15 Giorni - Numero 96 - 3 Ottobre 2018 by VivoGubbio

GUBBIO Il nuovo sito web di informazione sull’attualità eugubina

Mercoledì 3 Ottobre 2018 Anno VI Numero 96

quindicinale d’informazione www.15giorni.it

SANT’UBALDO VEGLIA SULLE PREALPI È MOLTO DIFFUSO IL CULTO PER IL PATRONO. UNA FAMIGLIA EUGUBINA HA TROVATO UN BEL QUADRO IN UNA PICCOLA CHIESA SUL PASSO SAN BOLDO, IL VALICO CHE METTE IN COMUNICAZIONE I DUE VERSANTI DELLE PREALPI BELLUNESI CENTRALI. TANTE TESTIMONIANZE SOPRATTUTTO AL NORD GRAZIE ALL’OPERA DEI CANONICI REGOLARI LATERANENSI

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COPERTINA

Il culto del patrono supera le più alte vette STORIA DI SEGNI E TESTIMONIANZE ARTISTICHE LEGATE A SANT’UBALDO: A PASSO SAN BOLDO, TRA LE PREALPI BELLUNESI, IN UNA PICCOLA CHIESA C’È UN QUADRO SUGGESTIVO DEL VESCOVO. NE È RIMASTA COLPITA UNA FAMIGLIA EUGUBINA

di MASSIMO BOCCUCCI

Senza confini e oltre le vette più alte il culto per Sant’Ubaldo. Ci sono tantissime testimonianze artistiche del vescovo Ubaldo Baldassini sparse sul territorio nazionale (si pensi perfino a una chiesa nel cuore di Napoli) e all’estero, ricordando la venerazione anche in Spagna. Raccontiamo, come ulteriore contributo, la storia di una chiesetta - che s’incontra girando per le montagne venete - dedicata a Santa Rita e al cui interno è conservato un quadro grande e suggestivo che ne esalta l’immagine. Il luogo è Passo San Boldo, ovvero Passo Ubaldo, un valico che mette in comunicazione i due versanti delle Prealpi bellunesi centrali, ossia la Valmareno in provincia di Treviso e la Valbelluna in provincia di Belluno. Luciana Minelli e la sua famiglia ci sono passati e sono rimasti colpiti, trovando un segno forte e tangibile dell’impronta ubaldiana. Ci sono teorie contrastanti sul toponimo Passo Baldo: secondo lo studioso Alberto Alpago Novello non deriva da Sant’Ubaldo ma da Sant’Ippolito con una trasformazione del nome Ippolitus divenuto Poltus e infine Boldo. Ma la presenza del quadro in quella chiesetta e la segnaletica evidenziano la presenza del vescovo Ubaldo. QUANTA SUGGESTIONE La vecchia strada che conduce al passo da Tovena, coincidente in parte con l’attuale, attraverso il cosiddetto canale della Scala o di San Boldo (in dialetto Canal de San Boit), ha una notevole importanza storica. Il percorso originario, secondo studi, risale all’epoca romana ed era affiancato da torri di vedetta. È rimasta fondamentale questa tratta nei collegamenti tra il trevigiano e la valbelluna. Oltre a pastori, mercanti e pellegrini, era percorsa dai conduttori di zattere che riscendevano il Piave dal bellunese e dal Cadore, per poi tornare via terra. Documenti di epoche diverse, testimoniano tanto

il timore della popolazione per il passaggio dei forestieri quanto i severi provvedimenti presi dalle autorità locali per evitare risse e disordini in queste occasioni. Nell’800 vennero presentati progetti per un nuovo percorso più agevole, ma i lavori cominciaro- L’insegna di Passo San Ubaldo no solo nel 1914 e l’opera, che vide peraltro lo scavo di cinque gallerie, si concluse in tempi brevissimi (da qui il soprannome “strada dei 100 giorni”). L’odierno assetto stradale della zona è da ricondurre ai lavori di sistemazione che hanno comportato la chiusura del passo dal 1980 al ‘93. Oggi raggiungere il San Boldo dall’abitato di Tovena richiede in auto una ventina di minuti. VENTO DEL NORD Sono davvero molteplici le testimonianze del culto di Sant’Ubaldo nel nord del Paese e lo si deve principalmente all’opera di veicolazione dei Canonici Regolari Lateranensi che per due secoli sono stati fedeli custodi del santuario sul monte Ingino. Ricordiamo per tutte la chiesa di San Boldo, edificio religioso di Venezia oggi demolito nel sestiere di San Polo, presso Palazzo Grioni. La chiesa di San Boldo fu inizialmente consacrata a Sant’Agata nell’XI secolo, epoca in cui fu edificata per volontà della nobile famiglia veneziana dei Tron. Ricostruita nel XII secolo e fatta parrocchia, fu consacrata a sant’Ubaldo a partire dal 1400, quando acquisì la denominazione tuttora nota. L’ultima riedificazione dell’edificio risale al 1735. Causa le repressioni napoleoniche, a San Boldo toccò la stessa sorte di molti altri edifici sacri venendo abbattuta nel 1807 e essendo inglobata nella vicina parrocchia di San Giacomo dall’Orio.

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“Serve competenza per la città del futuro”

POLITICA

PARTE LA SFIDA DI FRANCESCO GAGLIARDI. IL CENTRODESTRA AFFILA LE ARMI. “VOGLIAMO UNA SQUADRA E NON UN UOMO SOLO AL COMANDO. DA STIRATI SOLO GESTIONE CLIENTELARE DELLA COSA PUBBLICA E SPRECHI PER RAGIONI ELETTORALISTICHE. RICORDEREMO I 5 STELLE PER LA PROPOSTA DEI GANCI PER BICICLETTE SULLA FUNIVIA E IL SILENZIO SULL’ASSUNZIONE DIRETTA DA PARTE DEL SINDACO DI UN LORO CANDIDATO. GORACCI SAPPIA GUARDARE CON SERENITÀ ALLE STAGIONI FINITE”

Gagliardi, una sua foto istantanea sulla città: il meglio e il peggio oggi? “La comunità eugubina ha una forza propulsiva eccezionale che si manifesta, in forma evidente, nelle decine di realtà associative che animano e sostengono tutto il territorio. Senza di loro, poco di quello che abbiamo sarebbe stato fatto. L’assenza di una prospettiva, di una visione, di una guida politica frena l’entusiasmo della comunità”. Cosa sta apprezzando del lavoro della Giunta Stirati e cosa proprio non le va giù? “Faccio fatica a trovare ragioni di ottimismo nell’azione amministrativa della Giunta Stirati che, al contrario, giudico pericolosa e pregiudizievole per gli interessi degli eugubini. Finora è prevalsa una gestione clientelare della cosa pubblica, dedita agli sprechi per ragioni squisitamente elettoralistiche. Il peggio che poteva essere augurato alla città”. Stirati ha già annunciato la ricandidatura. Gioca d’anticipo visto che sulle alternative ci sono per ora solo chiacchiere? “Il teorema di Stirati è basato sulla falsa narrazione della necessità di completare ciò che è stato iniziato. La sua ricandidatura

di MASSIMO BOCCUCCI

è la via obbligata per non dover ammettere subito il fallimento. Saranno gli elettori a presentargli il conto per la delusione accumulata in questi cinque anni”. Quale scenario si sta delineando per le elezioni della primavera 2019? “C’è un’immagine che meglio di ogni altra descrive il paradosso della politica eugubina: Stirati che lamenta la situazione disastrosa davanti al gotha del Partito Democratico, responsabile delle politiche nazionali e regionali degli ultimi decenni. E a fare da controcanto la sinistra massimalista, rea del decennio buio della città. Insomma, un presente e un passato che promettono di rimediare ai guai da essi stessi creati”. La Lega è un fenomeno inedito per Gubbio: effetto-Salvini anche qui? “Mentre la nomenclatura del centrosinistra lavora agli inciuci per preservare il potere, l’elettorato eugubino ha già lanciato un segnale chiaro: pronti a cambiare e a dare fiducia a chi meglio sta incarnando l’idea di cambiamento. In questo scenario, la Lega ha mostrato grande appeal, di gran lunga superiore a quello dei 5 Stelle offuscato dall’opaca esperienza del suo gruppo consiliare”.

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È vero che sul centrodestra eugubino ha messo un’ipoteca la Lega per la candidatura a sindaco? “L’obiettivo è quello di amministrare la città, privilegiando professionalità e competenze. Siamo certi che dal confronto in atto emergeranno le migliori scelte e le più efficaci soluzioni. Abbiamo in mente l’idea di squadra e non quella di un uomo solo al comando”. C’è un corteggiamento trasversale verso il dirigente di banca Vittorio Fiorucci che finora si è chiamato fuori: il centrodestra è coinvolto in questa operazione? “Ho un ottimo rapporto personale con Vittorio Fiorucci e apprezzo le sue doti professionali non meno del suo impegno sociale. Credo che profili come il suo possano dare un valido contributo all’amministrazione cittadina. Il centrodestra non corteggia, ma dialoga e si confronta”. I grillini dopo il 37% alle elezioni politiche di marzo fanno bene a sentirsi favoriti?

