Supplemento a Noi Artigiani n. 43 del 22 Novembre 2025 Anno XXVI
I N S I E M E l’impresa
Newsletter settimanale di C o n f a r t i g i a n a t o I m p r e s e R i e t i
Regolamento delle Entrate: Confartigianato non condivide
“le
scelte politiche dell’Amministrazione comunale”
Confartigianato Imprese Rieti non ha mai condiviso le modalità con cui l’Amministrazione del Comune di Rieti ha avviato il piano di recupero dei debiti non riscossi relativi alla TARI, all’IMU, etc. Le migliaia di cartelle inviate ai presunti evasori hanno generato panico tra cittadini e imprese. Non sono mancati errori nei conteggi e nelle richieste, tanto che presso i nostri uffici è stato attivato un apposito servizio di tutela dei contribuenti. Il tutto riferito, peraltro, ad annualità ormai lontane (2016–2019). E ora si ricomincia. Per l’anno 2020 parte nuovamente la campagna RECUPERO “tasse”, TARI, IMU etc. L’11 novembre 2025, le commissioni Urbanistica, Bilancio e Statuto e Regolamenti, riunite in seduta congiunta, dopo due revisioni hanno approvato il nuovo Regolamento delle Entrate, che dovrà ora essere sottoposto al Consiglio comunale per l’approvazione definitiva.
Inutile ripercorrere mesi di tavoli tecnici, incontri e comunicati: la posizione di Confartigianato è sempre stata chiara, contestare il metodo utilizzato per il recupero delle presunte quote di evasione e un sistema sanzionatorio inadeguato ed eccessivamente rigido.
In particolare, ci riferiamo agli articoli 20 e 22 del Regolamento delle Entrate:
• Articolo 20 – Cessione dei crediti
L’articolo dedicato alla cessione dei crediti non introduce limiti prudenziali né richiama i principi di buona fede, proporzionalità e tutela dell’affidamento del contribuente. In assenza di tali salvaguardie, esiste il rischio che possano essere ceduti a soggetti privati anche crediti non ancora definitivi.
Confartigianato Imprese Rieti aveva proposto il divieto assoluto di cessione dei crediti dell’Ente, a tutela dei contribuenti e della certezza del diritto. Tale proposta non è stata accolta.
• Articolo 22 – Rateizzazioni e garanzie fideiussorie
Le tabelle rigide, la fideiussione obbligatoria da 50.000 euro e l’esclusione dell’autocertificazione rappresentano misure eccessivamente gravose per micro e piccole imprese.
Confartigianato Imprese Rieti aveva suggerito una soglia più equilibrata, prevedendo l’obbligo di fideiussione solo oltre i 120.000 euro, in coerenza con i principi di proporzionalità, semplificazione e sostenibilità economica. Anche questa proposta non è stata recepita.
Ribadiamo che la nostra non è una difesa ad oltranza degli evasori, ma riteniamo che – considerato il momento difficile per famiglie e imprese – sarebbe stato opportuno procedere con modalità diverse.
I nostri uffici, legale, legislativo e fiscale hanno rivisto tutto ciò
che era stato indicato come “intoccabile” dal punto di vista normativo. Anche per questo i membri della Commissione Statuti e Regolamenti hanno inizialmente ritenuto opportuno sospendere l’esame del regolamento. Nel frattempo, è stato approvato lo Statuto del Contribuente senza consultare i corpi intermedi (associazioni di categoria), come invece previsto dell’art. 11, comma 2, della Legge 212/2000, come modificato dal D.Lgs. 219/2023.
La criticità più grave: la sottoscrizione obbligatoria del prospetto da parte di sole alcune categorie professionali. L’ultima versione del Regolamento prevede che, per accedere alla rateazione, il contribuente debba presentare il prospetto degli indici economico-finanziari (Indice di Liquidità e Indice Alfa) sottoscritto obbligatoriamente da specifiche categorie professionali.
Una scelta che solleva osservazioni di natura tecnica:
• nessuna norma statale prevede un obbligo di sottoscrizione professionale per attestare la temporanea difficoltà economica (né il DPR 445/2000, né la L. 241/1990, né la L. 212/2000);
• l’adempimento introduce un onere non necessario e sproporzionato, in potenziale contrasto con i principi di semplificazione e proporzionalità sanciti dagli artt. 1 e 18 della L. 241/1990;
• risultano esclusi, senza specifica motivazione tecnica, Centri Servizi accreditati, CAF, Associazioni di categoria e altri intermediari che ordinariamente assistono i contribuenti;
• cittadini e imprese già in difficoltà rischiano di dover sostenere costi professionali non previsti dalla normativa nazionale.
