In conversazione con Alessandro Facente. Un dialogo strutturale sulle pratiche curatoriali.

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Calabria. Casi di invece più legati all’arte contemporanea dove si parla di reale e si lavora nel reale, lo sono di quei progetti partecipativi dove il coinvolgimento con le comunità e la gente comune è alla base della realizzazione dell’opera.

Alessandro Bulgini, 000-TARANTO OPERA VIVA, ISOLA, TAMBURI, MAR PICCOLO, curated by Christian Caliandro e Alessandro Facente

Lo stesso atla(s)now di Angelo Bellobono, ma anche Taranto – Opera viva di Alessandro Bulgini, Tetralogia della Polvere a Novara o Sette Stagioni dello Spirito a Napoli di Gian Maria Tosatti e Kickstarting di Andrea Mastrovito nelle comunità di Bushwick a New York. Mi interessa seguire progetti di questo tipo, perché stimolano la mia sensibilità, mi spingono a capire se un’opera crea problemi o meno e dunque a chiedermi se assumermene il rischio o meno. Ma non solo, spesso queste operazioni si pongono proprio l’obiettivo di arricchire l’ambiente con cui ci si sta relazionando. Penso ad esempio alle due artiste marocchine invitate per la quarta edizione di Atla(s)now, Sara Ouhaddou e Safaa Erruas. Le due artiste, attraverso un processo di indagine personale condiviso con le donne dei villaggi di Ait Souka e Imlil, hanno dato il via ad una serie di azioni che hanno portato le rispettive comunità a sperimentarsi praticamente su nuove attività legate al loro lavoro, attivando al contempo sensazioni inusuali di natura emotiva e comportamentale rispetto al territorio. L’artista visiva Safaa Erruas, con il suo progetto “le Chemin”, ha ad esempio invitato le giovani sarte locali dell’associazione Thamghart Noudrar a compiere delle passeggiate per puro piacere tra i sentieri del villaggio di Imlil con l’obiettivo di stimolarle a scoprire le piccole meraviglie visive, nascoste nell’ordinario, di quei percorsi che collegano le loro case al laboratorio di sartoria. Apparentemente scontata, tale attività si è invece rivelata per la sua straordinarietà, in quanto Safaa Erruas, Le Chemin, January 2015 - Project for Atla(s)now nessuna di loro aveva effettivamente mai passeggiato per il solo piacere di farlo. Tale attività si è poi finalizzata alla raccolta di piccoli elementi naturali, indizi minimi, delicatamente poetici, catalogati e poi rielaborati dalle ragazze stesse


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