Arte al Centro / Art at the Centre 2013

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artinreti • RESò

2013

ARTInRETI pratiche artistiche e trasformazione urbana in piemonte

artistic practices and urban transformation in piedmont

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RTInRETI nasce nel 2012, su iniziativa della Fondazione Pistoletto, come una “mostra-ricerca” delle pratiche artistiche che operano nel contesto pubblico del Piemonte, territorio che, primo tra tutti, da numerosi anni promuove riflessioni teoriche e progettualità innovative sul tema. Lo fa con l’intento di stimolare una riflessione sul ruolo e sulla responsabilità dell’artista, sul significato dei termini spazio pubblico e trasformazione, sui modi per attivare processi di tipo trasformativo, sulla funzione sociale dell’arte oggi. Nella mostra realizzata a Cittadellarte in occasione di Arte al Centro 2012 sono stati proposti e presentati progetti che creano nuovi spazi pubblici di esperienza; che richiedono partecipazione nella forma di una processualità plurale e aperta; che riuniscono gli individui, facilitano gli scambi interpersonali e creano le comunità con l’invito al fare; che offrono la possibilità di progettare, sperimentare, condividere favorendo o accompagnando processi di “cittadinanza attiva”. Si tratta di progetti in cui l’arte nel contesto sociale è intesa come veicolo di democratizzazione dei processi di produzione culturale e diffusione collettiva di sapere. La mostra raccoglieva le esperienze, le azioni e le ricerche di istituzioni e associazioni indipendenti, facendo emergere gli elementi di un terreno comune (nei termini di visioni espresse e modalità usate, pur tenendo ben presenti le significative differenze di ognuno), nel quale i partecipanti si riconoscono e a cui fanno riferimento. Elementi in comune che riguardavano questioni affrontate quotidianamente nello sviluppo dei progetti, e sulle quali ognuno aveva espresso il bisogno di un confronto reale e di una discussione collettiva. Proprio questa necessità condivisa di confronto ha fatto sì che l’ambiente di connessioni, visualizzato su una parete dello spazio espositivo, diventasse una rete “vera” e funzionante, e che, quindi, dal display si passasse all’incontro e al dialogo per conoscersi reciprocamente in un modo più approfondito e continuativo. Così nel corso del 2013 ARTInRETI si è trasformata in una piattaforma discorsiva e in un percorso di autoformazione, costituito da incontri autogestiti volti alla messa a fuoco e analisi attenta delle parole-chiave e delle pratiche costituenti dell’arte nel contesto sociale, proposte collettivamente anche attraverso l’uso di strumenti e spazi di lavoro comuni. Si tratta di incontri itineranti, che avvengono nei luoghi in cui i partecipanti operano, e che non procedono secondo una formula stabilita o finalità predefinite, ma hanno piuttosto sviluppi e risvolti ogni volta differenti, essendo basati sulle conoscenze e sulle esperienze messe in comune per il dibattito collettivo, gli scambi culturali e la crescita dei singoli. Ogni incontro prevede l’intervento di un ospite esterno, invitato per presentare un progetto chiuso o in corso, che viene, quindi, esaminato all’interno del gruppo secondo la discussione aperta sulle parole-chiave. Dal maggio scorso a ora si è parlato

RESò Resò è un programma internazionale di residenza artistica in Piemonte. Nato nel 2010 dalla collaborazione tra istituzioni piemontesi per l’arte contemporanea e la didattica, Resò si richiama alla creazione di IN and OUT, un programma in corso di residenze internazionali per giovani creativi, atto a promuovere la mobilità globale degli artisti. L’obiettivo è quello di creare luoghi di riflessione teorica e di crescita creativa attraverso cui la presenza dell’artista diventi stimolo per le comunità circostanti. Resò è sostenuto e promosso dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Resò vede la partecipazione e il supporto di Fondazione Spinola Banna per l’Arte, Cittadellarte Fondazione Pistoletto, PAV – Parco Arte Vivente, Khoj International Artist’s Association, Townhouse Gallery, Lugar a dudas. Resò is an international art residency program for Piedmont. Born in 2010 from the collaboration between Piedmontese institutions for contemporary art and education, Resò calls for the creation of In and OUT, an ongoing program of international residencies to promote overall the mobility of artists. The goal is to establish places for theoretical reflection and creative growth through which the presence of the artist becomes a stimulus for the surrounding community. Supported and promoted by the Foundation for Modern and Contemporary Art CRT. Resò adds the support and participation of Fondazione Spinola Banna per l’Arte, Cittadellarte Fondazione Pistoletto, PAV – Parco Arte Vivente, Khoj International Artist’s Association, Townhouse Gallery, Lugar a dudas

