FALSARI un viaggio nella storia dell'arte

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Un viaggio nella storia dell’arte

Colori del Levante Fiorentino APS



FALSARI Un viaggio nella storia dell’arte Una mostra di capolavori collocati in musei e collezioni private di tutto il mondo Pelago (FI) Antico castello Settembre—ottobre 2021

Perché FALSARI ? Durante la pandemia c'era il bisogno di mantenere un legame con le opere d'arte e il patrimonio artistico. Da pittori abbiamo, così, deciso di instaurare un dialogo con i capolavori di tutti i tempi, opere che oltrepassano il loro tempo e sono sempre attuali. FALSARI è una mostra-museo dove i numerosi pittori espongono imitazioni di quadri famosi da ammirare, da commentare e sulle quali raccontare storie speciali. FALSARI è uno sguardo sulla storia dell’arte, tentando, tramite l’osservazione delle opere, di immedesimarsi nell'artista e nella sua epoca. Una sensazione da condividere con tutti i visitatori della mostra. E, non ultimo, FALSARI ci ricorda che l'arte è una lingua sempre viva, capace di arricchire chi la parla. Una lingua che dobbiamo conoscere e conoscere meglio, una lingua che collega il presente col passato e col futuro.

Quindi, FALSARI è un invito ad approfondire la lingua dell'arte. Un invito che ha anche il sapore di futuro. Colori del Levante Fiorentino APS


Una mostra sui falsi d’autore Per lo spettatore che lo ammira, il falso interroga sull’originale. Il falso invita a guardare meglio e più in profondità. Invita a curiosare, capire, imparare. Proprio nella misura in cui un falso d’autore non è una riproduzione perfetta, guardare un falso significa analizzarlo nel suo complesso, nei dettagli e nella tecnica per capire somiglianze e differenze! Il falso d’autore invita a perdersi nei dettagli ed entrare nello spirito del soggetto e dell’artista per verificare quale è la storia che il quadro racconta. Nell’epoca delle fake-news una mostra di falsi d’autore ci pareva molto a tema. E alla fine, ogni falso è un'opera autentica essa stessa. Dipinta in un’altra epoca e da un altro pittore. Dipinta da un "pittore di quadri antichi", come soleva definirsi un famoso falsario. Buona visione.


1340 Ambrogio Lorenzetti Siena 1290 - Siena 1348

Madonna con il Bambino che stringe il cardellino Siena, Pinacoteca Nazionale

Malinconia e tenerezza dal maestro del Trecento senese ▒ Il cardellino è simbolo di immortalità ed è associato alla passione di Cristo per quella macchia rossa intorno al becco. Amante dei cespugli spinosi, la leggenda vuole che si sia posato sulla corona di Cristo per togliere una spina, macchiandosi per sempre il becco. ▒ Contemporaneo di Giotto, Lorenzetti, fu leader della pittura senese del Trecento, insieme a Simone Martini. Il suo capolavoro sono gli affreschi dell’Allegoria del Buono de del Cattivo Governo e i loro effetti sulla Città e sulla Campagna, dipinti nel palazzo pubblico di Siena.

∞ Berardino Totaro ∞

1380 Bartolo di Fredi Siena 1330-1410

Madonna con bambino

Providence, Rhode Island, USA -RISD Museum

Raffinatezza senese tra divino ed umano

∞ Berardino Totaro ∞ ▒ Bartolo, detto anche Bartolo Battiloro per il suo uso di oro, ebbe una importante bottega artistica a Siena e fu uno dei pittori più importanti della seconda metà del Trecento. Imitò lo stile dei grandi pittori senesi Simone Martini e Pietro e Ambrogio Lorenzetti. Fu impegnato anche nel ricoprire importanti cariche pubbliche. Fece moltissime opere che si trovano a Siena, nelle città limitrofe e molte sono nella sezione “pittura italiana” di molti musei in giro per il mondo.


1416 Neri da Castel Sant’Angelo Pontassieve 1400 Firenze 1492

Desco da parto Collezione privata

Tracce del Ghiberti in un’opera misteriosa

▒ Un desco da parto è un tondo, o forma poligonale, dipinto su entrambi i lati che veniva regalato come dono cerimoniale alle donne delle famiglie più abbienti che avevano appena partorito. Veniva usato come vassoio per portare le vivande alla nuova madre, finché si riposava a letto. E’ un oggetto tipico del Quattrocento, soprattutto a Firenze. Erano “vassoi dipinti” commissionati alle botteghe più rinomate: anche Masaccio ha dipinto un desco da parto, così come suo fratello, Lo Scheggia. Un bel ricordo per il bimbo e la madre.

1433 Zanobi Strozzi Firenze 1412 Firenze 1468

Natività New York, Metropolitan Museum of Art

Il misticismo del principale aiutante del Beato Angelico

▒ Fu uno dei più importanti miniatori fiorentini del suo tempo. Come pittore fu caro allievo del Beato Angelico e operò sia a Firenze che a Fiesole. Come scrisse il Vasari, sembra che facesse quadri e pannelli decorativi per moltissime case private fiorentine, con soggetti che non erano solo religiosi, probabilmente molte opere o sono perdute o da attribuire. Faceva parte della ricchissima famiglia degli Strozzi, anche se non del ramo principale. ∞ Berardino Totaro ∞


1450 Beato Angelico Vicchio 1395 Roma 1455 Angelo Annunciante—Vergine Annunciata Detroit, MI USA Detroit Institute of Arts

Serenità, umanità e fede in morbidi colori angelici ▒ Solo nel 1982 è stato proclamato Beato e poi patrono universale di tutti gli artisti. Ma già dalla sua morte, nel 1455, era conosciuto come Beato Angelico. Di umili origini ebbe due vocazioni, una per la pittura e una per la fede. Dopo aver pregato dipingeva la luce divina, ma lo faceva con uno stile moderno per i suoi tempi, con una resa delle persone che ricordava il suo coetaneo Masaccio. ▒ Lavorò sia a Firenze che a Roma su commissione dei Papi. ∞ Berardino Totaro ∞ ▒ Il suo vero nome era Guido di Pietro, mentre da frate era Giovanni da Fiesole

1460 Sano di Pietro Siena 1406-1481 Madonna con bambino Museo d’arte sacra val d’Arbia

Il disegno limpido del pittore e miniatore senese ▒ Pittore di gusto gotico, fu molto prolifico a Siena e dintorni. Di lui restano molte opere sparse nei musei di tutto il mondo, oltre a copertine di libri. ▒ In sintesi: Arte bizantina (V-XV sec) è piatta e stilizzata perché interessa la religiosità, la monumentalità e il soprannaturale Arte gotica (XII-XV sec) cerca colori ricchi, vivaci e decorativi per rendere fiabesche e magiche le opere. Arte italiana (dal XIV sec) cerca la ∞ Daniela Natali ∞ realtà, il naturalismo.


