluppo inseriti in un percorso coerente ed integrato, che ha visto la partecipazione a cura di esperti, sia interni che esterni al sistema, alternando le tematiche della nuova programmazione a sessioni di laboratorio in cui i partecipanti hanno avuto modo di confrontarsi per mettere a punto modalità comuni e pratiche di intervento a valore per il territorio. L’iniziativa è confluita nell’attivazione di un team operativo a supporto dei territori in aree convergenza.
PROGETTAZIONE DELLE NUOVE INIZIATIVE DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI COOPERATORI
Nell’ambito dello sviluppo di momenti di approfondimento e riflessione dedicati ai dirigenti STRUTTURE DI SISTEMA E DI SERVIZI
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FONDOSVILUPPO
La missione di Fondosviluppo, contenuta istituzionalmente nella legge 59/92, è la generazione di valore sociale oltre che la produzione di valore economico. La creazione di valore sociale si traduce nelle finalità strategiche: promuovere nuove iniziative imprenditoriali in forma cooperativa, con particolare attenzione ai giovani e al mondo femminile; sostenere la crescita e la diffusione territoriale dell’impresa cooperativa, sana e virtuosa, anche con processi di ricapitalizzazione e con particolare attenzione alle comunità locali; fornire sostegno alle iniziative per la nascita di nuove imprese, soprattutto nella fase in cui muovono i primi passi; favorire nuove prospettive di innovazione sociale, anche nel campo di un nuovo welfare; essere al fianco dei “laboratori” di nuova speranza sociale; favorire una formazione continua di nuove competenze professionali nel mondo del lavoro cooperativo; realizzare studi e ricerche di rilevante interesse per il movimento cooperativo. Anche il 2014 non è stato facile perché la crisi economica ha continuato a far sentire i suoi effetti in maniera pesante con ripercussioni dirette sull’operatività del Fondo: in primo luogo, riducendo le risorse. Le entrate da 3% segnano il dato più basso da quando è operativo il Fondo, tuttavia questo non ha impedito di svolgere attività significative per il sostegno di nuove cooperative e lo sviluppo di quelle esistenti e di individuare nuove linee di intervento al fine di sostenere i territori e l’economia sociale. Nel corso dell’anno le iniziative imprenditoriali sostenute sono connesse alla gestione dei beni confiscati alla mafia realizzate dalle cooperative del territorio e più in generale proseguito nel STRUTTURE DI SISTEMA E DI SERVIZI
sostegno di piccole e micro-cooperative. Ci si riferisce, in particolare, alla iniziativa pugliese denominata “Piccoli sussidi” finalizzata allo sviluppo del Terzo Settore – ed in particolare di cooperative di ridotte dimensioni - attraverso interventi a carattere infrastrutturale, sociale e di rivitalizzazione del tessuto economico, utilizzando risorse comunitarie. A partire dal precedente esercizio, gli Uffici del Fondo stanno seguendo, anche per conto della Confcooperative - in collaborazione con le altre principali Associazioni imprenditoriali - alcune tematiche in materia di facilitazione di accesso al credito, nell’ottica allo sviluppo della cooperazione. In tale ambito, si segnala la realizzazione di un vademecum sugli strumenti a sostegno dell’imprenditoria femminile promosso dall’Alleanza delle Cooperative, Federcasse, Unipol e CFI che ha visto il coinvolgimento dei fondi mutualistici. Nel periodo, il Fondo è intervenuto a sostegno di alcune strutture strategiche di interesse nazionale operanti in tutti i settori di riferimento. In particolare, gli interventi a supporto del settore assicurativo, del rilascio delle garanzie, del credito, dell’agricoltura ed agroalimentare, del consumo, oltre che del sociale, assumono una rilevanza sostanziale per le ricadute dirette ed indirette su tutti gli Enti cooperativi. L’utilizzo della Convenzione conclusa con Iccrea BancaImpresa Spa, non ha risentito, sostanzialmente, del contesto critico attuale, soprattutto in virtù degli interventi erogati nel primo semestre 2014 che hanno permesso il raggiungimento di Euro 5 milioni quale importo del concorso in conto interessi stanziato per la Convenzione, per oltre 350 milioni di euro di finanziamenti. Partecipazione alla costituzione di un Fondo per il rilascio di garanzie nei confronti delle cooperative sociali del Sud che richiedono finanziamenti bancari a fronte dei crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione. Tale Fondo di garanzia complessivamente ammonta a 5 milioni di Euro. In base all’esame dei dati sull’utilizzo, il fondo non sta esprimendo tutte le sue potenzialità e si valuteranno eventuali iniziative al fine di favorire la fruibilità da parte delle cooperative. Sempre nell’ambito del sociale sono state deliberate richieste di finanziamento a favore di realtà locali anche attraverso l’utilizzo della Convenzione sottoscritta con Banca Etica. 36
Dal punto di vista delle attività dirette di promozione, è proseguita l’attività di sostegno ai progetti di Ferdercasse, secondo il Documento programmatico per lo sviluppo del Credito Cooperativo 2014, sempre in coerenza con il Programma del triennio 2013-2015, elaborato da Federcasse. Il Fondo mutualistico ha deciso di sostenere lo sviluppo di nuove forme di welfare attraverso l’impegno a favore del Progetto di Mutua nazionale, iniziativa di carattere innovativo promossa dalla Confcooperative e volta a realizzare una struttura specialistica dedicata, mediante la trasformazione della Mutua trentina Cooperazione Salute in Mutua nazionale attraverso la messa in rete di mutue territoriali.
UNICAA
Sempre nell’ambito dell’assistenza primaria, è stato deliberato un intervento per il Progetto rete CAP Consorzio per l’assistenza primaria, iniziativa promossa dalla Federazione sanità finalizzata alla realizzazione di una rete per l’integrazione socio-sanitaria e per la promozione e lo sviluppo dell’assistenza primaria. Nel corso dell’esercizio, il Fondo in sinergia con il Dipartimento politiche per lo sviluppo di Confcooperative ha partecipato alla realizzazione del progetto Coop up, costituendo un fondo di garanzia ad hoc per sostenere le garanzie su finanziamenti agevolati per lo start-up, frutto di un accordo con Federcasse, Cooperfidi Italia e Confcooperative. In ordine al progetto “Primi passi”, rivolto al sostegno finanziario di micro-cooperative localizzate nelle Regioni meridionali, iniziativa che vede il coinvolgimento dei Centri Servizi nella fase di prima selezione ed assistenza gestionale delle imprese, si rileva una riduzione degli interventi e delle proposte pervenute.
Nel corso dell’anno il nostro Centro di assistenza agricola si è consolidato stabilmente ben oltre la soglia dei 40.000 fascicoli gestiti sull’intero territorio nazionale, confermando una positiva tendenza alla crescita dimensionale, nonostante il perdurare di una situazione di crisi generalizzata del settore primario e dell’intera economia. Questo risultato esprime la bontà della strategia di integrazione tra soggetti che, a vario titolo, operano nel sistema rurale: ricordiamo infatti che UNICAA è frutto di un articolato progetto di matrice cooperativa promosso da realtà associative accomunate da una forte attenzione per le esigenze delle imprese agricole e agroalimentari.
Nel periodo in esame, è proseguita - sia pure con volumi ridotti – l’attività di finanziamento a vantaggio degli Enti aderenti alla Confcooperative, compresi progetti di workers buyout, assieme a CFI e gli altri fondi mutualistici. In tal senso, si intende proseguire e intensificare le relazioni con gli altri fondi mutualistici e le società di sistema (come CFI), al fine di incrementare le reciproche conoscenze e svolgere attività di sostegno a favore di tutto il movimento cooperativo.
STRUTTURE DI SISTEMA E DI SERVIZI
E’ stato anche adottato un nuovo testo di Convenzione tra UNICAA e i propri uffici periferici al fine di favorire un incremento di efficienza nell’operatività dell’intera struttura. Peraltro, la natura di rete aperta e partecipata lascia ulteriori margini di crescita ad UNICAA, il cui consiglio è sempre pronto a vagliare l’apporto di chiunque sia disposto a cogliere con entusiasmo la sfida dell’integrazione per il futuro del settore primario. Forte di una professionalità consolidata in oltre tredici anni di esperienza, il nostro Centro di assistenza agricola è accreditato AGEA e convenzionato con gli Organismi Pagatori e con le rispettive amministrazioni regionali. I CAA, infatti, sono strutture che operano in convenzione con le pubbliche amministrazioni e svolgono per conto delle imprese agricole pratiche amministrative per l’accesso a sovvenzioni pubbliche e ad altre opportunità di finanziamento, cui si aggiungono servizi di consulenza per la gestione aziendale. 37
E’ utile ricordare che nell’ultimo quinquennio il contributo pubblico erogato ai CAA per ogni pratica gestita ha subito in media un calo quasi pari al 50% a fronte, per di più, di un accresciuto numero di funzioni che le stesse pubbliche amministrazioni hanno inteso delegare ai centri di assistenza agricoli. Ciononostante, la nostra società ha saputo conservare un patrimonio netto decisamente superiore rispetto al capitale versato inizialmente dai soci, a riprova della lungimiranza con cui si è dato vita ad un progetto orientato fin dall’inizio al settore dei servizi strategici in agricoltura. Nello stesso tempo sono stati profusi ingenti sforzi per mantenere elevato il rapporto qualità/costo nell’erogazione dei servizi stessi.
In ogni caso, la compiuta definizione della Pac 2014-2020 rappresenta pur sempre un atto di notevole portata, in quanto consentirà all’agricoltura nazionale ed europea di godere di una prospettiva caratterizzata da maggiori certezze per i prossimi sette anni.
L’attività di UNICAA non si esaurisce nella pur preminente funzione di offrire servizi puntuali ed efficaci alle imprese che vi si rivolgono. Tra gli ambiti d’impegno di UNICAA rientra senz’altro quello della formazione e dell’aggiornamento professionale per professionisti, operatori dei centri di assistenza e funzionari pubblici (dalla nuova politica agricola comunitaria ai contratti agrari, dalla fiscalità in agricoltura alle norme sul benessere animale, senza trascurare temi di carattere ambientale, quali la gestione degli effluenti d’allevamento e la produzione di energie rinnovabili all’interno delle aziende agricole e agromeccaniche). Nel 2014, in previsione della prossima fase di applicazione della nuova PAC, UNICAA ha realizzato tre grandi momenti di approfondimento sugli scenari legati alla Politica agricola comune 2014-2020, di cui ha seguito puntualmente l’evolversi del dibattito tecnico-normativo e delle vicende istituzionali europee e nazionali. Al di là dell’impronta strategica della nuova programmazione comunitaria, quel che è certo è che i nostri uffici avranno a che fare con una PAC che, lungi dall’essere più semplice della precedente, ha moltiplicato le tipologie di aiuti diretti, vanificando qualsiasi tentativo di sburocratizzazione e di semplificazione. Per questo, l’attività di servizio che UNICAA si troverà ad offrire si configurerà come più complessa, ma al tempo stesso strategica e indispensabile per consentire alle imprese di confrontarsi con un orizzonte gravato da crescenti costi burocratici e organizzativi.