“Il Movimento 5 Stelle eugubino non ha brillato in questi anni in consiglio comunale. Li ricorderemo per la proposta di apposizione dei ganci per biciclette sulla funivia e per l’imbarazzato silenzio di fronte all’assunzione diretta e fiduciaria da parte del sindaco di un loro candidato, a capo della struttura complessa a caccia di fondi europei presto smantellata”. Lei ci crede nel ritorno in pista di Orfeo Goracci oggi sotto processo nell’inchiesta Trust? “La libertà di candidatura merita rispetto, anche quando il suo esercizio è palesemente anacronistico. Credo però che Goracci sappia misurare il tempo e guardare con serenità alle stagioni finite”. Cosa auspica per il futuro della città? “Sviluppo e crescita sull’intero territorio. Siamo il deserto in mezzo alle oasi degli insediamenti industriali di Fossato di Vico e Gualdo Tadino da una parte, Umbertide e Città di Castello dall’altra. È tempo di cambiare registro”.

LA VISITA Il 1° ottobre presenti il sindaco Stirati, il vice Cecchetti e Lupini presidente del “Maggio Eugubino”

DELEGAZIONE A SAN MARINO PER IL CAMBIO DELLA REGGENZA

Il sindaco Stirati si è presentato con la fascia Una delegazione eugubina con il sindaco Filiptricolore e ha avuto cordiali incontri con i Capo Mario Stirati, il vicesindaco Rita Cecchetti pitani di Castello, l’equivalente dei sindaci nei e Lucio Lupini, presidente dell’associazione territori dell’antica Repubblica di San Marino, “Maggio Eugubino”, è stata invitata il primo con l’ambasciatore d’Italia a San Marino, Guiottobre scorso a San Marino per la cerimonia do Cerboni, e il direttore dell’emittente di stato del cambio della Reggenza. La delegazione Lupini, la Cecchetti e Stirati San Marino Rtv, Carlo Romeo. La delegazione è stata invitata da Matteo Ciacci, il Capitano ha visitato anche gli studi dell’emittente televisiva consociata Reggente uscente che è stato il più giovane Capo di Stato del Rai. Il professor Stirati, che si è detto onorato di aver preso parmondo, già ospite il 14 agosto a Gubbio in occasione del Torte a un cerimoniale di particolare suggestione con la presenza neo dei Quartieri incontrando in quella occasione il vicesindadi rappresentati di Stato e di governo, ha gettato le basi per co Cecchetti, il presidente della Società Balestrieri, Marcello altri incontri in particolare con Augusto Michelotti, segretario Cerbella, fino a ricevere la patente di matto onorario con tre di Stato al Turismo. La stampa sammarinese ha dato risalto alla giri attorno alla fontana del Bargello accompagnato dal presipresenza sul Titano della delegazione eugubina. dente Lupini e Robert Satiri del “Maggio Eugubino”.

POLITICA

Tra Stirati e il Pd c’è il rebus del simbolo

NELLA MAGGIORANZA C’È CHI CHIEDE AI PIDDINI DI ALLEARSI MA CANDIDANDOSI IN UNA LISTA CIVICA. SMACCHI È CONTRARIO E REVOCA LA DELEGAZIONE. DOPO BARILARI, ANCHE CAPANNELLI ESCE DAL PARTITO di MASSIMO BOCCUCCI

Tutti guardano alle strategie nella coalizione di Filippo Mario Stirati, che lavora all’accordo con il Pd dicendosi favorevole a trovare la convergenza con il consigliere regionale e segretario locale Andrea Smacchi. La lista civica Scelgo Gubbio comincia però a mettere qualche paletto: i centristi della maggioranza sono orientati verso l’intesa coi piddini, ai quali viene però chiesto di rinunciare al simbolo del partito. Dovrebbero in pratica costituire una lista civica rinunciando appunto al loro simbolo che viene ritenuto da Scelgo Gubbio, così come da altri in ordine sparso nella maggioranza, privo di ogni appeal e, visti i precedenti, ancor più nella situazione eugubina in un eventuale ballottaggio. REBUS BARILARI Fa intanto discutere l’uscita dal Pd del trentaduenne Luca Barilari, che in Consiglio Comunale ha costituito il gruppo misto. Non esclude un percorso per sostenere la Lega oppure i 5 Stelle, contro il suo vecchio partito e comunque in Luca Barilari alternativa a Stirati. “Ho spesso sottolineato - dice Barilari - la scarsa incisività del sindaco su lavoro e sviluppo economico. La maggioranza per tutta risposta ha alzato le tasse al massimo. Anche l’Istat ha certificato che siamo la città più povera dell’Umbria. Una ristretta cerchia ha deciso di parlare con Stirati per il governo della città, magari strappando un posticino. Non si è mai fatta un’analisi sull’operato dell’attuale amministrazione e non si è mai sviluppato un progetto per il futuro. Le scelte si fanno a Perugia e con qualche politico di Comuni limitrofi”. Le prospettive personali di Barilari sono da decifrare. “I miei valori politici oggi - spiega - sono sempre legati al bene della città prima ancora che a un colore o a un’aggregazione politica. Potrei analizzare la politica e gli intenti di centrodestra e 5 Stelle. Non devo fare scelte

immediate, di sicuro continuerò in consiglio comunale a impegnarmi per gli eugubini. Goracci si ricandida? Ha fatto il suo corso”. Barilari intende guardarsi attorno in questi mesi, al di là del centrosinistra, avviando contatti per verificare i progetti in campo. “Spero che si attivi - osserva - un laboratorio di progetti condivisi con gli eugubini. Con Stirati si è toccato il fondo della negatività, rimarcando come non sia stato nemmeno chiesto di inserire Gubbio tra le realtà in crisi e da questo emerge la latitanza del sindaco e di Smacchi”. CAPANNELLI LASCIA Anche Spartaco Capannelli ha lasciato il Pd, consumando la rottura nell’unione comunale quando Smacchi ha ufficializzato il percorso che entro novembre dovrebbe portare all’alleanza con Stirati. L’architetto ha espresso il Spartaco Capannelli dissenso e quasi sicuramente lo seguirà l’ex sindaco Ubaldo Corazzi, critico verso l’attuale amministrazione. Nel Pd si è avanzata anche la proposta di una candidatura al femminile, trovando su questa ipotesi la convergenza il consigliere comunale Marco Cardile (considerato vicino a Catiuscia Marini presidente della Regione) e l’ala che viene collegata all’ex parlamentare Giampiero Giulietti con in testa l’ex segretaria Sara Cardoni. Smacchi tira dritto revocando il mandato alla delegazione (Diego Pierotti, Sara Cardoni, Nicola Aloia e Graziano Cerbella) per condurre le trattative con le altre forze politiche direttamente come. Si propone poi di organizzare entro metà novembre quattro eventi tematici con esponenti nazionali e regionali del partito. Sul simbolo non si discute: Smacchi ha fatto sapere all’assemblea interna che è irrinunciabile, rispondendo a chi nella maggioranza di Stirati è favorevole agli accordi con i piddini ma solo se candidati in una lista civica.

TORNA IN BALLO FIORUCCI SI MUOVE ANCHE GORACCI

Difficile dire chi sfiderà Stirati alle elezioni Comunale della primavera 2019 (proVittorio Fiorucci babile il 26 maggio insieme alle Europee come nel 2014). Sta tornando in ballo il nome del dirigente di banca Vittorio Fiorucci, sebbene il diretto interessato si sia chiamato fuori di fronte a tanti insistenti corteggiamenti. “Questa politica non m’interessa, alla città preferisco dare un contributo diversamente”, ha detto a suo tempo. Ma chi ha pensato a lui, non intende mollare. Si sta formando un progetto civico trasversale che è deciso a puntare su Fiorucci e si prepara a sferrare l’attacco decisivo per riuscire a convincerlo, specie ora che ha lasciato la carica di presidente della famiglia dei Sangiorgiari (il suo successore è Patrick Salciarini). A Fiorucci guarda con interesse quella parte del Pd che ruota attorno all’umbertidese Marco Vinicio Guasticchi vicepresidente del Consiglio Regionale (a Gubbio il riferimento è l’ex sindaco Diego Guerrini), del centrodestra e settori della società civile che si stanno mettendo in gioco.