Si aggiunge il dato, oggettivo, che le categorie professionali chiamate a tale sottoscrizione hanno espresso pubblico apprezzamento per l’impianto regolamentare. Pur senza attribuire alcuna intenzione non dichiarata, si ricorda che una Pubblica Amministrazione, per dovere di imparzialità sancito dall’art. 97 della Costituzione, deve prevenire anche solo l’apparenza di misure idonee a determinare vantaggi selettivi. Confartigianato Imprese Rieti continua a operare a fianco dei cittadini. Quando il confronto sembrava chiuso, siamo stati noi a chiedere ed ottenere la riapertura del tavolo, fornendo supporto tecnico e giuridico alla città.
Confartigianato ringrazia i consiglieri comunali che hanno ritenuto doveroso ascoltare le osservazioni avanzate, riconoscendo l’esigenza di un percorso più equilibrato.
Il nostro impegno prosegue: porteremo le istanze dei contribuenti nelle sedi competenti, incluso il prossimo Consiglio Comunale.


I CORSI DI FORMAZIONE IN PROGRAMMA
CORSO LUOGO DATA
FORMAZIONE DEI LAVORATORI
RIETI - Via F.lli Sebastiani 121
AGGIORNAMENTO PRIMO SOCCORSO
RIETI - Via F.lli Sebastiani 121
venerdì 28 novembre 2025 ore 15.30
AGGIORNAMENTO CARRELLO ELEVATORE
RIETI - Via F.lli Sebastiani 121
lunedì 15 dicembre 2025 ore 14.30
dicembre 2025 a raggiungimento n. min. di partecipanti
Per aderire ai corsi è necessario contattare l’Ufficio Formazione di Confartigianato Imprese Rieti, tel. 0746 218131 e-mail formazione@confartigianatorieti.it
NOI ARTIGIANI
Periodico di
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n. 1 /2000 del 21 gennaio 2000
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Confartigianato Imprese Rieti
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Direttore Editoriale
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Maurizio Aluffi, Clara Odorici
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Clara Odorici
Il catalogo completo dei corsi di formazione è consultabile sul sito www.confartigianatorieti.it.
Organizziamo anche corsi di formazione direttamente in azienda, contattaci per una consulenza sui fabbisogni formativi della tua impresa.
Confartigianato rilascia SPID e firma digitale

È possibile richiedere lo SPID e la firma digitale presso i nostri uffici, che rilasceranno direttamente all’interessato i codici per l’identità digitale e il token per la firma.
Per richiedere lo SPID è necessario presentare: documento di identità, Codice Fiscale e indirizzo email. È inoltre necessario essere in possesso di smartphone per l’installazione dell’applicazione necessaria all’utilizzo dello SPID.
Per informazioni contattare gli uffici di Confartigianato, Matteo Corradini tel. 0746 218131 info@confartigianatorieti.it.
Rinnovato il Consiglio Direttivo della Categoria Impianti Termoi-
draulici
di Confartigianato: il Presidente è Egidio Angelucci
Ampia partecipazione all’assemblea della Categoria di Confartigianato Impianti Rieti, che riunisce le imprese del settore della termoidraulica e che ad oggi conta 150 aziende associate. L’incontro ha rappresentato un’occasione per discutere delle sfide attuali della categoria e delle prospettive future, con particolare attenzione alla sicurezza degli impianti, alla digitalizzazione e alla transizione energetica. Il Consiglio Direttivo ha confermato alla guida della categoria con Egidio Angelucci quale Presidente e Claudio Annibaldi come Vicepresidente. Completano il Consiglio: Bruno Cecca, Lorenzo Cerro, Daniele Climinti, Federico Mattiocco, Claudio Renzi e Rigliani Marco, con Elisa De Paola riconfermata Segretaria della categoria.

sulla necessità che gli impianti operino un reale salto di qualità, aggiornando ed arricchendo ulteriormente preparazione e competenze, per rispondere efficacemente alla sfida climatica. Sarà fondamentale mettere a terra una serie di iniziative per il ricambio generazionale, per rendere più appetibile ai giovani il mondo dell’impiantistica tecnologica e del fare impresa. Pertanto, è nostra ferma intenzione come nuovo gruppo dirigente agire attraverso un lavoro di squadra e di rete. Stiamo stati eletti nel segno della continuità, ma anche dell’innovazione, nel senso che dobbiamo porre estrema attenzione al mondo e al contesto economico in continuo cambiamento.”