STRUTTURE DI SISTEMA E DI SERVIZI
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UNICAF
Con la collaborazione di Elabora e seguendo le linee guida del Dipartimento per lo Sviluppo su crescita della “rete dei servizi Confcooperative”, è stata avviata una formazione, di taglio divulgativo e pratico, a favore di tutti i territori attraverso gli operatori dei Centri Servizi e delle Unioni territoriali. Tale formazione si è svolta attraverso il lavoro sinergico delle aree di attività di Unicaf (Tecnico, Organizzativa, Contabile, Fiscale, Controllo Gestione, Lavoro, Gestione Risorse Umane), nella convinzione che la formazione sia la chiave per qualificare i CSA e le Unioni e per consentire loro di fornire servizi qualificati e rispondenti ai bisogni delle cooperative aderenti.
Curato anche l’inserto tecnico “L’Esperto” di Italia Cooperativa, volgendo l’attenzione alle specificità della normativa cooperativa ed alla sua evoluzione nello scenario legislativo generale. Avvalendosi di una rete di collaboratori esperti in materia tributaria, giuslavoristica, societaria e legale in genere, Unicaf è stato animatore delle risposte ai quesiti posti dalle associate sul portale di Confcooperative. Piano Nazionale dei servizi. Ha preso parte del processo di progettazione, animazione e condivisione del percorso confederale di riorganizzazione dei servizi alle cooperative. Ha collaborato a realizzare l’impianto del Piano Nazionale dei Servizi, animato il lavoro dei gruppi di protagonisti territoriali in tema di servizi, partecipato alla Unità di assistenza tecnica per accelerare e finalizzare gli interventi nei CSA del territorio, ipotizzato soluzioni imprenditoriali per lo sviluppo della rete dei CSA su tutto il territorio nazionale.
Unicaf ha anche realizzato seminari di approfondimento sulle seguenti tematiche: • società cooperative tra professionisti: aspetti civilistici, fiscali e previdenziali. Focus su società cooperative a mutualità non prevalente: modelli di statuto e regime fiscale; • il contratto d’appalto privato nel sistema cooperativo; esperienze di governance nelle cooperative con particolare focus sul sistema di deleghe: come coniugare l’esigenza di un aumento delle competenze sul tema con l’opportunità di strutturare l’offerta di un servizio alle cooperative associate; • la gestione delle ispezioni in materia di lavoro; la gestione dei rapporti di lavoro nelle crisi aziendali: le procedure concorsuali e le operazioni straordinarie; • contratti pubblici tra direttive comunitarie e riforma degli enti locali.
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ACCREDIA
Gli istituti di vigilanza privati, infatti, per poter operare dovranno ottenere il certificato di conformità dei propri servizi, impianti e professionisti alle norme applicabili da parte di un Organismo di certificazione accreditato da un Ente designato ai sensi del Regolamento n. 765/2008, quale ACCREDIA in Italia. Il compito di ristrutturare il sistema informatico interno di Accredia, affidato ad inizio dello scorso anno ad Elabora, società di servizi di Confcooperative, sta proseguendo tra la soddisfazione reciproca delle parti ed è stato arricchito di alcuni contenuti.
Nel corso dell’anno Confcooperative ha rafforzato il proprio ruolo di socio promotore di Accredia, l’Ente Nazionale per l’accreditamento ed il controllo dei Laboratori di prova e degli Organismi di certificazione e ispezione, responsabile per l’accreditamento in conformità agli standard internazionali delle serie armonizzate ISO e delle norme europee EN ed UNI. E’ entrato a regime il nuovo sistema di riduzione delle tariffe che definiscono gli oneri di acquisizione e conferma degli accreditamenti per gli Organismi di Certificazione e Controllo. Insieme alle altre organizzazioni di rappresentanza delle imprese, Confcooperative aveva sostenuto questa soluzione già dall’anno scorso al fine di sostenere le imprese che, in tempo di crisi economica, decidono di puntare sulla certificazione di qualità per dare impulso alla propria attività.
In virtù della disponibilità di Accredia a garantire una formazione su tematiche di proprio interesse, il presidente dell’Organismo di Vigilanza d’Ente è stato invitato a partecipare ad un incontro con le cooperative elettriche dell’arco alpino aderenti a Confcooperative-Federconsumo per esporre il modello di organizzazione, gestione e controllo aziendale in base al Decreto Legislativo 231/2001 sulla disciplina della responsabilità amministrativa e penale delle persone fisiche, delle società e delle associazioni. Nel corso dell’evento, organizzato presso il Consorzio elettrico di Stenico, l’argomento ha suscitato particolare interesse tra gli amministratori delle cooperative, anche in virtù dell’obbligatorietà della norma e delle pesanti sanzioni, anche penali.
La presenza della Confederazione all’interno dei vari comitati interni ad Accredia, ha consentito di sostenere gli organismi di certificazione ed i laboratori di prova che, in forma cooperativa, offrono servizi alle imprese che, ad esempio, nel settore agroalimentare, si occupano di biologico e di certificazioni di Qualità (DOP, IGP). Le procedure di accreditamento e verifica della qualità, propedeutiche all’accesso al mercato hanno fatto registrare passi in avanti anche nel settore dei servizi di sicurezza. E’ entrato infatti in vigore il Decreto del Ministero dell’Interno n. 115 / 2014 che disciplina le caratteristiche e i requisiti di certificazione degli istituti di vigilanza privati. STRUTTURE DI SISTEMA E DI SERVIZI
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LE FEDERAZIONI NAZIONALI
FEDERABITAZIONE
Settimo anno di flessione per il settore dell’edilizia abitativa che registra, dal 2008 ad oggi, il dimezzamento del mercato della residenza in termini di volume degli scambi, fatturato e investimenti. Gli effetti prodotti sulle cooperative di abitanti del sistema di Federabitazione– Confcooperative trovano riflesso sulla elevata erosione dei margini e della redditività e sulla pesante contrazione del valore della produzione e del capitale investito. A fronte di ciò, sul territorio, e in particolare nelle aree metropolitane, si manifesta una sostenuta domanda di abitazioni, in specie destinate alla locazione a canone moderato e sostenibile oltre che per l’accesso alla prima casa, che le cooperative di abitanti possono soddisfare per la loro conoscenza dei bisogni delle comunità in cui operano, in relazione alle dinamiche dell’evoluzione demografica, alle condizioni economiche dei soci e dell’utenza e dei processi di riqualificazione degli spazi di città e della rigenerazione urbana. L’Assemblea nazionale dell’11 giugno ha rappresentato l’evento più importante dell’anno, che ha segnato un nuovo inizio per le cooperative di abitanti, chiamate a fronteggiare le sfide dell’abitare futuro in un contesto politico, sociale ed economico profondamente mutato. E’ stata l’occasione per impostare le strategie per l’azione futura e per ri-centrare il modello della cooperativa di abitanti ancorandolo alle radici del mutualismo e dei reali valori cooperativi, per ripartire con maggiore chiarezza rispetto agli errori da non fare, con una rinnovata passione e per tornare a promuovere cooperazione leggendo il bisogno e organizzandolo. LE FEDERAZIONI NAZIONALI
In relazione agli obiettivi e alle linee d’azione fissati dagli Organi sono stati, quindi, approntati alcuni Progetti strategici di rilievo nazionale, attualmente in corso di attuazione. Con il Progetto Coophousing si intende riconoscere, mappare e raccontare le storie e le buone prassi delle cooperative di abitanti caratterizzate dal valore sociale delle iniziative, per far emergere dati, luoghi ed esperienze di cohousing delle nostre imprese. Attraverso il sito internet http://www.coophousing.it, verrà diffusa la conoscenza delle esperienze, al fine di renderne la fruizione più accessibile sia al sistema cooperativo sia alle comunità del territorio italiano e non solo. Il Progetto AAArchitetticercasi (http://www. architetticercasi.eu) nasce dalla entusiasmante esperienza, realizzata a Milano in tre edizioni, che ha fatto conoscere il modello cooperativo a centinaia di giovani professionisti, tra cui sono emersi geniali talenti e che ha determinato anche la costituzione di cooperative tra professionisti tra cui la “Ines Bajardi”, la Neu e tante altre.
L’idea è quella di attuare il Progetto in cinque città italiane aree metropolitane nelle quali individuare siti in cui stendere un unico bando di concorso per architetti under 35. Federabitazione è poi intervenuta nel confronto sul DdL del Governo riguardante “Principi in materia di politiche pubbliche territoriali e trasformazione urbana” che interviene dopo oltre 70 anni sulla materia urbanistica e del governo del territorio, organizzando il convegno L’Abitare Futuro in Urbanpromo 2014 (http://urbanpromo. it/2014 ) dove è stato presentato il documento elaborato con il contributo di un Gruppo di Esperti. Si chiede, in particolare, un nuovo modello di produzione edilizia che non si limiti alla costruzione fisica dell’immobile ma contribuisca 42
in modo determinante a realizzare un ecosistema dell’abitare ispirato a cinque principi cardine: La Federazione ha partecipato come main partner alla Fiera dell’Abitare Collaborativo “Experimentdays – La casa nell’era dell’economia collaborativa”, organizzata da Housing Lab (http://www.housinglab.it/exdays ), un laboratorio di ricerca, sperimentazione e sviluppo nel settore dell’abitare sostenibile, con l’obiettivo di promuovere la diffusione delle buone pratiche e la condivisione delle competenze per esplorare nuovi modelli di case e servizi per abitare meglio le nostre città.
cooperative di abitanti alle radici del mutualismo e ai reali valori cooperativi, nella riforma del terzo settore si è richiesto che le cooperative di abitanti operanti nel campo dell’alloggio sociale possano essere considerate “imprese sociali”. Alcune strutture cooperative e consortili sono impegnate nella realizzazione di un Progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana nella città di Pernik in Bulgaria, iniziativa caratterizzata dalla diffusione del know how dei nostri operatori a favore di quelle comunità per promuovere e sviluppare il modello cooperativo di abitanti.