ATTIVISMO GORACCI Si sta dando da fare Orfeo Goracci, già sindaco dal 2001 Orfeo Goracci al 2009 prima di essere eletto in Regione e della bufera giudiziaria che l’ha visto in carcere e ora imputato nel processo in corso a Perugia sull’inchiesta Trust per i presunti abusi di potere al Comune nel periodo del suo governo. Goracci sta cercando di formare una coalizione: ha annunciato un’assemblea pubblica per il 25 ottobre a Cipolleto, alla discoteca Crico’s, per pesare il suo ritorno sulla scena e mettere a punto un piano. Potrebbe avere come punto di appoggio la nuova formazione “Gubbio Social Forum”, la cui presentazione è stata rinviata. Non è dato sapere se sarà lui stesso a guidare da candidato a sindaco questo progetto. Tra i fedelissimi c’è chi si sta galvanizzando ed è convinto che Goracci sarà della partita politica, mentre c’è chi sostiene che farà solo da apripista rinunciando alla candidatura. M.Boc.

ATTUALITÀ

Ceri tra i beni dell’Unesco, svolta in un emendamento

PRONTA LA SOLUZIONE PER RIMEDIARE AGLI ERRORI DEL PASSATO. IL SINDACO STIRATI CONCORDA LA LINEA CON LA SENATRICE LUCIA BERGONZONI DELLA LEGA, SOTTOSEGRETARIA AL MINISTERO DEI BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI

Sarà un emendamento ad aprire la strada per l’inserimento della Festa dei Ceri nell’elenco dei beni immateriali dell’Unesco, senza attivare nuove procedure ma determinare una collocazione automatica per il ritorno di Gubbio nella Rete delle grandi macchine a spalla italiane che unisce la macchina di Santa Rosa a Viterbo, la festa dei Gigli a Nola, la Varia di Palmi e la Faradda di li candareri a Sassari. Il sindaco Filippo Mario Stirati prospetta in tempi stretti il passaggio decisivo: “Abbiamo completato tutto l’iter - spiega - che è stato rafforzato da tante iniziative per dare ancora più risalto ai Ceri attraverso le attività di ricerca, documentazione ed espositive. Siamo in stretto contatto con la senatrice Lucia Bergonzoni della Lega, sottosegretaria al ministero dei Beni e le Attività Culturali, che ha preso visione della vicenda e ha espresso il convincimento di poter determinare l’inserimento della nostra festa con le altre”. RAPPORTI RIPRESI Sono stati completamente riannodati i rapporti all’interno della Rete, dopo la decisione ai tempi del sindaco Goracci di correre in proprio portando i Ceri a restare

isolati ed esclusi. Stirati si sta impegnando fortemente per rimediare a quella scelta criticata e portatrice di infinite polemiche per le ripercussioni giudicate da più parti dannose e penalizzanti per Gubbio. Il sindaco ha ripreso la questione incontrato a Viterbo, in occasione della Festa di Santa Rosa, la coordinatrice della Rete della macchine a spalla, Patrizia Nardi, presenti i delegati ministeriali Leandro Ventura, direttore dell’istituto centrale per la demoetnoantropologia, e Stefania Baldinotti, funzionaria antropologa dello stesso istituto. “Si è definitivamente superata ogni riserva - evidenzia Stirati - con il pieno riconoscimento della Festa dei Ceri nell’Unesco, insieme alle storiche tradizioni di Nola, Palmi, Sassari e Viterbo”. Il recuperato ruolo di Gubbio nella Rete della macchine a spalla trova conferma anche nella pubblicazione che viene distribuita periodicamente: trovano spazio e risalto i Ceri insieme alle altre feste popolari già inserite nel patrimonio Unesco.

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I CERI PER LE VIE DI FRANCOFORTE

Si gira per le vie di Francoforte e si incontra il bus con l’immagine dei Ceri, simbolo dell’Umbria che fa promozione nel cuore dell’Europa. Lo scatto postato su Facebook è particolarmente suggestivo. Francoforte sul Meno una città della Germania sud-occidentale, la quinta tedesca per numero di abitanti dopo Berlino, Amburgo, Monaco e Colonia. La città di 701.350 abitanti (2,2 milioni nell’area urbana) è al centro di una vasta area metropolitana denominata Rhein-Main. È il centro finanziario della Germania e uno dei principali in Europa. Qui hanno sede la Banca centrale europea, la Banca Federale Tedesca e la Borsa di Francoforte, terza per volume di scambi azionari.

SCUOLA

LICEO, SPESE NON CONSENTITE EX DIRIGENTI NEL MIRINO

LA SENTENZA DELLA CORTE DEI CONTI HA CONDANNATO ANNA MARIA MONACELLI AL PAGAMENTO DI UNA CIFRA DI POCO SUPERIORE A 20MILA EURO, MENTRE DARIO MISSAGLIA NE DOVRÀ RISARCIRE 5MILA Spese non consentite sui bilanci del polo liceale “Giuseppe Mazzatinti”: per questo la Corte dei Conti dell’Umbria ha condannato l’ex direttore dei servizi amministrativi Anna Maria Monacelli e l’ex dirigente scolastico Dario Missaglia, entrambi in pensione, che quando hanno prestato servizio al liceo hanno caricato sulla scuola spese non giustificabili. Monacelli, 67 anni, difesa dall’avvocato eugubino Mario Bruto Gaggioli Santini, è stata condannata a pagare 20.384,20 euro, mentre il sessantottenne Missaglia, difeso dal legale folignate David Ronchetti, dovrà corrispondere 5.096,05 euro. Le somme andranno in favore del “Mazzatinti”. I due sono stati condannati a pagare anche la rivalutazione monetaria e gli interessi legali, calcolati secondo i criteri delle motivazioni nella sentenza. Dovranno infine farsi carico delle spese di giudizio per 617,62 euro. Si è espressa in questi termini la sezione giurisdizionale composta dal presidente Salvatore Nicolella, il relatore Pasquale Fava e il consigliere Chiara Vetro sul caso segnalato dalla Procura regionale della stessa Corte con atto depositato il 22 agosto 2017. Sono seguite le indagini e dibattimento del 14 marzo scorso, con gli interventi del viceprocuratore Salvatore Nicolella generale Pasquale Principato e

delle difese. La vicenda parte da una denuncia del 18 maggio 2013 con le verifiche successive che prefiguravano un danno erariale complessivo di 68.864,55 euro, oltre a rivalutazione, interessi e spese di giudizio. È stato addebitato il danno derivante dalla liquidazione in favoL’avvocato Mario Bruto re della Monacelli di somme per Gaggioli Santini che ha difeso Anna Maria Monacelli progetti e incarichi, trattandosi di attività rientrante nell’ordinaria retribuzione spettante secondo il principio di omnicomprensività, e comunque carente - specificano i giudici - di un quadro finanziario sovvenzionato da terzi nonché di una rendicontazione chiara e trasparente. La Corte ha stabilito che il finanziamento pubblico dev’essere destinato al progetto e non a beneficio del personale amministrativo che renda prestazioni in attuazione dello stesso, specie laddove tale attività sia già retribuita. Nella sentenza vengono specificati i singoli importi con riferimento alle spese di viaggio anche all’estero, pernottamenti e pranzi nella sede di servizio del preside, così come a rimborsi in favore dei docenti per spese varie connesse (comprese le multe alle auto). Non è stata ravvisata prova che le liquidazioni siano state effettuate per partecipazione a corsi di formazione. In sede penale la Procura della Repubblica aveva archiviato il caso anche nella prospettiva della prescrizione. M.Boc.

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VIABILITÀ Lavori bloccati per un contenzioso con un privato. Ma ci sono soluzioni alternative di decoro

VIA LE BARRIERE BIANCOROSSE DAL CROCEVIA DELLA PIAZZA

Quanto sono brutte quelle vistose ingombranpianto semaforico che per decenni ha regolato ti barriere biancorosse in plastica collocate il traffico. al crocevia di piazza Quaranta Martiri, segno ORNAMENTO. Sono stati mandati segnali al della provvisorietà che sta andando per le sindaco Filippo Mario Stirati e all’assessore lunghe, con riflessi negativi sull’immagine e ai Lavori Pubblici, Alessia Tasso, per indurli a l’ornato pubblico nel punto cruciale di accessostituire le barriere dal contestato impatto so alla città. Si moltiplicano le proteste per la estetico con qualche ornamento di tipologia situazione del crocevia attivato dalla fine dello diversa, per esempio una serie di fioriere con scorso febbraio al posto dell’impianto semafo- La rotatoria e le barriere biancorosse supporti in ferro battuto che si addicono al conrico con una soluzione temporanea che si sta protraendo oltre testo. Le proposte vanno nella direzione di sollecitare un interogni ragionevole tempistica. L’intervento è rimasto sospeso: vento quanto più rapidamente per determinare un biglietto non può essere al momento ripreso e completato a causa da visita differente da quello attuale in un punto cruciale della secondo quanto trapela dal Comune - di un contenzioso legale città. Le diffuse lamentele sono rimaste fin qui inascoltate e si innescato da un privato relativamente alle reti tecnologiche. vedrà se la sostituzione delle barriere biancorosse figurerà nel Il Comune è rimasto di fatto prigioniero di una faccenda dai pacchetto di interventi generali sul territorio, così da riuscire a risvolti giudiziari che conosceva già prima di mettere mani alla dare un ornato più dignitoso al crocevia della piazza. realizzazione del nuovo crocevia e alla disattivazione dell’imM.Boc.