di rete e partecipazione con Julia Draganović e Claudia Löffelholz de La Rete Art Projects (Bologna/Emilia Romagna) e, inoltre, di cultura e politica con Maurizio Cilli (che è entrato a far parte del gruppo) al Bunker a Torino; di rapporti d’antagonismo e di collaborazione con le amministrazioni pubbliche con Angelo Castucci e Paolo Caffoni di Isola Art Center (Milano) a Frassineto Po nell’ambito di Par Coii Bsogna Semnà; di committenza e nuove forme organizzative con Jeanne van Heeswijk (Rotterdam) a Cittadellarte. Per Arte al Centro 2013 ARTInRETI ritorna alla Fondazione Pistoletto, dove occupa lo spazio accanto alla mappa del Piemonte per raccontare, con le immagini, le parole e gli oggetti, l’esistenza di una piattaforma discorsiva che da alcuni mesi ha avviato un dibattito sul ruolo e sul valore delle pratiche artistiche di tipo partecipativo e su forme “altre” d’azione nel contesto sociale. Proprio per l’importante funzione svolta nel tempo sul territorio e per le forti relazioni stabilite con le comunità, ARTInRETI vuole essere un interlocutore delle istituzioni locali, dei politici al Governo, dei policy maker pubblici e privati, al fine di prendere parte attiva alla definizione delle misure di sostegno alla cultura e ai processi decisionali riguardanti le politiche culturali delle nostre città. L’obiettivo è che quest’azione-inrete abbia degli effetti reali: si estenda ad altri territori e regioni italiane, si renda visibile nella forma di un movimento collettivo, che chiede il riconoscimento del suo ruolo, la creazione di forme di tutela e sostenibilità economica, la revisione della legislazione esistente sul tema per l’adozione di disposizioni e strumenti più adeguati ai tempi.

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ARTInRETI, an initiative by Fondazione Pistoletto, was created in 2012 as an “exhibition – investigation” of the artistic practices operating in the public context in Piedmont, which for many years has been in the vanguard in promoting thinking and acting innovatively on the theme. Its aim is to favour a reflection on the role and responsibility of the artist, on the meaning of “public space” and “transformation”, on the ways to activate processes of change, on the social function of art today. The exhibition at Cittadellarte, part of the event Arte al Centro 2012, presented projects that create new usable public spaces; ask for a participation in the form of a collective and open process; bring individuals together; favour interpersonal exchanges and create communities inviting people to act; encourage people to plan, experiment, share, this way fostering and accompanying processes of active citizenship. It’s about projects in which art is seen as a mean to democratize the processes of cultural production from the bottom up and to collectively spread knowledge. The exhibition gathered independent institutions and associations’ experiences, actions and researches, bringing to the surface the elements they have in common (in terms of their visions and operative modalities, keeping however in mind the peculiarities of each organization), which participants recognize themselves in and refer to. This elements concerned challenges faced on a daily basis in developing the projects, which everybody needed to validate and debate collectively. This shared need to discuss things over ensured that the framework of connections, visualized on one of the exhibition walls, turned into a “real” and operating network, allowing the organizations to meet and open a dialogue

RESò 2013. Luisa Ungar Forse l’idea di visualizzare una narrativa, invece dell’esorcismo o della supplica, ha avuto origine proprio in una società di caccia, dall’esperienza di interpretare le tracce. (Ginzburg & Davin, 1980) Questa visita guidata usa il meccanismo della fisiognomica: seguendo indizi che riguardano animali, che possono essere trovati nell’ambiente circostante, intreccia micro-storie con narrative storiche apparentemente disgiunte con resti archeologici della città di Biella. Le tracce guidano il pubblico attraverso l’ani-

malismo e il familismo, seguendo il principio secondo il quale “quando la questione non può essere osservata direttamente, il professionista può concentrarsi sulle conseguenze come segnali che portino ai testi, e che spesso sono irrilevanti a un occhio non esperto”. Questo è il primo di due episodi; il secondo avrà luogo a Torino grazie al supporto di RESÒ 3. Luisa Ungar lancerà anche la pubblicazione DIS DIS DIS – I vampiri e altre forme di convivialità (co-redatto con Carolina Rito), per la quale prepareranno la performance