Sul versante del credito, a causa del suo progressivo deterioramento e della sua perdurante selettività e penalizzazione nei confronti del settore, la Federazione, tra l’altro, ha instaurato un’intesa e un rapporto di reciproca collaborazione con l’Ente Nazionale per il Microcredito, per mettere a punto uno strumento adeguato al modello cooperativo e finalizzato a sostenere tutte quelle categorie socialmente più in difficoltà, come giovani coppie, nuclei monogenitoriali, studenti fuori sede, nuclei numerosi, anziani, giovani con lavoro precario. La Fondazione Housing Sociale, le Fondazioni bancarie, CDP Investimenti SGR, alcune primarie SGR d’intesa con la nostra Federazione, hanno organizzato un laboratorio di formazione di cinque giornate che è partito il 30 ottobre scorso a Roma presso la nostra sede e si concluderà entro gennaio 2015. Il “laboratorio”, a cui partecipano alcuni nostri dirigenti, ha per oggetto la costruzione del profilo e degli strumenti del Gestore Sociale, al fine di formare un network di soggetti competenti che diventino punti di riferimento per i promotori di progetti di housing sociale a livello nazionale e locale Come Alleanza delle Cooperative - Settore Abitazione stiamo collaborando con l’Ance per l’attuazione di un Progetto di housing sociale denominato: “Proposte per gli immobili oggetto di procedure giudiziali o di dismissione”. Il Progetto è interessante per le cooperative di abitanti poiché stimola l’avvio di processi di valorizzazione degli immobili in un’ottica anche sociale e mira a soddisfare, oltre alle esigenze abitative, anche quelle legate alla trasformazione urbana delle città. Inoltre, per proseguire nel percorso tracciato dall’Assemblea rivolto a ricondurre le nostre LE FEDERAZIONI NAZIONALI
Come di consueto, un’area di impegno prioritaria è stata dedicata alla rappresentanza istituzionale e all’aggiornamento normativo, con interventi nelle sedi politiche e amministrative e con l’attività di continua formazione e informazione sui principali provvedimenti di interesse per la base associativa. Ciò ha consentito di ottenere importanti risultati di cui si evidenziano quelli di maggiore rilevanza: 1. Nello “Sblocca Italia” (legge n. 164/2014) sono state recepite le proposte di Federabitazione come Alleanza delle Cooperative Italiane di settore relative: a- all’ampliamento degli incentivi per gli investimenti in abitazioni in locazione nei confronti delle cooperative e loro consorzi operanti nel campo dell’alloggio sociale; b- al riferimento alle “cooperative di abitanti” nel conto termico per l’accesso delle stesse alle categorie di incentivi già previste per la pubblica amministrazione; c- agli incentivi fiscali per la valorizzazione del territorio che sono accordati prioritariamente a comunità di cittadini come le cooperative di abitanti. d- al ripristino dell’imposta fissa di registro per il trasferimento delle aree e immobili pubblici 43
per programmi di edilizia residenziale sociale; e)- al recupero degli immobili del patrimonio pubblico affidati a cooperative composte esclusivamente da soggetti in possesso dei requisiti per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica. 2. Nella legge di stabilità 2014 (legge n. 147/2013) sono state accolte le proposte relative: a– all’istituzione del Fondo di garanzia per la prima casa a favore prioritariamente delle giovani coppie, dei lavoratori precari under 35 e dei nuclei monogenitoriali; b- alla proroga degli ecobonus per il risparmio energetico e le ristrutturazioni. 3. Nel piano casa “Lupi” e le conseguenti norme attuative (convenzione ABI e Cassa Depositi e Prestiti 18-12-2013) è stato reso operativo il Plafond Casa, con 2 mld messi a disposizione del sistema bancario per l’erogazione di mutui ipotecari per l’acquisto di immobili residenziali e per interventi di ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica. 4. Nella legge sull’emergenza abitativa (legge n. 82/2014), su nostra richiesta, si è previsto il riscatto della proprietà dell’alloggio sociale in locazione dopo almeno sette anni, oltre che alcune detrazioni fiscali per i conduttori di alloggi sociali. Nel corso dell’anno sono stati organizzati vari convegni e seminari, tra cui si ricordano in particolare: il seminario “Patto di futura vendita/assegnazione e nuove tipologie contrattuali per l’acquisto della casa in cooperativa”, del 16 gennaio 2014 e il convegno “L’Abitare del Futuro” presso la Triennale di Milano nell’ambito di Urbanpromo 2014.
LE FEDERAZIONI NAZIONALI
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FEDAGRI
La Fedagri-Confcooperative ha sviluppato le sue attività muovendosi lungo quattro filoni: • grandi eventi • azione politico-sindacale • partecipazione a progetti • comunicazione
AZIONE POLITICO-SINDACALE
Numerosi gli incontri di concertazione con il Governo e con l’Unione Europea nell’ambito di audizioni e gruppi di lavoro sia della Commissione UE sia dell’organizzazione di rappresentanza COPA-COGECA. Le linee di azione sono state discusse e concordate all’interno degli organi di governo della Federazione (Consiglio di Presidenza, Consiglio Nazionale, Coordinamenti ed Assemblee di settore) e condivise in maniera unitaria nell’ambito dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari. Tra i temi maggiormente discussi e le azioni politico sindacali attivate si segnalano: • Attuazione della riforma della politica agricola comune: nello specifico, tra i risultati ottenuti si evidenzia la rimozione del divieto nell’ambito dello Sviluppo rurale dell’accesso agli investimenti per le grandi imprese; • L’ottenimento di alcuni sostegni accoppiati specifici per la zootecnia, il lattiero caseario, il pomodoro industria ed il grano duro; • Il riconoscimento della centralità dello strumento “organizzazione dei produttori” nella politica agricola europea e nazionale.
SETTORE VITIVINICOLO
GRANDI EVENTI
Tra le numerose iniziative promosse, si segnalano le quattro più significative in termini di partecipazione e rilevanza mediatica. • Convegno Agrinsieme L’Italia del vino vuole crescere - Vinitaly, Verona, 6 aprile. • Focus Assembleare A tavola con la legalità, Roma, 14 aprile • Convegno Agrinsieme Oltre i confini L’ortofrutta italiana in giro per il mondo. Macfrut, Cesena, 25 settembre. • #campoliberofinoinfondo. Prima Conferenza Agrinsieme – Roma, 18 novembre. Per maggiori informazioni si rimanda al sito web www.fedagri.confcooperative.it LE FEDERAZIONI NAZIONALI
Presentazione del Testo Unico della Vite e del Vino, ovvero una proposta di riordino, semplificazione ed innovazione della normativa vitivinicola vigente sostenuta da tutta la filiera; l’autorizzazione all’innalzamento dei limiti di arricchimento dei prodotti vitivinicoli per le uve vendemmiate nel 2014-15; il lavoro volto al superamento della demarcazione netta tra gli strumenti previsti dall’Ocm Unica e quello dello sviluppo Rurale.
SETTORE LATTIERO-CASEARIO
L’annullamento della riscossione del prelievo supplementare nell’ultimo mese previsto con conseguente restituzione delle Fideiussioni; la costituzione di un gruppo di lavoro per affrontare il tema del post quote latte; il consolidamento della presenza della Federazione all’interno delle associazioni di riferimento del settore (FIL, AFIDOP); l’attivazione dello strumento informativo “Newsletter” rivolto a tutte le cooperative del settore; l’elaborazione di un progetto di costituzione dell’ufficio latte Unitario con l’Alleanza delle Cooperative Italiane. 45
SETTORE ORTOFRUTTICOLO Consolidamento dello strumento Ufficio Ortofrutta Alleanza delle Cooperative Italiane con il conseguente aumento delle OP convenzionate e la costituzione di un servizio dedicato alla trasformazione industriale; un’azione di lobbying dedicata all’ottenimento delle deroghe dell’utilizzo dell’uso eccezionale di alcuni principi attivi necessari alla coltivazione degli ortofrutticoli; il consolidamento dei rapporti con le principali organizzazioni europee del settore insieme alle quali si è ottenuto sia il blocco della proposta di riforma delle OCM di settore sia l’attivazione dei ritiri finalizzati ad affrontare l’emergenza “Embargo Russo”; un lavoro di concertazione con il MIPAAF e con tavoli europei per tutelare aspetti relativi al funzionamento delle OP cooperative e per il superamento dei criteri di demarcazione rigida tra PO e PSR; la definizione di proposte nell’ambito Agrinsieme per il Piano Florovivaistico; costituzione della Consulta per il settore pataticolo.
FORESTAZIONE E MULTIFUNZIONALITÀ Prosegue il lavoro, di concerto con il Mipaaf, volto alla redazione di un moderno Testo forestale di indirizzo e coordinamento nazionale che riordini la normativa vigente, mantenendo l’equiparazione delle cooperative forestali a quelle agricole. SETTORE ZOOTECNICO Particolare impegno è stato riservato alla crisi del comparto suinicolo, con la redazione di un documento strategico di proposte. SETTORE AGRICOLO E SERVIZI Costituzione del Coordinamento congiunto del settore cerealicolo dell’Alleanza delle cooperative che sta lavorando sul Piano di azione LE FEDERAZIONI NAZIONALI
per l’uso sostenibile dei fitofarmaci e la revisione della normativa sulle Op; l’attività costante di monitoraggio dei vari problemi di contaminazione relative alle produzioni olivicole; la costituzione del Comitato congiunto dell’Alleanza del settore biologico e sostenibilità che sta seguendo la normativa comunitaria in materia di produzione ed etichettatura biologica.
POLITICHE EUROPEE Azione di lobbying svolta nelle fase preparatoria del nuovo regolamento in materia di informazione e promozione dei prodotti agricoli che prevede novità importanti, come la possibilità di comunicare i marchi e l’origine dei prodotti; la partecipazione al Tavolo agroalimentare, dove sono state sollevate problematiche specifiche relative all’export per le imprese cooperative. In tema di semplificazioni, numerose sono state le modifiche apportate al testo del decreto “Campolibero” come quelle in ambito di controlli, nel settore vitivinicolo, per i depositi di carburanti, nonché la previsione che tra le organizzazioni agricole che effettuano attività di consulenza per la circolazione delle macchine agricole vi siano anche quelle di rappresentanza delle cooperative agricole. In tema di ambiente abbiamo scongiurato l’entrata in piena operatività del Sistri prevedendo che fossero esonerate le cooperative che producono rifiuti pericolosi che occupano sino a 10 addetti nonché le imprese agricole di cui all’articolo 2135 del c.c. che conferiscono i rifiuti pericolosi all’interno di un circuito organizzato di raccolta. Abbiamo definito il tema degli abbruciamenti evitando che tale attività costituisse un illecito penale. Abbiamo partecipato attivamente alla redazione del nuovo decreto ministeriale che disciplinerà l’uso agronomico del digestato 46
facendo in modo che rispondesse alle esigenze di tutte le nostre cooperative agroalimentari che possiedono impianti di digestione anaerobica. Abbiamo lavorato a livello comunitario sulla proposta di revisione della direttiva rifiuti per rendere certo e semplificato l’utilizzo dei sottoprodotti agroalimentari. Infine, misure per lo sviluppo del comparto agroalimentare sono state introdotte all’interno della legge di stabilità 2014, con il rifinanziamento dei contratti di sviluppo - ivi compresi quelli relativi alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli da realizzare nei territori diversi dalle aree dell’obiettivo Convergenza - e il rifinanziamento del Fondo rotativo destinato alla concessione di finanziamenti a tasso agevolato alle imprese esportatrici. Sempre nel decreto “Campolibero” sono stati previsti crediti di imposta per investimenti in sviluppo di nuove pratiche, prodotti, processi e tecnologie nonché per il potenziamento dell’ecommerce di cui possono beneficiare anche le imprese in forma cooperativa. Nel medesimo provvedimento è stato introdotto un credito di imposta a beneficio dei titolari di reddito d’impresa per investimenti in beni strumentali consistenti in macchinari e attrezzature.
COMUNICAZIONE
Si è dato avvio alla creazione sia del profilo Facebook che dell’account Twitter. Si è proceduto al restyling del sito web. È proseguito il lavoro di ufficio stampa che accanto alle prese di posizione politico-sindacali realizzate come Agrinsieme o come Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, ha fatto perno sulla specificità della cooperazione agroalimentare, attraverso la segnalazione di case history aziendali e la realizzazione di un secondo press tour, realizzato in Trentino Alto Adige e dedicato alle cooperative ortofrutticole.
PARTECIPAZIONE A PROGETTI
• Realizzazione dell’osservatorio delle cooperative agricole istituito presso il MIPAAF • Progetto “Contratto di Filiera dei Cereali” per l’ammodernamento delle cooperative di importo complessivo pari a 9,5 mln di euro • “Rete Qualità Cereali” per la piena tracciabilità della filiera di importo pari a 2,5 mln di euro • Quidanoi, cooperative agricole con l’obiettivo di valorizzare il prodotto cooperativo e promuovere le forme già esistenti di vendita diretta.