1472 Leonardo da Vinci Vinci 1452 Francia 1519 Annunciazione Firenze, Gallerie degli Uffizi

In un capolavoro ogni particolare racconta ▒ Leonardo aveva vent’anni quando dipinse questa Annunciazione. Era a bottega dal Verrocchio e non si sa chi l’aveva commissionata. Solo a fine Ottocento l’opera fu vista in una chiesa nei pressi di Firenze e attribuita al genio rinascimentale. ▒ L’atterraggio dell’angelo sembra far alzare un po’ di venticello nella scena del giardino fiorito: ammirare la scena nei particolari e poi spostare lo sguardo al paesaggio in lontananza. Un porto con le barche che partono e la montagna che preannuncia la salita al cielo. ▒ Ogni particolare, anche botanico, è studiato: fiori, foglie e cipressi. Si intravede la camera di Maria e, nell’originale, sulle foglie del leggio e sulla mano destra di Maria si vedono le impronte digitali di Leonardo che amava sfumare i colori con le mani. ∞ Berardino Totaro ∞

1489 Leonardo da Vinci Vinci 1452 Francia 1519

La dama con l'ermellino Cracovia, Museo nazionale

Eleganza senza tempo ∞ Luisa Berardi ∞ ▒ Come la Gioconda è un capolavoro pieno di misteri. Dipinto a Milano, lei è l'amante di Ludovico Sforza. Bella e colta, nel palazzo che lui le regalò creò uno dei primi circoli letterari. E' ritratta in una posa misteriosa, con l'animaletto che può avere vari significati.


1480 Andrea Mantegna Venezia 1431 -Mantova 1508

Cristo morto Milano, Pinacoteca di Brera

Un punto di vista rivoluzionario ▒ Lo dipinse per la sua sala funeraria, poi gli eredi lo vendettero per pagare dei debiti. ▒ Lo scorcio così insolito e drammatico è rivoluzionario e non piacque a molti, anche se influenzò molto altri artisti successivi, compreso il cinema che ha utilizzato tante volte questo suggestivo punto di vista. ▒ Per accentuare la scena non ha usato una perfetta prospettiva, la testa è più grande e i piedi più piccoli e i volti delle tre donne riempiono la scena. A destra invece solo un barattolo con l'unguento. ∞ Angela Cacciari ∞

1489 Leonardo da Vinci Vinci 1452 Francia 1519

La dama con l'ermellino Cracovia, Museo nazionale

Un dipinto tutto da interpretare ▒ Per molti secoli di questo quadro non si conosce l’esistenza, finché viene acquistato da un principe polacco nel 1800. Per le vicende della Polonia fu trasferito molte volte anche a Parigi, poi requisito dai nazisti e solo nel 1946 restituito alla famiglia del principe che nel 2016 l'ha venduta al governo polacco.

∞ Liliana Pescioli ∞


1503 Leonardo da Vinci Vinci 1452 Francia 1519

La Gioconda (Monna Lisa) Louvre, Parigi

Il quadro per eccellenza Uno sguardo che non ti lascia mai ▒ Tutti la conoscono! I misteri e le leggende sono tante e sembra che ci siano almeno altre due Gioconde che si contendono il titolo di vera Gioconda. Ma se non fosse così misteriosa sarebbe il capolavoro che è? ▒ Il famoso furto del 1911 la riportò in Italia. Il ladro disse che aveva passato due anni romantici con lei appesa in cucina! ∞ Mauro Mannelli ∞

1505 Michelangelo Buonarroti Caprese 1475 - Roma 1564

Tondo Doni Firenze, Uffizi

Unica opera su tavola del Maestro, dipinta nella Firenze dei geni assoluti ▒ Questa composizione scultorea dei corpi è stata di ispirazione per molti artisti. ▒ Il committente, che lo doveva regalare al figlio per il matrimonio o alla nuora per il parto (non si sa) chiese lo sconto ... al più avaro degli artisti. La conseguenza fu che poi lo prese al doppio del prezzo iniziale, sennò Michelangelo, impermalito, non glielo avrebbe venduto più! ∞ Roberto Smorti ∞


1508 Leonardo da Vinci Vinci 1452 Francia 1519

Scapigliata Parma, Galleria Nazionale

Sguardi sfuggenti, bellezza imperitura

∞ Daniela Natali ∞ ▒ Non è un dipinto ma nemmeno un disegno. E' fatta con terra d'ombra, ambra inverdita e biacca su tavola. Può essere una Madonna, può essere un personaggio mitologico, sicuramente è un volto dolcissimo

1508 Leonardo da Vinci Vinci 1452 Francia 1519

Testa di una ragazza Firenze, Uffizi

Dalla mano del genio fiorentino, sboccia una dolce creatura

∞ Vittoria Bartolini ∞ ▒ Leonardo disegnava molto per i suoi studi sulla natura, sui macchinari e per i disegni preparatori di dipinti, ma spesso disegnava anche per indagare con passione i moti dell'anima, come in questo volto di ragazza.


1510 Michelangelo Caprese M. 1475 Roma 1564

Sibilla Delfica

(particolare della figura sulla volta della Cappella Sistina) Musei Vaticani

L'enigmatica veggente del protagonista del Rinascimento ∞ Angela Canapini ∞ ▒ La veggente di Delfi, dipinta sulla volta della Cappella Sistina, è distratta dalla lettura da qualcosa, forse una visione, forse la conferma della sua profezia, volge lo sguardo con improvvisa emozione. Una bellezza fisica e ideale. E' una immagine molto amata e... anche tatuata sulla pelle di noti personaggi. ▒ Lui visse quasi 90 anni, lavorando sempre. In vita era già noto come uno dei maggiori artisti di sempre, eppure ottantenne affermò “Ancora imparo”. L’arte è continua evoluzione e progresso. Il bello dell’arte!