I CAMPERISTI EUGUBINI ALLA FESTA “PLEIN AIR”

Una festa di compleanno imperdibile anche per la delegazione del Camper Club Gubbio invitato dal Club del Plein Air e dalla rivista “Plein Air” che, lo scorso 8 settembre, ha festeggiato i quarant’anni di attività. La delegazione eugubina era composta dai soci Raffaello Di Benedetto, Ademaro Grilli e Raffaele Mazzacrelli, ospiti presso la Fiera del Camper di Parma dove hanno partecipato alle iniziative organizzate per l’evento. L’occasione è stata utile per definire con il

direttore Raffaele Iannucci e la redazione della rivista specializzata quali iniziative intraprendere per il tradizionale raduno camperistico a Gubbio in occasione dell’accensione dell’Albero di Natale più grande del mondo a dicembre. La consolidata collaborazione con la rivista “Plein Air” ha permesso al Camper Club Gubbio di poter garantire una presenza all’evento di migliaia di presenze aumentando in maniera consistente il flusso turistico.

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ATTUALITÀ

L’AGENDA DEGLI ASFALTI

INTERVENTI NEL CENTRO STORICO E IN PERIFERIA. LA GIUNTA STIRATI STRINGE ACCORDI PER I LAVORI. ACCESI DUE MUTUI CON LA CASSA DEPOSITI. GAGLIARDI ALL’ATTACCO: “SONO MARCHETTE ELETTORALI” nere è procedere non solo a singoli rattoppi ma Due mutui ventennali, da 50mila euro l’uno, accesi dal Comune con la Cassa Depositi e Prealla sostituzione di tratti di acquedotto. Sono stiti, per asfaltare parzialmente due strade interventi più costosi, però nel lungo periodo consentono di risparmiare sulla manutenziodi campagna del vasto territorio: con la camne”. pagna elettorale già cominciata, verso le urne Sul modus operandi ci sono mugugni nelle fordi primavera 2019, si scatena la bagarre politica tra strategie, scambi di accuse e polemiche. ze politiche e va all’attacco Francesco GagliarNuovo asfalto in via Montello Il sindaco Filippo Mario Stirati rivendica con di (centrodestra) che adombra lo spettro delle cosiddette “marchette elettorali” facendo riferimento agli inorgoglio il programma di interventi per sistemare alcune zone terventi, come quelli pianificati in via del Torrente San Donato del centro storico e della periferia, predisposto e annunciato e Strada del Riocchio. “È giunta puntuale l’ora dell’asfalto - dice da tempo e concretizzato in questi mesi. Stirati e Alessia TasGagliardi -, irresistibile richiamo dei tempi d’oro in cui tronegso, assessore ai Lavori Pubblici, stanno aprendo e chiudendo delle situazioni in corso. Un esempio per tutti: in via Montello giava il rimpianto assessore del breccino. Sono favorevole alla sono stati eseguiti da Umbra Acque lavori di posa in opera di manutenzione delle strade, dai lastricati in pietra del centro una nuova tubazione per l’acquedotto, per una lunghezza di storico alle strade comunali della più lontana frazione, ma la manutenzione stradale non può essere affrontata senza una 225 metri, in sostituzione din quella preesistente deteriorata strategia di insieme, che renda veramente utili gli investimene che causava parecchi problemi. È stato posto l’asfalto per un importo di 40mila euro a carico di Umbra Acque. ti effettuati”. L’avvocato avanza dubbi sull’opportunità di “due prestiti ventennali di 50mila ciascuno per interventi parziali “Questi lavori - spiegano Stirati e Tasso - sono frutto di un incontro che si è tenuto tra il Comune e Tiziana Buonfiglio, amfacendo ricadere il debito sulle nuove generazioni invece di elaborare una programmazione incisiva, seria e completa”. ministratrice delegata di Umbra Acque. La linea che si vuole te-

CARABINIERI, FABIO DEL SETTE NUOVO COMANDANTE

Cambio della guardia alla Compagnia Carabinieri di Gubbio: il capitano Fabio Del Sette, 41 anni, è il nuovo comandante. È di Firenze e tra le esperienze ha comandato un plotone del battaglione carabinieri Toscana, reparto dedicato ai servizi di ordine pubblico, partecipando a numerose operazioni a livello nazionale, quali i soccorsi per il terremoto a L’Aquila nel 2009, di sicurezza per il G8 e per l’emergenza rifiuti in Campania.

Prende il posto del capitano Pier Giuseppe Zago, che si era insediato nel novembre 2013 ed è stato assegnato alla guida della Compagnia di Manfredonia. Zago, romano ormai eugubino per aver messo su famiglia, prima di arrivare a Gubbio ha guidato per 6 anni il Nucleo Operativo Radiomobile di Perugia e ha partecipato a missioni all’estero.

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CULTURA

Giotto non c’è ma si vede Numeri record a museo CONTINUA A RISCUOTERE APPREZZAMENTI LA MOSTRA EUGUBINA CON LE OPERE DEGLI ARTISTI CONTEMPORANEI DEL GRANDE MAESTRO TOSCANO. ANCHE SGARBI TIRA LA VOLATA IN VISTA DEL GRAN FINALE: ENTRO IL 4 NOVEMBRE SI PUNTA A TOCCARE QUOTA 20MILA VISITATORI di ROBERTO BARBACCI

La riscossa passa dalla cultura. Dove ha poiché il 1° novembre capita di giovedì. investito forte l’amministrazione comunale, LIVELLI PRE-CRISI I numeri fatti registracon la mostra “Gubbio al tempo di Giotto: re dal Museo di Palazzo dei Consoli, uno dei tesori d’arte nella terra di Oderisi” che a tre assieme al Museo Diocesano e a Palazpoco più di un mese dalla chiusura, prevista zo Ducale che ospitano la mostra, racconper domenica 4 novembre, ha fatto registratano di un trend in costante ascesa: solo a re numeri importanti in fatto di presenze. settembre 5.200 biglietti staccati, in salita Una scommessa vinta che ha ricevuto nei del 20% rispetto all’anno precedente (del giorni scorsi anche l’ennesimo endorse40% su 2016, segnato però dal terremoPresenze record per la mostra eugubina ment da parte di Vittorio Sgarbi, il critico to). Il tutto dopo le quasi 9.000 presenze d’arte che ha visitato la mostra durante il periodo estivo e che fatte registrare ad agosto, tanto che l’obiettivo di arrivare a ha ribadito come proprio in queste esposizioni considerate quota 20.000 visitatori entro la data di chiusura della mostra “minori” (il riferimento, oltre a quella eugubina, è andato a è abbastanza realistico. Risultati lusinghieri che testimoniano quella di Trevi con la mostra “Capolavori del Trecento”) si poscome proprio attraverso la cultura è possibile pensare e creare sano trovare autentiche forme d’arte e di eccellenza, piuttosto una forma di turismo di cui Gubbio oggi più che mai necessita che quelle tanto decantate in alcune grandi metropoli europee per tornare a competere su tutti i fronti, considerando anche e internazionali. Non è escluso che proprio grazie all’ennesima la concorrenza sempre più nutrita (a Gualdo Tadino la prima vetrina mediatica procurata dalle pagine de “Il Giornale” possa parte del 2018 ha fatto registrare +40% negli arrivi e +32% arrivare qualche visitatore in più in vista del gran finale, previnelle presenze rispetto al 2017, considerando peraltro già un sto peraltro in concomitanza con la mostra del tartufo bianco anno molto positivo) che obbliga a creare nuove proposte per e il ponte di Ognissanti, quest’anno particolarmente favorevole mantenersi competitivi sul mercato.

IL SALUTO Il capitano guiderà la compagnia di Manfredonia. Ma il legame con Gubbio ormai è indissolubile

ZAGO È ORMAI EUGUBINO

“Tornerò a Gubbio con grande piacere per le Compagnia Carabinieri di Manfredonia dopo varie occasioni, sono molto legato a questa un percorso a Gubbio cominciato nel novemterra per ragioni familiari e perché ho trovato bre 2013. È stato salutato dal sindaco Filippo persone che mi hanno accolto al di là dei ruoli. Mario Stirati, da esponenti delle istituzioni, Ho trovato e lascio una città sana, con la quale l’associazionismo e la società civile. mi sono subito sentito in sintonia e che ho cerMADRE DOROTEA Lettera speciale per il cacato di servire sempre con dedizione e impepitano da Madre Dorotea Mangiapane della Stirati saluta il capitano Zago gno, rafforzando i legami con la popolazione Casa Famiglia Santa Lucia: “Questo non è un e incrementando la collaborazione. Auguro al mio successore addio ma un arrivederci. La nuova esperienza che si accinge altamente qualificato, il capitano Fabio Del Sette, che possa a intraprendere, arricchirà le sue già comprovate e stimate avere la stessa mia accoglienza”. È il saluto del capitano Pier qualità di uomo disponibile, pronto, attento, timorato di Dio, e Giuseppe Zago che lascia il testimone andando a guidare la non ultimo padre e marito esemplare”.