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FEDERCONSUMO
In un anno caratterizzato dall’Assemblea che ha portato al rinnovo degli organi sociali, le cooperative ed i consorzi aderenti a Federconsumo hanno manifestato una sempre maggiore richiesta di sostegno e di partecipazione alla vita della Federazione Tale evidenza si è manifestata sia per le strutture della distribuzione commerciale più grandi che per quelle altre realtà, più piccole, che stanno vivendo pienamente le difficoltà causate dalla precaria situazione economico-finanziaria del Paese. L’Assemblea della Federconsumo si è celebrata a primavera, a Trento alla presenza dei vertici della Confcooperative e di numerose autorità tra cui Sua Eccellenza Mons. Luigi Bressan, Arcivescovo di Trento ed il senatore Massimo Mucchetti. I delegati hanno rinnovato la fiducia a Pierluigi Angeli, riconfermandolo presidente. Nella stessa sede si è provveduto a rinnovare anche il Consiglio Nazionale, l’organo che ha il compito di formulare le linee programmatiche generali della Federazione., che ha visto l’ingresso di nuovi consiglieri oltre alle numerose riconferme. Come previsto dallo Statuto, la Federazione si è dotata di coordinamenti settoriali: consumo, dettaglio, elettrico ed utenze, per ognuno dei quali è stato nominato un coordinatore. L’Assemblea è stata preceduta dalla celebrazione delle Assemblee Regionali in cui sono state costituite le Federazioni Regionali in quattro regioni. Oltre alle già esistenti Federconsumo in Lombardia, Piemonte e Veneto, che hanno tutte confermato la fiducia ai presidenti regionali uscenti, è stata costituita anche la Federconsumo Emilia Romagna. LE FEDERAZIONI NAZIONALI
Nel corso dell’anno il coordinamento della distribuzione tra dettaglianti dell’Alleanza delle Cooperative Italiane ha provveduto a consolidare il processo di integrazione con la strutturazione degli Organi, di cui fanno parte i Consorzi Crai e Sigma, oltre alla Cooperativa Italiana Catering e si avvia a strutturarsi in una unica Associazione con un proprio Statuto ed una propria autonomia nell’ambito dell’Alleanza delle Cooperative. L’attività del Coordinamento, ha avuto i momenti più rappresentativi in un convegno su “Il Mercato Dei Buoni Pasto”, tenutasi a gennaio, a Bologna, presso la sede del Consorzio Sigma, ed in un seminario, tenuto presso la sede della Lega delle Cooperative, a luglio, che ha avuto come titolo “Vendite sottocosto: aspetti normativi e tutele del consumatore”.
Va evidenziato, inoltre, che i due consorzi della cooperazione tra dettaglianti, Crai e Sigma, hanno siglato un accordo con Cooperfidi Italia, l’organismo nazionale di garanzia della cooperazione italiana. Rilevante, per questo settore, è stata la sentenza della Corte di Giustizia Euroepa, relativa al costo minimo dei trasporti Più complesso è, invece, il percorso per il coordinamento dell’Alleanza delle Cooperative nella cooperazione di consumo dove le difficoltà si sono manifestate con maggiore evidenza per la crisi dei consumi. Alcune aree hanno attraversato e ancora si trovano a gestire condizioni pesanti legate al permanere della crisi dei consumi ed alla difficoltà di reperire risorse attraverso lo strumento del prestito sociale. In questo settore ha avuto una particolare efficacia, sul piano del contenimento dei costi l’applicazione del contratto di lavoro per i dipendenti del sistema delle cooperative minori. 48
Il Contratto di Lavoro Nazionale, oramai scaduto, è stato oggetto di discussione con le parti sindacali ma, al momento, appare difficile che, a breve, si giunga alla firma di un nuovo CCNL In attesa che si arrivi ad una razionalizzazione dei fondi pensionistici e sanitari, in autunno si è provveduto al rinnovo delle cariche sociali nei due fondi della cooperazione di consumo, Previcooper e Coopersalute. La Federazione ha avviato un confronto con il Movimento dei Gruppi di Acquisto Solidale e delle cooperative di utenza e di comunità, che operano nel campo dell’energia elettrica, del gas e dei servizi di pubblica utilità, un fenomeno in costante crescita anche a seguito della contrazione dei consumi. Le cooperative che producono e distribuiscono energia elettrica, invece, hanno attraversato un periodo di sostanziale stabilità patrimoniale e di bilancio, nonostante il peso burocratico sempre più opprimente ed oneroso imposto dalle normative in materia. In qualità di produttori e distributori di energia, queste imprese continuano a svolgere il ruolo di volano per le economie dei luoghi in cui sono situate. Il Progetto RES-Coop 20-20-20, sulla promozione delle cooperative che producono elettricità da fonti rinnovabili è giunto al suo secondo anno di attuazione e sta avendo un riscontro importante non solo in Europa, ma anche in Canada, paese con il quale si stanno avviando rapporti e progettualità. Nell’anno in corso, il progetto ha avuto i momenti più rappresentativi negli incontri di Waterford, nella Repubblica di Irlanda, Lille, in Francia e Cracovia, in Polonia dove a discutere del futuro delle energie rinnovabili sono stati chiamati due dirigenti delle cooperative elettriche italiane storiche, in qualità di esperti del settore ed in virtù dell’esperienze centenaria delle proprie imprese. La presenza nell’organismo europeo di rappresentanza appositamente costituito a Bruxelles ha confermato il ruolo che la cooperazione elettrica svolge anche a livello europeo. Anche quest’anno, partecipazione alla energie rinnovabili, Bruxelles. A Bleggio Superiore,
tenuto, il consueto incontro tra le cooperative elettriche storiche dell’arco alpino per fare il punto sulle novità più importanti del settore. Di particolare interesse tra gli amministratori delle cooperative, anche in virtù dell’obbligatorietà della norma e delle pesanti sanzioni, è stato l’intervento sul modello di organizzazione, gestione e controllo aziendale in base al Decreto Legislativo 231/2001 sulla disciplina della responsabilità amministrativa e penale delle persone fisiche, delle società e delle associazioni, tenuto dal presidente dell’Organismo di Vigilanza di Accredia, l’Ente Nazionale per l’accreditamento ed il controllo dei Laboratori di prova e degli Organismi di certificazione e ispezione, responsabile per l’accreditamento in conformità agli standard internazionali delle serie armonizzate ISO e delle norme europee EN ed UNI.
Il dibattito sulle energie pulite, infine, non si è limitato al solo campo europeo. Anche a livello nazionale, la Federazione ha presidiato i luoghi decisori e, tra l’altro, ha partecipato agli Stati Generali della Green Economy, tenutisi a novembre, a Rimini.
poi, non è mancata la settimana europea sulle tenutasi in primavera, a in provincia di Trento, si è
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FEDERCOOPESCA
F E D E R C O O P E S C A
NUOVI SCENARI PER LA FEDERCOOPESCACONFCOOPERATIVE La stagione assembleare ha portato un cambio ai vertici dell’associazione. Il 13 maggio, Paolo Tiozzo, imprenditore veneto classe ‘68, è stato eletto alla guida della Federcoopesca-Confcooperative. Un nuovo corso che, per rilanciare il settore, punta su una formula chiara: porre un freno all’eccessiva burocrazia e rafforzare il sistema pesca nazionale. In questa ottica, è strategico il ruolo chiamato a giocare dalla rappresentanza di categoria per mettere a punto un metodo condiviso che faccia dialogare al meglio pubblico e privato.
e confronto con le organizzazioni di categoria. Da queste premesse parte la richiesta, avanzata dalla Federazione come coordinamento pesca dell’Alleanza delle Cooperative italiane, di annullamento del “Piano di azione per ovviare alla carenza del sistema italiano di controllo (Action Plan)”, adottato dalla Commissione europea il 6 dicembre 2014. Il piano non si limita solo a migliorare il sistema dei controlli ma predispone nuovi e pesanti adempimenti per i pescatori italiani, di fatto discriminandoli, in virtù di una possibile mancanza di efficienza nei controlli dello Stato italiano. Sulla stessa lunghezza d’onda il pressing portato avanti affinché venissero modificati i decreti per le modalità di presentazione delle autorizzazioni per la pesca del pesce spada, che prendono le mosse proprio dal piano di azione. Per una normativa che cambia in corsa, ce n’è una attesa da tempo: lo sgravio dalle accise sulla benzina per la pesca in acque interne e lagunari. Riconoscimento arrivato grazie ad una interpretazione autentica, fortemente sostenuta dalla Federcoopesca, che ha consentito il via libera dell’emendamento al DL “Competitività”,per il riconoscimento dello sgravio. Il decreto attuativo, in dirittura di arrivo nonostante i forti ritardi più volte evidenziati, consentirà l’effettiva eliminazione delle accise e l’accesso al mercato dei prodotti della pesca in condizioni di equità senza alterazioni della concorrenza e nel rispetto dei principi comunitari vigenti in materia. L’altra modifica normativa è legata all’eliminazione del divieto di vendita per i prodotti provenienti della pesca realizzata a fini scientifici. http://www.federcoopesca.it/index. php?sel=news&page=2
DALLA PARTE DEI PESCATORI, L’ATTIVITÀ POLITICO SINDACALE
Abbiamo scelto la linea più dura ma necessaria, quella del ricorso presso il tribunale dell’Unione europea, per evitare che ancora una volta fossero gli operatori a pagare il prezzo più alto per provvedimenti imposti senza condivisione LE FEDERAZIONI NAZIONALI
Un divieto contro il quale la Federazione si è a lungo battuta e che è stato soppresso con la Legge Europea 2013 bis. I vantaggi che deriveranno 50
dall’eliminazione di questo paletto sono legati alla possibilità di portare avanti indagini scientifiche su vasta scala e ottenere dati sullo stato degli stock sempre più vicini alla realtà, senza incidere maggiormente sulle risorse economiche destinate alla ricerca e al tempo stesso valorizzando l’attività degli operatori ittici e il loro contributo agli studi per una pesca più sostenibile.
FORMARE E INFORMARE
Per snellire e semplificare l’iper-regolamentazione nel settore, riconosciuta tra i fattori di criticità in termini di competitività del sistema ittico, è stato dato vita ad un piano d’intervento in sei mosse realizzato dalla Federcoopesca, come coordinamento pesca dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, in convenzione con il Mipaaf, per rafforzare il sistema dei servizi e dell’assistenza tecnica a disposizione di operatori ittici e della P.A. Si tratta di iniziative fra loro complementari e sinergiche con al centro il sostegno e l’assistenza alle imprese e alla Pubblica Amministrazione. Atto finale di questo percorso è stata la presentazione dei risultati del lavoro svolto.
per contribuire ad un settore ittico nazionale più moderno e efficiente. Le novità introdotte dalla riforma dell’Organizzazione Comune dei Mercati in materia di etichettatura e organizzazione dei produttori sono state al centro di un seminario realizzato a Roma, presso il Palazzo della Cooperazione, che ha avuto come relatori rappresentanti della Commissione europea e la partecipazione del Sottosegretario di Stato con delega alla pesca Giuseppe Castiglione, di Riccardo Rigillo, Direttore Generale Pesca e Acquacoltura Mipaaf e di Vincenzo Morante, Capo Reparto pesca marittima del Corpo delle Capitanerie di Porto. Nel corso dei lavori è stato più volte sottolineato come dai nuovi adempimenti possano in realtà nascere opportunità per la valorizzazione delle produzioni ittiche nazionali e, quindi, vantaggi per le imprese. Regole che cambiano anche per la pesca accidentale di alcune specie ittiche al di sotto della taglia minima consentita. Dal 1° gennaio 2015, infatti, scatta per acciughe, sgombri, sardine, suri, lanzardi, il divieto di gettare in mare gli esemplari sotto taglia, che dovranno essere invece sbarcati a terra. Allo scopo di prendere in esame e approfondire i temi connessi alla futura gestione della problematica dei “rigetti” e far trovare pronti gli operatori ai nuovi adempimenti che li aspettano, la Federcoopesca ha organizzato, sempre presso il Palazzo della Cooperazione, un seminario che ha visto la partecipazione della Direzione generale degli Affari marittimi e della pesca della Commissione Europea.