1513 Raffaello Sanzio Urbino 1483 Roma 1520

Madonna della seggiola

Firenze, Galleria Palatina

L'intimità rinascimentale del pittore tra i più grandi di tutti i tempi ∞ Annalisa Bati ∞ ▒ Che si tratti di una popolana o della sua amata Fornarina, la bellezza di questo volto e di questa composizione è indiscussa. San Giovannino, che si riconosce dalla veste di pelo di cammello perché predicava nel deserto, riempie il tondo che, così pieno, ricorda il grembo materno. Raffaello: in 37 anni fece opere eterne


1521 Rosso Fiorentino Firenze 1494 Fontainebleau 1540

Putto musicante Firenze , Gallerie degli Uffizi

La dolcezza nei caldi colori del Manierismo ∞ Annalisa Bati ∞ ▒ Dipingere dopo i mostri sacri del Rinascimento era una impresa ardua. Allora i pittori che vennero dopo decisero di cambiare e fare alla maniera loro, con colori surreali e composizioni disordinate. Era nato ol Manierismo (“alla mia maniera”) ▒ Il Rosso Fiorentino, bell'uomo e discreto letterato dal carattere spigoloso e controcorrente (da tipico fiorentino) si trovò certo a suo agio a fare questa "rivoluzione" pittorica. Se passate vicino a Santa Croce a Firenze e vedete una bertuccia che va a rubare l'uva ai frati è la sua, riportategliela!

1594/9 Caravaggio Milano 1571 Porto Ercole 1610

Canestra di frutta Milano Pinacoteca Ambrosiana

L'essenza dell'arte è raccontare il mondo con la frutta ∞ Elisabetta Biagioli ∞ ▒ Se è di Caravaggio non può essere solo frutta. Nella canestra si vedono i succosi frutti della vita ma anche il tempo che passa che fa avvizzire le cose e getta un'ombra finale. La caducità della vita in una natura morta commissionata da un famoso cardinale. ▒ Michelangelo Merisi detto il Caravaggio. Luci ed ombre, genio e sregolatezza. Pittore tra i più grandi di sempre, dipinse la realtà drammatica e la gente comune nei panni di angeli, santi e madonne. Usò scorci e tagli spettacolari che hanno influenzato anche fotografia e cinema. I suoi dipinti sono da interpretare.


1594 Caravaggio (Michelangelo Merisi) Milano 1571 Porto Ercole 1610 I bari Forth Worth, Texas, USA, Kimbell Art Museum

La pittura della realtà e dell'attualità ▒ Una denuncia contro chi si approfitta dei più ingenui. Il ricco ragazzo ingenuo non si immagina di essere raggirato dai due bari che sono quasi pronti a scattare su di lui. Ma guardate bene il volto dei due giovani... si assomigliano! Anche l'altro ragazzo in fondo è vittima? Un quadro misterio∞ Mauro Mannelli ∞ so di cui c'è forse un altro originale dalla curiosa storia. O forse ce ne sono tre!

1597 Caravaggio Milano 1571 Porto Ercole 1610

Giuditta (particolare) Roma, Palazzo Barberini

Un lampo si accende sul momento di massima tensione ▒ Giuditta e Oloferne è un episodio biblico tra i più rappresentati. Oloferne, generale assiro, sta conquistando una città, in Israele. Giuditta, bella, giovane e vedova, va a trovarlo con la serva per fingere una alleanza. Però lo decapita così liberando la sua città dall'esercito che, sgomento, si ritira. Giuditta e la libertà. ∞ Vittoria Bartolini ∞


1635 Guido Reni Bologna1575 Bologna 1642

San Michele Arcangelo Roma. Chiesa Santa Maria della Concezione

Antagonismo tra bene e male, olio su seta del Grand Guid ▒ Tela di una qualità tecnica raffinatissima, ▒ L'angelo è un manifesto del bello ideale. ▒ Una composizione efficace... anche nel far arrabbiare la famiglia Pamphili, rivale della famiglia del committente (il cardinale Barberini). Infatti pare che il Diavolo abbia le sembianze di un Pamphili. E con questo stratagemma Guido Reni si conquistò una grande simpatia e fama che si aggiunse alla già grande che aveva. ∞ Patrizia Fabbri ∞

1665 Jan Vermeer Deft 1632 - Deft 1675

La ragazza con turbante L'Aia, Mauritshuis

Innocenza e sguardi da interpretare ∞ Patrizia Fabbri ∞

▒ Poco denaro e molti debiti fu l'eredità dei numerosi figli del pittore olandese fra i più grandi e amati. ▒ Dipinse pochissimi quadri nonostante facesse quello di mestiere, forse 60 ma nei musei ce ne sono 36. ▒ Si può dire fosse una specie di poeta della vita quotidiana: dipingeva scene tranquille, soprattutto di persone nelle proprie case.


1665 Jan Vermeer Deft 1632 - Deft 1675

La ragazza con turbante L'Aia, Mauritshuis

Lo sguardo che interroga della Gioconda olandese ▒ Se non avete mai visto la Gioconda del Nord sappiate che ancora nessuno ve la può spiegare del tutto. E' uno de più famosi quadri della pittura di tutti i tempi e lo è anche per gli interrogativi che pone. E anche tutte le sue copie hanno un fascino particolare. ∞ Angela Canapini ∞

1820 Fortunato Duranti Montefortino 1787 1863

Nudo virile sdraiato Montefortino, Fermo Pinacoteca di Montefortino

Eroica scapigliatura della grafica neoclassica Con un suo tocco sublime

∞ Roberta Meli ∞ ▒ Nelle Marche, a Montefortino, un piccolo borgo abbracciato dai monti Sibillini, c'è un interessante museo dedicato alle opere e al patrimonio di collezionista, donate alla sua città dal Duranti. Era infatti un antiquario ma anche un artista. Bellissimi sono i suoi lavori i grafica, così "squadrati" che sono in pieno accordo con il rinnovamento dei tempi. Si contano almeno 1.200 disegni oltre ai dipinti e alle copie di studio di autori antichi. Il paese ora è definito: il piccolo Louvre degli Appennini. ▒ Un personaggio singolare, con vero talento artistico e stimoli d’arte fin da piccolo. Una vita particolare e avventurosa. Ma non riuscì mai a avere il successo artistico cui ambiva. Fu anche ingiustamente imprigionato in Germania per spionaggio, il che causò o accentuò i suoi problemi di stabilità mentale. ▒ Era consapevole che la donazione dei suo patrimonio al Comune avrebbe valorizzato la sua terra. Un visionario e anticipatore anche da questo punto di vista. Bravo Fortunato.