ARTInRETI pratiche artistiche e trasformazione urbana in piemonte / artistic practices and urban transformation in piedmont

/ coordination Cecilia Guida / participants: 6secondsTO (Torino), a.titolo e Maurizio Cilli (Torino), Acting Out (Torino), Asilo Bianco (Ameno), Banca della Memoria (Chieri), Cittadellarte-Fondazione Pistoletto (Biella), Eco e Narciso (Provincia di Torino), Kaninchenhaus (Torino), Par coii bsogna semnà / Chi semina raccoglie (Frassineto Po), PAV - Parco Arte Vivente (Torino), Progetto Diogene (Torino), URBE Rigenerazione Urbana | VarianteBunker (Torino) coordinamento

partecipanti

to get to know each other in a deeper and more continuous way. Throughout 2013 ARTInRETI has become a dialoguing platform and a self-educative process made of self-managed meetings aiming at identifying and analysing the key words and the practices which constitute art in a social context, also presenting them collectively through common tools and spaces. They are itinerant meetings which take place where the participants operate and do not proceed according to a set schedule or predefined finalities, they tend to follow dynamics always different instead, since they are based on knowledge and expertise shared for the sake of a collective debate, a cultural exchange and the development of the single individuals. Each meeting involves a guest from the outside, invited to present a project, either finished or in progress, which is analysed by the group through an open discussion on the key words. From May onwards the group has discussed network and participation with Julia Draganović and Claudia Löffelholz from La Rete Art Projects (Bologna/Emilia Romagna); culture and politics with Maurizio Cilli (who joined the group) at the Bunker in Turin; conflicts and collaborations with public administrations with Angelo Castucci and Paolo Caffoni from Isola Art Center (Milan) in Frassineto Po within the context of Par Coii Bsogna Semnà; commissioning and new forms of organization with Jeanne van Heeswijk (Rotterdam) at Cittadellarte. ARTInRETI is back to Fondazione Pistoletto for Arte al Centro 2013, occupying an area right next to a map of Piedmont to tell visitors, through images, words and objects, about the existence of a dialoguing platform which has been debating on the role and the value of participative artistic practices and on “other” forms of action in a social context for months. Because of its important function throughout the territory and its strong relationship with the communities, ARTInRETI wants to be a speaker to the local institutions, government politicians and public and private policy makers, in order to become an active element in defining measures in support of culture and the decisional processes relating to the cultural policies of our cities. The objective is the effectiveness of this “action-in-network”: its spreading into other Italian territories and regions, its becoming visible in the form of a collective movement asking for its role to be acknowledged, the creation of economic safeguard and sustainability and the revision of the current laws on the issue in order to adopt regulations and tools in line with the times.

Incontro su una mostra che potrebbe non aver mai avuto luogo. Luisa era una residente Resò a Cittadellarte quando ha iniziato la collaborazione con UNIDEE. Perhaps indeed the idea of visualizing a narrative as opposed to exorcism or invocation, originated in a hunting society, from the experience of interpreting tracks. (Ginzburg & Davin, 1980) This guided visit uses the mechanism of physiognomy: by following clues which can be found in local environment regarding animals, it interweaves micro-stories with seemingly disjointed historical narratives and archaeological remains of the city of Biella. The traces lead the audience

through animalism and familism following the principle according to which “when the matter cannot be directly observed, the practitioner can focus on symptoms as signs that will lead to texts, and are often irrelevant to the eye of the layman”. This is the first of two episodes, the second of which will take place in the city of Turin thanks to the support of RESÒ 3. Luisa Ungar will also be launching the publication DIS DIS DIS - On vampires and other forms o conviviality (coedited with Carolina Rito), for which they will be setting the performance Meeting about an exhibition that could have never occurred. Luisa was a Resó resident in Cittadellarte when she started collaborating with Unidee.


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