Un momento molto utile per condividere con i cooperatori, operatori del settore e l’Amministrazione le sinergie messe in campo LE FEDERAZIONI NAZIONALI
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FEDERCULTURA
quest’anno. Le cooperative che hanno una storia da raccontare possono scrivere a federcultura@ confcooperative.it per vedere pubblicata tra “Le nostre storie” anche la loro.
PRINCIPALI INIZIATIVE DELL’ANNO
Per il quarto anno consecutivo, la Federazione ha partecipato a maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino, il principale momento di incontro, confronto e promozione per l’editoria italiana, condividendo uno stand con alcune case editrici associate.
Il 5 giugno l’Assemblea nazionale ha eletto un nuovo Consiglio ed un nuovo Presidente. Andrea Ferraris, Presidente della cooperativa Copat e di FederCultura Turismo Sport Piemonte, è stato scelto alla guida della Federazione per il mandato 2014/2018, affiancato da un Consiglio che si caratterizza per un bel connubio tra conferme e debutti, persone di esperienza e giovani. Due i Vicepresidenti: Fabrizio Pozzoli, lombardo, con delega ai rapporti con l’estero, e Domenico Bracciodieta, pugliese, con delega al Mezzogiorno.
Cinque le priorità che i nuovi organi hanno identificato: rappresentanza, comunicazione esterna, intersettorialità, progettazione, internazionalizzazione. Sei i Responsabili di settore: Irene Bongiovanni, Comunicazione ed Informazione; Giuseppe Negro, Scuola e Formazione; Chiara Laghi, Servizi Culturali; Marco D’Alò, Spettacolo; Beatrice Andalò, Sport, Riccardo Solmi, Turismo. Attribuita, inoltre, la delega per l’educazione cooperativa a Claudio Esposito. Tutti i contatti sul sito www.federcultura. confcooperative.it lanciato in una nuova veste, molto più ricca ed interattiva, ad ottobre di LE FEDERAZIONI NAZIONALI
L’incontro congiunto degli organi del settore cultura dell’Alleanza Cooperative Italiane con il Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, il 30 settembre a Roma, presso il Palazzo della Cooperazione, è stato un rilevante momento di confronto sulle proposte della cooperazione in materia di valorizzazione dei beni culturali e di spettacolo, nonché un’opportunità per far conoscere da vicino alcune esperienze di cooperative dalla diretta voce di chi le vive. Si è svolta a Faenza dal 23 al 25 ottobre la prima edizione del CULTURA IMPRESA FESTIVAL, una manifestazione promossa dall’Alleanza Cooperative Italiane Cultura, ideata ed organizzata dalla cooperativa Cultura Popolare. Il festival è stato creato per far discutere tutti coloro che ruotano intorno al mondo della cultura, istituzioni, operatori culturali, docenti, imprese, associazioni, sul rapporto tra cultura ed impresa. Questi i numeri della prima edizione: 273 partecipanti, oltre a 50 studenti universitari, 38 relatori su 24 panel. CULTURA IMPRESA FESTIVAL è stata un’importante occasione per far emergere il ruolo che la cooperazione svolge in ambito culturale. Per maggiori informazioni www.culturaimpresafestival.it 52
sono, inoltre, disciplinati il contratto intermittente e altri elementi di flessibilità fondamentali per chi è attivo in questo ambito, è introdotta una parte specifica sulla sicurezza dei lavoratori, è consentito l’ampio ricorso all’apprendistato. Questo CCNL è un punto di partenza fondamentale per la cooperazione dello spettacolo.
LE PRINCIPALI NOVITÀ LEGISLATIVE 2014 IN PILLOLE Al via anche Cooproute, l’itinerario culturale europeo dedicato alla cooperazione. Nato da un progetto finanziato dalla Commissione Europea, Cooproute mira a creare percorsi turistici con al centro la visita ai luoghi più significativi per il movimento cooperativo in Europa, come il museo dei Pionieri di Rochdale, e a tutte quelle cooperative che, indipendentemente dal settore di attività, hanno vocazione turistica e si prestano ad essere tappa per turisti. A Bologna, il 29 ottobre, è stato lanciato il portale dove sono stati inseriti i siti selezionati e che diventerà a breve una guida virtuale per tutti i potenziali turisti di Cooproute. Per maggiori informazioni www.cooproute.coop La VII Edizione della BITAC, la Borsa Italiana del Turismo Cooperativo ed Associativo, si è svolta a Bari il 27 e 28 novembre, organizzata dall’Alleanza Cooperative Italiane Turismo. Divenuto ormai appuntamento consueto e considerato tra i principali workshop nazionali dedicati al turismo sostenibile, la BITAC ha visto la partecipazione di oltre 200 operatori tra buyer e seller. Introdotta quest’anno anche una parte formativa con seminari tematici. L’albergo diffuso e il web marketing i primi temi affrontati. Per maggiori informazioni www.bitac.org
UN CONTRATTO COLLETTIVO PER LE COOPERATIVE DELLO SPETTACOLO
In chiusura d’anno, dopo oltre un biennio di intensa trattativa, è stato sottoscritto il primo CCNL per gli artisti, tecnici, amministrativi dipendenti da società cooperative e imprese sociali nel settore della produzione culturale e dello spettacolo di cui sono firmatarie le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. E’ un contratto storico in quanto prevede tutte le professioni e tutte le attività del settore spettacolo. In esso LE FEDERAZIONI NAZIONALI
A luglio approvato l’Art Bonus, il decreto con il quale il Governo punta a promuovere l’investimento dei privati in cultura. Sempre a luglio, approvato il c.d. “decreto Palchi” in materia di sicurezza sul lavoro con il recepimento di alcune proposte del “Tavolo sicurezza” della cooperazione. Approvata anche la riforma dei criteri per l’accesso al FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo), che stenta però a partire per difficoltà applicative. Iniziato ma subito interrotto l’iter della delega sul testo unico delle disposizioni in materia di attività sportiva. Uniformata finalmente al 4% l’IVA sugli e-book (DDL Stabilità). Continua il progressivo taglio ai contributi diretti all’editoria (DDL Stabilità), mentre in Parlamento è iniziato l’iter di un provvedimento che intende abolire i contributi. Sulla questione, varie iniziative dell’Alleanza Cooperative Italiane Comunicazione, tra cui la conferenza stampa del 25 settembre e l’Audizione alla Camera in Commissione Cultura il 30 settembre. E’ partita la nuova Programmazione Comunitaria 2014 – 2020. PON Cultura e PON Istruzione i principali programmi operativi di interesse gestiti a livello nazionale; Europa Creativa, Cosme, Erasmus plus, Horizon 2020 quelli gestiti a livello europeo. Realizzate alcune iniziative formative durante l’anno.
IL LIVELLO INTERNAZIONALE
Prosegue l’impegno in Necstour, l’associazione europea attiva nel turismo che associa le Regioni, le università e le associazioni di rappresentanza. In OITS, l’Organizzazione Internazionale del Turismo Sociale, l’Assemblea di San Paolo del Brasile ha eletto il Vicepresidente della Federazione, Fabrizio Pozzoli, presidente di OITS Europa.
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FEDERLAVORO
l’impresa cooperativa di produzione e lavoro e servizi nei futuri contesti urbani delle Città metropolitane e nelle aree interne del nostro Paese. A tale proposito è stata messa a punto una proposta di legge (AC 2581) che prevede “disposizioni in materia di appalti di servizi nelle aree metropolitane”.
CENTRALI D’ACQUISTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Il 25 ed il 26 giugno 2014 è stata celebrata l’Assemblea di Federlavoro e Servizi che ha approvato una modifica statutaria che sancisce la cancellazione dei settori e la definizione di tre filiere congeniali più a logiche di cambiamento del mercato che a logiche di “affinità” settoriali. Le filiere sono così articolate: • Facility management: Comprende cooperative di: servizi, ristorazione, vigilanza, manutenzioni e costruzioni • Sostenibilità: Comprende cooperative di produzione di beni, dell’energia e dell’ambiente • Mobilità: Comprende cooperative di trasporto persone, trasporto merci e logistica Gli organi eletti hanno deliberato gli indirizzi politici per il quadriennio, imperniandoli soprattutto sulla centralità decisionale del Consiglio di Presidenza attraverso la divulgazione di progetti strategici a rete, tra cui l’internazionalizzazione.
SOSTEGNO ALLO SVILUPPO DELLA COOPERAZIONE NELLE AREE METROPOLITANE
Trasporto pubblico locale, servizi per l’ambiente, manutenzioni e tutela del paesaggio sono alcuni dei servizi che le nostre cooperative svolgono quotidianamente, in particolare nelle grandi aree urbane. Federlavoro e servizi, già dall’autunno 2013 ha attivato una Commissione mettendo insieme uomini di cooperazione e docenti universitari per elaborare proposte e progettualità e per arricchire l’interlocuzione con le Istituzioni centrali e periferiche, per sostenere le specificità della cooperazione e per valorizzare LE FEDERAZIONI NAZIONALI
CONSIP - MEPA
FederlavoroeServizid’intesaconConfcooperative, anche quest’anno, ha fatto registrare passi in avanti nella promozione e diffusione degli sportelli territoriali che forniscono servizi di prossimità alle imprese che intendono essere fornitori di beni e servizi della Pubblica Amministrazione attraverso il mercato elettronico. Nel corso dell’anno, la Federlavoro ha avviato iniziative tecniche con la diretta collaborazione di esperti CONSIP: dall’acquisto di derrate alimentari, alla fornitura di servizi di efficientamento energetico, si è ampliata la gamma di beni e servizi che transitano sulla piattaforma informatica di CONSIP e che genera l’intensificazione del livello di assistenza della Federlavoro e Servizi e di Confcooperative alle cooperative aderenti.
GRANDI GARE = GRANDI RETI
Per cogliere le grandi opportunità di mercato non serve esclusivamente essere dei giganti, occorre una rete in grado di operare in sintonia per crescere assieme. E’ questa l’idea che sta alla base del lavoro condotto dalla Federlavoro e Servizi che ha portato gli esperti delle maggiori cooperative di servizi ad incontrarsi, a collaborare per definire insieme tempi, modalità e strategie per crescere nel mercato. Le prossime imminenti grandi gare pubbliche per l’affidamento dei servizi in ambito sanitario. In futuro il metodo dell’incontro tra cooperative, la condivisione di progettualità e la costruzione di alleanze, riguarderà anche le altre filiere come l’efficientamento energetico, il trasporto pubblico locale ed i servizi ambientali.
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SVILUPPO DELLE RELAZIONI SINDACALI ED ISTITUZIONALI
Nonostante l’imperversare della crisi nelle costruzioni, il 2014 è stato contraddistinto dai rinnovi del CCNL di settore. Le parti sociali hanno difeso il quadro dei diritti per i lavoratori, ponendo le basi per una razionalizzazione strutturale del vasto sistema della bilateralità.