1859 Francesco Hayez Venezia 1791 Milano 1882

Il bacio Milano, Pinacoteca di Brera

Romanticismo e Risorgimento

▒ Fu fatto su commissione per dare messaggi politici sulla lotta per la liberazione dell'Italia. I vestiti ricordano l'alleanza tra Francia (blu) e Italia che effettivamente portò all'Unità. ▒ Ebbe tanto successo che ne fece altre tre copie, con colori di vestito diversi. ▒ Anche i quadri posso∞ Mauro Mannelli ∞ no combattere.

▒ Un piccolo quadro molto famoso considerato il primo esempio di pittura Macchiaiola. ▒ Le pietre per i lavori alla facciata della chiesa di Santa Croce sono l'occasione per studiare le macchie di colore e gli effetti di luce. ▒ Un quadro nel chiostro delle glorie d'Italia, dipinto da un fervente patriota che partecipò alle guerre di Indipendenza.

∞ Annalisa Bati ∞

1861 Giuseppe Abbati Interno del chiostro di Santa Croce

Napoli 1836 Firenze 1868

Firenze, Galleria d'Arte Moderna

La sintesi della pittura di macchia, mentre si fa l'Italia


1866 Telemaco Signorini

Firenze 1835—Firenze 1901

Un mattino di primavera. Il muro bianco

Viareggio, Istituto Matteucci

Un'epoca colta dal vero in una straordinaria luminosità ▒ Un quadro pulito e luminoso di quella splendida luce che solo i pittori Macchiaioli hanno saputo darci ▒ I Macchiaioli, attivi a Firenze negli anni 50 e 60 dell'Ottocento, sono stati un movimento artistico impegnato anche politicamente nelle attività del Risorgimento. Costruirono un modo diverso da quello accademico di fare pittura, quello della “macchia”, ampie pennellate di colore. Uscirono all’aria aperta e lì raccontarono, dal vero, non solo i paesaggi assolati ma anche i temi sociali, il lavoro, le ∞ Mauro Mannelli ∞ vicende risorgimentali e la società.

1867 Giovanni Fattori

Livorno 1825 - Firenze 1908

La Signora Martelli a Castiglioncello

Livorno, Museo civico

I Macchiaioli in vacanza, nel pennello del Maestro ▒ Diego Martelli era il principale estimatore dei Macchiaioli e li ospitava nella sua tenuta a Castiglioncello dove sono nati famosissimi quadri all'aria aperta, tra i quali quelli con i buoi. ▒ Fattori è stato uno dei principali pittori italiani dell’Ottocento e tra i principali esponenti dei Macchiaioli., ma anche professore all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Lo scopo della ricerca pittorica di Fattori era la creazione di una pittura di 'impressione' che, grazie all’accostamento di colori, facciano percepire all’occhio umano l’effetto desiderato.. ∞ Lorenzo Montagni ∞


1878 John Singer Sargent Firenze 1856-Londra 1925 Pesca di ostriche a Cancale

Washington DC, National Gallery of Art

Una delle voci più eleganti della storia della pittura ▒ Nasce a Firenze dove i genitori statunitensi, lui chirurgo e lei intellettuale, sono durante i loro lunghi viaggi. Fin da piccolissimo visita gallerie d'arte e luoghi di cultura in tutta Europa. Studia arte a Firenze e inizia il suo successo europeo di pittore e di ritrattista. Grazie alla sua variegata formazione e cultura ebbe molti incarichi e premi. Il più europeo degli americani. ∞ Gilda Fusi ∞

1880 Giuseppe De Nittis Barletta 1846-Francia 1884 Effetto neve

Barletta, Pinacoteca De Nittis

La rivoluzione dello sguardo, su attimi vibranti di vita ▒ Famoso per le sue inquadrature che ritraggono la vita quotidiana come con tagli fotografici. ▒ Una vita da romanzo. Il pittore pugliese, sviluppa la sua arte a Napoli, poi si affianca ai Macchiaioli per trovare infine uno spazio di prestigio a Parigi tra i più importanti impressionisti. ▒ Morto giovanissimo, a 38 anni, insieme a Boldini era uno dei più conosciuti ita∞ Mauro Mannelli ∞ liani a Parigi. Ma era considerato anche il più parigino dei parigini.


1882 Edgar Degas Parigi 1834 - 1917 Ballerine in rosa

Boston, Museum of Fine Arts

La bellezza è un mistero... che danza ▒ Figlio di un banchiere e di una importatrice di cotone, è l'impressionista che "dipingeva le ballerine". Lui sosteneva di essere affascinato dai soggetti in movimento. ∞ Patrizia Fabbri ∞

1885 Telemaco Signorini Firenze 1835-Firenze 1901 Tra gli ulivi a Settignano

collezione privata

Suggestione, quiete e bellezza della vita reale ▒ Sempre all'aria aperta, i pittori Macchiaioli ritraggono piccole scene di vita quotidiana. Poetici racconti di luce. E la luce di Telemaco Signorini non ha eguali. ▒ È lui il vero animatore dei primi incontri del gruppo dei Macchiaioli al Caffè Michelangelo ed è lui lo storico-politico degli animati dibattiti che si tengono tra gli artisti. Ritrae molto i temi ∞ Gilda Fusi ∞ sociali ma anche la città che sta scomparendo per i lavori della Firenze capitale.


1885 Giovanni Boldini Ferrara 1842 Parigi 1931

Nudo di donna seduta Nudo coricato di giovane donna Nudo femminile supino duchesse brisée collezione privata

Eleganza, sensualità e tanta vanità

∞ Mariano Pinzauti ∞

▒ Due sono i momenti importanti della carriera artistica di Boldini: prima l'incontro con i Macchiaioli e poi l'incontro con Parigi. Nella capitale francese diventa il "pittore delle donne", vestite alla moda o nude. Apprezzatissimo, dipinge l'alta società elegante e leggera della felice Belle Epoque. ▒ Ci fu una vera e propria 'Boldini mania': principesse, contesse, attrici e facoltose viaggiatrici internazionali arrivavano a Parigi da ogni parte d'Europa e d'America solo per farsi ritrarre da lui. ▒ La sua pennellata ha anticipato i quadri dei futuristi, che volevano ritrarre il movimento e la velocità.


