IO L'Impresa - Gennaio/Febbraio 2020

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di Veronica Bridi

UNA REGIONE PIÙ VICINA ALLE PICCOLE IMPRESE Le proposte di CNA presentate ai candidati alla presidenza dell’Emilia-Romagna: assemblea regionale con oltre 800 presenze Ai candidati è stato chiesto di sottoscrivere un accordo di mandato, frutto del lavoro di circa 600 persone

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Oltre 800 imprenditrici e imprenditori per l’assemblea di CNA Emilia-Romagna, che si è tenuta lo scorso 20 gennaio presso il Teatro Arena del Sole di Bologna. Evento dedicato a un vivace confronto, a sei giorni dalle elezioni, fra i candidati alla presidenza della Regione ai quali è stato sottoposto un documento con le proposte e le azioni necessarie per una maggiore vicinanza alle piccole imprese, vero motore dell’economia regionale. “In Emilia-Romagna – ha spiegato il presidente di CNA Emilia Romagna Dario Costantini – le grandi imprese hanno recuperato i livelli pre-crisi, le medie imprese stanno recuperando, le micro imprese – quelle con meno di 10 addetti – sono ancora lontane dai numeri del 2008. Nel 2008 le imprese artigiane erano più di 147.000, dieci anni dopo ne abbiamo contate 127.000. Significa che in Emilia-Romagna mancano all’ap-

pello oltre 20.000 imprese artigiane. Nonostante ciò, nella nostra regione le imprese con meno di 10 addetti rappresentano il 93% delle imprese, producono il 30% del valore aggiunto e danno un lavoro al 40% degli addetti totali”. Da qui le proposte di CNA Emilia-Romagna sui temi cari alla piccola impresa: fiscalità, burocrazia, abusivismo, infrastrutture, politiche del credito, investimenti, internazionalizzazione, competenze, giovani, innovazione, economia circolare e sostenibilità, turismo e valorizzazione del territorio. Ai candidati è stato chiesto di sottoscrivere con una firma simbolica l’accordo di mandato di CNA Emilia-Romagna, frutto del lavoro di circa 600 persone tra imprenditori e funzionari dell’Associazione. “Come richiamato in assemblea – spiega il nostro presidente Lorenzo Zanotti, che ricopre anche il ruolo di vicepresidente

regionale di CNA – abbiamo invitato i candidati ad entrare in qualche piccola impresa. Per sentirsi raccontare di una pressione fiscale opprimente, dal 58% che registriamo a Reggio Emilia al 68% di Bologna (a casa nostra, ricordiamo Forlì al 61,3% e Cesena al 61%). Di una burocrazia che fa passar la voglia di fare impresa. E che non la fa venire ai giovani che se oggi volessero aprire un’officina, dovrebbero spendere oltre 18.000 euro per le oltre 80 pratiche burocratiche necessarie. Per sentirsi dire dagli artigiani che si sentono presi in giro dall’esercito di abusivi che sempre più sfacciatamente fanno concorrenza sleale. Per sentirsi raccontare delle difficoltà di accesso al credito. Vale la pena ricordare l’impegno di CNA, nei confronti della Regione ma non solo, nel chiedere di supportare i Consorzi Fidi, spesso unico strumento per i piccoli per ottenere liquidità. Il


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