L’accordo con i Sindacati nazionali del settore edile è stato raggiunto il 1° luglio, dopo una trattativa impegnativa durata 18 mesi e condotta per la prima volta congiuntamente dall’ANCE e dall’Alleanza delle Cooperative Italiane produzione e lavoro. Il rinnovo del contratto nazionale dell’edilizia, dimostra quanto sia sempre più difficile trattare le parti economiche in mancanza della sostenibilità dovuta alle attuali condizioni del mercato. Anche il CCNL per le imprese cooperative di servizi taxi è stato rinnovato in luglio. Per quanto attiene il trasporto pubblico non di linea il quadro delle relazioni istituzionali ed interassociative si è ulteriormente consolidato nei confronti delle istituzioni nella proposizione delle specifiche istanze dei comparti.
nel percorso registrazione, nella risoluzione dei quesiti e nella formazione sul tema. Nel 2014 inoltre Federlavoro ha partecipato con assiduità congiuntamente al tavolo di Patrimoni PA- Net ed Avcp alle consultazioni per i Bandi Tipo. Per quanto concerne il processo di recepimento delle direttive UE in materia di appalti pubblici, la Federlavoro ha preso parte attivamente lavori di studio presso ITACA e, nel quadro delle consultazioni promosse dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Federazione partecipa stabilmente al tavolo di coordinamento, ampliando nel contempo il quadro delle relazioni istituzionali. Numerosi e proficui incontri della Federazione con l’ANAC (Autorità Nazionale anti corruzione), per la definizione di linee guida omogenee per la tutela della regolarità del mercato, ne sono esempio.
MERCATI INTERNAZIONALI, PROGETTI E CREAZIONE DI OPPORTUNITÀ
Già negli ultimi mesi del 2013, la Federlavoro e Servizi d’intesa con Confcooperative ha realizzato il progetto “Made in Italy straordinario”. Il progetto incentrato sulle opportunità di mercato per le cooperative che operano nell’arredamento e nella logistica portuale si è svolto a Bologna, Udine, Trieste ed a Ravenna e ha visto la partecipazione di operatori provenienti dalla Russia e dalla Turchia.
Nell’ambito delle relazioni industriali, è stato avviato un dialogo con le Organizzazioni Sindacali di settore per la definizione di uno specifico impianto contrattuale per le aziende della ristorazione collettiva e commerciale.
DIRETTIVE UE – CODICE APPALTI
E’ proseguita nel 2014 l’interlocuzione con AVCP rispetto al tema dell’AVCPass, le cooperative associate sono state assistite ed accompagnate LE FEDERAZIONI NAZIONALI
Le imprese cooperative di produzione e lavoro sono imprese del territorio e dal territorio traggono le ragioni e le opportunità per lo sviluppo. Siamo convinti che una maggiore conoscenza dei mercati esteri possa aiutare a trovare occasioni per la crescita anche in mercati apparentemente 55
distanti. E’ per questa ragione che è stato avviato uno specifico progetto di formazione e di informazione per le cooperative di Federlavoro e Servizi. Il progetto, si svilupperà nel 2015, con l’obiettivo di accompagnare le cooperative ad acquisire confidenza con i mercati esteri, ad assistere le cooperative nella valutazione di eventuali progetti di respiro internazionale.
sono stati presentati nel corso dell’Assemblea 2014. I risultati della ricerca, sviluppata per le cooperative di produzione e lavoro, è stata decisa per aprire un confronto sulla applicazione della legge n. 142 a 13 anni dalla sua entrata in vigore.
SISTRI
La Federlavoro e Servizi ha contribuito, nel quadro dell’interlocuzione costante con il Ministero dell’Ambiente, alla definizione delle misure di semplificazione volte a rendere il sistema di tracciabilità più confacente alle concrete necessità di tracciabilità e tutela ambientale.
STATI GENERALI DELL’ AUTOTRASPORTO FIUGGI 2014
Promossi dall’Albo Nazionale degli Autotrasportatori si sono svolti gli “Stati generali delle Associazioni del Trasporto” a cui ha preso parte il Ministero dei Trasporti e le principali organizzazioni del trasporto e della logistica Una delegazione della Federazione ha partecipato attivamente alla due giorni di lavoro. L’evento ha rappresentato la sintesi delle problematiche del trasporto e della logistica ma anche il punto di partenza per un’organica riforma del settore.
SOCIO LAVORATORE
E’ in fase conclusiva la ricerca svolta in collaborazione con l’Istituto di Ricerca Euricse sul Socio Lavoratore i cui primi risultati sintetici LE FEDERAZIONI NAZIONALI
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FEDERAZIONESANITA’
“Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile” (S.Francesco d’Assisi) Quattro anni fa, FederazioneSanità cominciava a muovere i suoi primi passi. La mission dello sviluppo di un nuovo pilastro sanitario cooperativistico nel welfare italiano era solo una scommessa. Il 2014 è stato, dopo un lavoro faticoso ed incessante, l’anno della conferma del valore e del ruolo che la cooperazione sanitaria riveste nel nostro Paese. E’ stato altresì l’anno dell’acquisizione, da parte delle associate, della consapevolezza di poter giocare un ruolo importante nella riorganizzazione del SSN e di come le loro storie, in taluni casi di assoluta eccellenza, possano rappresentare proposte nuove e differenti del “dare salute” alla cittadinanza. Una novità, quella cooperativa, che ha radici antiche e che porta con sé una risposta innovativa ai bisogni assistenziali delle fasce più deboli della popolazione. Anche i dati emersi dall’Osservatorio Alleanza delle Cooperative “Le cooperative attive nella filiera della salute” (http://goo.gl/h30XVt) hanno certificato come la cooperazione in sanità rappresenti oggi il welfare del nostro Paese. Le istituzioni pubbliche (l’Europa, il Governo, il Parlamento, le Regioni etc) nel corso di questo anno hanno, a più riprese, riconosciuto il nostro ruolo, valutato la nostra proposta, condiviso le nostre istanze e promosso le nostre progettualità. Le Assemblee delle Federazioni regionali Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Campania, Puglia, Sicilia e Calabria hanno rappresentato momenti importanti LE FEDERAZIONI NAZIONALI
di condivisione di quanto realizzato dalla Federazione nei diversi territori per lo sviluppo. La crescita del ruolo della cooperazione (http:// goo.gl/n7DWop) tra medici, tra farmacisti, tra operatori sanitari e la mutualità ha permesso di condividere con i cooperatori, le istituzioni locali e le rappresentanze sindacali le proposte cooperative nell’ambito dell’assistenza primaria e della mutualità integrativa, in un sistema, come quello sanitario, ancora legato a modelli ospedalocentrici di erogazione delle prestazioni.
L’Assemblea Nazionale del giugno 2014 ha coronato il lavoro svolto in quattro anni di attività ed ha offerto la testimonianza dell’azione svolta a sostegno, tutela e promozione della cooperazione. Al centro dell’evento e, alla presenza di centinaia di delegati eletti dalle cooperative sanitarie e mutue aderenti, è stato dibattuto il ruolo della cooperazione nella costruzione di un nuovo welfare partecipativo, la proposta di modelli d’integrazione tra i professionisti della salute, la creazione di una molteplicità di punti di accesso al sistema dei servizi, le relazioni di partenariato con i Fondi sanitari integrativi e lo sviluppo delle società di mutuo soccorso e l’impegno a livello europeo. Nel corso dell’Assemblea è stato inoltre presentato il volume “Cooperazione e Nuovo Welfare” (http:// bit.ly/1mo5uMW) redatto dal Comitato Nazionale per l’Assistenza Primaria di FederazioneSanità ed edito da Panorama della Sanità. Gli sforzi maggiori nel corso del 2014 si sono concentrati: 1. Nel finalizzare l’azione della cooperazione al decollo dell’“assistenza primaria” tramite la costituzione dei Consorzi sociali CAP, che associano cooperative di medici di medicina generale, farmacisti, socio-sanitarie. Ad oggi sono stati quindi costituiti sette Consorzi di Assistenza Primaria aderenti a Confcooperative nelle Regioni: Puglia, Calabria, Campania, Piemonte Sicilia, Abruzzo e Lazio. Il 12 novembre scorso è stato firmato il 57
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Contratto di Rete tra i Consorzi, attraverso il quale è stato costituito un Network Nazionale che ha dato vita ad un sistema di rete cooperativo interconnesso di presa in carico e di assistenza del paziente diffuso in una parte considerevole del territorio nazionale (http:// goo.gl/rKopfa); Nel proseguire nell’attività di lobbying ai diversi livelli istituzionali con l’obiettivo di superare il dualismo stato e mercato in sanità e sostenere la terza via non profit della cooperazione, anche tramite il conseguimento di regole chiare nell’ambito dei percorsi di accreditamento delle associate Nello stimolare e supportare lo sviluppo della cooperazione tra medici di medicina generale come strumento per dare risposte appropriate, continuative e di prossimità sul territorio; Nel promuovere la realizzazione della farmacia dei servizi, anche in collaborazione con Federfarma, con la quale è in corso di definizione un Protocollo di Intesa per la costruzione di una strategia di coordinamento tra le rispettive missioni di rappresentanza, in materia di implementazione dei nuovi servizi in farmacia; Nella definizione del sistema mutualistico a sostegno del sistema sanitario nazionale pubblico e nell’accompagnamento del Progetto Mutualistico Nazionale di Confcooperative, che è operativo ormai da alcuni mesi, e che sta permettendo da una parte l’adesione dei lavoratori e soci delle cooperative ai diversi Piani Sanitari e dall’altra un grande opportunità di offerta di servizi sociosanitari per le associate attraverso l’adesione al Network Sanitario di Cooperazione Salute (http://www. cooperazionesalute.it/italian/network-sanitarionazionale.php). Nell’affermazione del ruolo della cooperazione sanitaria italiana a livello internazionale attraverso la collaborazione alla redazione del Rapporto internazionale sulla cooperazione sanitaria (http://goo.gl/w2g3qx) presentato in occasione del Summit Mondiale della Cooperazione a Quebec City (9-16 ottobre) cui la Federazione ha preso parte attraverso interventi e contributi ai tavoli di lavoro. Nel rafforzamento dell’attività di comunicazione attraverso il nuovo sito internet della Federazione (http://www. federazionesanita.confcooperative.it),lapresenza
LE FEDERAZIONI NAZIONALI
sui maggiori social network (@FEDSANITA, www.facebook.com/FederazioneSanita) e con la diffusione mensile della newsletter della Federazione. 8. Nell’attività di informazione attraverso l’invio di numerose circolari (http://www. federazionesanita.confcooperative.it/Circolari/ Consulta) su diversi argomenti, tra le quali ricordiamo: Direttiva Europea appalti pubblici, farmacia dei servizi, fondo sanitario nazionale, Riforma del Terzo settore, Società di mutuo soccorso, Piano di azione e Coesione, patto per la Salute, per citarne alcune.