1892 Giovanni Boldini Ferrara 1842 Parigi 1931

La pittrice Ruth Sterling nel suo atelier collezione privata

L'incantesimo della pittura, con fantasia e sensibilità ∞ Mauro Mannelli ∞ ▒ Tutte le opere di Boldini sono sfolgoranti. Con le sciabolate di pittura dipinge l'aristocrazia e la mondanità, tutta al femminile. ▒ Aveva una scioltezza incredibile nel dipingere. Il ritratto più famoso di Giuseppe Verdi che è in tutti i libri, lo fece lui, a pastello, in 3 ore!

1885 Giovanni Boldini Ferrara 1842 Parigi 1931

Giovane donna in déshabillé (La toilette) collezione privata

L'elettrizzante fascino della Belle Époque ▒ Boldini, come tutti gli artisti, interpreta il suo tempo, gli anni ruggenti della Belle Époque, il periodo che va dalla fine dell’Ottocento allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Dame eleganti, invenzioni rivoluzionarie, galanterie, fiducia nel progresso, con al centro del mondo Parigi con l’Esposizione Universale del 1899 di cui resta la Torre Eiffel. Ma insieme al fiorire delle arti e delle scienze è anche l’epoca di un terribile colonialismo e di ingiustizie sociali che strisciano sotto i lustrini ed i cappelli a cilindro. Come ogni epoca luci ed ombre, e Boldini ne ha ritratto il lato elettrizzante. ∞ Mauro Mannelli ∞


1888 Vincent Van Gogh Olanda 1853 Francia 1890

Il raccolto Amsterdam-Museo Van Gogh

L'arte all'aria aperta

▒ Le pennellate in tutte le direzioni formano l'essenza del quadro dipinto nel sud della Francia, all'aria aperta Altra sua caratteristica è lo studio ossessivo del colore. ▒ Iniziò a dipingere solo all’età di 27 anni, nonostante questo fu molto prolifico: fece circa 900 dipinti (in media 2 alla settimana) e 1100 disegni realizzati prima della sua morte, a 37 anni. ∞ Elisabetta Biagioli ∞

1888 Vincent Van Gogh Olanda 1853 Francia 1890

Vaso con dodici girasoli Monaco di Baviera, Neue Pinakoteke

Le emozioni del ciclo della vita ▒ Il vaso nasconde un messaggio: ci sono girasoli in boccio, aperti e sfioriti. Un ciclo vitale. ▒ Van Gogh dipinse molti quadri di girasoli quando era ad Arles, nel sud della Francia, per fare una sorpresa al suo amico Gauguin che lo doveva raggiungere lì. Gli tappezzò la stanza con tutti questi girasoli (che spettacolo!) e voleva avviare con lui un club di artisti. L'amico arrivò ma presto litigarono e Vincent cadde ancora più in depressione, tant'è che dopo poco si tagliò un orecchio come gesto autolesionista. ▒ Molti suoi gialli oggi sono scoloriti perché usava il giallo cromo che si deteriora nel tempo. ∞ Patrizia Fabbri ∞


▒ Per lui, maniacale studioso del colore, era uno studio di un notturno. Ne aveva fatti altri. Per noi è uno dei quadri più famosi della storia dell'arte che forse racchiude significati del suo malessere: “Guardare il cielo mi fa sempre sognare…Perché, mi chiedo, i punti scintillanti del cielo non sono accessibili come i puntini neri sulla cartina della Francia? Proprio come prendiamo il treno per andare a Tarascon e Rouen, così prendiamo la morte per raggiungere una stella.” ▒ Il pittore e l’infinito

∞ Angela Canapini ∞

1889 Vincent Van Gogh Olanda 1853 Francia 1890 Notte stellata New York, MoMa

I colori invadono la notte di un artista semplicemente leggendario

1890 Pierre Auguste Renoir Limoges 1841 Cagnes sur Mer 1919

Due ragazze che disegnano New York, collezione privata

La pittura en plein air senza contorni

▒ Pittore, figlio di modesti operai, divenne uno dei più importanti impressionisti. ▒ Dipinse la dolcezza e la gioia di vivere. Giardini, feste, incontri mondani. ▒ I suoi colori si fondono insieme senza contorni netti.

∞ Gilda Fusi ∞


1893 Henri De Tolouse Lautrec Toulose 1864 Sant-Andre 1901

Divain Japonaise Boston, Museum of Fine Arts

Il popolo della notte in linee graffianti del primo artista della grafica ▒ Era figlio di un conte tra i più ricchi di Francia. Da bambino diventa cagionevole di salute e resta di piccola statura. Pittore impressionista fra i più amati, lo si riconosce dai suoi bellissimi manifesti di spettacoli e locali notturni e dai suoi disegni, a volte a pastello, che ritraggono dal vero sale da ballo, prostitute e la Parigi della notte. ∞ Rossella Bettucci ∞

1902 Alfons Mucha Repubblica Ceca 1860-1939

Cycles Perfecta Collezione privata

Libertà, movimento ed euforia nell'Art Nouveau ▒ Gli piaceva l'arte alla portata di tutti. Molte sue opere e grafiche furono destinate alla stampa su stoffe per paraventi, manifesti, calendari e illustrazioni. Ebbe molto successo ma impiegò molta della sua arte anche per dare messaggi sulle sofferenze del suo popolo di origine. ▒ Il nome di Mucha è indissolubilmente legato ai suoi poster, simbolo della presenza dell'arte nelle strade. I colori sgargianti combattevano il grigiore dei sobborghi e le donne ritratte in attività lavorativa combattevano a favore dell’emancipazione femminile.

∞ Rossella Bettucci ∞


1915 Kazimir Malevich Kiev 1879 - Leningrado 1935

Quadrato nero Mosca, Galleria Tretjakov

Il punto zero della pittura L'arte per l'arte

∞ Annalisa Bati ∞

▒ In Europa la pittura era in ebollizione. Era uscito il manifesto dei futuristi, stava nascendo il cubismo e le altre avanguardie. In Russia Malevic spiazza tutti. Toglie dall'arte l'oggetto. Toglie dall'arte il colore. E fonda il suprematismo: l’arte per se stessa. Non ci sono più ne’ i soggetti ritratti, ma solo un quadrato. Non ci sono colori, ma solo il nero (anche se è formato da molti colori che si notano appena perché si “distruggono” nel nero). Non c’è rimasto più nulla.

