Orti botanici, eccellenze italiane

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__________ATTIVITÀ E RUOLI__________

consapevolezza degli elementi che lo compongono e tra questi le piante. Nei Giardini alpini il visitatore può conoscere non solo le diverse specie che vivono in montagna, ma anche comprendere i complessi meccanismi della vita vegetale e gli adattamenti che le piante alpine devono mettere in atto per sopravvivere in ambienti spesso assai ostili. Lo strumento didattico più diffuso, ma anche più efficace, è la visita guidata purché l’operatore abbia buone conoscenze botaniche, ecologiche e capacità di comunicazione per assicurare un effi-

cace risultato conoscitivo e di sensibilizzazione. Strumenti altrettanto importanti sono la cartellinatura delle piante, la cartellonistica esplicativa, i depliant e le pubblicazioni specifiche, i percorsi tematici e gli strumenti di ultima generazione quali applicazioni per smartphone e QRcode. Un’altra importante funzione è quella della conservazione e protezione della flora autoctona, soprattutto per le specie rare, endemiche o in pericolo di estinzione. Molti Giardini sono situati all’interno di aree protette (parchi e riserve) o in regioni nelle quali tali specie vivono in natura. Consentendo a un vasto pubblico la conoscenza e il riconoscimento di tali specie e fornendo loro le opportune informazioni che ne illustrano l’importanza scientifica e i motivi che obbligano a un assoluto rispetto, si concorre in modo efficace a ridurre il pericolo della loro raccolta durante le escursioni

in montagna. Per quanto riguarda le specie in pericolo di estinzione, il Giardino alpino può svolgere un’importante funzione di conservazione ex-situ, in quanto rappresenta un’area di rifugio consentendone la coltivazione e riproduzione per poi tentarne la reintroduzione in ambiente naturale. Occorre però sottolineare che queste reintroduzioni sono assai problematiche in quanto le specie in coltura possono essere soggette a ibridazioni con altre specie ed a modificazioni dell’ecotipo. Riuscire a conservare l’integrità genetica delle specie naturali originarie è assai difficile, in quanto si deve ricorrere a tecniche speciali di coltivazione ed al rinnovo continuo delle collezioni in coltura. Altro scopo egualmente importante riguarda la ricerca scientifica rivolta alla flora spontanea e alla vegetazione del territorio in cui sorge il Giardino, che diventa così un centro di studio e raccolta di dati, nonché un punto di riferimento per studiosi e ricercatori della flora alpina. Può promuovere o svolgere direttamente sperimentazione colturale in diversi settori quali la produzione di piante officinali, l’agricoltura montana, la produzione di specie per interventi di ripristino ambientale. Sono inoltre interessanti anche gli aspetti tecnico-colturali di un Giardino alpino: numerosi sono i problemi che quotidianamente si devono risolvere riguardanti l’acclimatazione delle piante raccolte in natura, la coltivazione e riproduzione delle specie, la ricostruzione delle condizioni microclimatiche necessarie e degli ambienti. Le piante coltivate nei Giardini alpini sono di regola di origine naturale e mai provenienti da produzioni commerciali vivaistiche. Infine non va dimenticata la funzione turisticoeconomica in quanto i Giardini, come già precedentemente ricordato, dando particolare importanza all’aspetto estetico ed essendo situati in siti

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