STELLE DELLO SPORT A PALAZZO DUCALE IL 5 OTTOBRE MARINO BARTOLETTI, FABRIZIO MORI, JESSICA ROSSI E MIRELLA VALENTINI AL GRAN GALÀ DELLO SPORT EUGUBINO. PREMI PER GLI ATLETI LOCALI CHE HANNO AVUTO RIBALTE NAZIONALI

Gli atleti del territorio alla ribalta con testimonial d’eccezione quali il popolare giornalista Marino Bartoletti, il già campione del mondo dei 400 ostacoli Fabrizio Mori oggi tecnico delle Fiamme Gialle, la campionessa di tiro a volo Jessica Rossi e la copywriter e autrice Mirella Valentini. Saranno protagonisti di una serata evento senza precedenti, il Gran Galà dello Sport Eugubino, in programma venerdì 5 ottobre, alle ore 21, nel Salone d’Onore di Palazzo Ducale. Verranno consegnati i riconoscimenti ai migliori atleti eugubini che hanno ottenuto la ribalta nazionale e regionale. L’iniziati-

va è del Comune, con l’assessore allo Sport, Gabriele Damiani, in prima linea per averla pensata e proposta guidando la macchina organizzativa con il sostegno del sindaco Filippo Mario Stirati e dell’intera Giunta comunale. Sono stati segnalati atleti che abbiano almento un requisito fondamentale nella carriera: titolo regionale conquistato, piazzamento da podio o in competizioni a carattere nazionale, oppure internazionali di rilievo. Un’apposita commissione nominata dal Comune ha vagliato a proprio insindacabile giudizio le segnalazioni pervenute per l’assegnazione dei riconoscimenti previsti.

LA STORIA

RIPARTIRE DALLA TERRA LA SFIDA DI “VISPETTO”

ACCETTARE DI RIMETTERSI IN GIOCO TORNANDO ALL’AGRICOLTURA: FEDERICO E FRANCESCA HANNO SCELTO DI INVESTIRE SU UN’AZIENDA GIOVANE E DINAMICA FONDATA SUL RISPETTO DELLA NATURA. “NON È STATO FACILE LASCIARE LE NOSTRE SICUREZZE, MA CREDIAMO IN QUESTO PROGETTO “GREEN” Ci sono attività che nascono per caso, quasi per gioco. Anche un’idea legata all’agricoltura talvolta può diventare un vero e proprio progetto di vita, un percorso che Federico Vispi e Francesca Minelli hanno cominciato senza sapere dove li avrebbe condotti. Non era certo nei loro programmi attivare “Società Agricola Vispetto”, quella che oggi è divenuta ben più di un’azienda di famiglia, ma un vero e proprio modo di essere e di porsi agli occhi della gente e del mondo che li circonda. Raccontare la genesi di questa attività è relativamente semplice, ma non rende forse l’idea di ciò che sta alla base di questa avventura. “Non avremmo mai pensato di arrivare a questo punto”, spiegano Federico e Francesca. “Qualche anno fa allevammo qualche “polletto” per uso di casa, ma poi tra alcuni conoscenti e amici si sparse rapidamente la voce al punto che ce li ritrovammo a chiedere di poterli allevare anche per loro. Abbiamo così aumentato la produzione e ben presto abbiamo capito quanto fosse necessario strutturarsi come una vera e propria attività a norma di legge. Di pari passo abbiamo incentivato la coltivazione degli ortaggi e anche in questo campo la richiesta è cominciata a diventare tale da indurci a realizzare una vera e propria esposizione in un piccolo mercatino, inizialmente posto all’ombra di un grande albicocco”. SCOMMETTERE SU SE STESSI La crescita dell’azienda agricola è andata aumentando progressivamente, tanto da convincere Federico e Francesca a compiere il grande passo: “Un anno

fa - spiega Francesca - abbiamo deciso di buttarci anima e corpo in questa avventura “green”. Federico ha lasciato il proprio impiego in una società di consulenza, per la quale ha lavorato 12 anni, accettando l’idea di lanciarsi in questo nuovo mondo. Abbiamo allargato la nostra sede investendo una somma cospicua e rischiando anche di fare il passo più lungo della gamba, ma per nostra fortuna tutte le cose poi sono andate al loro posto, grazie anche alla pazienza e al sostegno che i nostri familiari hanno avuto nei nostri confronti”. Una volta ottenute tutte le autorizzazioni necessarie l’attività ha preso ufficialmente il via all’inizio del 2018. “La nostra scelta - osserva Federico - è quella di coltivare e allevare in maniera assolutamente naturale senza l’utilizzo di concimi, diserbanti e pesticidi, così come senza mangimi e antibiotici per il foraggio degli animali, così da poter ottenere frutta, verdura e carne sana e anche con un gusto differente da quella delle produzioni intensive. Gli animali vivono all’aperto e in gruppi selezionati e controllati a livello numerico, proprio per evitare un sovraffollamento. Alleviamo polli, galline, tacchini, oche, anatre, faraone e conigli e tutto l’allevamento può essere visitato dalla clientela, che può così constatare di persona il nostro modo di lavorare. Quanto ai prodotti coltivati, abbiamo diverse tipologie di legumi come ceci, lenticchie, cicerchia e farro e di recente abbiamo attivato anche una linea di prodotti ottenuti da essiccatori professionali”.

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“VOLGITI AL SOLE” RACCONTA LE EMOZIONI DI PATRIZIA GAGGIOLI

ci riconnettono alla vita e ci fanno uscire dalla Ha scelto di guardare in se stessa, di tirare fuozona ombra e confort per volgerci alla luce”. ri tutto il “fanciullino” che c’è in un viaggio tra Per il critico letterario Bruno Mohorovich, psicologia ed emozioni. Ci sono suggestioni e parafrasando il titolo del libro, “il sole simsentimenti nel libro di poesie “Volgiti al sole” boleggia la saggezza, l’amore e l’intelletto. di Patrizia Gaggioli, pittrice eugubina che ha Rappresenta l’universo, il centro, il potere e deciso di presentare un’opera prima letteraria la maestà. Il sole a cui si rivolge la poetessa, di particolare intensità. L’autrice ha affrontato Bertoni, Gaggioli e Mohorovich percorre una via che è quella dell’anima, già con l’ispirazione un cammino in versi, con un per Platone in Fedro, il carro del sole è guidato dall’anima. Nelle linguaggio diretto e comprensibile legato alla ricerca interiore sue poesie Patrizia Gaggioli innalza il suo inno alla vita, scuodell’identità personale, in equilibrio con la natura e con la luce tendoci e appellandosi al cogli l’attimo oraziano, svelato nelle profonda che esiste in ogni essere umano. “Questo libro nasce sue poesie per farci apprezzare il mistero che esse racchiudono da un sogno coltivato da sempre - spiega Patrizia Gaggioli -, cioè la voce dell’anima. Nelle sue poesie l’autrice pur cosciente idea che si è concretizzata presentando le mie poesie all’edidell’asprezza del vivere quotidiano ci spinge a guardare il montore Jean Luc Bertoni. Il libro si apre con attimo fuggente predo con fiducia, e lo fa discostandosi dall’ombra che come dice zioso per esorcizzare l’idea della precarietà della vita. Le mie Oscar Wilde non è l’ombra del corpo, ma il corpo dell’anima. poesie nascono seguendo una spiccata sensibilità, che mi ha Non un’anima nera che si rinchiude al buio ma facendoci coportato a ricercare nel profondo, per darmi tutte le risposte sciente che dove c’è l’ombra c’è anche la luce e come lei stessa alle prove della vita in una chiave psicologica, che si rifà anche scrive di spendere anche l’ultima parola per salvarci dal silenalle teorie psicanalitiche di Freud e Jang. Spingo a ricercare tutzio. È quasi un urlo che lancia, che trasmuta, non solo nella te le risposte nella nostra anima, e vivere seguendo le nostre scrittura, ma anche nella pittura”. aspirazioni più profonde e le nostre passioni, come chiavi che

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LA ROCCA

I “BUZZURRI” DEL XX SETTEMBRE Con entusiasmo pari all’anacronismo, Gubbio è forse l’unica città che continua ufficialmente a festeggiare il “XX settembre”, data della “breccia di Porta Pia”. Chi conosce davvero la storia sa che le cose andarono ben diversamente da come la propaganda massonicoliberale ha voluto far credere. In effetti, i dieci anni che vanno dall’Unità d’Italia alla Breccia di Porta Pia furono un testardo quanto inutile sforzo per ottenere l’insurrezione dei romani (che il mito considera “vittime” dell’oppressione papalina), per dare così al governo italiano un pretesto per intervenire. “Ci basterebbero solo dieci schioppettate dei romani!” disse a Firenze il capo del governo Giovanni Lanza. Ma quelle schioppettate - come ricorda Vittorio Messori - non ci furono. Anzi, quando i bersaglieri entrarono a Porta Pia trovarono strade deserte e imposte chiuse. Una città che si considerava “invasa” e non “liberata”, tanto che i romani chiameranno sempre “buzzurri” gli italiani invasori (cioè forestieri rozzi e non invitati). Ironia della sorte, “buzzurro” è termine molto caro agli eugubini per dileggiare chi è sentito come “straniero”. “Va oh che buzzurro!”, si dice. Proprio come in quel XX settembre 1870, che ancora ci ostiniamo a festeggiare.