1915 Gustave Monet Parigi 1840 Giverny 1926

Ninfee Parigi Marmottan Monet Museum

Riflessi nello stagno del maestro dell'Impressionismo

▒ Il più famoso degli impressionisti amava dipingere all'aria aperta cicli di quadri con il solito soggetto ripreso con vari punti di colore in vari momenti del giorno, che sono l’artista poteva vedere nel momento in cui dipingeva. Ad esempio dipinse 31 quadri della cattedrale di Rouen per co∞ Mauro Mannelli ∞ glierla in vari momenti del giorno.


1916 Gustave Monet Parigi 1840 Giverny 1926

Ninfee Tokyo, Museum of western art

I mille racconti di luce e colori dallo stesso soggetto ∞ Mauro Mannelli ∞ ▒ Il ciclo delle ninfee, dipinte da ogni scorcio e in ogni momento del giorno nel suo giardino, è di 250 quadri, alcuni grandissimi. ▒ Via via che le dipinge diventano, negli anni, quasi quadri astratti, anticipando il percorso pittorico del novecento che si allontana dall’oggetto dipinto.

1917 Amedeo Modigliani Livorno 1884 - Parigi 1920

Ritratto di donna con cravatta nera

Tokyo, collezione privata

Guardarsi dentro, in linee arcaiche ed essenziali

▒ Una donna malinconica, senza occhi perché si guarda dentro. Il ritratto non finito dà messaggi da cogliere. ▒ Modigliani, amatissimo a Parigi, non capito in patria.

∞ Mauro Mannelli ∞


1918 Amedeo Modigliani Livorno 1884 - Parigi 1920

Jeanne Hébuterne con cappello Giappone, collezione privata

L'essenza dell'ideale di bellezza del talentuoso bohemien ▒ Nella sua giovanissima amata ritrae la bellezza. Un amore tragico. Lui muore giovane di tubercolosi e lei si suicida incinta a soli 22 anni per il dolore, il giorno dopo la sua morte.

∞ Debora Feri ∞

1918 Amedeo Modigliani Livorno 1884 - Parigi 1920

Filette en blue (particolare) Parigi, collezione privata

Semplicità e raffinatezza del pittore maledetto

▒ Lo sguardo pacato di questa bambina è ipnotizzante. A ciascuno la sua interpretazione.

∞ Mauro Mannelli ∞


1918 Amedeo Modigliani Livorno 1884 - Parigi 1920

Filette en blue (particolare) Parigi, collezione privata

Atmosfere sospese e solitarie

∞ Roberta Meli ∞

1929 Vasilij Kandinskij Mosca 1866 Francia 1944

Verso l’alto Venezia, Peggy Guggenheim Museo

L'energia che sale, dal fondatore della pittura astratta ▒ Guardate bene questo volto. E' un busto su un piedistallo. Fatto con forme semplici. La E sembra stia per "alto", in tedesco. Ma potrebbe essere E di "energia". L’arte astratta è così.

∞ Roberta Meli ∞

▒ Modigliani è stato falsificato più volte. E’ recente una mostra su di lui dove si sono denunciate come false la maggior parte delle opere esposte. ▒ Ma la burla del secolo è del 1984 quando a Livorno vengono ritrovate in un canale delle teste scolpite attribuite a lui da molti critici d’arte allora in voga. Erano 100 anni dalla nascita di Modì e a Livorno in occasione della mostra dedicata all’illustre cittadino si decise di strafare e di dragare i canali dove leggenda voleva che avesse gettato delle opere. Si voleva lo scoop e lo scoop arrivò: tre teste furono trovate! Peccato che poi si scoprì che due delle tre teste erano state scolpite da tre ragazzi burloni. E la prima? Quella no, l’aveva scolpita un pittore locale per motivi “estetico—culturali” e per mettere alla prova i mass-media e la loro credibilità. Se le teste riemersero dal canale, la credibilità di molti invece vi affondò.


1931 Pablo Picasso Malaga 1881 - Francia 1973

Donna dai capelli gialli New York Guggenheim Museum

Cullata dalla morbidezza delle forme del protagonista della pittura del XX secolo ▒ Picasso ha rivoluzionato la pittura del novecento. Da ragazzino dipingeva come Raffaello, poi è diventato un innovatore, utilizzando forme semplici per racconti complessi. ▒ Ebbe varie fasi pittoriche nella sua vita. Una produzione di quadri enorme per cercare sempre nuovi linguaggi.

∞ Rossella Bettucci ∞

1932 Tamara Leimpika Varsavia 1898 Cuernavaca 1980

Adamo ed Eva Ginevra, Museo d'arte moderna

Geometrie e plasticità dell'art Dèco ▒ Il museo lo ha comprato poco tempo fa a 2 milioni di dollari dall'attrice Barbara Streisand che lo aveva pagato solo 135.000. La pittrice è la famosa "baronessa col pennello" una donna sensuale e misteriosa., come i suoi quadri. ▒ Ebbe una vita lunga e avventurosa, decisamente sopra le righe. Si sposò due volte ed ebbe due titoli nobiliari, ma era anche dichiaratamente bisessuale. Visse nella Russia prima della rivoluzione, in Europa e negli Stati Uniti, dove si diede anche all’attività di indossatrice e anche di attrice “femme fatale”. Arte, ricchezza e splendore è l’immagine che ha voluto dare della sua vita.