Il Presidente Egidio Angelucci ha dichiarato: “Ringrazio i colleghi per la fiducia accordatami. La nostra categoria affronta sfide importanti: normative in continua evoluzione, innovazioni tecnologiche, transizione energetica e digitalizzazione. Il nostro obiettivo è garantire alle imprese gli strumenti per crescere professionalmente e assicurare ai clienti lavori sicuri e di qualità, contrastando comportamenti non regolari che possono mettere a rischio l’incolumità e la sicurezza delle persone. Il tema della transizione ecologica è al centro e, in tal senso, l’impegno della Categoria sarà proprio concentrato
Maurizio Aluffi, Direttore di Confartigianato Imprese Rieti aggiunge: “Il settore termoidraulico rappresenta un pilastro dell’artigianato locale, fondamentale per lo sviluppo economico e la sicurezza dei cittadini. Il Consiglio Direttivo insediatosi oggi, potrà contare sul pieno sostegno di Confartigianato, mettendo a disposizione professionalità, competenze e strumenti per affrontare un mercato sempre più complesso e competitivo. La sfida dell’efficientamento energetico, delle zero emissioni di CO2, ci pone nella inscindibile condizione di far crescere professionalità e competenze che sappiano raccogliere le esigenze del mercato”.
A Stimigliano Confartigianato inaugura il Parco “Porta della Sabina”
Il 21 novembre 2025 Stimigliano ha inaugurato il Parco “Porta della Sabina” e ha celebrato la Festa dell’Albero: una giornata dedicata alla valorizzazione dell’ambiente e della comunità.
Il Parco è stato realizzato grazie al Bando Reti d’Impresa della Regione Lazio, che ha sostenuto concretamente lo sviluppo locale.
Confartigianato Imprese Rieti ha promosso e accompagnato la nascita della rete di imprese di Stimigliano, fornendo supporto progettuale e tecnico-amministrativo. Un lavoro di squadra che oggi si traduce in un risultato tangibile per imprese, famiglie e territorio.
All’iniziativa erano presenti la Vice Presidente della Regione Lazio Roberta Angelilli, la consigliera regionale Eleonora Berni, il Direttore di Confartigianato Imprese Rieti Maurizio Aluffi, il Vice Presidente Andrea Lucio Giulivi, il Sindaco di Stimigliano Franco Gilardi e il Vice Sindaco Ilario Di Loreto. Una giornata che conferma quanto la collaborazione tra istituzioni e imprese possa generare crescita reale per la Sabina.


Rinnovato il Direttivo della Categoria Benessere: riconfermata Presidente Antonella D’Angeli
Lunedì 17 novembre si è svolta l’assemblea della Categoria Benessere di Confartigianato Imprese Rieti, che riunisce 130 aziende iscritte tra acconciatori, estetiste e imprese dedicate alla cura e valorizzazione della persona. L’incontro, svolto presso la sede dell’Associazione, ha portato al rinnovo del gruppo dirigente per il prossimo quadriennio.
All’unanimità è stata riconfermata Presidente Antonella D’Angeli, figura di riferimento storica della categoria. Paola Pennino, Presidente della categoria estetiste, è stata eletta come Vicepresidente; completano il Consiglio Direttivo Gianni Ledda, Annalisa Onofri, Orietta Sbordoni, Chiara Vasta e Mariagrazia Grassi.
Il rinnovo è stato l’occasione per sottolineare la grande coesione di un settore che, negli anni, ha saputo consolidarsi come uno dei più vivaci e partecipati all’interno del sistema Confartigianato. La categoria benessere, infatti, rappresenta oggi uno dei punti di forza dell’Associazione, sia per numeri sia per attività svolte sul territorio.
Il Direttore di Confartigianato Imprese Rieti, Maurizio Aluffi, ha evidenziato: “La categoria Benessere è da sempre un esempio di unità, partecipazione e attenzione alle problematiche del settore. È una realtà fondamentale per il tessuto artigiano provinciale, capace di rinnovarsi, formarsi e

rappresentare al meglio le esigenze delle imprese. Il nuovo direttivo conferma la volontà di crescere insieme e rafforzare il ruolo di Confartigianato come punto di riferimento per chi opera nella cura della persona.”