VIGANÒ RINCARA LA DOSE C’è un disagio sempre più imbarazzante tra i fedeli di Bergoglio e una malcelata inquietudine nei palazzi vaticani per quanto sta emergendo dopo le circostanziate, ripetute e puntuali accuse di monsignor Viganò circa la “copertura” degli abusi sessuali commessi dal cardinale McCarrick. L’imbarazzo è acuito dal fatto che Bergoglio ha inspiegabilmente deciso di non rispondere ai chiarimenti richiesti dai giornalisti in una conferenza stampa: “giudicate voi, io non rispondo” si è limitato a farfugliare. Qualcuno ha fatto notare che nessuno obbliga un papa a fare “conferenze stampa” in aereo, anzi c’è chi sostiene che sarebbe anche ora di finirla con questa usanza che può andar bene per una società sportiva ma non certo per le massime cariche vaticane, ma una volta accettato di incontrare i giornalisti (tra l’altro concordando prima le domande) è controproducente non rispondere. Lo scorso 29 settembre, monsignor Viganò ha rincarato la dose, cominciando anche a chiamare in causa altri illustri testimoni di quanto da lui sostenuto e ricordando a Bergoglio, se ce ne fosse bisogno, che non si può dire ai giornalisti “giudicate voi” se poi non si risponde. In poche parole, il giallo si fa sempre più fitto...

a cura di LUIGI GIRLANDA PAPI E SANTO SPIRITO Da quando nel mondo cattolico non si conosce più la sana dottrina hanno cominciato a far da padrone i luoghi comuni, spesso ripetuti a macchinetta dal fedele medio che, insieme alla fede, sembra aver smarrito anche il senso critico. Uno degli slogan ripetuti ossessivamente, soprattutto quando si avanzano delle critiche al papa, è quello secondo cui egli sarebbe scelto nientepopodimeno che dallo Spirito Santo in persona! Ripetete una bugia un milione di volte e diventerà una verità, sosteneva il ministro della propaganda nazista Goebbels. Difficile in questo caso dargli torto, visto che la fandonia dello Spirito Santo come elettore del papa è ormai creduta anche da parroci e vescovi. In realtà, le cose stanno ben diversamente. Lo Spirito Santo viene invocato durante il conclave e certamente può guidare i cardinali verso la scelta giusta. Solo che le ispirazioni di Dio possono essere accolte o meno. Troppo comodo far prevalere interessi di parte, economici o politici, nella scelta del Vicario di Cristo e poi trincerarsi dietro l’alibi che lo avrebbe scelto lo Spirito Santo. Papa Benedetto XVI si fece uscire una battuta: “Ci sono troppi esempi di Papi che evidentemente lo Spirito Santo non avrebbe scelto”.

IL CASO La Corte dei Conti sollecitata a verificare la convenzione tra il Comune e la società di calcio di Notari

GESTIONE STADIO “BARBETTI”, SOLDI E TASSE RIMBORSATE

La Corte dei Conti viene chiamata a fare chiarezza sulla gestione dello stadio “Barbetti” verificando la convenzione tra il Comune e la società di calcio guidata da Sauro Notari. Sotto tiro ci sono i contributi fino al 2025 previsti dalla Giunta Stirati d’intesa con l’As Gubbio 1910: si tratta di 17mila euro l’anno, oltre al rimborso nella misura massima di 10mila euro sulle affissioni pubblicitarie e altri 50mila euro per l’impianto di videosorveglianza. Notari spiega che sono soldi che il Comune restituisce a rate per lavori di cui si è fatta carico la società anticipando le somme che dovrebbe sborsare l’ente proprietario dell’impianto. Il Comune si è impegnato fino a 266mila euro, diluiti in 8 anni, e il consigliere comunale Francesco Gagliardi solleva dubbi e interrogativi. Il sindaco Filippo Mario Stirati e l’assessore allo Sport, Gabriele Damiani, hanno rivendicato la legittimità dell’operazione e le attenzioni verso tutte le discipline sportive. DELIBERA SUB JUDICE “La delibera del consiglio comunale sulla gestione dello stadio - spiega l’avvocato Gagliardi - non fa alcun riferimento né a denaro anticipato che deve essere restituito, né a compensazioni per debiti pregressi assunti dal Comune. Mi chiedo se i consiglieri comunali che hanno votato la delibera siano a conoscenza di questi fatti e quali atti pubblici siano stati redatti per formalizzare questi fatti. Sollecito la Corte dei Conti a verificare la legittimità del percorso. Non intendo

polemizzare con la società sportiva”. Gagliardi punta l’indice, in particolare, su quella che definisce “una vera e propria esenzione dall’imposta che fa sorgere seri dubbi sulla legittimità dell’atto e sulla probabile configurabilità del danno erariale”. L’esponente di centrodestra ricorda che “nella seduta del 26 giugno scorso, alla quale ero assente, il consiglio comunale ha dato il via libera all’accordo. Evidenzio come tutte le altre discipline sportive siano in affanno senza contribuzione pubblica e stigmatizzo una modalità di azione inaccettabile. La raccolta pubblicitaria è un’attività commerciale privata e pertanto le relative tasse non possono essere pagate con soldi pubblici”. LA VICENDA Nella ricostruzione della vicenda, Notari fa riferimento agli adempimenti previsti dal 2017 quando la Questura di Perugia e il Gos hanno prescritto degli interventi da ultimare entro settembre di quest’anno per poter disputare le partite interne con un piano d’interventi, concordato tra il Comune e il club, per un importo complessivo di 104mila euro. “Questa cifra non era nelle disponibilità finanziarie del Comune - evidenzia Notari - e la società ha anticipato le somme, mentre relativamente alle tassazioni sulle affissioni pubblicitarie c’è l’esenzione prevista nella convenzione del 2011 per coprire la ristrutturazione del Barbetti dopo la promozione in Serie B”. M.Boc.

PILLOLE LETTERARIE & DINTORNI

A cura di ANNALISA BOCCUCCI

Sulla mia pelle: la storia (controversa) di Stefano Cucchi

IL RACCONTO ANALITICO DI UNA DELLE VICENDE DI CRONACA PIÙ DISCUSSE DELL’ITALIA CONTEMPORANEA L’approccio alla visione di un film che si pone l’obiettivo di raccontare, sottoforma di cronaca, le vicissitudini degli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi, è chiaramente condizionato dalle domande che da nove anni a questa parte si ripropongono in maniera ciclica: esiste un modo realmente efficace di proporre e far conoscere, con la massima trasparenza e imparzialità possibile, una delle vicende più complesse e spinose degli ultimi tempi? L’attitudine al racconto, proposto dal regista di questo film Alessio Cremonini, è quello dell’analisi oggettiva e trasparente dei drammatici fatti avvenuti nell’ultima settimana di vita di Stefano. La pellicola, presentata alla settantacinquesima mostra del cinema di Venezia nella sezione “Orizzonti”, descrive un calvario che prende vita la notte dell’arresto e che si concretizza nel rifiuto alla collaborazione di un ragazzo che si percepisce come immeritevole, come non degno di ricevere l’aiuto di un sistema obbligato a prendersi cura di lui, fino a sprofondare irrimediabilmente verso una lenta agonia caratterizzata da solitudine,

burocrazia, incomprensione e scarsa attenzione verso la cura e la tutela dei diritti individuali. La narrazione, comprensibilmente imbavagliata e contratta a causa dell’iter giudiziario ancora in corso, non propone, come spesso accade quando si cerca di focalizzare l’attenzione su racconti di questo tipo, un’immagine “santificata” del protagonista. Stefano, interpretato da un intenso e bravissimo Alessandro Borghi, è un ragazzo con uno stile di vita decisamente discutibile, se non addirittura condannabile, è un protagonista che, chiuso nella propria ferma convinzione a non collaborare, non comunica e non riesce a catturare la simpatia, intesa proprio come connessione, dello spettatore. Egli rappresenta il banco di prova dell’efficacia di un sistema democratico che può realmente essere considerato degno di essere definito come tale: al di là della storia in sé, al di là dei fatti, il film cristallizza l’attenzione su una questione fondamentale. Stefano, nella sua fragilità e debolezza, rappresenta l’”anello debole” sul quale si misura la solidità e la tutela dei diritti di un sistema democratico, incaricato di occuparsi della rieducazione di tutti i cittadini, senza far sì che abbandono, incuria e solitudine prendano il sopravvento.