∞ Cosetta Mammuccini ∞


∞ Mariano Pinzauti ∞

▒ Annigoni amava anche dipingere all'aria aperta, qui uno dei suoi allievi preferiti, tra i tanti che hanno frequentato la sua bottega a Firenze. Una bottega quasi rinascimentale, dove venivano preparati i colori artigianalmente. ▒ Ma è conosciuto soprattutto come il “pittore delle regine”: celebre il suo ritratto di Elisabetta II. ▒ Difese strenuamente la pittura figurativa nel maggiore periodo di esplosione della pittura astratta. Sebbene quasi considerato un grande artista fuori moda, le sue pitture ed i suoi ritratti avevano una forza straordinaria e, nonostante le puzze sotto il naso dei modaioli, ebbe successo. ▒ "Io ho scelto di ritrarre i poveri, i potenti hanno scelto di farsi ritrarre da me"

1935 Pietro Annigoni Milano 1910 - Firenze 1988 Il pittore Guarnieri che dipinge Firenze, Museo Annigoni- Villa Bardini

Il pittore rinascimentale del Novecento. La tradizione diventa anticonformismo

1939 Rene Magritte Lessines 1898 - Bruxelles 1967

La Vittoria collezione privata

Oltrepassare i limiti con il pittore del surrealismo

▒ I sogni non vogliono farvi dormire, al contrario, vogliono svegliare, diceva Magritte. ▒ Lui dipingeva proprio i sogni, che racchiudono i significati più nascosti. A voi trovarli. ∞ Annalisa Bati ∞


▒ Pittore, scultore, architetto, ambientalista molto prima che nascesse l’ambientalismo che oggi conosciamo. ▒ Nei suoi dipinti la spirale è simbolo di creazione e di vita, caratterizzata da combinazioni di colori contrastanti e pigmenti luminosi. Ogni spirale è un viaggio, un ricordo o l’intera vita. ▒ Nel Leone di Venezia ci racconta la sia esperienza a Venezia dove, poi, nel 1972 ha comprato il giardino Eden, ben due ettari di paradiso botanico in centro, che lui ha voluto lasciare ad una Fondazione per tenerlo chiuso e “far fare alla Natura”

∞ Katrin Wegener ∞

1961 Friedensreich Hundertwasser Vienna 1928 - Oceano Pacifico 2000

Il leone di Venezia collezione privata

Spirali di vita del pioniere della bioarchitettura

1999 Rabarama Roma 1969 -

Creatura collezione privata

Simboli e figure ibride che interrogano

∞ Vittoria Bartolini ∞ ▒ L'arte antica è stata spiegata da molti ed in mille modi, anche se ognuno ancora oggi ci legge il suo proprio significato, invece le opere contemporanee devono essere lette in diretta. A voi, quindi, l’interpretazione.


2002 Banksy Biografia sconosciuta

Girl with balloon Londra, Waterloo bridge

Street art: la riflessione dove non te l’aspetti ∞ Annalisa Bati ∞

▒ Un atto di vandalismo diventa un'opera d'arte che è negli occhi di tutti. L'arte è anche questo.

FALSARI: copia o falso d'autore? La copia è una riproduzione tanto fedele quanto fredda. Si copia per moltiplicare l'originale. Anche una fotocopia è una copia. Siamo circondati di immagini, fisiche o digitali, moltiplicate dieci, cento, mille volte. Volantini, giornali, manifesti. E, in pittura, basta farsi stampare su tela un'opera d’arte, farci qualche tocco ad olio ed ecco a voi una copia di un quadro, apparentemente perfetta! Per questo progetto abbiamo scelto la parola “falsari” non solo per giocare con l’equivoco, ma anche perché il falso è qualcosa di più “vero” ed intimo della copia come la intendiamo oggigiorno. Se sgombriamo il campo dalla sua accezione negativa, quella truffaldina e illecita, il falso diventa più interessante di una semplice copia: non tanto perché fatto necessariamente meglio e più somigliante, ma perché è fatto cercando un dialogo con l’originale e con l’autore. Non solo duplicazione, quindi. Il falso non cerca scorciatoie, ma adotta le stesse tecniche esecutive perché vuole imitare la mano dell’artista (per quanto ci può riuscire, almeno). Vuole essere lui stesso l’artista. Vuole affrontare il medesimo percorso con cui l’opera ha preso vita ed è diventata un capolavoro. E allora un falso d’autore è costruito pennellata dopo pennellata con la passione e con la fatica di comprendere ed imitare lo stile, i materiali e le tecniche del primo autore. E’ interessante il percorso ancora più che il risultato. E’ ammirazione più che imitazione. “E’ una magia che permette di avvicinarsi al sublime con rispetto e desiderio”, dice un “nostro falsario”.


Il falso nell’era dei social Una recente analisi statistica di un museo londinese ha rilevato che la media che ogni visitatore dedica ad un’opera d’arte è di 8 secondi. Si guarda tanto, in un museo come sui social, ma si guarda distrattamente e superficialmente e così guardando si rischia di non vedere. Non andando in profondità, né cercando di approfondire il contesto, né sforzandosi in una valutazione personale, si rischia di rimanere in superficie e di omologare e confondere il vero con il falso, la realtà con i racconti. Una mostra di falsi interroga su quanta attenzione si dedichi alle cose e su quanta importanza, oggi più che mai, ricopra la cura dei dettagli e dei significati. Non è un invito alla diffidenza ma un invito all’attenzione, alla comprensione, al ragionamento. Picasso diceva che per apprezzare una sua opera serviva solo una cosa: una sedia!!! Sediamoci un attimo, a guardare e a riflettere. La nostra vista si aprirà su nuove conoscenze, nuove bellezze e nuovi orizzonti.


IL FALSO NELL’ARTE Arte, copie e falsificazioni vanno di pari passo nella Storia. Si tratta di un argomento curioso, a volte avvincente come un romanzo giallo, ma anche molto molto interessante, di cui consigliamo l’approfondimento. In genere la copia di opere d’arte nasce dall’esigenza di moltiplicare begli oggetti ed il loro messaggio. La falsificazione vera e propria è un po’ più recente: nasce insieme al concetto di diritto d'autore, ovvero del valore che una certa opera d’arte ha in relazione a chi l’ha eseguita, infatti per molto tempo non sempre si “firmava” l’opera. E allora, la copia, se non autorizzata o non dichiarata, diventa illecita: un falso. Un atto giustamente perseguito. Per molti anni, però, copiare o falsificare non ha avuto un significato negativo o sminuente. Si possono citare gli antichi romani che non si peritavano a duplicare le statue greche: era un modo per far circolare opere apprezzate dal pubblico. Tra i mille casi di “falsari”, antichi e recenti, si racconta del giovanissimo Michelangelo e del suo “Cupido” in marmo, copia di una antica statua romana (anch’essa copia di una statua romana, greca o magari etrusca?), che forse egli rifece per imparare, che è un altro dei motivi per cui si copia. Dicono che era un Cupido bellissimo. Non si sa se fu l’autore ad “antichizzarlo”, sotterrandolo. Fu venduto a Roma ad un cardinale, che prima era contento di quell'antichità' ma poi, scoperto l’inganno, respinse l’oggetto al venditore. Ma molti altri invece apprezzarono, ed il Cupido ebbe notevoli famosi passaggi di proprietà. Se non fosse stato perduto oggi sarebbe comunque in un museo come opera del grande Michelangelo. Un autentico Michelangelo, in un’opera d’arte falsificata! Autentico e falso possono coesistere nell’arte. E chissà se la copia del Cupido era uguale o magari più bella dell’originale?