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FEDERSOLIDARIETÀ
Quest’anno in Europa è cresciuta l’attenzione alla cooperazione sociale indicata come una delle migliori esperienze di imprenditoria sociale mentre in Italia per la prima volta un Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha posto all’attenzione del dibattito politico e pubblico il ruolo del Terzo Settore e la conseguente necessità di riformarlo e rilanciarlo. La Federazione ha avuto un ruolo di primo piano proprio in coerenza con tali avvenimenti:
EUROPA ED ITALIA
Abbiamo seguito tutte le attività legate all’Iniziativa sull’Imprenditoria Sociale che sono state avviate nel 2011 dalla Commissione Europea. Siamo stati tra i principali protagonisti della Conferenza Europea organizzata a Strasburgo dalla Commissione Europea “Imprenditori sociali: prendete la parola”. Il presidente, Giuseppe Guerini ha difatti tenuto la relazione di apertura insieme ai tre Commissari europei (rispettivamente all’occupazione, all’industria, alle politiche sociali). Oltre 100 i nostri cooperatori sociali presenti all’evento (http://youtu.be/ZJXBWrZHgHc). A maggio Luca Dal Pozzo, è stato eletto Presidente di CECOP – la Confederazione Europea delle Cooperative Sociali e di Lavoro. Il nostro protagonismo ha prodotto i seguenti risultati: • l’introduzione esplicita di una priorità d’investimento per le “imprese sociali” nei regolamenti FESR e FSE dentro l’accordo di partenariato sui Fondi strutturali e di LE FEDERAZIONI NAZIONALI
investimento europei 2014-2020, adottato il 29 ottobre alla Commissione europea: ora gli Stati membri e le Regioni possono programmare azioni specifiche dentro i Fondi comunitari 2014‑2020; • - le nuove direttive UE su appalti e concessioni, che saranno recepite nel 2015, nel nuovo Codice degli appalti pubblici e concessioni. Di seguito le principali novità per le cooperative sociali: • cambiano le previsioni sugli appalti riservati per l’inserimento lavorativo: si potranno riservare gli affidamenti ad operatori economici che occupino il 30% (e non più 50%) di lavoratori svantaggiati e disabili: è questa una vittoria molto importante ed attesa da molti anni dalla nostra base associativa; • più attenzione alle clausole sociali per favorire l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate; • innalzamento della soglia comunitaria per gli affidamenti di servizi sociali a € 750.000 (ed ora le regioni possono modellare i sistemi di affidamento sui bisogni delle comunità con maggiore autonomia); • l’obbligo, per gli appalti di servizi sociali, di valutare gli elementi qualitativi, invece che il ribasso nei costi; • appalti di servizi sociali riservati ad organizzazioni che abbiamo una mission di servizio di interesse generale, che siano non profit e siano partecipate da lavoratori e utenti; • introduzione della disciplina delle concessioni ed estensione delle forme di partenariato pubblico privato, con la possibilità di valorizzare maggiormente la coprogettazione. In linea con tale lavoro anche la Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea ha dato priorità al tema dell’impresa sociale ed ha tenuto il 17 e 18 novembre la Conferenza internazionale “Liberare il potenziale dell’economia sociale per la crescita in Europa” con l’obiettivo di realizzare un’agenda su cui orientare le prossime politiche. Anche in questa occasione, siamo stati protagonisti insieme ai cooperatori sociali invitati a partecipare.
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confermato come Presidente Giuseppe Guerini. Il nuovo Consiglio di Presidenza è composto da Pino Bruno, Luca Dal Pozzo, Andrea Fora, Valeria Negrini e da Roberto Baldo, Giampaolo Gaudino, Guido Geninatti, Michele Odorizzi, Giusi Palermo, Francesco Sanna, Stefano Granata, Gianfranco Marocchi. http://goo.gl/Nc5xuD
Abbiamo seguito la riforma del Terzo Settore, dell’impresa sociale e del servizio civile, l’attuazione del Piano “Garanzia Giovani”, la redazione del nuovo Codice degli appalti, la riforma della giustizia e dell’inserimento lavorativo dei detenuti, i disegni di legge sull’agricoltura sociale, sui minori stranieri non accompagnati e tanti altri interventi governativi e parlamentari. Su ciascuno di tali provvedimenti abbiamo costruito una relazione politica e ministeriale al fine di avanzare proposte della Federazione o dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Sociali in linea con le esigenze delle aderenti.
Abbiamo poi dato vita ed impulso all’Alleanza delle Cooperative Italiane del settore sociale, attraverso iniziative seminariali ed incontri periodici. A livello di federazione abbiamo sperimentato la nascita di Garanzia giovani dentro il servizio civile, presentato le progettualità 2014 in linea con i nostri numeri e standard qualitativi, abbiamo dato regolarità alla vita associativa degli organi di federazione e contribuito alle iniziative di Confcooperative. Abbiamo altresì garantito presenza fisica e d’idee, con il Vicepresidente Andrea Fora, al coordinamento nazionale del Forum del Terzo Settore, che ha proposto Vincenzo De Bernardo, direttore della federazione, come una delle tre nomine a sua disposizione nel Cda di Fondazione con il Sud.
PROTOCOLLI E PARTENARIATI Molti i protocolli attivi o attivati. Di seguito si citano i più rilevanti. Protocollo con Unioncamere: stipulato nel corso dell’assemblea “Innovatori di territorio” col sistema delle Camere di Commercio e già avviato per promuovere lo start-up di cooperative sociali e imprese sociali. Al contempo, abbiamo vissuto la stagione assembleare di rinnovo cariche che ha coinvolto oltre 6.000 delegati alle assemblee territoriali e poi culminata nella due giorni (17-18 giugno 2014) dell’assemblea nazionale “Innovatori di territorio”. La partecipazione dei cooperatori sociali è stata intensa e numerosa (oltre 500 persone) così come ricca è stata la partecipazione del parterre politico ed istituzionale: sono intervenuti Maria Elena Boschi, Giuliano Poletti, Marina Sereni, Luigi Bobba, Luca Jahier, Lorena Rambaudi, Ferruccio Dardanello, Carlo Borgomeo, Santo Versace, Luisa Pezone, Tito Bianchi, Pietro Barbieri. L’Assemblea ha eletto il Consiglio Nazionale e LE FEDERAZIONI NAZIONALI
BANCA ETICA
Siglato un protocollo che prevede strumenti specifici per far fronte alle esigenze di natura finanziaria: fidi per operatività ordinaria e linee di credito a MLT; rilascio di garanzie; linee di credito per la capitalizzazione; crediti strutturati; operazioni di start-up; anticipazioni di contratti e contributi di natura pubblica e/o privata (ad esempio progetti SPRAR).
ASSIMOCO
Firmata la convenzione con Assimoco per sostenere le cooperative sociali aderenti. Protocollo Altagamma: continuano le attività di partenariato che prevedono l’ipotesi di 60
progettare una piattaforma culturale sui disturbi dell’apprendimento che dovrà concretizzarsi ad inizio 2015. Continua la relazione tra mondo profit e cooperative sociali attraverso il tavolo del “Made in Italy” ed incontri territoriali.
legislative, iniziative, bandi, note tecniche, etc. Seguiteci sulla piattaforma di comunicazione di Federsolidarietà con Twitter, Facebook, Youtube www.federsolidarieta.confcooperative.it e per rivivere le iniziative di Federsolidarietà in video clicca qui: http://www.federsolidarieta. confcooperative.it/Video.aspx
STRUMENTI PRINCIPALI Anche quest’anno Federsolidarietà ha predisposto una serie di strumenti per le aderenti: • Libro Bianco su cooperazione e sviluppo locale: uno strumento che affronta il tema della cooperazione sociale quale agente di sviluppo locale; • Guida ai programmi europei 2014-2020: delinea il quadro finanziario/progettuale che si apre con il nuovo settennato di programmazione comunitaria 2014-2020. • L’impresa sociale in Europa: un dossier per conoscere il contesto europeo, le diverse organizzazioni e i modelli giuridici e imprenditoriali del continente. • Evoluzione dei sistemi di welfare in Europa: un’analisi del processo di ricalibratura dei sistemi di welfare europei per approfondire i modelli e le buone prassi. • Scuola di impresa sociale – imprenditorialità e progettazione strategica: a Bertinoro abbiamo realizzato un percorso formativo per stimolare una cultura dell’innovazione, della pianificazione e progettazione strategica, su rigenerazione del territorio e beni comuni.
COMUNICAZIONE
Continua la diffusione di comunicazioni e l’informazione settoriale ai livelli territoriali e alle aderenti attraverso circolari tecniche su novità CONFCOOPERATIVE EUROPA
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FEDERCASSE
mentre gli impieghi, considerando anche le società del “sistema BCC”, quota 145 miliardi (tutti a favore dell’economia reale).
Inoltre le BCC restano una realtà solida e ben patrimonializzata. La Federazione Italiana delle 381 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali (BCC) italiane, associate attraverso 15 Federazioni territoriali, nell’ultimo anno ha proseguito la sua azione costante per rendere sempre più efficace l’azione delle banche locali mutualistiche a favore delle famiglie e delle piccole e medie imprese che sono, da sempre, la loro clientela di elezione. E per affermare, nello scenario economico attuale, la validità di un modello di finanza alternativa, per la quale il profitto è un mezzo e non un fine, strumento per favorire la crescita del Paese ed il perseguimento del bene comune.
Nello specifico, le BCC non hanno mai smesso di svolgere il loro ruolo di banche di comunità, espressione diretta dei territori attraverso i soci, continuando a sostenere l’economia reale e a favorire la resilienza. Gli impieghi provenienti dalle BCC italiane rappresentano, ad oggi, il 22,5% del totale dei crediti alle imprese artigiane, il 18,3% di quelli all’agricoltura, l’8,7% di quelli alle famiglie ed il 12,5% di quelli al Terzo Settore. In valore assoluto, al giugno 2014 la raccolta diretta delle BCC raggiungeva i 160,6 miliardi LE FEDERAZIONI NAZIONALI
Il lavoro essenziale svolto dalle BCC e Casse Rurali a favore delle comunità locali non si concretizza solo in termini finanziari, ma anche di “ascolto” a quei bisogni specifici espressi dalle famiglie italiane e alle puntuali necessità di accompagnamento provenienti dalle piccole e medie imprese. Per la prima volta, nel novembre 2014, il Credito Cooperativo ha presentato un innovativo Bilancio di Coerenza, dal titolo: “L’impronta del Credito Cooperativo sull’Italia del 2013”, contraddistinto da quattro ambiti: impronta economica, impronta sociale, impronta ambientale, impronta cooperativa. Per ciascuno di questi ambiti si è certificato un insieme di iniziative sviluppate nel pieno rispetto dei valori fondanti la cooperazione di credito , che confermano il ruolo essenziale svolto dalle BCC per la tenuta del “sistema Paese” in questa fase di perdurante crisi economica. Alcuni dati significativi del Bilancio di Coerenza rilevano, ad esempio, che più di una famiglia su 62
sei compra casa grazie ad una BCC. Le BCC sono state, inoltre, tra le prime banche a richiedere ed utilizzare la provvista straordinaria messa a disposizione attraverso la Cassa Depositi e Prestiti per finanziare le piccole e medie imprese: 215 milioni i finanziamenti alle PMI nel solo 2013. Inoltre, veicolano, da sole, il 53% delle risorse Fondo Europeo Investimenti per le microimprese. Ed ancora, le BCC si confermano leader nel microcredito con 37 milioni di euro erogati nel 2013, pari al 57% del totale degli importi erogati. Laddove molti bisogni sociali rischiano di restare inevasi, come in tema di sanità, previdenza e welfare, le BCC rappresentano una autentica risorsa per l’Italia: sono ad esempio 35 in tutta Italia i progetti di mutue socio sanitarie BCC con 87 mila assistiti. E negli ultimi sette anni sono stati 374 i milioni di donazioni a favore delle comunità. Sulla promozione diretta di nuova occupazione, le BCC attraverso Federcasse hanno attivato un progetto specifico per dare risposte all’imprenditoria giovanile: Buona Impresa! Nell’ultimo anno il progetto ha consentito di finanziare 2.530 imprese giovanili, di cui 1.020 in fase di start-up. Il Progetto, nel dettaglio, mette a disposizione dei giovani imprenditori under 35 non solo strumenti finanziari agevolati, ma anche di affiancamento e tutoraggio gratuito, spazi di incubazione imprenditoriale e di co-working, grazie alla collaborazione di soggetti partner come Confcooperative (progetto CoopUp) e Rete Imprese Italia. In aggiunta, attraverso una “app” dedicata, i giovani possono da subito definire il proprio business plan. Con il Progetto Buona Impresa! Federcasse si è aggiudicata nel novembre 2014 il Premio Aretè promosso da Confindustria, Abi e Gruppo Sole 24 Ore per la categoria “comunicazione finanziaria”. Un riconoscimento nell’ambito della business community ed a favore dell’opinione pubblica per l’efficacia della comunicazione attivata nel rispetto delle regole della responsabilità sociale d’impresa.