CURIOSITÀ Miss Italia 2018 è spesso in gara con il marito Emiliano al mini-autodromo “Mario Rosati”.

CARLOTTA A GUBBIO È DI CASA

Carlotta Maggiorana è di casa a Gubbio. La ventiseienne marchigiana incoronata Miss Italia il 17 settembre scorso a Milano ha la passione dell’automodellismo che l’ha portata spesso da queste parti grazie al marito Emiliano che l’ha accompagnata in molte occasioni al mini-autodromo “Mario Rosati” per gareggiare nelle iniziative del Club 5 Colli. “Complimenti alla nuova Miss Italia! Augurissimi da parte di tutti gli amici della pista. Ti aspettiamo presto a Gubbio!”: così l’ha salutata, dopo il trionfo con la corona in capo, il presidente del club Giuseppe Agostinelli che ha postato su Facebook qualche foto della giovane nell’impianto eugubino. “È una ragazza semplice che conquista tutti per simpatia e spontaneità”, ricorda Agostinelli che

confida di rivederla a Gubbio in una prossima occasione. Carlotta, diplomata all’Accademia Nazionale di Danza, vive a Petritoli, centro di 2.300 abitanti in provincia di Fermo, pur viaggiando sempre di più per gli impegni. Si lascia alle spalle le esperienze televisive, da “Paperissima” ad “Avanti un altro”, e cinematografiche sul set di “The Tree of Life” con Brad Pitt e Sean Penn, “Un Fantastico via vai” di Leonardo Pieraccioni e nella fiction “L’Onore e il rispetto” di Canale 5 con Gabriel Garko. È stata anche inviata due anni fa al Mondiale di Superbike. Aveva già tentato 7 anni fa l’avventura a Miss Italia, poi era stata chiamata da Paolo Bonolis per “Avanti un altro” e aveva messo da parte il sogno pur senza smettere di inseguirlo.

NICOLÒ TRESOLDI SULLE ORME DI PAPÀ

Sarà che il babbo un po’ di strada l’ha fatta, ricordando soprattutto l’Atalanta in Serie A e l’Under 21 azzurra con fior di tecnici come Mondonico e Prandelli. E allora Nicolò Tresoldi uno stimolo ulteriore ce l’ha: divertendosi può fare anche di più. Nicolò, nato il 20 agosto 2004, è il figlio di Emanuele Tresoldi che la carriera di calciatore ha concluso a Gubbio stabilendosi con la famiglia prima di trasferirsi in Germania. I contatti con Gubbio sono comunque continui, anche perché qui vivono alcuni familiari, e adesso seguire i passi di Nicolò diventa interessante dopo tre anni di allenamenti con il Milan a livello di preparazione estiva con qualche test, un torneo con la Juve (ha realizzato 2 gol), premiato come miglior giocatore al Camp Juve di Folgaria, più allenamenti con Atalanta, Fiorentina, Bologna, Roma e Perugia. Da settembre 2017 vive ad Hannover e l’ambientamento è stato

rapido tanto che il responsabile dello sport del suo istituto scolastico lo segnala all’Hannover 96 con il tesseramento. L’anno scorso, a stagione avanzata, ha segnato 15 gol in 15 partite nelle file dell’Under 14. Ora l’avvio stagionale è stato scoppiettante con 7 reti in 6 gare di campionato, segnalando una doppietta contro il Werder Brema nel sempre sentito derby del nord. Nicolò è stato anche convocato nella Rappresentativa Professionisti Regionale impegnata dal 4 al 12 ottobre in Polonia per stage e amichevoli. Gli impegni sportivi non lo distraggono dallo studio: il ragazzo va bene e parla correttamente tedesco, inglese e spagnolo. Sta facendo delle esperienze importanti in una realtà del cuore dell’Europa che vanta strutture e organizzazione ai massimi livelli. Di Nicolò, talento naturale cristallino, potremo sentir parlare perché buon sangue non mente e l’avvio è davvero promettente.

MOTORI

Gubbio si prepara al Masters Un evento senza precedenti CONTO ALLA ROVESCIA PER LE OLIMPIADI DELLE CORSE IN SALITA: 22 LE NAZIONI ISCRITTE, OLTRE 170 PILOTI PRONTI A DARSI BATTAGLIA. ATTESO IL PRESIDENTE FIA JEAN TODT, NON È ESCLUSA LA PRESENZA DI ALTRI BIG DEL MOTORSPORT. ALBERGHI SOLD OUT, TANTE LE INIZIATIVE COLLEGATE

Le olimpiadi dei motori sbarcano a Gubbio. Scenario unico e incantato per un appuntamento destinato a riscrivere la storia delle corse in salita non solo in ambito locale, ma anche su scala nazionale. Gubbio si prepara al FIA Hill Climb Masters 2018, evento attesissimo nel mondo delle corse in salita perché per la prima volta saranno più di 20 le nazioni europee coinvolte (con il via libera per la partecipazione di piloti del Kosovo si è arrivati a 22) in un evento senza precedenti. Ci saranno praticamente tutti i migliori interpreti della disciplina, ci saranno vetture evolute e di grande impatto che strizzano l’occhio alle più moderne tecnologie, ci sarà soprattutto l’atmosfera dei grandi appuntamenti con un paddock che promette di soddisfare tutta la curiosità di appassionati e non solo. Con la presenza annunciata del presidente della FIA Jean Todt (dovrebbe arrivare da Parigi assieme al presidente ACI Angelo Sticchi Damiani) e di altri personaggi del mondo del motor sport, ma soprattutto con tantissime iniziative che andranno di pari passo con la marcia d’avvicinamento alla gara di domenica 14 ottobre, da disputarsi su tre manche (alle 9, alle 12 e alle 15) e con l’obbligo di sommare tutti e tre i tempi di salita. Tradotto in parole povere: tutti i piloti in gara dovranno andare sempre al massimo. SUPER EVENTO Rimane ancora difficile riuscire a comprendere appieno la portata dell’evento per tutto il comprensorio eugubino. Gli alberghi

di ROBERTO BARBACCI

e le strutture ricettive di ogni genere sono sold out da settimane e la presenza di tantissimi appassionati è destinata a rendere il week-end 12-14 a livelli record sotto ogni punto di vista. Il CECA è al lavoro per garantire un servizio quanto più efficiente e snello, benché le cose da fare sono davvero tante. Il Comune di Gubbio si è attivato da tempo anche per allestire un cartellone di eventi dedicato non solo alla corsa. Giovedì 11 ottobre gli alunni delle scuole superiori (4° e 5° anno) saranno ospiti presso la sala trecentesca di un seminario dedicato al mondo delle corse, cui seguirà alle 12 la conferenza stampa di presentazione ufficiale dell’evento. Gubbio nel frattempo prenderà vita con i colori e i mezzi del motorhome FIA in piazza Quaranta Martiri, luogo nel quale verrà allestito il palco per la premiazione di domenica. Venerdì 12 ottobre, oltre alle verifiche tecniche, spazio anche a un evento organizzato da Pirelli lungo il tracciato della Madonna del Cima, con Simone Faggioli che accompagnerà alcuni manager Pirelli utilizzando la vettura con la quale ha corso lo scorso giugno alla Pikes Peak, la famosissima corsa in salita del Colorado. Sabato, dopo le due manche di prova, appuntamento alle 17 in piazza Grande con la cerimonia di inaugurazione alla presenza di tutte le federazioni e i piloti in gara e un suggestivo programma che vedrà i protagonisti uscire nientemeno che dalla scalea del Palazzo dei Consoli.