Si potrebbe anche citare, come curiosità, la produzione quasi “industriale” di copie di pittura italiana del Trecento e Quattrocento che c’era a Siena ad inizio Novecento. Una risposta alla grande richiesta del mercato, soprattutto di oltreoceano di cui si trova ancora traccia in molti musei. Infatti, essi ancora espongono copie di antichi quadri italiani… che però furono acquistati come autentici! Ma li espongono ancora perché riconoscono che comunque anche quei falsi raccontano qualcosa. Hanno un valore. Sarebbe troppo lungo fare anche solo una sintesi di questo fenomeno dei falsi nell’arte e sprecheremmo molte parole per poi arrivare a concludere che la cosa migliore è guardare meglio l’opera d’arte e farsi raccontare, da essa stessa, la propria storia.



☺ NOTE PER I PIU’ PICCOLI ☺ Spesso può sembrare noioso portare un bambino a un museo o a una mostra o a guardare un monumento. Però ci sono mille motivi per cui è importante farlo! In questa pagina ti suggeriamo qualche gioco per stimolare la loro attenzione e senso critico (puoi giocare anche tu!).

☺ IL GIOCO ACCHIAPPA L’ARTE Cerca i quadri con queste date ed esegui questi compiti. ☺ 1340 Cosa fa quel bel bambino? Gioca col suo bel cardellino. Ha la maschera rossa quell'uccellino e quando canta emette un fischino. La sua voce la senti sempre trillare, prova anche tu a fischiettare. ☺ 1472 Guarda bene cosa c'è oltre il muretto. Perché le montagne sono azzurre? ☺ 1503 Muoviti nella stanza e nota che la Gioconda ti guarda sempre!!! ☺ 1505 Mettiti nella posizione della Madonna e conta fino a venti. ☺ 1521 Canta la canzone che sta suonando l'angelo. ☺ 1594/9 Cerca i frutti bacati. ☺ 1597 Dì a voce alta cosa sta pensando Giuditta. ☺ 1820 Mettiti nella sua posizione e conta fino a dieci. ☺ 1859 Fai un salto, fanne un altro, fai la riverenza, fai la penitenza. Guarda il quadro su guarda il quadro giù, dai un bacio a chi vuoi tu. ☺ 1861 Quel ragazzo sta facendo i lavori . Ha anche ridipinto il soffitto. Digli a voce alta"Tito, te t'hai ritinto il tetto, ma un' tu t'intendi tanto di tetti ritinti" . ☺ 1882 Attenzione! Inizia lo spettacolo. Fai anche tu un passo di danza insieme a loro. ☺ 1888 Trova il girasole più giovane e quello più vecchio. ☺ 1889 Le stelle sono mille strabiliardi e una in più, ma in questo quadro quante ne conti tu? ☺ 1902 Mentre lei è a pedalare il vento i capelli fa volare. Sei anche tu in bicicletta, soffia su tuo naso a tutta fretta. ☺ 1918 Questa bambina forse vuole sapere una barzelletta. Raccontagliela.

☺ 1931 Non si sa se dorme o se ci inganna, cantiamole insieme una ninna nanna. ☺ 2002 Chiudi gli occhi ed esprimi un desiderio da scrivere sul palloncino.

☺ IL GIOCO DEL FALSARIO Scegli un quadro famoso che ti piace e copialo nei minimi particolari.


Ambrogio Lorenzetti Bartolo di Fredi Zanobi Strozzi Beato Angelico Sano di Pietro Andrea Mantegna Leonardo da Vinci Michelangelo Buonarroti Raffaello Sanzio Rosso Fiorentino Caravaggio Guido Reni Jan Vermeer Fortunato Duranti Francesco Hayez Giuseppe Abbati Telemaco Signorini Giovanni Fattori John Singer Sargent Giuseppe De Nittis Giovanni Boldini Edgar Degas Vincent Van Gogh Pierre Auguste Renoir Henri De Tolouse Lautrec Alfons Mucha Kazimir Malevich Gustave Monet Amedeo Modigliani Vasilij Kandinskij Pablo Picasso Tamara Leimpika Pietro Annigoni Rene Magritte Friedensreich Hundertwasser Rabarama Banksy

Vittoria Bartolini Annalisa Bati Luisa Berardi Rossella Bettucci Elisabetta Biagioli Angela Cacciari Angela Canapini Patrizia Fabbri Debora Feri Gilda Fusi Cosetta Mammuccini Mauro Mannelli Roberta Meli

Lorenzo Montagni Daniela Natali Liliana Pescioli Mariano Pinzauti Roberto Smorti Berardino Totaro Katrin Wegener

Colori del Levante Fiorentino APS- Associazione culturale di promozione sociale - Pontassieve - Firenze Codice fiscale 94166430481—Iscritta al registro regionale toscano delle APS, FI, sezione B, numero 981





2019—Comedian New York, Guggenheim Museum Maurizio Cattelan Padova 1960 Una banana è una banana, diremmo. Invece piazzata così fa pensare che sia qualcosa di diverso. Le banane possono essere un simbolo del commercio globale ma anche un elemento umoristico… specie per la loro forma fallica. S’affloscia presto, e allora va sostituito: può un pezzo d’arte essere sostituibile? Il nastro adesivo sostiene o censura? Una genialata o una “cazzata”? Comunque la si pensi, è stata venduta per 150.000 dollari. Chi l’ha comprata ha preso una fregatura o si è accaparrato un'icona artistica? Ne esistono 3 copie: con questa 4! ;-)

























FALSARI Un viaggio nella storia dell’arte di Colori del Levante Fiorentino APS

Vittoria Bartolini Annalisa Bati Luisa Berardi Rossella Bettucci Elisabetta Biagioli Angela Cacciari Patrocini:

Angela Canapini Patrizia Fabbri Debora Feri Gilda Fusi

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Daniela Natali Liliana Pescioli Mariano Pinzauti Roberto Smorti

Ecomuseo della Montagna Fiorentina

Berardino Totaro Katrin Wegener

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