La Presidente Antonella D’Angeli, appena riconfermata, ha dichiarato: “Sono orgogliosa di continuare a rappresentare questa straordinaria categoria. Il nostro settore ha affrontato anni complessi, ma ha dimostrato una forza e una resilienza eccezionali. Continueremo a lavorare per tutelare il valore del nostro mestiere, sostenere le imprese e promuovere percorsi di qualità, formazione e collaborazione. Un impegno centrale sarà anche quello di proseguire con determinazione la lotta all’abusivismo, un fenomeno che danneggia le imprese regolari e mette a rischio la sicurezza dei cittadini. Ringrazio le colleghe e i colleghi per la fiducia e per l’impegno che ogni giorno mettono al servizio della nostra comunità professionale. Spero di essere all’altezza del ruolo che mi è stato nuovamente affidato.”
RENTRI: prossima scadenza per le imprese fino a 10 dipendenti che producono rifiuti pericolosi
Nuovo step per le iscrizioni al RENTRI, il Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti: dal 15 dicembre parte l’obbligo anche per le aziende produttrici di rifiuti pericolosi fino a dieci dipendenti, i produttori individuali non costituiti in forma d’impresa, come liberi professionisti o operatori economici autonomi, e gli altri soggetti finora esclusi. È l’ultima fase che completa la digitalizzazione del sistema che ha già visto l’adesione prima degli impianti di smaltimento e dei produttori di rifiuti speciali oltre i 50 dipendenti, poi di questi ultimi fra 11 e 50 dipendenti. Ora coinvolge anche le imprese di minori dimensioni, in vista del passaggio al FIR digitale previsto dal 13 febbraio 2026. La finestra temporale per effettuare l’adempimento è compresa fra il 15 dicembre 2025 e il 13 febbraio 2026. I nuovi obblighi. L’iscrizione al RENTRI comporta una serie di nuovi obblighi di informatizzazione dell’intero ciclo di gestione dei rifiuti: registro di carico e scarico, conservazione digitali, interoperabilità dei dati, nuovi obblighi formativi, tenuta di un Formulario Indicazioni Rifiuti (FIR). La tenuta in forma digitale del registro di carico e scarico è obbligatoria a partire dalla data dell’iscrizione mentre il FIR dal 13 febbraio 2026, per tutte le movimentazioni.
A completamento dell’iscrizione, è dovuto il pagamento di una serie di oneri per ogni unità locale: oltre ai diritti di segreteria, è dovuto un contributo annuale che varia in base al tipo di impresa o ente che tratta o trasporta rifiuti:
• intermediari, consorzi, imprese o enti con più di 50 dipendenti che producono rifiuti e soggetti delegati: 100 euro il
primo anno, 60 euro gli anni successivi;
• imprese o enti produttori di rifiuti con dipendenti superiori a 10 e fino a 50: 50 euro il primo anno, 30 euro gli anni successivi;
• tutti gli altri produttori di rifiuti pericolosi: 15 euro il primo anno, 10 euro gli anni successivi.
Il portale. I nuovi soggetti tenuti all’iscrizione RENTRI possono registrarsi al portale anche prima dei termini. Sulla piattaforma dedicata al registro elettronico per la tracciabilità dei rifiuti, oltre alle indicazioni sulle procedure di iscrizione e alle normative di riferimento, sono pubblicati tutti gli aggiornamenti operativi, gli strumenti e i percorsi formativi. Deleghe e servizi per le imprese. Confartigianato Imprese Rieti, in quanto soggetto delegato, ha predisposto un servizio di gestione del registro elettronico che semplifica gli adempimenti per le imprese. In sostanza, queste ultime possono delegare all’associazione datoriale la registrazione delle operazioni di carico e scarico, la conservazione dei documenti, il controllo della regolarità delle pratiche.
Tra i vantaggi segnaliamo la maggior comodità di registrazione e trasmissione dei dati che in alcuni casi potrà avvenire mensilmente, anziché ogni 10 giorni come previsto per la singola impresa. Attenzione però: è fondamentale la puntualità dell’invio dei dati da registrare, poiché l’utilizzo del modello digitale non consentirà correzioni o ritardi.
Per informazioni: Ufficio Ambiente di Confartigianato Imprese Rieti, Veronica D’Angeli tel. 0746218131 (tasto 2) ambiente@confartigianatorieti.it.