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LA FORMULA Faggioli, Merli, Cubeda e Scola concorreranano per la prestigiosa Coppa delle Nazioni

L’ITALIA CALA TUTTI I SUOI ASSI

pallavolo) che prevede la diretta streaming sui Al FIA Hill Climb Masters 2018 prenderanno canali ufficiali FIA. Previste due manche di prova parte più di 175 piloti, in rappresentanza di 22 al sabato e tre di gara la domenica, con tempi nazioni. Si corre in 4 classi, due legate al CEM cumulativi che andranno a formare la classifica (Campionato Europeo Montagna), due ai vari finale nelle varie classi. I campioni carica nelle campionati nazionali con i loro regolamenti. rispettive classi sono Lucio Peruggini (classe 1), L’Italia si presenterà con una pattuglia di 39 piloti Simone Faggioli Simone Faggioli (classe 2) e Scott Moran (classe al via, di cui 4 (Simone Faggioli, Christian Mer3), vincitori nel 2016 a Sternberk, in Repubblica Ceca, mentre li, Domenico Cubeda e la wild card Domenico Scola) concorla Slovacchia è la detentrice della Coppa delle Nazioni. Questi reranno nella classifica della prestigiosa Coppa delle Nazioni, piloti che faranno parte del Team Italia: Andrea Bormolini, Fauuno dei grandi obiettivi a cui tende il capitano italiano Fiorensto Bormolini, Adolfo Bottura, Marco Capucci, Tonino Cossu, zo Dalmeri. Tra i piloti che hanno ricevuto l’invito a prendere Stefano Crespi, Domenico Cubeda, Alberto Dall’Oglio, Diego parte all’evento in qualità di ambasciatore del CECA c’è anche Degasperi, Manuel Dondi, Simone Faggioli, Michele Fattorini, l’eugubino Gianni Urbani, che deciderà se prendere parte o Alessandro Gabrielli, Luca Gaetani, Fulvio Giuliani, Rosario Iameno alla salita nei giorni a ridosso della gara (non verrebbe quinta, Marco Iacoangeli, Giovanni Loffredo, Achille Lombardi, accreditato di un tempo ufficiale ma solo come pilota dimoLorenzo Mercati, Angelo Alessandro Mercuri, Christian Merli, strativo). La presenza di alcune vetture alimentate a metanolo Antonino Migliuolo, Renzo Napione, Vincenzo Ottaviani, Anha obbligato gli organizzatori a spostare la partenza di qualche drea Palazzo, Gabriella Pedroni, Lucio Peruggini, Ivan Pezzolla, centinaio di metri (serve spazio per installare i contenitori per Roberto Ragazzi, Cosimo Rea, Luigi Sambuco, Marco Sbrolliil rifornimento), posta all’altezza della postazione del Generale. ni, Domenico Scola, Furleo Semeraro, Vito Tagliente, Carmine Sono stati già definiti i dettagli legati alla produzione tv (se ne Tancredi, Francesco Turatello, Luca Zuurbier. occupa lo stesso service che ha prodotto i recenti mondiali di

PESCA SPORTIVA Bilancio positivo per il torneo sociale estivo organizzato dalla Gubbio Lenza Eugubina

“CASTELLI EUGUBINI”, ECCO I VINCITORI

Come da abitudine l’A.P.S. Gubbio Lenza Eugubina ha manato agli archivi la consueta competizione sociale estiva, con il trofeo “Castelli Eugubini” che ha monopolizzato l’attività del sodalizio eugubino. “È stata un’edizione molto avvincente e piena di belle sfide”, spiega il consigliere Sauro Martini. E nel corso della cena sociale di fine anno prevista nel mese di novembre avverrà la consegna del primo premio al box (cioè la squadra) composto da Valerio Ciammarughi, Mauro Diamantini, Patrizio Pizzichelli e Piero Vannini. “Hanno fatto un torneo eccellente, riuscendo a imporsi in tutte e 4 le tappe (due al Tevere, una ai laghi di Faldo a Montone e un’altra al lago di Corbara) e dimostrando un grande affiatamento. Ad ognuno di loro consegneremo un’opera in ceramica realizzata da Giulia-

no Monacelli, un ricordo indelebile per una stagione da ricordare”. Al trofeo “Castelli Eugubini” hanno preso parte 10 boxe (squadre) composte da 4 pescatori ciascuno che si sono affrontati in quattro belle giornate vissute in allegria e un’atmosfera sempre molto rilassata. L’attività della Gubbio Lenza Eugubina proseguirà anche nelle prime settimane di autunno: domenica 28 ottobre presso il lago sociale in località Cipolleto è in programma il Memorial Minelli, il 4 novembre a Umbertide va in scena il Memorial “Peppana”, dedicato a Giuseppe Scalamonti, mentre una settimana più tardi ancora al lago sociale spazio al Memorial Goffredo Bernabucci, ultimo appuntamento organizzato dall’associazione che vede oltre 150 iscritti tra le proprie file. R.Bar.

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A BRANCA IL PREMIO “PARCHEGGIO DELL’ANNO” Scena più unica che rara al parcheggio dell’ospedale di Branca, immortalata su Facebook. L’immagine parla da sé con i due ciclomotori negli spazi vietati dei posti riservati ai disabili. Meritano il premio “Parcheggio dell’anno”. Confidiamo che si colga l’ironia nel premio. E soprattutto che la colga chi ha parcheggiato in quel modo.

A SCUOLA DI BURRACO TRA CORSI E GARE

Imparare a giocare a burraco si può. Ci pensa l’associazione “Sotto il Campanone” che ha organizzato, dal prossimo 16 ottobre, un corso gratuito che si terrà ogni martedì dalle ore 21 presso la sede sociale in via del Bottagnone. È il modo migliore per festeggiare i cinque anni di attività del sodalizio che sta facendo di una passione anche una brillante organizzazione con 104 soci che, nella fascia di età da 24 a 90 anni, sono raddoppiati nell’ultimo anno. C’è l’impegno del consiglio direttivo con il presidente Simonetta Procacci, il vicepresidente Angela Scotti, il segretario Massimiliano Capozucca, i consiglieri Massimo Astolfi e Adele Martinetti. La sede è aperta tre volte la settimana di lunedì, mercoledì e venerdì. Vengono organizzati tornei anche per beneficenza e in collaborazione con le associazioni onlus del territorio. Viene portata avanti anche la collaborazione costante con altre realtà che promuovono il gioco del burraco. L’associazione eugubina è affiliata alla Fibur, la Federazione nazionale di burraco, e in questo quinquennio ha organizzato quattro tornei nazionali e sei regionali. Il prossimo appuntamento regionale a Gubbio è annunciato per il 23 dicembre con il torneo sotto l’Albero di Natale più grande del mondo.

NUMERI UTILI

Centralino Comunale Centralino Osp. Branca Pronto Soccorso Numero Verde Farmacie Guardia Medica Sez. Croce Rossa Gubbio Soccorso Misericordia Gubbio Carabinieri Vigili del Fuoco Vigili Urbani Cimitero Civico IAT Servizio Taxi Carabinieri Forestali Guardia di Finanza Centrale ENEL Canile Curia Vescovile ACI Soccorso Stradale

075.92371 075.9270801 075.9270744 800.829058 075.9239468 075.9273500 075.9277779 340.3859797 075.9235700 075.9273722 075.9273770 075.9237690 075.9220693 075.9273800 075.9272585 075.9273789 800.900.800 075.9274963 075.9273980 075.9220795 333.5224537

LUCIA E PAOLO UNITI PER LA VITA

Una grande festa per suggellare l’amore di Lucia Bedini e Paolo Pasquini che il primo settembre scorso si sono uniti in matrimonio nella chiesa di Sant’Agostino. Si sono stretti nel loro giorno più bello i familiari, gli amici e anche Aaron e Phoebe, due cani meravigliosamente affettuosi che sono una parte della famiglia. Aaron ha trovato un posto in prima fila nel rituale delle foto perché ha ricordato a tutti qualcosa di speciale: “Io l’ho amata prima”. Auguri alla coppia per una vita felice e piena d’amore.

VALERIO E MARA, IL GIORNO PIÙ BELLO

Valerio Piergentili e Mara Angeloni si sono uniti in matrimonio con rito civile presso la sala Consiliare di palazzo Pretorio il 22 settembre scorso. Il sole ha accompagnato la giornata trascorsa dagli sposi in compagnia di familiari e amici. In fondo, per Valerio è stato suggellare l’amore per Mara in un posto familiare visto il suo impegno istituzionale di consigliere comunale.

GUBBIO NOTIZIE, LE NEWS SU FACEBOOK

Si chiama Gubbio Notizie ed è un aggregatore di contenuti news che da qualche tempo ha fatto la sua comparsa su Facebook. Raccoglie tutte le notizie che riguardano la comunità eugubina, postando sulla pagina le news riprese dalle varie testate online. Conta già una platea di quasi 1.000 follower e propone notizie sempre aggiornate.

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Società Editrice Infopress srl Mail redazione@15giorni.it Direttore Commerciale: Giancarlo Barbacci Tel. 339.5744413 Mail giancarlo.barbacci@libero.it Direttore Editoriale Massimo Boccucci Direttore Responsabile Roberto Barbacci Collaboratori: Annalisa Boccucci, Luigi Girlanda Stampa: Dimensione Grafica snc - Spello (PG) Chiuso in redazione: Martedì 2 Ottobre 2018 Aut. Tribunale di Perugia n. 21 dell’11 ottobre 2013

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