LE FEDERAZIONI NAZIONALI
I giovani, per il Credito Cooperativo non sono solo destinatari di prodotti e servizi, ma anche interlocutori privilegiati con l’obiettivo di accoglierli, in prospettiva, nelle compagini sociali e nella governance aziendale. Sono attivi oggi 71 i Gruppi “Giovani Soci” delle BCC e Casse Rurali presenti nelle banche associate a 14 Federazioni Locali. Un coinvolgimento, quello dei soci con età inferiore ai 35 anni, che si è sviluppato in maniera organica soprattutto a partire dal 2010 e che oggi coinvolge oltre 150 mila giovani su tutto il territorio. Il Credito Cooperativo è, infine, particolarmente impegnato in una complessa e costante attività di lobbying nei confronti delle istituzioni europee, in questa fase di avvio della nuova Vigilanza Bancaria Unica e di ridisegno della normativa di settore con l’obiettivo di mettere in sicurezza il sistema finanziario europeo. Esistono rischi concreti che la normativa in via di definizione non consideri la specificità tecnico-normativa ed organizzativa delle banche mutualistiche come le BCC e Casse Rurali, non adottando la dovuta attenzione a salvaguardare quella “biodiversità bancaria” che è un interesse comune, anche per il buon funzionamento del mercato e della concorrenza. L’azione di Federcasse è quindi volta a garantire la possibilità che “banche differenti” continuino a promuovere uno sviluppo economico attento alla sostenibilità, all’inclusione e alla diffusione del protagonismo delle comunità locali.
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CONFCOOPERATIVE IN EUROPA
Bruxelles
ROAD MAP COOPERATIVA Si sta avviando a conclusione il percorso avviato nel 2013 dal vice-presidente della Commissione europea Antonio Tajani. Dopo alcuni incontri con i rappresentanti del movimento cooperativo europeo, è stato messo a punto un testo - la cosiddetta “road map cooperativa” - attualmente all’attenzione del nuovo Commissario competente (Bienkowska) per una definitiva validazione politica. Pur con ambizioni a nostro avviso insufficienti, si tratta di un segnale di attenzione da parte delle istituzioni comunitarie che continueremo a sensibilizzare affinchè le indicazioni ivi contenute vengano tramutate in concrete azioni. Tra quelle elencate nel testo, merita particolare rilievo la possibile creazione di un apposito strumento finanziario – da sviluppare con il sostegno della Banca europea per gli investimenti – per la promozione dello sviluppo cooperativo.
L’anno ha segnato la chiusura definitiva della procedura di infrazione sul regime fiscale cooperativo, avviata dalla Commissione Europea nel 2008. Si tratta di un risultato molto significativo per il movimento cooperativo italiano, ottenuto anche grazie all’azione di sensibilizzazione operata in questi anni da Confcooperative (e dall’ufficio di Bruxelles soprattutto nelle prime fasi) sulle autorità comunitarie e nazionali. Alla luce di questo positivo esito e della sentenza della Corte di Giustizia del settembre 2011, possiamo affermare che l’ordinamento tributario italiano trova piena legittimità a livello europeo nella peculiarità di struttura e funzionamento delle imprese cooperative Per quanto attiene ai principali dossier legislativi seguiti nel corso dell’anno, si evidenziano i seguenti risultati:
CONFCOOPERATIVE EUROPA
In tale contesto, registriamo un primo significativo risultato, ovvero l’inserimento nel budget 2015 dell’Unione Europea (ancora in fase di approvazione) di una specifica linea di bilancio (seppure con dotazione finanziaria modesta – 500.000 euro) volta a facilitare la creazione di cooperative di lavoratori per rilevare aziende in fallimento.
DIRETTIVA APPALTI PUBBLICI E CONCESSIONI
Gennaio 2014 è stata approvata la riforma della disciplina europea sugli appalti pubblici. Nel pacchetto legislativo in oggetto vi sono diverse disposizioni che interessano in misura significativa il mondo delle cooperative. Di grande rilievo appare il nuovo articolo 20, che è stato oggetto di una proposta di emendamento veicolata da parte dell’Ufficio di Bruxelles di Confcooperative e recepita nel corso dell’iter normativo. Gli Stati membri possono riservare il diritto di partecipazione alle procedure di appalto a laboratori protetti e ad operatori economici il cui scopo principale sia l’integrazione sociale e professionale delle persone con disabilità o svantaggiate 65
La riforma riconosce quindi l’importanza dei laboratori protetti e delle imprese che si propongono di integrare, sotto il profilo sociale e professionale, persone affette da disabilità o svantaggiate Le nuove disposizioni diminuiscono, pertanto, la percentuale dei lavoratori disabili o svantaggiati impiegati, portandola dal 50% al 30% stabilito dalle nuove regole. Si tratta di una modifica rilevante, che armonizza la disciplina europea a quella nazionale prevista per le cooperative sociali di tipo B).
RIFORMA DELLA PAC: REGOLAMENTI SVILUPPO RURALE, OCM UNICA E PROMOZIONE E’ giunto a conclusione l’iter di approvazione dei regolamenti della nuova politica agricola comune per il periodo 2014-2020. Il risultato più significativo ottenuto dal movimento cooperativo italiano è certamente l’eliminazione della soglia dimensionale che impediva alle nostre grandi imprese di accedere ai finanziamenti per gli investimenti di miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione previsti all’interno dei piani di sviluppo rurale regionali. Importanti anche alcune novità legislative intodotte nel regolamento relativo all’organizzazione comune di mercato (OCM), tra le quali il possibile riconoscimento in tutti i settori agricoli delle organizzazioni di produttori (OP) che in Italia sono in larghissima maggioranza a statuto cooperativo Nell’ambito dell’obiettivo sancito dalla Conferenza organizzativa di accompagnare anche sul fronte della normativa comunitaria – il processo di internazionalizzazione delle nostre imprese – si segnala inoltre l’approvazione del nuovo regolamento sulla politica di promozione dei prodotti agroalimentari sui mercati esteri, che ha comportato un significativo aumento della dotazione finanziaria dedicata a tale linea di bilancio.
CONFCOOPERATIVE EUROPA
DOSSIER BANCARI
Il 2014 si chiude con il completamento dell’ architettura dell’Unione Bancaria. Il progetto avviato a metà del 2012 trova infatti compimento con l’adozione da parte delle istituzioni UE dei tre pilastri che compongono Banking Union: (i) la vigilanza unica in capo alla BCE, effettiva dal 4 novembre 2014, (ii) la normativa di prevenzione e gestione delle crisi, in vigore dal 2015, (iii) la nuova Direttiva sulla protezione dei depositanti, in vigore dal 2015. Nell’intero framework dell’Unione Bancaria sono stati assicurati molteplici elementi di salvaguardia della specificità delle BCC e della loro operatività, specialmente in tema di gestione della liquidità, con le Banche di Secondo Livello. In tema di gestione delle crisi, estremamente significativi anche i risultati ottenuti a presidio di una vera applicazione del principio di proporzionalità, che consentirà a tutte le BCC, specialmente se aderenti a FGI, di pagare importi limitati e proporzionati a rischio e dimensioni. Ai dossier inerenti all’Unione Bancaria si affiancano quelli sulla gestione e trasparenza di mercati e intermediari. Anche su questi temi sono molteplici i risultati tangibili della tutela della specifica realtà delle BCC.
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REGOLAMENTO GENERALE ESENZIONE AIUTI DI STATO (GBER)
La Commissione europea ha provveduto ad aggiornare la disciplina comunitaria in materia di aiuti di stato. In particolare, all’interno del nuovo GBER (che coprirà oltre ¾ dei regimi ai aiuto nazionali e circa 2/3 delle risorse erogate dagli Stati membri nel periodo 2014-2020), la Commissione ha accolto la richiesta del movimento cooperativo – supportata dal governo e dalla rappresentanza permanente italiana – di ridurre la percentuale minima di lavoratori dal 50 al 30%. Si tratta di un risultato importante che unitamente alla nuova disciplina sugli appalti dovrebbe favorire un più efficiente equilibrio per le nostre cooperative sociali tra la logica economica alla base di ogni impresa e la finalità sociale dei cosiddetti “posti di lavoro protetti”.
NUOVA POLITICA DI COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
presenza di tre commissari europei che ha visto la cooperazione sociale italiana tra i protagonisti. Il messaggio finale invita l’Unione Europea a proseguire le azioni dell’Iniziativa per l’imprenditoria sociale lanciata nel 2011 potenziandole e promuovendo una seconda fase, alla quale si è voluto dare impulso con la conferenza europea organizzata dal Governo italiano il 17 e 18 novembre
LUCA DAL POZZO – PRESIDENTE CECOP
Nell’assemblea generale Cecop del 6 maggio è stato eletto alla presidenza Luca Dal Pozzo Il programma di lavoro del mandato prevede: strette relazioni di collaborazione con le istituzioni europee; maggiore attenzione alla visibilità di Cecop; spazio a tutti i settori che compongono Cecop; rafforzamento del dialogo con le altre organizzazioni cooperative e dell’economia sociale presenti a Bruxelles.
La Commissione ha adottato una comunicazione sul rafforzamento del ruolo del settore privato nella futura politica di cooperazione allo sviluppo. Grazie all’azione di Coopermondo – anche attraverso l’alimentazione di Cooperatives Europe – supportata dall’ufficio di Bruxelles, nella comunicazione le cooperative vengono esplicitamente citate come esempio di attività ideale per la cooperazione allo sviluppo. Le cooperative e le imprese sociali sono inoltre richiamate come imprese centrate sulla persona e capaci quindi di creare decorosi posti di lavoro Nelle successive conclusioni del Consiglio UE, viene inoltre evidenziata la necessità di rafforzare il supporto alle cooperative per il loro ruolo sia nell’economia formale sia nell’economia informale.
ECONOMIA SOCIALE / IMPRENDITORIA SOCIALE
Due eventi di rilievo sul tema che hanno coinvolto l’ufficio di Bruxelles, il primo a Strasburgo promosso dalla Commissione europea, con la CONFCOOPERATIVE EUROPA
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“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere ‘superato’. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza. L’ inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla” (A. Einstein)
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Grafica a cura di Giorgia De Filippis / ideapura.it
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CONFEDERAZIONE COOPERATIVE ITALIANE BORGO S. SPIRITO, 78 00193 ROMA +39 06/680001 CONFCOOPERATIVE@CONFCOOPERATIVE.IT WWW.CONFCOOPERATIVE.IT