Nuove regole PEC amministratori: deve essere personale e comunicata entro il 31 dicembre
Con l’articolo 13 del Decreto Legge n. 159 del 2025, entrato in vigore il 31 ottobre 2025, sono cambiate le regole sull’obbligo di comunicare al Registro delle Imprese il domicilio digitale (PEC) da parte degli amministratori di società. La nuova norma ha modificato il precedente impianto che aveva esteso - in senso generale - agli amministratori delle imprese costituite in forma societaria l’obbligo di comunicare al registro imprese il proprio domicilio digitale, ed ha ristretto il perimetro dei soggetti obbligati. Sono tenuti all’adempimento, in via alternativa, l’amministratore unico o l’amministratore delegato o, in mancanza di quest’ultimo, il presidente del consiglio di amministrazione. Sono, quindi coinvolte: società di capitali, società cooperative e società consortili. Sono, invece, esclusi: amministratori di società di persone e soggetti che all'interno
della società ricoprono cariche diverse (consiglieri, presidenti di comitati, ecc.). La pratica è gratuita, senza diritti segreteria e bolli, per i soggetti obbligati alla comunicazione, mentre per i soggetti non obbligati è possibile consultare i diritti di segreteria a questo link
Il decreto precisa, inoltre, che il domicilio digitale dell’amministratore non può coincidere con quello dell’impresa. Il provvedimento stabilisce come termine di legge per la comunicazione del domicilio digitale degli amministratori obbligati il 31 dicembre 2025
Per ulteriori informazioni e per adempiere all’obbligo di comunicazione è possibile contattare l’Ufficio Fiscale di Confartigianato Imprese Rieti tel. 0746218131 (tasto 1) fiscale@confartigianatorieti.it.
ANAC: illegittimo chiedere requisiti aggiuntivi alla SOA
Con delibera n. 430, approvata dal Consiglio di Anac del 5 novembre 2025, l’Autorità Nazionale Anticorruzione è intervenuta sui lavori di manutenzione straordinaria (finanziamento Pnrr), messa in sicurezza ed efficientamento del sistema portuale di un’importante regione del Meridione (importo di 18.810.025 euro), chiedendo l’annullamento di tutti gli atti di gara per gravi vizi di illegittimità. Tale richiesta di annullamento riguarda – si legge nel comunicato dell’ANAC – bando, disciplinare di gara e atti conseguenziali medio tempore eventualmente adottati, “stante la presenza del vizio gravante la lex specialis”. Anac raccomanda alla stazione appaltante “in occasione della futura e successiva riedizione della procedura di gara, una rivalutazione della complessiva documentazione di gara anche alla luce degli ulteriori vizi evidenziati”.
A tal riguardo, l’Autorità ha assegnato, inoltre, un termine di 30 giorni dalla ricezione del parere per agire in conformità, “con avvertenza che, in mancanza, l’Autorità sarà legittimata ad impugnare la documentazione di gara esaminata”.
“Appare illegittima – scrive Anac nella delibera – la previsione del disciplinare di gara che prevede, in aggiunta alla certificazione SOA per gli importi precisati nel disciplinare, quale requisito di capacità economico finanziaria un ‘fatturato, ma-
turato nei migliori tre anni del quinquennio precedente, almeno pari a cinque milioni di euro, Iva esclusa’.
In realtà, negli appalti di lavori pubblici l’attestazione SOA assolve alla funzione di dimostrare il possesso delle capacità economiche e tecniche necessarie all’esecuzione dell’opera, con la conseguenza che le Stazioni appaltanti non possono richiedere requisiti ulteriori (ad esempio fatturato e lavori analoghi). Il possesso di una adeguata attestazione SOA per la categoria dei lavori oggetto dell’affidamento è sufficiente per la dimostrazione del possesso dei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-professionale richiesti. Il possesso di qualificazione SOA, infatti assolve ad ogni onere documentale circa la dimostrazione dell’esistenza dei requisiti di capacità tecnica e finanziaria ai fini dell’affidamento di lavori pubblici, e risponde al divieto di aggravamento degli oneri probatori in materia di qualificazione, con l’effetto che ogni ulteriore richiesta di requisiti ulteriori, a pena di esclusione, è da ritenersi illegittima.”
“L’introduzione di un requisito ulteriore, oltre a porsi in contrasto con le norme, limita la concorrenza, poiché ragionevolmente l’aumento delle condizioni di partecipazione riduce la platea dei potenziali concorrenti o comunque ne rende più complessa la partecipazione”.
